Come si scelgono le vacanze?

( di Marzia Giglioli)
Come si scelgono le vacanze?Perchè si preferisce una meta ad un’altra e come scatta la voglia di intraprendere un viaggio? Ci sono dinamiche personali, ma sicuramente ci sono anche regole generali e c’è anche uno stile di scelta. Basta andare a vedere i dati sulle prenotazioni e le mete più frequenti, si scopre così che gli italiani sono sempre più green, sanno sempre più viaggiare informati e vogliono scoprire i luoghi e non solo visitarli.
Gli inglesi sono quelli che seguono di più il ‘viaggio ideale’, e non si fanno influenzare. I tedeschi sono i più bravi a risparmiare, mentre i francesi sono i meno attenti ai listini. Il passa parola è passato di moda, si sceglie in modo più consapevole e il web sta contribuendo sempre di più al viaggio fai da te. Opodo ha chiesto a un panel di viaggiatori italiani, francesi, tedeschi ed inglesi come pianificano una vacanza e quale sia il viaggio perfetto. Il 50% ha risposto che la scelta nasce da motivi profondamente personali.
Ognuno ha in serbo una lista di destinazioni ideali che determina – quando è possibile e quando lo consente il budget - la scelta del viaggio. In ogni viaggio c’è come ‘un motivo di fondo’ che orienta le scelte. Gli inglesi sono quelli più fedeli a questo principio (70%) e non cambiano facilmente itinerario, magari rinunciando quando non è possibile. Come seconda motivazione, dopo quella del proprio immaginario, ci sono le riviste, i libri e i film, ai quali seguono le raccomandazioni di amici, che però non sono prese in particolare considerazione da francesi e inglesi. A sfatare che sia il passaparola uno dei motivi trainanti di una scelta, c’è anche un altro dato che emerge dal sondaggio: le foto vacanziere di spiagge caricate dagli amici su Facebook, non paiono avere un’influenza decisiva per decidere un viaggio. E’ comunque il mare a far sognare di più: l’idea di una lunga spiaggia bagnata da acque turchesi fa venire voglia di partire verso mete esotiche alla metà dei francesi e tedeschi e al 60% degli italiani.
Gli inglesi sono quelli che tra gli europei sono invece più attratti da parchi naturali e paesaggi incontaminati e selvaggi. Secondo il sondaggio di Opodo,le metropoli con grattacieli scintillanti sono invece destinazioni poco popolari per francesi, italiani e tedeschi. Per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio vince ormai il ‘fai da te’ che è ormai un must, soprattutto per gli inglesi (73%), seguiti dagli italiani (62%) e dai tedeschi (58%) che preferiscono di gran lunga arrangiarsi da soli nell’organizzazione del proprio viaggio. Solo i francesi si distaccano un po', con una percentuale del 44%. A causa della crisi o per una maggiore conoscenza delle dinamiche, i turisti ormai sono sempre più attenti alle spese e sanno bene anche come muoversi nella giungla delle offerte. E sanno anche aspettare per trovare quello che è più conveniente.I più bravi comunque sono i tedeschi i meno attenti sono invece francesi. Il 70% dei tedeschi e il 60% circa di inglesi e italiani aspettano di trovare le migliori offerte per partire, mentre Solo il 40% dei francesi aspetta le offerte per pianificare la propria vacanza. Il sondaggio esplora anche le aspettative e sono gli italiani a sembrare i più curiosi, comunque quello che emerge è che per l’86% degli intervistati, la priorità è quella di esplorare la cultura del paese che si sceglie. Non si viaggia solo per guardare i luoghi ma per conoscerne anche ciò che c’è dietro. Comunque quello che si afferma è un turismo sempre più green, il viaggio è visto dalla maggior parte di persone come scoperta della natura, al secondo posto c’è il desiderio di relax e al terzo posto il desiderio di fuggire dalla routine.
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New York torna alla normalita' dopo Sandy

