FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018
Bellissima iniziativa culturale a Domodossola: è un'occasione privilegiata per conoscere anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola dei Padri Rosminiani / http://sacromontecalvario.blogspot.com

 
Il 26 e 27 ottobre a Domodossola due giorni dedicati ad Antonio Rosmini ad oltre 220 anni dalla nascita. La Filosofia dopo le “filosofie” - La sfida rosminiana alla contemporaneità  è il convegno di studi, aperto a tutti e con ingresso libero che porterà esperti, studiosi e filosofi per un confronto sul pensiero rosminiano. Tra gli appuntamenti anche un workshop filosofico e l'anteprima nazionale del docufilm dedicato ad uno dei maggiori filosofi dell'Ottocento europeo.
Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, l'obiettivo del convegno, che non sarà dunque rivolto esclusivamente al passato, ma che a partire dal pensiero rosminiano, cercherà di definire quali risultati potrebbero produrre nella società di oggi le sue teorie.
Beato dal 2007, Antonio Rosmini fu ordinato sacerdote a 24 anni appena compiuti, e da subito mostrò un grande interesse verso gli studi filosofici. Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d'amicizia con Alessandro Manzoni che di lui affermò: “È una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità”.
Scrivono gli organizzatori: "Le tesi filosofiche di Rosmini risultano di assoluta attualità, partendo da postulati fondanti come l'inalienabilità dei diritti naturali della persona e strizzando l'occhio alla filosofia di Kant, pur nella consapevolezza dei limiti che le teorie del filosofo tedesco contenevano. Quello del 26 e 27 ottobre sarà dunque un momento di confronto non solo per 'addetti ai lavori', ma aperto a tutti coloro che – magari anche per la prima volta –desiderano avvicinarsi alla conoscenza del Beato Rosmini, la cui salma oggi riposa a pochi chilometri da Domodossola, presso il Santuario del SS. Crocifisso di Stresa.
Il convegno del 26 e 27 ottobre sarà decisamente innovativo, grazie soprattutto all'organizzazione del workshop filosofico in programma alle ore 15 della prima giornata: un laboratorio in cui i quattro relatori converseranno con le ragazze e i ragazzi dei licei interessati ad approfondire le tematiche legate alla metodologia di studio della filosofia e a stabilire un corretto approccio di confronto con i grandi pensatori del passato".

Il convegno è promosso da: Fondazione “Paola Angela Ruminelli” di Domodossola, Liceo delle Scienze Umane / Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale “Antonio Rosmini” di Domodossola, Associazione Culturale “Mario Ruminelli” di Domodossola in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa, Rosmini Institute “Philosophical Research Center” di Varese, Comune di Domodossola con il patrocinio del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola.
Il convegno consente il riconoscimento di crediti per gli insegnanti partecipanti.

Il programma dettagliato del convegno:
Venerdì 26 ottobre
Sala Conferenze della Unione Montana delle Valli dell’Ossola
Ore 09:30 Saluti istituzionali
Ore 10:15 Apertura dei lavori a cura di Samuele Francesco Tadini
Ore 10:30 Luciano Malusa: Antonio Rosmini tra “Risorgimento” e “Rinnovamento”. Una prospettiva storico- filosofica
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15:00 Laboratorio filosofico (Philosophical Workshop) aperto agli studenti di filosofia dei licei.
Luciano Malusa, Il filosofo e il suo contesto storico-culturale
Markus Krienke, Approcciare il pensiero di un filosofo in lingua straniera
Stefania Zanardi, Oltre le opere: conoscere un filosofo attraverso le lettere e i diari
Samuele Francesco Tadini, Interpretare il pensiero di un filosofo
Sabato 27 ottobre
Sala Bozzetti presso il Sacro Monte Calvario
Ore 09:00 Stefania Zanardi – Rosmini oggi: dalla condanna ecclesiastica alla beatificazione
Ore 10:00 Markus Krienke – Morale, diritto e politica: quale filosofia cristiana per la nostra contemporaneità? Ore 11:00 Coffee break
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15.00 Samuele Francesco Tadini: Metafisica rosminiana e “metafisiche” contemporanee
Ore 16.00 Dibattito
Ore 16.30 Marco Finola: Presentazione e proiezione in anteprima nazionale del Docufilm dedicato ad Antonio Rosmini
Ore 18.30 Chiusura dei lavori a cura di Massimo Gianoglio
Ore 19.30 Cena conviviale
Ore 21.30 Concerto di musica classica promosso dall’Associazione Culturale “Mario Ruminelli” a cura della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Ecco le 10 migliori pizzerie d'Italia secondo Tripadvisor

