Turismo Mostre Parigi Chagall, trionfo in musica

da Avvenire


«Le due meraviglie del mondo sono la Bibbia e la musica di Mozart e una terza, naturalmente, l’amore». Questa citazione insieme semplice, luminosa e profonda è stata incisa nella sala centrale dell’itinerario espositivo offerto dalla mostra “Marc Chagall. Il trionfo della musica”, accolta fra le mura ancora fresche d’intonaco della Philarmonie, antro dalle linee ondeggianti quasi come le orecchie dei parigini a cui è per ora destinata (ma dal 5 marzo al 13 giugno la mostra sarà a Nizza, al Museo Marc Chagall).
E la citazione del celebre artista di origine russa naturalizzato francese, accarezzando sinesteticamente sensi diversi, riassume bene il proposito dell’evento, teso a mostrare quanto Chagall fu sedotto durante tutta la sua vita dalla musica, al punto da dedicare una porzione considerevole della propria opera ad allestimenti al servizio di una musa al quale non si è soliti associarlo. L’ultima grande mostra parigina dedicata al pittore, nel 2013 al Musée du Luxembourg, aveva molto insistito sull’ispirazione biblica dell’immaginario chagalliano. In modo complementare, quella in corso approfondisce l’altro piede che irrorò di continuo l’ispirazione dell’artista di famiglia ebrea scomparso nel 1985 sotto il sole di Provenza, dopo quasi un secolo pieno di slanci (nacque nel 1887 a Vitebsk, nell’attuale Bielorussia).
In questa coda d’anno così fosca nella Parigi martoriata dal terrorismo, la mostra appare per contrasto ancor più come un’oasi imbevuta di armonie, dove sono convocate oltre alla pittura e alla musica, pure la danza, la poesia e la scultura. Una sorta di raro ritrovo fra muse che l’evocazione di soli pochi altri geni novecenteschi potrebbe analogamente consentire. In un insolito itinerario cronologicamente a ritroso, dalla piena maturità indietro fino agli albori, si parte con le grandi composizioni allegoriche commissionate nei primi anni Sessanta al pittore già dalla chioma bianca, in particolare per decorare l’Opéra Garnier di Parigi: un’iniziativa del celebre ministro della Cultura dell’epoca, lo scrittore André Malraux.
E fu probabilmente solo il carisma dell’autore della Condizione umana a convincere Chagall ad imbarcarsi in una simile impresa. Possono così persino commuovere le foto, riprese nell’atelier parigino, del settantenne che traccia tratti al suolo con un lungo pennello come un moschettiere ancora non pago di migliaia di duelli con il mistero delle forme e dei colori. Realizzata su ampie strisce di tessuto fissate poi sopra i precedenti affreschi, l’allegoria interpreta e riunisce i capolavori operistici dei più grandi.
Accanto a Mozart, Beethoven, Wagner, Verdi, c’è spazio anche per altri, dai francesi ai russi. La passione di Chagall per i palchi abitati dalla musica lo spinse persino a realizzare le scenografie e i costumi di rappresentazioni memorabili, dal Flauto magico di Mozart fino a balletti come l’Uccello di fuoco di Stravinskij, o il Dafni e Cloe di Ravel. L’opera forse più sintetica e impressionante della mostra, già nella seconda sala, è Commedia dell’arte (1958), vasto olio su tela giunto da Francoforte. In un turbine calmo, sembrano vibrare nella composizione tutti i colori, i personaggi allegorici e i simboli, le ossessioni e le arti, compreso il circo, cari al pittore.
Ad impressionare, di certo, è pure l’azzeccata scelta di mostrare il capolavoro esattamente alla confluenza fra le sonorità operistiche della prima sala (di volta in volta mozartiane, wagneriane, verdiane ecc.) e i ritmi per balletto della terza. Dopo aver soggiornato in Grecia, Chagall s’innamorò più che mai del blu, ma acquisì nell’Ellade pure una nuova consapevolezza della forza dei miti che da sempre tanta arte scenica hanno ispirato.
Nasceranno così scenografie mai viste prima nei teatri d’opera, alla frontiera fra mistiche cosmogonie ed eterni giochi dell’infanzia o di quelle età adulte rimaste gelosamente infantili. Per illustrare al meglio il divario che separa il semplice eclettismo dalla geniale e spontanea sinestesia, una saletta è dedicata anche alle sculture, fra cui un toccante Cristo in rilievo in pietra chiara sedimentaria di Provenza. Alcune teche illustrano pure la variopinta produzione in ceramica. L’ultima sala schiude invece le prime sperimentazioni giovanili di Chagall, nel cuore della cultura ebraica dell’Europa orientale, fra violinisti dal volto verde e rabbini avvolti già nella poesia e nel sogno che da allora non abbandoneranno mai più l’artista. Dalla Galleria Tret’jakov di Mosca sono giunti pure i pannelli allegorici del 1920 concepiti per il Teatro d’arte ebraica (Goset): accanto al celebre La musica, pure quelli su drammaturgia, letteratura e danza. Fu un tentativo per accostare l’avanguardia artistica dell’epoca a uno scopo sociale e politico di legittimazione della diaspora ebraica nel nascente spazio sovietico.
Rispetto al cemento grezzo che caratterizza i vestiboli della Philarmonie, la mostra catapulta lo spettatore in una piscina di luce e di suoni che non sembrano sopportare nessuna rigidità. Per chi non fosse ancora pago, un’altra mostra gemella di taglio più biografico, ma sempre sulle relazioni fra Chagall e la musica, è stata parallelamente allestita a Roubaix, alla frontiera con il Belgio: le “fonti musicali” dell’artista sono esplorate attraverso circa duecento opere. Per una strana coincidenza, l’asse geografico fra le due mostre è lo stesso a cui ha dato risalto la tragica attualità francese delle ultime settimane. E per molti visitatori, all’uscita dalle due mostre, ci sarà di certo qualche ragione in più per rallegrarsi del passaggio fra i terrestri di un certo Chagall.
Parigi, Philarmonie
Marc Chagall
Le triomphe de la musique
Fino al 31 gennaio 2016