New York cerca lentamente di tornare alla normalità, anche se la città è ancora spaccata in due con la parte sud di Manhattan in gran parte senza luce e senza acqua corrente. La ConEdison, società che gestisce l'elettricità, ha comunque annunciato di aver riattivato la la corrente elettrica a circa 30.000 persone, ma in 227.000 restano ancora al buio. Decisamente migliorata la situazione del traffico, dopo la giornata caotica di ieri: questo grazie alle drastiche misure prese dal sindaco Michael Bloomberg (l'accesso a Manhattan è consentito solo alle auto con almeno tre passeggeri a bordo) e grazie al fatto che parte del trasporto pubblico è ripartito, con biglietti gratis sia oggi che domani. Prevista in giornata anche la riapertura di una parte della linea della metropolitana. Nella parte alta di Manhattan (Midtown ed Uptown), quella meno colpita dalla furia di Sandy e dove i danni sono limitati, i negozi e i ristoranti stanno riaprendo, mentre a Downtown la situazione è ancora d'emergenza in molte aree. Ci vorranno settimane per riparare i danni. Intanto nei tunnel che collegano Manhattan alla terraferma si continua a pompare l'acqua. E in alcune strade di Dowtown ieri sera l'unica luce era quella delle auto della polizia, che vigilano sulle abitazione evacuate contro eventuali atti di sciacallaggio.

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Streghe e maghi pronti , arriva Halloween. Dall'Italia alla Romania tutti pronti a' dolcetto scherzetto'


Immaginate di camminare all'ora del tramonto nella vostra cittadina e di imbattervi in torme di fantasmi, diavoli, streghe ed altre poco accomodanti creature. I casi sono due: o avete le allucinazioni, oppure il calendario segna il 31 di ottobre e anche in Italia si festeggia la notte di Halloween. Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l'Italia ha accolto - a modo suo - questa preziosa occasione per dar libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l'aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività.

Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows' Day. A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto.
Ma vediamo come dall’Italia alla Romania, passando per il Regno Unito agli Stati Uniti, fino alla Spagna, si preparano alla notte delle streghe . A Bevilacqua, in provincia di Verona, si narra che nel castello, costruito nel XIV secolo dal commerciante Guglielmo Bevilacqua per difendere i propri terreni dalle invasioni delle signorie confinanti, lo spirito del padrone vaghi per le mura della fortezza per difenderla da qualsiasi minaccia e che la sua voce si senta tra gli alberi del giardino pensile. Altro luogo che non può mancare nell’elenco delle destinazioni suggestive di Halloween è la Transilvania, dove nacque il celebre Conte Dracula, il vampiro che per sopravvivere si nutriva di sangue e che attaccava le sue vittime al collo con i suoi denti aguzzi. Lo stesso vale per Whitby, cittadina inglese in cui Bram Stoker, influenzato dalla sua atmosfera gotica, ha deciso di ambientare tre capitoli del romanzo “Dracula”: proprio mentre stava leggendo nella biblioteca della città gli venne l’idea di chiamare il protagonista della sua opera “Conte Dracula”.

Per gli amanti dei romanzi di Stephen King, è Estes Park, negli Sati Uniti, a soli dieci chilometri dal Rocky Mountain National Park in Colorado, il luogo ideale dove trascorrere la prossima notte di Halloween: qui lo scrittore americano ha trovato l’ispirazione per il libro “Shining” da cui è tratto il celebre film di Stanley Kubrick. In un castello del IX secolo a Cordona, in Spagna, si dice aleggi ancora il fantasma di Adales, giovane donna figlia del visconte Raimon Folch, costretta dal padre a vivere da reclusa perché innamorata di un musulmano: anche qui l’atmosfera è molto suggestiva.

Torniamo infine in Italia. La leggenda delle “Streghe di Benevento” risale al XII secolo, quando la cittadina campana dovette accettare la difficile convivenza con gli invasori longobardi e i loro rituali pagani. Un soggiorno nei dintorni può essere davvero emozionante: si racconta, infatti, che fino a qualche secolo fa le streghe fossero solite danzare e cantare prima di prendere il volo nelle notti nebbiose d'inverno.



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Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

L'ondata di maltempo che ha investito l'Italia non ha portato solo pioggia: in diverse località di montagna dello Stivale, anche a basse quote, è arrivata la neve. Mentre su alcune vette è prematuro pensare all'apertura degli impianti sciistici ci sono comunque comprensori dove il ponte di Ognissanti può essere trascorso in pista: dalla Valle d'Aosta al Trentino Alto Adige.


