Ecco la festa delle mele, al via Pomaria in val di Non

TRENTO - Sapori, profumi, colori, tradizioni e visite guidate sono gli ingredienti della grande festa del raccolto delle mele, Pomaria, che il 14 e il 15 ottobre torna a Casez, in Val di Non. Nella più grande valle del Trentino occidentale chef, sommelier, birrai, allevatori e coltivatori sono pronti ad accogliere visitatori, buongustai e curiosi alla tredicesima edizione della celebre manifestazione della Val di Non con tantissimi eventi e novità. Nella storica sede di Casez, borgo del Trentino impreziosito di antichi palazzi e di un labirinto di viuzze, si festeggiano le mele locali e le prelibatezze trentine a chilometro 0-40, dai formaggi d’alpeggio al miele e agli ortaggi. Oltre ai classici mercatini artigianali sono previsti laboratori, incontri con i produttori, presidi di Slow Food, mostre di piante rare e degustazioni, tutti eventi ospitati nelle corti dei palazzi. Qui il fieldfood, il cibo mangiato in campagna, si trasforma in streetfood con tortei di patate e orzotto da passeggio, panini con farciture particolari e delizie da mangiare spostandosi tra gli espositori e le altre attività.
Protagoniste assolute di Pomaria sono le mele profumate e succose della Val di Non, le prime ad aver ottenuto il riconoscimento DOP in Europa e fonte di sostentamento per più di 5mila aziende agricole, accomunate dal progetto di cooperazione del consorzio Melinda. Scopo della manifestazione, organizzata in collaborazione con l’azienda di promozione turistica e con “La strada della mela e dei sapori della Val di Non”, è di far conoscere il territorio e le eccellenze enogastronomiche locali, coinvolgendo direttamente i visitatori non solo con le visite guidate ai meleti e alle aziende ma anche con la lavorazione dei prodotti in prima persona. Avvicinandosi al territorio si scoprono anche molte realtà artigianali che seguono riti e metodi della tradizione; queste piccole aziende produttrici hanno avuto il merito di preservare vitigni autoctoni, piante di frutta antica (pere come Buona Luisa d’Arvance e mele come Bella di Boskoop, Calvilla Bianca Lunga e Contessa), cereali rari e inusuali varietà di patate.
Tra le novità dell’edizione di quest’anno di Pomaria ci sono la presenza della compagnia teatrale Koinè, che coinvolgerà il pubblico con performance legate al mondo agricolo, e i laboratori sulla cucina locale tenuti da chef della valle che insegneranno a preparare i succulenti “tortei da patate” (la versione trentina dello gnocco fritto) e gli gnocchi di patate crude, e corsi per confezionare strudel, marmellate e succhi di mela. Sono previsti anche gli show cooking dello chef trentino Cristian Bertol, noto volto della trasmissione “La prova del cuoco”, e interessanti lezioni di barman esperti che insegneranno a preparare il cocktail Hugo - spumante Trentodoc, sciroppo di sambuco, seltz e foglie di menta – con altri ingredienti come le grappe, il sidro e i succhi. Inedita e attesa è la mostra “I sapori dell’arte”, che unirà creazioni di artisti locali e internazionali per celebrare l’unione tra creatività e gusto. 
Oltre ai presidi di Slow Food e dei microbirrifici trentini - Clesium, Fon, Melchiori e KM 8 - un posto speciale sarà riservato alle produzioni di cereali e di grano saraceno che hanno riportato alla luce varietà antiche, rare e adatte alla montagna, riattivando antichi mulini a pietra. Immancabili, poi, le attività rivolte ai bambini e alle neo mamme, e le passeggiate in un meleto storico e nei boschi della Val di Non fino al lago di Tovel, per godere appieno del foliage di queste settimane d’autunno. 
Inedita è anche l’apertura per la prima volta al pubblico dello spettacolare Castel Valer, maniero privato - ancora abitato dalla stessa famiglia, i conti Spaur, dalla fine del 1300 - nel comune di Ville d’Anaunia. Il castello, che ha conservato un patrimonio artistico e di vita straordinario, ospita 88 tra sale e stanze con arredi e opere d’arte perfettamente conservati che raccontano una storia lunga 9 secoli. All’interno, tra l’altro, si trova una galleria con 150 dipinti, una delle più vaste pinacoteche private della regione. Info: visitcastelvaler.it

Infine, vanno segnalate un’area dedicata ai camperisti con bus navette gratuite e il comodo uso dei gettoni per lo shopping e l’entrata alle attività. Chi vuole può usufruire di un pacchetto che include 2 pernottamenti e prima colazione, visita a “Mondo Melinda”, pranzo con degustazione di prodotti tipici, visita all’acetificio Sidreria Trentina che produce anche il pregiato spumante di mela, pranzo presso la sidreria e passeggiata guidata in un canyon della Val di Non o a Castel Thun; la quota parte da 135 euro a persona.
Per maggiori informazioni: www.pomaria.org
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Amatrice, Ischia, Marche, rinasciamo dopo il sisma

Alle donne di Amatrice non basta più l'amatriciana. Non vogliono essere ridotte a un piatto, che seppur meraviglioso e conosciuto ovunque, non può rappresentare da solo quel paese violentato dal terremoto del 24 agosto del 2016 che ha portato morte e distruzione completa. E che il turismo potrebbe portare alla rinascita.
    "Non essendoci più nulla sul territorio - racconta Assunta Perilli al TTG Incontri di Rimini - siamo ripartiti dalla tradizione e dalla memoria: passiamo un testimone dal passato al futuro... dato che il presente non c'è più. Partiamo dalla tessitura creando una bambola, Ciletella (uno dei modi più affettuosi di chiamare una bambina), che ha la sottoveste di batista e la gonna ricamata a mano e identifica il territorio, l'etnografia, la tradizione e la ricerca antropologica e apriamo i nostri laboratori anche ai turisti perché conoscano il nostro patrimonio. Al momento ridiamo vita a quello che ci è rimasto.
    La rinascita di Amatrice, anche dal punto di vista turistico non deve ripartire solo dal cibo ma dalla memoria e le nostre tradizioni". Ma sul territorio c'è anche il grande impegno del Cai che diventa elemento fondamentale per il recupero e sistemazioni dei sentieri dei monti della Laga come infrastruttura per la sostenibilità economica delle comunità montane. Anche Ischia colpita quest'estate dal sisma a TTG Incontri racconta quanto sia pronta ad accogliere i turisti anche ora e soprattutto durante le festività natalizie. Ci sono i pizzaioli ischitani e Leonardo Polito, presidente della pro loco di Forio d'Ischia: "Il terremoto ha colpito una piccola parte tra Casamicciola e Lacco Ameno: abbiamo avuto danni strutturali solo in quella piccola parte ma un grande danno mediatico su tutta l'isola proprio in un periodo per noi di punta. Molti hanno avuto cancellazioni e disdette. Poi fortunatamente c'è stata un'inversione di tendenza e un bel settembre anche grazie a una serie di eventi (dalle cantine a San Michele Arcangelo). Adesso aspettiamo tutti per Natale con le nostre luci d'artista, il Capodanno, il presepe di Campagnano...".
    Le Marche a TTG Incontri presentano l'offerta turistica 2018 in cui è incluso il cartellone di eventi Mostrare le Marche, promossi a Loreto, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Fabriano, Matelica per valorizzare il patrimonio storico artistico proveniente dai luoghi colpiti dal sisma. Sul fronte umbro c'è ancora da lavorare sulla grande ferita subita da Norcia un anno fa. "Occorrono 500-600 mila euro - ha detto la soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, Marica Mercalli, alla commissaria alla ricostruzione, Paola De Micheli oggi in visita nel centro storico della città umbra - per completare la messa in sicurezza della Basilica di San Benedetto. Sono essenziali per rimuovere le macerie all'interno della Basilica e procedere alle puntellature". Sotto le macerie sono da recuperare ancora alcune opere d'arte rimaste sepolte.
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Da glamping a cineturismo, ecco nuovi viaggi trendy A TTG Incontri si parla anche di wedding e taste tourism

