1 maggio: in viaggio 4 italiani su 10, tra arte e mare

Prenotato 80% camere online, oltre 1 milione in agriturismi

(di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA, 28 APR - Traffico intenso, lunghe code ai trafori, città d'arte prese d'assalto (con casi simbolo come Venezia, costretta a installare addirittura i tornelli), controllo quasi "isterico" delle previsioni del tempo. E' iniziato l'ultimo grande ponte di primavera, quello del 1 maggio, occasione ghiotta per staccare un po' la spina per tanti, ma anche banco di prova importante per operatori e specialisti del turismo. 

A diffondere le ultime previsioni è l'analisi Coldiretti/Ixè: quattro italiani su dieci (40%) hanno deciso di mettersi in viaggio nel lungo ponte della festa dei lavoratori per andare in vacanza, raggiungere parenti e amici, partecipare a concerti, manifestazioni o semplicemente per fare una gita fuori porta in giornata. Tra gli italiani in viaggio le destinazioni preferite sono il mare (33%) ma anche il verde, tra campagne e parchi (32%), che batte le città (20%), la montagna (10%) e i laghi (5%). L'Italia, infatti, infatti può contare su ben 871 parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale. Per la scelta dell'ospitalità molto gettonati sono gli agriturismi dove 1,2 milioni di italiani e stranieri hanno scelto di fermarsi a mangiare. 

Buone notizie anche dall'aggiornamento al 27 aprile del monitoraggio dell'offerta ricettiva nazionale disponibile online condotto da Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo: risulta prenotato l'80% delle camere disponibili online (al 20 aprile ne era stato riservato solo il 72%). La domanda turistica è cresciuta in modo molto importante in molte aree del Paese, con valori percentuali più alti in alcune aree del Nord Est; positivi anche i valori del Centro Italia che vedono crescere la percentuale di occupazione di Toscana e Lazio, ma anche Umbria e Marche. 

A farla da padrone sono le città d'arte, soprattutto - ma non solo - le più grandi: a Firenze, Roma, Trieste, Napoli, Venezia, Assisi e Matera si rileva un tasso di occupazione delle camere superiore al 90%. Interessante anche la crescita delle percentuali di occupazione in alcune località balneari (Sorrento, Ischia, Capri, Jesolo). Liguria e Toscana sono anche le regioni che registrano le percentuali più elevate di camere già riservate, con un tasso di occupazione rispettivamente del 94% e del 91%, oltre 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Seguono, nella classifica delle regioni più prenotate, Veneto, Umbria e Lazio (tutte e 3 sul 90%). 

A "invitare" cittadini e turisti a trascorrere il 1 maggio al museo il Mibact che su www.beniculturali.it/1maggioalmuseo pubblica lista e orari sui numerosi musei, aree archeologiche e monumenti statali che saranno aperti, dalla Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia al Museo di Palazzo Ducale di Mantova, dai Musei Reali di Torino al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dal Museo del Castello di Miramare a Trieste agli Scavi di Pompei.

