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Le mostre del week end, da Leonardo a Rotella e Picasso

 © ANSA


 Il genio incontrastato di Leonardo da Vinci a Firenze, la sperimentazione di Mimmo Rotella a Roma e poi Milano, con il "primitivismo" di Paul Klee e la pittura sacra del Veronese, e Padova con il talento di Picasso: sono le mostre più interessanti che si potranno visitare il prossimo week end. FIRENZE - Torna a Firenze dal 30 ottobre al 20 gennaio il Codice Leicester, la straordinaria opera di Leonardo da Vinci in cui l'artista riportò annotazioni geniali e disegni vergati in gran parte tra il 1504 e il 1508. Dal titolo "L'acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci", il progetto, focalizzato sull'acqua e sulle indagini che Leonardo svolse su questo elemento, vede la luce dopo due anni di lavoro: per il pubblico la straordinaria possibilità di scoprire i 72 fogli del Codice esposti nell'Aula Magliabechiana osservandoli tramite un innovativo sussidio multimediale, il Codescope. In mostra anche alcuni disegni originali di Leonardo e fogli da codici di grande importanza, realizzati in quegli stessi anni.
    ROMA - Oltre 160 opere compongono l'antologica "Mimmo Rotella Manifesto", alla Galleria Nazionale d'arte Moderna e Contemporanea - Gnam dal 30 ottobre al 10 febbraio. Allestita in occasione dei 100 anni dalla nascita dell'artista calabrese, la mostra ripercorre tutta la carriera di Rotella e le tecniche da lui utilizzate (dai décollages ai retro d'affiches, dagli artypos ai blanks alle sovrapitture): il progetto propone le opere, rendendo il museo una immaginaria piazza urbana, tutte riunite in sei insieme-manifesto come fossero grandi cartelloni pubblicitari. Il pittore cinese Lu Song (Pechino, 1982) espone per la prima volta in Europa ospitato all'ex Mattatoio dal 31 ottobre al 6 gennaio. Intitolata "Lu Song. Interni romani", l'esposizione rivela attraverso tele di grandi dimensioni l'interesse dell'artista per la storia dell'arte europea e per il paesaggio, colto in maniera surreale e fantastica.
    MILANO - Il tema del "primitivismo" è al centro della mostra "Paul Klee. Alle origini dell'arte", al Mudec dal 31 ottobre al 3 marzo, che presenta una ampia selezione di opere dell'artista per documentare il suo interesse per tutto quanto in arte è "selvaggio" e "primitivo". La mostra indaga l'intero universo di Klee, il suo utilizzo di ideogrammi, rune o elementi "alfabetici" di invenzione o la scelta di temi "cosmici", presentando sia le sue opere astratte e policrome più conosciute, sia i lavori caricaturali, meno noti al pubblico. Arriva al Museo Diocesano Carlo Maria Martini dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio il capolavoro di Paolo Veronese "Adorazione dei Magi". Il dipinto, dalle dimensioni imponenti (320x234 cm), è conservato nella chiesa di Santa Corona a Vicenza e viene esposto per la prima volta a Milano: realizzata fra il 1573 e il 1575, nella piena maturità dell'artista, l'opera rivela grazie al restauro del 2014 tutta la sontuosità pittorica e il trionfo del colore decorativo che caratterizzano lo stile di Paolo Veronese.
    PADOVA - Il cartone preparatorio dell'arazzo realizzato nel 1955 da Pablo Picasso, in collaborazione con Jacqueline de la Baume Durrbach, e raffigurante l'opera capolavoro dell'artista spagnolo ("Guernica", dipinta nel 1937 subito dopo il bombardamento dell'omonima città basca) sarà esposto al Museo Storico della Terza Armata dal 4 novembre al 5 dicembre. Dal titolo "Guernica. Icona di Pace", la mostra presenta eccezionalmente al pubblico il cartone realizzato da Picasso su commissione del mecenate e futuro Vice-Presidente degli Stati Uniti Nelson Rockfeller, che invitò l'artista a "tessere" il suo dipinto trasformandolo in un arazzo. (ANSA).

Turismo digitale in decollo


Cresce il valore della componente digitale sul mercato italiano, che comprende anche la spesa dei turisti stranieri, raggiungendo ormai un quarto del totale del settore. È quanto evidenzia il nuovo Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Il mondo dei trasporti raccoglie il 61% del mercato, seguito dalle strutture ricettive che salgono al 29% e dai pacchetti viaggio al 10% Ogni 100 prenotazioni nelle strutture italiane, 46 sono effettuate tramite contatto diretto, 36 tramite Ota. L’82% delle transazioni è effettuata da pc e tablet (+3% sul 2017), ma è lo smartphone a segnare il tasso di crescita più interessante: +46% sui 12 mesi.
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Hotrec: italiani ai vertici della Confederazione europea

Hotrec: italiani ai vertici della Confederazione europea

 Antonio Flamini, vicepresidente del Sindacato italiano Locali da ballo e consigliere nazionale di Fipe, è stato eletto in seno al Comitato esecutivo, organo di governo dell’associazione. Angelo Candido, responsabile del servizio sindacale di Federalberghi, è entrato a far parte del Comitato europeo per il Dialogo sociale settoriale e rappresenterà le imprese europee alberghiere e della ristorazione nel confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, che si svolge sotto l’ombrello della Commissione europea. 
Il nuovo comitato esecutivo Hotrec, il cui neopresidente è Jens Zimmer Christensen, ha un mandato di due anni a partire dall’1 gennaio 2019.  