RIMINI - Mettersi in viaggio per sposarsi in Italia come Katie Holmes o George Clooney oppure per fare glamping dormendo in un tenda più lussuosa di un albergo a 5 stelle o per sedersi alla tavola di uno chef pluristellato o ancora per visitare un luogo che ci ha incantato al cinema e in tv dal terrazzino del Commissario di Montalbano (che però è tutto prenotato fino al 2019) alla Firenze di Inferno, dall'Irlanda de Il Trono di spade alla Tokio di Lost in Translation. Oggi a TTG Incontri va di scena l'innovazione di prodotto grazie a storie e ospiti illustri come Andrea Naar Alba, una delle 5 wedding planner più famose al mondo, e L'Albereta.
   
GLAMPING - Lusso essenziale, a contatto diretto con la natura è il binomio che rende irresistibili e sempre più di tendenza gli alloggi di lusso all'aria aperta e nell'area Camping del Sun, che assieme a Sia Guest si svolge in contemporanea a Rimini, ci si può "rifare gli occhi" guardando alcuni dei prodotti più all'avanguardia in questo campo. "Si tratta di un prodotto protagonista da diversi anni soprattutto nell'Europa del nord - dice Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e autore di una serie di indagini su questi turismi innovativi - ma che sta prendendo sempre più piede anche in Italia dove a oggi genera un fatturato quantificato intorno ai 22,7 milioni di euro. Chi sono i glampers? In prevalenza (57,1%) famiglie, età media 44 anni, e poi coppie (39,3%), età media 31 anni".

    TASTE TOURISM - Segmento di mercato promettente anche quello legato al food e in particolare alla ristorazione stellata. La ricerca Jfc sul Taste Tourism ha portato a rilevare un giro di affari intorno ai 285 milioni di euro legato ai ristoranti Michelin Italia, con un +10,3% nel 2017 rispetto al 2016. Una quota importante, che sfiora il 14%, dei clienti dei ristoranti Michelin è data da turisti che soggiornano nelle varie località.

    WEDDING TOURISM - Sono arrivati a quota 7.147 i matrimoni di stranieri in Italia nel 2017, generando oltre 1,2 milioni di presenze turistiche. L'incremento previsto per il 2018 secondo Jfc è del +6,8%. La fetta più consistente di wedding tourist proviene dagli Usa, 24,1%, seguiti da Inghilterra (21,9%).
    Quanto alle destinazioni prescelte, la preferita è la Toscana (24,4%), seguita da Costa Amalfitana e Capri (16,9%).

    CINETURISMO - Si può viaggiare alla scoperta dei luoghi dei film che ci hanno fatto sognare. "Nel 2016 - spiega Feruzzi - sono stati 86.400 i movie-tourist internazionali in Italia, per un valore economico generato pari a 12 milioni e 632mila euro.
    Regioni più film friendly sono Toscana (14,5%), Puglia (9,2%)".
    Per trarre ispirazione ci si può perdere sul sito www.italyformovies.it, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione, realizzato da Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con l'associazione Italian Film Commissions e sotto il coordinamento del Mibact.
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Storia di Ambra, la hostess che twitta l'ironia dall'aeroporto

Chissà a quanti è capitato di partire dall'aeroporto di Malpensa e di trovarla lì dietro al desk del check in. Forse si saranno accorti che il suo lavoro le piace, avranno notato la sua bellezza o avranno trascurato tutto ingaggiando con lei qualche "fiera battaglia" per imbarcare bagagli troppo pesanti oppure per passare con documenti sgualciti, scaduti o addirittura mancanti... Ma ai più sarà sfuggito di trovarsi di fronte a un fenomeno social, ovvero la hostess di terra Ambra Garavaglia, che a colpi di tweet divertentissimi racconta tutta la quotidianità un po' folle di un luogo "assai ironico" come un grande aeroporto internazionale. Eletta personaggio TTG del 2016, quest'anno la Garavaglia sbarca giovedì al TTG Incontri di Rimini per raccontare come questo suo diario social di successo si sia trasformato in un e-book dal titolo che è già tutto un programma: "C'è un problema al check-in... Sei tu".
Tantissimi i tweet che strappano un sorriso o una risata, visto che ne vede e ne sente di tutti i colori (prima fra tutti la frase ricorrente: "Fai l'hostess di terra? Chissà come ti divertirai a volare in giro per il mondo..."). Si parte da chi chiede imbarchi prioritari senza averne diritto:
-Posso imbarcarmi per primo? Ho un bambino.
-Quanti anni ha?
-17. 
OK.
C'è poi chi pretende di partire senza tutti i titoli necessari:
- Non ha il visto per la Russia? Non posso farle il check-in.
- Ma sì, me lo faccia, tranquilla, poi lì mi arrangio. 
OK.
E poi il gran tormentone del lavoro della Garavaglia: i bagagli.
-Deve pagare la sacca da golf.
-Perché?
-Perché ha diritto a un bagaglio solo.
-Infatti questo non è un bagaglio. È una sacca da golf.
OK.
"E' tutto nato per caso qualche anno fa - racconta all'ANSA la Garavaglia, 29 anni, sposata e con figlio di 3 anni - dato che ho un'ottima memoria e a fine turno scrivevo i dialoghi surreali che a volte avevo con i passeggeri. Poi i miei tweet hanno cominciato ad attirare qualche like, finché un giorno non mi ha intervistata il Trio Medusa. Da lì hanno cominciato a conoscermi e ad apprezzarmi più persone. Sono stata anche chiamata dal direttore dell'azienda per cui lavoro la Airport Handling, cosa che all'inizio mi aveva molto spaventato. E invece mi hanno apprezzato anche loro. Forse perché i miei tweet sono educati, rispettosi e faccio sempre molta attenzione a non rendere le persone riconoscibili: non voglio prendere in giro nessuno ma proprio raccontare la quotidianità un po' folle di un grande aeroporto".
Il personaggio Garavaglia porta in luce tutta una categoria, quella dei servizi e dei controlli aeroportuali, che spesso ignoriamo o sottovalutiamo perché distratti dalla partenza oppure che attira le nostre ire a causa di lunghi controlli, ritardi dei voli, bagagli non conformi etc. "I miei colleghi - continua - sono contenti dei miei tweet, molti mi mandano dialoghi capitati a loro. Qualcuno dei più anziani mi ha raccontato che anni fa, in epoca pre social, un addetto alla sicurezza aveva fatto un'operazione simile alla mia con una specie di giornalino interno che era molto apprezzato".
L'onda di popolarità non ha certo fermato la hostess che continua il suo lavoro regolarmente: "E' un lavoro che ho cominciato per caso appena finita la scuola ma di cui mi sono innamorata nonostante sia anche molto stancante tra turni notturni e festivi. Mi piace tantissimo il fatto di essere a contatto con il pubblico, di aiutare le persone che sono magari in ansia per la partenza, di interagire con i piloti. E poi ci sono tutte le storie che ti rimangono dentro: da chi si sfoga con te e ti racconta cose molto private (eh sì, siamo anche un psicologi al desk!), ai vip (l'unico a cui ho avuto il coraggio di chiedere un selfie il meraviglioso Roberto Bolle) e anche alle suorine, che mi lasciano sempre i santini... Il successo per il momento continua a stupire e a inorgoglire sia me che la mia famiglia, da mio marito che è il mio primo grande fan a mia mamma che per seguirmi è diventata la più tecnologica di tutti...".
"L'idea del libro - dice ancora la Garavaglia - è stata di Alessandro Lesa (Trabassi), social media manager che ha visto la potenzialità dei miei tweet, quando io non ci credevo proprio. E assieme a Francesco Menghini del blog dedicato agli italiani all'estero Madre in Italy abbiamo realizzato il libro, che è stato illustrato dalle bellissime vignette di Loris Cazzamali e ha una prefazione di Giovanni Vernia, di cui sono stata molto onorata".
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Vedute, dipinti, Manga, Hokusai inedito All'Ara Pacis 200 opere del maestro ukyoe e allievi

