Capodanno dall’altra parte del mondo. Fuga in Polinesia, sulle isole di Moorea e Raiatea, per godersi il paradiso

(di Ida Bini) Se volete cominciare l’anno nuovo dall’altra parte del mondo, negli incantevoli atolli della Polinesia francese, dovete avere a disposizione almeno 2.800 euro e dieci giorni di vacanza, salire su un aereo e viaggiare per 24 ore. Poi, atterrerete in paradiso. E’ un viaggio lungo e impegnativo, ma già dall’arrivo in aeroporto si capisce che sarà un’esperienza indimenticabile, che vale la pena fare almeno una volta nella vita. Anche una breve vacanza su una qualsiasi delle 118 isole dell’arcipelago, persino la più turistica e affollata, corrisponde esattamente all’idea che ognuno ha di quest’isole da sogno: lettini in riva a un mare caldo e cristallino, i piedi immersi nella sabbia che sembra velluto, negli occhi il sole che tramonta con il suono melodioso dell’ukulele che inonda il bungalow sotto le palme. Per ottimizzare i costi del viaggio nell’oceano Pacifico meridionale è consigliabile scegliere atolli raggiungibili via mare (i prezzi degli aerei interni sono piuttosto cari) e scegliere piccoli alberghi o pensioni invece dei resort da mille e una notte. Si parte da Tahiti, l’isola maggiore con l’aeroporto internazionale e da dove si raggiungono gli altri atolli. Papeete, esuberante capitale dell’isola, offre alcune belle spiagge, il museo Gauguin e il grande mercato dove acquistare perle nere, sacchetti di vaniglia e parei stampati con le tele più famose del pittore francese oppure farsi un tatuaggio tipicamente polinesiano. E’ bene regalarsi una sosta nei ristorantini ambulanti (vere roulotte) di place Vainete e provare il delizioso pesce alla griglia con il latte di cocco. Sull’isola vale la pena anche vedere la baia di Cook, dove venne girato il celebre film Gli ammutinati del Bounty e che stregò il grande attore Marlon Brando, la valle di Papenoo, ricca di cascate, e la route du Monoi, itinerario che permette di scoprire coltivazioni di fiori e laboratori che producono oli essenziali. Al molo della città partono i traghetti della Moorea Express che in mezz’ora raggiungono Moorea, incantevole isola con i castagni che si arrampicano sul monte Mouaputa e le strisce bianche di sabbia che contrastano con il mare color lapislazzulo e turchese, trasparente come una piscina. E’ amata dai surfisti e da chi cerca emozioni forti nuotando vicino agli squali, alle balene, ai delfini e tra i coralli. Sembra di trovarsi in mezzo all’acquario più grande del mondo tra pesci dai colori e dalle forme più incredibili. Imperdibile è un’escursione con gli specialisti del Moorea Dolphin Center che organizza gite guidate alla scoperta dei delfini. Prima di riprendere il mare con i traghetti della compagnia Vaeanu per raggiungere l’isola di Raiatea, è bene fare visita al Tiki Village, accurata riproduzione di un antico villaggio polinesiano per scoprire tradizioni e cultura mahoi e fare acquisti. Terra sacra del popolo Mahoi è proprio l’isola di Raiatea, che conserva i resti archeologici del più grande santuario dell’arcipelago: Marae Taputapuatea. La sacralità dell’isola, attraversata dall’unico fiume navigabile della Polinesia francese, pervade anche il paesaggio: montagne, baie profonde, spiagge bianche, crateri, cascate e preziosi tesori sottomarini, dai giardini di corallo alle grotte e ai relitti da scoprire. Eppure soltanto i sub più esperti possono addentrarsi nella grotta della piovra, sotto la barriera corallina, che regala emozioni indescrivibili. Prima di lasciare l’isola è bene attraversare le piantagioni di vaniglia e recarsi nella splendida baia di Faaroa, che ospita un giardino enorme, composito da alberi da frutta e fiori esotici. Un vero paradiso nell’isola di Raiatea che significa letteralmente “cielo dalla dolce luna”, nome incantevole tanto quanto la sua accogliente popolazione. Informazioni: www.tahiti-tourisme.it
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