WE HAVE A DREAM. Per un realismo visionario: Gli artisti e i loro progetti per lo Spazio Gerra

L’artista slovena Marjetica Potrč è intensamente impegnata a esplorare le condizioni di vita e l’espansione urbana contemporanea, oltre alla tensione tra sviluppo urbano e crisi sociale, come l’incremento della povertà e la crisi ecologica, che sono un riflesso dei conflitti esistenti nel nostro tempo globalizzato.
Per lo Spazio Gerra la Potrč presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l’artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre. Un modello innovativo perché coniuga un uso sostenibile delle risorse naturali dell’Amazzonia secondo la sapienza locale con le nuove tecnologie più sofisticate di comunicazione, di sostenibilità energetica e di autonomia culturale e economica; un modello che si avvale tanto del sapere locale che del sapere globale, non demonizzando la globalizzazione ma mettendone a frutto le potenzialità in luoghi lontani dalle grande città.
Un modello d’identità locale e globale che Potrč mette in relazione alle strategie messe in atto nei Balcani negli anni Novanta dalle comunità locali per fronteggiare il crollo del sistema politico-economico-culturale centralista. E che ricorda molto l’Unione Europea nella deregulation e nelle continue trasformazioni territoriali, culturali, politiche, in cui l’identità europea globale va ricercata nell’equilibrio tra le molte identità locali.

L’artista argentino Tomas Saraceno riprende il filo di una lunga tradizione di architettura e urbanistica radicale e visionaria, soprattutto attenta ai principi di sostenibilità, flessibilità, indeterminatezza, nomadismo, leggerezza, smaterializzazione. Il suo lavora si posiziona a metà tra immaginazione e realtà, favola e scienza, responsabilità e irresponsabilità. Le sue opere sono oggetti/veicoli/installazioni, spesso da fruire attivamente, che riflettono sulla condizione abitativa umana.
Saraceno presenterà nello Spazio Gerra un progetto installativo con una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune di queste unità mobili sospese in cielo - che rappresentano micromondi parallelli che espandono gli spazi della città - e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.


Tomas Saraceno nasce a San Miguel de Tucumàn in Argentina nel 1973. La sua formazione è divisa fra Rotterdam, Francoforte, Venezia e Buenos Aires. Il suo lavoro aspira a colmare il divario fra scienza ed arte: la sua conoscenza dei principi di fisica, chimica ed architettura ritorna nei suoi lavori attraverso l’utilizzo di tecnologie nuove per realizzare città sospese nell’aria, unità organiche di un vivere ecosostenibile. Sue installazioni permanenti sono presenti in Giappone al Towada Arts Center ed in Germania all’EPO di Monaco. Numerose le personali a lui dedicate fra Stati Uniti ed Europa, fra le quali l’esposizione del 2006 alla Barbican Art Centre di Londra, alla Pinksummer Gallery di Genova nel 2007, e alla Tanya Bonakdar Gallery di New York nel 2008.

L’artista ed architetto slovena Marjetica Potrč nasce a Lubiana nel 1953. Il suo lavoro interdisciplinare include progetti site-specific, dipinti e ricerca nei campi del design e dell’architettura. Il suo lavoro documenta ed interpreta l’architettura contemporanea attenta all’utilizzo di energie pulite. I suoi lavori sono esposti in numerose gallerie di Stati Uniti e d’Europa. Ha esposto alla Biennale di San Paolo in Brasile nel 1996 e nel 2006, alla manifestazione Skulptur. Projekte in Münster in Germania nel 1997 e alla Biennale di Venezia nel 2003. Nel 2005 espone in FarSites presso il San Diego Museum of Art. Il Guggenheim di New York le ha dedicato una personale nel 2001, così come la Max Protetch Gallery di New York nel 2002, 2005 e 2008, la Nordenhake Gallery di Berlino, 2003 e 2007, e la Barbican Art Gallery di Londra nel 2007.
Numerosi i premi e riconoscimenti dal Pollock-Krasner Foundation (1993 e 1999); vince lo Hugo Boss Prize 2000, organizzato dal Guggenheim Museum; e il Caracas Urban Think Tank, Venezuela (2002); riceve inoltre riconoscimenti dal Vera List Center for Arts and Politics Fellowship presso The New School in New York (2007).
(pagina web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@simail.it )

Reggio Emilia, Spazio Gerra: WE HAVE A DREAM. Per un realismo visionario


REGGIO EMILIA
SPAZIO GERRA
Fotografia e immagine contemporanea
(scarica il manifesto in pdf)

WE HAVE A DREAM. Per un realismo visionario
a cura di Luca Molinari, Marinella Paderni e Pier Luigi Sacco

arte: progetti site specific Marjetica Potrč, Tomas Saraceno
architettura: mediateca in progress e workshop
economia della cultura: distretti culturali evoluti e dismissioni creative




11 ottobre - 30 novembre 2008
Inaugurazione venerdì 10 ottobre ore 19
Sabato 11 ottobre ore 17 incontro con Marjetica Potrč



Reggio Emilia, ottobre 2008

We have a dream. Per un realismo visionario è un progetto espositivo multicuratoriale che indaga un aspetto nuovo e radicale della contemporaneità, l’emergere in anni recenti di un realismo visionario con modelli di pensiero e pratiche alternative di sostenibilità del mondo a fronte di una globalizzazione indifferenziata e di sistemi di vita culturali, economici e ambientali che stanno mostrando la loro insostenibilità.
Le utopie del Movimento Moderno si sono infrante, le città e gli spazi del vivere vanno ripensati, adattati, come pure i sistemi di vita delle comunità. Il vuoto lasciato è stato sostituito da realtà periferiche, da pratiche urbane spontanee e da collettivi collaterali alla cultura ufficiale che sperimentano forme alternative, che offrono modelli convertibili dal locale al globale, quali architetture spontanee e flessibili, piccole economie informali, sistemi d’agricoltura urbana, dismissioni creative.