(ANSA) ROMA 11 OTT -La Grande onda, le 36 vedute del Monte Fuji, gli straordinari dipinti sui rotoli in carta di seta che ritraggono dame seducenti o animali magici, i surinomo per augurare la buona fortuna, gli splendidi manuali Manga con schizzi e disegni, destinati agli allievi, anche delle generazioni future: è un Hokusai mai visto prima quello in mostra dal 12 ottobre al 14 gennaio negli spazi del Museo dell'Ara Pacis.
  Esposte circa 200 opere del celebrato maestro dell'ukio-e, che potranno essere ammirate tutte solo in rotazione, al fine di salvaguardare preziose silografie policrome e pitture molto delicate, non in grado di affrontare un allestimento lungo tre mesi. Illustrata alla stampa alla presenza dell'Ambasciatore del Giappone Keiichi Katakami e del vice-sindaco Luca Bergamo, l'importante rassegna chiude di fatto, ha detto il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce, le celebrazioni dei 150 anni delle relazioni tra l'Italia e il paese del Sol levante, iniziate nel 2016. E lo fa con una selezione davvero sorprendente, capace finalmente di testimoniare in pieno la grandezza dell'artista, tra i massimi esponenti del Mondo fluttuante e tra i più influenti, persino in Occidente, del XIX secolo, conosciuto soprattutto per le grafiche stilizzate e la celeberrima onda.
Hokusai però è molto di più. E' stato un maestro (come recita il sottotitolo della rassegna romana) di indubbia generosità, che non ha mai cessato di ricercare tecniche e generi, dando così vita a uno stile inconfondibile, messo, con tutto il suo bagaglio di conoscenze, a disposizione di chi volesse avvicinarsi alla pittura. Proprio il confronto con gli allievi contemporanei e delle generazioni successive (Eisen, fra tutti) è un'altra novità di questa mostra sontuosa, curata con passione da Rossella Menegazzo, che ha voluto suddividere il percorso espositivo in cinque sezioni, secondo i temi affrontati dal maestro e maggiormente richiesti dal mercato dell'epoca: 'Meisho: mete da non perdere', 'Beltà alla moda', 'Fortuna e buon augurio', 'Catturare l'essenza della natura' e 'Manga e manuali per imparare'.
''E' una mostra di rilievo per l'unicità delle opere presentate'' ha aggiunto la curatrice sottolineando come i prestiti eccezionali di collezioni quali il Chiba City Museum of Art, l'Uragami Mitsuru Collection, il Kawasaki Isago no Sato Museum, e il Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova rendano ora possibile confronti e approfondimenti di indubbio interesse. Grazie alla possibilità di far ruotare i capolavori allestiti, si potranno ammirare nel corso della rassegna ben due versioni della Grande onda, una proveniente dal Chiossone di Genova, l'altra dalla collezione Kawasaki Isago no Sato Museum. Quest'ultima è quella che da domani si può vedere affiancata da un'altra primizia, due silografie rare del Monte Fuji rosso: una molto nota, in cui la montagna è raffigurata con un rosso mattone piatto, mentre nell'altra, usando una diversa tecnica, la cromia è liquida, chiara, quasi trasparente. Di straordinario interesse e bellezza, i rotoli dipinti, in cui Hokusai ripropone vedute del Fuji o dame seducenti, avvolte in kimono, resi in modo strabiliante da un'infinita serie di meravigliosi dettagli. In questo caso il confronto è con Eisen, di 30 anni più giovane, famoso per gli innumerevoli ritratti di beltà femminili alla moda. Un diluvio di splendide immagini, una sorta di 'Vogue' dell'epoca, che conquistò persino Van Gogh, tanto da riprodurne una cortigiana alle spalle di 'Pere Tanguy'. 
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"L' Italia deve vivere di turismo" . Soddisfatti per anno eccezionale ma basta crogiolarsi su allori


RIMINI  - E' un anno eccezionale per il turismo italiano, il settore è già e sarà protagonista della ripresa e anche dell'aumento dell'occupazione perché non può essere né esternalizzato, né meccanizzato. Ma basta crogiolarsi sugli allori. L'Italia deve vivere di turismo e mi auguro che si passi alla logica di aiutare i settori che vanno bene e non di incaponirsi su altri che hanno il fiato corto. A dirlo inun'intervista all'ANSA in occasione dell'apertura del TTG Incontri di Rimini è ilpresidente di Federalberghi Bernabò Bocca.
   ansa

A TTG Incontri il turismo corre, 1000 buyer da 85 Paesi

RIMINI - Tempo di bilanci (quest'anno molto positivi con un'estate da oltre 48 milioni di arrivi e quasi 208 milioni di presenze) e anche di prospettive per il futuro a TTG Incontri che con la sua 54/a edizione da domani fino a sabato 14 ottobre fa di Rimini la capitale del turismo italiano e una fucina densa di spunti anche per gli agenti esteri.
   
Un'industria, quella turistica tricolore, che vale 70,2 miliardi di euro (4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (10,3% del Pil), se si aggiunge anche l'indotto. E dal punto di vista occupazionale sono circa 2,7 milioni i lavoratori nel settore.

La Fiera di Rimini attende nelle tre giornate 70.000 presenze di operatori professionali, con 1.000 buyer da 85 Paesi, che si confronteranno con 2.480 espositori, con 130 destinazioni italiane e del Mediterraneo e soprattutto con 150 tra eventi, convegni, seminari, i percorsi espositivi. E, grazie allo svolgimento in contemporanea dei due saloni "fratelli" Sia Guest dedicato all'hotellerie e Sun dedicato al campeggio e all'outdoor, ci sarà spazio anche per forniture e tecnologie alberghiere d'avanguardia, strutture e arredo di spazi esterni.
    Al taglio del nastro, domani alle 10.30 in hall sud, interverranno Andrea Corsini assessore al Turismo Regione Emilia-Romagna, Gianluca Brasini assessore alle Risorse Finanziarie del Comune di Rimini e Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.

