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Firenze Capitale 1865-2015. I doni e le collezioni del Re. Dal 19 Novembre 2015 al 03 Aprile 2016

V. Cabianca, Novellieri toscani del XIV secolo, 1860. Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti 
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Dal 19 Novembre 2015 al 03 Aprile 2016
Firenze
Luogo: Galleria d’arte moderna - Palazzo Pitti
Curatori: Simonella Condemi, Sandro Rogari, Cosimo Ceccuti
Enti promotori:
  • Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
  • Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
  • Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
  • Galleria d’arte moderna
  • Firenze Musei
  • Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Costo del biglietto: intero € 16, ridotto € 9.50 / € 3, gratuito riservato a minori di 18 anni di qualsiasi nazionalità, insegnanti della Comunità Europea delle scuole statali, portatori di handicap ed un accompagnatore, giornalisti, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti negli Stati membri dell’Unione Europea
Telefono per informazioni: +39 055.290383
E-Mail info: firenzemusei@operalaboratori.com
Sito ufficiale: http://www.unannoadarte.it/main/

Comunicato Stampa: La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti ha voluto celebrare la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario di Firenze Capitale d’Italia con una mostra dedicata alla presenza del Re, e in particolare al suo soggiorno nella Reggia fiorentina, che dal 1865 dette ospitalità anche ai Savoia, la terza grande dinastia regnante dopo quella dei Medici e dei Lorena.
Un’esposizione che vuole creare presso alcuni degli spazi originari una suggestiva rievocazione della vita del Sovrano, dei suoi gusti artistici e dei suoi principali interessi e legami, cercando di coinvolgere il visitatore nelle atmosfere della reggia.
Possiamo immaginare quello che fu l’entusiasmo dei cittadini per l’arrivo del Re a Firenze, città che lo accolse calorosamente, nonostante le controversie politiche suscitate da questo passaggio della capitale da Torino al capoluogo toscano. Primo Sovrano della nazione italiana, Vittorio Emanuele II salì al trono nel 1849 e in seguito all’annessione della Toscana al Piemonte visitò Firenze in differenti occasioni. Una di queste fu la Prima Esposizione Nazionale del 1861, presso la quale effettuò numerosi acquisti. Le sue scelte furono eterogenee, come del resto era il suo gusto ricco di sfumature; numerosi i dipinti e le sculture, ma anche oggetti d’artigianato e d’arredamento. Nel 1863, invece, recatosi all’Accademia di Firenze, il Sovrano commissionò a sei giovani artisti alcuni grandi dipinti a soggetto storico, che andarono successivamente ad arredare le stanze della reggia. Nella sala del Fiorino è esposta, come in grande salon, parte di questo patrimonio di opere che abbiamo definito, semplificando, i doni del Re.
In mostra quindi i dipinti, i mobili, i manufatti artistici e artigianali che testimoniano il passaggio della corte Savoia a Palazzo Pitti. Dopo l’elezione della città a Capitale, si rese infatti necessario un riallestimento che coinvolse sia la residenza privata del nuovo Sovrano nella Palazzina della Meridiana, attuale Galleria del Costume, che gli Appartamenti Reali al piano nobile della Galleria Palatina, che vennero utilizzati esclusivamente per cerimonie e incontri di rappresentanza di alto rango.
