NEW YORK -I mobiles di Alexander Calder tornano a muoversi: un gruppo di otto sculture motorizzate create dall'artista americano sono state incluse in "Hypermobility", una mostra aperta da oggi al 23 ottobre al Whitney Museum, dove sono azionate tre volte al giorno (sei durante il fine settimana), portando l'opera di Calder in una nuova dimensione per la prima volta in decenni. La mostra - ha spiegato il Whitney - vuole permettere un'esperienza in movimento delle sculture, cosi' come Calder, arrivato all'arte dall'ingegneria meccanica pur essendo figlio e nipote di artisti, le aveva originariamente intese. Influenzate in parte dal fascino esercitato sull'artista dalla danza, le sculture contengono una qualita' teatrale riflessa in movimenti idiosincratici e nella reazione provocata nello spettatore. Il musicista Jim O'Rourke ha creato una composizione originale che combina motivi jazz e contemporanei e accompagna la mostra. In parallelo alla Pace Gallery una piccola rassegna esplora il rapporto tra l'artista e il surrealista Miro'. "Un'opera di Calder - aveva scritto nel 1946 il filosofo Jean Paul Sartre - è come il mare ed egualmente affascinante: ricomincia sempre daccapo, e ogni volta è nuova". L'artista, morto a New York nel 1976, cominciò a creare negli anni Trenta le sue ormai classiche sculture di oggetti in equilibrio dalle capacità cinetiche e talora sonore: forme metalliche dipinte in colori solidi - rosso, giallo, blu e nero - che ruotano appese a fili metallici. Marcel Duchamp, in visita allo studio parigino dell'artista, le battezzo' 'mobiles', un gioco di parole in francese che evoca un oggetto in movimento, ma anche la forza dietro il movimento e perfino un intento criminale e certamente provocatorio. "Hypermobility" raccoglie 36 importanti esempi, molti mai esposti prima di ora, dell'opera di Calder, dalle prime astrazioni azionate a motore e ispirate da Piet Mondrian a meta' del periodo parigino ai gong che generano suoni, ai mobiles che pendono dal soffitto e si muovono gentilmente a ogni alito di vento. Quasi tutti i pezzi - 36 in tutto - vengono dalla Fondazione Calder: Sandy Rower, il nipote dell'artista che da 30 anni ne è a capo, è rimasto sorpreso a vedere per la prima volta in azione le sculture meccanizzate rimesse in funzione in occasione della mostra dopo esser state restaurate: "Avevo sempre saputo che mio nonno era un intrattenitore. E se questo non è entertainment che altro è? Non è scultura, non è pittura. E' una esperienza"
ansaVette d'artificio, fuochi e musica tra le cime Rassegna piromusicale “in alta quota” d’Italia, dal 28 luglio al 12 agosto in Piemonte
Si consolida il successo di Vette d'artificio, rassegna nata nel 2015 come unicum a livello nazionale e sempre più amata e seguita da un pubblico numeroso e fedelissimo. Sono infatti migliaia gli spettatori che raggiungono le località degli spettacoli, per vivere momenti emozionanti: musiche, fuochi e colori diventano un motivo in più per raggiungere le quote più alte alla scoperta di località montane dal fascino unico. Torna anche nell'estate 2017 l'unica rassegna piromusicale in alta quota mai proposta in Italia: un evento volto a valorizzare le località dell'alto Piemonte che hanno aderito anche quest'anno e inserite nel più ricco cartellone del Festival di fuochi d'artificio coordinato dal Distretto Turistico dei Laghi.
Tre conferme, per quanto concerne il calendario estivo, con Mottarone, Macugnaga e San Domenico, tre tappe che diventeranno palcoscenici naturali di spettacoli piromusicali poco impattanti e “attenti” all'ambiente, grazie all'esperienza di GFG Pyro, azienda organizzatrice della rassegna. Tra le novità di quest'anno, anche un'iniziativa speciale dedicata ai fotoamatori, che fin dalla prima edizione hanno seguito la rassegna e “inondato” i social ufficiali di Vette d'artificio con immagini spettacolari.
Anche per valorizzare un patrimonio di immagini davvero di qualità, dunque, l'organizzazione di Vette d'artificio, in collaborazione con i comitati promotori delle singole tappe, ha pensato di coinvolgere tutti coloro che seguono le serate armati di fotocamera. Basterà pubblicare sulla pagina Facebook ufficiale del festival (https://www.facebook.com/vettedartificio) - entro il giorno successivo allo spettacolo – una foto scattata durante lo show di Vette d'artificio. Le votazioni saranno il frutto di un mix tra i “mi piace” espressi dai fan della pagina e i giudizi espressi da una competente giuria di qualità composta dal fotografo ufficiale di Vette d'artificio, Giancarlo Parazzoli, da un rappresentante del comitato organizzatore e dallo staff di GFG Pyro.
Per chi si aggiudicherà il punteggio più alto in regalo una vacanza presso la località sede di spettacolo. E tra i tre vincitori verrà scelta dalla giuria la migliore fotografia di tutta la rassegna, il cui autore verrà premiato con un'attrezzatura fotografica professionale. Dal 28 luglio al 12 agosto, dunque, tre imperdibili show in tre meravigliose località delle Alpi piemontesi. La prima tappa coincide con la “montagna dei sette laghi”, così denominata per la spettacolare e impareggiabile vista che il Mottarone offre dalla sua vetta di 1491 metri. Una cornice naturale dal panorama suggestivo che abbraccia, appunto, sette laghi, tra cui i Laghi Maggiore, d'Orta e di Mergozzo, e offre una vista a 360° dalle Alpi Marittime al Monte Rosa.
Lo show coinciderà con l'inaugurazione dell'edizione 2017 di Vette d'artificio, venerdì 28 luglio. Il secondo appuntamento si terrà invece sabato 5 agosto a Macugnaga (Valle Anzasca): dal centro dell’antico borgo walser a quota 1.327 metri, il pubblico potrà assistere ad un emozionante show di fuochi, luci e musica letteralmente ai piedi dell’imponente parete est del Monte Rosa. Macugnaga è stata la culla delle popolazioni walser e una giornata in questo borgo, rimasto intatto nella sua struttura architettonica originaria, non può che lasciare senza fiato: arte, tradizioni, sapori autentici e una natura incontaminata proprio ai piedi della parete himalayana del Monte Rosa.
La chiusura della terza edizione di Vette d'artificio, sabato 12 agosto, è programmata anche quest'anno a San Domenico (Valle Divedro), ormai tra le più blasonate destinazioni dell’arco alpino per gli sport invernali, grazie ad un grandioso ammodernamento degli impianti sciistici, ma anche apprezzata meta estiva per la miriade di percorsi escursionistici disponibili. Questo sarà lo spettacolo più “alto” della rassegna: verrà infatti ospitato nella spettacolare conca alpina dell'Alpe Ciamporino, a circa 2.000 metri di altitudine, in uno scenario naturalistico mozzafiato.
Tutti gli spettacoli piromusicali realizzati dalla GFG Pyro inizieranno alle ore 22.30 e saranno anticipati da un ricco programma di eventi collaterali (in costante aggiornamento sul sito www.vettedartificio.it) a cura dei comitati promotori, per vivere in quota un'intera giornata o un fine settimana alla scoperta delle mille sfaccettature di queste località di montagna. Online su www.vettedartificio.it oppure sulla fanpage ufficiale https://www.facebook.com/vettedartificio tutti i dettagli e le informazioni aggiornate sulla terza edizione di Vette d’Artificio, l’unica rassegna piromusicale in alta quota d’Italia.
Sulla via Francigena, ora anche in treno Accordo Trenitalia-Aevf. 50 mila pellegrini in Italia nel 2016
La Via Francigena a piedi, come i pellegrini mille anni fa, in bici, a cavallo. Ora anche in treno con sconto dedicato. E' il nuovo accordo fra Trenitalia e Associazione Europea delle Vie Francigene per una riduzione del 10% sul biglietto a pellegrini e turisti che utilizzino i treni Regionali per spostarsi lungo il tratto italiano del cammino, tra Valle d'Aosta e Roma, con ben 22 stazioni coinvolte.