Le 10 miglior pizzerie d'Italia secondo Tripadvisor © Ansa
ansa
Due top ten da leccarsi i baffi: sulla base delle recensioni e opinioni dei buongustai TripAdvisor stila la classifica delle migliori pizzerie e delle migliori città per la pizza in Italia. "Un po’ a sorpresa, la prima pizzeria della Top 10 è in Calabria ma sono Napoli e la Campania a confermarsi regine incontrastate della pizza: a buon intenditor…" commenta Valentina Quattro, portavoce di TripAdvisor in Italia.
A Rende è tutta… “N'ata Cosa” - “Assolutamente una delle migliori pizzerie in città, da provare almeno una volta, ma attenzione, potreste ritornare più e più volte” scrive un recensore a proposito di N’ata Cosa, pizzeria di Rende in Calabria, che si aggiudica lo scettro di miglior pizzeria italiana secondo gli utenti di TripAdvisor. Numerosi recensori la citano come vera pizza napoletana, a dimostrazione che la città partenopea ispira i pizzaioli di tutta Italia. A Modena si trova invece la seconda classificata Pizzeria da Arturo e il terzo gradino del podio è occupato da Pizzeria 'O Sarracin di Nocera Inferiore. Anche il resto della classifica è un tour della penisola, isole comprese, da San Vito lo Capo (Pizza e Sfizi, 4/o) a Treviso (Pizzeria Spillo, 5/o), passando per Golfo Aranci (Pizzeria La Pecora Viziosa, 6/o), Torino (Fratelli Pummaro', 7/o), Avellino (Pizzeria Erreclub di Carmine Ragno, 8/o) e Giulianova (Pizzeria Dal Cilentano, 9/o) e chiudendo con Salerno (Pizzeria La Smorfia, 10/o).
Napule mille culuree… una pizza d’eccellenza - Da poco meno di un anno la pizza napoletana è Patrimonio dell’Umanità e la sua patria non smentisce questo importante traguardo: non solo Napoli risulta la città dove mangiare la migliore pizza in Italia seguita da Salerno, seconda, e in quinta posizione da Avellino ma la Campania domina anche la classifica delle migliori pizzerie con ben tre ristoranti nella Top 10. Terza città della pizza risulta essere Modena seguita da Treviso (4/a) mentre nella seconda parte della classifica si susseguono Trapani (6/a), Latina (7/a), Campobasso (8/a), Cosenza (9/a) e Cremona (10/a).
Centro e Sud Italia battono il Nord - Esaminando entrambe le classifiche, nonostante spazino su gran parte del territorio nazionale, emerge che il Centro e Sud Italia sono generalmente più apprezzati per la loro pizza, con solo Modena, Treviso, Torino e Cremona a rappresentare le pizzerie nordiche nelle due Top 10.
TOP 10 MIGLIORI PIZZERIE IN ITALIA
1. N’ata Cosa, Rende, Calabria
2. Pizzeria da Arturo, Modena, Emilia Romagna
3. Pizzeria 'OSarracin, Nocera Inferiore, Campania
4. Pizza e Sfizi, San Vito lo Capo, Sicilia
5. Pizzeria Spillo, Treviso, Veneto
6. Pizzeria La Pecora Viziosa, Golfo Aranci, Sardegna
7. Fratelli Pummaro', Torino, Piemonte
8. Pizzeria Erreclub di Carmine Ragno, Avellino, Campania
9. Pizzeria Dal Cilentano, Giulianova, Abruzzo
10. Pizzeria La Smorfia, Salerno, Campania

TOP 10 MIGLIORI CITTÀ ITALIANE PER LA PIZZA
1. Napoli, Campania
2. Salerno, Campania
3. Modena, Emilia Romagna
4. Treviso, Veneto
5. Avellino, Campania
6. Trapani, Sicilia 
7. Latina, Lazio
8. Campobasso, Molise
9. Cosenza, Calabria
10. Cremona, Lombardia