Condividendo uno stesso realismo visionario nei confronti del presente e di scenari futuri, i tre curatori – lo storico d’architettura contemporanea Luca Molinari, il critico d’arte Marinella Paderni e l’economista della cultura Pier Luigi Sacco - hanno ideato un progetto espositivo dove arte, architettura, economia e riflessione critica danno espressione a nuove pratiche insorgenti e a una dimensione utopico-visionaria come risorsa di sviluppo locale e globale.

Per cogliere adeguatamente i contesti esistenti, oggi si fa necessaria la capacità di anticipare nuovi scenari, di rappresentare questo slancio visionario - come quando si ha un sogno da realizzare, ma un sogno non più personale bensì un sogno collettivo, plurale e estremamente vicino ai bisogni effettivi del nostro imminente futuro. We have a dream coglie questa capacità di aprirsi ad una realtà visionaria in grado di disegnare visioni in cui l’immaginazione e l’inventiva trovino il loro radicamento nella realtà sociale, instaurando pratiche di rinnovamento creativo dei comportamenti sociali all’altezza di accogliere insieme sia l’anima dei luoghi sia le nuove esigenze dell’umanità quali la flessibilità, il nomadismo, la smaterializzazione dei “corpi solidi” in forme e architetture leggere, partecipative più sensoriali e meno rigide, più umane e meno coercitive.

La mostra, promossa dal Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura, aperta nello spazio Gerra dall’ 11 ottobre al 30 novembre 2008 ( inaugurazione venerdì 10 ottobre ore 19)si compone dell’intervento site-specific degli artisti Marjetica Potrč e Tomas Saraceno. L’artista slovena Marjetica Potrč per lo Spazio Gerra presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l’artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre.
L’artista incontrerà il pubblico sabato 11 ottobre alle ore 17 nello Spazio Gerra.
L’argentino Tomas Saraceno proporrà una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da una scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune unità mobili sospese in cielo e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.

Lo spazio architettura sarà organizzato come un vero e proprio laboratorio in cui il visitatore potrà incontrare ogni settimana “menù” di video e pubblicazioni differenti che lo aiutino a costruire una personale geografia delle esperienze in corso d’opera tra realtà e visione sugli scenari internazionali contemporanei.

Lo spazio economia della cultura presenterà una panoramica di materiali e di esperienze che possono essere considerati espressioni di un nuovo realismo visionario nell’approccio allo sviluppo locale fondato sulla cultura, tra cui alcuni festival che si propongono come esempi di iniziative fondate sul coinvolgimento integrale della comunità locale in eventi culturali di portata internazionale.
Sono previsti lungo l’arco della mostra tre workshop con autori e personaggi che lavorano sui confini tra architettura, geografia, arte, suono per verificare direttamente la complessità di un tema che sta cambiando il nostro modo di progettare e guardare alla realtà.

SPAZIO GERRA
Fotografia e immagine contemporanea
Piazza XXV aprile 2 - Reggio Emilia

WE HAVE A DREAM. Per un realismo visionario
a cura di Luca Molinari, Marinella Paderni e Pier Luigi Sacco
artisti: Marjetica Potrč, Tomas Saraceno
11 ottobre - 30 novembre 2008
da martedì a venerdì ore 18-23, sabato e domenica ore 10-23 ( lunedì chiuso)

Info: tel 0522 455716 / 456635 email roberta.conforti@municipio.re.it
http://www.musei.re.it/

Ufficio stampa Comune di Reggio Emilia - Assessorato alla Cultura
Patrizia Paterlini cell. 348 8080539
tel. 0522 456532 fax 0522 433266 patrizia.paterlini@municipio.re.it
(pagina web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@simail.it )

Lo Spazio Gerra: creatività a Reggio Emilia

Lo Spazio Gerra è uno spazio creativo della città di Reggio Emilia (7.120 presenze sono state registrate nei primi due giorni di apertura del Centro per la fotografia e l’immagine contemporanea nei primi giorni di Maggio 2008).

(il video dell'inaugurazione dello Spazio Gerra)