Da Shakira a Peppa Pig: con Costa Crociere è felicità al quadrato

Patrizio Roversi, Susi Blady, Bruno Barbieri, finanche Peppa Pig ma soprattutto Shakira: sono le grandi firme dell’offerta e della nuova campagna di comunicazione che Costa Crociere ha scelto per caratterizzare il suo prodotto che a partire dalla stagione 2016 solcherà il mare nel segno del claim “Benvenuti alla felicità al quadrato”. E il film principale della campagna che partirà in esclusiva ed a reti unificate sulle reti Mediaset la sera di Natale (dopo un’anteprima in onda dal 20 dicembre), avrà come protagonista proprio Shakira e la sua solarità.
Un primo assaggio del rinnovato gusto di Costa è stato concesso stamattina nello Spazio Zegna di via Savona a Milano dove, guidati dalla showgirl argentina Belen Rodriguez, il management ed i testimonial Costa Crociere hanno svelato i piani Costa per il 2016 ad una platea affollata ed incuriosita.
Parlando dell’innovazione del prodotto, il Direttore Generale di Costa Crociere, Neil Palomba, ha spiegato: “A partire dal 2016 proporremo una serie di esperienze esclusive ed uniche, che si potranno godere solo in vacanza con noi. Abbiamo pensato a cose diverse, per soddisfare gusti e aspettative molto differenti, anche di chi non ha mai provato la crociera in passato. Per questo la nostra campagna di comunicazione si basa sull’idea di felicità al quadrato. Quando anche le persone che sono in vacanza con noi sono felici, la nostra felicità si moltiplica. Ed è proprio quello che succederà a bordo delle nostre navi.”
La prima grande novità è una partnership all’insegna della grande cucina italiana. Da gennaio 2016 gli ospiti in crociera sulle navi Costa potranno gustare, in occasione della cena di gala, un menu d’autore ideato da Bruno Barbieri, lo chef italiano con il numero più alto di stelle Michelin conquistate, ben sette. Il menu sarà un autentico viaggio tra gusti e sapori della tradizione italiana, da nord a sud.
La felicità in crociera non sarà solo a bordo delle navi, ma anche durante le soste nelle varie destinazioni comprese nell’itinerario. Per proporre esperienze uniche e da ricordare, Costa si è affidata alla coppia di esperti viaggiatori di “Turisti per Caso”, che nel 2015 ha ottenuto il premio come miglior sito dedicato al turismo. Syusy Blady e Patrizio Roversi hanno selezionato le escursioni migliori tra le oltre 2.200 offerte dalle navi Costa, puntando su quelle che permettono di scoprire gli aspetti più suggestivi e particolari di ogni meta.  
Gli ospiti diventeranno i veri protagonisti del divertimento a bordo. A partire da aprile 2016 il famoso talent show Tú sì que vales, amato da milioni di telespettatori, arriverà anche sulle navi Costa. Proprio come nel format televisivo, chiunque sappia cantare, ballare o abbia un’abilità particolare potrà esibirsi sul palcoscenico dei teatri della flotta Costa, davanti a centinaia di spettatori. Una giuria di ufficiali e professionisti dell’intrattenimento di bordo giudicherà le perfomance, e il voto del pubblico contribuirà a decretare il vincitore della serata. Inoltre i migliori talenti di ogni crociera avranno la possibilità di giocarsi la propria chance per partecipare agli episodi televisivi del Tú sì que vales italiano.
Il divertimento a bordo sarà garantito anche per i piccoli crocieristi, che vivranno un’esperienza davvero entusiasmante in compagnia della beniamina dei loro cartoni animati preferiti: Peppa Pig. Amata dai bambini di oltre 180 paesi nel mondo, ad aprile 2016 salirà a bordo delle navi Costa per emozionanti e divertenti avventure. I piccoli ospiti potranno incontrarla e giocare con lei nello Squok Club, in uno spazio che ricrea le ambientazioni del cartone animato, con allestimenti diversi da nave a nave. Intorno al colorato mondo di Peppa Pig verranno proposti numerosi giochi creativi e momenti educativi per tutti i bambini, con la costante e sapiente conduzione degli animatori di bordo.
“Nonostante la crescita costante degli ultimi anni – ha aggiunto Palomba – il mercato delle crociere ha ancora un grande potenziale di sviluppo. In Europa poco più dell’1% della popolazione va in vacanza in crociera. Per accrescere il numero di appassionati di crociere, abbiamo puntato non solo su nuove costruzioni, ordinando due navi all’avanguardia alimentate a gas naturale liquefatto (LNG) in arrivo nel 2019 e 2020, ma anche su una grande innovazione di prodotto per le navi già attualmente in servizio”. 
webitmag.it

