Viaggio in Italia attraverso i suoi ponti: Ponte sul San Leonardo Termini Imerese

Ponte sul San Leonardo Termini Imerese
L'Italia, con le sue meraviglie paesaggistiche e naturalistiche, non finisce mai di stupire. Ecco un breve viaggio attraverso i più bei ponti d'Italia, unione della potenza della natura e dell'ingegno umano, immortalati da nord a sud da tanti amanti della fotografia nel concorso di Dizy.com, una piattaforma 2.0 per la condivisione e la selezione, attraverso il voto, delle foto più belle.

Ogni settimana, infatti, sul sito si tiene un miniconcorso fotografico su un tema specifico, indicato dagli stessi partecipanti attraverso un sondaggio interno. Le foto sono giudicate con un sistema di voto incrociato, che seleziona le prime tre di ogni settimana. Il punteggio accumulato mese per mese permetterà di stabilire a fine anno il miglior autore. E’ possibile iscriversi ai contest gratuitamente. 

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Escursioni slow nel parco del Delta del Po

di Ida Bini

Lunghi sentieri si inoltrano nei boschi interrotti da lagune, oasi d’acqua dove nidificano uccelli rari: là dove il grande fiume Po raggiunge il mare Adriatico le saline si susseguono alle tradizionali case dei pescatori e piccoli isolotti nascondono ville rinascimentali immerse nel verde. E’ il parco del Delta del Po, dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco, che regala paesaggi suggestivi, spettacolari scenari naturali e tante attività per festeggiare la primavera: eventi, manifestazioni, pic-nic, passeggiate a piedi o a cavallo ed emozionanti gite in barca. Tanti sono gli appuntamenti fino al 21 giugno che permettono di seguire i ritmi della natura di questo esclusivo sito naturalistico, “zona di protezione speciale” per la sua ricca fauna.

Da non perdere ci sono gli itinerari sull’acqua nelle Vallette di Ostellato, oasi naturalistica di dieci chilometri, tutte le domeniche dalle 9.30 alle 15.30 e, dal 15 al 17 maggio, i Birdwatching Days in varie località del Parco, kermesse dedicata agli appassionati di fotografia naturalistica. Tutti i weekend, ma in alcuni casi anche durante la settimana, si può navigare su una barca a vela tra i canali del Parco, guidati da uno skipper. E’ il consorzio Visit Ferrara a organizzare piacevoli crociere di tre giorni all’interno del Parco: il programma prevede una visita alla città estense e la navigazione di 24 miglia lungo il fiume e la costa.

Si salpa da porto Garibaldi, a Lido degli Estensi, e si raggiungono Comacchio, la suggestiva città dai ponti e canali scenografici, e Scannone, l’isola dell’amore di Goro navigando tra fari, torri, dune, spiaggette, i capanni estivi e le oasi naturali, che ospitano aironi e fenicotteri. Ad ogni porto c’è la possibilità di noleggiare una bicicletta e di costeggiare gli argini verso le antiche saline. L’ultimo giorno di navigazione è dedicato alla scoperta delle valli di Comacchio, dove il grande fiume incontra il mare, dell’abbazia di Pomposa e del castello di Mesola.

La crociera prosegue tra le oasi naturalistiche, i boschi di Mesola e di santa Giustina e a ridosso delle regali ville costruite dalla famiglia d’Este nel Rinascimento. Il prezzo, con pranzi, cene, degustazioni e il soggiorno di 2 notti in hotel, è di 245 euro a persona in camera doppia. Chi, invece, ha un solo giorno a disposizione, ha due possibilità: la prima è di imbarcarsi a Gorino Ferrarese, navigare il Po di Goro tra gli allevamenti di vongole fino al faro di Goro e l’isola dell’amore, seguire canali e canneti e scoprire la Sacca di Scardovari e il magazzino del riso.