fonte: newsletter Turismo d'Italia

ENIT AL WTM. SPONSOR DELLA MOSTRA "MANTEGNA E BELLINI" ALLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA

ENIT AL WTM: TUTTI GLI APPUNTAMENTI E LANCIO DELLA VIRTUAL REALITY
ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo si prepara, il prossimo 5 novembre, insieme a 11 Regioni più Roma Capitale, a tagliare il nastro dello stand Italia al World Travel Market di Londra, la 3 giorni dedicata all'industria del turismo B2B. L’edizione 2018 del Wtm vedrà lo svolgimento di 175 eventi tra seminari, convegni e momenti di formazione, con più di 500 leader dell’industria mondiale del travel. La fiera londinese accoglierà oltre 50mila delegati provenienti da 182 Paesi, che nelle previsioni degli organizzatori supereranno il giro d’affari complessivo dello scorso anno, fermo a 3,1 miliardi di sterline. Il World Travel Market sarà per l'ENIT anche occasione per presentare il nuovo progetto di virtual reality,  dedicato ai siti Unesco,  realizzato con tre video emotional (Roma città d'arte, food e lifestyle) pi+ un video del Trentino e che consentirà all’utente, tramite un'app, di vivere in modalità immersiva ed innovativa il patrimonio, il food e il lifestyle italiani. Infine, per celebrare ancora una volta la bellezza senza tempo dell'Italia, la seconda giornata di manifestazione si concluderà con una serata all’interno della London National Gallery che ospita, a partire da questo autunno, una straordinaria esposizione di opere di Giovanni Bellini e Andrea Mantegna.

Ecco il calendario degli eventi coordinati da ENIT

5 NOVEMBRE
11:30 Inaugurazione e taglio del nastro con l'Ambasciatore a Londra Raffaele Trombetta + presentazione del Progetto Virtual Reality
14:00 Conferenza stampa Comune di Milano e Lombardia
15:00 Conferenza stampa congiunta Puglia e Lombardia
16:00 Conferenza stampa Regione Marche
17:00 Evento networking della Regione Piemonte
20:00 Evento serale Regione Lazio c/o lstituto Italiano di Cultura a Londra

6 NOVEMBRE
12.00 Presentazione nuova guida Regione Campania
15:00 Conferenza stampa Associazione Borghi
19:00 Evento Enit presso London National Gallery

7 NOVEMBRE
11:00 Evento networking Anacapri
12.30 Conferenza stampa Regione Calabria

OGNI GIORNO ALLE ORE 12 E ALLE ORE 17 ENIT OFFRE NELLO STAND ITALIA UN APERITIVO PIEMONTESE A BASE DI VERMOUTH 
CAMPAGNA OUTDOOR #CHERISHITALY
ENIT-Agenzia nazionale del Turismo ha sviluppato la campagna b2b e b2c #cherishItaly, Live in the moment" che penetrerà il tessuto urbano di Londra e del Regno Unito e che prevede bumper su Sky e spazi su bus, taxi, stazioni della metropolitana, in Oxford Street e nelle arene The O2 e Wembley. La campagna pone il turista al centro e si discosta dalla classica iconografia da cartolina che impone il “guardare e non toccare”, invitando, al contrario, ad accarezzare ciò che il nostro Paese ha da offrire, dalle mete più conosciute a quelle ancora da scoprire, con una fruizione che privilegia la dimensione dell’esperienza assaporata lentamente, godendo dell'italianità in tutte le sue espressioni.
CAMPAGNA INDOOR #CHERISHITALY
ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo ha brandizzato con spazi indoor l'ExCel di Londra, il centro conferenze e mostre britannico, situato nel quartiere londinese di Newham. L' Agenzia è presente con una serie di spazi all'interno, ivi compresa la Buyers Lounge: 8 pannelli, 2 banner nel Dlr Walkway e ancora uno screen con un  video esclusivo di 2.5 minuti con le immagini della campagna corporate outdoor e le immagini delle Regioni che partecipano alla fiera con l'ente nell'area espositiva Piazza Italia anche delle Regioni che non prendono parte all'evento. Online l'ENIT  è presente con una serie di banner sia per una campagna di remarketing e email marketing, sia all'interno dell'environment online Wtm. Si è provveduto ad una forte brandizzazione della buyers lounge dell'ExCel con spazi con logo ENIT con artwork coordinati con la campagna outdoor ed immagini dell'Italia tratte dagli appendimenti di piazza Italia nonché loghi Italia. Appendimenti molto scenografici che saranno anche nell'area Piazza Italia e che narrano l'Italia in tutte le sue sfaccettature. Ci saranno quindi aree istituzionali che invece riprendono la creatività delle campagne outdoor declinata sia in blu sia in bianco (come al TTG) e l'area ristorante con immagini a tema enogastronomico. La Campagna outidoor prevede anche bumper su Sky e nell'environment digitale di Sky digital.  Saremo presenti con degli spazi pubblicitari in alcuni circuiti della metropolitana di Londra. Infine l'Agenzia sarà anche a Birmingham . Saranno oltre 200 i taxi brandizzati accanto ai bus tipici londinesi con le nostre immagini che porteranno gli ospiti alla Ng seguiti da una Advan. Nella celebre stazione di Waterloo ci sarà un grande stand doppia faccia con una Vespa ed una Lambretta per promuovere l'Italia nel pubblico mentre in Oxford Street campeggeranno screens digitali. Così come a The O2 e Wembley verrà  proiettato un video esclusivo Live in the Moment nei luoghi strategici delle arene.


ENIT.Agenzia Nazionale del Turismo ha curato la realizzazione di una corporate sponsorship della importante mostra dedicata alle opere di Andrea Mantegna e Giovanni Bellini fino al 27 Gennaio 2019. Il nostro logo “Italia” comparirà quindi su buona parte del materiale promozionale della mostra quali: poster, cartoline, banners, muri, pannelli digitali etc. nonché sulle newsletter, comunicati stampa e pagina web della National Gallery e canali Social Media.  Sei stanze della National Gallery ospiteranno le opera dei due artisti e Gabriele Finaldi, Direttore del museo, commenta cosi’: “La passione del Mantegna per il mondo antico e l’amore per la natura di Bellini sono elementi cruciali del Rinascimento Italiano. Questa mostra raccoglie opere che non sono mai state esposte insieme e sarà probabilmente irripetibile.
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BITESP: la prima Borsa dedicata al "Turismo Esperienziale" che si svolgerà a novembre a Venezia