    "I numeri molto positivi del 2017 - dice Cagnoni - incoraggiano dinamismo e innovazione. Siamo pronti all'organizzazione di manifestazioni in Cina nel 2018, nel segno dell'internazionalizzazione della fiera e della valorizzazione di una filiera di straordinaria qualità".

    Attesi in Fiera domani anche Ambra Garavaglia, l'hostess di terra di Malpensa, diventata un caso su Twitter per i suoi cinguettii ironici che raccontano la quotidianità di un grande aeroporto internazionale e Lorenzo Marini, art director papà del celebre claim "Silenzio, parla Agnesi", che spiegherà quali sono le parole da bandire e quelle da sfruttare per un advertising efficace del prodotto Italia.

    Tre interi padiglioni della Fiera e quindi oltre 20 mila metri quadrati saranno dedicati alle 21 regioni italiane, presenti quest'anno al gran completo. In grande spolvero la Regione ospite, l'Emilia-Romagna, reduce da una stagione turistica da incorniciare, che proporrà oltre alle destinazioni turistiche regionali, il parco agroalimentare Fico Eataly World, la Riviera dei Parchi e un'area dedicata alla Motor Valley.

    Il 2017 è l'anno dei Borghi Italiani che avranno largo spazio domani a TTG Forum con una conferenza speciale a cura del FAI, dal titolo La valorizzazione del Genius Loci dei borghi italiani: esperienze turistiche e narrazione del territorio. Nel pomeriggio saranno anche annunciati i vincitori degli Oscar delle regioni e dei territori italiani in fatto di reputazione digitale a cura di Travel Appeal.

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Un Saturno in miniatura ai confini del Sistema Solare E' il pianeta nano Haumea

Nascosto ai confini del Sistema Solare c'è un pianeta nano, chiamato Haumea, che oltre ad avere due lune ha un anello di polveri, come un Saturno in miniatura. La scoperta, resa possibile da una grande collaborazione internazionale, indica che i pianeti circondati da anelli potrebbero essere molto più comuni del previsto. Il risultato descritto su Nature, si deve ai ricercatori guidati da Jose Luis Ortiz dell'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia, a Granada. L'Italia vi partecipa con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l'università di Padova, e gli osservatori di San Marcello Pistoiese, di Tavolaia, di Lajatico e di Monte Agliale. 

Il pianetino, circondato dalle due lune Hi'iaka e Namaka, era noto dal 2004, ma solo adesso è stato possibile osservarlo nel dettaglio e identificare le sue caratteristiche. I ricercatori hanno approfittato di un evento particolare: Haumea, il 21 gennaio 2017, è passato contro il disco di una stella lontana, chiamata URAT1 533-182543, e l'evento è stato osservato con un'armata di ben 12 telescopi, di cui 4 in Italia. 

Misurando la quantità di luce della stella, che è diminuita durante il transito, è stato possibile determinare l'identikit del pianetino. È stato scoperto che, a differenza degli altri quattro pianeti nani del Sistema Solare, che comprendono anche Plutone, Haumea è insolito, perché è molto allungato e ha un disco di polveri, proprio come Saturno. Questa struttura ha il raggio di circa 2.287 chilometri e una larghezza di 70 chilometri. Il pianetino, invece, misura circa 2.322 chilometri in lunghezza e la sua densità è pari a 1.885 chilogrammi per metro cubo, vicina a quella di Plutone. 

Haumea e le sue due lune non hanno atmosfera e hanno anche un'altra caratteristica singolare: a differenza degli altri pianeti nani, sono ricoperti di ghiaccio d'acqua quasi puro. Si pensa che il trio sia nato dalla rottura di un corpo celeste più grande, forse dovuta alla collisione con un altro oggetto celeste. Proprio questa collisione, inoltre, potrebbe essere la chiave per comprendere come è nato l'anello e il prossimo passo sarà riuscire a ricostruire l'epoca e la dinamica di questo impatto. 
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"In riva al Lago Maggiore un messaggio d'amore"... Cannobbio, Mons. Fasola e il Santuario della Santissima Pietà

Giovanni Paolo II e Mons. Fasola


GLI AMICI DEL SERVO DI DIO DI MONS. FRANCESCO FASOLA e la Parrocchia S. Antonio di Piazza Armerina hanno ORGANIZZANTO UN CONVEGNO A CANNOBIO (VB) Sabato 7 Ottobre 2017 dalle ore 9,30 presso l'Hotel il Portico dal tema ‘‘ In ascolto del Padre con il suo Servo Francesco’’. 
Un piccolo dipinto su pergamena (cm. 27,5 X 30), raffigurante Cristo in Pietà tra Maria e Giovanni evangelista, custodito  a Cannobio

Il 31 marzo 2006 nella Basilica Cattedrale di Messina l’arcivescovo Giovanni Marra aprì in forma solenne il processo diocesano per la canonizzazione del Servo di Dio Francesco Fasola, arcivescovo di Messina e archimandrita del SS. Salvatore, dal 1963 al 1977.

Ormai da diversi anni era sorto un gruppo, costituito da laici e da preti delle diocesi di Agrigento, Caltagirone e Messina, chiamato “Amici di mons. Francesco Fasola”, allo scopo di mantenere vivo il ricordo di quello che fu uno dei vescovi più significativi nella seconda metà del sec. XX.

Questo gruppo è stato il Comitato promotore dell’apertura della causa.

Brillante Relatore dell'evento di Sabato 7 Ottobre 2017 è stato  S.E. Mons. Ignazio Zambito Vescovo Emerito di Patti. Sentito e partecipato anche l'intervento di S.E. Mons. Calogero Peri Vescovo di Caltagirone. Un saluto ai  partecipanti è stato rivolto da S.E. Mons. Giovanni MORETTI Arciv. tit. di Vartana nato a Meina (NO), Diocesi di Novara, da don Bruno Medina rettore del Santuario, da don Luigi Cerutti Vicario episcopale per il settore del Clero della diocesi di Novara, da don Salvatore Gentile parroco di Maggiora e Cureggio, dal Sindaco di Maggiora (VB) Giuseppe Fasola.

Alle Ore 12:00 presso il Santuario della SS. Pietà è stata celebrata l'Eucaristica. 


Responsabili del Comitato e del Convegno sono  Ettore e Ada Paternicò. L'assistente spirituale il Sacerdote Umberto Pedi


NOTE BIOGRAFICHE (di don Mario Perotti - in vescovidisicilia.com/)

Mons. Francesco Fasola nacque a Maggiora (No) il 23 febbraio 1898 e fu battezzato il giorno successivo. Entrato in seminario, dopo la scuola elementare, ricevette il diaconato il 26 marzo 1921 e l’ordinazione sacerdotale il 26 giugno dello stesso anno. Nel 1929, dopo essere stato coadiutore a Galliate, entrava nella congregazione degli oblati dei Santi Gaudenzio e Carlo, ricoprendo incarichi diocesani, che lo hanno visto impegnato per l’Azione Cattolica.
Durante l’episcopato di mons. Ossola, svolse il ruolo di provicario generale con il compito di visitare la diocesi, rendendosi presente soprattutto dove esisteva qual- che difficoltà.
Era dotato di grande umanità, di ottimismo e di capacità comunicativa, anche con i ragazzi, che sapeva attirare con un linguaggio semplice ma coinvolgente. Il Vescovo mons. Gilla Vincenzo Gremigni acconsentì alla sua nomina a vescovo coadiutore di Agrigento. Fu consacrato a Novara il 2 maggio 1954 e raggiunse la diocesi siciliana il 20 giugno dello stesso anno. Successivamente il 22 gennaio 1961 venne trasferito come vescovo a Caltagirone; infine il 15 settembre 1963 divenne arcivescovo di Messina.
Erano gli anni del Concilio e il Vescovo Fasola con grande impegno e serietà cercò di promuovere la conoscenza del Concilio e la sua applicazione in diocesi. Il 30 luglio 1977 rinunciava alla diocesi, ritirandosi a Novara. Infine il 1 luglio 1988 entrava nella pace del Signore.