FESTA DI ROMA 2018, I 10 PARTY DA NON PERDERE


Dal decimo anniversario del gala dinner Telethon al party in stile Beatles tanti gli eventi per la tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma dal 18 al 28 ottobre. La Terrazza Caffarelli, in cima al Campidoglio, con la sua straordinaria vista su Roma, ha ospitato il party di aperturarealizzato da Vanity Fair. Venerdì 19, Villa Miani, storica dimora neoclassica, accoglie il Gala Dinner Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche, organizzato da Fondazione Telethon con direzione organizzativa di Tiziana Rocca e che festeggia (con un bel ricordo di Fabrizio Frizzi) e ospite speciale Bianca Atzei il decimo anniversario.
    Due grandi eventi sono dedicati ai due Premi alla Carriera della Festa del Cinema 2018, entrambi protagonisti di Incontri Ravvicinati con il pubblico: sabato 20 ottobre, Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia, fa da cornice a una speciale serata dedicata alla straordinaria interprete pariginaIsabelle Huppert; lunedì 22, presso Villa Medici, gioiello della Roma Rinascimentale, situato in uno dei punti più panoramici della città, la Festa celebra uno dei cineasti più amati di sempre, Martin Scorsese, con la  collaborazione di Vanity Fair e Campari e il supporto di Moet & Chandon. Martedì 23 ottobre, Villa Taverna, residenza dell'Ambasciatore degli Stati Uniti, accoglie un'altra straordinaria protagonista del cinema mondiale, Sigourney Weaver, che incontra gli spettatori all'Auditorium il 24 ottobre. Solo per una sera i Beatles e la loro travolgente musica tornano a vivere presso lo storico palazzo WEGIL in occasione di "Abbey Road. The Party". La festa privata si svolge il 24 ottobre ed è organizzata da JTI, partner ufficiale della Festa del Cinema di Roma. Ad animare la serata The Beatbox e Nicola Casalino direttore artistico e dj di Cool Britannia. Giovedì 25, presso Villa Wolkonsky, residenza ufficiale dell'ambasciatore britannico, una serata dedicata al genio dell'artista Peter Sellers con un cocktail e la proiezione del film Il dottor Stranamore. Sabato 27 ottobre, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ospita una Charity Dinner, nata per iniziativa di Désirée Colapietro Petrini, per sostenere il reparto di pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I e la Casa di Timmi nella zona metropolitana di Milano. L'hotel Sina Bernini Bristol ha ospitato l'evento di apertura di Alice nella città e Every child is my child, presenti tanti attori da Riondino a Vinicio Marchioni e per tutta la durata del festival diventa location di eventi tra cui la festa per i 60 anni di Viggo Mortensen.
ansa

Nasce il Mortadella-Day, la prima festa a Bologna Si celebra il 24 ottobre per i 357 anni dell'insaccato

Nasce il Mortadella-Day, la prima festa a Bologna (fonte: Nikodem Nijaki/Wikimedia) © Ansa

E' festa a Bologna il prossimo 24 ottobre per la mortadella Bologna Igp che compie 357 anni. Le celebrazioni, con l'organizzazione della prima edizione del#MortadellaDay allestita e promossa dal Consorzio di tutela della denominazione nel capoluogo dell'Emilia Romagna tra Piazza Maggiore e Fico Eataly World, hanno tra le finalità quello di ricordare l'editto emanato dal Cardinal Farnese il 24 ottobre 1661 che ha regolamentato la produzione della Mortadella e l'attuale regolamento di produzione certificato dall'Unione europea. 

Il calendario dei festeggiamenti ad ingresso gratuito e consultabile sul sito www.mortadellabologna.com avrà inizio con l'appuntamento delle ore 11,00 sul Sagrato della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore dove è prevista la cerimonia di presentazione di una statua celebrativa della Mortadella Bologna Igp, realizzata dallo scultore Nicola Zamboni. 

L'opera sarà donata all'Arcidiocesi di Bologna. Il programma prevede inoltre, all'interno della Fabbrica Trasparente di Mortadella Bologna Igp collocata nello spazio della Fabbrica italiana contadina (Fico), lo spettacolo "The Mortadella Bologna Show" con degustazioni preparate dallo chef Marcello Ferrarini. Nello spazio Arena è in programma invece un'asta curata da Vittorio Sgarbi con la presenza dell'imprenditore Oscar Farinetti e di Corradino Marconi e Gianluigi Ligasacchi, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Mortadella Bologna.
Il ricavato, relativo all'opera realizzata dal vivo dallo street artist Mr. Wany, sarà devoluto a favore degli sfollati del Ponte Morandi di Genova. 
Non mancherà infine per tutti i partecipanti l'aperitivo "Mortadella Sour" con una novità del bartender Alex Fantini: i palloncini commestibili alla mortadella
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

EXPOdetergo International 19/22 ottobre 2018 FieraMilanoRho

expo2018 PDF x web CORRETTO_Detergo N3 Marzo 2016-001

EXPOdetergo International: stiamo aggiornando il futuro. Basso impatto, alta produttività, tecnologie innovative per costruire le lavanderie del domani! 