L’edificio crea nuove connessioni e percorsi di attraversamento della città. E’ un luogo della cultura aperto al confronto tra le arti e la vita. Il nuovo edificio, aperto dalle 12 alle 23 con ingresso gratuito, è già integrato a pieno nella città, per la quale è stato pensatocome luogo di incontro, di esposizioni, scambio fra artisti e centro di elaborazione di modelli culturali. Una struttura innovativa anche sul piano architettonico e urbanistico: si presenta come un diaframma trasparente, che si lascia attraversare dallo sguardo, grazie a un sistema di vetrate in grado di creare connessioni visive fra interno ed esterno. E’ stato ideato così per riconnettere e riaprire spazi urbani pubblici fra loro diversi e non comunicanti, fino a ieritagliati fuori da cortine murarie, nel cuore storico di Reggio. Un esempio è il giardino fiorito sul retro del centro Gerra, incastonato fra i teatro Cavallerizza e Ariosto: ora anche questo luogo sarà più vissuto come un altro nuovo ambiente restituito alla città. “Lo Spazio Gerra – ha detto il sindaco Graziano Delrio – è di grande bellezza, simbolico della cura che l’Amministrazione porta verso la nostra città e dell’idea di città che ci ha accompagnato in questi anni. L’immobile è stato donato da Anna Maria Ternelli Gerra, che veramente molto sta facendo per Reggio Emilia, in memoria di un artista che la città ricorda con affetto, il pittore Marco Gerra. Questa è una creatura molto attesa, un luogo molto pensato ed elaborato sia nell’architettura, sia nel rapporto con la città attorno. E’ segno tangibile dell’estensione dell’effetto città, inserendosi nella ristrutturazione urbanistica della zona nord del centro tra i teatri, i musei, il percorso delle piazze, i viali diconnessione recuperati, i giardini pubblici e il giardino fiorito tra il Gerra e la Cavallerizza”. “Uno Spazio – ha proseguito il sindaco – trasparente e attraversabile, sicuro e bello. Non è un deposito di opere ma una piattaforma di pensiero, di scambi e di relazioni culturali. Unluogo d’incontro: per questo c’è una foresteria-atelier che può ospitare artisti, per scambiare idee e pensieri diversi, perché solo così possiamo crescere come comunità e come persone. Un pensiero nato nell’Amministrazione, da più sensibilità e più menti, con generosità e amore per la città, con il contributo di tanti: il dirigente della Città storica, architettoMassimo Magnani, le riflessioni con l’architetto Gianfranco Varini. Un pensiero che hapreso corpo nel progetto dell’architetto Christian Gasparini”.Anche la mano e la professionalità dei giovani progettisti, a cui spesso l’Amministrazione comunale si rivolge (ad esempio per la riqualificazione degli spazi pubblici nelle Ville) hacontribuito alla creazione dello Spazio Gerra. Grazie quindi ad Alessandro Ardenti e Cristiana Campani.

Alla realizzazione dell’opera hanno lavorato inoltre il dirigente dei Lavori pubblici ingegner Alfredo Di Silvestro, gli ingegneri Lorenzo Serri e Paolo Guidetti; i tecnici Filippo Franceschini, Luciano Canei e Daniele Uva. “E’ uno dei progetti culturali più ambizioni, perseguiti e realizzati dal Comune di Reggio negli ultimi anni – spiega l’assessore alla Città storica, Mimmo Spadoni – Estendere l’effetto città e riconnetterne gli spazi, riqualificando un vecchio immobile e offrendo, nello stesso tempo, l’opportunità di fruire di un nuovo spazio, quasi una nuova dimensione per la cultura e le relazioni, sono i risultati ottenuti con questo intervento. L’edificio stesso si configura come percorso, che crea connessione urbana, ma anche come spazio pubblico pensato come il salotto di casa. Lo Spazio Gerra è uno snodo fisico e relazionale, si inserisce a pieno titolo fra gli interventi di ristrutturazione urbanistica della zona nord della città storica, grazie ai quali assumono un nuovo volto e divengono rinnovati luoghi di incontro le piazze, il viale Allegri e la sede universitaria dell’antico foro Boario. E’ un percorso architettonico come pochi in Italia, un ‘corto circuito’ nel tessuto culturale e storico-artistico più radicato e profondo della città”. Descrizione dell’edificio - La veranda, area aperta del ristorante a piano terra, diventa elemento di mediazione fra piazza ed edificio e la sua copertura trasparente l’ingresso coperto. - All’interno, a piano terra, l’atrio caratterizzato da un grande videowall (in collaborazione con il progetto sperimentale BluTu) con possibilità di interazione da parte degli utenti. Vi è una sala di incontro e informazione affidata a display multimediali. - Al primo piano una sala polivalente per conferenze, proiezioni, esposizioni e terrazzatrasformabile in caffetteria all’aperto. È previsto inoltre al primo piano uno spazio perospitare giovani artisti che lavoreranno in città e che creeranno così occasioni di scambio e confronto con la città. - Al secondo piano spazi espositivi temporanei con laboratorio multimediale. Qui trova spazio anche la sala di documentazione sul progetto Fotografia Europea, con possibilità di consultazione degli archivi delle edizioni passate e messa a disposizione del patrimonio artistico che negli anni è entrato a far parte delle collezioni comunali. - Al terzo piano ulteriori aree espositive temporanee e uffici. Lo Spazio Gerra si estende su una superficie di 500 metri quadrati. Le funzioni – Un nuovo luogo per la cultura e le relazioni Così come l'innovativa forma architettonica dell’edificio ridefinisce l’identità del luogo, creando nuovi percorsi di attraversamento della città storica, così il progetto culturale, che ne ha accompagnato la definizione, intende farne un luogo della cultura cittadina aperto al confronto tra le arti e la vita, spazio per incontri e consuetudini, ma anche laboratorio diidee e progettualità. Fondamentale la dimensione internazionale, che lo rende luogo vocato ad accogliere esperienze e progetti di altri Paesi, attraverso rapporti diretti con artisti e operatori di cultura. Lo Spazio Gerra diventa per la città icona privilegiata dei suoi progetti legati alla cultura della contemporaneità come appunto FotografiaEuropea, ma anche Invito a… e più in generale della linea progettuale che sostiene gli interventi di riqualificazione della città storica e del territorio circostante. Inserito nel sistema museale cittadino, Spazio Gerra accompagnerà i dibattiti e i confronti intorno al progetto di restauro e nuovo allestimento di palazzo San Francesco e opererà in stretta connessione con Officina delle arti, luogo di produzione delle arti del Comune di Reggio Emilia.Spazio Gerra si porrà anche come luogo di incontro per i giovani. Saranno individuate proposte di coinvolgimento e partecipazione con il mondo della scuola. La possibilità di utilizzo del wireless e l’interazione con le strutture tecnologiche presenti all’interno della struttura, creano già ulteriori occasioni di incontro.
fonte:

A Lourdes un meeting per studiare il turismo religioso

"Nel 2008 passeremo da 6 milioni di visitatori annui a 8 milioni". Michel Azot, vicesindaco di Lourdes, annuncia le previsioni di quest'anno, in cui si celebrano 150 anni dalle apparizioni ed è prevista la visita del Papa. Ospite a Roma, in Vaticano, l'amministratore ha presentato, con Renato Boccardo, segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano, e Bernadette Camhi-Rayer, sociologa dell'Istituto di Studi Politici di Aix-en-Provece, l'iniziativa "I Pellegrinaggi: percorsi storici, percorsi di fede, percorsi geografici", tre giorni di convegni per studiare il fenomeno del pellegrinaggio con incontri interreligiosi e analisi di tipo economico sull'impatto della movimentazione di milioni di persone su un territorio. "Durante i convegni - ha detto Camhi-Rayer - si tenterà anche lo studio delle mete di pellegrinaggio per cercare di capire le motivazioni all'origine del successo di luogo rispetto ad un altro". - ttgitalia

Best Western Premier a Reggio Emilia - Primavera 2008

Presso il Classic Hotel in Via Pasteur, 121 a Reggio Emilia Sabato 24 maggio 2007 ospiterà Marco Dondarini e Franca Tragni. Dalle ore 20,30 si cena su prenotazione (30 euro bevande escluse).

Dalle 22 drink e snack (15 euro). Inizio spettacoli ore 22.

Per informazioni: art director Stefano Bencini 335 208226

Prenotazioni 0522 355411

www.classic-hotel.it
info@classic-hotel.it

Una Gardenia per il Primo Maggio

Quartiere Gardenia - Reggio Emilia
Giovedì 1 maggio 2008 - dalle 18.00 alle 24.00

Una Gardenia per il Primo Maggio è il titolo dell’evento proposto in diversi spazi del Quartiere Gardenia, per riscoprire un luogo simbolico che è stato il cuore industriale di Reggio Emilia, diventato oggi area strategica dello sviluppo urbano. In programma: Anteprima RED Reggio Emilia Danza con le performances della compagnia Aterballetto e di MMCompany, Compagnia Ltd; le immagini realizzate con gli abitanti a cura di Teatro dei/nei Quartieri nell’ambito del progetto periferica; l’installazione open air Treni, stazioni, officine, palazzi: il quartiere Gardenia si racconta e iniziative collaterali per coniugare arte e fotografia, danza e performance, in una serata di festa dedicata al lavoro e alla città.
Promosso da Comune di Reggio Emilia - Fotografia Europea 2008, Fondazione I Teatri e Reggio Parma Festival – RED Reggio Emilia Danza 2008. In collaborazione con ARCI, Circolo ARCI Gardenia, Teatro dei/nei Quartieri, Circoscrizione VIII, Servizi Sociali Territoriali Polo 3, ACT, ACER.

in http://www.fotografiaeuropea.it/
Commento a "Umano troppo umano" in programma a Reggio Emilia
a cura di Giuseppe Serrone (mail) - Servizi di Ufficio stampa virtuale online
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di Massimiliano Panarari
Cinque giorni di capolavori da Steichen a Rheims
Da oggi "Umano troppo umano" con mostre di grandi maestri attorno al fisico immaginato e reale. E Toscani inaugura stasera la casa della foto

REGGIO EMILIA - Obiettivo "Fotografia europea". Reggio Emilia e la sua provincia, a partire da oggi e fino al 4 maggio, vivranno la terza edizione della rassegna internazionale che si propone di leggere i percorsi della contemporaneità attraverso l´immagine fotografica, in modo, però, decisamente multidisciplinare. Una kermesse piena di esposizioni, eventi, dibattiti, performance e spettacoli, inventata dal Comune di Reggio Emilia (con la curatela del critico d´arte Elio Grazioli) e patrocinata dal Ministero per i Beni e le attività culturali, cui si sono aggiunti altri organizzatori: la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Cassa di risparmio "P. Manodori" e Palazzo Magnani.
Cinque giornate all´insegna del filo conduttore garantito dal titolo (molto nietzscheano) Umano troppo umano, ovvero la riflessione sulle molteplici nature e visioni del corpo, da quello fisico oggetto della nuova "religione del benessere" al corpo lacerato da guerre e malattie, dal corpo postumano e postorganico (caratterizzato da protesi e interventi, oggetto di tutto un filone di ricerca artistica molto diffusosi nell´ultimo ventennio) al corpo "smaterializzato" delle tecnologie e dell´immagine digitalizzata.
L´inaugurazione avverrà questa sera allo Spazio Gerra, la nuova sede espositiva per la fotografia e l´immagine contemporanea che viene consegnata oggi alla città, con un dialogo, alle 18, fra il celebre fotografo Oliviero Toscani e uno dei padri italiani delle discipline della comunicazione, Alberto Abruzzese. Fino all´8 giugno, Reggio sarà dunque teatro di alcune grandi esposizioni (cinque personali e quattro produzioni) e di varie mostre (che coinvolgono anche alcuni comuni della provincia) che ne faranno, fuor di retorica, una capitale europea dell´arte visiva e fotografica. Le personali presentano al pubblico cinque importanti artisti del Novecento, estremamente vari e diversi nella poetica, ma accomunati da quello che i curatori considerano un "approccio tattile" – per molti versi assimilabile alla scultura – alla foto, e capaci di affiancare al loro percorso professionale una riflessione teorica profonda sulla questione della corporeità, e una viva attenzione alla dimensione della sperimentazione. Si tratta dell´austriaco Raoul Hausmann (1886-1971), tra i fondatori del movimento dadaista, inventore della tecnica del fotomontaggio e autore di alcuni nudi di rara intensità (esposto alla Galleria Parmeggiani), del tedesco Wols (1913-1951), tra i principali esponenti dell´Informale (Chiostri di San Domenico), dei francesi Pierre e Gilles (il duo composto da Pierre Commoy e Gilles Blanchard), maghi nella reinvenzione della cultura pop e della fotografia ritoccata con la pittura (Salone Tirelli), dell´italiano Paolo Gioli (palazzo Casotti) e del portoghese Jorge Molder (Sala Verdi del Teatro Ariosto); gli ultimi due presenti al festival il primo maggio, quando svolgeranno una conversazione pubblica sul tema "Crudeltà e concetto".
Le produzioni, che ruotano intorno all´interpretazione iconografica del tema della manifestazione Umano troppo umano (destinate a rimanere di proprietà del Comune, come già avvenuto nelle precedenti edizioni), sono state affidate a quattro tra i più interessanti fotografi europei del momento, il francese Antoine D´Agata, la polacca Anna Grzeszykowska, la svedese Ann-Sofi Sidèn (tutti e tre presenti il primo maggio per l´incontro pubblico Umanità del corpo) e l´olandese Erwin Olaf.
Il grande fotografo americano (di moda e non solo) Edward Steichen (1879-1973) è, invece, il protagonista di due mostre dedicate alle numerose sfaccettature della sua opera. A palazzo Magnani, Un´epopea fotografica, che ripercorre il multiforme e innovativo apporto del suo lavoro all´arte dello scatto, e presso i Chiostri di San Domenico oltre duecento istantanee, consacrate all´alta moda, al bel mondo hollywoodiano e al jet set statunitense degli anni Venti e Trenta, che documentano la sua collaborazione con Vogue e Vanity Fair dell Edizioni Condé Nast. Nella stessa sede, si tiene anche l´esposizione delle Heroïnes di un´altra grande dello scatto, Bettina Rheims, una serie ispirata dal desiderio di stabilire un parallelismo con l´antichità e la sua scultura marmorea.
Ma la kermesse reggiana – fortemente voluta in questi anni dall´amministrazione comunale presieduta da Graziano Delrio – offre anche molto altro: dalla collettiva Atlante italiano 007 rischio paesaggio ai "progetti speciali" di ricerca fotografica di Elio Mazzacane, Patrizia Esposito, Benedetta Alfieri, Bruno Cattani, Fabio Donato, Michel Pintado, Nicola Vinci, Jarno Zaffelli e di Puro & Impuro, sino ad alcune grandi mostre in provincia, tra cui la Saga di Arno Minkkinen (Correggio) e i Nudi di Carla Cerati (Cavriago).