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La Bitesp presenta gli operatori turistici che operano  nell’ambito della Travel Experience: Turismo Sportivo – Natura – Eno-gastronomia – Wine & Food – Arte & Cultura – Artigianato – Shopping TourLa manifestazione si svolge a Venezia il 19-20-21 novembre 2018, nel Padiglione Fieristico Terminal 103 della Stazione Marittima di Venezia, situato all’ingresso di Venezia, subito dopo il Ponte della Libertà, vicino a Piazzale Roma, ottimamente collegato con Mestre e le tangenziali autostradali, con ampio parcheggio auto gratuito. Facilmente raggiungibile con ogni mezzo, sia dalla terra ferma che dal centro storico di Venezia.
L’evento prevede un’Area Espositiva e un Workshop tra Buyer e Seller, un format vincente che offre importanti opportunità per ricercare contatti e nuove intese commerciali.
All’interno della BITESP è presente l’area Travel Academy, dedicata alla formazione e all’aggiornamento professionale, per conoscere le nuove strategie commerciali e i nuovi trend del mercato.
Infine l’Area Job, dedicata alla ricerca di Personale che attualmente presenta una forte criticità per le imprese del settore turistico e dell’ospitalità.
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ENIT: Italia tra i primi 5 paesi per meeting internazionali, il turismo business vale 40 milioni

In occasione dell’esposizione mondiale Imex America Las Vegas, chiusasi lo scorso giovedì, è stato presentato un rapporto dell'Ufficio Studi dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), elaborato sui dati del World Travel & Tourism Council, della Banca d'Italia, di Federcongressi e dell’International Congress and Convention Association, dai quali emerge che nel 2018 in Italia il turismo per business genererà un giro d’affari di 40,4 milioni di dollari (+3,7%). Nel nostro Paese l'incremento del 2018 sul 2017 è al di sopra di quello stimato per l'Europa (+3,2%) e in linea con lo sviluppo previsto a livello globale (3,8%). L’Italia scala la classifica mondiale del turismo congressuale posizionandosi tra i primi cinque paesi nel mondo con 515 meeting internazionali svolti nel 2017. In testa gli USA con 941 meeting, seguiti da Germania (682 meeting), Gran Bretagna (592 meeting) e Spagna (564 meeting). Roma inoltre è la prima città italiana per meeting internazionali e la 20° su scala mondiale. Andando più in profondità sul turismo congressuale, nello scorso anno gli eventi realizzati in Italia sono stati 398.286 (+2,9%), pari a 29,1 milioni di partecipanti (+3,2%) e 43,4 milioni di presenze (+1,6%). Per il 56,9% si è trattato di eventi locali, il 35,2% nazionali e il 7,9% internazionali. I partecipanti erano così composti: 48,2% locali, 40,5% nazionali e 11,3% internazionali. Gli investimenti in risorse umane per il mercato dei congressi nel 2017 hanno inciso per il 25,7% sul totale (24,2% in programma per il 2018), in strutture per il 38,8% (33,4% in programma per il 2018), infrastrutture e servizi 39,1% (40,1% in programma per il 2018), 63% tecnologie (51,9% in programma per il 2018). Ancora nel rapporto vengono illustrate le spese in Italia dei turisti in entrata, relative al turismo per vacanza e per business. Alla voce business travel la Germania si classifica al primo posto (730 milioni di euro), la Francia al secondo (486 milioni di euro), seguita dal Regno Unito (434 milioni di euro), gli USA (281 milioni di euro) e la Spagna (248 milioni di euro). Se si considera, invece, la spesa per vacanze turistiche, la Germania si posiziona ancora in testa (4 miliardi e 945 milioni di euro), di seguito gli USA (3 miliardi e 341 milioni di euro), la Francia (2 miliardi e 427 milioni di euro), il Regno Unito (2 miliardi e 89 milioni di euro) e l’Austria (1 miliardo e 186 milioni di euro). Quindi nel 2017 le entrate per turismo dovuto al lavoro sono state di 5 miliardi e 306 milioni di euro (+3,5% sul 2016) pari a una spesa media pro-capite giornaliera di 129,9 euro, mentre le entrate per vacanze turistiche sono state di oltre 26 miliardi (+8% sul 2016) con spesa media pro-capite giornaliera pari a 112,8 euro.
(ENIT su dati ICCA International Congress and Convention Association)
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XVII festival internazionale di musica e arte sacra