Sul Cervino, e in particolare sul versante svizzero del ghiacciaio Zermatt, la stagione sciistica è cominciata già negli scorsi due fine settimana. Inoltre dal 27 ottobre gli impianti sono aperti tutti i giorni fino al 5 maggio 2013, mentre l'apertura di Valtournenche è in programma il primo dicembre. Il comprensorio di Breuil-Cervinia Valtournenche Zermatt è fra i più estesi delle Alpi e consente di districarsi su impianti e piste lungo tre vallate fra Italia e Svizzera. Quest'anno la stagione sciistica si è aperta con un l'inaugurazione di due nuovi tracciati nella zona del Pancheron e del Cretaz (www.cervinia.it).

Si scia in Val di Sole grazie alle nevicate dei giorni scorsi che hanno portato circa un metro di neve sulla conca glaciale: aprono il primo novembre gli impianti del comprensorio sciistico Adamello Ski sul ghiacciaio Presena (dalle 8 alle 16), a cavallo tra Trentino e Lombardia. Nel frattempo ha avuto inizio anche la produzione di neve programmata sulla pista Valbiolo, sul versante trentino del valico. Novità di questa stagione è al Passo Tonale con il nuovo impianto di risalita: le sciovie Vittoria e Presanella sono state sostituite da una nuova seggiovia a 6 posti, la prima di questo tipo nella ski area Adamello Ski Passo Tonale-Pontedilegno-Temù. L'impianto è dotato di due stazioni coperte, con una portata oraria di 2.400 persone (www.valdisole.net, www.adamelloski.com).

Confermata la preapertura stagionale nella località lombarda di Aprica grazie alla fitta nevicata dello scorso fine settimana. Sarà possibile sciare nella parte alta del comprensorio il 2 novembre, mentre gli impianti Magnolta resteranno aperti per tutto il fine settimana del ponte di Ognissanti. Skipass a 10 euro (www.apricaonline.com). Preapertura dal primo novembre sulle Alpi Bergamasche anche per Foppolo-Brembo Ski (www.bremboski.it). In Val Venosta la stagione di sci inizia a Solda dal primo novembre: oltre 40 chilometri di pista e 10 impianti di risalita e un'altezza da 1900 a 3250 metri (www.valvenosta-altoadige.info). In Alto Adige aperti dal 18 ottobre gli impianti della Val Senales (www.valsenales.com/it/).
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Parigi golosa, Salone Cioccolato last minute. Nella città del romanticismo dal 31 ottobre al 4 novembre, tappa perfetta per il Ponte di Ognissanti

(di Stefania Passarella - ansa)


Parigi romantica? Non solo, per tutti i golosi che ancora non hanno idee su come trascorrere il ponte di Ognissanti ecco un'occasione da non perdere: dal 31 ottobre al 4 novembre la capitale del romanticismo diventa anche la città del "Salon du Chocolat". Attese per l'occasione circa 130 mila persone, ma non è mai troppo tardi per tentare un last minute.

La kermesse riunisce oltre 200 "maitres-chocolatiers" europei e internazionali e dà l'occasione ai visitatori di scoprire le nuove tendenze in fatto di cioccolato e di acquistare i prodotti più raffinati. Il Salone è ospitato dall'exhibition centre a Porte de Versailles e propone un'edizione dedicata ai "nuovi mondi" del cioccolato: dai Maya a quelli odierni, non senza qualche ironia sulla presunta "fine del mondo" indicata dal calendario della civiltà precolombiana. Tra gli eventi più attesi anche una sfilata di moda.