EXPOdetergo International, 18° Mostra Internazionale dedicata a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile, si svolgerà dal 19 al 22 ottobre 2018 presso i Padiglioni 1 e 3 di Fiera Milano.
Competitività, efficienza e sostenibilità sono traguardi oggi possibili per il settore grazie a tecnologie e servizi innovativi, pronti a incontrare il mercato e generare progresso.
Per questo, EXPOdetergo International sarà una vetrina unica con un’offerta fortemente integrata che unirà i produttori italiani alle più interessanti soluzioni proposte da aziende di tutto il mondo: tecnologie per il lavaggio a secco e ad acqua, stiro, detergenti, accessori, sistemi di automazione industriale, di confezionamento, identificazione e trasporto, saranno i protagonisti di una vera casa dell’innovazione in cui troveranno spazio solo le anteprime. 

EXPOdetergo International, 18th International Exhibition dedicated to machines, technology, products and services for laundry, ironing and textile cleaning that will take place from 19 to 22 October 2018 in Fiera Milano, Halls 1 and 3.
Competitiveness, efficiency and sustainability have become possible challenges today as they combine innovative services and technology ready to meet the market and generate progress.
Therefore, EXPOdetergo International will become a unique showcase with an integrated offer that will bring together Italian manufacturers with the most interesting solutions from companies from all over the world in terms of dry and wet cleaning technologies, ironing, detergents, accessories, industrial automation systems, services and textiles.
 

Environment, Technology, Quality An eye to the future 



segnalazione web a cura di Albana Ruci - Turismo Culturale

Quaresima 2019, Settimana Santa e Pasqua al Sacro Monte Calvario di Domodossola. Proposta per le parrocchie


Il Rettore del Santuario del Sacro Monte Calvario di Domodossola don Pierluigi Giroli scrive a tutti i Parroci  per sottoporre alla loro cortese attenzione il programma delle celebrazioni del tempo di Quaresima della Settimana Santa e di Pasqua 2019. 

Con vero piacere ha invitato le comunità parrocchiali  a partecipare e a unirsi nella preghiera alla comunità religiosa del Noviziato Rosminiano della Provincia Italiana di “San Maurizio” venendo in pellegrinaggio, e magari partecipando all’animazione dei riti dei prossimo tempi forti dell'anno liturgico. 

Fin dal lontano 1657 il Sacro Monte Calvario di Domodossola fu luogo di pace, di preghiera e di meditazione.

Il complesso di edifici costruito sulla sommità del colle, con il passare di quei primi decenni dell'ottocento, ritrovò in parte la sua vitalità di casa per ritiri spirituali e luogo di preghiera diventando soprattutto casa di formazione dell'Istituto. Dopo alterne vicende, dal febbraio 1828, con la venuta di Antonio Rosmini divenne la culla dell’Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato.

Dal 1976 si è ripresa con rinnovato vigore l'ospitalità per quanti desiderassero nella pace e nel silenzio incontrare Dio e coltivare la crescita del proprio spirito nella fede.
Nel 1991, dalla Regione Piemonte è stata istituita anche la RISERVA NATURALE SPECIALE REGIONALE.

Per tutto il tempo di Quaresima, ogni domenica, alle ore 15.00 si può partecipare alla solenne Via Crucis che si svolge lungo la Via delle Cappelle partendo dalla città via via salendo. E' possibile per gruppi parrocchiali animare la Via Crucis e trascorrere la giornata o il fine settimana al Calvario con possibilità di ospitalità, di vitto e alloggio. 