Quanto sia vivo il suo ricordo nelle diocesi che videro il suo ministero, lo si evince dal bollettino degli Amici ed anche dalle biografie che lo riguardano. Ave Gaglio è stata la prima a raccogliere le notizie biografiche, intitolando la sua opera: “Grazie, Padre”, ora più compiutamente denominata: “Mons. Francesco Fasola, un Vescovo Padre” (III edizione, Messina 1998). Ultima sua pubblicazione, edita nel febbraio 2006, è intitolata “Ricordando l’Arcivescovo Servo di Dio Mons. Francesco Fasola”. Altre quattro biografie, di cui qualcuna con discreto successo editoriale, furono pubblicate in Sicilia e a Maggiora. Ultima pubblicazione, in ordine di tempo, il profilo biografico stilato per la causa di canonizzazione, Messina 2005.

In diocesi di Novara il ricordo di Mons. Fasola rimane vivo tra i preti ed i laici che con lui hanno vissuto la stagione iniziale di ripresa dell’Azione Cattolica, dopo il periodo bellico.
In particolare ricorda con riconoscenza e devozione il Padre Francesco il senatore Oscar Luigi Scalfaro, che fu presidente dell’Azione Cattolica di Novara.
Mons. Fasola è stato un uomo che si è donato senza misura. Amava tutti perché amava Dio, con tutti sapeva stare e tutti stavano bene con lui. Coinvolgeva ed era capace, quando era necessario, di una sottile e francescana ironia; aveva acutezza di intelligenza indagatrice, ma sapeva dosare le sue intuizioni con una grande carica di amabilità e di benevolenza; sapeva ascoltare e tacere; si immedesimava nelle sofferenze altrui, era pronto a condividere e si proponeva di farlo anche se non richiesto; era delicato e attento nel non far pesare le sue croci sugli altri.
La sua umanità, appassionata e piena di calore, era nutrita dalla comunione con Cristo e dalla devozione a Maria, a cui l’aveva iniziato il venerabile don Silvio Gallotti.
Ebbe anche difficoltà e incomprensioni, soprattutto nei tempi non facili del dopo Concilio e della contestazione sessantottesca. Non ha mai barattato la verità, annunciando la parola in modo forte e chiaro, con semplicità e fermezza. Si è espresso con la voce, con gli scritti e con delle scelte concrete. Il suo stesso corpo parlava quando con le braccia aperte sembrava voler raccogliere tutti in un abbraccio.
Il suo volto solare, con un sorriso schietto e pulito, con le dita delle mani sempre in movimento, erano segni inequivocabili del suo slanciarsi verso gli altri con una pienezza dell’amore di Dio che lo riempiva. L’immagine più vera fu quella del Pastore, conosceva tutti per nome, chiedeva, anche a distanza di anni, notizie di persone che non aveva mai dimenticato. Riusciva per la sua umanità a rendere ordinario lo straordinario. Celebrava con una dignità che lo distingueva e con lui era facile l’incontro nel dialogo con Dio. La vicinanza a Dio non l’ha mai però allontanato da nessuno tra gli uomini.

Anche la Diocesi di Novara deve gioire per questa iniziativa di grazia che è cominciata a Messina. Il vescovo Mons.Corti ha scritto all’arcivescovo di Messina: “Ringrazio il Signore per questo evento di grazia. Le nostre Chiese possono affidarsi alla sua intercessione, mentre sono sospinte ad imitarne lo zelo pastorale, la grande umanità, la generosa dedizione”.
L’archivio storico diocesano ha già messo a disposizione, tramite Padre Adriano Erbetta degli Oblati dei Santi Gaudenzio e Carlo, diversi documenti autenticati che riguardano il servo di Dio (tratto da vescovidisicilia.com).

Santuario SS. Pietà Cannobio (VB)

Il Santuario della SS. Pietà di Cannobio sorge sul LAGO MAGGIORE, a tre Km. dal confine con la Svizzera.
All'inizio del 1500, là dove oggi sorge il Santuario, continuava la cortina di case e di palazzi che formavano e formano la facciata a lago dell'antico Borgo di Cannobio. In una di queste case abitava la famiglia di Tommaso Zaccheo.
Proprio nella sua casa, nell'inverno del 1522, sono avvenuti dei fatti miracolosi che hanno poi dato origine alla costruzione del Santuario.
Un piccolo dipinto su pergamena (cm. 27,5 X 30), raffigurante Cristo in Pietà tra Maria e Giovanni evangelista, custodito oggi entro una nicchia ricavata al centro dell'altare maggiore, sotto la tavola di Gaudenzio Ferrari, si trovava allora appeso alla parete della camera superiore. Nei giorni 8, 9, 10 e 28 gennaio1522 e poi nei successivi 4 e 27 febbraio, la pergamena fu vista sanguinare. Le ferite del corpo di Gesù si sono ravvivate e gocce di sangue sono scese dal quadretto sulla cassapanca che si trovava sotto. La seconda sera, 9 gennaio, una piccola costola sanguinante, proporzionata al Cristo del dipinto, è uscita dal costato ferito ed è caduta sulla tovaglia sottostante. Fu raccolta in un calice e portata in processione nella Chiesa parrocchiale, dove ancora oggi è custodita, in un prezioso reliquiario che il card. Federico Borromeo ha donato nel 1605. I panni macchiati dal sangue sono rinchiusi nell'urna posta sotto la mensa dell'altare maggiore del Santuario.
Due anni dopo il miracolo si è costituita la cosiddetta “Confraternita della Devozione” che ristrutturò le stanze superiori di casa Zaccheo, ricavandone una piccola cappella.
In questa cappella celebrò la sua penultima messa S. Carlo Borromeo e fu proprio lui a chiedere la costruzione di un grande Santuario per onorare il miracolo lì avvenuto.
Ne affidò il progetto al Tibaldi che per la realizzazione si servì di maestranze locali, dirette dai Beretta di Brissago. Dal 1575 al 1614, con il solo sostegno finanziario di borghigiani e devoti si lavorò per l'erezione della struttura, che poi lungo il 1600 fu arricchita di stucchi, affreschi e tele, fino a raggiungere lo splendore di oggi. 
La facciata del Santuario è più recente; è opera di Febo Bottini che la volle in puro granito rosa di Baveno. Fu completata nel 1908 e nobilitata da alcuni elementi di ornato: le statue del fastigio (due Angeli con i simboli della passione, lancia e spugna), ed il medaglione bronzeo ingentilito da due leggiadri putti che reggono una ghirlanda di nobilissima fattura, opera del cannobiese Luigi Branca. Nel medaglione è raffigurata, interpretandola, l'effigie miracolosa della Santa Pietà.
Di buona fattura è pure il portale ligneo con le due raffigurazioni della Pietà e della Vergine del Rosario. Molto bello è il tiburio, gemello di Madonna di Ponte a Brissago e di Madonna di Campagna, a Pallanza.

