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Turismo conclusa la XIII conferenza delle Alpi

Preparate le “Linee Guida per l’adattamento ai cambiamenti climatici a livello locale nelle Alpi”
Venerdì 21 novembre la Sottosegretaria del Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Barbara Degani ha presieduto la XIII. Conferenza delle Alpi, nella quale ministri e alti rappresentanti dei paesi europei (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera), nonché diversi rappresentanti delle organizzazioni facenti parte del gruppo degli osservatori, hanno discusso importanti questioni per lo sviluppo delle Alpi e per la protezione dell’ambiente alpino. I più importanti temi trattati sono stati: 

Sotto la guida della presidenza italiana sono state preparate le “Linee Guida per l’adattamento ai cambiamenti climatici a livello locale nelle Alpi”. Inoltre, la Convenzione delle Alpi e la Convenzione dei Carpazi hanno adottato una Posizione comune riguardo ai cambiamenti climatici, che sarà presentata alla Conferenza Mondiale sul Clima (UNFCCC COP20) nel dicembre 2014 a Lima (Perù). La Conferenza delle Alpi ha inoltre riaffermato con forza l’idea di “Alpi rinnovabili”, sottolineando al contempo la necessità di azioni concrete in tal senso. 

Il nuovo Rapporto sullo Stato delle Alpi mostra che la crescita della popolazione alpina si sta concentrando nelle aree maggiormente accessibili, mentre, nelle aree remote, si possono osservare tuttora fenomeni di diminuzione della popolazione. Nelle aree in cui si osserva una crescita della popolazione, ciò non è dovuto solo a cause naturali; le migrazioni rivestono infatti un ruolo sempre più importante. I “nuovi abitanti” si concentrano in aree facilmente accessibili e a distanza tale da permettere il pendolarismo dai maggiori centri urbani alpini. Allo stesso tempo, la presenza di nuovi residenti può aiutare a rivitalizzare l’economia locale, le tradizioni e la cultura e promuovere la produzione locale. Il Report completo sarà adottato dalla Conferenza, mentre il prossimo report, che sarà pubblicato nell’autunno 2016, tratterà il tema della green economy nelle Alpi.  

La strategia è al momento in fase di elaborazione e diverrà realtà nell’estate del 2015. Attualmente, la Convenzione delle Alpi detiene lo status di osservatore nel processo e sta contribuendo attivamente alla discussione. La Conferenza delle Alpi ha adottato un parere nel quale ha ribadito la propria convinzione sul fatto che la Convenzione delle Alpi debba continuare con il proprio significativo contributo all’elaborazione e alla messa in atto di tutti i pilastri della Strategia Macroregionale. Inoltre, la Conferenza delle Alpi ha espresso la propria disponibilità a svolgere un ruolo chiave nell’ambito del terzo pilastro, che si occupa dell’uso sostenibile dell’energia e delle risorse naturali. La Conferenza ha anche sottolineato la necessità di bilanciare la tutela e lo sviluppo economico e, infine, ha ribadito come è necessario che sia le aree montane sia quelle circostanti possano ottenere benefici reciproci dalle attività organizzate nell’ambito della strategia.  

La Conferenza delle Alpi sarà presente a EXPO 2015 con una “Settimana della montagna”, che si svolgerà dal 4 all’11 giugno con l’obiettivo di promuovere le montagne e i loro prodotti nell’ambito dei padiglioni nazionali dei paesi alpini.  

Il Gruppo di verifica è un organo incaricato di controllare l’adempimento degli impegni e degli obblighi risultanti dalla Convenzione delle Alpi. Uno dei temi di cui il Gruppo di Verifica si è occupato negli scorsi anni è se l’autorizzazione rilasciata per l’impianto di risalita del Piz Val Gronda (Tirolo, Austria) sia compatibile con quanto previsto dall’articolo 6/3 del Protocollo Turismo.  

La Convenzione delle Alpi fa parte della più ampia comunità internazionale e lavora in stretta collaborazione con la Convenzione dei Carpazi su diversi temi, quale i cambiamenti climatici: su questo tema le due Convenzioni hanno preparato una dichiarazione comune. Alla Conferenza erano inolrte presenti alcuni rappresentanti di paesi delle Ande (Argentina, Cile, Bolivia): ciò riflette i profondi legami che la Convenzione delle Alpi ha con altre aree montane in tutto il mondo. 
Dopo l’Italia, sarà la Germania a detenere la Presidenza della Convenzione delle Alpi per il periodo 2015 – 2016. Il programma della presidenza tedesca si concentrerà principalmente sui temi della green economy, della biodiversità, del turismo sostenibile, del trasporto e mobilità e sull’EUSALP. 

Il Segretario Generale della Convenzione delle Alpi, Markus Reiterer, si è dichiarato soddisfatto rispetto agli esiti della Conferenza e ha ringraziato per la collaborazione la Presidenza Italiana, che è stata particolarmente attiva durante il proprio mandato. Secondo le parole del Segretario Generale:«La Conferenza delle Alpi ha messo in luce la necessità di cooperare a tutti i livelli al fine di affrontare diverse sfide nella regione alpina, quali quelle rappresentate dai cambiamenti climatici, dai mutamenti demografici e dalla necessità di utilizzare al meglio il potenziale delle Alpi, ad esempio in tema di economia “green” e di turismo sostenibile». Infine, il Segretario Generale ha aggiunto: “Sono convinto che questa fruttuosa cooperazione proseguirà anche sotto la presidenza tedesca”. 

Cos’è la Convenzione delle Alpi? 
La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale sottoscritto dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione Europea con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile nell’area alpina. La Convenzione delle Alpi mira ad armonizzare la protezione e lo sviluppo economico con l’obiettivo di sostenere le Alpi sia come spazio di vita per la popolazione e la natura, sia come zona di attività economica.  Le Alpi, con il loro capitale di biodiversità e le riserve di acqua e legno, sono un ambiente naturale, culturale, di vita e di lavoro per quasi 14 milioni di persone nonché un’importante destinazione turistica che attira circa 120 milioni di visitatori ogni anno.  
valtellinanews.it

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