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Turismo: Rini, sinergia è buona pratica per sviluppo


"La parola chiave è sinergia. Oltre a quella tra i territori c'è anche quella tra le Istituzioni. Oggi qui ci sono sindaci, regioni e lo Stato. Insieme si arriva più lontano". Sono le parole del presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, che è intervenuta alla presentazione del 'gemellaggio' tra Courmayeur e Portofino che si è svolta sulla funivia Skyway. "Questo non è un periodo dei migliori - ha aggiunto - e i cittadini hanno bisogno di buone pratiche e buone politiche. Questa sinergia è un esempio di buona pratica". (ANSA).


Xi a Roma: Assoturismo, turisti cinesi top spesa in Italia



 I cinesi spendono di più. I visitatori del Paese del Dragone si confermano in testa alla classifica dei top-spender del turismo italiano: nel 2018 la spesa complessiva nel nostro Paese è stata di 462 milioni di euro, con una media di oltre 300 euro al giorno a testa (+15% sul 2017) e di 1.500 euro a viaggio, quasi sempre per beni e servizi di lusso. Emerge da un'analisi di Cst per Assoturismo Confesercenti. 

Il rafforzamento delle relazioni bilaterali con la Cina potrebbe dunque dare una spinta decisiva alla bilancia turistica italiana. Ma per aprire davvero la via della seta al turismo dobbiamo rafforzare i collegamenti diretti di lungo raggio con la Cina: allo stato attuale, infatti, solo un visitatore cinese su tre arriva direttamente nel nostro Paese. Gli altri fanno base dai nostri competitor, principalmente Francia e Germania, e dedicano all'Italia solo pochi giorni nel loro Tour europeo. Tutti i paesi europei, infatti, rappresentano destinazioni potenziali del mercato cinese e la loro modalità di visita è itinerante: 2-3 città per nazione e ripartono verso una nuova meta, determinando spesso la scelta in base alla facilità di collegamento. 

Complessivamente, ogni anno arrivano in Europa quasi 17 milioni di turisti cinesi, di cui solo 1,4 milioni si spingono fino all'Italia, un risultato che la pone dietro a Francia e Germania, diventati negli ultimi anni i veri hub d'Europa. Anche tra i visitatori del nostro Paese, infatti, solo poco più di un terzo - circa 500 mila - arriva in Italia direttamente. 

"Un segno che conferma come, nei tour d'Europa dei visitatori cinesi, l'Italia - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti - sia una meta marginalizzata, cui sono dedicati solo un paio di giorni in una vacanza di varie settimane. Il consolidamento dei rapporti economici e commerciali tra Cina e Italia potrebbe dare far crescere il nostro turismo. Ma per fare il salto di qualità, dobbiamo facilitare l'arrivo dei visitatori nel nostro Paese". (ANSA).

Borsa Mediterranea del Turismo. Israele cresce (e strizza l'occhio al Sud)

Tel Aviv
Tutti gli indicatori hanno davanti il segno più: +24% gli arrivi in Israele dall’Italia nel febbraio di quest’anno (10.800 turisti) rispetto allo stesso mese del 2018 (che diventa addirittura un +86% se il dato viene paragonato al 2017); + 40% negli arrivi complessivi dall’Italia nel 2018 (150.600 visitatori); +14% di turisti internazionalirispetto al 2017 (4,1 milioni di persone). Israele si conferma una delle mete turistiche più richieste al mondo e uno dei mercati chiave chiave per il nostro Paese.

EL AL: dal 14 aprile, due nuovi voli settimanali da Catania

Dal 22 al 24 marzo il Paese sarà presente con la compagnia di bandiera EL AL al BMT, la Borsa Mediterranea del Turismo che si tiene alla Borsa d’Oltremare di Napoli. E da qui strizzerà l’occhio al Sud Italia, che sta manifestando crescente interesse per Israele. Tanto che EL AL, tramite la compagnia consociata Sun D’Or, ha deciso di lanciare un nuovo collegamento da Catania a partire dal 14 aprile: due voli a settimana (domenica e giovedì) che si uniranno alle altre quattro rotte presenti in Italia: Milano, Roma, Venezia e Napoli. “EL AL è costantemente alla ricerca di nuovi mercati che possano servire sia la crescente domanda italiana per Israele sia il mercato israeliano verso l'Italia, pertanto siamo molto felici che questa nuova rotta inizi presto”, dice Yoaw Weiss, direttore generale EL AL Italia. Mentre Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale israeliano del Turismo, sottolinea che l’obiettivo è “rafforzare le nostre relazioni con i tour operator e gli agenti di viaggio del Sud”. “I primi risultati del 2019 sono straordinari - spiega -, e ci fanno prospettare un anno consistente. I nuovi voli EL AL sono solo il primo segnale positivo di ulteriore sviluppo del mercato”.