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Una poesia per Mons. Fasola e sull'evento di Cannobbio

In riva al lago Maggiore

un messaggio d'amore..

porta la storia d'un Padre

con l'affetto di madre

Nacque a Maggiora

e non vedeva l'ora

d'esser a Dio consacrato

un sogno tanto amato

realizzato

fino ad esserne consumato

dal Piemonte partito

la Sicilia come mito

tutti amava

e sognava

partecipe dell'altrui dolore

con la speranza nel cuore

una Chiesa

con la mano tesa

a portar misericordia nuova

e superar la prova

un canto trova

accende un barlume

come un lume

bagliore nelle sere

alla ricerca di cose vere...


a cura di Giuseppe Serrone



11 Ottobre 2017 - Turismo Culturale








I parchi letterari italiani in festa per il 22 ottobre

 E’ il terzo anno che, per rivivere l’atmosfera e le suggestioni dove sono nati i grandi poemi e romanzi italiani, si celebra la giornata nazionale dei parchi letterari con visite e manifestazioni gratuite. Sostenuti dalla rete della Società Dante Alighieri i parchi letterari, che custodiscono i ricordi e le ispirazioni di poeti e scrittori, si aprono al pubblico con iniziative interessanti che includono passeggiate, degustazioni, letture, esposizioni e rappresentazioni teatrali. Domenica, 22 ottobre, si potrà così entrare senza pagare nei luoghi che hanno ispirato le opere letterarie dei più grandi autori italiani; da nord a sud del Paese i parchi letterari si apprestano ad accogliere con iniziative diverse (www.parchiletterari.com).
Nel parco dedicato a Petrarca, a Padova e nei Colli Euganei, si scoprono i luoghi che hanno ispirato i versi del poeta aretino e le lettere appassionate di grandi scrittori del romanticismo, dall’amor cortese dei trovatori provenzali ai poemi di Shelley, Byron e Foscolo, fino all’atmosfera decadente di Bruce Chatwin. Nel parco si visitano oasi naturalistiche, abbazie, castelli, ville, terme e la casa di Francesco Petrarca ad Arquà, ultima e amata dimora del poeta. Nel pomeriggio sono previste passeggiate letterarie con l’inaugurazione di alcune targhe e una degustazione conclusiva.
Nel parco ispirato a Eugenio Montale, nelle Cinque Terre, si ritrovano tutte le impressioni e le tracce del poeta genovese, premio Nobel nel 1975: il parco racchiude un paesaggio naturale struggente, premiato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, che ispirò il poeta. Quei dorsi di colli e di cielo erano le colline terrazzate, gli scogli a strapiombo sul mare color smeraldo e i borghi arroccati tra la macchia mediterranea. Il parco invita a camminare tra i borghi di Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, dove si ritrovano gli stessi scorci e le ville descritte dalla sensibilità del poeta; in particolare Monterosso, dove ha sede la celebre “casa delle due palme” o la “pagoda giallognola”, come lo stesso Montale descriveva l’abitazione in cui trascorreva le vacanze estive. Per il 22 ottobre sono stati organizzati eventi e passeggiate: “Le viti delle Cinque Terre” a Riomaggiore alle 9.15, escursione attraverso i vigneti dell’azienda agricola Possa; “La poesia della terra” presso il Santuario di Nostra Signora di Soviore, a Monterosso al Mare, dalle 10.30 alle 18; la mostra mercato di tipicità, arte e artigianato tra Cinque Terre, Val di Vara e Lunigiana all'ombra dei lecci secolari. Nel pomeriggio, sempre presso il Santuario, sono previsti la presentazione di un libro e un concerto.
Il parco letterario “Le Terre di Dante” conduce alla scoperta dei borghi e dei luoghi vissuti dal Sommo Poeta. L’itinerario abbraccia un territorio molto vasto, da Firenze a Ravenna; tuttavia è possibile ritagliarsi anche percorsi più brevi. Sabato 21 e domenica 22 ottobre si può assistere all’evento “Nel Mugello sotto il cielo di Giotto”, che accanto ai luoghi danteschi celebra i 750 anni dalla nascita del pittore con un itinerario guidato alla scoperta delle terre del Mugello, ricche di bellezza paesaggistica, arte e cultura. In particolare si visita Vicchio, dove si trova la casa natale di Giotto e il museo d’arte sacra dedicato al Beato Angelico. Qui, fino al 31 ottobre, verrà esposta la grande tavola Madonna di san Giorgio alla Costa, una delle opere più significative di Giotto. La passeggiata conduce anche nell’incantevole Pieve di San Lorenzo dove si può ammirare un’altra opera del pittore, La Vergine col Bambino, e a Scarperia dove nel trecentesco Palazzo dei Vicari è ospitato un prezioso affresco del Ghirlandaio.
Poco più a sud, in provincia di Livorno, c’è il parco di Giosuè Carducci dove si ritrova intatta l’atmosfera degli antichi borghi - Castagneto Carducci, Bolgheri e Donoratico – descritti nei versi e nelle lettere del poeta, premio Nobel nel 1906: “Quel tratto della Maremma che va da Cecina a San Vincenzo, è il cerchio della mia fanciullezza... Le dolci colline, la strada del Vino, i boschi, gli uliveti, le pinete ombrose, il canto delle cicale, le ampie spiagge su un mare cristallino, i castelli dei Della Gherardesca...” Per il 22 ottobre sono previste passeggiate speciali, intitolate “Carducci e le donne” e, alle 11 e alle 16, una visita guidata all’archivio Carducci per approfondire gli aspetti sentimentali della vita del poeta.
A Ostia, quartiere di Roma, il parco dedicato allo scrittore e intellettuale romano Pier Paolo Pasolini è diventato, dopo anni di abbandono, il luogo che celebra la tragica fine dell’autore con un monumento realizzato dallo scultore Mario Rosati. Il parco sorge all’interno della splendida oasi naturale protetta Lipu, che consente di fare bellissime escursioni naturalistiche. Il 22 ottobre, infatti, partendo da via dell’Idroscalo si possono scoprire la Riserva naturale del litorale romano e la foce del Tevere tra paesaggi unici, resti archeologici e un’interessante fauna, accompagnati dal gruppo delle Giovani Upupe, soci junior della Lipu e aspiranti ornitologi.
In Ciociaria merita una visita il parco letterario di Pico, dedicato allo scrittoreTommaso Landolfi. Il piccolo comune di Pico, inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, è arroccato su una collina e offre percorsi montani all’interno del parco naturale dei monti Aurunci, immortalati dallo scrittore.
Nel parco intitolato a Gabriele D’Annunzio, ad Anversa degli Abruzzi, ci si ritrova nella biblioteca comunale alle 16.30 per assistere alle letture per bambini e adulti “Orizzonti tra le foglie d’autunno”. L’antico borgo di Anversa, adagiato su uno sperone roccioso, domina l’ultimo tratto delle suggestive gole del Sagittario, oggi riserva naturale del WWF. Attraversata dalla tortuosa strada che collega la valle Peligna e la valle superiore del Sagittario, Anversa venne scelta da Gabriele d’Annunzio per ambientarvi la tragedia “La fiaccola sotto il moggio”. In realtà il borgo in provincia de L’Aquila ha ispirato molti altri letterati, botanici, artisti e viaggiatori; persino il grafico olandese Maurits Escher prese spunto da Castrovalva, antichissimo borgo a 820 metri d’altezza tra le gole, per le sue visioni geometriche.
Nel parco di Aliano, dedicato a Carlo Levi, si rivivono le emozioni e i luoghi descritti nel romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”: passeggiando ad Aliano e nei suoi dintorni, in provincia di Macerata, si coglie il sentimento poetico e il profondo amore che lo scrittore aveva per la terra lucana e la sua gente. Il silenzio delle montagne, la solitudine dei paesi arroccati sui monti, le infinite distese di argilla, i fiumi lenti della valle dell’Agri e del Sauro, il borgo di Aliano con le sue case dalle cui piccole finestre si spazia nell’infinito; persino le leggende dei briganti, dei lupi mannari e delle streghe sono tutti elementi che suscitano nel visitatore le stesse emozioni di meraviglia e di stupore provate da Levi all’inizio del suo confino. Per il 22 ottobre è prevista l’apertura dei musei di Aliano: la casa di Carlo Levi, la pinacoteca, il museo Paul Russotto e quello della civiltà contadina.
A pochi chilometri, nel paesaggio lunare dei calanchi di Tursi, c’è il parco dedicato al poeta Albino Pierro. “Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente”. Così Albino Pierro spiegò la svolta dialettale della sua poesia per cui venne più volte candidato al Nobel per la letteratura; seguendo i suoi versi dialettali si entra in un mondo antico, ricco di bellezza. Sede del parco è la casa di Albino Pierro, da cui si gode una suggestiva vista sui calanchi verso il santuario santa Maria di Anglona, sorto sulle rovine della colonia greca di Pandosia. Per il 22 ottobre sono previste visite guidate alla casa-museo.
Sempre in Basilicata, a Valsinni, meritano attenzione le iniziative del parco letterarioIsabella Morra, dedicato a una delle voci liriche più importanti del XVI secolo, la cui produzione fu molto apprezzata da Benedetto Croce. Il parco propone un percorso che parte dal cuore del borgo medioevale di Valsinni fino al castello, dimora dei Morra, accompagnata da rappresentazioni teatrali che fanno rivivere in modo suggestivo le tragiche vicende della giovane poetessa. Il 22 ottobre il parco ha organizzato il tour “Il borgo racconta” nei vicoli del centro storico con menestrelli e cantastorie; una visita al castello feudale dei Morra e, alle 19, nella sala Ninì Truncellito la rappresentazione teatrale: “Benedetto Croce, diario di un pellegrinaggio”.
Spostandosi in Campania, precisamente in Irpinia, si visita il parco letterarioFrancesco De Sanctis, dedicato allo scrittore, politico e filosofo che fu tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo. Lacedonia, Bisaccia, Calitri, Andretta, Guardia Lombardi, Morra De Sanctis e Sant’Angelo dei Lombardi sono tra i luoghi dell’Irpinia descritti in “Un viaggio elettorale”, reportage realizzato da De Sanctis per sostenere la propria candidatura e nel libro di memorie, rimasto incompiuto e pubblicato postumo, “La giovinezza”. Per la giornata dei Parchi sono previsti concerti e presentazioni di libri presso la sala ex Eca di Calitri.
In Sicilia sono tre i parchi letterari che organizzano eventi per il 22 ottobre: il parco di Caltanissetta, dedicato al raffinato scrittore e drammaturgo siciliano Pier Maria Rosso di San Secondo, offre lo spettacolo teatrale “Inferno Mediterraneo”, che rivisita alcuni canti danteschi alla luce delle emergenze contemporanee. Il parco letterario di Aliminusa, tra Cefalù e le Madonie, intitolato al poeta e scrittoreGiuseppe Giovanni Battaglia, organizza passeggiate in mezzo a una natura incontaminata e la lettura delle più importanti poesie del poeta in un percorso sensoriale guidato. Infine il parco di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, dedicato a Giuseppe Antonio Borgese, invita a conoscere il legame sentimentale dello scrittore verso la sua terra: “La Sicilia è un’isola non abbastanza isola, meno che nazione, più che regione”.
Ci sono altri parchi, sparsi per il Paese, che durante la celebrazione del 22 ottobre apriranno le porte consentendo a tutti di passeggiare liberamente, ma senza appuntamenti organizzati: il parco di Galtellì, in Sardegna, dedicato a Grazia Deledda, premio Nobel nel 1926, offre passeggiate che ripercorrono i luoghi del romanzo “Canne al vento”, facendo rivivere gli scorci dell’antica Galte, i suoi colori, i sapori, i siti archeologici e le suggestioni panoramiche del golfo di Orosei. Infine l’ultimo parco a entrare nel gruppo, quello dell’Adda Nord, dedicato ad Alessandro Manzoni: qui si visitano su prenotazione (info@parcoaddanord.it) i più famosi luoghi manzoniani lungo il fiume Adda, decantato da tanti poeti e reso celebre dallo scrittore dei Promessi Sposi: le chiuse di Leonardo a Trezzo sull’Adda, il ponte di Paderno e il villaggio operaio di Crespi d’Adda. Si visitano anche il borgo di Pescarenico, dove si trova il convento dei cappuccini e dove viveva padre Cristoforo, e l’immancabile “… ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti...” a Lecco.
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Crociere: scalo settimanale a Termini della Variety Voyager

