Vacanze 'green' piacciono a 3 italiane su 4

acanze green, i trentenni scelgono capitali attente all'ambiente come Copenaghen 
L'ambiente sta a cuore agli italiani anche quando arriva il momento di concedersi una vacanza. E se la sensibilità ecologica appartiene più alle donne, con il 75% che si dice a favore delle vacanze 'green', anche gli uomini (67%) dimostrano una certa attenzione alla natura. Lo rivela un sondaggio di Lastminute.com, che ha indagato in un'ottica verde le scelte dei viaggiatori nostrani.

I motivi che spingono gli italiani verso una vacanza ecosostenibile sono diversi, e sembrano variare in base all'età. Per i 40enni, ad esempio, il desiderio nasce dall'amore per gli sport all'aria aperta (22%), mentre dopo i 50 anni si scelgono più spesso destinazioni a contatto con la natura (37%). E se
i 30enni preferiscono visitare le capitali attente all'ambiente come Copenaghen (12%), sono gli under 30 a spostarsi maggiormente verso mete, soprattutto italiane, che offrono prodotti a chilometri zero e cibo sano (22%).

Organizzando una vacanza, la scelta del 48% degli intervistati va a favore di una struttura che sia integrata nel paesaggio senza deturparlo, ma c'è anche chi mostra un occhio di riguardo per gli
hotel alimentati da energie rinnovabili (22%). Per favorire le sane abitudini alimentari, oltre all'economia locale, il 15% opta per un complesso che garantisca il consumo di prodotti a filiera corta selezionando fornitori locali, mente il 10% decide di soggiornare in alberghi realizzati con materiali naturali.

L'attenzione rivolta all'ambiente nella scelta del soggiorno viene però a mancare durante viaggio
verso la meta delle vacanze. Se il 7% del campione si dice non interessato all'argomento, il 10% sostiene che viaggiare in modo ecologico è troppo dispendioso in termini di tempo e denaro. Quasi un intervistato su due conosce i rischi dell'inquinamento ma ammette di non fare nulla per prevenire il problema. Tra gli italiani impegnati a combattere lo smog durante gli spostamenti, invece, il 12% viaggia, quando possibile, con il treno o con un'auto elettrica, mentre il 21% una volta giunto a destinazione opta per un po' di movimento spostandosi a piedi o in bici. Per i viaggi aerei, infine, solo il 2% afferma di prenotare unicamente con compagnie che offrono i 'carbon offset credits' per compensare le emissioni di Co2 prodotte dal volo.

Sempre dal sondaggio emerge che per il 29% degli italiani
la vacanza ideale a contatto con la natura è un viaggio in barca a vela tra le isole greche. Seguono il Cammino di Santiago sulle antiche orme dei pellegrini (15%) e un affascinate viaggio in treno, magari a bordo delle eleganti carrozze in stile liberty dell'Orient Express ((13%)). I più sportivi puntano sulla bicicletta per un viaggio attraverso l'Olanda (12%) o montano in sella a un cavallo per scoprire le campagne e i borghi della Toscana (11%). C'è infine chi non resiste al pigro sciabordio delle onde e, per una vacanza nella natura, sceglie i bateaux sulla Loira (11%).

ansa

Weekend d'Anvanguardia a Vercelli

Joan Mir, 'Prades, il paese'. Museo Solomon R. Guggenheim, New York

Le opere dei grandi pittori del Novecento, in una città che conserva nell'architettura di chiese e palazzi le tracce del Medioevo. Vercelli si candida a meta ideale di un fine settimana dedicato al bello, che inizia con i capolavori del Guggenheim, prosegue passeggiando nel centro storico e si conclude con un tè domenicale accompagnato dal racconto della storia cittadina.

L'attrazione principale si trova negli spazi dell'Arca, l'ex chiesa di San Marco, che fino al 10 giugno svela i nodi cruciali dell'arte novecentesca nella mostra “I giganti dell'Avanguardia: Miró, Mondrian, Calder e le collezioni Guggenheim”. Circa 40 opere, tra dipinti e sculture collezionati da Peggy e Salomon Guggenheim, ripercorrono la carriera dei tre artisti dagli esordi alla celebrità.

L'esposizione, arricchita di prestiti provenienti dalla Calder Foundation di New York, dal Gemeentemuseum dell'Aja, dal Palazzo Collicola Arti Visive - Museo Carandente di Spoleto oltre che dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim, riunisce per la prima volta a Vercelli i tre grandi maestri della ricercatezza visiva e della giocosità immaginifica, che incarnano uno dei paradigmi dell'Avanguardia del XX secolo: Joan Miró con il suo poetico Surrealismo da una parte, Piet Mondrian con la pura astrazione dall'altra, e la scultura di Alexander Calder, con le sue componenti surrealiste e astratte - entrambe riflesso dell'immaginario artistico dei due pittori - al centro.