Gli 8 acquari più spettacolari d’Europa

Squali nella grande vasca dell’acquario Den Blå Planet di Copenhagen © Ansa

GENOVA - L’acquario “Poema del Mar” di Las Palmas di Gran Canaria è solo l’ultimo nato in Europa tra le numerose strutture che studiano e conservano il mondo sommerso, mostrando specie marine, coralli e pesci colorati. Ecco alcuni tra gli acquari più spettacolari e visitati nel vecchio continente, che piacciono a grandi e a bambini.
Acquario di Genova - E’ il più grande e spettacolare d’Italia e tra i più visitati al mondo come luogo d’attrazione e come centro di ricerca biologica e di conservazione di diverse specie marine. L’acquario, progettato da Renzo Piano nel porto antico del capoluogo ligure, prevede un percorso di 2 ore e 30 minuti tra vasche ricche di meraviglie e incredibili habitat naturali alla scoperta di pesci, coralli e rettili rari in un vero viaggio sottomarino attorno al mondo. Tra le particolarità dell’acquario, la cui struttura ricorda quella di una gigantesca nave, ci sono le cinque grandi vasche che ospitano delfini, squali, foche, lamantini e tartarughe oltre a innumerevoli altre specie marine, complessivamente 70 ecosistemi con circa 12mila creature e 200 specie vegetali provenienti da tutti i mari del mondo. Imperdibile è la vasca dei cetacei, tra il corpo principale dell’acquario e la grande Nave blu, con un’immensa parete che può essere “aperta” per ascoltare i suoni dei delfini. L’acquario offre esperienze suggestive, come osservare le ipnotiche danze delle meduse accompagnate da una speciale colonna sonora e da un’illuminazione a effetto, o avere la possibilità di toccare con la propria mano le razze, ospitate in vasche aperte. L’acquario, infine, prevede tour notturni, immersioni con i biologi e minicrociere al largo di Portofino per avvistare i cetacei. Informazioni: www.acquariodigenova.it
Oceanário di Lisbona - Inaugurato nel 1998 in occasione dell’Expo nel Parque das Nações, l’acquario della capitale portoghese è il più amato del Paese con circa un milione di visitatori ogni anno. Imperdibile per grandi e piccini è la visita all’enorme vasca centrale di cinquemila metri cubi che ospita cento specie diverse di creature degli oceani, dagli squali ai barracuda, dalle razze alle cernie. L’acquario, strutturato su due piani, ospita nelle sue vasche oltre 15mila specie marine e oceaniche, uccelli, mammiferi marini e piante appartenenti a 450 diverse specie. Quattro sono gli habitat ricreati: “Nord Atlantico”, “Antartico”, “Pacifico Temperato” e “Indiano Tropicale”. Al centro dell’edificio e visibile su due livelli c’è una vasca cilindrica di enormi dimensioni che riproduce l’oceano in 5 milioni di litri d’acqua salata dove nuotano squali, barracuda, cernie, tonni, murene e i maestosi e rari pesci luna. Informazioni:www.oceanario.pt
AquaDom di Berlino - Piccolo ma spettacolare, sicuramente insolito perché l’acquario della capitale tedesca è una grande torre cilindrica, alta 25 metri e con un diametro di 12, situata nella hall del centrale Radisson Blu Hotel. L’AquaDom, che fa parte del Sea Life Centre, con oltre 35 vasche e più di 5mila creature marine, ospita 1500 pesci tropicali e 100 specie diverse che si possono ammirare molto da vicino, entrando nella vasca tramite uno speciale ascensore di vetro che sale fino all’ultimo piano, tra banchi di pesci e coralli, fino al ristorante panoramico. Le visite durano appena una ventina di minuti ma sono davvero emozionanti. Informazioni:www.radissonblu.com
Oceanográfic di Valencia - E’ il parco marino più grande d’Europa con un tunnel sotterraneo lungo 70 metri e un ristorante sottomarino che regalano l’emozionante sensazione di stare sul fondo dell’oceano. L’acquario Oceanográfic di Valencia è una specie di città immersa con numerosi acquari, tra cui un delfinario profondo 11 metri, vasche di diverse dimensioni che riproducono i principali ecosistemi marini del mondo – “Antartico”, “Artico”, “Temperato”, “Mediterraneo” e “Tropicale” - laghi, lagune e isolotti che illustrano la vita marina di 45mila esemplari e 500 specie diverse; la struttura, inoltre, offre ai più piccoli l’esperienza di trascorrere una notte accanto alle vasche degli squali oppure di immergersi con una guida esperta. L’acquario si trova all’interno della “Città delle Arti e delle Scienze”, gigantesco complesso museale progettato da Santiago Calatrava, dove sorgono anche l’Hemisfèric con il cinema planetario, il tecnologico museo delle Scienze, didattico e interattivo, e la serra Umbracle, dove si passeggia per un chilometro tra piante tropicali. Informazioni:www.cac.es/oceanografic
Aquaworld Aquarium di Hersonissos - Aperto da aprile a ottobre, l’acquario del porto di Hersonissos, sull’isola di Creta, ospita numerose specie marine del Mediterraneo e tanti rettili provenienti da tutto il mondo in strutture in cui è stato ricreato il loro habitat naturale. Qui per i visitatori è possibile interagire con gli animali in totale sicurezza; nelle grandi vasche, invece, si ammirano polpi, tartarughe marine, cernie, razze, murene, scorfani rossi e i pesci rondine con le loro caratteristiche ‘ali’. L’acquario ospita anche gli animali feriti, curati dal personale specializzato della struttura. Informazioni: www.aquaworld-crete.com
Aquarium di La Rochelle - L’acquario della cittadina di La Rochelle, nella regione Nuova Aquitania, ospita un importante centro di ricerca sulle tartarughe, finanziato dal governo francese, che si prende cura delle testuggini durante l’inverno e le libera nelle acque dell’Atlantico d’estate, monitorandole tramite un microchip. Nell’acquario, uno dei più visitati del Paese, si trovano oltre 12mila animali marini appartenenti a circa 600 diverse specie ospitate in 75 vasche dedicate ai principali ecosistemi mondiali: “Atlantico”, “Tropicale”, “Indiano-Pacifico” e “Mediterraneo”. Tra i colorati anemoni e le stelle marine, i temibili barracuda e gli squali, le murene verdi e le tartarughe marine, ci sono anche i granchi giganti giapponesi, che possono raggiungere i 20 chili e misurare fino a 3,5 metri. Imperdibile è la galleria delle luci, 5 nuove vasche dove si riproducono le profondità degli abissi con gli effetti di bioluminescenza e fluorescenza. Tante sono le attività didattiche e le mostre temporanee nell’acquario che offre anche la possibilità di immergersi nelle vasche. Informazioni: www.aquarium-larochelle.com
The Deep di Kingston-Upon-Hull - E’ uno spettacolare acquario che vanta numerose specie marine in diversi ambienti, tra cui sette varietà di squali e un centro di ricerca nel campo della biologia marina. L’acquario The Deep, famoso per ospitare una coppia di pesci sega verdi, gli unici esemplari in tutto il Regno Unito, sorge a Kingston-Upon-Hull, nell’Inghilterra orientale, e la sua particolare struttura in vetro e acciaio domina l’estuario del fiume Humber. Nella più grande vasca dell’acquario, conosciuta con il nome di “Endless Ocean”, nuotano in 2,5 milioni di litri di acqua salata alcuni tra gli animali più spettacolari del mondo marino. Infine merita una visita il “regno del ghiaccio”, dove su tre piani si trova la divertente e quasi ipnotica casa dei pinguini. Informazioni: www.thedeep.co.uk
Den Blå Planet di Copenhagen - Sorge a Kastrup, un sobborgo della capitale danese, ed è con i suoi 10mila metri quadrati l’acquario più grande del nord Europa. Aperto al pubblico nel 2013, l’edificio dalle forme curvilinee ricorda un grande vortice circondato d’acqua. E’un museo scientifico con mostre e installazioni multimediali e interattive; diviso in otto sezioni ospita 53 vasche che ricreano i tre principali ecosistemi: “Laghi e mari del Nord”, “Fiumi e bacini tropicali” e “Oceano”. Nel cuore dell’acquario e nel tunnel oceanico si possono osservare i pesci più grandi: gli squali martello, che raggiungono i 7 metri di lunghezza, le razze, i barracuda, le murene e le tartarughe marine. Tra gli ospiti più ammirati ci sono le simpatiche lontre provenienti dall’Alaska. Informazioni: denblaaplanet.dk
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Concerti ed eventi in 19 siti Unesco e luoghi del "Patrimonio mondiale dell'umanità" di 10 regioni

 © ANSA

CASERTA - Concerti ed eventi in 19 siti Unesco e luoghi del "Patrimonio mondiale dell'umanità" di 10 regioni, dalla Reggia di Caserta al Sacro Monte di Varallo Sesia, dall'Orto Botanico a Padova al Nuraghe di Tanca Manna a Nuoro.
Parte il 28 aprile e dura fino al 1 maggio Unesco in Musica che vanta manifestazioni in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania, anche in vista dell'International Jazz Day del 30 aprile. Il progetto è coordinato dall'associazione I-Jazz, col supporto del Mibact, in collaborazione con l'associazione Italiana Giovani per l'Unesco, la Federazione Il Jazz Italiano, l'Istituto Italiano di Cultura a Parigi, il Comune di Pomigliano d'Arco, la Reggia di Caserta e l'Associazione Spazio Musica.
Pomigliano Jazz (www.pomiglianojazz.com), che è tra i promotori di I-Jazz e referente per la Campania, ha programmato due giornate di iniziative. Domenica 29 aprile alle 17.30 nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta con il duo Diálektos composto dalla cantante partenopea Maria Pia De Vito e il pianista britannico Huw Warren. Lunedì 30, invece, a Pomigliano d'Arco (NA) va in scena R.A.M. (random access music), progetto che vede insieme Flavio Guidotti (synth, elettronica), Aldo Capasso (basso elettrico, synth) e Massimo Del Pezzo (batteria), con ospiti Gamino e gli allievi della scuola Spazio Musica, che ospiterà il live set, anticipato alle 17.30 da proiezioni di film e video, ascolto guidato di vinili e presentazione di cd.


ansa

1 maggio, al museo per festa lavoratori Un lungo fine settimana all'insegna della cultura

 © ANSA

Martedì 1 maggio in occasione della Festa del Lavoro i principali musei, aree archeologiche e monumenti statali resteranno aperti, rispettando il normale piano orario e tariffario. Molti luoghi della cultura statali, inoltre, osserveranno l'apertura straordinaria il lunedì 30 aprile per un lungo ponte all'insegna dell'arte.
Dalla Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia al Museo di Palazzo Ducale di Mantova, dai Musei Reali di Torino al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dal Museo del Castello di Miramare a Trieste agli Scavi di Pompei, dal Parco Archeologico di Paestum alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma al Parco Archeologico di Ercolano, dalla Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino al Museo Nazionale Archeologico di Taranto fino al Colosseo, sono centinaia i luoghi della cultura statali che potranno essere visitati nei prossimi 4 giorni. Su www.beniculturali.it/1maggioalmuseo tutte le informazioni.
ansa