Con l’autunno torna a Roma nelle basiliche papali l’appuntamento con la grande musica sacra organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra. Oltre seicento musicisti provenienti da tutto il mondo fra professori d’orchestra, direttori  e cantanti impegnati in sei concerti gratuiti animano la diciassettesima edizione di un festival che non ha uguali per qualità dei musicisti e bellezza e unicità dei luoghi in cui i concerti si svolgono, le basiliche della cattolicità, San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. 
Un appuntamento che si rinnova dal 2002 grazie al contributo di benefattori, sostenitori e sponsor e all’entusiasmo e le capacità organizzative del fondatore e presidente della Fondazione Hans Albert Courtial. Quest’anno la manifestazione è dedicata a papa Paolo VI, proclamato santo il 14 ottobre a quarant’anni dalla morte. Il papa ieratico, intellettuale e profetico, che ha regnato in un periodo difficile, di forti  cambiamenti per la società e la chiesa, gli anni del terrorismo e del Concilio Vaticano II. Un papa cui si devono decisioni importanti per la chiesa come il riavvicinamento nel ‘64 con Athenagoras, patriarca di Costantinopoli. E Paolo VI, il rappresentante del più piccolo paese del mondo,  parla all’ONU nel ‘65. Papa Montini svolge un ruolo importantissimo nel ricucire i rapporti della Chiesa con l’arte contemporanea. Memorabile il suo invito agli artisti in Cappella Sistina nel ’64 “…Rifacciamo la pace? Quest’oggi? Vogliamo ritornare amici?”. A lui si deve anche la creazione  nel’73 della collezione  di arte religiosa e moderna dei Musei Vaticani.
“Paolo VI ha cambiato anche la mia vita”, confessa il dottor Courtial. Aveva vent’anni, ero venuto a Roma da Bad Godesberg col suo parroco che ne aveva 75, alloggiavano in una pensione di piazza Cavour. Con in tasca due biglietti per il baciamano al papa prendono l’autobus per il Vaticano, ma fanno tardi anche per la pioggia. Gli svizzeri alla fine li fanno entrare mandandoli negli ultimi posti. Quando il papa entra con la sedia gestatoria per farsi vedere il giovane Courtial  grida “Viva il papa” e Paolo VI si ferma e li benedice due volte. Un ricordo umanissimo di un papa che poteva sembrare distaccato, ma che “ha fatto cantare la storia”, dice Courtial.
I sei concerti nelle quattro basiliche romane dal 31 ottobre al 14 novembre (gratuiti con possibilità di prenotare il posto online) spaziano dalla musica contemporanea alla musica classica, con complessi orchestrali e vocali di primissimo ordine, come il Coro Statale della Cappella San Pietroburgo che vanta una storia di oltre 500 anni, per la prima volta al Festival, e i Wiener Philarmoniker, orchestra in residence fin dalle origini, che quest’anno si presenta in una formazione ridotta, in versione da camera.  
Il concerto inaugurale il 31 ottobre alle 21 a San Paolo fuori le Mura presenta in prima assoluta  due formazioni giovani, per la prima volta ospiti della manifestazione, che vengono da paesi diversi di tradizione religiosa protestante, il complesso strumentale TrondheimSolistene norvegese e dal Minnesota il Together in Hope Choir  che raccoglie sessanta voci provenienti dai più importanti cori degli Stati Uniti.  Norvegese  anche Kim Andrè Arnesen autore dei due pezzi in programma, il mottetto “So That The World May Believe” in prima esecuzione assoluta dedicato a Papa Francesco, “Holy Spirit Mass” composto nel ’17  per i 500 anni della Riforma protestante e i 50 anni del dialogo cattolico-luterano.
Sabato 10 novembre si entra nel vivo alla Basilica di San Pietro. Dapprima con la Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri, arricchita dagli antichi “canti orasho” testimonianza musicale delle prime comunità cristiane in Giappone e dagli interventi musicali del “Coro Statale della Cappella San Pietroburgo”, quindi a seguire alle ore 16 da una elevazione spirituale affidata alla “Messe solennelle de Sainte-Cècile” di Charles Gounot eseguita a Parigi per la prima volta nel 1855, lodata da Camille Saint-Säens che parlò di semplicità “grandeur”, luce purissima. A interpretarla i complessi giapponesi, per il sesto anno al Festival, “Illuminart Philarmonic Orchestra e Illuminart Chorus diretti da Tomomi Nishimoto.
Gli stessi musicisti giapponesi sono impegnati il giorno dopo, domenica, a San Paolo fuori le Mura con la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, composta come è noto nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Voci soliste Misaki Takahashi (soprano), Takako Nogami (mezzosoprano) e Takashi Masu (baritono). Il concerto è dedicato a don Luca Pellegrini, recentemente scomparso, fine cultore della musica e per oltre dieci anni addetto stampa del Festival (“luxpell” per gli amici).
Il 12 novembre alle ore 21 a Santa Maria Maggiore un concerto sicuramente molto atteso, “Musica corale-sprituale dalla Russia” di uno dei cori più celebri di tutta la Federazione Russa, il Coro Statale della Cappella di San Pietroburgo, una formazione le cui origini risalgono al 1479, diretto da oltre quarant’anni da Vladislav Chernushenko.
A seguire, in crescendo, da non perdere, martedì 13 novembre a San Paolo fuori le Mura con i Wiener Philarmoker  la “Sinfonia n.4 in Sol maggiore” di Gustav Mahler  composta nel 1900 quando il musicista dirigeva la compagine viennese. E’ in versione da camera, non ci sarà alcun direttore d’orchestra,  soprano Mojca Erdmann, capace di spaziare dal barocco al contemporaneo, secondo il New York Times. “Mahler ha un rapporto molto speciale con la nostra orchestra – ricorda il primo violino e section leader dei Wiener – Fu proprio lui nel 1902 a condurre i Wiener nella sua “Quarta Sinfonia” in un concerto in abbonamento nel Musikverein di Vienna”. La “Quarta Sinfonia” è una delle opere più eseguite dai Wiener, è stata diretta nel 1920 anche da Richard Strauss. Fra i primi grandi interpreti Bruno Walter che colse in essa il “tono raro e commovente” e “l’anelito struggente di superare l’esistenza umana” .
Il 14 novembre, a chiusura, a San Giovanni in Laterano, la “Sinfonia n.9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125” di Ludwig van Beethoven. Soojin Moon Sebastian soprano, Quilin Zhang contralto, Paulo Ferreira tenore, German Olvera baritono, quattro giovani voci e i Wiener Singverein, una formazione corale fra le più celebri al mondo. Alla bacchetta Justus Franz che torna al Festival con la Philharmonie der Nationen, l’orchestra fondata dal maestro, formata da musicisti di ogni parte del mondo, di diverso credo politico e religioso. Un messaggio universale perfettamente in linea col capolavoro  beethoveniano.
La Fondazione che organizza il festival nasce nel 200 e si occupa di promuovere la musica sacra ma anche di sostenere finanziariamente imponenti progetti di restauro (“Ars artem salva”) illustrati alla presentazione in conferenza stampa da Pietro Zander, l’archeologo responsabile della necropoli vaticana e per conto della Fabbrica di San Pietro della conservazione e del restauro dei beni artistici della basilica. Dove “i lavori non finiscono mai”, dice. Dopo il restauro della facciata della Basilica per il Giubileo del 2000 e del colonnato, la Fondazione tra il 2006 e il 2016, solo per citare i più importanti interventi, ha contribuito al grandioso restauro dei prospetti esterni della Basilica progettati da Michelangelo, prospetto sud, ovest e nord, qualcosa come 35mila metri quadrati di travertino. Senza dimenticare i tetti dove è stata restaurata la Fontana della Burbera. A 35 metri di altezza è stato trovato un albero di fico e il nido di un falco pellegrino. Uccelli che non ci sono più come i piccioni scacciati dai gabbiani. Negli ultimo due anni si è provveduto al restauro delle due cupolette delle cappelle Gregoriana (più antica della cupola di San Pietro)  e Clementina. Il primo terminato, l’altro ancora in corso. Ed ora ci aspetta  il “cupolone”. Fino al 2020 la Fondazione sarà impegnata nel restauro del tamburo della grande cupola della Basilica di San Pietro e nel restauro del mobilio in noce con tessere in bosso  del XV -XVI secolo della Sagrestia della Basilica di San Paolo fuori le mura. Una imponente opera in legno costruita in loco, aggredita da polvere, muffe, insetti, che ha subito danni strutturali e distacchi.
Ai concerti e agli interventi a favore dei monumenti si aggiungono iniziative che riguardano specificamente la musica. Come il grande progetto dedicato a Anton Bruckner con i Wiener Philharmoniker. Ricorrendo nel 2024 i 200 anni dalla nascita del maestro, i Wiener da quest’anno al 2024 presenteranno l’intero ciclo delle sinfonie di Bruckner scegliendo una vota all’anno una delle più importanti cattedrali europee .  Alla Stiftkirche St. Florian in Austria   hanno   eseguito la Sinfonia n. 1.  A seguire  Londra, Barcellona, Praga, Stoccolma, Pisa, Milano.  
Programma completo su www.festivalmusiceartesacra.net
in qaeditoria.it