''L'Enit punta molto su questo tipo di prodotti turistici che esaltano caratteristiche che ha solo l'Italia - racconta il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli - La presenza diffusa sul territorio di tanta attrattività, dai beni culturali al paesaggio e il cibo'', ''passare per le strade dei borghi, brand apprezzato in tutto il mondo, sono tutte esperienze uniche e straordinarie'' di un modo più ''lento, ecologico e sostenibile'' di godere il nostro paese. ''La via Francigena - spiega il presidente dell'Aevf, Massimo Tedeschi - è un asse europeo di 1800 km, da Canterbury a Roma. Ora è in atto l'estensione in Puglia, fino a Santa Maria di Leuca. Nel 2016 si stima in Italia l'abbiamo percorsa in 50 mila. La maggior parte va a piedi, un quinto dei viaggiatori in bici, ma è sempre più apprezzato anche il treno''.
Dai sondaggi, poi, risulta un identikit molto interessante con viaggiatori ''generalmente di elevati livello di istruzione - prosegue Tedeschi - quindi curiosi di conoscere non solo l'Italia di Roma, Venezia e Firenze. Mediamente hanno una certa disponibilità di spesa. Circa la metà impegna una settimana, un quarto un weekend, Ma un altro quarto resta anche due-tre settimane: dato molto interessante per destagionalizzazione e sviluppo dei piccoli paesi. Promuovendo ora l'utilizzo del mezzo ferroviario offriamo un importante aiuto alle persone anziane o non allenate'', che possono così alternare tappe a piedi e altre in treno. La risposta è già positiva se in tre mesi dalla nascita dell'accordo, ''senza ancora una particolare pubblicità, sono state distribuite 4 mila credenziali numerate al costo di 5 euro, con 100 mila visitatori mensili sulle pagine web dedicate.
''L'accordo - aggiunge Orazio Iacono, direttore Divisione passeggeri Regionale di Trenitalia - è una delle iniziative per incentivare l'uso dei treni regionali nel tempo libero, per turismo e piacere. Con il progressivo rinnovo della flotta, 4 miliardi e mezzo per 500 nuovi esemplari, i nostri clienti hanno a disposizione treni sempre più moderni, confortevoli e ospitali''. Per il momento l'accordo riguarda solo il tratto italiano della Francigena fino a Roma, ma sarà esteso alla parte sud del percorso, quando sarà ultimato, e si pensa a collaborazioni internazionali per le tratte in Inghilterra, Francia e Svizzera. Info: www.viefrancigene.org
ansa
Sabato 10 giugno appuntamento con Bike Party a Reggio Emilia
I commercianti e i residenti si uniscono per costruire azioni di community, filo conduttore la bicicletta.
L’anno scorso abbiamo realizzato un progetto “velocità 30”, quest’anno lavoriamo sul concetto di “festa in bici”, dove le persone possano condividere un modello nuovo di “città attraente”.
La bicicletta ci “mette in movimento” e unisce le esigenze sociali e commerciali. Abbiamo capito che iniziative di “velocità 30” non sono sufficienti. Occorre ritrovarsi in bici sulle strade abitualmente trafficate dalle auto.
Creare un evento, che abbiamo chiamato BIKE PARTY, significa comunicare, nei mesi precedenti, la festa, coinvolgendo tutti con idee creative contagiose.
I commercianti, davanti ai loro negozi, hanno addobbato biciclette con fiori, colori e scritte di invito alla festa. Si crea così una sorta di “cultura della festa”: la bicicletta ne diventa il simbolo.
Non c’è simbolo se non ci sono le persone che, in questo caso, sono donne con i propri bambini che invitano a partecipare.
In questi giorni appaiano sui social diversi personaggi della città, capaci di convincere a partecipare. Tutto ciò invita a parlare dentro e fuori dai negozi ridendo e scherzando con brevi video, come l’invito in dialetto dell’orefice o quello della fornaia con il filone del pane in mano.
Gli ingredienti della festa sono pronti perché la festa possa essere comunicata, condivisa e partecipata.
E’ previsto un breve percorso per la città, lento al “passo dei bambini” per gustarci i cannocchiali visivi di piazze, palazzi storici, monumenti e negozi del centro storico che ci accoglierà con soddisfazione.
Abbiamo invitato anche tanti amici profughi accolti nella nostra città, che hanno iniziato a lavorare con alcuni amici commercianti, la loro presenza arricchirà la festa: un’occasione di cultura internazionale e d’inclusione sociale.
Non poteva mancare il ritrovo nel Parco che, al termine di BIKE PARTY, permetterà un bel pic-nic in famiglia.
I giovani della comunità parrocchiale vicina, forniranno alcuni prodotti tipici come lo gnocco fritto e per tutto il pomeriggio garantiranno attrazioni coinvolgenti per i bambini.
La festa in bici, BIKE PARTY, sarà bella anche grazie alla cura che abbiamo messo nella preparazione…una grande “macchina” per favorire la bicicletta.
laliberta.info
'Picasso sulla spiaggia' a Guggenheim Venezia
VENEZIA - Dal 26 agosto al 7 gennaio prossimi, la Collezione Peggy Guggenheim presenta, negli spazi espositivi delle Project Rooms, la mostra-dossier Picasso. Sulla spiaggia, a cura di Luca Massimo Barbero. Attraverso una selezione di opere, tre dipinti e dieci disegni realizzati da Pablo Picasso tra febbraio e dicembre del 1937 e una scultura, esposte insieme per la prima volta, Barbero cerca di gettare nuova luce sul lavoro dell'artista spagnolo, evidenziando i suoi collegamenti con quel Mediterraneo che ha avuto un ruolo così importante nella sua carriera artistica: dalle radici in Spagna, alla vita in Francia, alle relazioni con artisti e forme d'arte che avevano nel Mediterraneo un punto di riferimento. Nata dalla collaborazione con il Musée national Picasso di Parigi, la mostra, raccolta e mirata, si snoda attorno a una delle tele più amate da Peggy Guggenheim, il dipinto picassiano Sulla spiaggia (La Baignade), appartenente oggi al museo veneziano. L'esposizione rientra nell'intenso programma di seminari, pubblicazioni, studi ed esposizioni legato al progetto triennale Picasso-Méditerranée, promosso dal Musée national Picasso-Paris.
Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull'opera «ostinatamente mediterranea» di Pablo Picasso al fine di celebrare la sua arte e questo suo legame con la cultura del Mediterraneo. (ANSA).
In ville e castelli con le Sere del Fai
(ANSA)- ROMA, 8 GIU - Ammirare il Lago di Lugano sotto il cielo stellato di giugno dalla terrazzina di Villa Fogazzaro Roi, a Oria di Valsolda (CO), e vivere di notte la casa dove lo scrittore di Piccolo Mondo Antico, oltre un secolo fa, amava trascorrere le sue estati. E' una delle possibilità offerte dalle Sere Fai d'Estate, la grande festa dei beni del Fondo Ambiente Italiano giunta alla seconda edizione, rinnovata e ampliata. In tutto quest'anno sono coinvolti 17 beni, dal Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi (AG), da Villa Necchi Campiglio a Milano a Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), aperti straordinariamente in notturna nei fine settimana dal 9 giugno al 2 luglio 2017, dalle 19 alle 24.
Oltre 60 gli appuntamenti in calendario, che consentiranno ai visitatori di scoprire i luoghi d'arte e natura della Fondazione in via eccezionale dal tramonto a mezzanotte. Tra le novità del 2017 i concerti e le performance musicali curate dagli studenti di 12 conservatori italiani (gli istituti di Torino, Cuneo, Alessandria, Milano, Como, Padova, Adria, Frosinone, Latina, Roma, Firenze e Cagliari) che animeranno le notti bianche del Fai con brani classici e moderni in contesti unici,dall'Arena civica accanto alla Palazzina Appiani a Milano al giardino di Villa del Balbianello a Tremezzina (CO), fino alle Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA). A seconda del programma della serata, gli ospiti potranno partecipare a visite speciali e teatralizzate o godersi picnic e aperitivi a buffet a lume di candela.
