Da Ue riconoscimento a Italia sui visti

Una nuova politica dei visti per favorire i flussi turistici e la crescita economica nell'Unione Europea. Accogliendo l'invito del Ministro del Turismo, Piero Gnudi, e dei suoi omologhi di Germania e Irlanda, la Commissione Ue ha adottato una comunicazione strategica in cui si evidenzia che l'attuazione e lo sviluppo di una politica comune in tema di visti agevolerebbe la crescita nell'Unione offrendo maggiori occasioni di viaggio ai visitatori di Paesi terzi. Stando a quanto si legge nel documento, l'Italia con iniziative adottate a partire dal 2011 ha messo in atto delle "buone pratiche" che gli altri membri dell'Ue dovrebbero seguire per semplificare le procedure e agevolare il rilascio dei visti turistici in tempi stretti. Su impulso del Ministro degli Esteri Giulio Terzi, la rete diplomatica e consolare sta attuando uno snellimento delle procedure burocratiche, nel quadro della "diplomazia per la crescita" che punta a favorire investimenti e flussi turistici verso l'Italia. In particolare, grazie a un accordo tra il Ministero degli Esteri e l'Enit, l'Agenzia Nazionale per il Turismo, tra il 1 gennaio e il 31 agosto del 2011, il numero dei visti rilasciati a cittadini cinesi è cresciuto del 100% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ancora, secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, i visitatori dalla Cina sono cresciuti tra il 2010 e il 2011 del 51%, passando da 149.000 a 225.000 e le spese complessivamente da loro sostenute nel nostro Paese cresciuti del 25,1%, aumentando da 199 a 249 milioni di euro. Complessivamente, nel primo semestre del 2012 sono stati rilasciati oltre 917mila tra visti turistici e d'affari, con un incremento di circa il 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'Italia si collocava già nel 2011 in terza posizione per numero di visti rilasciati (1.445.746) subito dopo Francia e Germania. Ecco perché la Commissione invita gli Stati membri a seguire il nostro modello, applicando innanzi tutto le regole già esistenti in tutta l'Unione (in primis il "Codice dei visti") e adottando nel lungo termine nuove norme volte ad accelerare, semplificare ed abbreviare le procedure, rafforzando la collaborazione locale Schengen (armonizzazione delle pratiche in fatto di visti) per aumentarne l'efficienza. (ANSA).

Thanksgiving come i padri pellegrini. Nei luoghi in cui la tradizione ebbe inizio: a Plymouth, nel museo a cielo aperto del Massachusetts

Poco meno di quattro secoli fa i “padri pellegrini”, i coloni inglesi che arrivarono nel Nuovo Mondo a bordo della Mayflower, festeggiavano il primo raccolto d'autunno e condivisero un lauto banchetto con la tribù dei nativi Wampanoag: siamo a Plymouth, nel Massachusetts, e questa è l'origine del Giorno del Ringraziamento, festeggiato ogni anno negli Usa il quarto giovedì di novembre. Tanti i festeggiamenti nel Paese, ma chi vuole fare un tuffo nel passato può rivivere la tradizione in un museo a cielo aperto tutto particolare.

Quest'anno il Thanksgiving Day è il 22 novembre. Destinazione perfetta è Plimoth Plantation, a Plymouth, uno dei due villaggi storici del Massachusetts. È il villaggio dei Padri Pellegrini, aperto tutto l'anno, che consente di immergersi nell'avventura dei primi coloni inglesi: ci sono interpreti in costume che ricreano scene d'epoca, narrano eventi e aneddoti, mostrano antichi mestieri, tradizioni, momenti di vita quotidiana, le usanze che i nativi insegnarono ai coloni. Per la ricorrenza vengono organizzati dei banchetti secondo la vera tradizione dei primi coloni. I partecipanti sono invitati a mangiare con le mani, il pepe era utilizzato con molta parsimonia visto che era fra le spezie più preziose, il dolce viene servito insieme a tutte le altre portate, non alla fine del pasto.