E se è vero che ci sono più negozi di cioccolata a Parigi (oltre 300) che in nessun'altra città del mondo, allora fuori dal Salone perché non approfittare del lungo fine settimana per un itinerario "goloso". Il sito web Chocoparis oltre a proporre diverse sezioni a tema (le migliori pasticcerie, tea room, negozi di gelato e corsi per neofiti) offre anche spunti per percorsi mirati nella Ville Lumière. E diverse sono le agenzie, come Esprit Chocolat, che propongono tour con degustazioni personalizzate. A spasso a Saint-Germain des Prés, nel quartiere di Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, si fa un tuffo goloso fra tradizione (è anche l'area storica del cioccolato) e nuove tendenze, alla scoperta di giovani cioccolatai in ascesa. Insieme a una guida si entra nei piccoli negozi storici con gli scaffali pieni di miniature e sculture di cioccolato, imparando a degustare praline, truffles e cioccolatini ripieni. Oppure si può andare alla scoperta di una delle zone più alla moda di Parigi, quella vicino all'Opera, inseguendo il profumo dei maestri cioccolatai stranieri: belgi, russi e non solo.
Ecco qualche indirizzo da appuntarsi fra quelli consigliati da siti specializzati: Michel Cluizel (201, rue Saint-Honoré); Jean-Paul Hévin (231, rue Saint-Honoré) per una delle migliori cioccolate calde di Parigi; Pierre Hermé (4, rue Cambon) conosciuto come il "Picasso" dei dolci; Ladurée (25, rue Royale); Patrick Roger (199, rue du Faubourg Saint-Honoré); la prima vera Maison du Chocolat (225, rue du Faubourg Saint-Honoré). E ancora Gerard Mulot (76, rue de Seine), Pierre Marcolini (89 rue de Seine), Chocolat de Neuville (29, rue de Buci).

Informazioni: www.salonduchocolat.fr, www.chocoparis.com e www.espritchocolat.com.



Salone Internazionale svizzero delle vacanze 2012. Il programma completo

Salone internazionale svizzero delle vacanze 2012
Centro Esposizioni di Lugano – Via Campo Marzio – 6900 Lugano
Tel. 0041 (0)91 611.80.70
Fax Direzione 0041 (0)91 611.80.77
Website: www.iviaggiatori.org/


Tipo Manifestazione Fiera
Nome Salone Internazionale svizzero delle vacanze 2012
Oggetto Salone Internazionale svizzero delle vacanze 2012
Azienda PromAx Communication S.A.
Dal 30-10-2012
Al 01-11-2012
Località Lugano, Svizzera

DIVERTIMENTO E RELAX PER TUTTA LA FAMIGLIA!

Il programma del Salone iViaggiatori si preannuncia anche quest’anno ricco di novità ed opportunità per accompagnare la tua visita in fiera ad una divertente occasione di svago.

A partire dalla cerimonia di taglio del nastro – in programma venerdi 16 Novembre – e fino alla chiusura ufficiale di domenica 18 alle ore 18.30, iViaggiatori offrirà al proprio pubblico tantissime occasioni per approfondire il contatto con destinazioni vicine e lontane e godersi un weekend all’insegna del relax in compagnia dei propri cari.
Vieni a trovarci! A iViaggiatori il divertimento è di casa!


PROGRAMMA COMPLETO EDIZIONE 2012

Venerdi 16 Novembre

10. 00 – Cerimonia di taglio del nastro
10.30 – Apertura al pubblico decima edizione Salone Internazionale delle Vacanze
10.30 – Inizio workshop B2B riservato ai soli operatori (Sala Conferenze)
14.00 – Spettacolo di magia comica (Area Folklore)
Joy Magic Clown
16.00 – Concerto musicale tradizionale piemontese (Area Folklore)
Compagnia Musilant d’Alba – Associazione Culturale Go Piemonte
18.30 – Chiusura della manifestazione

Sabato 17 Novembre

10.30 – Apertura al pubblico
11:00 – Kimono & Kebana: l’arte di confezionare i fiori (Area Folklore)
Ambasciata del Giappone
12.30 – Concerto musicale tradizionale piemontese (Area Folklore)
Compagnia Musilant d’Alba – Associazione Culturale Go Piemonte
14:00 – Gran Canaria: un continente in miniatura (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dal Patronato de Turismo de Gran Canaria
14.00 – Gruppo Majorette: esibizione di danza e gruppo musicale (Area Folklore)
Comune di Casperia
15:00 – Natura da Vivere in Lombardia (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dalla Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio – Regione Lombardia
15.00 – Jazz from the living room – esibizione musicale (Area Folklore)
Comune di Comerio
16:00 – eLearning for tourism destinations, a new marketing opportunity (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dall’Università della Svizzera Italiana – Relatore Prof. Lorenzo Cantoni
16.00 – Esibizione comica musicale (Area Folklore)
La Banda di Stunaa – Comune di Sesto Calende
18.30 – Chiusura della manifestazione

