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A Reggio Emilia Collezione Maramotti le tendenze artistiche del XX secolo in 200 opere




Progettato dagli architetti Antonio Pastorini ed Eugenio Salvarani l'ex stabilimento della casa di moda Max Mara a Reggio Emilia, ospita attualmante La Collezione Maramotti. Si tratta della Collezione privata d’arte contemporanea del fondatore di Max Mara, Achille Maramotti che comprende diverse centinaia di opere d'arte realizzate dal 1945 a oggi. A partire dal 2003 l'edificio è stato convertito in spazio espositivo,dall’architetto inglese Andrew Hapgood con un approccio trasparente e rispettoso che ha conservato l'essenzialità della costruzione. Dal 2007, anno della sua riapertura l' edificio accoglie molteplici spazi funzionali. La collezione permanente è ospitata al primo e secondo piano mentre il piano terra è adibito ad esposizioni temporanee.

PERCHE' ANDARE

Il percorso espositivo mette in scena 200 opere che rappresentano alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali della seconda metà del XX secolo. In mostra dipinti, sculture e installazioni. La visita prende avvio con alcune importanti opere indicative delle tendenze espressioniste e astratte degli anni Cinquanta. Presenti in mostra opere dell'arte così detta informale e opere protoconcettuali italiane. Si prosegue con una derie di pitture della Pop art romana, per poi arrivare all'Arte Povera. Presenti alcune opere fondamentali della Transavanguardia e significativi esempi di neo-espressionismo tedesco e americano. Non mancano opere della New Geometry americana degli anni Ottanta-Novanta.

DA NON PERDERE

Fra le opere del percorso segnaliamo Caspar David Friedrich di Claudio Parmiggiani, Cimento
di Mimmo Paladino e Ferro di Alberto Burri. Nella collezione permanente trovano spazio anche Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Luigi Ontani, Gerhard Richter, Piero Manzoni, Jannis Kounellis, Francis Bacon, Enzo Cucchi e Alighiero Boetti.

Collezione Maramotti 
Reggio Emilia, via fratelli cervi 66

fonte: turismo.it

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