Per info e prenotazioni
cell. 3207505116

Il '68 in mostra tra immagini e cronache

'1968: UN ANNO' © ANSA

ansa
PARMA- '1968. Un anno': un anno chiave della storia del Novecento si fa mostra, dal 20 ottobre al 4 agosto, allo Csac-Centro studi e archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, all'Abbazia di Valserena. Il primo nucleo dello Csac nasce proprio nel '68: oggi il Centro vanta una raccolta di oltre 12 milioni di materiali originali nell'ambito della comunicazione visiva e della ricerca artistica e progettuale italiana, a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio suddiviso in cinque sezioni: Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo. La mostra vuole far emergere le trasformazioni nel sistema della comunicazione, i mutamenti socio-antropologici (nuovi miti e nuovi riti) e una nuova riflessione sul corpo e sull'ambiente, che esplosero quell'anno. Ambiti e linguaggi differenti sono affiancati per affrontare le contaminazioni e la coesistenza di differenti culture.
L'ossatura è costituita da una lunga 'timeline', composta da oggetti, immagini e cronache. Vedova, Schifano, Ceroli, Pozzati, Borgonzoni e Xerra sono alcuni protagonisti di quella ricerca artistica che costituisce un punto di riferimento fondamentale per altri progetti legati all'immagine, come i reportage e le sperimentazioni fotografiche di Lucas, Migliori, Mulas, o le differenti strade del progetto grafico, pubblicitario ed editoriale che vede proprio nel '68 la nascita del nuovo font 'Forma' per la fonderia Nebiolo da parte di Aldo Novarese, o ancora l'esplosione della cultura beat e underground con il progetto di Ettore Sottsass per la rivista 'Pianeta fresco'. I molteplici canali della comunicazione tv sono raccontati attraverso i progetti di Armando Testa per Carosello, ma anche dai padiglioni Rai di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Archizoom.
In mostra anche la riflessione sul corpo, rappresentata a differenti scale: dal gioiello all'abito, dall'ideazione di nuovi luoghi della cultura giovanile alla ridefinizione della scena e alla riappropriazione dello spazio pubblico. Spazio quindi alle sfilate happening ideate per Mare Moda Capri (Walter Albini), all'affermazione dell'uomo moda (Carlo Palazzi) e della maglieria (Albertina, Krizia). C'è poi il progetto architettonico e territoriale: la città con le sue periferie cresce con importanti interventi come il Gallaratese di Aymonino, o il quartiere Paolo VI di Taranto della Nizzoli Associati, mentre Gio Ponti riflette sulla forma del grattacielo. Ed ancora, le nuove infrastrutture che stanno trasformando l'Italia come i tratti autostradali con i suoi autogrill (come quello di Renzo Zavanella), o il concorso per il ponte sullo Stretto di Messina rappresentato dalle proposte di Giuseppe Samonà e Pierluigi Nervi, o la trasformazione della costa con la creazione di insediamenti turistici, come la Costa Smeralda di Luigi Vietti e i villaggi Touring di Roberto Menghi.

Vincomics porta vino e fumetti a Levanto

 © ANSA

ansa
 Alcuni dei più noti autori di fumetti italiani hanno dato appuntamento agli appassionati a Levanto (La Spezia), dove da venerdì a domenica, sotto i portici della Loggia Medievale, nel palazzo comunale, nelle piazze e nei vicoli della cittadina rivierasca, si svolge la prima edizione di 'Vincomics, storie fatte di vino'. Incontri, mostre e workshop animeranno la rassegna ideata da Laura Scarpa e Giacomo Delebene che si propone di avvicinare la cultura del vino e del fumetto d'autore come "celebrazione della chiusura delle vendemmie e stuzzicante 'aperitivo' della grande kermesse del fumetto di Lucca Comics & Games".
    A Levanto sono attesi tra gli altri Milazzo, Stano, Silver, Castelli, Silvia Ziche, Bacillieri che incontreranno gli appassionati in occasione di cene a numero chiuso (necessario prenotare) per parlare del loro lavoro e del loro rapporto con il vino, e sotto i portici dove, su richiesta del visitatore, disegneranno sui sottobicchieri numerati acquistabili con il kit per le degustazioni.
    Quattro le mostre d'autore già in corso nel Palazzo del Comune: 'Etichette d'autore' di Vittorio Giardino, 'Di madre in figlia' di Anna Brandoli, 'Quando l'etichetta fa ridere' di Joshua Held e '8 grandi firme colorano il vino Sagrantino'. Nella cittadina ci saranno anche 32 produttori di vini dello Spezzino, in particolare della Val di Vara e delle Cinque Terre.
    La manifestazione è promossa con la collaborazione della Regione Liguria e del Comune di Levanto con l'obiettivo di fare conoscere le tante eccellenze vitivinicole e grastronomiche della provincia spezzina.

