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Week end in Italia visitando mostre, da Tintoretto al Divisionismo

MOSTRE: TINTORETTO A ROMA 
 (di Nicoletta Castagni)

I monumentali capolavori di Tintoretto a Roma e la modernità del divisionismo, pittura di luce, a Rovigo sono le mostre di maggior rilievo che si aprono nel week end. Che vede anche, sempre nella capitale, l'inaugurazione di una esposizione incentrata sulla figura di Margherita di Savoia, prima regina d'Italia e le sue passioni letterarie.

I monumentali teleri religiosi, le opere profane, la straordinaria ritrattistica: il genio di Jacopo Robusti detto il Tintoretto è al centro di una grande mostra allestita dal 25 febbraio alle Scuderie del Quirinale. Esposti circa 50 capolavori, provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, ma anche dalle chiese e altre istituzioni veneziane e in diversi casi sottoposti a importanti interventi di restauro.

Di grande complessità, l'importante esposizione è stata curata da Vittorio Sgarbi, che è riuscito a portare nella capitale opere spesso considerate imprestabili, soprattutto per le loro dimensioni gigantesche ma senza le quali sarebbe impossibile testimoniare la teatralità, l'arditezza, il senso scenico del maestro cinquecentesco. Tra le opere esposte, il 'Miracolo dello schiavo' delle Gallerie dell'Accademia, monumentale telere di cinque metri per lato, 'Santa Maria egiziaca' è Santa Maria Leggenté, ambedue della Scuola Grande di San Rocco e restaurate per l'occasione, come le due versioni dell'Ultima Cena che il Robusti realizzò per le chiese di San Paolo e di San Travaso.

Sono presenti anche dipinti di carattere profano e la ritrattistica, tre cui il celebre autoritratto del Louvre). Affiancati, si possono ammirare i cromatismi accecanti del 'San Giorgio che uccide il drago' della National Gallery di Londra, il meraviglioso 'Venere, Vulcano e Marte' dell'Alte Pinakothek di Monaco e la stupefacente versione viennese della 'Susanna e i vecchioni'. La mostra delle Scuderie è inoltre arricchita da una sezione che illustra l'ambiente artistico con cui Tintoretto si misurò e che quindi influenzò.

A Rovigo. Dopo l'Impressionismo, prima delle avanguardie del '900, il movimento divisionista rappresenta una grande stagione della pittura italiana, che una bella mostra allestita dal 25 febbraio a Palazzo Roverella esplora nelle sue molteplici sfaccettature. Esposti capolavori di Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo, ma anche di Balla, Boccioni, Severini e Carra' , provenienti da collezioni pubbliche e private, in alcuni casi mai esposti prima d'ora al pubblico

La rassegna si intitola 'Divisionismo. La luce del Moderno' e vuole sottolineare l'assoluta originalità della produzione nazionale, che niente ebbe da invidiare al Puntinismo, nato in Francia in seno all'Impressionismo. Anzi, forse ancor di più dei cugini francesi, i pittori italiani elaborarono un linguaggio espressivo e una poetica che favorirono la nascita delle avanguardie storiche del primo '900, primo fra tutti il Futurismo.
Tornando nella Capitale, da segnalare al Quirinale, nella Sala delle Bandiere del Palazzo del Quirinale, l'esposizione 'Margherita di Savoia e la Biblioteca del Quirinale', che costituisce una specifica sezione della mostra 'Il Quirinale. Dall'Unità d'Italia ai giorni nostrì, allestita in occasione delle celebrazioni per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia.

Il percorso espositivo evidenzia la ricca personalità di Margherita, prima Regina d'Italia e personaggio di spicco nell'ambito di Casa Savoia, focalizzando l'attenzione sul suo rapporto privilegiato con la Biblioteca del Quirinale, il cui nucleo fondante è costituito da una cospicua parte della sua biblioteca privata. L'analisi di questo fondo librario ha fornito preziosi e significativi elementi per contestualizzare Margherita nel suo ambito temporale, nelle sue peculiarità, nei suoi interessi, in definitiva nel suo stile di donna e di regina.

ansa 

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