Il calendario di eventi, sottolineano dal Fai, è reso possibile dal sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI,e di Pirelli, per il quinto anno consecutivo vicina alla Fondazione. Radio Capital si conferma media partner delle Sere FAI d'Estate.
ansa
Al Mann il pavimento di Villa dei Papiri
Si cammina su uno stupefacente pavimento originale da Villa dei Papiri, in sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che erano chiuse da anni e che da domani al 16 ottobre tornano a vivere con la mostra 'Amori divini', percorso di 'seduzione e trasformazione' nel mito greco, da Narciso a Ermafrodito. Ottanta le opere, non solo antichità vesuviane (pitture, sculture, gemme e suppellettili) e dalla Magna Grecia, ma anche dipinti e sculture del XVI e XVII secolo di autori come Tiepolo (Diana e Atteone) e Cagnacci (Ratto d'Europa), provenienti da importanti musei. Voluta da Paolo Giulierini, direttore-manager al momento 'decaduto' a causa della sentenza del Tar (ma presente in forma privata alla importante giornata per il Mann), la mostra è curata da Anna Anguissola e Carmela Capaldi, con Luigi Gallo e Valeria Sampaolo, promossa dal MIBACT con l'organizzazione di Electa.
ansa
Un secolo di Sneakers in mostra a Roma
ROMA - La 'stilosissima' Sarah Jessica Parker le ha scelte per il debutto della sua prima linea di calzature, firmando le brilantinatissime Meteor. Muhammad Alì non saliva sul ring senza le sue Pony ai piedi. La premiere dame di Francia Brigitte Macron non disdegna di indossarle persino in visite ufficiali. E anche da noi, gli anni '90 sarebbero mai stati gli stessi senza le Superga in tela? Fenomeno cult da New York al Giappone, passando per l'Inghilterra (dove sta per debuttare il modello Ultra III, prima scarpa al mondo fatta di alghe), le Sneakers compiono cent'anni e sono protagoniste di un'esposizione unica, in occasione di Ginnika Expo, all'Ex Dogana di Roma, il 10 e l'11 giugno. Se infatti tradizione vuole che già nell'Ottocento un ufficiale di polizia britannico creò le scarpe con la suola in gomma, più adatte a catturare i malviventi perché molto silenziose, la paternità del termine viene generalmente attribuita ad Henry Nelson McKinney, agente pubblicitario americano, che nel 1917 lo utilizzò per descrivere le Keds. In mostra, ecco dunque oltre 500 pezzi rari e da collezione, a cura di Luigi Grottini, pioniere dell'abbigliamento sportivo Made in Usa, e dell'ex atleta Giancarlo Sisti, che raccontano un secolo di moda, sport e costume. Si parte con le De Simone chiodate del 1938 e si prosegue con le Valsport ''Roma'' del 1960 dedicate alle Olimpiadi e le Onitsuka Tiger ''Mexico 66'', quando ancora le scarpe da ginnastica erano considerate solo per lo sport. Fino alla rivoluzione dell'allora neonata Nike con i suoi modelli Cortez, Bruin, Blazer e le meno conosciute Astrograbber, per concludere con le Killshot del 1985. Una Hall Of Fame racconta invece l'esplosione mondiale dell'NBA tra gli anni '70 e '80 con uno spogliatoio ''da sogno'' nel quale riconoscere scarpe, canotte, cimeli e accessori di campioni diventati icone della storia del basket. In testa, sua ''maestà'' Michael Jordan, il più grande cestista di tutti i tempi, cui è dedicata una sezione a parte, tra cimeli, immagini di repertorio e tutte le sue sneaker dalla prima edizione fino alla numero 23. E poi ancora la galleria di ''collabo'', con le più riuscite collaborazioni: Patta, Parra, Solebox, Supreme, Fragment Design, Bape, sono solo alcuni dei partner che hanno realizzato sneaker per le grandi major. Ma ci sono anche i modelli supergriffati, come quelli ideati da Kanye West e Pharrell o da Kaws, Stash, Futura e James Lavelle con il suo progetto U.N.K.L.E. Sneaker bellissime, limitatissime che negli anni hanno raggiunto prezzi da capogiro nei mercati paralleli frequentati, e animati, da collezionisti e appassionati.
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Federalberghi lancia #emozionialcentro
PERUGIA - Una campagna social, e non solo, per il rilancio del turismo nel cuore dell'Italia colpito dal sisma. E' il progetto #emozionialcentro, per "rammentare al Paese che la provincia di Rieti e le regioni Abruzzo, Marche ed Umbria sono pronte per accogliere i turisti, con un’offerta caratterizzata da una straordinaria attrattività".
"Le emozioni che vivi, non tenerle per te: condividile con tutti. Scegli dal generatore un'immagine che ti piace e condividila con l'hashtag #emozionialcentro. Fai sapere che hai vissuto un'emozione al Centro", recita lo slogan dell'iniziativa, promossa da Ferdalberghi e ItalyHotels.
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'Benvenuta Estate' al Museo di Pietrarsa Una offerta valida dal 21 al 25 giugno
PORTICI (NAPOLI) - Cinque giornate tra cultura e relax nei giardini all'aperto, le locomotive e i treni che hanno unito l'Italia dal 1839 ad oggi. E' l'iniziativa 'Benvenuta Estate' in programma dal 21 al 25 giugno al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa che prevede l'ingresso gratuito per i ragazzi fino ai 18 anni di età. La promozione, valida fino a un massimo di due minori per coppia di adulti, è una ulteriore proposta messa in campo per valorizzare il complesso dell'antico opificio borbonico che apre i suoi spazi esterni, di recente restaurati, a gruppi di famiglie e adolescenti. ''L'offerta parte il 21 giugno in concomitanza con il primo giorno della stagione estiva e dà la possibilità a chi lo vorrà, di trascorrere una giornata nei nostri spazi verdi che affacciano sul mare'' dice il direttore del Museo, Oreste Orvitti. L'area verde ha un ampio anfiteatro per l'allestimento di spettacoli e manifestazioni oltre a un Giardino del Mediterraneo caratterizzato da essenze, siepi e arbusti tipici dell'ambiente marino costiero. Da qui è possibile ammirare la veduta che dà sul Golfo di Napoli. Gli ospiti, nelle stesse giornate, potranno visitare anche i padiglioni con le locomotive d'epoca (tra queste la riproduzione della Bayard che il 3 ottobre 1839 trainò il convoglio inaugurale della Napoli - Portici ) e fare un viaggio nella storia grazie all'allestimento multimediale in realtà aumentata: una vera e propria immersione tridimensionale all'epoca della prima ferrovia Napoli
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Scoprendo Roma guidati da Bernini o dal conte Tacchia
ROMA - ''Sua Santità mettendoli l'uno contro l'altro avete scatenato una guerra. Questi due uomini sono due geni ma così facendo rischiate di perderli. Entrambi''.
Francesco Borromini e Gianlorenzo Bernini, i due astri rivali, i due massimi architetti che segneranno in maniera indelebile il profilo e la bellezza di Roma, si fronteggiano nella notte della città eterna. Proprio come 400 anni fa, quando a colpi di cupole e sculture si contendevano fama e gloria agli occhi dei Papi, oggi si sfidano davanti agli occhi di turisti e appassionati.
Dopo i sold out della scorsa edizione, torna così dal 2 giugno la stagione estiva dei Viaggi di Adriano, le visite guidate teatralizzate per la città di Roma, alla scoperta dei suoi gioielli, ma anche dei luoghi e soprattutto delle sue storie più intime e segrete, ''accompagnati'' dagli stessi personaggi che le vissero. ''Un nuovo modo di conoscere la storia di Roma, insieme ad una guida abilitata e un cast di attori professionisti - racconta Piero Giovinazzo, direttore del tour operator I Viaggi di Adriano - che permettono al pubblico di ritrovarsi a tu per tu con Caravaggio, Michelangelo, i Borgia''.
In tutto 51 appuntamenti, realizzati con Kyo Art Productions, in cui il teatro dimentica barriere e palcoscenico per scendere tra gli spettatori, sulla scenografia di strade e monumenti. Fino al 26 agosto, il venerdì e sabato, ecco allora ''La vera Roma del Marchese del Grillo'', a spasso col Sor Marchese che al cinema fu di Alberto Sordi, da Piazza del Quirinale al Rione Monti, alla scoperta dell'identità del vero Onofrio del Grillo e della sua epoca, tra personaggi come lo zio e l'usuraio, il ciabattino e il carbonaro, Papa Clemente XIV. Per gli amanti dell'arte, si parte sulle tracce di Caravaggio e dei suoi 14 anni vissuti a Roma, tra i vicoli di Campo Marzio. E poi ''Michelangelo: il cuore e la pietra'', tra Papa Giulio II, Vittoria Colonna, Raffaello o Paolo III Farnese; e il duello tra ''Bernini e Borromini e i capolavori del barocco'', da Sant'Andrea delle Fratte a Piazza Navona, dove la Fontana dei Quattro fiumi del primo fronteggia la chiesa di Sant'Agnese in Agone dell'altro.