La gita dura 4 ore, costa 46 euro e, una volta scesi, può proseguire in bici tra i tesori storico-artistici del Parco. La seconda soluzione, che costa 56 euro a persona, permette di visitare l’Ecomuseo delle Valli di Comacchio, dove si scopre l’antica atmosfera marinara, e i casoni lungo il fiume, che servivano a sorvegliare i pescatori di frodo. C’è anche la possibilità di scoprire la tradizionale pesca e marinatura dell’anguilla, la grande protagonista della tavola di questo territorio. La giornata termina con un pranzo a base di pesce, servito in un tipico casone o in un agriturismo, e una visita a Comacchio, in particolare alla torre dell’orologio, alla loggia del grano e al museo della nave romana. Le proposte per scoprire il rigoglioso territorio del Delta del Po sono molte, e uniscono passeggiate in bici, a cavallo o a piedi.

Un tour interessante è quello di 4 giorni e da 310 euro a persona che combina le escursioni nella natura alle visite di Ravenna e di Ferrara, due città ricche di monumenti e di storia. Si comincia da Ravenna, con le sue preziose basiliche, il mausoleo di Galla Placidia, l’arte bizantina, le botteghe del mosaico, la tomba di Dante Alighieri e la Domus dei tappeti di pietra, prezioso sito archeologico; il giorno successivo si scopre Comacchio, ci si imbarca per navigare tra le sue valli fino all’ecomuseo, alle saline, ai casoni per poi visitare un’azienda agrituristica e degustare vini e prodotti tipici. Il terzo giorno si scoprono Pomposa e la sua Abbazia e si compie un tour del Parco guidato; l’ultimo giorno è dedicato a Ferrara, la città medievale e rinascimentale che si percorre a piedi o in bicicletta lungo le antiche mura. Per informazioni e prenotazioni: www.visitferrara.eu
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Il turismo? Non dimentichi le ragioni dello spirito

Sarà il vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, a concludere il Meeting promosso dall’Ufficio nazionale del tempo libero, turismo e sport. Dopo la celebrazione delle Lodi, presieduta dal vescovo di Pordenone-Concordia, Giuseppe Pellegrini, nell’ultima giornata di lavoro Giovanni Gazzaneo, coordinatore di «Luoghi dell’Infinito», intervista Marco Tarquinio, direttore di «Avvenire»; Andrea Babbi, direttore nazionale dell’Enit e rappresentante della Regione Veneto; Giovanni Mazzarotto, presidente del Consorzio turistico di Bibione, la cui parrocchia – in sintonia con il Comune di San Michele al Tagliamento e con il Consorzio – organizza ogni estate la festa di «Avvenire» e sostiene il quotidiano per tutto l’anno; e Giovanni Bomprezzi, presidente della cooperativa «Undicesima ora». Al centro della mattinata è il «turismo dal volto umano», capace di comprendere in sé le ragioni profonde del viaggio e della festa e di non dimenticare le esigenze dello spirito


Ogni cattedrale, e ogni chiesa baciata dall’arte, è meta di turisti credenti, non credenti, indifferenti. Impossibile ignorare l’orizzonte di fede che ha generato l’opera d’arte, che ha eretto quelle mura. Eppure questo orizzonte viene spesso ignorato, impedendo al turista di comprenderne ciò che sta visitando. Per questo dal 2008 in Italia esiste «Pietre vive», venti gruppi che in venti diverse città si offrono gratuitamente come guide turistiche. A pensare e organizzare questa opera di volontariato è il gesuita padre Jean-Paul Hernandez, nato in Svizzera, un po’ spagnolo e un po’ italiano, che a Bologna segue la pastorale universitaria, oltre a insegnare antropologia teologica. Ieri ha presentato a Bibione le sue «Pietre vive» al Meeting nazionale «Viaggiatori dello spirito, lo spirito del viaggio» promosso dall’Ufficio 
nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, con 
Avvenire (Luoghi dell’Infinito) e la diocesi di Concordia-Pordenonea. 
«Vogliamo demuseizzare le chiese», è la salutare provocazione di padre Hernandez. 