Lungo le strade del vino dalla Francia al Sudafrica

In giro per il mondo tra filari storici, cantine d’autore e vini pregiati
Sono centinaia le strade ufficiali del vino diffuse in tutto il mondo: sono percorsi bellissimi da fare a piedi, in auto o in bicicletta, creati dalle maggiori regioni vinicole e valorizzati dagli enti locali per scoprire il territorio, le cantine, i diversi metodi di produzione e le etichette di vini più prestigiose. Unite in associazioni e federazioni e tutelate da norme locali, le strade del vino sono uno strumento che avvicina alla cultura, alla natura e ai sapori di ogni singola area vinicola, strettamente collegate al turismo e al commercio. Ogni regione di ogni Paese ne possiede più di una, soprattutto nel vecchio continente: dall’Austria alla Spagna, dalla Germania al Portogallo, dalla Svizzera alla Francia, terre dalle antiche tradizioni vitivinicole. Ma anche in California, in Sudafrica e in Nuova Zelanda si sono moltiplicati gli itinerari e i percorsi alla scoperta di vigneti e di cantine di altissima qualità che, in alcuni casi, stanno rubando la scena alle grandi aziende europee. Ecco una scelta delle strade più belle e famose da percorrere.
Alsazia, Francia
Ogni regione francese ha un numero altissimo di strade del vino, le route des vins, che attraversano vigneti generosi e curati come giardini in territori ricchi di sapori e di tradizioni. Sono percorsi turistici tra castelli, relais châteux, cantine e aziende che offrono un’ottima gastronomia e un organizzazione di accoglienza di alto livello. Tra le aree più ricche di itinerari ci sono il Bordeaux, la Borgogna, il Beaujolais, lo Champagne e la Côte du Rhône; nel Poitou Charente c’è persino un percorso, l’unico al mondo, dedicato al cognac. Eppure la strada del vino più antica di Francia è quella alsaziana, nata intorno al 1950: quasi al confine con la Germania, la route è un susseguirsi di villaggi - alcuni storici e bellissimi come Comar e Ribeauvillé - con le facciate a graticcio, le strade acciottolate attraversate da canali e ponti che scorrono lungo filari traboccanti d’uva. La route attraversa la regione da nord a sud per 170 chilometri in un dedalo di strade - circa 50 - che, corredate di cartelli informativi, raggiungono vigne, castelli e cantine aperte alle degustazioni degli ottimi vini bianchi alsaziani. Per informazioni: www.vinsalsace.com
Renania-Palatinato, Germania
Nata nel 1935 durante la grande e storica annata per la produzione di vini Riesling del Reno, la Weinstraße Renania-Palatinato è una delle strade del vino più belle della Germania sud-occidentale. E’ il percorso più antico che attraversa un paesaggio unico, dove si concentrano i vigneti più produttivi e una natura rigogliosa, punteggiata da borghi medievali, castelli, monasteri e boschi fiabeschi. La Weinstraße parte dalla Weintor, la porta del vino di Schweigen-Rechtenbach, al confine con la Francia, e termina dopo 85 chilometri a Bockenheim. Lungo il percorso una rete di aziende e cantine ospita viaggiatori e appassionati di vino attraverso sentieri ricchi di fascino e cultura e borghi storici come Bad Bergzabern, Edenkoben, Neustadt an der Weinstraße, Deidesheim, Bad Dürkheim e Grünstadt. Il percorso principale e le tante deviazioni sono collegate da un’ottima segnaletica: cartelli gialli riportano un grappolo d’uva con dieci chicchi e la scritta Weinstraße per non perdersi nella generosa foresta del Palatinato, la più estesa del Paese. La vicinanza del fiume Reno regala un clima favorevole anche per la coltivazione di fichi, kiwi, limoni e oleandri in una sorta di oasi dal microclima quasi mediterraneo, con una media di 225 giorni di sole all’anno. Il momento migliore per percorrere la strada è da marzo a ottobre, dopo la vendemmia, quando si susseguono feste, mercatini e degustazioni. Info:www.germanwineroute.com
Lavaux, SvizzeraNelle fertili terre del cantone del Vaud, lungo le rive settentrionali del lago di Ginevra, l’uomo ha creato i terrazzamenti di viti del Lavaux per la produzione di vino da un ottimo Chasselas, compiendo un lavoro armonioso e artistico. In realtà quest’anomala strada del vino in Svizzera, Terrasses de Lavaux, si può ammirare solo a bordo di un trenino, lento e pittoresco, che per più di tre ore sfiora i bellissimi vigneti. Si sale a bordo del Lavaux Express, in funzione da aprile a ottobre, da Lutry o da St-Saphorin, passando accanto a Aran e Grandvaux, Riex, Epesses e Dézaley. Dai finestrini i vigneti, che si estendono per trenta chilometri da Château de Chillon fuori Losanna, sono uno splendore, specie al tramonto quando i colori regalano ancora più emozioni. Dichiarate patrimonio mondiale dell’Unesco, le vigne rappresentano la storia e la cultura della nostra civiltà: conosciuti già a partire dall’XI secolo dai monaci benedettini e cistercensi che godevano dei loro frutti, pare abbiano origini romane, grazie al ritrovamento di alcuni reperti archeologici. Risale all’epoca medievale, invece, la costruzione dei terrazzamenti e dei sentieri che li circondano. Per informazioni: www.lavauxexpress.ch
Douro, PortogalloIl fiume Douro scorre sinuoso e lento tra le colline terrazzate di vitigni, punteggiate da quintas e castelli nel Portogallo del nord. La valle che attraversa e che porta il suo nome, una delle regioni vinicole più antiche d’Europa, produce il celebre vino Porto: si visita in automobile, in bicicletta o con un treno a vapore. Lo spettacolo lungo il fiume è struggente: i vigneti ricoprono il territorio, da dove spuntano villaggi, borghi, ristoranti, cantine belle come musei e alloggi romantici e ricchi d’atmosfera. Lungo le rive del fiume si vedono attraccati i barcos rabelos, le barche che un tempo, cariche di botti di vino, scivolavano fino all’Atlantico. Qui, tra il fiume e l’oceano, l’area vinicola è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco perché produce ancora artigianalmente il vino liquoroso più famoso del mondo. Alle visite enogastronomiche si uniscono quelle culturali: tanti, infatti, sono i musei, i castelli e le chiese che hanno fatto la storia del Paese. Il percorso per visitare la grande valle del Douro parte dalla città di Porto, culla del vino portoghese, e arriva fino in Spagna attraverso borghi, santuari barocchi, case coloniche circondate da vigneti e siti preistorici. Tantissime sono le tappe, dove fermarsi a degustare, dove fare acquisti o anche semplicemente dove visitare castelli, come quello di Guimarães, in cui nacque il primo re e fondatore del Portogallo. Si passa per Peso da Régua, famoso per il museo sulla produzione storica del vino, e si prosegue per Lamego, cittadina dominata dal santuario barocco di Nossa Senhora dos Remédios, che si raggiunge percorrendo una scalinata ricoperta di azulejos. E’ proprio in questo monastero che, alla fine del XVII secolo, nacque l’originale vino Porto: due mercanti londinesi, risalendo il fiume Douro, scoprirono che, aggiungendo acquavite al vino rosso dei frati, potevano preservarne la qualità durante le lunghe traversate per mare. Il successo del vino in Inghilterra fu immediato e molti commercianti inglesi decisero di trasferirsi nella città di Porto e lungo le rive del Douro per produrre il vino personalmente. Molti dei marchi che ancora oggi producono il Porto, infatti, recano nomi inglesi (Sandeman, Taylor’s, i più conosciuti). La strada del vino prosegue poi per Vila Nova de Foz Côa con il suo parco archeologico d’arte rupestre, patrimonio dell’Unesco, e termina a Barca de Alva, a due chilometri dal confine spagnolo, in un parco naturale. Info:www.visitportugal.com
Rioja, Spagna
Tra le numerose strade del vino in Spagna la più famosa è quella che attraversa i 54mila ettari di vitigni doc de La Rioja. La ruta è attrezzata con relais, ristoranti, cantine e musei per accogliere chi vuole scoprire il territorio, a nordest della Spagna, le sue tradizioni e il suo ricco patrimonio enogastronomico. Viaggiare lungo la strada de La Rioja significa anche entrare nella cultura e nella storia del Paese e avvicinarsi allo stile di vita dei numerosi villaggi e borghi presenti lungo la via. Tante sono le possibilità di entrare nell’area vitivinicola: la via più frequentata è quella in autobus o in automobile da Bilbao fino a Haro, la capitale del vino della zona. Qui, nell’incantevole borgo medievale si organizzano numerose visite guidate alle migliori cantine e si fanno ottime degustazioni di vini rossi, tra i più pregiati di Spagna. Un’altra opzione è partire da San Sebastián, attraversare Haro e raggiungere altri borghi medievali, come Samaniego, Elciego o Laguardia, nella vicina Rioja Alavesa. Qui, tra vigneti a perdita d’occhio spuntano cantine e aziende dove fermarsi a fare degustazioni e acquisti, in particolare vicino a Elciego, dove sorge la famosa e prestigiosa Bodega Marqués de Riscal, l’azienda vinicola più antica di Spagna. Oggi la struttura, realizzata da Frank O. Gehry, innovatrice e anticonformista, fa scuola tra i grandi produttori spagnoli di vino ed è anche un luogo di incontro e di studio, una vera città del vino. Informazioni: www.spain.info/it
Stellenbosch, Sudafrica
La produzione di vino sudafricano sta acquistando sempre più fama e considerazione internazionale, grazie all’esperienza vinicola francese insieme alle ottime condizioni climatiche e del suolo del Paese africano. Qui si coltivano ben 30 varietà dei vitigni e l’autoctono Pinotage e sono già 15 le strade del vino, riunite in un’associazione, che consentono di scoprire le cantine e le etichette di vino più prestigiose. La più famosa e frequentata è la wine road Stellenbosch e Franschhoek, la prima regione del vino nel Paese con un’area ricca di cantine aperte al pubblico per degustazioni e inserite in un paesaggio davvero unico: i filari, allineati in distese inifnite, sono circondati dalle montagne Helderberg e da parchi naturali immensi. La strada del vino, fondata nel 1971 e che si percorre in jeep o in bici, parte da Città del Capo e viaggia in direzione nordest verso la provincia del Western Cape, attraverso il distretto di Cape Winelands tra centinaia di tenute e aziende vinicole. Ogni anno la strada originaria si arricchisce di nuovi produttori e di cantine, in particolare quelli provenienti dalla zona di Franschhoek, ricca di ristoranti dove degustare le specialità gastronomiche. Il percorso è suddiviso in cinque itinerari minori, che raggruppano 150 cantine con il logo Wine Route all’ingresso: qui si fanno degustazioni o visite guidate ai vigneti e ai ristoranti più prestigiosi della zona. Per informazioni: www.wineroute.co.za
Sonoma, UsaA nord di San Francisco, nella soleggiata California, si estendono le due contee del vino più famose e accoglienti degli Usa: Napa e Sonoma, i cui vigneti producono ottimi Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot. La Northern Sonoma County Wine Road è la strada che permette di attraversare i ricchi filari, le cantine e le grandi aziendi che lavorano nella Sonoma Valley. L’itinerario, nato 40 anni fa, ha riunito numerose tenute in un’unica associazione che avvicina i viaggiatori e i curiosi ai sapori della gastronomia locale e soprattutto all’ottimo vino, che si produce nelle 197 cantine, sparse tra le colline della valle. Non è una vera strada, ma piuttosto un percorso di degustazioni dove sostare in ristoranti, alberghi, mercati, piccoli borghi e cantine prestigiose tra eventi e feste. A portare la cultura del vino in questa zona della California furono due italiani, Giuseppe e Pietro Simi, che nel 1876 fondarono a Healdsburg la Simi Winery. Per informazioni: www.wineroad.com
Nuova Zelanda
La lontanissima Nuova Zelanda è la nuova terra del Sauvignon e del Merlot, un ottimo vino che si produce nei vigneti lungo la strada panoramica Classic Wine Trail: l’itinerario unisce cultura, sapori e molte avventure, come si addice al territorio aspro e incontaminato che la ospita. Il percorso vinicolo si snoda per 380 chilometri, da nord a sud, tra Hawke’s Bay e Marlborough, attraverso scenari mozzafiato, foreste e litorali selvaggi. E’ un percorso fuori dalle solite mete turistiche, in tre grandi regioni produttrici di vino e nella capitale, tra villaggi rurali e fiumi, in particolare nella regione di Wairarapa, dove si può degustare e acquistare vini di qualità nelle oltre 120 cantine, con ristoranti e aree picnic. Il Wine Trail attraversa anche città e villaggi da scoprire, come Hastings, Napier, Greytown, Picton e Blenheim. Per informazioni:www.classicwinetrail.co.nz
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In tour tra i mercati gastronomici d'Europa Tra i templi gourmet dello street food, dove si fa anche la spesa