Turismo avventura, più 27% per Europa

 © ANSA

ansa
 Il turismo avventura è un segmento che oggi vale, nel mondo, 300 miliardi di dollari e che vede l'Europa tra le destinazioni più richieste negli anni con un valore complessivo economico in crescita nell'ultimo anno del 27%. È uno dei dati emersi da Atws 2018, Adventure travel world summit, dal 16 al 18 ottobre a Montecatini Terme (Pistoia) a cura di Atta (Adventure travel trade association), Toscana promozione turistica e Comune: 750 gli esperti da tutto il mondo riuniti nella cittadina toscana per la prima edizione in Italia della manifestazione.
    Secondo l'ultima l'indagine (2018) di Atta, il turista d'avventura che viene in Europa ha una età media di 49 anni, viaggia prevalentemente in coppia, rimane sul territorio per almeno 7 giorni e spende mediamente circa 200 euro al giorno.
    Inoltre ogni viaggiatore spende mediamente 100 euro in prodotti locali. Questo prodotto turistico strizza sempre più l'occhio anche alle famiglie, che oggi rappresentano il 20% della domanda di questo segmento.

Piero Tosi, artigiano della bellezza

Mostra Piero Tosi © ANSA

ansa
La sensuale lingerie di Sophia Loren in "Matrimonio all'italiana", il sontuoso abito da ballo di Claudia Cardinale ne "Il Gattopardo", ma anche le calze bucate di Ottavia Piccolo in "Bubù" e il vestito logoro di Marcello Mastroianni ne "I compagni". E poi i costumi realizzati con gli allievi in tanti seminari, veri capolavori di stoffa capaci di raccontare con un corpetto, una gonna, un pizzo o un bottone tutto lo spirito di un'epoca. È una storia di arte e artigianato, passione e generosità la mostra "Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli anni del Csc. 1988-2016" nell'ambito della Festa del cinema (18-28 ottobre).
Al Palazzo delle Esposizioni dal 16 ottobre al 20 gennaio, l'esposizione celebra uno dei più importanti costumisti del cinema italiano e il suo lavoro di docente per 28 anni a Roma, presso il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. Nel percorso protagonisti sono i costumi d'epoca, frutto prezioso dei seminari di costume, trucco e acconciatura in cui Tosi nelle aule di via Tuscolana approfondiva un preciso periodo storico: gli abiti, una volta confezionati, venivano indossati dagli allievi e dalle allieve dei corsi di recitazione del Centro Sperimentale che con i propri corpi davano vita di fatto a veri personaggi per raccontare le varie epoche, dal Rinascimento al Novecento. Ogni costume, che nella mostra è possibile osservare da vicino (accanto a disegni e materiali), offre un chiaro esempio dell'efficacia di un metodo di lavoro (e di insegnamento) che Tosi pretendeva essere rigoroso, appassionato, mai teso al risparmio ma sempre rivolto all'approfondimento e alla cura estrema dei minimi dettagli, dalla documentazione storica al modello alle stoffe scelte, fino al trucco e al parrucco. In mostra non potevano ovviamente mancare le fotografie tratte dai film più celebri, in cui si vede la maestria di Tosi, premiato con l'Oscar alla carriera nel 2013, nell'ideare e realizzare costumi che contribuiscono a creare il personaggio, accanto a spezzoni di film e video e ai ritratti delle allieve con gli abiti dei seminari, tra cui Carolina Crescentini e Paola Minaccioni, nonché i lavori di 4 diplomati in costume al Csc con Tosi.
L'esposizione è dunque il doveroso omaggio che il Csc rende a uno dei suoi docenti più illustri: artista artigiano d'altri tempi, Tosi, che ad aprile festeggerà 92 anni, ha contribuito con talento e passione a rendere immortale il nostro cinema, arricchendo il lavoro di grandi registi, innanzitutto Visconti (per lui ha creato tra gli altri i costumi di Senso, Il Gattopardo, Rocco e i suoi fratelli), e poi Bolognini, Zeffirelli, Fellini, Pasolini, Cavani, Wertmuller, Amelio. "Tosi si merita questa mostra, perché è un genio, un artista, un artigiano. Solo il Centro Sperimentale avrebbe potuto raccontare la sua attività di docente: è stato un maestro generoso ma anche molto esigente, io ho spesso visto piangere i suoi allievi. Era il primo ad arrivare sul set o in aula, e non ammetteva che non si lavorasse con passione e concentrazione", dice all'ANSA Stefano Iachetti, curatore con Giovanna Arena, Virginia Gentili e Carlo Rescigno, "a lui non piace parlare di 'metodo Tosi', ma abbiamo voluto documentare il suo modo di curare ogni cosa che ruotava attorno al costume, dalla ricerca dell'esempio pittorico o fotografico alla realizzazione dei disegni, dalla scelta dei materiali al volto fino ai dettagli dell'acconciatura".