Anche i piatti preparati per l'occasione seguono le antiche ricette: il tacchino arrosto non manca ma è cucinato alla maniera dei nativi ed è affiancato da una particolare tagliata di manzo. Aperto ai visitatori anche il Wampanoag Homesite sulle rive dell'Eel dove non più figuranti, ma moderni discendenti della tribù di nativi sono pronti a spiegare e illustrare le proprie tradizioni. Qui il cibo è preparato solo con ingredienti che erano disponibili nel 1600. Altra attrazione è la Mayflower, ovviamente non l'originale ma una copia del 1957: a bordo si possono apprendere tutti i dettagli della prima traversata dei coloni inglesi. (www.plimoth.org)

L'altro villaggio-museo all'aperto è quello di Sturbridge, a circa un'ora d'auto a ovest di Boston. Qui è stata ricostruita una cittadina di campagna com'era nel 1830: si osservano i mulini, la Meetinghouse, la stamperia di campagna, l'ufficio dell'avvocato locale, la taverna, la banca, le abitazioni. In questo caso la celebrazione del Giorno del Ringraziamento si rifa al galateo e alle usanze della prima metà dell'Ottocento: il tacchino non è un 'must' perché non sempre disponibile e quindi poteva essere sostituito con pasticci di pollo o altra carne tritata. A tavola non mancava mai invece il Marlborough Pudding: torta di mele, limoni, uova, crema e vino.
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A Tivoli per le “cinque giornate dell’arte”

( Di Eugenia Romanelli)
I fan di Margaret Mazzantini lo sanno bene, che Tivoli è la sua città adottiva. La scrittrice, infatti, è nata a Dublino ma già all’età di tre anni, con il papà – lo scrittore Carlo Mazzantini – e la mamma - la pittrice irlandese Anne Donnelly, sorella minore dell'attrice Giselda Volodi, si trasferisce in questa antica città (forse più antica della stessa Roma) un tempo chiamata da Virgilio Tibur Superbum (Eneide, Lib. VII). Per tutti gli altri, l’occasione per regalarsi una gita nella suggestiva cittadina è la quarta edizione delle Cinque Giornate dell’Arte, dall’8 al 12 dicembre, manifestazione diffusa per il centro storico con vari itinerari artistici. Ottima per perdersi in quello che certamente è un assoluto paradiso per gli appassionati di archeologia, che potranno visitare i più antichi siti urbani, come l'acropoli con il Tempio di Vesta, il Tempio della Sibilla, il Tempio della Tosse, e il Santuario di Ercole Vincitore. La Chiesa di Santa Maria Maggiore, quella di San Silvestro e quella di San Pietro alla Carità sono sicuramente le più interessanti da visitare. La prima per essere stata costruita sui resti di una villa romana e per il fatto di ospitare la preziosa “Madonna delle Grazie”, opera eseguita nel 1200 dal pittore francescano Jacopo Torriti, la seconda per gli affreschi del XII secolo e la terza per i pavimenti di opera cosmatesca. La Cattedrale, invece, è in splendido stile barocco e giace sopra l’antico Foro Romano: contiene il gruppo duecentesco della Deposizione, significativa testimonianza della scultura medievale, e il Trittico del Salvatore, pregevole pittura su tavola del XII secolo (attribuita ai monaci benedettini di Farfa). Di incredibile interesse anche l’anfiteatro romano (ristrutturato di recente, era destinato ai giochi dei gladiatori e della caccia con le fiere), la Mensa Ponderaria (luogo per i campioni dei pesi e delle misure usati per il commercio romano dell'adiacente foro), il Tempio di Vesta (del I secolo a.C., domina la valle e oggi sede della Villa Gregoriana) e di Sibilla (del II secolo), e il ponte Gregoriano: composto da un solo arco di 20 metri, fu costruito al posto dell'antica cascata, dopo la catastrofica piena dell'Aniene del 1826; ancora oggi offre uno scenario meraviglioso sull'acropoli romana. E poi c’è la Tivoli del centro, con la sua Piazza del Comune, una volta sede del Municipio, che sorge sopra le mura dell'antica cinta urbana e che diventò di proprietà comunale nel 1587, grazie al dono di Sisto V (nel Palazzo si può ammirare il S. Bernardino di Sano di Pietro da cui il nome del Palazzo stesso). Da percorrere una delle vie più pittoresche, Via del Colle, cordonata con abitazioni a schiera tardomedievali: la più bella è la Casa Gotica, con il profferlo (scala esterna con sottostante arcata) e merlature sorrette da mensoline marmoree. Anche Vicolo dei Ferri conserva l'antico carattere, con case torri e il teatro ricavato dalla Chiesa di S. Stefano dell'XI-XII secolo, ora sconsacrata. La piazza monumentale invece era il cuore del potere religioso, civile e commerciale rappresentato dalla Chiesa di S. Michele, dal Palazzo dell'Arengo (sede del Comune dove si riuniva l'assemblea popolare), dalla torre comunale e dalla piazza delle Erbe, dove si faceva il mercato. L'intero complesso monumentale è al centro dei tre conventi principali: S. Francesco, S. Biagio dei Domenicani e S. Arcangelo Michele nel rione Castrovetere. Dalla torre di guardia, poi, punto di avvistamento a fianco del Ponte di S. Martino, e dal ponte stesso, si vede il Santuario di Quintiliolo e la torre dell'ex convento di Santa Caterina. E infine la Rocca Pia, costruita nel 1461 dal Papa Pio II e trasformata successivamente in carcere.
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Agriturismo in crescita, +2,2% in 2011