La mostra è l'occasione per una passeggiata nella cittadina sul fiume Sesia, partendo dal suo simbolo: la Basilica di Sant'Andrea. Costruita fra il 1219 e il 1227, rappresenta uno splendido esempio di fusione tra lo stile romanico lombardo–emiliano e l'architettura gotica d'oltralpe. La chiesa conserva un coro ligneo del 1511 sistemato sull'abside e, nella sacrestia, un crocifisso ligneo dipinto del XIV secolo, ma i gioielli più preziosi sono la sala capitolare, tra le più belle d'Italia, e un chiostro rettangolare con cornici in cotto e pitture dell'inizio del Cinquecento. In piazza Sant'Eusebio svetta il Duomo, una cattedrale di origini antichissime, dove sono stati ritrovati sarcofagi pagani e sepolture cristiane databili tra II e il VII secolo. Il Duomo ha un'imponente facciata settecentesca con atrio neoclassico e il suo interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Al centro di quella centrale, nel presbiterio, è appeso il Crocifisso in lamina d'argento realizzato tra il 999 ed il 1026.

Alle spalle della cattedrale merita una visita il Museo del Tesoro del Duomo, che custodisce reliquiari e arredi liturgici dal IV al XVIII secolo insieme agli antichi codici e ai manoscritti della Biblioteca Capitolare. La tappa successiva è la centralissima e movimentata piazza Cavour, sorta sull'antico forum romano ma dall'aspetto medievale grazie ai portici che la circondano e alla Torre dell'Angelo che la domina. Qui si trova il Museo Camillo Leone, che accoglie i visitatori con i reperti delle età paleolitica, neolitica, del bronzo e del ferro, con una sala romana dal grande impatto e con una ricca collezione di incunaboli e cinquecentine. Se si ha ancora voglia di musei, si può fare un salto anche al Museo Borgogna, che custodisce raccolte di arte antica, moderna e di arti decorative e ospita importanti affreschi e dipinti della scuola vercellese del Rinascimento.

Un appuntamento culturale da non perdere, se ci si trova a in città di domenica pomeriggio, è "Il tè del cardinale". Tutte le domeniche fino al 10 giugno, dalle 14,30 alle 17, l'associazione Chesterton attende gli ospiti nella sala capitolare dell'Abbazia di Sant'Andrea per ascoltare, tra tè e pasticcini, la storia di Vercelli nel Medioevo (informazioni al numero 345.3382906).

ansa

Riapre la Reggia di Venaria Gioiello barocco del Patrimonio mondiale dell'Umanita'

Riapre la Reggia di Venaria Reale, uno dei gioielli dell'Unesco, inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Umanita', a pochi chilometri da Torino, in un angolo di natura di grandissimo pregio paesaggistico e ambientale.

Lo fa con un evento di grande richiamo, il Festival dei Fiori, che vede i migliori flowers designer del mondo riuniti nello splendore delle Scuderie Juvarriane e della Citroniera di quella che fu una delle regge piu' amate di Casa Savoia e che oggi e' il quinto sito culturale piu' visitato d'Italia.

Ma oltre al fascino dei fiori, la Reggia torna ad aprire i propri spazi con un percorso di visita rinnovato che evoca le emozioni e la storia di uno dei piu' grandi capolavori dell'architettura barocca universale. C'e' poi un calendario di eventi di primissimo piano, fra i quali una mostra dei gioielli degli zar (comprese le famosissime ''uova imperiali'' di Faberge') e una lunga serie di sorprese e occasioni per ''vivere'' la reggia, a cominciare dalle ''cene regali'' nella ''Galleria grande'', una delle piu' belle dell'architettura barocca.

Il nuovo percorso di visita, denominato 'Il Teatro di Storia e Magnificenza', si divide tra il piano interrato (la storia) e il Piano Nobile (la magnificenza): il primo e' concepito per far cogliere e riflettere su storie, temi e vicissitudini della dinastia sabauda dalle mitiche origini dell'anno Mille fino alla prima meta' dell'Ottocento, quando si estinse il ramo principale dei Savoia. Il secondo e' invece rappresentativo di una passeggiata nella magnificenza della corte, attraverso due momenti ben distinti, quello Seicentesco incentrato sul recupero dei miti classici e quello Settecentesco con le prospettive all'infinito e le architetture viste come teatro di luce.

La principale novita' del 2012 e' la riapertura degli appartamenti privati del Re e della Regina nell'ala sud-ovest del complesso, per la prima volta riproposti al pubblico con un allestimento che ne suggerisce l'originaria destinazione settecentesca.

Nella Camera di Udienza del Duca di Savoia, inoltre, e' esposta la collezione di tabacchiere e orologi di Giorgio Accornero, prima donazione che la Reggia riceve per la propria collezione permanente.

Il percorso cerimoniale si completa con la Camera di parata e la Piccola Galleria alfieriana, due sale che concludono il percorso di visita e che sono state riportate all'antico splendore.

Inoltre, nella Camera di Udienza del Duca del Chiablese sara' esposto un ritratto equestre di Vittorio Amedeo II, opera della pittrice di corte Maria Giovanna Battista Clementi detta La Clementina (Torino 1690-1761).

ll ricco calendario di eventi 2012 e' aperto, a partire da venerdi' 16, dal Festival dei Fiori, mentre all'inizio del mese di aprile, nelle Sale delle Arti, si aprira' la mostra 'I quadri del Re', che vedra' esposta la collezione del Principe Eugenio di Savoia, protagonista intrigante e carismatico della politica europea del Settecento. Seguiranno, a fine luglio, la mostra 'Il gioielliere degli ultimi Zar', con le creazioni di Peter Carl Faberge', e in autunno 'La barca sublime: la Peota dei Savoia', con l'esposizione bucintoro del Re di Sardegna. (INFO: www.lavenaria.it).