Spesa alimentare online scelta dal 28% delle famiglie

Spesa alimentare online scelta dal 28% delle famiglie © ANSA

E' pari al 28% la quota delle famiglie italiane che hanno fatto almeno una spesa alimentare online (6,9 milioni, +23% con il 35% a Nord-Ovest del Paese). A rilevarlo è un'indagine Nielsen elaborata tra marzo e settembre e presentata a Milano dal responsabile Grande distribuzione organizzata (Gdo) Romolo de Camillis nel corso dell'incontro di Retail Plaza by Tuttofood sul tema "Cibo: territorio, servizi ed innovazione", organizzato da Fiera Milano e Tuttofood.
Dai dati di scenario presentati emerge in particolare che il maggiore tasso di crescita (+28%) è registrato per i baby boomers, dei quali, oltre la metà (53%), acquista oggi cibo online. Tra le le motivazioni di acquisto risultano invece vicinanza e velocità insieme con facilità ed efficienza. Infine i nuovi prodotti vengono scelti principalmente per comodità (22%) o perché "semplificano la vita" (19%). Da notare infine - segnala la ricerca Nielsen - che il negozio fisico rimane fondamentale: vengono infatti effettuate in-store il 63% delle scelte di prodotto e il 67% di quelle di brand.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

A Eurochocolate una scatola di cioccolatini di 5 metri Festival internazionale cioccolato a Perugia da 19 a 28 ottobre

Maxi Scatola di Cioccolati lunga 5 metri per festeggiare i 25 anni di Eurochocolate © Ansa
Sarà una scatola di cioccolatini di 5 metri di lunghezza contenente 25 prelibatezze assortite realizzate con cioccolato bianco, al latte, gianduia e fondente a festeggiare i 25 anni di Eurochocolate, festival internazionale del cioccolato in programma a Perugia dal 19 al 28 ottobre. La scatola di cioccolatini, costruita in collaborazione con il ChocoScultore Andrea Gaspari, sarà allestita sul palco della manifestazione presente in Piazza IV Novembre. 

L'evento, nato nel 1994 e che vanta il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, della Camera di Commercio di Perugia, dell'Organizzazione internazionale del cacao (Icco-International Cocoa Organization) e di Fairtrade Italia, ha tra i suoi principali appuntamenti "Eurochocolate World", sezione dedicata ai Paesi produttori di cacao che prevede un summit Internazionale, degustazioni di cacao e attività ludico-didattiche per grandi e piccoli con la partecipazione di Camerun, Costa d'Avorio, Ecuador, Messico, Perù, Repubblica Dominicana e Saõ Tomé e Príncipe. Confermato anche per questa edizione il "Chocolate Show", emporio del cioccolato con oltre 6mila referenze di prodotti, proposti da più di cento firme del dolciario, artigianale e industriale, italiano e internazionale.

Non mancheranno i cooking show realizzati in collaborazione con la Scuola di Cucina Peccati di Gola e gli appuntamenti "Cioccolata con l'autore".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

In Italia un'azienda agricola su quattro è guidata da donne

In Italia un'azienda agricola su quattro è guidata da donne © ANSA
In Italia più di un'azienda agricola su quattro è guidata da donne, con il 45% delle circa 215 mila imprese in rosa che si concentra al sud dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria alla Campania, dalla Basilicata al Molise. E' quanto emerge da un'elaborazione di Coldiretti su dati Unioncamere, in occasione della Giornata mondiale delle donne rurali che ha visto l'elezione di Monica Merotto, nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti la maggiore associazione femminile di categoria. Allevatrice di bovini Limousine e produttrice di olio e vino in Toscana, Merotto sarà affiancata per i prossimi cinque anni da una giunta formata dalle due vice presidenti Rita Licastro, olivicoltrice della Calabria e Chiara Bortolas coltivatrice di ortaggi in Veneto; oltre a Elisabetta Secci dalla Sardegna, Wilma Pirola dalla Lombardia, Cristina Adelmi dalla Liguria, Margherita Scognamillo dalla Sicilia, Floriana Fanizza dalla Puglia e Antonella Di Tonno dall'Abruzzo.