in http://espresso.repubblica.it/

FOTOGRAFIA EUROPEA – REGGIO EMILIA 2008

a cura di Giuseppe Serrone - Servizi di Ufficio stampa virtuale online

Flipnews - Free Lance International Press

FOTOGRAFIA EUROPEA – REGGIO EMILIA 2008

Da Mercoledì 30 Aprile è tornata a Reggio Emilia "Fotografia Europea l'annuale rassegna internazionale a cura del critico d'arte Elio Grazioli, promossa dal comune di Reggio Emilia e dal Ministero per i beni e le Attività culturali in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, la Fondazione Cassa di Risparmio Pietro Mondadori.

Umano troppo umano è il titolo e tema della terza edizione, dedicata al controverso concetto di corpo.

L'organizzazione ha curato un approccio multiculturale affiancando alle numerose mostre temporanee, organizzate fino all'8 giugno 2008 in una quindicina di luoghi della città, un calendario con oltre cento eventi.

Fotografia Europea ha inaugurato questa edizione alla presenza delle autorità, degli artisti e curatori coinvolti, con una conferenza di apertura che ha ospita due protagonisti della comunicazione e della fotografia del nostro tempo, Alberto Abruzzese e Oliviero Toscani. L’evento ha coinciso con l’inaugurazione dello Spazio Gerra (ex albergo Cairoli), il nuovo centro per la fotografia e l’immagine contemporanea, un luogo pubblico creato per diventare sede di eventi ed esposizioni, laboratorio permanente di idee. La festa di apertura è proseguita nella serata, dalle ore 21, con il dj set di Guillaume Sorge e Dirty Sound System e con la performance live set + visual di Rechenzentrum.


Oggi Giovedì 1 maggio 2008 dalle ore 10.00 e ore 11.30 in Piazza Casotti gli autori di Umano troppo umano dialogano con il curatore della manifestazione, Elio Grazioli, per approfondire i motivi conduttori di Fotografia Europea 2008. Tre gli incontri in programma, nella giornata del primo maggio. Si comincia alle ore 10.00 a parlare di Fotografia tra crudeltà e concetto con Paolo Gioli e Jorge Molder, due maestri che in modo opposto mettono il corpo al centro della loro sperimentazione. Si prosegue alle 11.30 sul tema Umanità e disumanità del corpo, con Antoine D’Agata, Aneta Grzeszkowska, Ann-Sofi Sidén che illustrano i loro diversi approcci all’immagine del corpo.