2018 anno da record per i pellegrinaggi: 4 milioni di arrivi

Meta top: Gerusalemme. La destinazione chiama da sé. E i pellegrinaggi sono in crescita (in Italia sono presenti 61 organizzazioni che lavorano con 234 diocesi. Proprio il 22 marzo inizia un pellegrinaggio organizzato dall’arcidiocesi di Napoli in preparazione della Pasqua.). I 4 milioni di pellegrini del 2018 sono il numero più alto di sempreOpera Romana Pellegrinaggi conferma un trend del tutto positivo, in costante aumento: crescono gli arrivi dall'Italia, crescono gli arrivi dall'Europa e si aggiungono tanti nuovi arrivi da pellegrini di Asia e Africa. Anche Brevivet parla di un'ottima prima prima parte dell’anno, che annuncia una stagione a venire molto promettente. Nelle prossime settimane, poi, sono previsti arrivi record in occasione delle festività, con lacelebrazione cattolica della Pasqua il 21 aprile, quella ortodossa il 28 aprile, e quella ebraica (Pesach) dal 19 al 27 aprile.

Tel Aviv: una regina con un appuntamento in più

Quanto a Tel Aviv, città che da sola, e da anni, cattura milioni di turisti, nel 2019 ha un appuntamento in più da offrire: tra il 14 e il 18 maggio ospiterà la 64esima edizione dell’Eurovison Song Contest, il festival musicale internazionale che ogni anno fa ascolti record in tutto il mondo. I tre eventi principali saranno trasmessi in diretta dall’Expo Tel Aviv Internazional Convention Center. E online la corsa ai biglietti è partita da settimane.

Il Negev più vicino con il nuovo aeroporto di Eilat-Ramon

Da segnalare, infine, il Negev - che significa avventura, archeologia, Mar Rosso -, da quest’anno più vicino con l’inaugurazione (in gennaio) del nuovo aeroporto Eliat-Ramon, vicino a Eilat.

Tassa soggiorno: 2018 anno record, quasi 540 milioni


 Ben 538 milioni di euro, cioè 29 in più di quanto previsto e 70 oltre gli incassi del 2017. E' un vero tesoro quello incassato in Italia nell'anno appena trascorso grazie all'imposta di soggiorno secondo i calcoli dell'Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno della società di consulenza turistica Jfc. 

"Questo fenomeno - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc - si deve sia ai 155 Comuni che hanno introdotto l'imposta nel 2018, sia all'aumento alle tariffe apportato da diverse amministrazioni locali (circa dal 16%)". Per quanto riguarda l'incremento tariffario, la media è stata pari al +29,7%, naturalmente facendo riferimento ai soli Comuni che hanno variato l'imposta. Tra questi si segnalano Firenze (che raggiunge la cifra record di 41 milioni), Genova, Riccione, Matera, Jesolo. 

"Riguardo al 2019 - spiega ancora Feruzzi - sono ben 51 i Comuni che hanno introdotto ex novo l'imposta di soggiorno: si paga già a Sassari, Imperia, Nizza Monferrato, Manfredonia, Varallo, Terme Vigliatore, Lavagna, Bordighera, Martina Franca, mentre nei prossimi mesi si pagherà anche a Brescia, Pitigliano, Castrocaro Terme, Diano Marina, Palau, Alassio, Alba Adriatica, Arzachena, Tortoreto, Porto Venere. Oltre a queste new entry, vi sono ulteriori 46 Comuni che hanno già approvato un aumento delle tariffe per il 2019 o hanno applicato tali incrementi, approvati lo scorso anno. Per l'anno 2019, le prime previsioni di incasso indicano una cifra complessiva pari a 604 milioni". 

"Si continua purtroppo a manifestare un ulteriore forte elemento di criticità - spiega ancora Feruzzi - che è quello relativo all'utilizzo dei proventi dell'imposta di soggiorno. Infatti, nonostante tutte le amministrazioni comunali affermino di voler utilizzare tali introiti a supporto dell'attività turistica, in realtà ciò accade in pochissimi casi, a meno che non si intenda per 'turismo' anche l'asfaltatura delle strade o lo sfalcio dell'erba, lo smaltimento dei contenitori di fitofarmaci o il sostegno al comparto agricolo". 

Il tema del giorno, però, è anche un altro: l'introduzione del contributo di accesso a Venezia, previsto a maggio, che coinvolge non solo gli escursionisti giornalieri, ma anche gli ospiti che, soggiornando in una struttura localizzata nei Comuni della città metropolitana, pagano tale contributo oltre all'imposta di soggiorno. Una tassa d'ingresso che - come per essere curati al pronto soccorso - si baserà su bollini colorati e sul pagamento di un ticket che raggiungerà, nei periodi di alta stagione, un valore di 10 euro. Partendo, in questo periodo e sino a fine anno, da 3 euro a persona. E, nel frattempo, anche in Sardegna c'è chi propone una tassa di sbarco nell'isola variabile tra i 2 ed i 5 euro, con una previsione di incasso annuo pari a 45 milioni. 

Bollente anche la questione dell'home sharing. "Molti Comuni 

- conclude Feruzzi - hanno definito (o lo stanno facendo)
accordi con le piattaforme - Airbnb in primis - con il solito obiettivo, che è quello di incassare il più possibile. E così, in effetti, avviene, se è vero che Firenze ha incassato lo scorso anno ben 8 milioni e 803 mila euro, è altresì vero che, allo stato attuale, la non fornitura dei dati all'Agenzia delle Entrate e la conseguente non accettazione della cedolare secca - che invece è un obbligo di legge - rende Airbnb soggetto che 'copre' host evasori, siano essi totali o parziali. E che non pagano neppure la Tari". (ANSA).