Capolavori di Matisse al Forte di Bard

 © ANSA


 Oltre 90 opere di Henri Matisse saranno esposte dal 7 luglio al 14 ottobre nelle sale del Forte di Bard, il principale polo culturale della Valle d'Aosta. Il titolo della mostra è 'Henri Matisse. Sulla scena dell'arte'.
    L'esposizione svilupperà una tematica centrale all'interno della vasta vita artistica del celebre artista del ventesimo secolo: il rapporto con il teatro e la produzione di opere legate alla drammaturgia. I capolavori presentati sono stati realizzati in un arco temporale di 35 anni, dal 1919 fino alla morte dell'artista, avvenuta nel 1954. Si tratta principalmente della cosiddetta 'période Nicoise'; Matisse, infatti, nel 1917 scelse Nizza come luogo principale della sua creazione artistica.

ansa

Turismo Viaggi La via Emilia compie 2.200 anni a Fotografia Europea di Reggio Emilia

La via Emilia © ANSA

Tappa a Reggio Emilia per il roadshow di Anas (Gruppo Fs Italiane) 'Congiunzioni', che celebra i 90 anni dell'azienda. Il camion itinerante è arrivato questa mattina in piazza Vittoria, davanti al Teatro Valli, nel cuore della città. Il truck attraverserà l'Italia, da Nord a Sud, facendo tappa nelle principali piazze italiane. Obiettivo dell' iniziativa, organizzata insieme a Polizia di Stato, è diffondere la cultura della sicurezza e dell'educazione stradale, ma anche promuovere la valorizzazione turistica dei grandi itinerari e raccontare la storia delle strade italiane. Chi sale, infatti, potrà anche consultare il catalogo virtuale di Anas, ripercorrerne la storia attraverso il documentario Rai 'Strade – 90 anni di storia italiana' e sfogliare il libro fotografico 'La strada racconta' con le immagini dell'archivio ANSA e Anas, che ricostruiscono i decenni della storia italiana attraverso le immagini scattate 'in strada', lì dove gli eventi accadono. A bordo anche la mostra 'Mi ricordo la strada': una selezione di immagini, solitamente esposta alla Triennale di Milano, che ripropone 10 grandi eventi che hanno fatto scendere in strada milioni di persone, come lo sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943, le Olimpiadi del 1960 a Roma, l'alluvione di Firenze nel 1966, fino a episodi più recenti come l'ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI.
La tappa del camion Anas nella città emiliana è stata anche l'occasione per presentare la mostra fotografica 'La via Emilia dal ‘900 ad oggi. Dall'archivio Anas'. Un amarcord dell'Emilia del secondo dopoguerra che ha raccolto una quindicina di immagini d'epoca della storica via di origine romana, diventando una sezione della mostra 'On the road Via Emilia 187 A.C.- 2017', allestita ai Musei Civici da Luigi Malnati, Roberto Macellari ed Italo Rota. "Noi gestiamo strade e non potevamo che festeggiare in strada", ha scherzato l'ad dell'azienda Gianni Vittorio Armani. "Il nostro viaggio che prosegue in questa tappa di Reggio Emilia, non è solo un viaggio attraverso lo spazio, le città e i territori", ha aggiunto l'ad, "ma anche un viaggio nella Storia, quella della nostra azienda e quella del nostro Paese, legate indissolubilmente dall'idea comune di sviluppo, ricerca e progresso. È proprio una strada come la via Emilia, giunta a noi dall'epoca dei romani, uno dei simboli che meglio esemplifica il volto della nostra azienda", ha concluso Armani. Le foto in mostra sono raccolte in un catalogo e 'guida alla mostra' patrocinato proprio da Anas.

VENEZIA, INSTALLATI TORNELLI PER DEVIARE I TURISTI

AL MOMENTO I VARCHI SONO DUE E SARANNO SPERIMENTATI DA DOMANI Sono stati installati oggi pomeriggio a Venezia i primi tornelli in metallo che serviranno da questo week end per fermare e deviare i turisti nel caso di eccessivo afflusso. Sarà la polizia municipale, in base all'ordinanza del sindaco, a decidere quando scatterà il blocco: i tornelli - uno vicino al Ponte di Calatrava, l'altro all'imbocco di lista di Spagna - daranno sempre via libera ai residenti, si chiuderanno invece per i turisti diretti a San Marco o Rialto. 
ansa

Silenzio, si viaggia. Si parte per i luoghi privi di rumore e rilassanti Ecco dove staccare veramente la spina: segnalato il Sacro Monte Calvario di Domodossola

silenzio e un grande senso di pace.
SACRO MONTE CALVARIO DI DOMODOSSOLA
CENTRO DI SPIRITUALITÀ SACRO MONTE CALVARIO DOMODOSSOLA
Un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio. 

Si sperimenta la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità. La casa dispone di quattro aree notte distinte. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno. 

Vi aspettiamo per una visita di qualche ora, di una giornata, di qualche giorno o per un soggiorno in Quaresima, a Pasqua e in estate.