"Lo spazio femminile - sottolinea Merotto - è un laboratorio di idee e un'opportunità di impegno verso la collettività che intendiamo promuovere con continuità in un rapporto di equilibrio tra dirigenti, istituzioni e società". Tra gli elementi di novità, rileva Coldiretti, è l'arrivo sui campi di imprenditrici che hanno seguito percorsi formativi diversi dall'agricoltura. La neo presidente di Donne Impresa, ad esempio, è laureata in Storia dell'Arte Medioevale e aveva iniziato una carriera universitaria prima di tornare alla terra; la vice presidente Licastro aveva iniziato come avvocato in Aspromonte prima di dedicarsi a olio ed olive a Cosoleto (Reggio Calabria), mentre l'altra vice presidente Bortolas è una biologa molecolare che adesso guida la sua azienda di ortaggi a Belluno. 

Cia, donne rurali 43% forza lavoro in paesi via di sviluppo 
"Le donne rurali nei paesi in via di sviluppo rappresentano il 43% della forza lavoro e producono la maggior parte del cibo disponibile con un ruolo primario per la sicurezza alimentare; sono le vere eroine del nuovo mondo" afferma l'Associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani. "Le donne che vivono e lavorano nelle zone rurali - afferma la presidente nazionale Pina Terenzi - sono lì come presidio, creano vere e proprie comunità, a volte dal nulla, affrontando con coraggio i problemi che la zona rurale presenta. Basti pensare alla difficoltà di gestire una famiglia per mancanza di servizi a supporto o la mancanza di banda larga per ancora molte zone". Sempre più spesso le donne che compiono questa scelta hanno origini antiche e legami affettivi con quei territori che vogliono riportare in vita con il lavoro e l'aiuto nella comunità. "Sono donne che fanno impresa nelle zone rurali per vocazione - conclude Terenzi - svolgendo il lavoro con un sentimento che va al di là del mero business; intendono davvero gettare le basi per costruire un futuro agricolo migliore, sopportando sforzi oltre le proprie possibilità".

Confagri, contributo femminile ad agricoltura è strategico"E' fondamentale il contributo femminile all'agricoltura per lo sviluppo sostenibile dell'agroalimentare, un settore che in Italia ha un giro d'affari di 190 miliardi di euro pari al 17% del Pil" afferma la presidente di Confagricoltura Donna, Gabriella Poli. Il divario tra uomini e donne nella classifica mondiale del Gender Gap Index è in caduta libera, ricorda la presidente, con l'Italia terzultima in Europa, dopo Cipro e Malta e preceduta da Grecia, Lussemburgo e Austria. "Ci auguriamo un impegno 'verde rosa' delle Istituzioni per garantire l'inclusione, la parità di genere e la formazione - precisa la presidente - in modo da favorire l'insediamento, la permanenza e la crescita dell'imprenditoria femminile in agricoltura che sfiora il 29%". Le donne sono il perno delle aziende a conduzione familiare e hanno un ruolo chiave nella sostenibilità economica e sociale, precisa l'associazione, secondo la quale occorre contare su strumenti di conciliazione, di supporto per l'accesso al credito e di diffusione della cultura di impresa. Promuovere l'imprenditoria femminile, conclude la presidente, "permette di fare sistema, creare reddito, sviluppare occupazione e tutelare il nostro territorio".

Copagri, da sempre a fianco delle donne ruraliLa Copagri ha sempre sostenuto le donne nell'avvio di attività imprenditoriali agricole e soprattutto nei delicati passaggi per il ricambio generazionale, anche se la strada da fare è ancora lunga" afferma il presidente della Copagri, Franco Verrascina. Secondo la Copagri, la naturale propensione femminile all'innovazione, la capacità di adattamento, il legame più forte che le donne hanno con la terra e con il territorio sono elementi vincenti delle aziende agricole a conduzione femminile, che spesso si caratterizzano per multifunzionalità, maggiore personalizzazione del prodotto, valorizzazione di cultura, tradizione e saperi locali; un valore aggiunto che va sostenuto con adeguate risorse e politiche. "Il valore delle donne rurali, infine, - conclude Verrascina - non è commisurato solamente al grande lavoro che svolgono, dal momento che la loro importanza sta anche nel contribuire al sostegno economico e sociale delle proprie comunità che sempre più spesso portano avanti affrancandosi da un sistema patriarcale dal quale sono state penalizzate". 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA