Pinacoteca Nazionale di Bologna: Storie di Sant'Antonio Abate e le fonti della vita

 Vitale da Bologna (Bologna, documentato dal 1330 - morto ante 1361) Storie di Sant'Antonio Abate Datazione: 1340, circa
tempera su tavola
cm 79x37
Secolo: XIV
Provenienza: chiesa di santo Stefano, già nella chiesa di Sant'Antonio Abate
In alto, Sant'Antonio Abate lascia il monastero di Patras.
In basso, Sant'Antonio Abate sconfigge un drago che gli appare in una fonte. 

Vitale da Bologna (Bologna, documentato dal 1330 - morto ante 1361) Storie di Sant'Antonio Abate Datazione: 1340, circa
tempera su tavola
cm 78,5x38,5
Secolo: XIV
Provenienza: chiesa di Santo Stefano, già nella chiesa di Sant'Antonio Abate
In alto, il Santo sorregge il corpo di Effron.
In basso, Sant'Antonio resuscita tre uomini uccisi dalle fiere. 

Conosciamo la vita di Sant'Antonio soprattutto attraverso la Vita Antonii pubblicata nel 357, opera agiografica attribuita a Sant'Atanasio, vescovo di Alessandria che conobbe Antonio e fu da lui coadiuvato nella lotta contro la eresia ariana.
L'opera tradotta in varie lingue divenne popolare tanto in Oriente che in Occidente e diede un contributo importante alla affermazione degli ideali della vita monastica. Un significativo riferimento alla vita di Sant'Antonio si trova nella Vita Sanctii Pauli primi eremitae scritta da San Girolamo verso il 375. Vi si narra l'incontro, nel deserto della Tebaide, di Antonio con il più anziano San Paolo di Tebe. Il resoconto dei rapporti tra i due santi (con l'episodio del corvo che porta loro un pane affinché si sfamino, sino alla sepoltura del vecchissimo Paolo ad opera di Antonio) vennero poi ripresi anche nei resoconti medievali della vita dei santi, in primo luogo nella celebre Legenda Aurea di Jacopo da Varazze. 

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone




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