PROGRAMMA SETTIMANA INAUGURALE

30 aprile – 4 maggio

www.fotografiaeuropea.it

Mercoledì 30 aprile

Ore 18 – 23

Apertura di tutte le esposizioni

Ore 18

Spazio Gerra

Inaugurazione Fotografia Europea 2008 e Spazio Gerra per la fotografia e l’immagine

contemporanea

Saluto delle autorità

Intervengono Graziano Delrio Sindaco di Reggio Emilia, Carla Di Francesco Direttrice PARC

Direzione generale per la qualità e la tutela del Paesaggio l’architettura e l’arte contemporanee

- Ministero dei Beni e Attività Culturali, Alberto Ronchi Assessore alla Cultura Regione Emilia-

Romagna, Giuliana Motti Assessore alla Cultura e al Paesaggio Provincia di Reggio Emilia

Conferenza d’apertura

Elio Grazioli, curatore di Fotografia Europea, in conversazione con Alberto Abruzzese e

Oliviero Toscani

Ore 21

Spazio Gerra

Spettacoli

Guillaume Sorge / Dirty Sound System DJ set (Francia)

Rechenzentrum live set + visual (Germania)

Tecnologia Pro Music

In collaborazione con Blanco*

Giovedì 1 maggio

Ore 10

Piazza Casotti

Conferenze

Fotografia tra crudeltà e concetto

Conversazione con gli artisti Paolo Gioli, Jorge Molder

Conduce Elio Grazioli

Ore 11.30

Piazza Casotti

Conferenze

Umanità e disumanità del corpo

Conversazione con gli artisti Antoine D’Agata, Aneta Grzeszykowska, Ann-Sofi Sidén

Conduce Elio Grazioli

Ore 18 – 24

Quartiere Gardenia

Spettacoli

Una Gardenia per il Primo Maggio

Anteprima RED - Reggio Emilia Danza con la partecipazione di Aterballetto,

MMCompany, Compagnia Ltd

Periferica per Fotografia europea. Una Gardenia per il Primo Maggio: una mostra da

portar via e un segno da lasciare a cura di Teatro dei/nei Quartieri

Treni, stazioni, officine, palazzi: il quartiere Gardenia si racconta. Installazione open air

Promosso da Comune di Reggio Emilia - Fotografia Europea 2008, Fondazione I Teatri

e Reggio Parma Festival – RED Reggio Emilia Danza. In collaborazione con ARCI, Circolo

ARCI Gardenia, Teatro dei/nei Quartieri, Circoscrizione VIII, Servizi Sociali

Territoriali Polo 3, ACT, ACER

Venerdì 2 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Corpi per la storia contemporanea

Interviene Giovanni De Luna

Conduce Riccardo Panattoni

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Il corpo nell’immaginario collettivo contemporaneo

Intervengono Daniele Del Pozzo, Nicola Dusi, Giovanna Galli

Conduce Vanni Codeluppi

Ore 14.30

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee.

Seminario con il fotografo Andrea Rossi

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

Il corpo in Occidente

Lezione di Umberto Galimberti

Conduce Riccardo Panattoni

Ore 18

Spazio Gerra

Concorsi e premiazioni

Evento di proclamazione del vincitore del Concorso internazionale di fotografia The Core

of Industry – Promosso da Comune di Reggio Emilia e Industriali Reggio Emilia

Intervengono Gianni Borghi, Giovanni Catellani

Conduce Elio Grazioli

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Sirene. Come se fossero qualcosa che esiste in natura

Reading di Laura Pugno. Proiezione fotografie di Elio Mazzacane

Conduce Alberto Bertoni

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Paolo Polcari (Almamegretta) DJ set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Jazz Bà

In collaborazione con 8 Ball Agency

Ore 21

Musei Civici

Conferenze

Il corpo del crimine: fotografie dal Sahara Occidentale

Intervengono Patrizio Esposito, Fatima Mahfud, Fabrizia Ramondino

Conducono Riccardo Panattoni e Gianluca Solla. Collegamento in diretta dai campi

Sahrawi. A cura di Scuola di Pace

In collaborazione con Reggio nel Mondo.

Ore 21

Piazza San Prospero

Spettacoli

Gotan Project DJ set (Francia) - Ajello DJ set ( Italia)

In collaborazione con Blanco*

Sabato 3 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Tendenze della fotografia italiana

Intervengono Giovanna Calvenzi, Mario Cresci, Martino Marangoni, Roberta Valtorta

Conduce Gigliola Foschi

Ore 10.30

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee.

Seminario con Roberto Tomesani - Tau Visual

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Spazio Gerra per la fotografia e l’immagine contemporanea

Intervengono Marco Belpoliti, Elio Grazioli, Luca Molinari, Riccardo Panattoni, Adriana

Polveroni, Pier Luigi Sacco

Conduce: Giovanni Catellani

Ore 14.00

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee

Seminario con Lorenzo Colloreta – Adobe Guru e la speciale partecipazione di Andrzej

Dragan

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

Bella senz’anima. Figurazioni del corpo femminile

Lezione di Adriana Cavarero

Conduce Gigliola Foschi

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Sul nudo ossessivo

Reading di Walter Siti

Conduce Alberto Bertoni

Ore 18

La Gabella

Letture e performance

Bookparty Baobab/Spazio Giovani Scritture

Intervengono Silvia Benassi, Giuseppe Caliceti, Francesca Parravicini. Letture di

Lorenza Carretti, proiezione di Homes for hope di Egle Prati e Giovanna Poldi Allai

Ore 18

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Arena Creativity Contest. Match d’improvvisazione grafica

In giuria Andrzej Dragan

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Bochum Welt (Rephlex) live set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Bonito’s Wave

In collaborazione con 8 Ball Agency

ore 20

Teatro Zavattini – Cavallerizza

Spettacoli

Body Double. Ritratti e autoritratti in video di fotografi contemporanei. Rassegna di

documentari e film d’artista: Nan Goldin, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman e JoelPeter

Witkin. Interviene il regista Jean-Pierre Krief. A cura di Daniele Del Pozzo, Nicola

Dusi, Ufficio Cinema Comune di Reggio Emilia

In collaborazione con Gender Bender Festival, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 21

Piazza San Prospero - Piazza Casotti - Piazza Prampolini – Piazza Del Monte – Piazza Martiri del

7 luglio - Spazio Gerra

Spettacoli

Photo Show. Immagini e musica dalle capitali d’Europa

Proiezioni: Luigi Salvioli artist representatives (Italia), Contact Press Images (New

York/Parigi), Grazia Neri (Italia), Edizioni Trolley (Inghilterra), Nophoto (Spagna), Rapho

(Francia). A cura di Laura Serani

Live music: Vladimir Denissenkov (Ucraina), Sepiasonic (Germania), Tri O´Trang

featuring Helge Lien (Norvegia)

Incontri: Corpi di moda con interventi di Benedetta Barzini giornalista e docente di

sociologia del costume, Andrzej Dragan, fisico quantistico e fotografo, FAM (Francesca

Alfano Miglietti) curatrice e teorico dell’arte, Luigi Salvioli agente di fotografi e presidente

Associazione Oltre la Moda, Polina Serbolina modella, Laura Serani curatrice e commissarie

Mois de la Photo Parigi 2008. Conduce Pierluigi Senatore.