Borgata Calvario 8 – Domodossola VB
tel. 0324242010 - cell. 3889069404


Altre segnalazioni
null © Ansa
Siete stressati dai continui squilli del cellulare o dalle notifiche dei social? Volete allontanarvi dalla routine del lavoro e disintossicarvi da traffico e rumori? Sono sempre più numerose le proposte di vacanze rilassanti in luoghi tranquilli e solitari, in eremi e monasteri aperti a chi vuole dimenticare le preoccupazioni e ritemprare lo spirito. Le destinazioni “digital detox” sono tra le più richieste tra coloro che cercano luoghi silenziosi e isolati dove staccare la spina dalla tecnologia e dai social. Ecco alcune località e strutture in giro per il mondo dove regna il silenzio e dove l’accoglienza ispirata alla quiete, al riposo e alla meditazione è diventato uno stile di vita. I “viaggi del silenzio”, infatti, regalano salute, un accrescimento spirituale e un modo nuovo di scoprire il mondo.
E’ il sibilo del vento l’unico rumore per chi, all’alba o al tramonto, decide di visitare il Grand Canyon, in Arizona: l’immensa gola di pietra creata dal fiume Colorado, lunga 446 chilometri e profonda fino a 1600 metri, ospita alcune zone completamente isolate e raggiunte da pochissime persone durante tutto l’anno. Lo spettacolo è davvero unico soprattutto se ci si avvicina a piedi sul versante meridionale e si guarda in basso, verso il centro della terra, dove i colori, dal nero al rosso e all’ocra, cambiano a ogni ora. La visita è da evitare durante la giornata quando i punti panoramici si affollano di turisti e le pale degli elicotteri disturbano la quiete.
Sempre negli Stati Uniti ma in Minnesota c’è un luogo che regala un’esperienza esemplare di silenzio assoluto: è la camera anecoica, cioè priva di eco, situata all’interno degli Orfield Labs di Minneapolis (www.orfieldlabs.com), il luogo più silenzioso del mondo, certificato dal Guinness dei primati. La camera è stata progettata per assorbire i suoni: il rumore di fondo misura -9,4 decibel, otto volte di meno della soglia umana di udibilità che è zero decibel. Chiunque sia entrato nella camera sperimentale ha resistito al massimo per 45 minuti, perché gli unici rumori che si percepiscono sono i propri: il battito del cuore, il suono dei polmoni, lo scorrere del sangue e il ronzio delle orecchie. Da impazzire se non si è pronti a una simile avventura. La camera, rivestita da particolari cunei in vetroresina e con doppie pareti di acciaio e un sistema di molle che annulla qualsiasi vibrazione, serve per la ricerca scientifica a testare il suono di determinati prodotti ma è aperta anche a visitatori e curiosi. Anche nell’università di Ferrara, nel dipartimento di ingegneria, è possibile entrare in una camera anecoica, aperta al pubblico solo in poche occasioni (de.unife.it).
La natura è rumorosa ma sicuramente regala suoni a cui non siamo più abituati; ecco perché passeggiare tra i boschi ci dà una sensazione di benessere e relax. E’ questa una delle motivazioni per cui i viaggiatori alla ricerca di pace e tranquillità optano per mete nordiche: l’Islanda, dove il 95 percento del suo vasto territorio incontaminato è silenzioso, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia. Sempre nel Nord Europa la capitale danese ha persino dedicato una sala del suo aeroporto, inevitabilmente rumoroso e trafficato, al silenzio: è la silent aviator lounge, oasi di calma con colori neutri, nel terminal 2 del Kastrup di Copenaghen .
Una full immersion nella tranquillità del paesaggio e soprattutto una piacevole ricerca della pace interiore sono possibili percorrendo i tradizionali “cammini spirituali”: il cammino di Santiago nel nord della Spagna, per esempio, la via Francigena in Italia o i percorsi tra i templi in Giappone, nel deserto del Gobi o lungo le vie impervie del Tibet o del Nepal. Qui, il magnifico monastero buddista di Kopan (www.kopanmonastery.com), vicino a Kathmandu, offre corsi di meditazione, frequentatissimi e tra i più richiesti. In realtà lungo i cammini sono numerosi i templi che propongono attività spirituali, abbinate a vacanze isolate dal mondo.
Anche nel nostro Paese molti monasteri e abbazie danno ospitalità per vacanze all’insegna della pace e dell’isolamento: soprattutto in Toscana e in Umbria è molto frequente trascorrere periodi di totale relax, meglio se in un centro benessere o nei luoghi aperti a corsi di yoga, meditazione o tai chi. Per la salute di corpo e mente. Tra le strutture più interessanti si segnalano l’eremo di Camaldoli (camaldoli.it), in provincia di Arezzo, che offre 15 camere per viaggiatori e pellegrini e momenti di preghiera o sedute di yoga. Nell’eremo ispirato a san Benedetto e san Romualdo non c’è campo per lo smartphone, ma tanta tranquillità in un ambiente molto semplice e informale per leggere un libro o semplicemente per riposare, cullati dal fruscio dei faggi che circondano il monastero.
Sempre in provincia di Arezzo, nelle foreste casentinesi, se si vuole trascorrere una vacanza immersi nella natura in un luogo tranquillo c’è il rifugio Casa Santicchio (www.santicchio.org), un casale dell’XI secolo lontano da strade e case che dispone di 8 camere e una tavolata per pranzi in comune. Il rifugio è circondato dai boschi di cerro e di faggio che si estendono fino al santuario di La Verna, luogo dove san Francesco visse a lungo e dove ricevette le stigmate. In Umbria, sulle colline di Orvieto, Scaramuccia Bukkosan Zenshinji (www.zenshinji.org) è un luogo di pace dove si praticano insegnamenti buddisti, si svolgono attività sportive come l’arrampicata e l’alpinismo e si imparano lo yoga e il tai chi. Chi, invece, è alla ricerca di un luogo più confortevole Eremito (eremito.com) è un monastero trasformato in un eco-resort di charme, dove non c’è connessione telefonica. Sorge a Parrano, in una valle poco conosciuta dell’Umbria, a una cinquantina di chilometri da Orvieto ed è un luogo restaurato sull’originaria struttura del Trecento secondo i canoni della bio-architettura, a cui sono stati aggiunti un ristorante vegetariano, un bar e una Spa; anche le celle dei monaci sono state riconvertite in camere di lusso, ricche di fascino e in stile minimalista. Sempre in Umbria il resort San Faustino (www.sanfaustinoresort.com), a Pietralunga, lungo la via Francigena, sorge su un’antica abbazia medievale benedettina; abbandonata e utilizzata come rifugio dai partigiani durante la seconda guerra mondiale, oggi è una residenza di lusso con 16 camere. In provincia di Bolzano il Romantik Hotel Turm (www.romantikhotels.com), a Fiè allo Sciliar, è un luogo dove ci si ritempra lontani da tecnologia e rumori: nella torre storica con vista sulle Dolomiti e in altre aree della struttura non c’è connessione telefonica. E’ un modo per invogliare gli ospiti a godersi le opere d’arte che impreziosiscono questo hotel, unico nel suo genere, a contemplare le Dolomiti e lo Sciliar dell’Alpe di Siusi e ad apprezzare la tranquillità del centro benessere e dei sentieri che attraversano il parco naturale dello Sciliar-Catinaccio, tra boschi, pascoli e masi di montagna. Infine, c’è un luogo che merita per tranquillità e bellezza: è la casa sull’albero dell’agriturismo La Piantata (www.lapiantata.it) di Arlena di Castro, in provincia di Viterbo. Nella “suite bleue” si dorme su una quercia antica sotto un cielo stellato, coccolati dal profumo del campo di lavanda che circonda la struttura. L’agriturismo mette a disposizione degli ospiti anche 4 camere, 3 piccoli appartamenti e un’altra casa sull’albero, sempre a 8 metri da terra.
Si può dormire nel silenzio e nella tranquillità anche in città rumorose e trafficate: “www.quiethotelroom.org” è un motore di ricerca che consente di trovare soluzioni ideali per sonni riposanti; per esempio nella capitale giapponese il Tokyo Station Hotel è una struttura silenziosa, costruita con due strati doppi di vetri, pareti di cemento rivestite con gomma isolante e mattoni e spesse tende che allontanano rumori e luci. Oppure il centralissimo hotel Catalonia di plaza Mayor a Madrid con insonorizzazioni, luci e colori tenui che regalano 
tratto da Ansa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale

#25aprile bel tempo spinge last minute #turismo #viaggi

 © ANSA


La forza di attrazione di mare e città d'arte viene aumentata dal bel tempo che spinge ancora le prenotazioni last minute per il 25 aprile. Secondo il monitoraggio condotta da Assoturismo Confesercenti - Cst, la saturazione dell'offerta ricettiva nazionale disponibile online per la Festa della Liberazione si attesta sul 72%, trainata dalle performance di città d'arte e località balneari, dove risulta occupato in media oltre l'80% delle camere offerte sul web. Un dato in grande crescita rispetto a pochi giorni fa (al 20 aprile era stato riservato solo il 66% delle stanze), anche grazie al meteo: cielo sereno e temperature in aumento hanno infatti portato ad un boom di vacanzieri dell'ultimo minuto, in particolare verso le località balneari, sia lacustri che marine, per le quali questo 25 aprile segna, di fatto, l'apertura della stagione estiva. Sotto le attese, invece, i flussi turistici nelle altre tipologie di destinazione.
    Tra le mete che già registrano oltre il 90% delle camere prenotate, infatti, accanto alle "solite" Firenze, Roma e Venezia ci sono anche Bologna, Napoli, Mantova, Genova e località prettamente balneari, come Lignano Sabbiadoro (che vede il 95% della disponibilità già occupata) e Jesolo. Ma anche Riva del Garda, Bellaria-Igea Marina, Castiglione della Pescaia e Capri hanno già venduto l'80% delle camere messe in vendita online. Tra le Regioni, invece, le performance migliori si registrano in Sardegna (78%), Toscana e Trentino Alto-Adige (77%) e Lazio (75%).
    "Il meteo favorevole ha dato una mano a recuperare un po' di visitatori italiani, ma la performance registrata per questo 25 aprile rimane comunque più debole di quanto sperato", spiega Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.
    "L'auspicio - spiega - è che si tratti di un rallentamento momentaneo, ma la prima parte del 2018, nonostante il recupero last minute dei ponti primaverili, finora è stata decisamente meno brillante dello stesso periodo del 2017".