Domenica 18 Novembre

10.30 – Apertura al pubblico
11:00 – “Quel ramo del Lago di Como…” (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dall’Ufficio Gestione Turismo di Valmadrera
12.00 – Concerto musicale tradizionale piemontese (Area Folklore)
Compagnia Musilant d’Alba – Associazione Culturale Go Piemonte
12:00 – “Velletri Città d’Europa” (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dalla Pro Loco Velitrae e Comune di Velletri
14:00 – “Explore Japan” (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dall’Ambasciata del Giappone
14:00 – Esibizione acrobatica aerea (Area Folklore)
Gruppo Truzzi Volanti – Regione Lombardia con Parco Ticino
15:00 – Un angolo di paradiso in Calabria: “La Sibaritide” (Sala Conferenze)
La conferenza sarà tenuta da Ranieri Filippelli in rappresentanza del GAL Sila Greca Basso Jonio Cosentino e da Alberto Cosentino in rappresentanza del GAL Alto Jonio Federico II.
15:00 – Coro voci bianche (Area Folklore)
Crosio della Valle – Accademia musicale Camille Saint- Saens,
16:00 – “In Sabina, emozioni fuori dal tempo” (Sala Conferenze)
Conferenza tenuta dal Comune di Casperia
16:00 – Coro lirico Mafalda Favero (Area Folklore)
Comune di Calolziocorte
18.30 – Chiusura ufficiale dell’edizione 2012

Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione del corso ITS Turismo “Tecnico superiore della multimedialità e della comunicazione nel turismo”

Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione del corso ITS Turismo “Tecnico superiore della multimedialità e della comunicazione nel turismo”, il corso biennale espressamente elaborato per venire incontro alle esigenze più avanzate di agenzie di viaggi, strutture ricettive e tour operator. Un corso sostanzialmente gratuito – il costo pro forma per gli iscritti è di 300 euro l’anno – che rilascia un titolo di studio valido a tutti gli effetti e che costituisce l’alternativa “tecnica” alla laurea breve.


Il percorso formativo è stato elaborato dall’Università La Sapienza, Provincia di Roma, Federalberghi Lazio, Confindustria Assotravel, Istituto Domizia Lucilla, Istituto Confalonieri, Istituto Geografico Italiano e costituisce un fatto del tutto nuovo nel panorama formativo italiano. Il titolo di studio rilasciato alla fine del periodo di due anni è riconosciuto dal MIUR ed è conseguentemente prevista la frequenza obbligatoria.

Le persone che saranno ammesse al corso avranno l’opportunità di seguire un percorso di studi (comprensivo anche dei periodi di stage presso le imprese) di alto livello e in grado di far acquisire competenze nel campo turistico, del marketing turistico e del web marketing altrimenti difficilmente rinvenibili sul mercato della formazione.

Le specializzazioni del Tecnico superiore
Il “Tecnico superiore della multimedialità e della comunicazione nel turismo” utilizza le tecnologie della comunicazione – soprattutto quelle in campo web – per operare nei confronti dei consumatori, elaborare e promuovere l’offerta turistica nell’intera filiera (dall’agenzia di viaggi all’ospitalità alberghiera), pianificare e gestire azioni che ottimizzino la qualità dei servizi e l’organizzazione di eventi e attività congressuali in un’ottica di valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale del territorio. Tale profilo, al termine del percorso formativo, sarà dotato di una professionalità adeguata a gestire le innovazioni e ad aggiornare di volta in volta le competenze professionali acquisite per rispondere alle trasformazioni e ai rapidi mutamenti del mercato del lavoro in una dimensione locale e globale specie per quel che deriva dal settore internet e mobile.

Il diploma rilasciato dal ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, corrisponde al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) corredato da un supplemento predisposto secondo il modello EUROPASS. Il diploma di tecnico superiore costituisce titolo per l’accesso ai pubblici concorsi ai sensi dell’art. 5 comma 7 del DPCM 25 gennaio 2008.