Dalle 19 Fotografia Fuoriluogo. Happy Hour fotografico nei locali di Corso Garibaldi.

Tecnologie Pro Music

Domenica 4 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Anima e corpo: quale relazione?

Interviene Vito Mancuso

Conduce Massimiliano Panarari

Ore 10

Chiostri di San Domenico

Letture portfolio

Portfolio Fotografia Europea 2008

Lettori Giovanna Calvenzi photo editor, Mario Cresci fotografo e docente, Gigliola Foschi

curatrice e giornalista, Vaclav Macek direttore Mese della Fotografia di Bratislava, Martino

Marangoni Fondazione Studio Marangoni, Paola Riccardi agenzia Grazia Neri, Laura Serani

curatrice e commissarie Mois de la Photo Parigi 2008. Partecipazione gratuita su prenotazione

(40 posti disponibili) tel. +39 0522-456249

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Atlante italiano ‘007: rischio paesaggio. Ritratto dell’Italia che cambia

Intervengono Andrea Botto, Margherita Guccione, William Guerrieri, Roberta Valtorta

Conduce Sandro Iovine

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

The Mind of Touch

Lezione di Derrick De Kerckhove

Conduce Armando Massarenti

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Madre con cuscino

Reading di Vitaliano Trevisan. Proiezione fotografie collezione Enrico Rossi Mitrovich.

Conduce Alberto Bertoni

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Niconote - DJ set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Big Luxury Tobacco Lounge

In collaborazione con 8 Ball Agency

Ore 21

Piazza Prampolini

Spettacoli

Tricarico in concerto

In collaborazione con ARCI Spettacoli Reggio Emilia

Sabato 10 maggio – Special Event

ore 18

Fonderia

Sublime un progetto multimediale di Michael Nyman

Inaugurazione con Michael Nyman

Promosso da Fondazione Nazionale della Danza, Solares Fondazione delle Arti,

Volumina

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· Gli eventi della settimana inaugurale sono ad ingresso libero.

· Gli incontri in lingua straniera prevedono la traduzione consecutiva in italiano.

· Sedi in caso di maltempo

L’evento di inaugurazione e tutti gli appuntamenti previsti allo Spazio Gerra e in Piazza

Martiri del 7 luglio, si terranno presso il Teatro Zavattini – Cavallerizza.

Gli spettacoli: Gotan Project, venerdì 2 maggio, ore 21, si terrà presso Galleria Isolato

San Rocco; Body Double, sabato 3 maggio, ore 20, si terrà presso il Cinema Rosebud;

Photo Show, sabato 3 maggio, ore 21, si terrà presso il Teatro Ariosto, Teatro Zavattini

- Cavallerizza, Galleria Isolato San Rocco; Tricarico in concerto, domenica 4 maggio, ore 21, si terrà presso il Teatro Ariosto.

Gli altri appuntamenti sono confermati nelle sedi previste programma.

· Fotografia Europea si riserva la facoltà di modificare il presente programma per cause di

forza maggiore. Ogni variazione di programma, di sede e di orario verrà comunicata

tempestivamente attraverso il sito web www.fotografiaeuropea.it e i punti informativi.