Nonostante la crisi il mondo dell'agriturismo risulta in crescita: nel 2011 le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo sono 20.413, 440 in più (+2,2%) a confronto con il 2010. E' quanto rileva l'Istat, aggiungendo che rispetto al complesso delle aziende agricole rilevate dall'ultimo censimento dell'agricoltura, gli agriturismi si trovano soprattutto in montagna (33,2% rispetto al 17%) e meno in pianura (15% rispetto al 31,6%) e sono più concentrati nelle regioni settentrionali (45,6% degli agriturismi), seguite da quelle del Centro (34%) e del Mezzogiorno (20,4%).
Nel dettaglio, spiega l'Istat, nel corso del 2011, le nuove aziende autorizzate all'attività agrituristica sono 1.189 e quelle cessate 749. Rispetto al 2010, precisa l'Istituto, risultano in calo le nuove autorizzazioni (-512 unità), mentre le cessazioni sono stabili. Inoltre prosegue la tendenza delle aziende a offrire pacchetti turistici integrati con servizi differenziati, per "meglio qualificare l'attività agrituristica rispetto al territorio in cui viene esercitata", evidenzia il rapporto. Guardando ai ritmi di crescita, tra il 2010 e il 2011 gli agriturismi aumentano soprattutto nel Nord-ovest (+5,6%) e nelle Isole (+3,6%). In particolare Toscana e Alto Adige (con 4.125 e 2.998 aziende rispettivamente) si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente più radicato. Ma l'attività agrituristica è rilevante anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Piemonte e Emilia-Romagna (con oltre mille aziende), Campania, Sardegna, Lazio e Marche (con oltre 700 aziende). E spesso alla guida c'é una donna, infatti più di un'azienda su tre è a conduzione 'rosa'. (ANSA).

Nel mondo rosa di Hello Kitty. Hotel e parchi a tema ma non solo: anche ristoranti, aerei, spa e perfino un reparto maternità

(Di Stefania Passarella)

Inaugurato l'anno scorso a Natale, il ristorante Hello Kitty di Pechino sta diventando particolarmente popolare: non per il cibo, sia pure simpaticamente e rigorosamente a immagine e somiglianza del cartone animato giapponese, ma in qualità di location perfetta per fare la proposta di matrimonio alla propria fidanzata.

Hello Kitty Dreams, questo il nome del ristorante, è una piramide tutta rosa di tre piani che si trova nel centro commerciale di Sanlitun. Aperto da un anno, è il primo ristorante dedicato a Hello Kitty di tutta l'Asia. A farne polo d'attrazione più che il cibo sono l'arredamento, la forma con cui vengono servite pizza, verdure e carne nel piatto e soprattutto un'atmosfera sdolcinata tale da indurre più di qualcuno a vedere “rosa” sempre e comunque. Non tanto i turisti, quanto i residenti sembrano aver scelto questo locale come luogo per proporsi all'altra metà. Almeno questa è la tendenza riscontrata sempre più di frequente dallo staff del locale e riportata da Cnn Travel. Per non parlare delle famiglie che trovano l'ambiente iper accogliente per i bambini.

L'industria del turismo legata alla gatta rosa del cartone animato giapponese è in espansione. Intanto Hello Kitty è stata scelta come icona dall'Ente del turismo del Giappone come 'guida' del Paese attraverso un'applicazione per smartphone. Poi i parchi a tema: oltre allo storico Harmony Land giapponese (www.harmonyland.jp), ha appena aperto la Sanrio Hello Kitty Town in Malesia e nel 2014 è in programma l'inaugurazione del nuovo parco di Anji, a 220 chilometri da Shanghai in Cina. I fan di Hello Kitty possono trovare pane per i propri denti in tutto il mondo e in mille modi diversi. La compagnia aerea taiwanese Eva Air (http://evakitty.evaair.com/en/) ha una flotta di ben cinque aeroplani a tema, fuori e dentro. L'ultimo velivolo è stato presentato la scorsa primavera. A bordo tutto, dalla divisa delle hostess agli snack, dai fazzoletti al sapone nella toilette reca l'immagine del cartone animato. Ci sono diversi hotel a tema in Asia, mentre a Dubai è nata la prima Spa di Hello Kitty (http://hellokittybeautyspa.com/home.php). Non andrà forte fra i turisti ma giusto per la cronaca esiste perfino un reparto di ginecologia ad hoc nell'ospedale Hau Sheng a Taiwan.
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