È previsto il riconoscimento di crediti formativi universitari in conformità a quanto disciplinato dal decreto attuativo di cui all’articolo 14, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Al corso possono iscriversi 25 giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente acquisito in un Paese membro della Unione Europea, selezionati da un’apposita Commissione. Data ultima di presentazione delle domande per accedere alla selezione è il 14 novembre 2012.
 lagenziadiviaggi.it

Lazio, piano integrato per il turismo termale

"Vogliamo è far conoscere le terme non tanto dal punto di vista salutistico e curativo, quanto da quello turistico”. Sono queste le parole del direttore dell'agenzia di promozione turistica della Regione Lazio, Ersilia Maffeo, dichiarate nell'ambito dell'iniziativa “Itinerari delle terme d'Italia tra salute e benessere”, progetto interregionale dove la Regione Lazio partecipa unitamente a Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Il progetto punta a promuovere e far scoprire le potenzialità dei territori nei quali le terme sono ubicate. “E' un progetto che nasce dall'esigenza di rafforzare la salvaguardia e la conoscenza della tradizione termale in un'ottica di innovazione e di promozione turistica. In particolare l'obiettivo è quello di individuare gli itinerari del termalismo come viaggio della salute e nel benessere, rafforzando la conoscenza delle opportunità di cura offerte dal termalismo nel suo insieme”, ha dichiarato la dirigente dell'assessorato alla Cultura, sport, politiche giovanili e turismo della regione, Flaminia Santarelli. La prima azione intrapresa ha riguardato i poli termali di Fiuggi e Suio ed ha interessato non solo l'aspetto curativo delle acque, ma la trasformazione degli stabilimenti in un'ottica più moderna, con la costruzione di Spa e centri benessere e l'individuazione di itinerari tematici.
guidaviaggi.it

Turismo: in cantiere sito web interregionale per lavoratori stagionali

(Adnkronos) - E' stata siglata a Torino, nell'ambito del Salone del Gusto, la convenzione tra Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e l'Universita' di Torino per la realizzazione di un nuovo portale web rivolto ai lavoratori stagionali del settore turistico, alberghiero e della ristorazione, che avra' come obiettivo quello di favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Lo sviluppo del sito, che sara' operativo per giugno 2013, si inserisce nel programma di attivita' del progetto strategico di cooperazione transfrontaliera 'Strattour' finanziato dal programma Alcotra. L'idea, si legge in una nota, nasce dalla positiva esperienza della Regione Rhone-Alpes, che gia' da diversi anni ha attivato un portale web denominato 'Question saison' dedicato ai lavoratori stagionali.
L'intento ora e' quello di creare un sito 'gemello' italiano che affianchi quello francese, al fine di favorire anche la mobilita' dei lavoratori da un paese all'altro.

Nuove opportunità nel settore turistico e alberghiero

Il 24 ottobre si è tenuto presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma l’evento di presentazione dei risultati ottenuti nell’ambito dell’iniziativa “Vivai d’impresa”, progetto nato per creare posti di lavoro qualificato nel settore turistico e alberghiero. Hanno partecipato all’evento rappresentanti del mondo dell’accoglienza, dell’ospitalità e della ristorazione che hanno delineato gli scenari futuri del settore turistico ed enogastronomico proponendo strumenti per valorizzare e individuare i nuovi mestieri nel settore dell’ospitalità e dell’accoglienza. Durante l'incontro sono stati consegnati i diplomi ai partecipanti delle due edizioni del corso di Alta Specializzazione per Front Office Manager. L’evento si è concluso con la degustazione di diverse proposte di aperitivi realizzati dalle alunne dell'Istituto SAFI ELIS. 
elis.org

Il Museo diocesano di Genova cambia volto per ospitare e valorizzare il gran numero di opere attualmente in deposito