ansa

Palma di Maiorca vieterà affitto appartamenti a turisti

Palma di Maiorca vieterà affitto appartamenti a turisti iStock. © Ansa

PALMA DI MAIORCA - L'amministrazione comunale di Palma di Maiorca, la molto turistica capitale delle Baleari, oggi ha annunciato che intende vietare da luglio ai proprietari di appartamenti in case plurifamiliari di affittarli ai turisti.
    La misura è stata decisa dalla giunta Ps-Podemos in risposta alle crescenti proteste degli abitanti contro la 'invasione turistica' della città. Sarà il primo provvedimento di questo tipo in Spagna.
    Secondo il sindaco Antoni Noguera la misura "farà tendenza". Proteste contro gli eccessi del turismo sono state registrate anche a Barcellona e Madrid.
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAsegnalato da Turismo Culturale @turismoland

Con Caseifici Aperti ponte all'insegna del Parmigiano Sabato 28 e domenica 29 aprile degustazioni Dop e visite guidate

Parmigiano Reggiano, sabato e domenica caseifici aperti © ANSA

Caseifici aperti ai Foodies per il ponte di fine aprile. In programma sabato 28 e domenica 29 aprile l'iniziativa di promozione finalizzata a far conoscere la zona d'origine di produzione del Parmigiano reggiano Dop circoscritta tra Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova che vale economicamente un giro d'affari al consumo di 2,2 miliardi di euro per oltre 3,65 milioni di forme prodotte nel 2017, secondo i dati del Consorzio di tutela della denominazione. 


L'appuntamento da buongustai consente nello specifico di toccare con mano la naturalità e la genuinità del Re dei formaggi, partecipando al rito della creazione della forma e alla visita dei magazzini di stagionatura nei quali il formaggio riposa almeno un anno prima di raggiungere le tavole dei consumatori. Per partecipare alle giornate- spiegano gli organizzatori- è sufficiente consultare il sito www.parmigianoreggiano.it dove è pubblicata una lista dei caseifici aderenti, orari di apertura ed eventi proposti.



Nel corso delle visite ai caseifici sarà possibile degustare il prodotto di diversa stagionatura contraddistinta da un bollino di qualità (color aragosta, oltre 18 mesi, argento con una stagionatura superiore ai 22 mesi, oro con oltre 30 mesi) e una gamma di produzioni che possono derivare dal latte di Vacca bianca modenese, Vacca rossa reggiana, Vacca bruna e frisona italiana nel rispetto della biodiversità. Non mancherà inoltre la possibilità di conoscere il Parmigiano reggiano di montagna, le produzioni riservate agli intolleranti alimentari e quelle osservanti delle regole religiose come il Parmigiano Reggiano Kosher destinato ai consumatori di fede ebraica e il Parmigiano Reggiano Halal che concilia il disciplinare di produzione della Dop con le indicazioni della normativa islamica.(ANSA).


In Georgia, dove iniziò il sogno di Martin Luther King

Georgia © ANSA


Era il 17 aprile del 1944 e la confraternita 'Colored Elks' della Georgia tiene la sua convention annuale alla 'First African Baptist Church' a Dublin, una cittadina a circa 200 km da Atlanta. Per l'occasione sponsorizza un concorso di dissertazione. Sul podio sale uno studente 15enne del liceo 'Booker T. Washington' di Atlanta e tiene un discorso intitolato 'The Negro and the Constitution' (I neri e la Costituzione). Quello studente si chiamava Martin L.
    King e una platea ignara era stata appena testimone degli albori del movimento per i diritti civili (Civil Rights Movement) con il suo leader piu' carismatico, il futuro premio Nobel per la pace nel 1964 nonché il reverendo Dr. Martin Luther King. Cinquant'anni dopo la sua morte, la Georgia onora il reverendo con un itinerario che ricalca le sue orme e ribattezzato 'Georgia's Footsteps of Dr. Martin Luther King, Jr.
    Trail'. A Dublin, quel podio da dove il giovane Mlk ebbe modo di dimostrare le sue capacita' oratorie e' ancora nella chiesa battista, all'esterno una placca per ricordare quel giorno mentre di fronte la citta' ha realizzato il Martin Luther King, Jr. Monument Park, con un murales e la scritta 'Where the Dream Began' (dove inizio' il sogno). Nel suo viaggio di ritorno in autobus verso Atlanta, il giovane Mlk fu vittima di un episodio razzista quando per la prima volta gli fu chiesto di cedere il suo posto e di sedersi nel retro con il suo insegnante.
    All'inizio si rifiuto' ma poi il suo stesso insegnate lo convince a cedere. Circa 10 anni dopo Rosa Louise McCauley Parks fu protagonista del Montgomery Bus Boycott quando si rifiuto' di cedere il suo posto nella sezione per soli neri ad un passeggero bianco. Il viaggio sulle orme di Mlk passa anche per Atlanta, la citta' dove nacque il 29 gennaio del 1929. A Auburn Street, tra le altre cose, c'e' la casa che gli ha dato i natali, la Ebenezer Baptist Church, dove fu battezzato e ordinato ministro di culto, il memoriale con la sua tomba e quella della moglie Coretta. L'intera area e' stata designata 'Martin Luther King Jr Historical Park'. Ad Atlanta si puo' visitare anche il 'South View Cemetery', il primo luogo dove fu sepolto e il 'Center for Civil and Human Rights', un museo dedicato alle conquiste del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Ad un'ora di distanza da Atlanta c'e' Macon, un'altra roccaforte dei diritti civili con il museo Tubman, dedicato a Harriett Tubman, conosciuta come la 'Mosè della gente nera' per aver guidato verso la liberta' decine di schiavi. Oltre a battersi per l'abolizione della schiavitu' la Tubman e' stata anche attivista del movimento per il suffragio femminile.
    http://www.exploregeorgia.org, http://www.georgia.org/newsroom/press-releases/georgia-tourism-l aunches-georgias-footsteps-of-dr-martin-luther-king-jr-trail/ 