Anzi, dove tradizione vuole che il personaggio del Rio de La Plata scolpito da Bernini si schernisca di disprezzo davanti alla ricchezza barocca del progetto del Borromini.
E ancora, luoghi, malefatte, amori, torbidi intrecci e inganni, per l'ascesa al potere di una delle famiglie più potenti e temute di Roma, i Borgia, raccontate direttamente da Alessandro VI, Lucrezia, Cesare, Giovanni. Tra le rime di Trilussa, cicerone con il suo fido servitore per i vicoli del Tridente, la tragedia di Claretta Petacci tra i monumenti dell'Eur o la Roma Umbertina del Conte Tacchia, si va indietro nel tempo anche fino all'epoca paleocristiana, scendendo nelle viscere della città, tra affreschi e 13 chilometri gallerie di tufo. E' l'apertura, nel cuore della notte, della catacombe di Priscilla, sulla via Salaria, le più estese della città, in un viaggio tra i primi cristiani della storia. Ad attendere, la nicchia con la più antica immagine della Vergine, la cappella greca con le pitture dal Vecchio Testamento e gli stucchi in stile pompeiano, ma anche, ''in carne ed ossa'', gli operai che nel II secolo d.C scavarono le gallerie e poi due legionari romani, la donna Velata ritratta nel Cubicolo che porta il suo nome fino alla celebre fondatrice, donna Priscilla.(ANSA).
Turismo: ultima settimana 'Ai confini della Meraviglia'
(ANSA) - ROMA, 6 GIU - Si è aperta oggi con una grande affluenza, musica, colori e tradizioni - grazie alla presenza della Regione Puglia - l'ultima settimana della mostra 'Ai confini della Meraviglia', in corso alle Terme di Diocleziano a Roma. Una mostra che si concluderà in crescendo, con ancora tanti Borghi protagonisti delle Regioni Abruzzo, Lombardia ed Emilia-Romagna da domani a venerdì.
Ogni giornata vedrà ancora la presenza nelle sale romane di delegazioni di vari Borghi, rievocazioni storiche, artigiani, prodotti tipici che rappresentano un enorme patrimonio italiano, sul quale è stata risvegliata una grande attenzione.
I dati di affluenza e interesse per l'esposizione che ha puntato a valorizzare i 1.000 Borghi di 18 Regioni italiane saranno diffusi nell'ultima giornata, ma emerge fin d'ora un interesse molto forte riscontrato, con migliaia di visitatori, e anche attraverso le interazioni sulla pagina Fb dell'evento e il sito www.viaggio-italiano.it. (ANSA).
Per la prima volta l¹Italia ospiterà il campionato del mondo di parapendio dall¹1 al 15 luglio 2017 a Monte Avena sopra Feltre (Belluno)
La manifestazione ha già mietuto un
primo, grande successo, quello delle nazioni iscritte, ben 59 con 150 piloti, il
massimo possibile, ed una lunga lista di attesa. Gli azzurri:
Silvia Buzzi Ferraris (Milano),
Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Luca Donini (Molveno,
Trento), Biagio Alberto Vitale (Bologna), Christian Biasi (Rovereto, Trento),
elencazione provvisoria perché il CT della nazionale, Alberto Castagna (Cologno
Monzese, Milano), ha ancora tempo per modificare la formazione.
Il luogo prescelto è il
comprensorio del Monte Avena sopra Feltre (Belluno), con decollo ufficiale in
località Campet. Sede operativa e atterraggio al Centro del Volo in località
Boscherai a Pedavena (Belluno), due ettari di terreno con annessi uffici, aule e
servizi. Accanto una tensostruttura di 700 mq per ospitare l'Expo Dolomitipark,
fiera dedicata al volo libero ed agli sport outdoor.
Il campo di gara si estende
per 5000 chilometri quadrati e comprende punti di decollo ed atterraggio sparsi
tra Veneto, Trentino e Friuli in alternativa a quelli ufficiali. Molto dipenderà
dalla meteo che condiziona la pratica del volo in parapendio e deltaplano, fino
a restare a terra in caso di tempo avverso, riducendo il numero delle 12
giornate di gara in calendario.
Con il bel tempo i percorsi,
delimitati da punti salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di
raggiungere l¹atterraggio, possono superare anche i 100 km. Infatti, il
parapendio è in grado di percorrere ampie distanze sfruttando un motore
assolutamente ecologico e a costo zero, quello dell¹irraggiamento solare del
territorio e le ascendenze d¹aria che esso provoca. Per ipotesi il direttore di
gara Maurizio Bottegal, istruttore e pluricampione feltrino, potrebbe assegnare
tragitti con decolli da Marostica, Aviano, Cima Grappa, ed atterraggi in Alpago,
Bassano del Grappa, Levico ed altri. Altre manche potrebbero svilupparsi verso
Gemona del Friuli, Fiera di Primiero, Valdobbiadene. Un sogno sarebbe sorvolare
tutte le Dolomiti fino a Brunico.
L¹evento è organizzato
dall¹Aero Club Feltre e dal Para & Delta Club Feltre. Circa 50 addetti di
questa associazione sono le braccia che lavoreranno tra decolli ed atterraggi
per assistere i piloti. A capo della complessa macchina organizzativa il
presidente del comitato Matteo Di Brina di Trichiana (Belluno) che intende allargare l¹evento a tutti gli
appassionati perché diventi una festa del volo libero, oltre che competizione
mondiale. Molti i piloti atterreranno al Centro del Volo di Boscherai,
decollando da qualunque posto, protagonisti di una gara on line sulla
piattaforma di XC Contest.
Molti gli eventi di
contorno, come la Mostra dell¹Artigianato di Feltre, quelli di ciclismo e
podismo, la Festa dell'Orzo Birreria Pedavena, serate a tema ed intrattenimenti
vari al Centro del Volo ed altro. In particolare occhi al cielo il 28 giugno:
durante la conferenza di presentazione
della rassegna mondiale, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, cioè le Frecce
Tricolori, disegnerà la nostra bandiera nell¹azzurro prima di lasciare il posto
ai parapendio.
Gustavo Vitali - Ufficio
Stampa FIVL
Associazione Nazionale
Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio
http://www.fivl.it/
Musica: al via Medimex con film su Reed, Bowie e Iggy Pop
Con uno degli eventi collaterali più attesi, le proiezioni dei film in collaborazione con l'Apulia film commission, partono domani, 7 giugno, le iniziative del Medimex, la 'International festival e music conference' promossa da Puglia Sounds, che porterà tra l'altro a Bari, dall'8 all'11 giugno, le uniche due date italiane di Iggy Pop (sabato 10 giugno, gratis in piazza Libertà), e di Solange (l'11 giugno al teatro Petruzzelli, unico evento a pagamento).
Proprio al 'triangolo sacro' del rock, Lou Reed, David Bowie e Iggy Pop, saranno dedicate le prime proiezioni in programma da domani al 'Parco 2 giugno', mentre dal 9 giugno al 2 luglio il Castello Svevo di Bari ospiterà i 23 scatti, esposti per la prima volta in Italia, della mostra 'David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes-40/mo anniversario'. Sukita, autore delle foto di Pop e Bowie durante la loro visita in Giappone, incontrerà il pubblico nell'ambito dei momenti di scambio che il Medimex promuove tra artisti e cittadini. Tra questi ci saranno anche Gaetano Curreri, Raf, Antonino, Cosmo, Fabrizio Moro e Michele Bravi.