Dopo un lungo periodo di restauro architettonico e di aggiornamento, il 30 ottobre riapre al pubblico una parte importante del percorso espositivo del Museo Diocesano di Genova. All'inaugurazione sarà presente il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo della città. Ne scrive per il nostro giornale il conservatore del museo.
di Paola Martini
Il Museo diocesano di Genova è stato aperto al pubblico il 16 dicembre 2000, grazie ai fondi per il Giubileo, e con il preciso intento di essere un luogo di testimonianza e memoria storica delle vicende della chiesa diocesana genovese e non, quindi, una semplice sede di deposito per opere sradicate dal contesto originario, destinate ad essere irrimediabilmente decontestualizzate. La scelta della sede del nuovo museo era caduta su un edificio particolarmente prestigioso, ossia il chiostro della cattedrale di San Lorenzo, incastonato tra la cattedrale e il vicino Palazzo Ducale, sorto nel XII secolo sul sito delle antiche mura carolingie per diventare residenza dei canonici. Dopo un intervento di restauro particolarmente attento, realizzato tra il 1988 e il 1992 dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e del paesaggio della Liguria, l'antico chiostro canonicale era stato adeguato a ospitare un moderno museo, una struttura concepita come un'occasione per educare alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale diocesano esistente, esponendo temporaneamente le emergenze artistiche della diocesi con l'intenzione di restituirle, dopo breve tempo, alle chiese di provenienza, ma anche la sede più idonea per collocare opere irrimediabilmente decontestualizzate e, nel contempo, una sorta di ricovero per oggetti "a rischio", in attesa di una soluzione conservativa più adeguata.
Soprattutto quest'ultima esigenza è risultata quella più importante da soddisfare: nel corso dei primi dieci anni di attività si è verificato un deciso incremento del patrimonio iniziale con numerosi depositi temporanei - a breve o a lunga scadenza - motivati da precarie condizioni conservative oppure da insufficienti dispositivi di sicurezza nelle chiese di provenienza.
La necessità, a meno di un decennio dall'apertura al pubblico, di un nuovo intervento di riallestimento, seppure di una parte del museo, è stata quindi giustificata non da semplici motivazioni estetiche ma da precise esigenze funzionali.
L'incremento delle opere giunte in deposito da parte delle chiese diocesane ha provocato un aumento delle necessità spaziali; inoltre, l'analisi delle modalità di fruizione dei visitatori ha reso necessario il ripensamento degli ambienti espositivi.


(©L'Osservatore Romano 29-30 ottobre 2012)

Ci sono almeno tre, anzi quattro motivi in più per visitare Vicenza in queste settimane d’autunno

Ed è tutto dire per la città palladiana per eccellenza. Andrea Palladio non è stato semplicemente un architetto. In tutto il mondo è conosciuto come l’architetto: le sue ville e i suoi palazzi costituiscono un modello che è stato esportato oltre oceano, fino ad arrivare alle colonie americane e alla Casa Bianca. Le ville palladiane e la città di Vicenza, la sua città, sono state dichiarate patrimonio Unesco. E proprio a Vicenza, dopo un lavoro di restauro durato quasi sei anni e costato circa venti milioni di euro, è stata riaperta al pubblico la Basilica Palladiana.

Il palazzo, che fu riprogettato da Palladio su una struttura gotica preesistente, sarà utilizzato come contenitore per mostre ed eventi. Fino al 20 gennaio ospiterà la mostra di Marco Goldin Raffaello verso Picasso, uno spettacolare percorso attraverso il ritratto da Botticelli, Giorgione, Raffaello e Durer fino a Van Gogh, Munch, Picasso e Giacometti. Grazie a questo binomio la visita alla città di Vicenza offrirà un’ emozione in più. La possibilità di ammirare i capolavori dei più grandi pittori della storia dell’arte occidentale in un ambiente progettato secondo i criteri dell’armonia e della bellezza espressi dal nostro Rinascimento. Un’emozione davvero da non perdere.

Ma le novità dell’autunno vicentino non sono finite. In un altro palazzo progettato da Palladio, Palazzo Barbarano, nel cuore dei centro storico, a pochi passi dalla Basilica, si è aperto infatti il PalladioMuseum, un viaggio emotivo nella vita di Palladio, ma anche un percorso attraverso la ricerca ormai cinquantennale degli studiosi del Cisa, il centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio.
Palazzo Barbarano ospita il nuovo PalladioMuseum.
Palazzo Barbarano ospita il nuovo PalladioMuseum.
Al piano nobile del palazzo accoglie i visitatori una mostra permanente sull'opera dell’artista, con disegni originali autografi, dipinti rinascimentali, i grandi modelli architettonici in legno, pannelli multimediali. Non solo una storia di cose, ma anche degli uomini che le hanno sognate e realizzate, convinti che l'architettura possa essere uno strumento per migliorare il mondo. Per questo nella sala dedicata alla Vicenza del Cinquecento, accanto ai modelli dei palazzi palladiani, ci aspetta una teca con dei bachi da seta vivi, pronipoti di quelli stessi che nel 500 avevano prodotto la miglior seta d'Europa, generando la ricchezza che rese possibile la costruzione della Vicenza palladiana.