ansa - 24 aprile 2018 ore 06,46

Monte Sant'Angelo, cinque eventi

 © ANSA

BARI - Monte Sant'Angelo, pesino dauno arroccato sul promontorio del Gargano, è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell'Umanità tutelato dall'UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (2011, nell'ambito del sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)"), e le faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell'ambito del bene transnazionale "Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa"). Una "responsabilità enorme", un 'brand' che può essere un fattore decisivo di sviluppo e che l'amministrazione comunale intende sostenere promuovendo una serie di iniziative di valorizzazione.
    Si parte il 30 aprile con l'International Jazz Day; dal 4 al 12 maggio la prima edizione di "Michael. Festival del patrimonio culturale, spirituale, naturale, enogastronomico"; il 25 giugno "Monte Sant'Angelo Longobarda", per il settimo anno dal riconoscimento del sito seriale "I Longobardi in Italia"; il 7 luglio un evento ricorderà il primo anno dal riconoscimento Unesco delle faggete vetuste della Foresta Umbra e tra ottobre e novembre la prima edizione della "Settimana dell'Educazione" con gli Istituti scolastici.
    Negli ultimi anni, inoltre, precisa un comunicato, a Monte San'Angelo sono arrivati altri importanti riconoscimenti: nel 2014, il National Geographic inserisce la Sacra Grotta dell'Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo: la Grotta di Monte Sant'Angelo è l'unica italiana presente nella classifica dell'autorevole rivista americana; nel 2017 Skyscanner (tra i maggiori motori di ricerca relativi ai viaggi) inserisce Monte Sant'Angelo tra le venti città più belle d'Italia; sempre nel 2017, la Regione Puglia inserisce il Comune nell'elenco regionale dei "Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte"; nel febbraio 2018 la guida verde della Michelin assegna il massimo riconoscimento al centro storico, le tre stelle.
    (ANSA).

Wine relais di lusso in borgo siciliano

 © ANSA
NISCEMI (CALTANISSETTA) - Quarantaquattro ettari di vigneto in una delle zone a maggiore vocazione vitivinicola della Sicilia; un wine relais di lusso realizzato in un baglio del '700, tra Caltagirone e Piazza Armerina, ai margini della Riserva naturale Sughereta di Niscemi; un ristorante affidato a uno chef siciliano emergente e una scuola di cucina sviluppata in collaborazione con Le Cirque di New York. Sono i punti di forza della Tenuta Feudi del Pisciotto, che ha inaugurato in questi giorni la stagione 2018. La tenuta si trova su un'area con un forte carattere agricolo e con un genius loci peculiare, tutto da scoprire. Proprio per questi motivi l'editore Paolo Panerai, Ceo di Class Editori e produttore di vino in Toscana, nel 2002 ha deciso di investire in questa zona della Sicilia sud orientale. Feudi del Pisciotto è un suggestivo borgo agricolo del '700, arroccato sulla cima di una balza tufacea degradante verso il Mediterraneo, che ha mantenuto quasi intatte le sue architetture originarie ed a cui sono stati aggiunti i corpi di fabbrica della nuova cantina e della barriccaia che ne hanno fatto una delle strutture enologiche e di ospitalità più avanzate in Sicilia. Il Wine Relais di Feudi del Pisciotto offre ospitalità in 10 camere, tutte ricavate nell'ala più antica del Palmento. Un ambiente esclusivo dove l'arredamento di design è in perfetta armonia con gli ambienti del baglio settecentesco e con grandi spazi comuni all'aperto. Nelle camere e negli spazi comuni, manufatti artigianali commissionati ad artisti locali, con le ceramiche di Caltagirone in bella evidenza o pezzi di design contemporaneo.
    All'interno anche una zona wellness e un'area relax esterna. L'offerta di Feudi del Pisciotto si completa con la presenza del Ristorante Il Palmento di Feudi e della Scuola di Cucina sviluppata in collaborazione con Le Cirque di New York. Il Ristorante è ricavato negli spazi a volte e travi del palmento e si affaccia a vista - attraverso un pavimento in cristallo - sulla scenografica bariccaia. Il Palmento di Feudi propone una cucina gourmet di tipicità siciliana, affidata dal marzo scorso al dinamico chef siracusano Christian De Simone, 35 anni, che ha maturato esperienze tra Trentino, Toscana e Puglia (presso l'Antica Masseria dell'Alta Murgia, sotto l'ala professionale di Gianfranco Vissani), per poi ritornare nella sua terra d'origine dove ha lavorato, dal 2014, presso il Grand Hotel Ortigia. Il Palmento dei Feudi ambisce a diventare una destinazione gourmet internazionale grazie anche alla Cooking School Le Cirque, sviluppata in collaborazione con l'iconico ristorante di New York della famiglia Maccioni. Una scuola che organizza corsi residenziali da un minimo di 2-3 giorni e fino a 2 settimane.
    La tenuta vinicola si sviluppa all'interno della DOCG Cerasuolo di Vittoria. Qui prosperano varietà autoctone (Nero d'Avola, Frappato, Inzolia) ed internazionali (Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero) da cui nascono, anche grazie al talento dell'enologo Alessandro Cellai e ai suggerimenti di Giacomo Tachis (padre del Rinascimento enologico italiano), vini di grande qualità e successo, come dimostra l'inserimento del Nero d'Avola 2015 - etichetta Versace nella Top 100 di Wine Spectator del 2017. (ANSA).
24 Aprile 2018 ore 06,05

'Il Quattrocento a Fermo' evoca fasto degli Sforza

 © ANSA
FERMO - Una mostra evocativa che con 70 opere tra dipinti, ceramiche, oreficerie, miniature e tessuti ripropone i fasti della corte di Francesco Sforza, signore della città di Fermo fino alla sua cacciata nel 1446. L'hanno promossa, a cura di Alessandro Marchi e Giulia Spina nella Chiesa di San Filippo a Fermo fino al 2 settembre, la Regione Marche e il Comune di Fermo, nell'ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio culturale 'Mostrare le Marche', di cui sono ancora in corso le esposizioni 'Capriccio e Natura' a Macerata e 'Cola dell'Amatrice' ad Ascoli Piceno. Intitolata 'Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e avanguardia da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli', la mostra è divisa in cinque sezioni a partire da quella dedicata a Nicola di Ulisse, pittore senese già attivo in Valnerina, che fu chiamato dagli Sforza ad abbellire la superba rocca del Girfalco, abitata dalla famiglia e poi distrutta dai fermani per abbatterne il simbolo. Si può solo immaginare la bellezza degli affreschi che l'arricchivano, anche per onorare l'illustre sposa di Francesco, Bianca Maria Visconti, ma il Polittico di Sant'Eutizio, arrivato da Spoleto ed appena restaurato dopo il sisma del 2016, assieme al Cristo Risorto, visibile solo in mostra perché il Museo La Castellina da cui proviene è oggi inagibile, ne offrono un esempio. Con loro tornano a Fermo anche le opere realizzate dagli altri artisti che lavorarono al Girfalco, da quelle di Bartolomeo di Tommaso da Foligno ad Andrea Delitio da Lecce de' Marsi a Luca de Alemania. E ci sono anche quelle che testimoniano la vasta rete di rapporti e reciproche influenze tra la città e l'Appennino, e con gli artisti toscani, tra cui spiccano una cartapesta della bottega di Antonio Rossellino e il frammento di una Pala di Mattia della Robbia. L'esposizione documenta inoltre la vasta produzione tardogotica locale con Fra Marino Angeli, che firma il Trittico di Monte Vidon Combatte, Pierpalma e il fratello Lorenzo da Fermo, cui sembrano collegarsi alcuni dipinti finora anonimi. Infine la sezione dedicata alle stupende tavole di Carlo e Vittore Crivelli e quella degli oggetti: miniature, reliquiari, boccali splendidamente decorati, ceramiche e preziose stoffe ricamate, che concorrono a restituire al visitatore l'immagine di una città che fu per un lungo periodo storico capitale di uno Stato ricco e raffinato.
ansa - 24 Aprile 2018 ore 05,57