(ANSA) - PALERMO, 10 OTT - Nuovo sblocco turistico per il porto di Termini Imerese, dove per la prima volta il consueto scalo commerciale si è arricchito dell'arrivo di navi da crociera. La compagnia di navigazione Variety Cruises, approderà a cadenza settimanale nel porto termitano, toccando anche i porti del Mediterraneo occidentale e delle isole Eolie, con la Variety Voyager nave di 68 metri, con 36 cabine. (ANSA).

Teatro: migranti sul palco per riscatto e integrazione


Danza, musica, canto, narrazione e video art per dar vita sul palco ad una realtà multietnica e multiculturale. "C.Arte d'Imbarco", per la regia di Ornella d'Agostino, coinvolgente, coloratissimo e toccante spettacolo andato in scena ieri sera al Teatro Massimo di Cagliari, dopo il debutto a luglio, è un itinerario tra paesaggi, la memoria del viaggio, aspirazioni e sentimenti. Un percorso verso l'integrazione attraverso i diversi linguaggi dell'arte. Una vera festa della danza dove il movimento è l'elemento che mette in relazione le diverse identità con il linguaggio del corpo. Questa sera si replica all'Eliseo di Nuoro.
Protagonisti, sulla scena, giovani e anche giovanissimi migranti, uomini, donne e bambini, dai 5 a 60 anni giunti dall'Africa con i barconi della speranza, raccontano l'odissea in balia delle onde, la trafila delle identificazioni, le incertezze per il futuro, ma soprattutto i loro sogni, desideri, progetti di vita. Come quello di diventare un campione del calcio o avere un luogo in cui abitare, poter studiare, esprimersi attraverso l'arte. Altri arrivano da Cina, Filippine, Ucraina, India, Bangladesh. Ognuno a turno prende la parola, si racconta, immagina un avvenire nella terra che li ha accolti o in quella di origine. "Questo progetto è una esperienza straordinaria che mette in crisi le nostre certezze per aprire nuovi spazi di esperienza e conoscenza nel produrre arte e processi di coesione sociale", spiega la regista d'Agostino. La performance multidisciplinare parte e termina con il percorso tra le installazioni itineranti, immagini virtuali grazie alle mappature video e le tecnologie 3D tra paesaggi e tartarughe marine "from the past", simbolo del viaggio e indicatori dello stato di salute del mare. Il pubblico attraversa gli spazi del teatro e raggiunge il retro palco per assistere in circolo allo spettacolo.
"C.Arte d'Imbarco", ideato all'interno del progetto vincitore del bando MigrArti 2017 di Carovana S.M.I, nato in collaborazione con Sardegna Teatro, è frutto del laboratorio di creatività e integrazione che ha coinvolto per oltre quattro mesi giovani giunti in Sardegna da Asia e Africa e che risiedono in provincia di Cagliari. Sabato 7 ottobre sarà presentato in occasione della prima edizione del Festival MigrArti a Pistoia. "C.Arte d'imbarco" è inserito nella programmazione della Rete 10 Nodi - i Festival d'autunno a Cagliari.