Caccia al tartufo e ai sapori dell’autunno Weekend di degustazioni, fiere, mercati e passeggiate nei boschi

Tartufi esposti alla fiera di Alba © Ansa


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ALBA - Quella del 2018 è una delle stagioni più promettenti per la raccolta e il consumo di tartufi: chef, consumatori, esperti e appassionati del prestigioso tubero ringraziano l’estate piovosa che ha aiutato i trifolao nella ricerca delle migliori pepite. Secondo i dati della Coldiretti sono circa 200mila le persone ufficialmente coinvolte in una raccolta di tartufi da record, stimata in circa mezzo miliardo di euro tra prodotto fresco, conservato o trasformato anche grazie alla capacità di attrazione turistica ed enogastronomica che ruota attorno al tubero più famoso della tavola. 
In queste settimane e fino a gennaio trifolao con lo zappino in mano e il fidato naso di cani addestrati continuano a cercare tuberi negli umidi boschi di tutta Italia: dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, dal Lazio alla Calabria. Ed è proprio in queste generose terre che si moltiplicano fiere e mercati dove esporre i migliori tartufi assieme ai grandi e prestigiosi prodotti autunnali – dalla zucca alle castagne, dal vino ai salumi e alle nocciole – che vengono degustati e acquistati. In queste regioni, inoltre, nascono iniziative turistiche e gastronomiche che coinvolgono i visitatori e i consumatori in passeggiate alla ricerca del tartufo e in convegni per conoscerne da vicino segreti e caratteristiche. I mercati, gli itinerari tematici e le degustazioni sono un’ottima occasione anche per trascorre un weekend in piccole città, nei borghi medievali e tra i boschi, che in queste settimane regalano emozionanti passeggiate nel foliage autunnale.
L’appuntamento più atteso è ad Alba, nelle Langhe piemontesi, che fino al 25 novembre ospita l’88esima fiera internazionale del tartufo bianco (www.fieradeltartufo.org). E’ la storica e più prestigiosa mostra mercato del celebre tubero che durante il fine settimana e l’1 e il 2 novembre viene esposto sulle bancarelle assieme ad altre eccellenze del territorio. Oltre al mercato sono previsti anche concerti, mostre, incontri letterari e showcooking nell’Alba Truffle Show, dove si esibiscono numerosi chef stellati, soprattutto provenienti dalle Langhe-Roero e Monferrato. C’è attesa anche per i numerosi eventi gourmet, tra cui le analisi sensoriali del tartufo e le degustazioni abbinate ai vini. Quest’anno la fiera è dedicata alla luna, parte integrante del percorso di ricerca del tartufo: sono le fasi lunari, infatti, che determinano quando e dove trovare il prestigioso Tuber magnatum Pico.
Scendendo verso le Marche si può assistere a un’altra prestigiosa fiera del tartufo: dal 28 ottobre all’11 novembre Acqualagna ospita la fiera internazionale del tartufo bianco, una mostra mercato con bancarelle per gli acquisti, showcooking con chef stellati, degustazioni, spettacoli, mostre, laboratori didattici anche per i bambini e sfide ai fornelli tra i personaggi dello spettacolo. Oltre al tartufo sono presenti anche altri prodotti enogastronomici eccellenti: oli, birre, formaggi e salumi. La fiera è un’ottima occasione per scoprire il borgo e la magnifica riserva naturale della Gola del Furlo, nel cuore dell’Appennino marchigiano. Per maggiori informazioni: www.acqualagna.com
Nella vicina regione umbra la città di Norcia, capitale del tartufo nero, quest’anno si è fatta promotrice della candidatura della “cultura del tartufo” come patrimonio immateriale dell’umanità. Qui ha riaperto il cinquecentesco Palazzo Seneca, elegante albergo di charme, che offre menu a base di tartufo nel proprio ristorante e propone diversi pacchetti di soggiorno, tra cui il classico “Alla ricerca del tartufo” con un’escursione guidata nel bosco e un pic-nic stellato; e l’avventuroso “Rafting in Valnerina” per scoprire la splendida vallata attraversata dal fiume Nera, ricca di storia e di cultura.
Sempre in Umbria, il millenario Castello di Petroia, a pochi chilometri da Gubbio, organizza fino al 22 dicembre un’esclusiva caccia al tartufo tra i boschi di lecci, noccioli e querce che circondano il maniero in cui è nato Federico da Montefeltro. Accompagnati dal fattore Cesare, esperto cercatore di tartufi, e dal suo bracco Stella, si percorrono i sentieri tra i colori autunnali alla ricerca del prezioso tubero nelle tartufaie della collina, su cui si erge la storica fortezza. La caccia termina nelle cucina del castello dove lo chef Walter Passeri completa l’opera esaltando il tartufo in deliziose ricette, servite per cena alla tavola del ristorante “Sala degli Accomandugi”. Il prezzo per 2 ore di caccia e per una cena completa di 4 portate a base di tartufo e vini doc dell’Umbria è di 80 euro a persona.
In Toscana Volterra celebra il tartufo bianco e numerose altre eccellenze del territorio - vino, birra, olio, formaggi, salumi e cioccolato - proposte direttamente dai produttori dal 27 ottobre al 4 novembre. L’evento è itinerante tra gli scorci più suggestivi della città etrusca e comprende degustazioni a base di tartufo locale e prodotti della tavola toscana, oltre a un divertente Palio dei caci, una gara in cui le contrade si sfidano facendo rotolare grandi caciotte lungo un percorso cittadino. Per maggiori informazioni: www.volterragusto.com
A Siena, sempre in Toscana, si può alloggiare nell’Hotel Athena, nel cuore della città, che propone il soggiorno “Arte e Sapori di Siena”: protagonista è il ristorante “Il Mangia” con menu dove il tartufo e le sue varietà - lo scorzone e l’uncinato - sono gli ingredienti principali. Tra i numerosi piatti proposti ci sono: i tagliolini all’uovo fresco al tartufo, l’uovo laterino con scaglie di tartufo nostrano, una selezione di pecorino locale servito con miele al tartufo e la tagliata o la tartare di Fassona al tartufo bianco delle Crete Senesi.