Arte e cultura nelle chiese sconsacrate da San Servolo a San Demetrio Da Nord a Sud nei luoghi dello spirito oggi aperti a mostre, eventi e concerti

L’isola di san Servolo, cittadella dello studio, della ricerca e della cultura a Venezia © Ansa

VENEZIA - Sono migliaia le chiese e le strutture monastiche sconsacrate su tutto il territorio italiano; molte di queste sono in stato d’abbandono mentre altre sono state recuperate e trasformate in edifici storici, aperti alle visite. Solo un esiguo numero è stato destinato ad attività legate all’arte e alla cultura: grazie soprattutto a donazioni private sono nate biblioteche, gallerie d’arte, teatri, auditorium, atelier e centri polifunzionali per eventi, congressi e convegni. Da Nord a Sud, ecco otto esempi di luoghi di culto che hanno perso la funzione ecclesiastica ma non il proprio fascino; piuttosto hanno acquistato una validità culturale e, in alcuni casi, di aggregazione sociale.
San Servolo - L’isola di san Servolo, a pochi minuti di battello dalla centralissima piazza san Marco di Venezia, nel Settecento era la sede di un convento benedettino trasformato poi in un ospedale psichiatrico; oggi l’isolotto - cinque ettari di terra con un parco di pini d’Aleppo, ulivi e tigli - è diventato una cittadella dello studio, della ricerca e della cultura dove soggiornano studiosi e universitari ma anche artisti e turisti provenienti da tutto il mondo e partecipanti a workshop che lì vengono organizzati sempre più spesso. Negli anni Novanta il comune di Venezia, proprietario dell’isola, ha avviato il recupero edilizio creando un centro di promozione multiculturale: dal 2004 sono nate la sezione multimediale dell’Accademia di Belle Arti, il collegio internazionale di Ca’ Foscari e la Venice International University. Nell’ultimo decennio san Servolo, oltre a ospitare il museo della Follia e la sede della fondazione Basaglia, ha accolto diversi padiglioni della Biennale d’arte e di architettura, eventi e mostre temporanee di fotografia, pittura e scultura, festival musicali e rassegne video. Il suo incantevole parco, inoltre, è stato spesso utilizzato da artisti contemporanei per la realizzazione di installazioni; tra le opere permanenti si segnalano le sculture di Pino Castagna, Pietro Consagra, Sandro Chia, Fabrizio Plessi, Gianni Aricò e Oliviero Rainaldi. Informazioni: sanservolo.servizimetropolitani.ve.it
Santa Maria della Misericordia - Sempre a Venezia la scuola di santa Maria della Misericordia era uno dei simboli della cristianità della Serenissima, nata nel Medioevo come confraternita legata alla chiesa dell’abbazia della Misericordia e che raggiunse l’apice del successo sociale, politico e religioso durante la Repubblica di Venezia. Sorge nel sestiere di Cannaregio, parte nordoccidentale della città, e oggi è un enorme spazio su due piani, unico nel suo genere, che unisce arte, storia e architettura a impianti tecnologici all’avanguardia grazie a un sapiente restauro che non ha intaccato l’anima dell’edificio. La scuola ospita eventi, mostre, convegni e spettacoli. Informazioni: www.misericordiadivenezia.it
San Paolo Converso - Nel cuore di Milano, all’incrocio tra corso Italia e piazza sant’Eufemia, la chiesa di san Paolo Converso, sconsacrata e chiusa al pubblico dal 1808, ospita dal 2014 la sede dello studio “CLS Architetti”, che usa gli spazi interni per organizzare eventi e mostre. L’ultima, dedicata all’artista americano Asad Raza e realizzata lo scorso autunno, ha restituito alla città un importante spazio espositivo e ha stupito i visitatori con l’allestimento di un campo da tennis. Il luogo sacro era nato nel Cinquecento come chiesa dell’annesso convento della congregazione delle Angeliche; nel 1808, a seguito delle soppressioni conventuali di epoca napoleonica, il monastero venne chiuso, la chiesa sconsacrata e adibita a magazzino. I restauri cominciarono nel 1932 e la chiesa venne destinata a sala per concerti di musica sacra; per l’ottima acustica venne adibita a sala d’incisione per le registrazioni discografiche fin dagli anni Sessanta, in particolare per l’etichetta discografica “La voce del padrone”. Lo studio di registrazione, detto “la Basilica”, restò attivo fino al 1982. Informazioni: www.clsarchitetti.com
Santi Teresa e Giuseppe - Sempre a Milano la chiesa barocca dei santi Teresa e Giuseppe nella centrale via della Moscova è diventata una mediateca, una biblioteca multimediale usata per conferenze e convegni. Abbandonata da decenni e usata come sede distaccata della biblioteca nazionale braidense, la chiesa venne restaurata radicalmente grazie al progetto di MxM, che decise di utilizzare l’antico sito religioso come primissima biblioteca senza libri in Italia, un centro del sapere multimediale e luogo di cultura. Informazioni: www.mediabrera.it
Sant’Andrea de Scaphis - A Roma, tra i vicoli del quartiere di Trastevere, l’oratorio medievale di sant’Andrea de Scaphis, poi dei Vascellari, venne sconsacrato nel 1942, quando la confraternita dei Vascellari venne sciolta e gli arredi religiosi trasferiti nella basilica di santa Cecilia. Da allora l’antica chiesetta divenne prima una falegnameria e dal 2015 la sede della galleria d’arte contemporanea di proprietà del newyorkese Gavin Brown. Nell’affascinante spazio espositivo sono tanti gli artisti contemporanei che possono esprimersi con mostre, monologhi e presentazioni. Informazioni:www.santandreadescaphis.com
Oratorio del Gonfalone - La chiesa di santa Maria Annunziata del Gonfalone, a pochi passi dalla centralissima via Giulia di Roma, venne sconsacrata dal 1960 e da allora ospita la sede del coro polifonico romano che, da dicembre a maggio, organizza una raffinata stagione di concerti con l’intervento di famosi musicisti e interpreti. La chiesa venne costruita nel Cinquecento sui resti di un’antica confraternita e impreziosita con un pregiato soffitto ligneo e dodici affreschi del Manierismo romano che ritraggono la storia della “Passione di Cristo”. I prestigiosi ambienti del complesso del Gonfalone si prestano anche all’organizzazione di eventi culturali, scientifici e congressuali. Le sale ospitano convegni, presentazione di libri, mostre fotografiche e di pittura. Info:www.oratoriogonfalone.com
Santi Demetrio e Bonifacio - Nel centro storico di Napoli la settecentesca chiesa dei santi Demetrio e Bonifacio è diventata l’aula magna della facoltà di architettura dell’università Federico II. Qui dall’ultimo restauro del 1986 vi si tengono seminari, mostre, convegni e sedute di laurea. All’interno la chiesa, dopo una lunga e travagliata storia e la chiusura al culto dall’inizio dell’Ottocento, conserva tre interessanti dipinti datati 1748: San Demetrio e San Bonifacio, la Madonna con Bambino e i Santi Paolo eremita, Leonardo abate e Ignazio martire, rispettivamente di Nicola Maria Rossi, Antonio Romeo e Gennaro Gamba. Informazioni: www.unina.it
Chiesa dell’Immacolata - Nel centro storico di Savoca, comune medievale in provincia di Messina e set cinematografico per alcune scene del celebre film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, sorge la seicentesca chiesa dell’Immacolata, chiusa al culto dal 1940 e oggi sede del Centro filarmonico. La chiesa, un tempo ricca di opere d’arte e di altari pregiati, era dedicata a sant’Antonio da Padova ma veniva popolarmente chiamata la chiesa dell’Immacolata. Quando venne sconsacrata tutte le opere vennero trasferite nella vicina chiesa di san Nicolò; poi nel 1998 e successivamente nel 2003 la chiesa venne restaurata e all’interno venne costruita un’opera architettonica in legno a forma di chiglia di nave, studiata appositamente per favorire l’acustica. Il Centro filarmonico è pensato anche per mostre e incontri culturali con vista sullo Ionio e a pochi chilometri da Taormina. Informazioni:www.comunesavoca.gov.it
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