Un altro obiettivo del museo è quello di raccontare capitoli inediti della fortuna del modello architettonico palladiano nel mondo.
Genealogie / Genealogies, la prima mostra temporanea ad essere ospitata nel Palladio Museum, (fino al prossimo 31 marzo) racconta attraverso lo sguardo del fotografo americano Max Belcher il palladianesimo inconsapevole degli schiavi neri liberati dai campi di cotone dopo la guerra di secessione americana che, tornati in Africa, ricostruirono "a memoria", con materiali locali, le ville alla “Via col vento”dei propri padroni. Segnaliamo, infine, negli ambienti restaurati di Palazzo Chiericati, la mostra Cinque secoli di volti (fino al 20 gennaio), che sviluppa il tema del ritratto in un viaggio tra la storia di Vicenza e i suoi personaggi più noti.

Info: www.museicivicivicenza.it; www.comune.vicenza.it
Simonetta Pagnotti
famigliacristiana.it

Catalogna in sella alla mountain bike. Oltre 5mila chilometri di itinerari segnalati e per tutti, dai principianti agli sportivi più esperti

Oltre 5mila chilometri di itinerari segnalati per le due ruote, percorsi differenziati per tutti, dalle famiglie agli sportivi più incalliti che anche in vacanza vogliono mantenere la forma fisica: la Catalogna è un mini paradiso per i cicloturisti grazie all'attività dei suoi centri mountain bike.

Scoprire la regione sulle due ruote è possibile non solo d'estate, ma per molti percorsi anche tutto l'anno e in particolare in autunno, quando i colori della natura offrono uno spettacolo nello spettacolo tra colline, boschi, specchi d'acqua. In tutta la regione sono presenti 17 centri di mountain bike, ognuno dei quali offre almeno 100 chilometri di circuiti segnalati e differenziati per grado di difficoltà. Gli itinerari proposti normalmente sono circolari, evitano le strade su cui possono transitare veicoli a motore e minimizzano anche la quantità da percorrere su asfalto e a doppio senso di marcia. Ogni centro dispone di un punto di informazioni turistiche dove reperire mappe cartografiche e materiale tecnico ad hoc per la rotta prescelta. In questi luoghi, pensati anche per i cicloturisti in transito, è spesso possibile noleggiare le biciclette, lavarle, sostare e usufruire di docce e servizi sanitari.

Una guida utile per chi vuole programmare una vacanza di questo tipo è disponibile online. Sul sito web dei Centri di mountain bike della Catalogna è possibile accedere a tutti i punti dislocati sul territorio, avere un'anteprima del percorso e delle attrazioni nei dintorni: natura ma non solo, anche arte, storia ed enogastronomia.

Tanti gli spunti per una vacanza in movimento. In Costa Brava si attraversano boschi, cale e si può pedalare anche lungo le cosiddette "vie verdi", sviluppate su tratti ferroviari in disuso. In generale i parchi nazionali, soprattutto quelli a ridosso del litorale, si prestano ad escursioni in bici: ad esempio il Parco nazionale del Delta de l'Ebre e quello de Els Aiguamolls de l'Empordà. Adatte per una vacanza da cicloturisti le cittadine medievali di Pals e Peratallada, nel Baix Empordà, note per gli antichi borghi ben conservati e per la presenza di artigiani che lavorano nelle strade del centro. Un'esperienza particolare può essere quella di attraversare in bici le risaie di Pals.

Il centro di mountain bike di Pla de l'Estany comprende fra i suoi percorsi il Lago di Banyoles, il secondo bacino naturale più grande della Catalogna rinomato per la pratica del canottaggio. L'area è uno dei luoghi ideali per trascorrere qualche giorno di relax, a contatto con la natura. Per i ciclisti che amano sperimentare si può anche pedalare sulla cosiddetta "burricleta", la bicicletta elettrica rurale.

Anche i dintorni di Girona si possono esplorare sulle due ruote grazie ai 13 percorsi segnalati tra antiche case coloniche, chiese romaniche, viste panoramiche, boschi di querce. Gli itinerari in questo caso sono per la maggior parte di media difficoltà, ma ce n'è anche un paio adatto a tutti.
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