Ottocento. Da Canova al Quarto Stato

di GIOVANNI LAURICELLA
130 opere di 72 autori: Canova, Tenerani, Bartolini, Vela, Duprè, Cecioni, Gemito, sino a Medardo Rosso, l'importanza di Morelli e le sperimentazioni atmosferiche della Scapigliatura e del Divisionismo: Segantini, Morbelli, Novellini, la Maternità di Gaetano Previati, Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Il Bacio di Francesco Hayez, i ritratti del presidente della repubblica italiana Napoleone Bonaparte di Andrea Appiani, primo ritratto del celebre imperatore francese; la malinconia di Silvestro Lega; l'indimenticabile Canto di una stornello, i Bagni della Rotonda Palmieri e ritratti esclusivi di Giovanni Fattori.
Opere di una qualità superiore a quelle degli altri paesi europei, Francia inclusa, dell'Italia in lotta per l'indipendenza e per la creazione di una società più giusta ed equa, concetti "assolutamente moderni" ma che stanno nell'oblio della nostra coscienza pare iniziata solo di recente dalla resistenza, dimenticanza su cui la mostra comodamente s'adagia. Una esposizione curata da Maria Vittoria Marini Clarelli, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi, senza dubbio interessante, che mi ha dato lo spunto per alcune riflessioni che esporrò qui di seguito.
Cominciando dall'argomento centrale della mostra, noto ancora una volta un fenomeno che stancamente si ripete ormai da tempo.
I curatori fanno, come al solito un compendio di presentazione di opere, come del resto richiede la didattica per le scuole; e fin qui va bene, ma poi ci vorrebbe dell'altro e su questo "altro" l'impalcatura della mostra inizia a scricchiolare. Spesso si sopperisce al deficit di contenuto -che dovrebbe avere una manifestazione del genere per essere al livello dovuto- con il fatto che si presentano opere mai prima offerte al pubblico, o mai prima viste insieme.
Benissimo, interessantissimo, ma non basta. Ci vuole quello che fa la mostra, il messaggio culturale che essa vuole comunicare. Bene, riguardo al nostro " Ottocento" faccio il furbo e io non ve lo dico. Mi limiterò ad elencare alcune stranezze che gli illustri personaggi che hanno approntato la mostra hanno compiuto.
La mostra inizia da Quarto Stato (283 centimetri di altezza e i 5 metri e mezzo di larghezza) e dal divisionismo poi riprende il percorso enunciato. Di questo non hanno colpa gli allestitori, che si trovano di volta in volta a dover risolvere problemi impossibili.
Può esserci uno spazio espositivo che non ha una parete per un grande quadro come " Il Quarto Stato" ? Può esserci un luogo per manifestazioni importanti che ha una metà dello spazio totale, intendo il primo piano, dedicato alle opere di grande formato, e l'altra metà destinata ad opere che non possono essere ingombranti e pesanti?
Che senso ha, in una città come Roma, ricca di musei e gallerie di livello, riqualificare antiche scuderie per creare luoghi espositivi del genere, suggestivi ma scomodi e inadeguati, che ti viziano - e questo è il peggio- il discorso culturale che vuoi affrontare con la mostra?
Alcune statue di due metri circa di altezza dovevano essere viste da una distanza che abbracciasse tutta la dimensione della figura, ma se tentavi di posizionarti a questo fine ti trovavi a ingombrare la visuale di chi voleva guardare il quadro che ti stava alle spalle, e così via, in un balletto di " scusi" e "permesso". Sì, perché in questi luoghi della cultura, soprattutto il giorno del vernissage, rischi di trovarti con la schiena appoggiata contro il quadro della parete opposta!
Potrei capire il fascino di questa situazione se si esponesse arte contemporanea, per cui si scegliesse bizzarramente un' istallazione gigantesca, tale che il museo non potesse contenerla ( e così si potrebbe dimostrare, che so, l'irriducibilità della creazione d'avanguardia allo spazio tradizionale); ma trovarsi di fronte ad un' opera di più di un secolo fa, che viene a malapena esposta su una scala di percorso del palazzo e appare male illuminata perché non si ha lo spazio sufficiente per le luci, mi sembra demenziale.
Viceversa possiamo incontrare un quadro di Fattori di piccole proporzioni, come "In vedetta", messo insieme agli altri come se fosse uno dei tanti. Ma i Macchiaioli, e in particolare alcuni loro quadri, come questo, devono essere trattati sempre come se non valessero niente?
Di gaffe del genere c'è n'erano tante altre.
Si vedevano cartelli riassuntivi con le opere presenti nella sala, a formare in pratica un percorso storico da considerarsi in blocco, a proporre tutta una stagione pittorica come il nostro Ottocento come un' arte da considerarsi a sale. Immaginatevi se al Louvre qualche curatore osasse esporre la Gioconda insieme ad una fila di ritratti femminili come se fossero tutti la stessa cosa perché dello stesso periodo e soggetto, così dopo un po' il visitatore è indotto a credere che Leonardo Da Vinci abbia fatto un' opera come tante del suo tempo, il solito ritratto di dama.
Potrei continuare a lungo su questo argomento, che mi intriga, ma se penso che ci sono facoltà con cattedre specifiche, uffici tecnici che stabiliscono i criteri museali, studiosi ed esperti che tengono innumerevoli conferenze stampa e dibattiti nei luoghi più rappresentativi del mondo della cultura, e a seguire escono sontuose pubblicazioni, mi irrita scoprire che stiamo sempre nella situazione che ho prima descritto.
Concludo con un altro argomento, di diversa natura, ma che nondimeno influisce sulla gestione degli eventi.
Mi chiedo cosa ci fanno nelle inaugurazioni certe persone che con la cultura non hanno nulla a che spartire. E dico questo non per rivendicare la sacralità dell'arte, come se solo i satrapi la dovessero frequentare, anzi. Ma quando in un territorio che dovrebbe essere fecondo di discorsi sull'arte, si sentono solo discorsi sulle barche, su attricette ed entraineuses da discoteca, che evidentemente vanno a cercare i clienti, mentre altre invitate sembrano fare il varietà con vociate da stadio solo per esibizionismo, insieme a preti e suore all'arrembaggio, ti chiedi: cosa c'entra questo pubblico? E che ci faccio io qui?
D'accordo, le elezioni si avvicinano, ma vedere solo deputati e portaborse, lottizzatori di catering e hostess, rappresentanti di commercio e faccendieri di dubbia provenienza, che intavolano affari e ti scansano se ti fermi a guardare un quadro, vi sembra normale? Aggiungi una rappresentanza fissa della nobiltà romana, che da un po' di tempo a questa parte è diventata asfissiante più di quando eravamo sotto il re, uno stuolo di strani personaggi che si mettono in posa per ostentare ricchezza, comparse immobili da film che stazionano nel bel mezzo del percorso e davanti alle opere come se fossero altrettante statue in esposizione: tutto questo mi sembra esagerato e fuori luogo, un dejà vu ormai insopportabile.
Il paradosso che questa adunata costa in termini di tempo perché devi fare una fila interminabile, di un' ora minimo, dato che lo spazio espositivo, a starci stretti, è sufficiente per poche centinaia di persone.
E, lo ripeto, siamo a Roma, la capitale del turismo culturale!
Ottocento. Da Canova al Quarto Stato
Scuderie del Quirinale
dal 29 febbraio al 10 giugno 2008
in agenzia radicale