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Svizzera, non solo le meraviglie Thun nell'Oberland Bernese

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BERNA - Un viaggio lento e romantico tra maestose montagne da cui si gode una vista impareggiabile, preziosi ed unici giardini alpini e grandi laghi dalle acque tanto cristalline da essere potabili a bordo dei mezzi di trasporto più d'antan: tra battelli a ruota 'Belle epoque' e trenini a cremagliera spinti da locomotive a vapore vecchi di oltre un secolo. E' il percorso che offre l'Oberland Bernese in Svizzera, la terra al cui centro c'è Thun, la bella città medievale sovrastata da un imponente maniero dove si trova, accanto a cannoni che mai hanno sparato un colpo, un ristorante di lusso.
Il viaggio parte da Interlaken West. Dall'Italia qui si arriva in aereo atterrando a Zurigo: direttamente da quell'aeroporto si prendono altri due treni veloci e puntuali fino alla meta. In Svizzera il sistema di trasporti è integrato: per gli stranieri è utile e conveniente procurarsi lo "Swiss pass", una tessera speciale che dà diritto a usare tutti i mezzi pubblici del Paese ma anche di usufruire di sconti per entrare nei musei.
Il primo step è una mini crociera a bordo di un elegante battello a vapore varato nel 1906, con le macchine a vista racchiuse tra un ponte panoramico ed una sala ristorante tutta boiseries in legno. Un ‘legno a ruote’, di quelli che navigavano sul Mississipi dei film in bianco e nero, che solca le acque bianche e approda in piccoli borghi che si affacciano sul lago in cui si riflettono le montagne, sormontate da ghiacci perenni, coperte di boschi e segnate da vigneti a terrazza.
Le ruote del battello girano, lente ed inesorabile, spinte dai pistoni dell’antica e pur efficiente macchina a vapore azionata dai fuochisti di bordo il cui movimento ritmico non disturba chi, seduto sulle poltroncine di vimini verde di un tempo che fu, si gode il panorama sorseggiando un bicchiere di vino. Da Thun, per accedere dall'imbarcadero posto proprio davanti alla stazione ferroviaria all'isola di Baelliz che racchiude il centro storico bisogna attraversare l'Obere Schleuse, il ponte coperto di legno sulle rapide che ormai da trecento anni regolare, con i suoi dieci "portoni", i livelli del fiume Aare. E lungo la strada principale di Thun, che parte dalla piazza del Municipio con la classica fontana al centro, lo shopping si "raddoppia" grazie all'altissimo marciapiede, per cui ci sono letteralmente due piani di negozi. Ma prima, uno scorcio insolito e inaspettato: di fronte a una banca fondata nel 1826, sul pavimento ci sono incollati altrettanti franchi svizzeri in moneta.
Prima della fortezza di Thun, risalente al 1200, si incontrano una torre del 1330 e una chiesa protestante, che vale la pena visitare. Nel maniero oggi vengono ospitati un piccolo museo e lo "Schlossberg Thun", un boutique hotel con ristorante dove si degustano solo prodotti locali delle Alpi.
Da Interlaken Ost, invece, si sale allo "Schynige Platte", punto di partenza per trekking panoramici a duemila metri di altezza. L'ascensione si fa a bordo di un trenino a cremagliera di 125 anni fa le cui carrozze con le panche di legno sono spinte da dietro da una locomotiva per sette chilometri tra i boschi: cinquanta minuti di panorami magici, con la vista dall'alto dei laghi di Thun e Brienz e lo spettacolo delle vette della "Trilogia Bernese", l'Eiger, il Mönch e lo Jungfrau che spuntano in mezzo alle nuvole. In cima, accanto alla stazione,il Giardino botanico alpino, che racchiude ben 650 specie di piante.
E infine, c'è l'unica cremagliera a vapore sopravvissuta della Svizzera: quella del trenino del 1892 che porta in cima al cima del "Brienzer Rothorn". In un'ora si supera un dislivello di quasi 1700 metri, e si ammirano panorami incantati, in cui si incastona il celestino delle acque del lago di Brienz. Giunti a oltre duemila metri, si può fare trekking o rilassarsi in un rifugio con vista sulle Alpi Bernesi e sugli specchi d'acqua a valle.
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Winckelmann, omaggio dei Musei Vaticani

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ROMA - Il Laocoonte e l'Apollo del Belvedere come esempi straordinari di "nobile semplicità" e "quieta grandezza", la Scuola d'Atene di Raffaello, pittore di "eccellente grandezza", la Madonna con Bambino e i Santi di Tiziano e l'Allegoria della Storia di Mengs, e poi la Carità di Bernini e la Deposizione di Caravaggio, troppo lontane dagli ideali classici di grazia e bellezza. Sono circa 50 le opere - di arte egizia, etrusca, greca e romana fino al Rinascimento e al Barocco - attorno alle quali si sviluppa la mostra che i Musei Vaticani dedicano a Johann Joachim Winckelmann (Stendal, 1917 - Trieste, 1768), in occasione dei duplici anniversari della nascita e della morte. Aperta dal 9 novembre al 9 marzo, intitolata semplicemente "Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani", l'esposizione è a cura di Guido Cornini e Claudia Valeri, con l'allestimento di Roberto Pulitani, e documenta quanto la collezione vaticana sia stata fondamentale per gli studi, gli scritti e le teorie dell'intellettuale e archeologo tedesco, il cui pensiero ha influenzato tutte le generazioni successive di studiosi.
Sebbene non vide mai i Musei Vaticani così come sono concepiti oggi, Winckelmann nella sua lunga permanenza a Roma ebbe modo di osservare con i suoi occhi e studiare a fondo (grazie anche alla conoscenza perfetta del greco antico) tante delle opere che poi sono entrate a far parte della collezione vaticana. Avendo come unico scopo quello di conoscere la pittura e l'arte antica, Winckelmann riteneva che non ci fosse "luogo più adatto" della Capitale per farlo. Qui ampliò le sue conoscenze, concepì le sue teorie e ottenne incarichi prestigiosi, tra cui quello di Commissario delle Antichità della Camera Apostolica e Custode del Museo Profano.
In un percorso tematico diffuso, inserito nel normale itinerario dei Musei ma attentamente valorizzato, il visitatore troverà approfondimenti in 21 aree, con quattro specifici focus presenti nella Sala XVII della Pinacoteca (dove sarà proiettato un filmato per comprendere il contesto storico culturale dell'epoca e verranno esposti alcuni scritti di Winckelmann), nel Braccio Nuovo, nel Cortile Ottagono e nel Museo Gregoriano Profano. I capolavori della collezione vaticana potranno dunque essere riletti alla luce delle intuizioni di Winckelmann, ritenuto a buon diritto padre fondatore dell'archeologia nonché primo ad aver concepito la storia dell'arte come un succedersi di stili. Le opere, scelte perché presenti negli scritti dell'archeologo, sono tutte segnalate con una "W" e corredate di spiegazioni, a testimonianza di quanto la cultura europea sia in debito nei confronti dello studioso.
"Questa è una mostra realizzata interamente con personale dei Musei Vaticani: non abbiamo voluto spostare niente, solo valorizzare le opere creando un percorso winckelmanniano per testimoniare quanto la nostra collezione sia stata importante nella creazione del suo pensiero estetico", spiega Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani. "La stessa parabola esistenziale di Winckelmann è moderna", prosegue la curatrice Claudia Valeri, "nasce umilissimo, e per la sua prodigiosa intelligenza alcuni mecenati gli permettono di accedere all'istruzione superiore. Poi lui con tenacia e determinazione si afferma come intellettuale nel campo delle scienze morali diventando uno dei personaggi più in vista a Roma".


EICMA 2018, L’AREA MOTOLIVE SCALDA I MOTORI


Da oggi nell’arena racing dell’Esposizione tre giorni di gare titolate, spettacoli d’intrattenimento ed evoluzioni freestyle

Milano, 9 nov. – Gas aperto e adrenalina nelle vene. Entra nel vivo il programma racing dell’arena MotoLive, l’area estera di EICMA che ospita gare titolate, esibizioni di Freestyle Motocross e al Trial Acrobatico, spettacoli di intrattenimento e le incursioni di campioni degli sport motoristici e personaggi famosi. Da oggi fino a domenica i visitatori della 76° Edizione dell’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, a Fiera Milano-Rho, possono infatti vedere in azione i piloti delle più prestigiose discipline off-road e lasciarsi trascinare dalle imprevedibili ed emozionanti evoluzioni dei freestyler.
Tra le gare titolate sono previste quest’anno le finali degli Internazionali d’Italia di Supercross, la Gara Internazionale di QuadMX e le finali del Challenge Yamaha MX e EX.

“L’area MotoLive è l’adrenalinico contenitore racing dell’Esposizione, un’offerta consolidata e sempre nuova, un evento nell’evento che – ha commentato il Presidente di EICMA Andrea Dell’Orto – completa e arricchisce in modo unico ed entusiasmante l’esperienza di visita in EICMA”.

Eicma Nell’area Start Up e Innovation dell’Esposizione in mostra i progetti vincitori del Concorso rivolto agli studenti universitari sul Design Moto promosso da Confindustria ANCMA e ADI


AD EICMA 2018 SPAZIO ALL’INNOVAZIONE E AL DESIGN
Nell’area Start Up e Innovation dell’Esposizione in mostra i progetti vincitori del Concorso rivolto agli studenti universitari sul Design Moto promosso da Confindustria ANCMA e ADI

Milano, 8 nov. – Ci sono Paddock, la piattaforma che dà visibilità a piloti e motociclisti e li aiuta a trovare nuovi sponsor; Serrio, il bracciale adattivo che favorisce la visibilità laterale del motociclista; Geco, lo speciale sottocasco che previene il “colpo di frusta” in caso di incidenti e poi c’è Piacere, un emozionante concept grafico di design su base Ducati. Sono questi i progetti che hanno vinto il concorso Design Moto promosso da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) in collaborazione con ADI (Associazione per il Disegno Industriale) rivolto agli studenti universitari. I vincitori delle quattro categorie previste dal contest - Comunicazione, Accessori, Abbigliamento protettivo e Veicoli – sono stati premiati nella serata di ieri in EICMA, l’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori a Fiera Milano-Rho, aperta al pubblico fino a domenica 11 novembre.

I quattro progetti sono esposti nell’area Start Up e Innovation (Padiglione 11). Lo spazio accoglie anche alcune delle più giovani ed interessati realtà imprenditoriali nel settore delle due ruote a livello nazionale ed internazionale. Si va dalla start up di scooter sharing elettrico a quella che produce sistemi intelligenti anticollisione, passando dai lubrificanti innovativi per la protezione del motore fino ad arrivare ai sistemi antirumore da istallare nel casco per la sicurezza dei motociclisti.

“Vediamo strade che ancora non esistono – ha commentato il Presidente di EICMA Andrea Dell’Orto – non è solo lo slogan di questa 76° Edizione, ma racconta l’attenzione concreta al domani della mobilità su due ruote che da sempre riserviamo all’interno del nostro evento espositivo”

“L’area Start Up e Innovation – ha aggiunto Dell’Orto – è infatti una finestra sul futuro, è una scommessa di EICMA sui giovani, dove gli startupper che si affacciano al mondo delle due ruote presentano al grande pubblico idee, soluzioni e prototipi”.

Abu Dhabi, mistero per Salvator Mundi




Nuovo 'mistero' per il Salvator Mundi, la tavola attribuita a Leonardo da Vinci diventata il 15 novembre del 2017 il quadro più costoso del mondo (battuta da Christie's a 450 milioni di dollari). L'opera, ora di proprietà dell'Ente per il Turismo e la Cultura di Abu Dhabi, doveva essere esposta il 18 settembre scorso nel museo degli Emirati. Ma così non è stato. Si è poi ritenuto che potesse essere esposta nei prossimi giorni, quando il Louvre di Abu Dhabi inizierà le celebrazioni per il suo primo anno di vita. Sul suo sito internet il museo però ha reso note le celebrazioni per l'anniversario, ma del Salvator Mundi nessuna traccia: per ora non è presente in alcun evento. Continua così il 'mistero' di questo quadro, recentemente raccontato da Pierluigi Panza nel libro 'L'ultimo Leonardo'. Non ci sono comunicazioni ufficiali ma secondo alcuni rumor gli esperti del Louvre di Abu Dhabi potrebbero aver mosso alcune perplessità sul restauro effettuato o, forse, ritenere opportuno intervenire di nuovo.
    Per ora resta in calendario l'arrivo della tavola in Europa il prossimo autunno per la grande mostra sui cinquecento anni dalla morte di Leonardo che si svolgerà al Louvre di Parigi. E dove si potrebbero vedere, per la prima volta, uno al fianco all'altra il 'Salvator Mundi' e la 'Gioconda'.(ANSA).

Al Met di NY il potere del gioiello 230 straordinari pezzi per riflettere sul perché ci adorniamo

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NEW YORK - Non solo una mostra di gioielli spettacolari, ma anche una riflessione più profonda sul come e perché ci adorniamo. "Secondo gli antropologi è un impulso fondamentale, al pari del linguaggio: uno degli strumenti fondamentali che ci rende umani", spiega Melanie Holcomb del Dipartimento di arte medievale del Met e chief curator di "Jewelry: The Body Transformed", la grande rassegna che il museo su Fifth Avenue dedica dal 12 novembre al gioiello nell'arte, la cultura, la società.
    In mostra ci sono 230 pezzi selezionati tra i circa ottomila delle collezioni del Met, ordinati per soggetto, non cronologicamente, per mettere in luce non solo perché si indossa un gioiello, ma anche cosa questo gioiello attiva nel corpo quando viene indossato. La Holcomb, che ha lavorato con altre cinque curatrici, ha attinto da tutti e 17 i dipartimenti del Met, armature e strumenti musicali inclusi: non succedeva da quando dieci anni fa il museo rese omaggio al direttore uscente Philippe de Montebello.
   
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EICMA 2018, L’UNIVERSO E-BIKE PROTAGONISTA DI QUESTA EDIZIONE


Presentata stamane l’area speciale dedicata alla pedalata assistita, dove è possibile anche testare le ultime novità


Milano, 7 nov. – Non solo moto, ma anche E-bike. Sono 60 i brand che quest’anno mettono in mostra ad EICMA le ultime novità dell’universo della bicicletta a pedalata assistita. La 76° Edizione dell’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, aperta al pubblico da domani, giovedì 8 novembre, fino a domenica a Fiera Milano-Rho, accende i riflettori su una nuova offerta di mobilità che sta riscuotendo un grande successo sul mercato.

Con un’area speciale dedicata al Padiglione 22, un’area di test ride dove è possibile toccare con mano e provare gli ultimi modelli prodotti delle aziende italiane ed internazionali e la presenza di numerose novità dentro i sei padiglioni occupati da questa edizione, EICMA conferma la propria attenzione all’innovazione, alla sostenibilità e al futuro della mobilità su due ruote. Una visione supportata anche dalla campagna pubblicitaria dell’evento, che attraverso la creatività e l’headline “Vediamo strade che ancora non esistono” valorizza anche la grande capacità dell’industria di interpretare ed anticipare le sfide imposte dal mercato.

“La mobilità a pedalata assistita – ha commentato Andrea Dell’Orto, Presidente di EICMA S.p.A. - è ormai una realtà consolidata a livello mondiale. E in questo scenario anche le nostre imprese concorrono ad essere protagoniste: non solo nella produzione, che nel 2017 è cresciuta del 48%, ma anche in tutta la filiera in termini di componentistica, progettazione, design e brevetti”.

“Il mercato – ha aggiunto il Dell’Orto - sta facendo registrare una fortissima crescita: solo l’anno scorso sono state vendute in Italia quasi 150mila e-bike, pari a un più 19% rispetto al 2016 e anche i numeri di quest’anno sono molto positivi e confermano il trend di crescita registrati l’anno scorso”.


“L’innovazione – ha concluso Dell’Orto - è da sempre protagonista del nostro evento espositivo, ad EICMA trovano spazio le nuove tendenze e le soluzioni più avanzate che riguardano la mobilità su due ruote. E qui si possono anche testare in prima persona. L’aera e-bike, in particolare, è già il terzo anno che viene offerta come opportunità alle imprese e per gli appassionati e quest’anno occupa una superficie ancora più grande rispetto alle edizioni precedenti a conferma del crescente interesse attorno a questo mondo”.

#EICMA2018 #expo #Milano L’UNIVERSO #E-BIKE PROTAGONISTA DI QUESTA EDIZIONE https://expo2015blog.blogspot.com/2018/11/eicma-2018-luniverso-e-bike.html

Eicma celebra l'anno boom della moto

Rho (Milano) Le due facce della medaglia: mentre l'auto soffre e teme una nuova crisi (-7,4% le vendite, in Italia, a ottobre), la moto accelera (+18% il mese scorso, circa il 6% delle consegne complessive di un anno).

Il boom delle due ruote (il 2018 dovrebbe chiudere con oltre 12mila immatricolazioni in più rispetto al 2017) dà ancora più peso a Eicma, il Salone mondiale della moto aperto fino all'11 novembre al polo fieristico di Milano-Rho.
E il presidente di Eicma, nonché di Confindustria Ancma, Andrea Dell'Orto, ha posto più volte l'accento sull'importanza della mobilità a due ruote nelle città: «Alleggerimento del traffico e intermodalità, riduzione dei tempi di parcheggio e percorrenza. E, soprattutto, tutela della qualità dell'aria. In tale scenario il nostro settore appare come una risposta naturale a questi bisogni». E poi c'è il Made in Italy, presente in forze alla rassegna, «assoluto protagonista nel mercato globale e nelle competizioni grazie all'eccellenza che il settore continua a esprimere nel design, nell'avanguardia tecnologica e nell'impegno sulla sostenibilità ambientale», le parole di Dell'Orto.
Sul maxi-stand del gruppo Piaggio, a calamitare l'attenzione è la Vespa Elettrica. Concluso il pre-booking, il veicolo a emissioni zero è da ora disponibile nelle concessionarie in Europa. Il prezzo: 6.390 euro o, in alternativa, rate mensili di 99 euro con la possibile inclusione dei servizi di manutenzione. L'autonomia: 100 chilometri, con un tempo di ricarica di quattro ore; nel 2009, però, sarà disponibile la versione X, capace di arrivare fino a 200 chilometri di autonomia grazie all'adozione di un generatore di corrente alimentato a benzina.
«Con Vespa Elettrica ci si muoverà nel traffico cittadino senza emissioni inquinanti - ha ricordato il presidente di Piaggio, Roberto Colaninno - una cosa impensabile fino a poco tempo fa. In un anno è cambiata la gamma e la galleria di prodotti. E stiamo già lavorando per il 2019 che non sarà da meno, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, che aumenterà ancora di più le perfomance dei nostri marchi Moto Guzzi e Aprilia».
Piaggio ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con ricavi per 1,09 miliardi (+4,1%, ma a parità dei tassi di cambio il fatturato sarebbe cresciuto dell'8,4%). In aumento anche il margine operativo lordo, che è salito a 166 milioni (+4,4%). Utile netto di 36,35 milioni (+44,6%). Tra gennaio e settembre sono stati investiti 72,2 milioni, mentre le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 136,35 milioni. Il gruppo di Pontedera conta di chiudere l'anno con un margine operativo lordo compreso tra i 200 e i 205 milioni.
Il Giornale

Uomo e mito, al Whitney tutto Warhol

Mostre: l'uomo e il mito, al Whitney retrospettiva completa su Warhol 'Andy Warhol From A to B and  Back Again' prima in Usa in 30 anni © ANSA
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WHITNEY MUSEUM  NEW YORK- l pittore, lo scultore, il produttore, il regista, l'attore. Andy Warhol al completo va in mostra al Whitney Museum di New York nella prima retrospettiva negli Stati Uniti dedicata all'artista in trent'anni. Andy Warhol - From A to B and Back Again, titolo ispirato dall'autobiografia The Philosophy of Andy Warhol, aprirà al pubblico dal 12 novembre fino al 31 marzo 2019 e sarà un'occasione unica per conoscere, godersi e riconsiderare uno degli artisti più influenti e creativi dell'epoca contemporanea. Una mostra che mette assieme 350 opere, alcune delle quali mai viste assieme e organizzate in ordine cronologico. Curata da Donna De Salvo in collaborazione con Christie Mitchell e Mark Loiacono, la rassegna oltre a mostrare le opere degli anni '60 che hanno fatto di Warhol il padre della pop art, si focalizza anche sugli anni '70 e '80, dimostrando che la sua vena creativa non aveva affatto subito una battuta d'arresto dopo essere sopravvissuto ad un tentato omicidio nel 1968. "La mostra - ha spiegato Donna De Salvo - riprende il tema ricorrente dell'arte di Warhol, da A a B e daccapo, inizia infatti con Camouflage e finisce con Camouflage per poi tornare a capo. Nessun artista come lui ha capito l'indole vera (e il dualismo) dell'America, ossia un desiderio sia per l'innovazione che per il conformismo, la visibilità pubblica e la privacy piu' assoluta, e lui ha trasformato questi istinti di contraddizione in un'arte originale che ha influenzato la nostra visione del mondo". Oltre alle sue opere piu' famose che fanno parte dell'immaginario collettivo, in particolare quelle che prendevano spunto da immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali, le bottiglie della Coca Cola o i barattoli di zuppa Campbell, oppure i ritratti in serie di personaggi famosi, c'e' anche una sezione dedicata ai suoi film con una selezione dei suoi classici che sara' mostrata durante l'intera durata della retrospettiva. "E' importante vedere ora la sua opera - ha spiegato all'ANSA De Salvo - e ripensarla in termini futuri a tutti i livelli, sia politico, che artistico o sociologico, esistenziale, spero ci sia qualcosa per ognuno di noi". L'ultima grande retrospettiva su Warhol fu organizzata dal Moma nel 1989, due anni dopo la sua morte mentre qualche settimana fa 'Shadows' (Le Ombre, sa serie monumentale di tele serigrafate e dipinte a mano) di Andy sono tornate a New York dopo vent'anni in mostra da Calvin Klein. Eccezionalmente, quindi, la città e' il palcoscenico per due mostre sull'artista. https://whitney.org/Exhibitions/AndyWarhol
   
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Dormire in Case d'artista nei Borghi

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 Non solo le grandi città d'arte, il mare o i centri nevralgici dello shopping. Scoprire l'Italia vuol dire soprattutto andare alla ''conquista'' dei suoi infiniti borghi, avventurarsi tra atmosfere e sapori locali, innamorarsi dell'arte nascosta nelle sue chiese arroccate e perdersi con lo sguardo nei panorami senza fine delle sue vallate. Da oggi, anche ospiti in dimore d'artista, con i Comuni a far da padrone di casa. E' la nuova tappa di Italian Villages, il progetto di Airbnb nato per valorizzare le rotte meno note e sostenere le comunità locali. Un itinerario che attraversa l'Italia rurale, da Etroubles in Val d'Aosta a Savoca in Sicilia, partito in occasione dell'Anno dei borghi indetto dal Mibact, e che dopo aver selezionato host e località tipiche da nord a sud, oggi si arricchisce di tre nuove mete e tre nuove modalità di accoglienza a Lavenone in Lombardia, Civita di Bagnoregio nel Lazio e Sambuca di Sicilia.
    Il nuovo progetto prevede infatti la ''rimessa a nuovo'' di locali di proprietà comunale, affidate alla mano di artisti, designer e brand internazionali, con la creazione case Airbnb uniche. A gestirle, i sindaci in persona o associazioni da loro incaricate, che investiranno il ricavato dei soggiorni turistici in progetti culturali a favore della comunità locale.
    Prima dimora aperta, qualche mese fa, è stata Casa Greco, progettata dallo studio DWA, in quel piccolo gioiello del XIII secolo, incastonato sulla cima di una collina di tufo, che è Civita di Bagnoregio (VT). Un luogo unico al mondo dove per arrivare ad ammirare i meravigliosi edifici medievali (o per fare visita a uno dei 10 abitanti) è necessario attraversare un ponte sospeso a 70 metri d'altezza. Arte nell'arte, il maestro Francesco Simeti ha disseminato l'interno e l'esterno di Casa Greco con opere ispirate alle orchidee selvatiche che nascono nei calanchi e ai quadri storici del '4-500 italiano. Alla piccola collezione di Case d'artista di Airbnb si aggiunge ora anche Casa Panitteri a Sambuca di Sicilia, nell'agrigentino, nominato nel 2016 borgo più bello d'Italia anche per quell'intreccio di culture e influenze arabo-mediterranee che segnano ogni angolo e decoro del borgo baciato dal sole dodici mesi l'anno. Situata all'interno dell'edificio che ospita anche il Museo Archeologico della città, la nuova dimora è stata ristrutturata dagli architetti di Eligo Studio. E regala il sogno di dormire sotto i cieli affrescati dall'artista marchigiano Edoardo Piermattei, ispirati ai modelli del Rinascimento Italiano. Puntando al nord, ecco poi la terza tappa, Lavenone, nel bresciano, a pochi chilometri dal Lago d'Idro. Immerso nella natura, tra boschi e vallate, è la meta perfetta sia per chi è alla ricerca di relax nel verde, sia per i più sportivi tra percorsi suggestivi e trekking panoramici. Qui ora si potrà soggiornare a Casa Maer, residenza ricavata in uno degli edifici storici del borgo, tra volte scavate nella pietra, librerie su ruote, gli interni di Eligo Studio e il mosaico Dance of the bufo bufo dell'illustratrice Olimpia Zagnoli, ispirato all'annuale migrazione anfibia del lago. Il ricavato dei soggiorni a Casa Maer, gestita dalla cooperativa sociale COGESS, finanzierà progetti di inclusione sociale dedicati a persone con disabilità.
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Montagne e cinema, se la scalata diventa un’opera d’arte

Valley Uprising © Ansa

“La maestosa bellezza delle montagne, il loro potere ammaliante, l’intrinseca sfida, la ricerca di luoghi ostili e selvaggi: ciò suscita in noi un miscuglio inebriante di piacere e paura, che chiamiamo 'sublime'”. Robert Macfarlane , ‘Mountain'. 
Dalla camminata al trekking, dall'arrampicata fino alla scalata più estrema, il fascino della montagna attrae un numero sempre maggiore di persone ad ogni latitudine. Anche al cinema. Sul grande schermo e su Netflix, infatti, negli ultimi mesi sono disponibili tre straordinari documentari che raccontano, in modo diverso, l'amore per le montagne e le sfide che esse suscitano nell'uomo. L'ultimo uscito in ordine cronologico è 'Free Solo', prodotto dal National Geographic e diretto dalla pluripremiata documentarista E. Chai Vasarhelyi e dal fotografo Jimmy Chin Il docufilm racconta attraverso immagini mozzafiato quella che il New York Times ha definito “una delle più grandi imprese sportive di ogni tipo”: la scalata del climber Alex Honnold senza corde di protezione, a mani nude, di El Capitan, la parete di roccia più famosa al mondo, alta oltre 1000 metri, situata nel parco nazionale di Yosemite. La pellicola, uscita nelle sale americane in questi giorni (in Italia sarà in onda in primavera sul canale del National Geographic), mostra tutto il percorso mentale e fisico sostenuto da Honnold per compiere in sole 3 ore e 56 minuti l'impressionate scalata, mostrando le paure dei suoi cari e soffermandosi sulla profonda concentrazione che muove ogni gesto dell'atleta, meticolosamente ripreso in ogni dettaglio da Chin. Il risultato è una sorta di thriller documentaristico, uno spettacolo straordinario che ha portato 'Free Solo' ad essere, secondo la bibbia del cinema Variety, l'opera più accreditata per diventare documentario dell'anno. Chi desidera andare alla scoperta dello Yosemite e delle sue montagne sull'onda dell'entusiasmo per 'Free Solo' può affidarsi all'organizzazione benefica Honnold Foundation, che mette a disposizione dei partecipanti una guida d'eccezione: lo stesso Alex Honnold (qui tutte le informazioni: omaze.com/Alex).
Honnold e le vette dello Yosemite sono anche tra i protagonisti di 'Valley Uprising', documentario disponibile su Netflix che ripercorre la nascita e l'ascesa delle arrampicate nella valle del parco più famoso della California. Diretto da Peter Mortimer e Nick Rosen, con un taglio molto pop, l'opera rivela come le pareti oggi più scalate abbiano raccolto intorno a sé controculture che non ci si aspetterebbe: dai beatnik degli anni '50 agli hippies dei '70, che ai piedi di 'El Capitan', nel leggendario 'Camp 4', allestirono una vera e proprio comune dove l'amore per la libertà e la montagna andava di pari passo con le proteste per la guerra in Vietnam e l'uso 'creativo' di droghe lisergiche, consumate anche durante le pericolose scalate. In questa rivoluzione tutta americana, guidata dal visionario ribelle Jim Bridwell, si è fatta le ossa anche la prima arrampicatrice donna, Lynn Hill, tutt'ora una delle icone mondiali di questo sport.
Più lirico e teso a riflettere sul rapporto tra l'uomo e le montagne è 'Mountain', splendido docufilm diretto dalla regista Jennifer Peedom anch'esso disponibile su Netflix, le cui immagini, selezionate da oltre 2000 ore di riprese in 15 paesi diversi, sono poetiche, impressionanti, 'sublimi', come si diceva all'inizio. Con i testi dello scrittore Robert Macfarlane e la voce narrante di William Defoe, accompagnata dalla musica sinfonica dell'Australian Chamber Orchestra, a cui si aggiungono brani di Vivaldi e Beethoven, 'Mountain' indaga sui motivi che spingono da sempre l'uomo a raggiungere le cime più alte del mondo, rischiando la vita pur di domare quelle formazione rocciose che scrutano il mondo da milioni di anni.
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Il Titanic tornerà a navigare tra Southampton e NY In costruzione a Dubai copia fedele dell’originale

DUBAI - Il Titanic tornerà a solcare le acque tra la Gran Bretagna e New York, a partire dal 2022... Non ovviamente quello che si trova nelle profondità dell’oceano Atlantico, dopo il tragico naufragio avvenuto durante il suo viaggio inaugurale nell’aprile del 1912. Ma una copia esatta con gli stessi arredi, la stessa scalinata, lo stesso lusso, e tuttavia dotata delle tecnologie più avanzate del XXI secolo, è in costruzione nei cantieri navali di Dubai, e la compagnia proprietaria, la Blue Star Lines, assicura che nell’estate del 2022 il vecchio–nuovo transatlantico più famoso del mondo compirà stavolta per intero la tratta tra Southampton in Inghilterra e New York.
Il viaggio di battesimo, per scaramanzia, sarà però quello che lo porterà dalle acque del Golfo Persico alle coste della Gran Bretagna. Poi durante l’estate condurrà turisti, appassionati di storia e amanti del genere avanti e indietro tra Stati Uniti e Regno Unito e, nel resto dell’anno, navigherà intorno al mondo. 
Il progetto kolossal, per un costo complessivo di 500 milioni di dollari, era stato avviato già nel 2012, ma a causa di dispute finanziarie interne tra proprietari, i lavori si erano fermati. Ora sono invece ripresi. Il transatlantico potrà ospitare 2400 passeggeri e 900 membri di equipaggio. “La nave seguirà lo stesso itinerario dal porto di Southampton in Gran Bretagna a New York, ma farà anche la circumnavigazione del globo, attraendo, incantando, stuzzicando l’immaginazione in ogni porto in cui farà tappa”, assicura in una nota il presidente della Blue Star Line, Clive Palmer.
Niente timori: un sistema di sicurezza di ultima generazione proteggerà la navigazione del transatlantico da iceberg e da qualsiasi altro pericolo, mentre i passeggeri potranno godere la vita di bordo e le atmosfere scintillanti di altri tempi, immortalate nel film del 1997 di James Cameron, ispirato alla storia vera di un amore scoppiato tra due giovani appartenenti a due classi differenti, l’aristocratica Rose, interpretata da Kate Winslet, e il proletario Jack, impersonato da Leonardo DiCaprio.
Se nella realtà di oltre un secolo fa i poveri viaggiavano stipati nelle viscere della nave, nel nuovo Titanic ci saranno cabine dignitose per tutti. E, c’è da scommetterci, i viaggiatori faranno la fila per immortalarsi nel pozzetto di prua, dove Kate Winslet e Leonardo DiCaprio si abbracciano e baciano appassionatamente scrutando l’Oceano, in una delle scene cult del film di Cameron, o per scattarsi selfie sulla grande scalinata della prima classe, dove l’orologio si fermò nell’ora del naufragio del Titanic, le due di notte del 15 aprile, e dove la sopravvissuta Rose sogna nella pellicola del 1997 di incontrare di nuovo il suo amante, inghiottito invece nelle acque gelide dell’Atlantico.
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Turismo: previsti 1,4 mld viaggi in 2018, +5%

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Ben 1.4 miliardi di viaggi nel 2018 con una crescita del 5%. Sono le previsioni sugli arrivi globali presentati da Euromonitor International al World Travel Market di Londra e anticipati dall'ANSA.
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    Riguardo alle economie più sviluppate come Stati Uniti, Giappone ed Eurozona, sono attesi introiti in entrata ancora più forti (11%). "I viaggi domestici - spiega Wouter Geerts, Consultant Travel Euromonitor - avranno un vero boom nell'Asia Pacifica (+10%). La spesa media per viaggio è in aumento, sempre trainata dall'area Asia-Pacifico. La spesa globale dovrebbe aumentare del 9%". Euromonitor prevede che le vendite totali di viaggi scendano a poco meno di 2,5 trilioni di dollari nel 2018.
    Le vendite tradizionali ("offline") rappresentano ancora oltre il 50% delle vendite di viaggi globali ma, con un tasso annuo di crescita composto tra il 2018-2023 del 12%, le vendite su dispositivi mobili dovrebbero superare considerevolmente non solo queste ultime ma anche quelle "online", con tassi di crescita rispettivamente dell'1% e del 2%.
    La categoria di alloggi dovrebbe crescere globalmente del 6.1% nel 2018 ma gli affitti a breve termine supereranno tutte le altre categorie di sistemazioni registrando una crescita del 12.7%.
    Tra i nuovi trend si segnala il fatto che dopo anni di paure legate al "perdersi qualcosa" durante le ferie e quindi una continua ricerca di wifi & Co., le vacanze diventano un vero inno alla gioia di essere disconnessi. La JOMO, acronimo di "Joy Of Missing Out", si prende la sua rivincita sulla FOMO ("Fear of Missing Out") staccando brutalmente la spina a cellulari e tablet.
    Ma non basta: si guarda anche all'ambiente e alla sostenibilità con una consapevolezza sempre maggiore sui danni che i rifiuti di plastica fanno agli oceani e alla Terra. Molti player di viaggio si sono impegnati a prendere provvedimenti, mirando a porre fine all'uso di cannucce di plastica con alternative come cannucce iper-compostabili. Ad esempio Ryanair ha annunciato che le materie plastiche non riciclabili saranno completamente rimosse dai suoi aeromobili entro il 2023.
    Infine il passaggio anche nel mondo dei viaggi da un'economia dominata dal mercato e dai concetti di bene e proprietà a un'economia in cui beni e servizi sono scambiati sulla base dell'accesso. Il settore dei viaggi, già rivoluzionato da giocatori come Airbnb e Uber, ha ancora un grande potenziale nel settore dei voli. Gli esempi citati da Euromonitor sono alcuni vettori che offrono giri in elicottero prenotati tramite app di stile Uber, la città di Dubai che sta testando i taxi volanti e alcune piattaforme di prenotazione dove i piloti privati prendono i passeggeri in stile carpooling