E mentre questa 'edizione speciale' sta per cominciare, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, pensa già al futuro. Oggi, incontrando i giornalisti per le ultime novità dell'evento, ha lanciato una proposta. "Dall'anno prossimo - ha detto - con le città che accetteranno una sfida importante come questa, miriamo a costruire lo stesso evento nel Nord della Puglia, in quella che io chiamo la Puglia imperiale, che parte dai Monti Dauni, il Gargano, e arriva fino a Castel del Monte". Emiliano ha ricordato che negli anni passati Medimex si svolgeva nei padiglioni della Fiera del Levante ed "era sconosciuto alla maggioranza dei baresi". Mentre quest'anno si sposta in città e "noi stiamo costruendo i grandi eventi del passato ma anche eventi popolari che possano consentire a tutti di sapere e capire cos'è il Medimex, e anche a formare il pubblico". In Puglia, ha concluso il governatore, "abbiamo due tra i più grandi eventi musicali d'Europa: uno che parte dalla tradizione verso l'innovazione; e uno che parte dalla innovazione, il Medimex, per ritrovare la stessa identità pugliese della Notte della Taranta".
Vedova e la sua 'De America' a Venezia
VENEZIA - Una macchina robotica progettata da Renzo Piano sarà il fulcro della mostra 'De America' dedicata a Venezia a Emilio Vedova, che presenta al Magazzino del Sale (dal 18 giugno al 26 novembre) 14 grandi opere dell'artista scomparso nel 2006. La rassegna è stata presentata oggi dal Presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Alfredo Bianchini.
Il ciclo 'De America' è stato realizzato dall'artista tra il 1976 e il 1977. "Sono opere tutte in bianco e nero, di grande formato - ha spiegato Bianchini - che, dopo decenni di dialogo con personalità della cultura statunitense, viaggi e di rapporti con le università, da Washington a Philadelphia, riflettono il legame espressivo dell'artista con l'arte americana. Dagli anni quaranta Vedova è stato, infatti, in costante relazione con il linguaggio degli artisti promossi da Peggy Guggenheim a Venezia, da Jackson Pollock a Franz Kline, affiancandosi alle loro ricerche".
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Caixa alla Galleria Nazionale di Roma fino a settembre
I tre grandi uomini-sacco di Juan Munoz, si toccano, forse si strattonano, si parlano. I moduli geometrici di Fernanda Fragateiro, invece, rievocano le utopie che hanno diretto l'arte verso il sociale. E ancora l'armadio dove Doris Salcedo ha sepolto oggetti e brandelli di corpi, in memoria delle vittime della violenza del suo paese, la Colombia. Fino al grande abito bianco, sospeso, recintato e privo di corpo, della Defence di Jana Sterbak, idealmente a tu per tu con la ballerina di Degas che Juliao Sarmento ha riprodotto in 3D, quasi un avatar delle celebri muse del maestro dell'impressionismo.
Per la prima volta e a 20 anni dall'ultima volta in Italia, a Verona nel '97, la prestigiosa Collezione internazionale d'arte contemporanea della Caixa debutta a Roma nel Salone grande de La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea con Conversation Piece, mostra a cura di Nimfa Bisbe, che fino al 17 settembre mette in dialogo le opere di 14 artisti della collezione della Fondazione spagnola con quelle del museo, al momento nell'allestimento Time is out of joint.
''Il titolo della mostra, preso in prestito dall'opera di Munoz - spiega la direttrice della Galleria, Cristiana Collu - rimanda al libro Scene di Conversazione di Mario Praz, a Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti. Si potrebbe tornare indietro sino alla fine del Settecento, al genere pittorico, ma è la traduzione inglese che invece mi pare perfetta per il nostro intento: qualcosa di inusuale che innesca un commento. Quando si sta sul palcoscenico, del mondo, della vita e del museo, non si è mai neutri e la conversazione si anima sino anche a diventare 'animata'''.
La Caixa, racconta all'ANSA la curatrice Nimfa Bisbe, ''oggi conta più di mille opere, raccolte in 30 anni. Per la mostra, insieme alla Galleria Nazionale, abbiamo seguito tre temi: minimalismo, rapporto tra teatralità e finzione, relazione tra architettura e scultura. Il risultato è una 'gran conversazione' fra opere simili e altre molto diverse, che a loro volta sono in relazione con quelle del museo. D'altronde, una collezione è sempre un dialogo, tra opere, persone, istituzioni''. Ecco allora le delicate e sottili bande orizzontali di Agnes Martin con la densità della superficie nera di Richard Serra, gli spazi di luce e quiete dei reticolati argentei di Joan Hernandez Pijuan e la nudità della pittura bianca di Antoni Tàpies. E poi i cubi di Donald Judd, gli spazi vuoti di Rachel Whiteread o le architetture perfette che Thomas Schuutte dedica a The birds.
Fino al video dello spagnolo Ignacio Uriarte, che con umorismo affronta la dialettica tra uomo e macchina, filmando l'attore Michael Winslow che imita il suono di trenta macchine da scrivere. ''Ovviamente non abbiamo portato artisti italiani, ma ne abbiamo molti, da Pennone a Mario Merz, Kounnellis - prosegue la Bisbe - Sul contemporaneo, Italia e Spagna 'scontano' l'avere tanto bellissimo patrimonio d'antichità. Dal 1987 la Fondazione Caixa ha organizzato più di 150 mostre. Ma dobbiamo fare molto di più - esorta - perché questa è l'arte del nostro tempo. E questi artisti parlano di noi''.
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Cibo: 31 reporter tra Parma e Piacenza. A 'Buono per te. Buono per il pianeta' dal 7 all'11 giugno
Il cibo di qualità, e le eccellenze culinarie, in un territorio regionale che vanta il primato europeo di prodotti Dop e Igp, verrà promosso da Apt Servizi Emilia-Romagna e Barilla in occasione d'iniziative in programma dal 7 all'11 giugno che avranno, giovedì 8 a Parma, il momento clou durante l'iniziativa "Buono per te. Buono per il pianeta", organizzato dall'azienda alimentare.
All'appuntamento prenderanno parte 31 giornalisti provenienti da Germania, Svezia, Spagna, Turchia, Russia, Stati Uniti, Ucraina, Norvegia, Grecia, Regno Unito, Cina e Italia che, nel tardo pomeriggio del 7 giugno, saranno accolti al Teatro Regio di Parma dall'Assessore comunale al Turismo Cristiano Casa, dal Direttore Generale del "Regio" Anna Maria Meo, da Luca di Leo per Barilla e responsabili Apt. Prima della cena all'Accademia Barilla i reporter saranno coinvolti in un breve momento musicale dove un soprano e un tenore eseguiranno alcune arie verdiane. Quattro giornaliste (provenienti da Usa, Regno Unito e Grecia) saranno poi protagoniste di un educational tour coordinato da Apt Servizi nel territorio Parmense e Piacentino.
La statunitense Stacy Fraser scrive per la rivista bimestrale di food e salute "Eating Well" (un milione di copie e tre milioni e 100mila utenti unici mensili nella sua versione online); Lucy Siegle del Regno Unito scrive per il settimanale "Observer" (181.835 copie), il quotidiano "The Guardian" (157.317 copie) e cura una rubrica di consigli green per consumatori nel programma televisivo settimanale "The One Show" in onda su Bbc1 visto da cinque milioni di telespettatori. Le giornaliste greche Chrysoula-Konstantina e Marina Vasilopoulu scrivono rispettivamente per la rivista settimanale di lifestyle "Athinorama Magazine" (35.000 copie) e per "Gastronomos" (100.000 copie), inserto mensile di Kathimerini, quotidiano tra i principali del Paese.
Il programma dell'educational tour prevede venerdì 9 giugno la visita all'Archivio storico Barilla e interviste al vice-presidente Paolo Barilla. È poi previsto il trasferimento a Collecchio per il pranzo e la visita al Museo del Pomodoro e della Pasta cui seguirà la tappa al Fidenza Outlet Village e la cena e il pernottamento al Castello di Tabiano. Sabato 10 giugno si svolgerà una visita in un caseificio di Parmigiano-Reggiano a Collecchio, poi il gruppo raggiungerà Piacenza per vedere da vicino, dopo essere salito all'interno della cupola della Cattedrale, il ciclo di affreschi realizzato dal Guercino. Seguirà un tour a piedi nel centro storico fino al "Museo delle Carrozze" accolti dall'Assessore al Turismo di Piacenza Tiziana Albasi. Nel pomeriggio le giornaliste visiteranno ad Albarola di Vigolzone (Piacenza) un'azienda vitivinicola con degustazione dei prodotti e, il giorno successivo, faranno rientro nei loro paesi.(ANSA).
