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Beni culturali: Mibact-Enea, ora tagli a bolletta da 200 mln

(Di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 10 MAG - "Si stima che la bolletta energetica del Mibact sia di 200 milioni l'anno. Vanno bene i risultati positivi, ma la buona pubblica amministrazione si vede anche nella gestione quotidiana". A dirlo, il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, oggi al convegno #patrimonioculturaleinclassea, sulla valenza strategica dell'efficienza energetica, riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio culturale. Promosso nell'ambito del Protocollo d'intesa Mibact/Enea firmato nel 2016, l'evento segna anche l'avvio della campagna Patrimonio culturale in Classe A nell'ambito della più ampia campagna Italia in classe A, che l'Enea sta sviluppando in attuazione del Piano triennale di informazione e formazione sull'Efficienza energetica. "Un'opportunità importante per il nostro paese - dice il presidente dell'Enea, Federico Testa - Spesso non si hanno le risorse immediate, ma bisogna entrare nell'ottica che sul medio-lungo periodo queste cose si pagano da sole". Il Protocollo con il Mibact, che segue già le Linee guida del 2015, riguarda check up energetici, diagnostica, restauro laser e protezione antisismica. E permetterà di avviare progetti per la valutazione dell'impronta energetica degli edifici storici, con interventi che, secondo le stime Enea, potrebbero abbattere fino al 30% i consumi per la climatizzazione e fino al 40% quelli per l'illuminazione grazie a lampade a Led e tecnologie smart lighting. "La buona Pubblica Amministrazione - spiega il ministro Franceschini - è anche quella che sa dare il buon esempio. Anzi, bisogna che sia avanti, un punto di riferimento". Quello dei beni culturali, "è un settore enorme - spiega - e ha un consumo energetico altissimo, che in alcuni casi può toccare il 70% del bilancio di un museo o di un'istituzione. Investire sul patrimonio culturale significa anche intervenire sui costi di gestione riducendo i consumi. In tre anni gli investimenti del Mibact sono passati da 40 milioni di euro a oltre 2 miliardi, mentre la bolletta energetica" per il complesso di musei, archivi, biblioteche, siti archeologici "è ancora stimata in 200 milioni di euro". E i consumi, raccontano i numeri, sono in salita del 50% rispetto agli anni '80. A gravare maggiormente, illuminazione, climatizzazione, sicurezza ICT e servizi essenziali per la fruizione e conservazione di strutture e opere d'arte. "Il dovere dell'amministrazione - prosegue il ministro - è dare il buon esempio anche nel risparmio energetico e in questo i musei sono un ottimo banco di prova". Il Protocollo d'intesa, infatti, "si inserisce nella filosofia su cui abbiamo impostato la riforma" del Mibact, introducendo "il bilancio in ogni singolo museo che permette di fare emergere le spese per migliorarle. Finora si è parlato dei meriti della riforma in termini di entrate", conclude citando "i visitatori dei musei statali passati in tre anni da 38 a 45 milioni e mezzo" e "gli incassi cresciuti di 50 milioni, passando da 125 milioni del 2013 a 177. Ora ė tempo di guardare le uscite, intervenendo sui costi per i servizi, grazie alle gare Consip, e per l'energia con questo importante progetto". (ANSA)

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