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Scoprendo Roma guidati da Bernini o dal conte Tacchia


ROMA - ''Sua Santità mettendoli l'uno contro l'altro avete scatenato una guerra. Questi due uomini sono due geni ma così facendo rischiate di perderli. Entrambi''.
    Francesco Borromini e Gianlorenzo Bernini, i due astri rivali, i due massimi architetti che segneranno in maniera indelebile il profilo e la bellezza di Roma, si fronteggiano nella notte della città eterna. Proprio come 400 anni fa, quando a colpi di cupole e sculture si contendevano fama e gloria agli occhi dei Papi, oggi si sfidano davanti agli occhi di turisti e appassionati.
    Dopo i sold out della scorsa edizione, torna così dal 2 giugno la stagione estiva dei Viaggi di Adriano, le visite guidate teatralizzate per la città di Roma, alla scoperta dei suoi gioielli, ma anche dei luoghi e soprattutto delle sue storie più intime e segrete, ''accompagnati'' dagli stessi personaggi che le vissero. ''Un nuovo modo di conoscere la storia di Roma, insieme ad una guida abilitata e un cast di attori professionisti - racconta Piero Giovinazzo, direttore del tour operator I Viaggi di Adriano - che permettono al pubblico di ritrovarsi a tu per tu con Caravaggio, Michelangelo, i Borgia''.
    In tutto 51 appuntamenti, realizzati con Kyo Art Productions, in cui il teatro dimentica barriere e palcoscenico per scendere tra gli spettatori, sulla scenografia di strade e monumenti. Fino al 26 agosto, il venerdì e sabato, ecco allora ''La vera Roma del Marchese del Grillo'', a spasso col Sor Marchese che al cinema fu di Alberto Sordi, da Piazza del Quirinale al Rione Monti, alla scoperta dell'identità del vero Onofrio del Grillo e della sua epoca, tra personaggi come lo zio e l'usuraio, il ciabattino e il carbonaro, Papa Clemente XIV. Per gli amanti dell'arte, si parte sulle tracce di Caravaggio e dei suoi 14 anni vissuti a Roma, tra i vicoli di Campo Marzio. E poi ''Michelangelo: il cuore e la pietra'', tra Papa Giulio II, Vittoria Colonna, Raffaello o Paolo III Farnese; e il duello tra ''Bernini e Borromini e i capolavori del barocco'', da Sant'Andrea delle Fratte a Piazza Navona, dove la Fontana dei Quattro fiumi del primo fronteggia la chiesa di Sant'Agnese in Agone dell'altro.
    Anzi, dove tradizione vuole che il personaggio del Rio de La Plata scolpito da Bernini si schernisca di disprezzo davanti alla ricchezza barocca del progetto del Borromini.
    E ancora, luoghi, malefatte, amori, torbidi intrecci e inganni, per l'ascesa al potere di una delle famiglie più potenti e temute di Roma, i Borgia, raccontate direttamente da Alessandro VI, Lucrezia, Cesare, Giovanni. Tra le rime di Trilussa, cicerone con il suo fido servitore per i vicoli del Tridente, la tragedia di Claretta Petacci tra i monumenti dell'Eur o la Roma Umbertina del Conte Tacchia, si va indietro nel tempo anche fino all'epoca paleocristiana, scendendo nelle viscere della città, tra affreschi e 13 chilometri gallerie di tufo. E' l'apertura, nel cuore della notte, della catacombe di Priscilla, sulla via Salaria, le più estese della città, in un viaggio tra i primi cristiani della storia. Ad attendere, la nicchia con la più antica immagine della Vergine, la cappella greca con le pitture dal Vecchio Testamento e gli stucchi in stile pompeiano, ma anche, ''in carne ed ossa'', gli operai che nel II secolo d.C scavarono le gallerie e poi due legionari romani, la donna Velata ritratta nel Cubicolo che porta il suo nome fino alla celebre fondatrice, donna Priscilla.(ANSA).

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