Costumi da star, omaggio sartoria Tirelli. Fino al 10 luglio per Teatro Festival al Museo Villa Pignatelli
Ci sono l'abito da ballo di Claudia Cardinale - Angelica, disegnato da Piero Tosi per Il Gattopardo di Visconti, i tailleur di Mariano Tufano indossati da Sofia Loren ne La Voce Umana, i costumi di Michelle Pfeiffer e Winona Ryder per L'età dell'Innocenza di Martin Scorsese, che valsero l'Oscar a Gabriella Pescucci: si inaugura domani al Museo Villa Pignatelli, nell'ambito del decimo Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio (ore 17) 'Costumi da Star' una mostra che rende omaggio ai grandi costumisti tra cinema e teatro, sartoria Tirelli e ai suoi 52 anni di attività.
Esposti anche l'abito di Marcello Mastroianni per la Decima Vittima diretto da Elio Petri, di Giulio Coltellacci; quelli di Monica Bellucci indossati nel film N (Io e Napoleone) di Paolo Virzì, disegnati da Maurizio Millenotti; quelli di Kirsten Dunst in Maria Antoinette per la regia di Sofia Coppola, vestita da Milena Canonero, premio Oscar nel 2007. Di Carlo Poggioli si espongono i costumi indossati da Jude Law in The Young Pope, la produzione Sky di Paolo Sorrentino, ma anche quelli delle opere Falstaff e Gustavo III, entrambe dirette da Ruggero Cappuccio .
''Questa mostra nasce per il Napoli Teatro Festival Italia ed è stata fortemente voluta dal direttore artistico Ruggero Cappuccio, con il quale la Sartoria Tirelli collabora da molti anni realizzando i costumi di spettacoli da lui diretti, disegnati dal suo costumista Carlo Poggioli, cresciuto professionalmente nella nostra bottega'' spiega Dino Trappetti, curatore insieme a Gabriella Pescucci, Flora Brancatella ed allo stesso Carlo Poggioli della mostra in collaborazione con il Polo Museale della Campania. Di Massimo Cantini Parrini sono esposti i costumi di Salma Hayek e Vincent Cassel per Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone. Di Alessandro Lai, ecco i costumi disegnati per I Medici di Dustin Hoffman e Richard Madden; il costume di Margherita Buy per Magnifica Presenza, così come quelli per La Traviata - recentemente allestita al Teatro di San Carlo - diretti entrambi da Ferzan Ozpetek, e altri e altri ancora fino ad un totale di 55 preziosissimi pezzi unici, tutti della Tirelli. In omaggio a Totò, di cui si celebrano i 50 anni dalla scomparsa, in mostra anche uno dei costumi creati da Jurgen Henze per Che cosa sono le nuvole?, di Pier Paolo Pasolini.
La mostra è visitabile fino al 10 luglio, quando si concluderà la kermesse organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, organismo in house della Regione Campania presieduto da Luigi Grispello. La Sartoria Tirelli, nata nel 1964 con Umberto Tirelli, ebbe tra i suoi primi committenti Luchino Visconti, Mauro Bolognini, Franco Zeffirelli, Giorgio de Lullo, Giorgio Strehler ed è da allora punto di riferimento fondamentale per i più grandi costumisti del mondo, tagliando e cucendo abiti per film, opera, teatro, mostre. Nei suoi magazzini sono custoditi oltre 200.000 costumi di tutte le epoche, 10.000 abiti autentici a partire dal 1700 in poi, più una notevole collezione di abiti "Altamoda" dagli anni '50 in poi. Dal 1990, dopo la scomparsa del suo Fondatore, è diretta da Dino Trappetti, già socio
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Urbino e le Città del Libro Dal 9 all'11 giugno scrittori, poeti e artisti a confronto
Gli autori in una città d'autore, ognuno creando il proprio mondo, in uno spazio del bello e non dell'utile, in cui l'umanità "esce dal bisogno e si libera nella creatività". Per tre giorni, dal 9 all'11 giugno, a Urbino si ritroveranno talenti contemporanei, che, nelle strade e nelle piazze, dialogheranno virtualmente con gli artisti e i poeti del passato, Raffaello, Bramante, Barocci, Luciano Laurana, Pietro Bembo, Baldassarre Castiglione. Scrittori, poeti, cantastorie, attori, si ritroveranno attorno allo strumento che muove i pensieri: il libro. "Nella città che più di ogni altra lo ha curato e lo cura, con i suoi tipografi, i suoi legatori, e gli illustratori" ha detto Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura.
Urbino e le Città del Libro è un festival letterario curato da Alessio Torino e sostenuto dall'amministrazione comunale, visto che a Urbino il libro è ovunque. Nelle stamperie d'arte che rinnovano la grandezza antica del libro d'artista, nel Liceo artistico 'Scuola del Libro', che ha formato i migliori grafici, incisori, rilegatori, restauratori della carta, nell'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (Isia), che richiama studenti da tutto il mondo, e, ancora, all'Accademia Raffaello, o presso la Fondazione Carlo e Marise Bo, nata dal lascito di una collezione privata fra le più grandi d'Europa.
Fra gli ospiti di questa edizione Sandro Campani, Paolo Cognetti, Fabio Geda, Antonella Lattanzi e Ratigher, con un'incursione nel mondo del fumetto e dell'illustrazione.
Quest'anno il festival accoglie idealmente la città di Lisbona, che verrà narrata dalle scrittrici Dulce Maria Cardoso e Simona Baldelli, in collaborazione con la Direzione Generale per il Libro del Portogallo. Nella sezione Il primo romanzo, uno spazio è riservato alle scrittrici americane Alexandra Kleeman e Elisa Albert e alla messicana Laia Jufresa.
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Da De Gregori a Mannoia a Risorgimarche
Niccolò Fabi apripista a Forca di Presta, nel territorio di Arquata del Tronto, da queste parti la prima venuta giù sotto i colpi del sisma insieme alla piccola frazione di Pescara del Tronto. E poi Malika Ayane alla Domus San Bonfilio di Cingoli, la coppia Fiorella Mannonia-Luca Barbarossa a Morro di Camerino, Ron a Bolognola, Enrico Ruggeri a Campolungo di Amandola fino all'unico concerto della stagione di Francesco De Gregori, al Santuario di Macereto a Visso, in una formazione da annali con l'Orchestra Filarmonica Form e lo Gnu Quartet.
In tutto tredici concerti, gratuiti, tra boschi, vette e altopiani incorniciati dalla bellezza dei Monti Sibillini. E' così che la musica scende in campo per la rinascita delle comunità di uno dei territori più feriti dal sisma con RisorgiMarche, festival diffuso creato da un marchigiano doc come Neri Marcorè, con Giambattista Tofoni direttore esecutivo, al via il 25 giugno proprio nel cratere del terremoto. ''Ero stato ad Arquata a settembre per capire quale sostegno concreto potessi portare ai cittadini dell'alto Tronto'', racconta Marcoré, che l'8 giugno sarà anche al cinema nel film di Anna Di Francisca ''Due uomini, quattro donne e una mucca depressa''. ''Ma dopo la seconda, violenta scossa del 30 ottobre - dice - mi sono reso conto che un'iniziativa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi, per portare affetto e solidarietà a chi è stato costretto a cambiare vita e prospettive da un giorno all'altro''. Con quel nome, ''che ricorda il Risorgimento, ma è anche un invito a ripartire'', e sull'esperienza ''del festival diffuso sulle Dolomiti, Risorgimarche sarà una grande festa di aggregazione e appartenenza, per una regione che ha visto calare nettamente il turismo, una delle gambe che regge la sua economia''.
