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Turismo: Giordania in ripresa, a Petra guerra al mordi e fuggi. Aumentano arrivi dopo crollo 2011 e c'è attesa per visita Papa

(ANSAmed) - NAPOLI - Ha conosciuto un forte calo durante gli anni della Primavera araba, pur non essendo stato toccato da violenze, ma ora c'è ripresa per il turismo in Giordania. "Il 2010 era stato l'anno d'oro del flusso di italiani verso la Giordania con 60 mila arrivi che avevano posto l'Italia in terza posizione tra i turisti stranieri dopo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna", spiega Marzo Biazzetti, italiano che lavora per l'Ente del turismo giordano e ha portato alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli la rinnovata offerta turistica del regno mediorientale. Poi l'instabilità politica dell'area ha fatto crollare gli arrivi di un terzo: "Il 2011 - conferma Biazzetti - ha fatto registrare un calo del 30%, ma già l'anno dopo si sono visti segnali di ripresa e nel 2013 abbiamo registrato un più 4% di arrivi dall'Italia". Una risalita che ora la Giordania punta a rendere più consistente anche con la partecipazione alle fiere internazionali e che avrà una spinta anche dal turismo religioso con la visita pastorale del Papa che toccherà a fine maggio diversi Paesi mediorientali e il 24 sarà ad Amman.

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