Ma non si tratta solo di ricordare l’orizzonte di fede, necessario per comprendere le opere d’arte custodite nelle cattedrali, e le cattedrali stesse. L’attenzione al turista è tutta speciale. I volontari lo attendono pregando. E il turista, ne sia consapevole o no, per il fatto stesso di essere in viaggio («in cerca di riposo, in fuga, in cerca di salvezza…») sta cercando Dio. Hernandez ricorda l’episodio biblico del roveto ardente, con un Mosé «rassegnato, quasi come… un turista. Varca una soglia e nel roveto vede la propria immagine, scoprendo una fiamma e la gratuità dell’accoglienza. Mosé si avvicina perché vuole capire, spiazzato proprio dalla gratuità». A volte i volontari fanno fatica a non farsi pagare ma il loro introdurre il turista alla comprensione dell’opera d’arte deve essere gratuita, affinché le pietre della cattedrale ridiventino vive, e parlino. 

I turisti, i viaggiatori, la loro accoglienza da parte delle comunità, il senso della festa. Sono i temi che hanno attraversato la giornata di ieri. «Ospitalità per arrivare al cuore della gente», ricorda il vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni D’Ercole, segretario della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali. E menziona il fenomeno, diffuso in molte zone d’Italia, delle città che d’estate si spopolano e dei paesini d’origine che si riempiono. «Tutto deve poter diventare occasione di crescita umana e spirituale». È il turismo che chiede e fa festa? Nessun problema, anzi. La festa, spiega il liturgista don Paolo Tomatis, è «al cuore del Vangelo, non al lato della vita o al termine del cammino». 

Ma quale senso dare a una festa che coinvolge i sensi, tutti? Il rischio è che la festa appaghi i sensi – vista, udito, gusto… – dimenticandosi del proprio senso. Ma «se la festa è senza sensi si ritrova vuota, se rimane priva del senso è vuota». Tomatis conclude:«Il senso della festa, che dev’essere piena, è la comunione. Se è una festa cristiana, ha al centro l’Eucaristia, con la Messa in cui tutti i sensi sono coinvolti per dire una cosa sola: Dio ha tanto amato gli uomini da dare il suo unico Figlio». 

Si ritorna alla gratuità e al dono, alla base dell’accoglienza, del turismo che non dimentica le ragioni dello spirito, della stessa visita a quello scrigno di senso, arte, tradizione e fede che è una cattedrale. Si ritorna alla responsabilità di comunità che non possono guardare al viaggiatore, al pellegrino, al turista con indifferenza. L’accoglienza è evangelizzazione, e nessuno può chiamarsi fuori. 
avvenire

Lago Maggiore LetterAltura 2015

Nona edizione

Verbania: 25 - 28 giugno 2015
E nelle valli e nei parchi a luglio
Ameno 4 luglio 2015
Parco Besozzi Benioli, Verbania 5 luglio 2015

Premeno 11 luglio 2015
Alpe Colle 12 luglio 2015
Vogogna 12 luglio 2015

Una nona edizione alla quale non mancare, quella di Lago Maggiore LetterAltura 2015: 50 eventi, tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, workshop, 3 mostre e 4 proiezioni non stop e più di 70 ospiti nazionali e internazionali per riportare l’attenzione sulla montagna priorità globale dell’umanità, unica fonte d’acqua che possa garantire un futuro florido alle nuove generazioni.
Saranno con noi: gli scrittori Carmine Abate, Paolo Brovelli, Arno Camenisch, Alberto Cavaglion, William Dalrymple, Marco Albino Ferrari, Marcello Fois, Tiziano Fratus, Loredana Lipperini, Sandra Petrignani, Davide Vanotti, i disegnatori e illustratori Giancarlo Ascari, Matteo Gubellini, Matteo Pericoli, Pia Valentinis, le musiche di Orchestra da Tre Soldi, il Teatro di Vo.di.Sca., gli alpinisti e sportivi Bruno Brunod, Marco Camandona, Michele Comi, Roberta Longo, Simone Moro, Nicola Noé, Isabel Suppé, Anna Torretta, gli architetti Alessandro Andreolli, Chiara Maria Bertoli, Giorgio Campolongo, Massimo Chizzola, Paolo De Benedittis, Glenda Flaim, Matteo Marega, Rossella Menegazzo, Antonio Perazzi, Marco Piccolroaz, Alberto Winterle, i giornalisti Marco Berchi, Enrico Bianda, Marco Casa, Roberto Escobar, Gianfranco Fabi, Daniela Fornaciarini, Christian Gilardi, Roberto Mantovani, Enrico Martinet, Raffaele Masto, Angelo Miotto, Marco Pastonesi, Roberto Perrone, Laura Piazzi, Domenico Quirico, Damiano Realini, Giuseppe Rovera, Marco Trovato, l’antropologo Annibale Salsa, il filosofo Marc Augé, gli esperti di letteratura per l’infanzia Pino Boero e Agata Diakoviez, i meteorologi Luca Mercalli e Fosco Spinedi, i documentaristi Paolo Aleotti, Pietro Bagnara, Mario Casella, Francesco Lillo, Marco Ribetti, gli artisti Andrea Caretto, Marco Jaccond e Raffaella Spagna, il fotoreporter Bruno Zanzottera.
La formula resta invariata: dagli incontri del mattino allo spettacolo della tarda sera il pubblico potrà incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere, riflettere e insieme divertirsi.
IL RITORNO.
Per il 2015 si è scelto un unico grande tema: Il Ritorno, declinato in tutte le sue più varie accezioni, seguendo il fil rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura. Il ritorno non è però solo guardare al passato, ma è uno slancio verso il futuro: si guarda indietro per andare avanti e sondare modi nuovi di vivere, di lavorare, di rapportarsi con gli altri.
SPAZIO AI BIMBI! LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest'anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire da un’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati ai giardini e al pipistrello (animale simbolo del Festival 2015).
Lago Maggiore LetterAltura 2015: un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso insieme a grandi personaggi della cultura internazionale.
Media Partner