Si è diffusa un po’ ovunque la tendenza di trasformare i tradizionali mercati con le classiche bancarelle delle verdure e dei formaggi in luoghi gourmand, dove deliziarsi con le prelibatezze locali, comodamente seduti in piccoli ristoranti o ai banconi di accoglienti spazi interni. Le città stanno recuperando edifici in disuso, dimore ottocentesche, palazzi Liberty e persino vecchi chiostri per ospitarvi raffinati mercati gastronomici dove, oltre a fare la spesa, ci si ritrova a degustare cibi locali e delicatessen degne dei ristoranti stellati, a partecipare a corsi di cucina e a degustazioni o semplicemente per un aperitivo con ottimi cibi di strada. Molti sono diventati indirizzi utili per i visitatori che trovano in un unico spazio, accogliente e ricco d’atmosfera, i sapori autentici e le tradizioni enogastronomiche locali.
Nel nostro Paese sono numerosi gli indirizzi da visitare, raffinati e popolari, che garantiscono l’autenticità delle ricette della tradizione e i sapori più genuini. AVenezia lo storico mercato di Rialto, tra Campo de le Becarie, Campo de la Pescaria e Campo San Giacometto, offre bancarelle di frutta, verdura, carni e pesce fresco, alternate a piccoli locali dove assaggiare le prelibatezze del posto: i bigoli, risi e bisi, il baccalà mantecato e le sarde in saor. A Firenze vale la pena fare un salto al mercato centrale, ospitato in un edificio in ferro e vetro, progettato nel 1874 dall’architetto Mengoni, dove oltre ad acquistare prodotti a chilometro zero ci si può fermare alle sue botteghe artigiane, ai banchi di leccornie e nelle tante trattorie dove pranzare e cenare fino a mezzanotte; c’è persino la scuola di cucina Lorenzo de’ Medici con corsi, degustazioni e showcooking.
Il mercato Wagner di Milano, aperto dal 1929, è un indirizzo raffinato e gourmand con una ventina di botteghe e piccoli luoghi - panetterie, rosticcerie e gastronomie – dove fare degustazioni. C’è anche un forno che produce continuamente pane, dolci e focacce. Nello storico e rinnovato mercato di Mezzo a Bologna, nel Quadrilatero di via Drapperie, via degli Orefici, via Clavature e via Pescherie Vecchie, tra le numerosissime attività commerciali c’è il bistrot di Eataly dove assaggiare ogni tipo di golosità. A Napoli il coloratissimo e caotico mercato di Porta Nolana, considerato il migliore della citta’ per il pesce, offre di tutto e da un po’ di tempo anche assaggi di fritti, pesce fresco, pizza e dolci appena sfornati.
In Spagna i mercati gastronomici sono una realtà diffusa e di successo: gli indirizzi più rinomati sono i mercati di Barcellona e di Madrid. La Boquería è lo storico mercato rionale al coperto di Barcellona, sulle Ramblas, in una struttura in ferro battuto che risale al 1200. Tra gli stand e le bancarelle sono stati posizionati strategicamente sgabelli e banconi dove fermarsi ad assaggiare le prelibatezze cucinate con gli ingredienti in vendita lì accanto. E’ un vero tempio della gastronomia dove si mangia di tutto, dal pesce fritto alla tortilla de patatas, dall’esqueixada di baccalà alla paella. Altrettanto rinomato è il raffinato mercado de san Miguel di Madrid, dove si pranza con le tapas o si cena ai banconi con i prodotti più genuini e caratteristici di Spagna. C’è un altro indirizzo che vale la pena visitare: Madreat, un mercato di molti produttori indipendenti che offrono un’ampia scelta di piatti provenienti da tutto il mondo e reinterpretati da vari cuochi.
In Germania ci sono il mercato etnico di Friburgo, in pieno centro, dove si mangiano le specialità di tutto il mondo, e il mercato Neue Heimat, a Friedrichshain, in un capannone industriale riconvertito di Berlino. Qui, nella capitale, si fanno degustazioni ogni domenica mentre il giovedì è la giornata giusta per fermarsi al Markthalle, aperto dal 1891 nel vivace quartiere di Kreuzberg: nei suoi stand gastronomici si degustano le ricette tradizionali di ogni parte del mondo. Il venerdì e il sabato è il turno di coltivatori e venditori di prodotti regionali, che espongono olio, marmellate, miele e formaggi.
Chi si reca a Londra trova a Southwark street ogni giovedì, sabato e domenica il celebre Borough market in una struttura che per secoli ha ospitato il mercato dei prodotti alimentari: oggi è un ricco tempio della cucina locale, realizzata con i prodotti degli orti cittadini. Anche qui, vicino al London Bridge, si assaggiano ai banconi i piatti provenienti da ogni angolo del mondo, dal sushi alla pizza, e si sentono i profumi e gli aromi più incredibili: dai tartufi ai salumi, dai biscotti al kebab, dalla pasta fatta a mano alle carni grigliate.
La tradizione culinaria greca si fonde con l’atmosfera orientale nell’Agorà di Omonia, ad Atene: il suo mercato sorge in un edificio che risale all’Ottocento e che un tempo era una stazione ferroviaria fin de siècle, caratterizzata dal tetto in vetro e metallo. Qui, soprattutto la sera, ci si ritrova ai numerosi bar interni che offrono una grande varietà di ouzo e cibo, in particolare olive, pitta con salsa tzatziki, mentre si ascolta dell’ottima musica rebetika.
Al porto di Helsinki si mangia il miglior pesce del Baltico nel mercato Kauppatori, il più importante della capitale finlandese: qui si gusta pesce fresco – dal salmone alle aringhe - cucinato al momento.
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Mercatini di Natale tra cannella, luci e presepi Dall'Alto Adige alla Svizzera ma ora anche in Spagna e Francia

Non solo Nord Europa e Alto Adige ma anche resto d'Italia, Francia e addirittura Spagna. I mercatini di Natale, ormai una tradizione tra cannella, abete, delikatessen e candele, sono ormai tantissimi e ognuno presenta le sue peculiarità. 
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Regali di viaggio, dal low cost al lusso Fidanzati e genitori, sportivi e buongustai, grandi e piccoli un'idea per tutti

Ecco allora 10 idee originali da mettere sotto l’albero: per fidanzati e genitori, sportivi e buongustai, per grandi e piccoli; dalle soluzioni “low cost” ai doni di lusso.
1. Per i patiti dello sci – da 12 euro
La pista deserta, la neve delle 7 del mattino, compatta e vergine, su cui far scorrere le lamine prima che arrivino tutti gli altri. Un desiderio che può diventare realtà per chi sceglie la Val d’Ega (Alto Adige/Südtirol) e la proposta “Be The First”: un regalo speciale ed esclusivo per lo sciatore incallito che sogna di essere il primo della giornata a solcare l’immacolato manto bianco. Chi è in possesso di uno skipass plurigiornaliero o stagionale, oppure acquista il giornaliero o la tessera di tre ore (solo a Carezza) la mattina stessa, ogni mercoledì, dal 2 al 30 marzo 2016, potrà arrivare sulla neve di Obereggen - e ogni martedì, dall’1 al 29 marzo 2016, su quella di Carezza - prima di tutti gli altri. Le piste saranno aperte dalle 7 del mattino, con la possibilità di fare colazione sospesi nel vuoto, direttamente in cabinovia. L’offerta comprende Flying Breakfast con caffè e brioche durante la salita, sciata privilegiata sulle piste Re Laurino con i maestri di sci fino alle 8.30 e, alle 9, colazione tipica sulla Malga Laurins Lounge. Prezzo: 12 euro a persona. 
Val D’Ega Turismo www.valdega.com
2. Per i più golosi – da 13 euroPer golosi, vegani e amanti della cucina genuina il regalo ideale, oltre che bello, è anche buono! Come le conserve naturali di Happy Mama, preparate solo con frutta e verdura fresca, senza conservanti, coloranti né additivi. Per stuzzicare i palati dei buongustai, il laboratorio culinario di Bibbiano (RE) propone un delizioso kit di assaggi di “Salse per formaggi & Confetture”, che comprende 4 vasetti (da 43 grammi l’uno) confezionati in un astuccio dorato e decorati con nastrini in stoffa. La selezione spazia tra dolce e salato: dalla Confettura alla pesca a quella a base di Pere e Cioccolato, dalla Composta Pere al Balsamico a quella Rossa Piccante. E’ anche possibile richiedere ricette personalizzate. Prezzo: a partire da 13 euro.
HappyMama www.happymama.it
3. Per tutta la famiglia – da 15 euroIl Parco delle Fiabe del Castello di Gropparello (PC) è il primo parco emotivo in Italia; un luogo magico dove è possibile vivere un’esperienza fuori dal tempo, immersi nella natura tra arbusti secolari. Un paradiso per tutti i bambini che, accompagnati da una guida, vengono coinvolti in una fantastica avventura in costume. Regalare un’emozione non è mai stato così semplice. Il biglietto unico, che comprende l’ingresso al Parco delle Fiabe - aperto tutte le domeniche e festivi, dal 15 marzo al 15 novembre 2016 -, una divertente avventura in costume e la visita al Castello di Gropparello, costa 19 euro per gli adulti e 15,50 euro per i piccoli. 
Castello di Gropparello www.castellodigropparello.it
4. Per chi sogna una notte da Re – da 35 euroCenare nella cornice di una storia millenaria, immersi nella spettacolare natura delle coline umbre e poi dormire tra le mura di un antico maniero medievale. Solo una fantasia? Assolutamente no. Per il Natale 2015 il Castello di Petroia, a Gubbio (PG) propone “In Dono un Sogno”: un buono valido per un soggiorno oppure una cena a castello. Il buono verrà inserito in un elegante astuccio con la soluzione prescelta e potrà essere personalizzato aggiungendo uno - o più - dei tanti servizi esclusivi che l’hotel mette a disposizione: petali di rosa sparsi ai piedi del letto, mazzi di fiori, massaggi oppure l’uso esclusivo del Salone Guidubaldo per una romantica cena a lume di candela. Prezzi a partire 35 euro a persona (bevande escluse) per la cena e da 120 euro al giorno a camera, con prima colazione, per il soggiorno.
Castello di Petroia www.petroia.it
5. Per gli amici single – da 80 euroGli uomini che sanno destreggiarsi ai fornelli, si sa, hanno un fascino particolare. Per i single che non riescono a trovare l’anima gemella, allora, c’è ancora una speranza: all’Excelsior Resort Mountain Style Spa Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ) lo chef Rino De Candido propone uno speciale Corso di cucina sensuale, che lega i cibi ai cinque sensi: si prepara un menu di tre portate e si degustano i vini da abbinare. I partecipanti ricevono in regalo un grembiule, un cappello da cuoco e una cartella completa con tutte le ricette. Si possono regalare 3 lezioni della durata di 2 ore al costo di 80 euro a persona (minimo 5 partecipanti).
Excelsior Resort www.myexcelsior.com
6. Per chi ama l’avventura – da 100 euroIl panorama dell’Alpe di Siusi (Seiser Alm/Südtirol) e del massiccio dello Sciliar riempie lo sguardo di ammirazione da qualunque angolazione lo si osservi; dall’alto anche di più. I più intrepidi apprezzeranno il regalo di un volo in tandem con il parapendio, per sorvolare le Dolomiti e godersi – tutto l’anno – la vista aerea delle più belle montagne del mondo e un’emozione unica; un’esperienza da abbinare, magari, ad un soggiorno all’Alpe di Siusi per aggiungere un tocco speciale alla vacanza. Il Tandem team mette a disposizione tutto l'occorrente e si occupa del trasporto dal fondovalle al Monte Bullaccia. Da lì ci si libra a 3000 metri di altitudine, con lo sguardo rivolto alle cime dell'Alto Adige, per poi tornare planando verso Castelrotto. Il volo dura circa 20 minuti. Prezzi a partire da 100 euro.
Alpe di Siusi Marketing (Seiser Alm/Südtirol) www.alpedisiusi.info
7. Per i buongustai – da 120 euroUn camino scoppiettante, i salumi della Bassa Parmense, le ricette dello chef stellato Massimo Spigaroli e un’accurata selezione di vini pregiati. Perché regalare la solita bottiglia? La rassegna enogastronomica “La cucina di Corte incontra i vini dei grandi produttori” dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) propone appuntamenti a cadenza mensile dedicati ai Franciacorta millesimati o ai corposi Barolo, ai profumati vini altoatesini o a sua eccellenza lo Champagne. Le serate comprendono aperitivo, visita alle cantine di stagionatura dei culatelli di casa Spigaroli (le più antiche al mondo ancora attive, costruite nel 1320), cena con degustazione guidata e menu ad hoc da concludersi con dolci e piccola pasticceria, caffè, tisane, infusi di bacche e frutta sotto spirito. Prezzi a partire da 120 euro a persona.
Relais Antica Corte Pallavicina www.anticacortepallavicinarelais.it
8. Per gli amanti dei motori – da 200 euroQuale papà, marito o fidanzato non vorrebbe provare, almeno per una volta, l’emozione di guidare una fiammante spider tra borghi, torri e castelli? Il sogno è contenuto in un elegante cofanetto regalo in cui gli appassionati troveranno: guantini in pelle, una scheda descrittiva del veicolo, mappe e guide per andare alla scoperta dei più interessanti itinerari del nord Italia e un voucher di Slow Drive, valido 12 mesi, per il noleggio di una macchina a scelta tra Alfa Romeo Giulietta Spider, Morgan 4/4, MG A, Triumph Spitfire, Alfa Romeo Duetto, VW maggiolino cabriolet, Fiat 1500 cabriolet, Mini Cooper, Fiat 500 L. E poi via, verso il Lago di Garda o le langhe piemontesi, le fortezze del Ducato di Parma e Piacenza o le ville venete, Lecco o Lugano. Prezzi a partire da 200 euro per un’intera giornata.
Slow Drive – vintage & motion www.slowdrive.it
9. Per i patiti della linea - da 476 euroA Natale ogni “sgarro a tavola” vale. Tanto ci pensano i programmi di remise en forme delle Terme della Salvarola, sulle colline di Modena, a restituire la silhouette perduta dopo i bagordi delle feste. La proposta comprende 3 pernottamenti in camera doppia Classic con mezza pensione Light, 1 avvolgimento di alghe oceaniche in kundamiri, dal forte potere detossinante e snellente, 2 massaggi in coppettazione per il riequilibrio energetico (30 minuti), 1 massaggio rimodellante (60 minuti) e 4 giornate alla Spa termale Balnea, per coniugare benessere e relax, tra 5 vasche e piscine di acqua termale a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi e luci colorate, zona relax e palestra cardiofitness. Assistenza medica e infusi durante i trattamenti. Prezzo: 476 euro a persona.
Terme della Salvarola - www.termesalvarola.it/balnea
10. Per chi può spender – da 1.198 euroSe il budget non è un problema e l’obiettivo è lasciare la persona amata a bocca aperta, la soluzione è una lussuosa e romantica fuga di coppia, magari immersi nello charme di un palazzo belle époque che si specchia su un incantevole lago. Una vacanza unica e indimenticabile per un regalo che non passerà certo inosservato. La proposta Me and You in Paradise del Lido Palace di Riva del Garda (TN), valida fino al 15 gennaio 2016, include soggiorno di 2 notti in camera Premier Double room o Deluxe Double room, con Champagne all’arrivo, cena di quattro portate a lume di candela, colazione in camera e trattamenti “per due” nella CXI Ritual Suite (massaggio di coppia Cocoon e cerimonia Gocce d’oro, che include un massaggio rilassante alla schiena e una maschera rigenerante con oro 23 carati). Prezzi a partire da 1.198 euro per due persone.
Lido Palace www.lido-palace.it 
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A tutto peperoncino, viaggio piccante tra mercatini e ricette tipiche