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Visittuscany, emozioni dalla Toscana Lanciata nuova piattaforma di destinazione turistica

FIRENZE - Ben 9.300 contenuti, in italiano e inglese, tra schede, itinerari e approfondimenti, proposte di viaggio, eventi, ma anche specialità enogastronomiche e artigianali, per far conoscere tutte le opportunità turistiche della Toscana. E' quanto propone Visittuscany.com, il nuovo sito di destinazione turistica della Regione lanciato oggi, che sostituisce www.turismo.intoscana.it e si propone come un ecosistema diffuso di informazione, accoglienza e promozione digitale. Visittuscany è un progetto di Regione Toscana, realizzato da Fondazione Sistema Toscana con la collaborazione di Toscana Promozione Turistica ed ha richiesto un investimento, è stato spiegato, di poco superiore ai 200 mila euro. A disposizione dei visitatori digitali anche le 'voci della rete': area che raccoglie esperienze, impressioni ed emozioni condivise sui social media dai turisti di tutto il mondo.Anche i Comuni, gli enti e le associazioni di promozione turistica o culturale potranno inserire contenuti ed eventi. Le imprese che a vari livelli si occupano di turismo potranno usufruire della sezione 'Offerte', per promuovere i propri pacchetti, tour o itinerari. Inoltre, ogni struttura ricettiva presente nel database regionale potrà accedere alla propria scheda, aggiungendo descrizioni, fotografie, servizi offerti. Ai visitatori non resta che pianificare la propria vacanza entrando in contatto con le quasi 17 mila strutture ricettive toscane presenti nella piattaforma. Come sottolineato dal direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini, "la vera novità sta nel concepire una nuova architettura più semplice e intuitiva senza far concorrenza ai grandi operatori privati. Non siamo un sito di prenotazioni ma vogliamo raccontare nel modo migliore la Toscana. Non basta essere circondati da tanta bellezza se poi non la si sa raccontare". Per questo, ha aggiunto, "la novità di Visittuscany è quella di essere una piattaforma partecipata, interattiva e condivisa con centinaia di 'redattori' diffusi in tutta la Toscana", che sono i Comuni, operatori turistici, agenzie, associazioni: "E' un esperimento inedito, il primo in Italia e credo che non abbia precedenti altrove".
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Arte, cibo e natura, l'autunno a Vercelli è ricco di eventi

Da metà settembre alla fine di ottobre, Vercelli si anima di eventi, manifestazioni, convegni e mostre che collocano la cittadina piemontese tra le mete turistiche preferite per l'autunno. "Forse mai come in questa occasione - sottolinea l'assessore comunale al Turismo e Promozione Territoriale, Graziella Ranghino - ce n'è per tutti i gusti. Arte, cultura, sport ed enogastronomia la faranno da padroni, con un autunno decisamente piacevole e in grado di soddisfare gli interessi dei vercellesi e dei turisti che sempre più di frequente visitano Vercelli".
Il calendario, curato dall'amministrazione comunale con il coinvolgimento di enti e associazioni locali, è ricco di appuntamenti. Il weekend del 21-24 settembre la Confesercenti porta tra le vie del capoluogo Platea Cibis, festival itinerante con il cibo da strada da tutte le regioni italiane e internazionali. Sabato 23 e domenica 24, nel centro storico, va in scena la Night Moves - Sport & Music, due giorni con dimostrazioni sportive e fitness realizzata in collaborazione con il Coni. E sempre domenica 24, su viale Garibaldi, Mercato di Sant'Andrea, con prodotti made in Italy.
L'affascinante complesso dell'antico ospedale, invece, ospita sabato 23 settembre il convegno 'Dedalo, volare sugli anni: vivere bene a Vercelli', organizzato insieme con Asl e Lilt. Una mattinata di interventi e conferenze sul tema dell'"anti-aging", cioè su come invecchiare bene. Il progetto Dedalo è anche al centro di un open day previsto il 7 ottobre all'Ex18; venerdì 22 settembre, in piazza Cavour, viene consegnato il premio "Bicciolano d'oro Canzone".
Domenica 24 settembre è possibile scoprire la città d'arte, nota tra l'altro per conservare tuttora la prima traccia scritta in assoluto nella storia della lingua inglese, con gli itinerari di 'Riscoprire Vercelli'. Una occasione per andare alla scoperta di 'Vercelli e la storia del Comune', con visite al broletto, alla Torre civica, al Museo Leone e in via Duomo, sede delle dimore delle nobili famiglie vercellesi. E sempre domenica 24 settembre prende il via la Festa dei Popoli, tradizionale percorso di conoscenza, dialogo e scambio culturale tra le popolazioni organizzato con la Diocesi di Vercelli; la kermesse termina il 7 ottobre.
Dal 22 settembre al 22 ottobre doppia mostra in Arca e nella confraternita di S.Vittore: con "IncontrArti - Simboli e riflessi verso l'oltre" 40 artisti di grande fama mettono in mostra le loro opere d'arte contemporanea. Dal 21 al 29 ottobre, nel padiglione Ex18, "Vercelli International Photography", settimana dedicata alla fotografia, realizzata in collaborazione con l'Università Popolare di Vercelli. L'evento clou della settimana è il gemellaggio tra l'Ecole Nationale Supérieure de la photographie di Arles, in Francia, città con cui Vercelli è gemellata, e la scuola di fotografia vercellese. La sigla il 21 ottobre. Per l'occasione viene allestita una mostra degli artisti diplomati della prestigiosa scuola di Arles, ospiti i rappresentanti della Municipalità francese.
A corollario mostre personali di noti fotografi francesi e italiani. I soggetti spaziano dalla Street Photo alle immagini delle città, dei loro monumenti e del loro territorio. Viene inoltre riproposta la mostra di StudioDieci Citygallery 'Io e la mia città', con una serie di opere realizzate da ragazzi che attraverso la macchina fotografica hanno voluto immortalare scorci della città, storie e momenti di vita. Infine il 18 ottobre, con Ambra Angiolini ne 'La guerra dei Roses', prende il via la stagione comunale di prosa 2017-2018 al teatro Civico di Vercelli, realizzata con la Fondazione Piemonte dal Vivo: 19 spettacoli compongono il cartellone di quest'anno, che vede nomi del calibro di Silvio Orlando, Fabio Troiano, Marina Massironi, Syria, Teresa Mannino, Pucci e i Legnanesi.
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