Osservatorio Mobile Economy Convegno di presentazione della ricerca Giovedì 21 Maggio 2015, Ore 14.30

Giovedì 21 Maggio 2015, Ore 14.30
Roma Eventi - Piazza di Spagna in Via Alibert 5A, Roma


Twitter @Osserv_Digital
Hashtag dell’Evento: #telco4italy
fonte: comunicato stampa
La Mobile Economy sta diventando una componente sempre più rilevante dell'economia italiana: molteplici settori si stanno trasformando profondamente grazie ai nuovi servizi e soluzioni Mobile (banche, assicurazioni, trasporti, retail, media, utility, automotive, ecc.). Non solo: l'infrastruttura Mobile è un'opportunità per contribuire a colmare il digital divide che ancora caratterizza il nostro Paese rispetto ai benchmark europei. 


L'Osservatorio Mobile Economy - promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano – si pone l'obiettivo di inquadrare in una visione sistemica i molteplici mercati abilitati dall'ecosistema Mobile (Entertainment, Payment, Commerce, Advertising, Smart Home, Smart Car, Enterprise Application, ecc.) e di delinearne i principali trend in atto. E' così possibile stimare il valore complessivo della Mobile Economy e il relativo contributo al Pil italiano. 

Il Convegno sarà dunque l'occasione per affrontare criticamente le seguenti tematiche:
  • Quali sono i principali trend in atto nell'ecosistema Mobile italiano?
  • Quanto vale la Mobile Economy in Italia?
  • Quale contributo fornisce - e fornirà nei prossimi anni – la Mobile Economy al Pil italiano?
  • Quali sono i principali mercati Mobile e quanto valgono oggi in Italia? Quali sono le dinamiche attese nei prossimi anni?
  • Quali sono i principali settori impattati dal Mobile?
  • Quale ruolo giocano le Telco nell'ambito della Mobile Economy?