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Giro del mondo culinario, 10 hotel con ristoranti stellati Da Parigi a Washington, per chi non rinuncia alla cucina gourmet

Hotel Adlon Kempinski Berlin – Berlino, Germania © Ansa

VENEZIA - Che gli italiani siano buongustai, è risaputo. E a quanto pare non sono disposti a rinunciare ai piaceri della tavola nemmeno in viaggio. Lo confermano i dati di momondo.it, secondo cui il 15% dei viaggiatori tricolore sceglie la propria meta proprio in base all’esperienza culinaria che si aspetta di provare nel Paese di destinazione. Inoltre, quasi due terzi degli italiani (64%) in vacanza sono disposti a spendere di più per mangiare bene, mentre circa un terzo (31%) preferisce mangiare nel ristorante dell’hotel. 
Hôtel Plaza Athénée – Parigi, Francia - L’Hôtel Plaza Athénée con la sua eleganza disinvolta è riconosciuto come uno dei migliori alberghi di Parigi e il suo ristorante non è da meno. L’Alain Ducasse al Plaza Athénée si posiziona al 13° posto della classifica World’s Top 50 restaurants list. Con ben tre stelle Michelin, il ristorante dello chef Alain Ducasse offre interni spettacolari e sontuosi, che comprendono separé curvi in acciaio inox e imponenti lampadari di cristallo. Il nuovo menù è incentrato su ingredienti sani, biologici e sostenibili e include pesce, verdure e cereali. Prezzo medio per un volo a/r per Parigi nel 2018 a partire da 56 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: febbraio
Park Hyatt Washington D.C. – Washington D.C., USA - Lo stile classico americano incontra il lusso al Park Hyatt Washington D.C.. A breve distanza dalla Casa Bianca e da molti dei principali monumenti cittadini, l’hotel rende omaggio alla storia e alla cultura americana, così come il pluripremiato ristorante al suo interno: il Blue Duck Tavern. L’ambiente casual-chic del Blue Duck Tavern punta sulla cucina americana semplice, dove l’abbondante cibo tradizionale è di casa. Un assaggio del contorno di patate arrosto al grasso d’anatra è d’obbligo, avendo cura di lasciare spazio per una fetta della celebre torta di mele, tanto amata dall’ex presidente Barack Obama, che continua a tornare qui per gustarla. Prezzo medio per un volo a/r per Washington D.C. nel 2018 a partire da 329 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: agosto
PuLi Hotel and Spa – Shanghai, Cina - Nascosto dalla frenesia e dal trambusto del centro di Shanghai, il PuLi Hotel & Spa è un’oasi solitaria, nonché il primo resort urbano di Shanghai. Oltre a 193 stanze chic e spaziose, il suo servizio di maggiordomo attivo 24 /24 e una spa di fama mondiale, il PuLi ospita anche un ristorante stellato da poco rinnovato: il PHÉNIX eatery & bar. Lo Chef Michael Wilson è la mente che ha portato a nuova vita la moderna cucina francese del PHÉNIX: dall’assortimento di affettati di tenero vitello, chorizo spagnolo, salame e classici confit, fino a portate principali come spalla d’agnello e maialino da latte, perfetto da condividere in due o tre persone. Prezzo medio per un volo a/r per Shanghai nel 2018 a partire da 368 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: agosto
ABaC Restaurant & Hotel – Barcellona, Spagna - Ex casa di un consolato americano e monumento architettonico protetto, l’edificio dell’elegante ABaC Restaurant & Hotel si trova in cima alle colline di Barcellona in Avinguda del Tibidabo. La sua posizione lontana dagli affollati quartieri turistici lo rende un luogo di evasione tranquillo nel cuore della città. A capo dell’ABaC Restaurant c’è il più giovane chef stellato spagnolo, Jordi Cruz, che ha ricevuto la sua prima stella a soli 24 anni. Cruz è specializzato nella cucina d’ispirazione catalana con un tocco moderno e ogni piatto è finemente ideato per intrigare i sensi. Prezzo medio per un volo a/r per Barcellona nel 2018 a partire da 38 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
COMO The Halkin – Londra, Regno Unito - Il raffinato hotel londinese COMO The Halkin è situato nel cuore del quartiere Belgravia, a pochi passi da Buckingham Palace e Hyde Park. Ognuno dei cinque piani di questo albergo dal design esclusivo ha come filo conduttore un diverso elemento, con arredi e combinazioni cromatiche che rappresentano l’acqua, l’aria, il fuoco, la terra e il cielo. Il suo ristorante con una stella Michelin, Ametsa with Arzak Instruction, trae ispirazione dall’acclamato ristorante a tre stelle Azark di San Sebastian, Spagna. In collaborazione con suo padre, la chef Elena Arzak crea un menù in costante cambiamento composto da allegri piatti baschi fatti con gli ingredienti locali più freschi. Prezzo medio per un volo a/r per Londra nel 2018 a partire da 39 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: giugno
The Yeatman – Porto, Portogallo - Costruito in cima a una collina a Vila Nova de Gaia con ampie viste sul fiume Duero, The Yeatman è il solo albergo a cinque stelle di Porto. The Yeatman è un lussuoso wine spa hotel con sauna, piscina panoramica interna a sfioro e con stanze che seguono il tema delle cantine portoghesi. Ponendo l’accento sul pescato fresco portoghese, gli ospiti possono scegliere tra una vasta selezione di pesce che spazia dalla tradizionale aragosta e gambero turco fino al più esotico sgombro e pesce scorpione, il tutto sapientemente abbinato a vini portoghesi. Prezzo medio per un volo a/r per Porto nel 2018 a partire da 39 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: luglio
Belmond Hotel Cipriani – Venezia, Italia - Il Belmond Hotel Cipriani di Venezia è sicuramente nell’elenco dei posti preferiti dalle celebrità. L’esclusivo Oro Restaurant prende il nome dal soffitto a cupola in foglia d’oro, sontuosamente decorato con un lampadario elegantissimo e raffinato, fatto interamente di vetro di Murano. Solo gli ingredienti della più alta qualità vengono usati in cucina. Anche se il menu offre i classici italiani preferiti, tra cui pasta, manzo e maiale, sono caldamente consigliate la specialità a base di pesce e frutti di mare veneziani. Periodo più conveniente per il soggiorno: febbraio
Hotel Okura Amsterdam – Amsterdam, Paesi Bassi - L'Hotel Okura Amsterdam, lussuoso 5 stelle superior di 23 piani con vista sulla città, rappresenta la scelta imperdibile per chi è alla ricerca di un viaggio capace di deliziare anche i palati più ricercati: infatti, non uno ma ben quattro i ristoranti stellati che ospita al suo interno. Il Ciel Bleu Restaurant regala la vista sulla città dal 23° piano ed è stato insignito di due stelle, mentre il ristorante giapponese Yamazato Restaurant vanta una stella Michelin e serve la vera cucina kaiseki. Gli chef del ristorante teppanyaki Sazanka, anch'esso premiato con una stella, preparano le pietanze su una piastra calda direttamente al tavolo. Infine, Eletto Bib Gourmand, il ristorante Serre propone piatti internazionali a base di prodotti di stagione locali freschi. Prezzo medio per un volo a/r per Amsterdam nel 2018 a partire da 79 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
Grand Hôtel Stockholm – Stoccolma, Svezia - Al primo sguardo l’opulento Grand Hôtel Stockholm non sembra il tipo di posto che ospita un informale ristorante stellato, ma è esattamente così. Il moderno e rilassato ristorante Matbaren è il capolavoro culinario del quattro volte chef svedese dell’anno, Mathias Dahlgren – uno dei più celebrati d’Europa. Il menù di Matbaren cambia costantemente a seconda degli ingredienti locali di stagione. Tra i piatti quasi sempre disponibili ci sono i panini al vapore, imperdibili per ogni buongustaio che si rispetti. Prezzo medio per un volo a/r per Stoccolma nel 2018 a partire da 40 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: gennaio
Hotel Adlon Kempinski Berlin – Berlino, Germania - Questo prestigioso hotel a cinque stelle che vanta il suggestivo sfondo della Porta di Brandeburgo è pura espressione dell’eleganza, e il ristorante Lorenz Adlon Esszimmer è il suo fiore all’occhiello. Il ristorante è stato insignito di ben due stelle Michelin ed è il regno dello Chef de Cuisine Hendrik Otto e del famosissimo Maître Oliver Kraft, che propongono piatti dell’alta cucina europea rivisitati in chiave moderna. Prezzo medio per un volo a/r per Berlino nel 2018 a partire da 31 €. Periodo più conveniente per il soggiorno: luglio
Questi e altri consigli di viaggio sono disponibili sul blog di momondo.
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Ponte 1 novembre: oltre 7 milioni 300 mila italiani in viaggio

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 Un piccolo riscatto dopo un'estate in chiaroscuro. Il Ponte di Ognissanti, con la complicità di un calendario particolarmente favorevole, manda buoni segnali per il turismo italiano con oltre 7 milioni di italiani in viaggio. A fare il pieno saranno le tradizionali mete d'autunno: città d'arte e montagne. Emerge sia dalla rilevazione di Federalberghi che da quella di Federturismo Confindustria.
Secondo Federalberghi, che raccoglie oltre 33 mila alberghi italiani, saranno in movimento circa 7 milioni e 304 mila italiani, con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La grandissima maggioranza trascorrerà la propria vacanza in Italia (88%): predilette le città d'arte (28%), la montagna (27,6%) e il mare (17,1%). Buone performance anche per i laghi (4,5%) e le località termali (4,2%). Per chi va all'estero, le mete più ambite sono le grandi capitali europee (63,2% dei casi). Il 13,2% andrà al mare, il 7,9% nelle grandi capitali extra-europee, il 5,3% in montagna. La casa di parenti o amici sarà l'alloggio preferito dal 30,8% dei viaggiatori, a stretto giro seguita dall'albergo (23,7%) e dalla casa di proprietà (11,4%). Ogni persona spenderà mediamente 326 euro fra trasporto, vitto, alloggio e divertimenti, con un giro di affari complessivo di circa 2,38 miliardi di euro.
"Numeri significativi - dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che confermano come la dimensione del viaggio, oltre a rappresentare sempre più un bene primario, che migliora la qualità della vita, contribuisce in modo determinante allo sviluppo economico del Paese. Confidiamo che le istituzioni non vogliano far mancare il proprio supporto e rimaniamo in attesa di conoscere i dettagli della manovra di bilancio, alla quale chiediamo risposte concrete per il nostro settore".
Continua a salire la quota di chi consulta la Rete: il 60,3% degli intervistati dichiara di utilizzare i social media e il web per decidere o quantomeno informarsi sull'offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse (52,5% nel 2017). Il 57,3% - secondo Federalberghi - "salta" i portali e si rivolge direttamente all'albergo, prenotando sul sito internet della struttura (29,7%) o contattandolo mediante telefono, e-mail o altro mezzo (27,6%). Le prenotazioni dirette crescono a doppia cifra rispetto al ponte di Ognissanti 2017 (45,4%), grazie al numero sempre maggiore di offerte che gli alberghi italiani riservano a chi contatta direttamente la struttura.