All'aperto, sui prati, ''con due chilometri da percorrere a piedi, pagando con il sudore l'unico prezzo chiesto'', tra mercati di prodotti locali da ri-scoprire, una spiccata vocazione ecologista e senza barriere tra pubblico e star (''si arriverà insieme, chi portando gli strumenti, chi con cuscini e magari un plaid''), in calendario fino al 3 agosto si contano anche Daiana Lou, Paola Turci, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Brunori sas, Bungaro. I numeri del sisma sono terribili: 57% delle aree colpite sono nelle Marche, con 32 mila sfollati, mille chiese lesionate e 24% delle imprese colpite. ''Il terremoto - commenta Barbarossa - ha spazzato via le attività lavorative, ma anche cose più semplici, come ritrovarsi a fare due chiacchiere al bar''. ''Raramente suonare è così sensato - aggiunge Fabi - La musica non ricostruisce mura, ma da vigore alle braccia dei muratori. Mi piace essere parte di uno scenario così più grande di me. E' un modo per riconciliarsi con la natura, a volte responsabile, pur senza cattiveria, di tante sofferenze''. All'appello hanno risposto anche la Siae e molti sponsor privati. ''Prima ancora di ogni polemica - precisa Marcorè - la Regione si è detta disposta a coprire i costi non supportati dai privati. I fondi per la promozione turistica e per la ricostruzione sono diversi, ma vogliamo gravare meno possibile. Gli artisti verranno gratis, ma musicisti e tecnici è giusto siano pagati. Indicheremo le spese sul nostro sito, nella massima trasparenza''
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Corsa in Montagna. L'ossola cornice dei Campionati italiani giovanili
Crevola, festa con i tricolori giovanili Ma gli ossolani restano giù dal podio
Nelle prove Esordienti i più veloci sono stati anche due alunni dell'IC Casetti di Crevoladossola Luca Capitani (del plesso di Montecrestese) Lorenzo Folchi (del plesso di Caddo); nella classifica per società ad imporsi è stato il team di casa
Assegnati domenica 21 Maggio 2017 a Caddo di Crevoladossola i titoli tricolori giovanili di corsa in montagna: gli organizzatori della Caddese Monique Girod hanno incassato un successo di partecipazione stimato intorno alle 2-000 presenze fra atleti e pubblico. Sono stati 521 i concorrenti: in palio c’erano i titoli Allievi, (16/17 anni), e Cadetti (14/15 anni). A vincere tra i più grandi è stato il lombardo Andrea Rota (Lecco): «Ho preso il comando in discesa, dopo la salita lunga, poi sono riuscito a gestirmi. Molto bello il percorso con un grande tifo». La medaglia d’argento è andata allo scialpinista valtellinese Alessandro Rossi (Lanzada) e il bronzo a Senethayu Masè (Tione); per il Vco 14° posto per Lorenzo Marani (Valdivedro).
Successo trentino nelle Allieve col dominio dalla favorita Nadia Battocletti (Valli di Non e Sole), figlia di Battocletti, mezzofondista azzurro. Ha preceduto Ludovica Cavalli (Trionfo Ligure) e Francesca Annoni (Guanzate). Per il Vco 16ª Giovanna Selva (Vigezzo). I titoli per società sono andati ad Atletica Albosaggia (femminile) e Lanzada (maschile).
Prova combattuta nei Cadetti vinta dal varesino Mattia Zen (Malnate) che è quasi di casa in Ossola dove in inverno compete nel campionato provinciale Vco e Varese di sci nordico con i colori dello Sci club Cunardo. Ha preceduto di soli 6” il cuneese Elia Mattio (Valle Varaita), 3° Massimiliano Berti (Valchiese). Nelle Cadette titolo tricolore per Luna Giovanetti (Trento), 2ª Chiara Begnis (Valle Brembana) e 3ª l’altoatesina Katja Pattis (Suedtirol Team). I titoli tricolori per società sono andati alla Podistica Valle Varaita (Cadetti) e Valle Brembana (Cadette).
In gara anche gli atleti delle categorie Ragazzi: a imporsi fra i maschi Federico Bongio (Morbegno), 2° Tommaso Mattio (Valle Varaita), 3° Davide Colmo (Saluzzo), 8° Simone Beltrami (Caddese), 16° Samuele Comazzi (Bognanco).
Nelle Ragazze 1ª Marta Gusmeroli (Talamona), 2ª Matilde Bagnus (Valle Varaita), 3ª Rossella Ghiotti (Alta Valtelllina); da segnalare il 5° posto di Giulia Comazzi (Caddese) e il 17° Corinna Vanni (Vigezzo).
Nelle prove Esordienti i più veloci sono stati Giuditta Bonardi (Vigezzo), Luca Capitani e Sara Gaiardelli (Caddese), Samuele Maiello (Valdivedro), Stella Orsina (Valpellice), Lorenzo Folchi (Genzianella); nella classifica per società ad imporsi è stato il team di casa.
tratto da la stampa.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Tweet Trump alimentano fiori Manhattan. Algoritmo legato a profili social fa crescere campo lavanda
(ANSA) - NEW YORK, 05 GIU - Un campo sotterraneo di lavanda nel centro di Manhattan le cui probabilita' di sopravvivenza dipendono dal potere delle parole di Donald Trump. Il giardino urbano, 200 cespugli piantati in fila di sei nel "basement" dell'Istituto Austriaco di Cultura sulla 52esima strada, e' una installazione di Martin Roth, un artista nato 40 anni fa nelle campagne di Graz ma newyorchese da quando ne aveva 19. Intitolata "Nel maggio 2017 ho coltivato un pezzo di terra a Midtown Manhattan nutrito da messaggi su Twitter", l'installazione resterà aperta tutti i giorni fino al 21 giugno L'effetto generale e' di una immersione tra i boschi ma con un tocco di artificialità: una discesa in uno strano inferno, in un bunker dell'Apocalisse creato per un rappresentante dell'"un per cento" dei super-ricchi d'America. La singolarità dell'opera di Roth e' che a consentire la sopravvivenza e' l'illuminazione artificiale collegata a un algoritmo che riproduce l'intensità' dell'attività di profili Twitter legati a Trump
Viaggio romantico tra i giardini di Praga, Kroměříž e Český Krumlov
PRAGA - Nell’anno della celebrazione del Barocco, movimento artistico e culturale che nel XVII secolo fece fiorire architettura, arti e musica, la Repubblica Ceca invita a scoprire i suoi più bei monumenti e le sue più ricche testimonianze culturali. Per l’occasione l’Ente del Turismo ha creato numerosi itinerari, pacchetti e proposte mirati a scoprire il favoloso Seicento, quando il Paese martoriato dalla Guerra dei Trent’anni risorse dalle ceneri. La rinascita fu soprattutto artistica e oggi fare un viaggio tra le bellezze barocche della Repubblica Ceca significa appunto capire quanto siano correlate storia e cultura.
Tra le testimonianze architettoniche più romantiche e curiose ci sono i giardini: l’inconfondibile stile seicentesco, infatti, oltre ad arricchire palazzi, residenze e borghi, abbellì anche le campagne, i parchi, le serre e i giardini, trasformandoli in eleganti, ricchi e ridondanti capolavori d’arte.
Si parte dalla capitale Praga e dai suoi giardini di Vrtba, a Malá Strana, nel cuore della città. E’ uno dei più eleganti giardini barocchi all’italiana, le cui terrazze sono collegate da una raffinata scalinata, fiancheggiata da statue dello scultore barocco Matthias Bernard Braun. Il giardino, disteso ai piedi della collina di Petřín, meta dei praghesi per i pic-nic estivi, è aperto tutti i giorni, da aprile a ottobre, dalle 10 alle 18.
Sempre nel piccolo quartiere di Malá Strana c’è il giardino di Wallenstein, che risale al primo barocco boemo, e che fa parte del palazzo omonimo, sede del Senato della Repubblica Ceca. Spiccano per magnificenza la “sala terrena”, una loggia monumentale, il grande stagno con la statua di Ercole e la grotta artificiale con stalattiti. Impreziosiscono il parco i pavoni, che passeggiano liberamente nel giardino facendo bella mostra delle loro splendide code, mentre d’estate vi si tengono concerti o spettacoli teatrali. Il giardino si visita da aprile a ottobre nei giorni feriali.
Spostandosi verso nordest si giunge nel quartiere di Troja, dove sorgono l’omonimo castello, l’orto botanico e lo zoo. Il maniero barocco, in particolare, ospita ampi giardini del XVII secolo che racchiudono un labirinto naturale, fontane, vasche e una grande scala raffigurante la “gigantomachia”, la vittoria degli dei dell’Olimpo sui Titani. I giardini del castello sono sempre aperti al pubblico e con un biglietto supplementare si visitano anche gli interni del castello, che conserva una mostra di collezioni della Galleria di Praga.