La presentazione dei risultati della Ricerca dell'Osservatorio si terrà il 21 maggio alle ore 14.30 a Roma, all'interno dell'Evento "Telco per l'Italia", organizzato in collaborazione con CorCom, che prenderà avvio in mattinata con la partecipazione dei Vertici delle Telco e delle Authority italiane. Alla presentazione dei risultati della Ricerca seguirà una Tavola Rotonda a cui prenderanno parte alcuni dei protagonisti della Mobile Economy.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO
8.30   Registrazione e Welcome Coffee
9.00 Saluto di Benvenuto
Gildo Campesato
 (Direttore, CorCom)
9.15 Chi ci porterà fuori da questa crisi
Fabio Sdogati 
(Professore Ordinario di Economia Internazionale, Politecnico di Milano)
9.30 Digital Economy: il ruolo delle Telco
Andrea Rangone 
(Coordinatore Osservatori Digital Innovation, Politecnico di Milano)
9.45 Interviene
Angelo Marcello Cardani 
(Presidente, AGCOM)
10.00 Tavola Rotonda - Banda Ultralarga: come raggiungere gli obiettivi del piano 2020
Franco Bassanini 
(Presidente, Cassa Depositi e Prestiti) 
Alberto Calcagno 
(Amministratore Delegato, Fastweb) 
Elio Catania 
(Presidente, Confindustria Digitale)
Gianluca Cimini 
(Amministratore Delegato, BT Italia)
Maximo Ibarra 
(Amministratore Delegato, Wind Telecomunicazioni)
Vincenzo Novari 
(Amministratore Delegato, 3 Italia) 
Marco Patuano 
(Amministratore Delegato, Telecom Italia) 
Vodafone Italia 
(relatore in attesa di conferma) 
Modera: 
Gildo Campesato
 (Direttore, CorCom)
11.15 Interviene
Giovanni Pitruzzella 
(Presidente, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato)
11.30 Tavola Rotonda - Nuove reti e infrastrutture tecnologiche: perchè investire? 
Cesare Avenia (Presidente, Asstel)
Edward Chan (CEO, Huawei Italia)
Roberto Loiola (Amministratore Delegato, Alcatel Lucent) 
Stefano Lorenzi (Amministratore Delegato, Sirti) 
Stefano Pileri (Amministratore Delegato, Italtel)
Federico Rigoni (Vice President Sales, Ericsson) 
Stefano Venturi (Amministratore Delegato, HP)
Modera: 
Mila Fiordalisi (Caporedattore, CorCom)
13.00 Interviene 
Antonello Giacomelli 
(Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni)
13.30 Lunch
14.30 Presentazione dei risultati della Ricerca dell'Osservatorio Mobile Economy
Mobile Economy: l'impatto sull'economia italiana 
Marta Valsecchi (Responsabile della Ricerca Osservatorio Mobile Economy, Politecnico di Milano)
14.45 Tavola Rotonda - Mobile Economy: le molteplici opportunità per le imprese italiane 
Alessandra Rosa Ammaturo (Direttore Marketing, Ericsson Region Mediterannean) 
Emanuele Callioni 
(Direttore Contenuti Multimediali, RTI Interactive Media) 
Ludovic De Garets 
(Direttore Regionale, Buongiorno)

Roberto Forte (Marketing Director, 3 Italia)
Lorenzo Gonzales (Strategist, Enterprise Group, HP)
Maurizio Marcelli 
(Responsabile Market&Service Scenario, Telecom Italia)

Roberto Vicentini (Direttore Telco & Media, Engineering Ingegneria Informatica)
Tommaso Vitali 
(Head of Pre paid offer, Wind Telecomunicazioni)
Modera: 

Alessandro Longo (giornalista)
15.45 Tavola Rotonda - Standardizzazione, soluzioni e servizi innovativi: quali opportunità per le Telco?
Fabrizio Ceschini 
(Responsabile Italia mercato Telecomunicazioni, Indra) 
Timo Jokiaho 
(Senior Technologist - Telecom & NFV, Red Hat Emea)
Massimo Littardi 
(Resources and Services Director, Horus Informatica)
Intel 
(relatore in attesa di conferma)
Modera: 
Federica Meta 
(giornalista, CorCom)

L'edizione 2015 dell'Osservatorio Mobile Economy è realizzata in collaborazione con il MEF – Mobile Ecosystem Forum e con il supporto di: 3 Italia, Buongiorno, Doxa, Engineering Ingegneria Informatica, Ericsson, HP, Intel, RTI Interactive Media, Telecom Italia, Wind Telecomunicazioni; comScore.

Per ulteriori informazioni:

School of Management Politecnico di Milano
Barbara Balabio
Tel.: 02 2399 9578
Email: barbara.balabio@polimi.it
Skype barbara.balabio

Mirandola Comunicazione 
www.mirandola.net
Marisandra Lizzi - Marco Ferrario

Tel.: 0524/574708
Cell.: 348/3615042 - 320/7910162
Email: marisandra@mirandola.net - marco.ferrario@mirandola.net
Skype marisandralizzi - marco.ferrario3

segnalazioneweb di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

Conception Moon, le vacanze per concepire un bebè. Da Betlemme all'India, le mete che favorirebbero future mamme

di Daniela Giammusso

Le chiamano Conception Moon. Ovvero, le vacanze per concepire un bebè. Lontano dallo stress, dal telefono, dai suoceri e da ogni distrazione possibile, purchè la coppia ritrovi il tempo per stare insieme. Mete predilette, atolli deserti, beauty farm, baite di montagna, tutti rigorosamente prenotati nei giorni "utili". Se però il bebè tarda ad arrivare, esistono anche luoghi che, per devozione o leggenda, sono da secoli rinomati per favorire il concepimento. E che valgono comunque un bel viaggio. Eccone alcuni.

    PALESTINA - A Betlemme, immancabile una visita alla Basilica della Natività, dove tradizione vuole sia nato Gesù. Ma dalla piazza principale si arriva anche alla Grotta del Latte (in arabo Magharet Sitti Mariam, la grotta della Signora Maria), meta di pellegrinaggio per tutte le donne vogliano un bimbo.
    Secondo una leggenda V secolo, San Giuseppe, avvertito da un angelo del pericolo che incombeva sul Bambino, sollecitò la Vergine che stava allattando. Nella fretta, una goccia di latte cadde a terra trasformando la roccia da rosa in bianca.

    GRECIA - Nel blu del Mar Egeo, a Rodi ecco il Monastero bizantino di Panagia Tsambika, costruito nel 1770 secondo l'architettura del Dodecanneso, con tegole cave e il pavimento di ciottoli e conchiglie. Gli isolani che non riescono ad avere figli usano salire a piedi i 297 scalini per chiedere un miracolo. E la grazia arriva spesso, almeno a contare i tantissimi Tsambikas e Tsambikos dell'isola.

    MALESIA - Sulla verdissima isola Langkawi si trova il Tasik Dayang Bunting, il Lago della Vergine Incinta. Secondo una leggenda locale, era la vasca da bagno preferita della principessa celestiale Mambang Sari. Innamorato follemente, il principe Mat Teja era riuscito a farsi sposare con l'inganno, ma il loro bambino morì per una malattia misteriosa a soli sette giorni. Distrutta, Mambang Sari lasciò il corpo del piccolo nel lago e tornò per sempre nella sua dimora celeste. Oggi si dice che le donne sterili che si bagnano nel lago resteranno incinte.


    THAILANDIA - Dovrete andare a cercarlo, ma tra gattacieli e canali d'acqua, nel parco del Nai Lert Hotel di Bangkok scoprirete il singolare santuario della dea cinese Chao Mae Tubtim. Protettrice dei marinari, pare abbia aiutato anche molte future mamme. Da lì la tradizione di ringraziarla con una miriade di rappresentazioni falliche, di ogni dimensione, colore e ornamento. Stesso dono anche alle Grotte Phra Nang, a Krabi, dove la principessa concede un desiderio a testa.


    MESSICO - Sull'isola di Cozumel, si visita ancora il Santuario di Ixchel, antica dea dell'amore, fertilità, luna e guarigione. Le donne Maya, già nel XVI secolo, salivano in pellegrinaggio per assicurarsi un matrimonio fruttuoso. Ad accoglierle, un sacerdote nascosto in una statua che forniva loro degli oracoli.

    COLOMBIA - Nel Parco archeologico Monquira, noto anche come El Infiernito, menhir e tumuli sepolcrali raccontano i riti dell'antica civiltà precolombiana Muisca. Per loro, la donna era fertile quando il sole non proiettava ombre sulle pietre. Se volevano concepire bastava abbracciare quelle a forma di fallo sparse per il sito.


    PERU' - Ancora dibattuto dagli studiosi è il Tempio della fertilità di Chucuito. Circondato da 86 grandi pietre è quasi una Stonehenge in versione fallica. Se cercate un bimbo chiedete ai locali: vi suggeriranno di salire su una delle pietre e cospargervi di chichi, la tradizionale birra di mais peruviano.


    BUTHAN - A metà strada tra Punakha e Wangdi, in cima ad una collina sorge il Tempio Divino della Fertilità di Chimi Lhakhang. Fondato dal Lama Kunley, "l'illuminato pazzo", è meta sia di coppie che desiderano un bimbo sia di torna a far benedire il figlio ricevuto. La benedizione viene fatta da un Lama residente, che tocca la testa delle donne con un fallo di legno di due metri e mezzo decorato con un manico d'argento.

    INDIA - Patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1986, l'area del Khajuraho ha il più grande numero di templi medievali induisti e giainisti di tutta l'India, noti soprattutto per le sculture erotiche che li adornano. Secondo la tradizione tantrica infatti la soddisfazione dei desideri terreni avvicina al Nirvana.

    GIAPPONE - La terra del Sol Levante rende omaggio alla fertilità con due feste shintoiste: il popolarissimo Kanamara di Kawasaki (aprile) e l'Honen Maturi ad Aichi (marzo), celebrati con giochi, carri e grandi falli portati in processione.

    ITALIA - Anche senza andare troppo lontano, a Roma nella basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio, si prega la Madonna del Parto sin dal XIX secolo come protettrice delle mamme in attesa. A Napoli, ci si rivolge a S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe, patrona dei Quartieri spagnoli e delle donne sterili e in gravidanza. Nella Chiesa che porta il suo nome, si fa la fila per pregare sulla sua sedia ritenuta miracolosa. Se invece amate la montagna, vale comunque una visita il bellissimo Santuario di San Romedio, in Trentino, formato da cinque chiesette sovrapposte su uno sperone di roccia, unite da una scalinata di 131 gradini. I tanti ex voto testimoniano che, una volta conquistata la cima, è arrivata anche la gioia di un bebè.
   
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A maggio Parigi come non l’avete mai vista

di Eugenia Romanelli

Parigi in primavera è un’altra Parigi. E’ un po’ come immaginare Marrakech con la neve: un’acrobazia dell’immaginario. Sì, perché quel chè che fa di Parigi, Parigi, non ha niente di primaverile (tranne forse per il filo di nostalgia, tipica invece di ogni primavera). Comunque è difficile spiegare: viaggiare per credere. Quindi: lasciate perdere i soliti itinerari, e con loro le idee preconcette sulla capitale del romanticismo europeo, lasciatevi alle spalle eventuali ricordi o immagini, spogliatevi di tutti i pre-giudizi, e, se non avete mai visto Parigi in primavera, andate e basta: nudi.

Tanto per cominciare, adesso, il clima è perfetto: né troppo caldo, né troppo fresco. E le giornate sono lunghe quanto basta per godersi la luce in tutte le angolazioni possibili dei tramonti. Per non parlare della città in fiore, ovunque profumata (esperienza indimenticabile, a tal proposito, è la Promenade Plantèe, passeggiata sospesa in alto sulla città - trattandosi di ex linea ferroviaria, tra fiori di tutti i tipi). Per chi volesse improvvisare un week end a maggio, la scelta è vasta, perché gli eventi cittadini sono tanti e tutti molto interessanti.

Si comincia con due cult assoluti: Tintin e David Bowie. Strano ma vero, il pubblico che ama l’uno pare ami anche l’altro. Il primo è in mostra al Musée en Herbe fino a tutto agosto, mentre Bowie è esposto alla Filarmonica di Parigi fino al 31 maggio. A Le Lucernaire c’è il mitico Obey, writer simbolo della campagna presidenziale di Obama, esposto fino a giugno, mentre, fino al 19 luglio, la Fondazione Piere Bergè ospita la collezione “dello scandalo” del 1971: stiamo parlando naturalmente di Ives Saint Laurent.

Ma le date di maggio non finiscono qui. L’8, 9, e 10 il Pere Lacaise, il famossissimo cimitero monumentale, traboccherà letteralmente di artisti e pittori che aderiscono all’edizione “Portes Ouvertes”. Qualche giorno dopo, invece, partirà il Grand Steeple all’ippodromo Auteuil: è una leggendaria competizione tra cavalli che si sfidano in sei chilometri di mirabolanti salti ad ostacoli.

Il 16 e 17, poi, va in scena il Festival des Arts de la Rue, ossia una maratona di arte e artisti che si esibiscono per le vie più belle della città. L’occasione, inutile dirlo, è strepitosa per scoprire ed esplorare angoli sconosciuti e intimi di Parigi. Alcuni esempi? Mediatheque Francoise Sagan e Canal St. Martin (10 arrondissment), Autour du Jardin d’Eole (18 arrondissment). Tra l’altro, il 16 sera c’è anche un altro evento da non perdere, visto che cade la Notte Europea dei Musei.

Il 19 maggio è una data topica per i fanatici del tennis: il torneo del Roland Garros alzerà ancora la coppa dei moschettieri e la coppa Suzanne Lenglen. Anche i jazzemani hanno pane per i loro denti, e se bazzicheranno il fantastico quartiere di Saint-Germaine-des-Près (che da solo vale una visita) tra il 21 maggio e il primo giugno, non resteranno delusi: in calendario c’è la 15/a edizione del Festival del Jazz, con la partecipazione niente meno che dell’organista Rhoda Scott, del batterista Aldo Romano, del pianista Vijay Iyer e dell’attrice Lisa Simone.

Difficile trovare le parole anche per Taste of Paris: dal 21 al 24 maggio riunisce bel 15 chef francesi che interpreteranno il meglio della cucina del territorio, in un tour enogastronomico da capogiro. Per finire, la mostra su Harry Potter, che non è male soprattutto se si ama il genere, e qualche bel concerto tra i tanti in programma. Si va da Roxette all’Olympia Hall (26) a Toto allo Zenith (29). Per chi ama mangiare pollo arrosto e pizza all’estero, perfetto è invece un live nostrano: Fiorella Mannoia canterà al Le Cigale il 29 (a giugno invece, il 28, arriveranno niente meno che gli Who).
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Turismo: Spagna al top competitività, Italia ottava

di Angela Majoli

La Spagna guida per la prima volta la classifica biennale del World Economic Forum (Wef) relativa alla competitività dei Paesi nel settore viaggi e turismo. Balzo avanti per l'Italia, che dal 26/o posto dell'ultima rilevazione sale all'ottavo. Completano il podio la Francia, seconda, e la Germania, al terzo posto.

    Lo studio, che mette in fila 141 Paesi in tutto il mondo in base a 14 parametri, misurando l'attrattività e la capacità di offrire vantaggi economici e sociali attraverso il settore viaggi e turismo, premia la Spagna (in particolare per livello di risorse culturali, capacità di promozione online, eccellenza delle infrastrutture) e vede, dopo Francia e Germania, gli Stati Uniti al quarto posto, seguiti da Gran Bretagna, Svizzera (che era leader nella classifica di due anni fa), Australia, Italia, Giappone e Canada. L'Europa continua dunque a dominare, con sei Paesi tra i primi dieci.

L'Italia, in particolare, registra gli indici più alti sul fronte infrastrutture (6.66), risorse culturali, viaggi di lavoro (6.51), mentre ha un punteggio più basso per la competitività dei prezzi (3.49). Nelle prime 30 posizioni si collocano mercati emergenti come la Cina (17/a) e il Brasile (28/o), mentre Russia, Sudafrica e India occupano rispettivamente il 45/o, 50/o e 52/o posto. Il Sud Est Asiatico vede al top Singapore (in 11/a posizione), mentre per l'area Medio Oriente-Nord Africa a piazzarsi meglio sono gli Emirati Arabi (in 24/a posizione).

    "La varietà che si riflette nelle prime trenta posizioni dimostra che un Paese non deve essere necessariamente ricco per avere un settore turistico florido", commenta Roberto Crotti, economista del World Economic Forum. "Ma molti Paesi dovrebbero fare di più per affrontare le sfide del settore viaggi e turismo, sul fronte dei visti, di una migliore promozione del patrimonio culturale, della tutela dell'ambiente e dell'Ict.
    Tutto questo a sua volta sosterrebbe la crescita economica e la creazione di posti di lavoro".
   
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