L'Italia misteriosa in un Atlante Dalla Porta Magica a Roma alla montagna degli Ufo in Val di Susa

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 FRANCESCO BONGIORNI E MASSIMO POLIDORO, ATLANTE DEI LUOGHI MISTERIOSI D'ITALIA (BOMPIANI, PP 157, EURO 25,00). Luoghi insoliti, misteriosi, sorprendenti come la "salita in discesa" di Martina Franca, la Cattedrale vegetale ai piedi del Monte Arera, la Porta magica di Roma e Musinè (il Monte dell'Asino) verso la Val di Susa, considerato la montagna degli Ufo. Località magiche, enigmatiche, magari a due passi da casa nostra, di cui in tanti casi ignoriamo l'esistenza, tutte da scoprire e che aprono alla meraviglia delle narrazioni che le accompagnano. A spingerci verso questo viaggio inedito è l'"Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia" di Massimo Polidoro, scrittore e divulgatore, presenza fissa a 'Superquark', con le illustrazioni di Francesco Bongiorni. Il volume, pubblicato da Bompiani, arriva nelle nostre librerie il 31 ottobre. Andando a scovare dimore impossibili, oggetti stravaganti, castelli, isole, musei, strani personaggi e animali come il tatzelwurm, una specie di rettile delle Alpi, si trovano storie di ogni tipo. "Alcune vere e verificabili; altre verosimili; altre ancora del tutto false, ma credute vere per tanto tempo e dunque doppiamente affascinanti" spiega Polidoro.
    Dall'Italia Nord-Occidentale a quella Insulare, dalla Valle d'Aosta alla Sardegna, il volume, accompagnato da illustrazioni tra pittura e fumetti, ci porta in una via anonima, senza sbocco, che si trova percorrendo la statale 172 da Taranto a Martina Franca. Qui al chilometro 59, in località Ormini, svoltando a destra ci si trova in una strada in discesa dove la forza di gravità sembra non funzionare più, per cui un auto in folle sale verso l'alto. La stessa cosa accade anche lanciando una palla o un sasso che invece di scendere risalgono la pendenza. Le ipotesi sono tante e c'è chi parla addirittura di una base extraterrestre nascosta nel sottosuolo. Quello che è certo, fa notare l'autore, è che "non si tratta di un fenomeno magnetico".
    Ci sono voluti 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6000 metri di rami di nocciolo, uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde intrecciate per costruire la Cattedrale vegetale che sorge in provincia di Bergamo, ai piedi del monte Arera.
    "Gioco coi rami" diceva il suo autore, l'artista Giuliano Mauri, morto nel 2009, che ha costruito con i rami, ricorda Polidoro, "palazzi da fiaba, ponti profumati ed edifici vegetali. Opere stupefacenti, integrate nel ciclo naturale e, di conseguenza, destinate a scomparire". Restando in Lombardia, ecco Consonno, la Las Vegas fantasma della Brianza. E a Milano, "che ci fa - si chiede l'autore del libro - nella rinascimentale Cappella Portinari, collegata alla Basilica di Sant'Eustorgio, il blasfemo dipinto di una Madonna con le corna?".
    Il Piemonte ci regala la Sacra di San Michele, sul monte Pirchiriano, a 962 metri d'altitudine, un eremo la cui origine è avvolta nel mistero, che servì come modello a Umberto Eco per l'ambientazione de 'Il nome della rosa'. E poi via alla scoperta del cavallo d'oro nel sottosuolo di Novara, dell'antro della Sibilla Cumana in Campania della quale Trimalcione raccontava: "a certi maschietti che le chiedevano 'Sibilla , che vuoi?' lei rispondeva: 'Morire, voglio'". Leggenda vuole che ogni cinque anni, il 21 giugno, torni a farsi sentire al Castello di Montebello di Torriana, in provincia di Rimini, il fantasma di Azzurrina, una bambina albina scomparsa appunto il 21 giugno del 1375. Una leggenda di cui non ci sono tracce, ne riferimenti bibliografici fino al 1989, "quando il castello venne aperto al pubblico a pagamento", sottolinea l'autore del libro. E c'è un fantasma, ma questa volta di una volpe, anche nel Castello di Strozzavolpe nei pressi di Luco, nel comune di Poggibonsi. In questo "Grand Tour dell'Italia più insolita e nascosta, accessibile a tutti e capace di regalare momenti di meraviglia, sorpresa, sconcerto e divertimento" ci sono palazzi maledetti come Ca' Dario a Venezia, sepolcri leggendari come quello dei re Magi a Milano o di Dracula a Napoli. E che dire della leggenda di Re Artù che, a sorpresa, ha lasciato il suo segno a Chiusdino, in provincia di Siena, dove è conservata una spada conficcata nella roccia forse appartenuta a Galvano, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda.

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I Macchiaioli alla Gam di Torino

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TORINO - Oltre ottanta opere, provenienti dai più importanti musei italiani e da collezioni private, raccontano la storia dei Macchiaioli tra Piemonte, Liguria e Toscana, alla Gam di Torino, da domani 26 ottobre fino al 24 marzo 2019. La mostra I macchiaioli. Arte italiana verso la modernità è organizzata da Fondazione Torino Musei, Gam e il Gruppo Sole 24 Ore, a cura di Cristina Acidini e Virginia Bertone, con l'Istituto Matteucci di Viareggio.
    Tra i protagonisti Antonio Fontanesi, nel bicentenario della nascita, gli artisti piemontesi della Scuola di Rivara (Carlo Pittara, Ernesto Bertea, Federico Pastoris e Alfredo D'Andrade) e i liguri della Scuola dei Grigi (Serafino De Avendao, Ernesto Rayper), ma anche la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani.
    "È un ritorno a Torino, quello del gruppo Sole 24 Ore, di cui siamo molto orgogliosi. Un'iniziativa realizzata grazie a una positiva sinergia tra pubblico e privato", sottolinea la sindaca Chiara Appendino.