Rossi ma anche viola o marroni e addirittura neri. Dalle foglie verdi ma anche variegate o porpora. Il sapore? Piccante certo ma con mille sfumature e gradazione diverse. Il mondo dei peperoncini è davvero vasto e ricco di sorprese e Peperoncini, 32+1 varietà da scoprire scritto da Sandra Longinotti per Nomos Edizioni è un bel viaggio nel gusto con le carte d'identità delle varie specie e tante originali ricette che ne esaltano al massimo il sapore, nella vista grazie alle fotografie di Marino Visigalli e anche proprio in giro per l'Italia per mezzo della sezione dedicata ai grandi vivai e ai mercatini.
Un progetto speciale dedicato sia agli amanti e ai conoscitori delle specie, sia a chi desidera iniziare ad avvicinarsi a questi affascinanti frutti per la prima volta.
Tra le ricette (insalate, stuzzichini, primi, carne e pesce) non mancano nemmeno tre dolci davvero speciali e un'idea per un cocktail.
Non mancano le raccomandazioni (i peperoncini possono essere davvero molto piccanti, per cui bisogna proteggere sempre mani e occhi e non esagerare con le dosi le prime volte che si prova una ricetta). Infine i luoghi comuni e i miti da sfatare. Utilissimi anche per lasciare di stucco l'amico calabrese che sostiene che i frutti della sua terra sono i più piccanti del mondo. I calabresi sono considerati peperoncini mediamente piccanti con circa 30.000 SHU, attualmente il più piccante al mondo è il Carolina Reaper che può superare i 2.200.000 SHU.
http://www.nomosedizioni.it/catalogo.php?b=00000050

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Folgrait Ski Race verso il sold out

Attesi a Folgaria 500 atleti, tra questi nomi importanti dello scialpinismo italiano.

Tutto pronto a Folgaria per quello che si preannuncia un evento sportivo dai grandi numeri, con la complicità della mancanza di neve naturale in tutto l’arco alpino i più forti atleti nazionali si sfideranno, testando per la prima volta il proprio allenamento, lungo le piste del
comprensorio sciistico di Folgaria.

Il percorso della gara che partirà alle ore 17:30 da Fondo Grande sabato 19 dicembre è in condizioni eccellenti grazie al lavoro incredibile svolto dalla FolgariaSki, infatti tutte le piste della skiarea sono aperte e collegate. Il percorso originale, 17 chilometri con 1300 metri di dislivello positivo diluito in cinque salite, è quindi confermato e garantito.
In queste ultime ore, le iscrizioni, alla luce dei risultati dei Campionati Italiani Vertical, Staffetta e Sprint appena disputati, stanno arrivando senza sosta alla segreteria operativa annunciando per i prossimi giorni il raggiungimento del numero massimo di partecipanti, 500.
Michele Boscacci, fresco vincitore del titolo Italiano Vertical e Staffetta ha confermato la propria presenza, altri nomi altisonanti dello scialpinismo azzurro lo stanno seguendo. In campo femminile sarà la trentina Elena Nicolini la donna da battere. Confermata anche la presenza di Alba De Silvestro fresca vincitrice di tre titoli italiani a Campiglio. 
Inoltre saranno al via anche tanti ragazzi (per loro la partenza sarà alle ore 18) in rappresentanza del Comitato Regionale del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e dell'Alto Adige.
I ragazzi della categoria Cadetti dovranno affrontare due salite e due discese per un dislivello positivo totale di 420 metri con uno sviluppo 6,5 chilometri. Gli atleti della categoria Junior gareggeranno lungo un tracciato con 4 salite e altrettante discese per un dislivello totale di sola salita di 830 metri. La lunghezza del tracciato è di 11,5 chilometri.
Oltre alle gare agonistiche, il tracciato più lungo ospiterà il “raduno”, destinato a tutti gli appassionati che non vogliono avere il cronometro da controllare.
Le iscrizioni devono essere perfezionate esclusivamente sul portale www.enternow.it al quale dovrà seguire l'invio del mod. 61 all'indirizzo mail folgrait@gmail.com.
Durante le premiazioni dei vincitori sarà assegnato il Trofeo Sportdimontagna al sodalizio che porterà più atleti al traguardo.
Per il pernottamento convenzionato telefonare allo 0464724109 o 3284206269. Al termine della gara all’Osteria del Gufo sono previsti pasta party, premiazioni e ricca estrazione di premi.



Per informazioni:
Ufficio Stampa: 
Via Roma 60, 38064 Folgaria (Tn)

E-mail: press@alpecimbra.it
Sito web: www.alpecimbra.it
segnalazione web a cura del Dottor Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it 

Nuove funzionalità del booking b2b e attività social media migliorano l’azienda


L’unità Information Technology di Press Tours cresce e oggi conta otto dipendenti più due consulenti esterni. Questo rende possibile un booking online, attraverso la piattaforma b2b “Chiara”, talmente evoluto che modifica già dal preventivo qualsiasi variazione richiesta dal cliente, come cambio tappe dell’itinerario e switch dei giorni, solo per fare due dei casi più ricorrenti. Le ultime innovazioni introdotte – Google site search eTravel architect – migliorano la costruzione di pacchetti di viaggio, arricchiti di servizi ancillari e informazioni, contenute su tutti i canali di comunicazione dell’operatore, sia i social media come Facebook, Twitter, Flickr, Youtube e Linkedin, sia il blog.

L’attività social media diventa, inoltre, voce di co-marketing con gli enti del turismo, grazie ai riconoscimenti che Pt ottiene da Facebook e Google in termini di pagine visitate (un milione per il blog) e tempestività delle risposte alle interazioni su articoli e post. p.ba.
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Dopo il disastroso terremoto del 2009 riapre a L’Aquila, sabato 19 dicembre 2015 alle ore 11.00 il Munda Museo Nazionale d’Abruzzo

Sabato riapre Museo nazionale d’Abruzzo de L’Aquila
Dopo il disastroso terremoto del 2009 riapre a L’Aquila, sabato 19 dicembre 2015 alle ore 11.00 il Munda Museo Nazionale d’Abruzzo che avrà sede nell’ex Mattatoio comunale completamente ristrutturato con tecnologie antisismiche e ripensato per questa sua nuova funzione. Un evento di elevato valore simbolico a cui parteciperà il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

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Sleep & shop: la nuova sfida del futuro

Centri commerciali sempre più meta di viaggio. Se ne è parlato nell’appuntamento annuale del Cncc
Shopping sempre più motivo per spostarsi. Il dato è ormai assodati, ed ora l’obiettivo è puntare sulle strutture sleep & shop, ovvero pernottare nello stesso luogo nel quale si fanno gli acquisti. E’ questo uno degli aspetti più significativi emersi in occasione dell’appuntamento annuale del Cncc, associazione fondata nel 1983 che raggruppa tutti i soggetti privati e pubblici collegati all’industria dei centri commerciali in Italia, riunitasi a Milano.

Tra i sette panel in programma in particolare quello “Travel&Tourism Retail! Retail-Hotels”, moderato da Paola Lunghini, direttore responsabile di Economia Immobiliare, ha coinvolto quattro esperti del settore per valutare il peso dello shopping nel corso di un soggiorno in Italia da parte dei turisti stranieri.
Il retail come destinazione: questa la possibilità che prospetta Giorgio Bianchi amministratore di R&D Hospitality. “L’Italia è il quinto Paese al mondo in ordine di arrivi internazionali. –dichiara Bianchi- Fashion e food sono due attrattori rilevanti per i turisti. Due elementi che sono i punti di forza dell’Italia e che si possono facilmente trovare negli outlet e nei centri commerciali”.
“Lo shopping è anche uno dei modi che il turista impiega per trascorrere il tempo della sua vacanza – commenta Anna Maria Testa, consulente per la comunicazione - Ampliare la scelta e il ventaglio delle proposte è anche un modo per prolungare la permanenza dei visitatori all’interno del Paese”.
“Il fatto che il Morocco Mall, centro commerciale di Casablanca, sia stato inserito all’interno della guida Lonely Planet – dichiara l’archistar Davide Padoa - è significativo di quanto queste strutture siano diventati dei veri e propri poli attrattivi per i visitatori, ma soprattutto voci importantissime per l’economia di una nazione”.
“Gli outlet e i centri commerciali, in Italia, funzionano. Il problema è l’omologazione, ovvero si rischia di trovare gli stessi negozi e gli stessi prodotti in tutto il mondo – afferma Marielle Pesant marketing manager di Bertone Design -. Per questo motivo l’importante è specializzarsi e valorizzare le proprie eccellenze e puntare sull’intrattenimento partecipativo delle persone che vi fanno visita”. s.f.
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Turismo Viaggi Natale al caldo, Capodanno in Europa

Secondo il sito gli italiani cominciano a pensare a dove andare per le feste tre mesi prima
Secondo i dati1 analizzati dal motore di ricerca viaggi Skyscanner.it, gli italiani iniziano a pensare alle vacanze di Natale e Capodanno circa tre mesi prima. La durata media del viaggio ricercato varia leggermente, dagli otto giorni a Natale, ai dodici a Capodanno, con differenze abbastanza marcate in base alle città di partenza. Ad esempio, le ricerche per partenze da Milano sono per viaggi di circa 14 giorni nel periodo natalizio e 10 giorni a fine anno, a differenza delle ricerche da Bari, che si focalizzano su soggiorni rispettivamente di 9 e 7 giorni.

Per Natale, gli italiani sembrano sognare una fuga al caldo: fra le 15 destinazioni più ricercate appaiono Bangkok, Havana, Miami, Cancun, Buenos Aires e Santo Domingo. Fra le mete più ricercate per le partenze di dicembre rientrano, poi, anche le classiche Londra, Parigi e Amsterdam, mentre le città italiane più ricercate sono Catania, Palermo e Milano.
Chi è orientato su destinazioni di lungo raggio inizia a ricercare voli con quasi quattro mesi di anticipo rispetto alla partenza, mentre per i voli di corto raggio l’anticipo si riduce a due mesi e mezzo per le destinazioni europee e poco più di due mesi per i voli domestici.

Per Capodanno, invece, prevalgono le città europee, che catalizzano la maggior parte delle ricerche, ma la meta più desiderata al momento è New York. In media, i voli per le destinazioni europee vengono ricercati con meno di tre mesi di anticipo, mentre i voli di lungo raggio quasi quattro mesi prima. Quanto alla durata, le ricerche mostrano che per la fine dell’anno gli italiani ricercano viaggi di circa 5 giorni in Europa, o 11 nelle destinazioni di lungo raggio.

Dall’analisi delle ricerche di voli a/r dall’Italia con partenza nel mese di dicembre – secondo per numero di ricerche dopo agosto - risulta, inoltre, che le giornate più gettonate per le partenze a dicembre sono il 5 e 30 dicembre 2015, con più del doppio delle ricerche rispetto alla media giornaliera. Tuttavia, i giorni con il più alto numero di prenotazioni sono al momento il 5 e il 26 dicembre 2015.
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"I viaggiatori italiani rischiano di viaggiare senza tutele dal 30 giugno"

L'allarme lanciato da Assoviaggi in merito al termine della proroga del Fondo di Garanzia
"I viaggiatori italiani rischiano di viaggiare senza tutele a partire dal prossimo 30 giugno. È questo infatti il termine della proroga del Fondo di Garanzia che interviene a tutela dei consumatori in caso di insolvenza o fallimento di agenzie o tour operator e che, dopo quella data, si eclisserà, assorbito dallo Stato".
A dichiararlo  in una nota è Assoviaggi Confesercenti dopo aver esaminato l’emendamento al ddl Stabilità approvato in Commissione bilancio della Camera che prevede, appunto, lo slittamento della scadenza del fondo e dell’obbligo di copertura da parte di tour operator ed agenzie di viaggio al 30 giugno 2016.
"A peggiorare la situazione - prosegue la nota - per i consumatori è il fatto che non è stata prevista una copertura per i restanti 6 mesi dell’anno, visto che è rimasto annuale l’obbligo per le assicurazioni di versare al fondo.
Che succede quindi? L’agenzia di viaggio o il tour operator paga l’assicurazione di responsabilità civile per tutto l’anno, l’assicurazione trattiene il 4% del premio per versarlo annualmente al fondo e poi il fondo sparisce il 30 giugno 2016. Gli operatori turistici hanno fatto il loro dovere, le assicurazioni non possono versare al fondo perché lo Stato lo incamera al bilancio ed il risultato sarà che chi viaggerà nella seconda parte dell’anno prossimo dovrà solo scegliere a quale Santo raccomandarsi.
Il Governo italiano è sotto la minaccia di una procedura di infrazione europea per incapienza ed inefficienza del fondo. Ma le risorse nel fondo ci sono perché gli operatori hanno versato, ed è solo il malfunzionamento della macchina burocratica negli anni scorsi che ha generato i presupposti per l’infrazione. Ora si cerca di riparare in questo modo maldestro facendone pagare le conseguenze a chi ha già pagato. Meglio sarebbe - conclude la nota - prendersi il tempo concesso per il recepimento della nuova direttiva europea sui pacchetti di viaggio pubblicata lo scorso 11 dicembre, e cioè 24 mesi, per fare le cose in modo da non cagionare danni ai consumatori ed al comparto dei viaggi che già ha manifestato segnali di difficoltà dovuti ad eventi internazionali di ben più grave portata".

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Capodanno: oltre 1 mln in alloggi Airbnb, Roma tra più amate top ten delle preferite New York, Parigi, Londra, Sydney

Oltre un milione di persone festeggerà l'arrivo dell'anno nuovo in un alloggio Airbnb, raddoppiando le presenze registrate lo scorso anno. Nelle classifiche internazionali l'Italia ottiene un grandissimo risultato entrando nella top 10 di tre diverse categorie. Roma, come l'anno scorso, si conferma come una delle 10 mete preferite dai viaggiatori Aibnb assieme a New York, Parigi, Londra, Sydney, Tokyo, Berlino, Barcellona, Amsterdam e Miami. Le montagne del Trentino Alto Adige, seguite da quelle del Piemonte, sono al primo posto come destinazione preferita dai piccoli gruppi di amici e dalle famiglie. Tra le destinazioni mondiali per le coppie romantiche, quest'anno entra per la prima volta in classifica anche Palermo. Tra i luoghi emergenti per la fine dell'anno il Giappone con ben 3 città nella top 10: Fukuoka, Osaka e Kyoto. Cuba si posiziona al secondo posto con un crescita di prenotazioni del 877%: è questo il primo anno in cui i cittadini americani potranno utilizzare Airbnb. Grande successo anche per l'America Latina grazie alle spiagge di Acapulco. In Europa, entrano in classifica destinazioni meno tradizionali come Carcassonne e Perpignan, Opal Coast e Morbihan in Francia e la Foresta Nera in Germania.
    Tante le esperienze fuori dal comune: in 10.500 passeranno l'ultimo dell'anno in una capanna nei boschi, 2.000 su una barca, 600 persone nel castello, 300 in una casa sull'albero, 100 su un'isola privata e solo 20 persone sull'Isola di Pasqua.
    Gli annunci più costosi partono da oltre 4.000 dollari a notte e si trovano nella Republica Dominicana, a Saint Barthélemy, Vail e Steamboat Springs.
   
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In Thailandia alla ricerca di Buddha e del Sanuk Tra monasteri, arte, feste e massaggi dalla tecnica millenaria

(di Daniela Giammusso) Il sorriso, la calma, la gentilezza. Quell'innata propensione all'ospitalità, al dire sempre ''si'', piuttosto che ''no'', lo spirito di accoglienza. Non è un caso se la parola ''Thai'' tradotta significhi ''libero''. Perché in pochi posti al mondo come in Thailandia (la ''terra degli uomini liberi'' appunto), natura, popolo, suoni e colori sono tanto accoglienti. Merito anche del Buddismo Theravada, seguito dal 95% della popolazione (gli altri sono per il 3,8% musulmani, 0,1% induisti, 0,5% cristiani), che prima ancora che una religione qui è sentito come una filosofia di vita. Il Sanuk, la ricerca della via per la felicità, è al centro di tutto e in ogni campo, anche nel lavoro, per quanto duro sia. E Buddha è a ogni angolo, spesso nei anche nei piccoli tabernacoli davanti alle porte di casa, lavato, omaggiato di fiori e con viveri freschi portati ogni mattina.
    Una visione del mondo lontana un continente e un oceano intero dalla nostra. Ma alla quale è difficile non abbandonarsi appena varcato il confine. E allora viaggiando in Thailandia è bello anche perdersi alla ricerca del ''proprio'' approccio a Buddha.
    Si può cominciare dai Wat, i templi che si trovano in ogni angolo o isoletta del paese, curati dai monaci con la loro veste arancione. Se ne incontrano molti, perché se il capo della gerarchia buddista è di norma il Re, gli uomini thailandesi di religione buddista nel corso della vita trascorrono in un monastero un periodo minimo dai tre a i sette giorni (ricordate, i monaci sono intoccabili: non si deve rivolgere loro la parola e si deve cedere sempre il passo; le donne non devono toccarli per nessuna ragione, nè possono consegnare loro qualcosa direttamente). Lasciate le scarpe all'ingresso e sedetevi davanti ai grandi Buddha (senza mai rivolgere loro i piedi, la parte meno degna del corpo) in silenzio ammirate la devozione di chi viene ogni giorno a pregare. O partecipate alle coloratissime feste collettive.
    Oppure scoprite Buddha nell'arte: scolpito nelle sue quattro posizioni tradizionali (eretto, seduto, in movimento, disteso), nelle pitture che raccontano le sue vite o nei bassorilievi ricoperti d'oro, madreperla, vetri e lacche. Visitate i luoghi che conservano tracce del suo passaggio, come l'impronta lasciata al Wat Phra Phutthaba, tra le montagne di Saraburi.
    Secondo tradizione, venerarla, spruzzare acqua o depositare oro su di essa porta il perdono dei peccati, successo nella vita o felicità eterna.
    Ma il benessere interiore, in Thailandia, si accompagna sempre anche al benessere fisico, in un salutare equilibrio tra mente, anima e corpo. E allora concedetevi un momento per ritrovarvi.
    Uno dei centri più importanti per la meditazione è Suan Mok, tempio immerso nella foresta nella provincia di Surat Thani, a 600 km a sud di Bangkok. Ma ne esistono molti anche nella capitale, come al Wat Mahathat o al Wat Paknam. Soprattutto, abbandonatevi all'arte del massaggio tailandese. Con circa 600 centri termali, infatti, la Thailandia è al vertice delle Spa destinations nell'area Asia-Pacifico. Ma non occorre spendere molto per sperimentare un autentico Nuad Phan Thai Boran: tecnica millenaria, fino a qualche anno fa praticata solo nei templi buddisti thailandesi, che comprende una serie calibrata di pressioni, allungamenti muscolari, impastamenti dei tessuti molli e dello strato connettivo, mobilizzazioni delle articolazioni. Tramite la digitopressione si stimolano i ''sen'', i canali energetici, eliminando blocchi energetici su corpo e organi interni. Tra i benefici, la riattivazione dei sistemi anatomico-funzionali, sollecitazioni al sistema immunitario, relax e sollievo dai dolori.
    Per pochi Bath si può provare su piedi o testa nei molti centri che si incontrano passeggiando in città come al mare. Ma per un vero massaggio tailandese su tutto il corpo, il luogo più ''autentico'' e rinomato è la Scuola del Wat Po, lo stesso del Buddha disteso. Per chi invece ama ambienti più sofisticati, sempre in città, la Kempinski The Spa ha vinto il premio Migliore Spa in hotel di Asia e Australasia.(ANSA).
   
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