#Turismo #Svizzera #Ticino #Giardini in #arte il verde si fa #cultura


(ANSA) - ASCONA, 22 APR - La cultura dell'ambiente, della natura, del giardino e della salute insieme all'arte, al turismo e alla didattica: sono i temi di Giardini in Arte, manifestazione dedicata al verde, la cui prima edizione si svolgerà dal 4 al 6 maggio al Monte Verità e al Parco Castello San Materno di Ascona in Canton Ticino. Tanti gli appuntamenti previsti nel corso della manifestazione, tra allestimenti a tema, una mostra mercato di piante officinali e aromatiche e di altre essenze (in programma nel parco del Castello San Materno), incontri culturali, installazioni artistiche (esposte fino al 1 luglio nell'enorme parco di sette ettari del Monte Verità) e attività didattiche come le passeggiate e i laboratori per adulti e bambini. Nella sala Balint del Monte Verità verrà poi allestita una libreria verde a cura di Books and Services - Edizioni Casagrande, con una selezione di libri di paesaggistica, botanica, cucina, fitoterapia, gastronomia e narrativa. Durante la manifestazione, oltre a una navetta gratuita che collegherà il Monte Verità e il Castello San Materno, saranno disponibili alcuni punti di ristoro, rigorosamente vegetariani.(ANSA).
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Ponti primavera all'insegna città d'arte

 © ANSA

ROMA - Ponti di primavera all'insegna delle città d'arte. Complessivamente, secondo le stime del Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, tra il 25 aprile e il 1 maggio le località di interesse storico-artistico si avviano a registrare 4,3 milioni di presenze, segnando un aumento dell'1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno.
    Una performance in controtendenza con le altre tipologie di destinazione, per le quali si prevedono invece risultati stabili o in lieve arretramento rispetto al 2017, anno in cui la vicinanza tra i ponti di primavera e la Pasqua alta (festeggiata il 16 aprile) aveva portato ad un'accelerazione dei flussi turistici. Tra le città più gettonate, come sempre, Roma, Venezia e Firenze, ma anche Napoli, Bologna, Torino, Matera, Mantova, Milano e Palermo. Ad oggi, nelle principali città d'arte italiane, risultano già prenotate l'82% delle camere disponibili online per il periodo del 25 aprile e l'88% per il 1 maggio, ma le percentuali sono destinate a salire.
ansa - 23 Aprile 2018 ore 05,30
   

#Cervia #festival internazionale #aquiloni Dal 20 aprile all'1 maggio, Thailandia e Maori ospiti d'onore

 © ANSA


Oltre trenta Paesi sono rappresentati ad 'Artevento', Festival internazionale dell'aquilone in programma dal 20 aprile all'1 maggio a Pinarella di Cervia (Ravenna). Ideato a fine anni '70 dal pittore Claudio Capelli, dal 1981 il festival celebra l'aquilone come oggetto d'arte, elemento spettacolare e strumento didattico. Fra i più longevi eventi internazionali del genere, è stato inserito dalla fondazione americana Drachen "tra i 10 best kite festival al mondo, cui partecipare almeno una volta nella vita".
    Ospiti d'onore quest'anno le delegazioni Thailandese e Maori, pronte a fornire una presentazione a tutto tondo dei propri usi e costumi: non solo cultura dell'aquilone, ma anche musica, danza, cibo, artigianato e folklore. Anche il Servizio Filatelico Temporaneo attivato da Poste Italiane storicizza per la prima volta il festival, con un bollo speciale commemorativo della 38/a edizione. Tra i momenti clou, sabato 28 alle 21.30, una performance corale di luci, suoni e giardini del vento.


ansa - 23 Aprile 2018 ore 05.24

Un hashtag di 100.000 anni fa, era una decorazione Scolpito nella roccia in una caverna sudafricana

L’hashtag di 100.000 anni fa scoperto in Sudafrica (fonte:  Christopher Henshilwood e Francesco D'Errico) © Ansa
Le linee rette che si intersecano nella classica forma del cancelletto sono inconfondibili e inequivocabilmente oggi vengono interpretate come un hashtag, ma è davvero difficile capire che cosa significassero per gli uomini che circa 100.000 anni fa le avevano incise nella roccia rossastra di una caverna sudafricana. C'è chi le considera il più antico simbolo mai prodotto nella storia umana, ma molto più probabilmente erano semplici decorazioni, come dimostra la ricerca danese presentata nella conferenza internazionale sull'evoluzione del linguaggio Evolang, appena conclusa in Polonia, a Torun.

A giungere a questa conclusione, si legge sul sito della rivista Science, è stato il lavoro di squadra che ha visto gli archeologi confrontarsi con esperti di scienze cognitive, coordinati da Kristian Tylén, dell'università danese di Aarhus. Insieme i ricercatori hanno esaminato decine di graffiti nelle rocce trovate nel sito sudafricano Blombos, a circa 300 chilometri a Est da Città del Capo. Li hanno poi confrontati con le linee parallele e quelle incrociate in una sorta di scaletta incise sulle conchiglie fra 52.000 e 109.000 anni fa. Era l'epoca in cui l'Homo sapiens esisteva da tempo, ma precedeva molto quella delle prime pitture finora scoperte. 

E' stato un esperimento cognitivo a decidere che gli hashtag d'epoca non erano le più antiche opere d'arte del mondo né i più antichi simboli, ma semplicemente decorazioni piacevoli da guardare. In quanto tali, infatti, i simboli vengono tramandati sia nel tempo sia in popolazioni diverse e in questi passaggi il loro aspetto subisce dei leggeri cambiamenti. Una decorazione resta invece sempre uguale a se stessa. Gli emoji per esempio, hanno osservato i ricercatori, non potranno mai essere dei simboli perché hanno ovunque lo stesso aspetto.

Nell'esperimento è stato chiesto agli studenti di 65 università danesi di esaminare 24 segni, tra quelli incisi sulle rocce e sulle conchiglie, e poi di copiarli dopo averli guardati rapidamente. E' emerso così che i volontari non distinguevano affatto i segni scoperti in una zona da quelli di una zona diversa. Un altro esperimento, più complesso, ha infine dimostrato, ha detto Tylén nella conferenza, che "non abbiamo a che fare con un sistema simbolico perché ogni segno ha un significato diverso".
ansa - 23 Aprile 2018 ore 05.17