Dalla capitale si viaggia verso sud e, superata Brno, si giunge nella città di Kroměříž, nella Moravia orientale. Qui meritano una visita i giardini del palazzo arcivescovile, tra i più importanti del mondo: con la residenza sono iscritti nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco. Oggi Podzámecká, il più grande dei giardini, è in realtà un vasto parco mentre Květná è un delizioso giardino fiorito, unico per le influenze del tardo rinascimento italiano e del primo barocco francese. Qui ci si ripara dal sole sotto il porticato o si cammina tra aiuole fiorite, siepi potate ad arte e serre storiche, oppure ancora ci si inoltra nel labirinto di pareti verdi. I giardini sono aperti fino al 30 settembre tutti i giorni, dalle 8 alle 18.30.
A sudovest di Praga, invece si raggiunge la città di Český Krumlov, gioiello della Boemia meridionale, apprezzato per l’atmosfera medievale del centro storico, patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra i gioielli spicca il castello, rinomato soprattutto per il suo romantico giardino barocco che nasconde tra siepi ornamentali la fontana di Nettuno ornata di statue e il padiglione rococò Bellaria, collegato a un auditorio girevole.
ansa
Prado, tornano Felipe Tiziano-Velazquez
MADRID - Sono esposti per la prima volta nella galleria centrale del Prado uno accanto all'altro i due 'Felipe' di Tiziano e di Velazquez di cui è stato appena completato il restauro.
"Il Ritratto di Felipe III" del maestro di Siviglia, offerto in dicembre dal collezionista americano William B. Jordan alla Società degli amici del Prado, è presentato per la prima volta al pubblico. L'opera era stata dipinta da Velazquez in preparazione di "La espulsione dei Mori" dell'inizio del 1600.
Il quadro era stato comprato da Jordan in un'asta a Londra come "Ritratto di un uomo", senza autore riconosciuto. Era stato poi attribuito a Velazquez. Contemporaneamente torna al Prado il "Felipe II che offre la Vittoria all'Infante don Fernando" di Tiziano, già di proprietà della Pinacoteca madrilena, esposto per la prima volta in pubblico dopo il restauro degli ultimi mesi.
L'Emilia-Romagna chiude Ai confini della Meraviglia
ROMA - Sarà la Regione Emilia-Romagna, capofila del progetto interregionale Borghi-Viaggio Italiano, a concludere a Roma, alle Terme di Diocleziano, la Mostra "Ai Confini della Meraviglia", venerdì 9 giugno. Ci saranno delegazioni da Bertinoro, Predappio e Modigliana, con un laboratorio sulla pasta fresca e una esposizione artistica; il Borgo di Dozza presenterà la manifestazione Fantastika, biennale d'arte del fantastico. Fiumalbo animerà una rievocazione storica, Bagno di Romagna, Santa Sofia e Premilcuore presenteranno il Parco Nazionale Foreste Casentinesi. San Leo illustrerà i personaggi che hanno segnato la sua storia affascinante, e Verrucchio racconterà la storia di Sigismondo Malatesta. Altre rievocazioni e approfondimenti storici vedranno protagonisti i comuni di Fontanellato, Castell'Arquato, San Giovanni in Marignano e Sala Baganza. Alla giornata, per un bilancio della mostra, parteciperà anche l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini. Verranno lanciate nuove attività di valorizzazione dei Borghi.
ansa
Emozioni in mongolfiera, deltaplano, parapendio e parasailing
Spazi sconfinati e religioso silenzio. È la ricerca della libertà, lontani dalla confusione, dalla frenesia della città, che spinge gli appassionati del volo a cercare la quiete del cielo che anche la Calabria riesce ad offrire dalle punte innevate del Pollino al rinomato lungomare di Reggio, con in mezzo l'altopiano e la sua vegetazione che cambia i riflessi allo scorrere delle stagioni, i borghi con la loro storia, imbiancati dalla neve o che precipitano a picco sulla costa fino a tuffarsi nel blu del mare e i paesaggi che solo da quell'altitudine è possibile godersi appieno. E le possibilità di conciliare il bello che i paesaggi calabresi offrono, con la voglia di sperimentare un'avventura da brivido perché l'adrenalina entri in circolo, o semplicemente per non abbandonare in vacanza le consuete abitudini, sono tante: dalla mongolfiera al deltaplano, ma anche il parapendio e il parasailing.
IL FUOCO POETICO DELLA MONGOLFIERA Il rumore del bruciatore è inconfondibile e la fiamma vitale. La mongolfiera vola, spinta dal vento e da una forza ineluttabile: alla fine nel volo del "pallone colorato" non può mai essere previsto tutto, specie il punto d'arrivo che resta un'incognita.
Rilassarsi, gustarsi il paesaggio, emozionarsi e vivere l'esperienza che solo una cesta agganciata ad un pallone può dare, è un obbligo e a quell'altitudine toglie il fiato con un intrinseco valore poetico d'altri tempi. Alzare gli occhi al cielo e scorgere un gruppo di mongolfiere variopinte farà sempre sorridere come vedere un arcobaleno dopo un acquazzone.
Sarà per i colori, per il fascino che questa esercita su grandi e piccini, ma l'esperienza in mongolfiera è davvero magica. Un'ora con la testa tra le nuvole e, a fine volo, adagiarsi ovunque sia possibile. Ed è lì che risiede il fascino, nel non sapere in qualche modo dove il vento ti condurrà per quanto ci sia qualcosa di programmato. In qualunque luogo della Calabria vi troviate, "Mongolfiera eterea", organizza voli dai pianori della Sila, del Pollino o della Piana di Sibari, e si libra in aria viaggiando verso il cielo alla scoperta dei magnifici laghi silani o della costa jonica, per atterrare anche in un campo di grano.
EMOZIONI AD ALTA QUOTA Nuovi orizzonti da godersi in completa solitudine o in compagnia di un partner senza perdere lo stretto legame con la libertà. Deltaplano e parapendio, sport praticati ormai da anni sono anche attrazione turistica per chi decide di sperimentare qualcosa di diverso, e la Calabria offre varie possibilità per gli appassionati, ma anche per i neofiti che sognano di volare senza perdere il contatto con la natura, con il vento che si incastra tra dita e capelli. Così sul Tirreno, è possibile vivere l'esperienza del deltaplano a Badolato, borgo marinaro della costa jonica. Qui "FlyCalabria" propone il "Tour dei Vulcani", costeggiando il Promontorio di Capo Vaticano per poi dirigersi in mare aperto verso le Isole Eolie, "Religione e Natura", percorso ideale tra i simboli delle varie religioni presenti sul nostro territorio, "Risalendo le fiumare", per chi ama il volo in montagna, "Le Torri Saracene", alla scoperta delle antiche postazioni di vedetta costruite per avvistare le navi saracene. Un viaggio, dunque che non si limita solo al mito del volo ma che si accosta anche alla tradizione naturalistico-culturale e religiosa della terra calabra.
"Viste mozzafiato grazie alle ali che per un giorno abbiamo indossato sul parapendio". È solo una delle tante descrizioni di alcuni ragazzi che hanno vissuto l'esperienza con il team dell'Asd Parapendio Pizzo Tandem Fly. Un pilota abilitato li ha accompagnati in un viaggio ad alta quota su Pizzo e dintorni, per ammirare le bellezze di quel tratto di costa calabrese. "Per effettuare i voli biposto non occorre nessun tipo di preparazione, solo tanta voglia di volare" hanno spiegato gli esperti di "Parapendio Pizzo".
PARASAILING: TRA NUVOLE E MARE Un volo a sfiorare l'acqua, tra cielo e mare, ecco cos'è il Parasail, un emozionante sport ricreativo adatto a tutti. Grazie a "Passione Sud", per la prima volta in Calabria è possibile praticare questa attività in maniera sicura, professionale e divertente.
Parasailing è sia uno sport d'aria, ma anche acquatico che ti dà la possibilità di provare la sensazione di volare a circa 100 metri di altezza sul mare come un gabbiano. Trascinati da un'imbarcazione sulle meravigliose acque della "Costa degli Dei", tra Tropea, Zambrone e Capo Vaticano, si può godere a pieno del fantastico panorama costiero calabrese.
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