L’appartamento della Duchessa d’Aosta - cosiddetto per la prolungata permanenza a palazzo fino al 1946 di Anna di Francia – ambiente che fa parte della Galleria d’arte moderna, rappresenta il nucleo della mostra e per l’occasione le sue sale sono quasi tutte riaperte al pubblico. Gli ambienti si offrono con il loro arredo originario, risultato di un importante riallestimento (1993) basatosi sull’ultimo Inventario Oggetti d’arte risalente al 1911. Le stanze sono ampliate per la mostra da ambientazioni dedicate alla presenza Savoia, anche attraverso oggetti di uso quotidiano che rispecchiano gusto e personalità dei regnanti, primo fra tutti Vittorio Emanuele II, Re di Firenze Capitale. Importante testimonianza del gusto eclettico del Re, dei Savoia e degli Aosta, gli ambienti hanno raggiunto il loro aspetto attuale, grazie alla sovrapposizione di manufatti e arredi appartenuti a quelle dinastie che avevano precedentemente abitato il Palazzo, e che furono poi rimessi in uso dopo i necessari restauri dai nuovi Reali. A questa prima immagine si uniscono oggetti come la monumentale specchiera eseguita dai fratelli Levera ed acquistata da Vittorio Emanuele II all’Esposizione Nazionale del 1861, visibile nel Salotto Rosso. Lasciando la sala della Musica ed entrando nel Salotto Giallo, si trovano testimonianze delle passioni del Re gentiluomo, i cani, la caccia, i cavalli, oltre che tracce di quei passatempi prettamente maschili come il fumo e il gioco. Amante della natura incontaminata, trovava nei sontuosi giardini di Villa La Petraia uno spazio di fuga dalla quotidianità, dove poter coltivare i suoi interessi anche per la scienza e per la botanica, e da dove provengono alcuni oggetti esposti in mostra.
Proseguendo si incontrano le presenze femminili che accompagnarono la vita del sovrano, Margherita di Savoia, nipote e nuora di Vittorio Emanuele e le figlie, Maria Pia e Maria Clotilde. Nelle sale che furono abitate probabilmente anche da queste donne si possono ammirare, come in una suggestiva ricostruzione, oggetti legati alla moda dell’epoca. Un percorso che si compone di arredi, abiti eleganti, oggetti domestici insieme a fragili accessori come ventagli, ombrellini, porta bouquet o carnet da ballo, ed infine un piccolo repertorio di fotografie del tempo.
Nella stanza dei camerieri è stata allestita infine una sorta di galleria dove si possono ammirare i ritratti di personalità maschili e femminili che segnarono gli avvenimenti politici e culturali del tempo, parete che si collega all’apposito riallestimento della Sala 16 della Galleria d’arte moderna, del resto pensata come prolungamento della mostra. Ancora personalità legate a Firenze Capitale, che hanno lasciato in qualche modo un loro riflesso sulla storia e cultura del periodo, oltre al dipinto di Giovanni Mochi Atto d’annessione al Regno d’Italia presentato a Vittorio Emanuele.
In ultimo la sezione dedicata alle cineserie appartenute ai Savoia, come il paravento acquistato all’ Esposizione Nazionale del 1861, o quello più antico sul quale venne fatto apporre lo Stemma sabaudo.
In numerose altre sale di Palazzo Pitti si sono mantenute testimonianze della breve permanenza del Re a Firenze. Oltre alle sale della stessa Galleria d’arte moderna dove le opere esposte, acquistate e donate dai membri della famiglia Reale, sono segnalate attraverso il nodo Savoia (simbolo presente nel logo di famiglia, quale ornamento del collare dell’Annunziata), e quelle della Palazzina della Meridiana, scelta dal Re come sua residenza privata proprio nel 1865. Questi ambienti furono rinnovati nelle tappezzerie e nelle decorazioni murarie e venivano utilizzati come luoghi di rappresentanza arredati con mobili acquistati all’Esposizione del 1861 di cui rimangono alcuni esempi, mentre nell’ala opposta della Palazzina si trovavano le stanze private del Sovrano nelle quali rimane testimonianza solo degli affreschi sulle volte. Il percorso sabaudo nella Galleria Palatina si concentra negli Appartamenti Reali, ulteriore testimonianza del gusto Savoia. L’arredamento attuale si compone di molti oggetti provenienti dalla Palazzina della Meridiana e dalle regge dismesse, unite ad arredi preesistenti, e testimonia quanto poco la figura del Sovrano di Firenze Capitale, che utilizzava questi ambienti solo per occasioni e cerimonie ufficiali, vi abbia lasciato traccia. L’impronta Savoia più evidente si deve piuttosto alla presenza più tarda di Umberto I e della Regina Margherita, che scelsero proprio queste sale come residenza privata.
In occasione di questo evento, grazie all’impegno di Firenze Musei, si è potuto realizzare il restauro di cinquanta opere d’arte tra pitture, sculture ed elementi d’arredo oltre alla necessaria manutenzione, spolveratura e restauro dei parati, delle tappezzerie e delle strutture in legno.
La mostra a cura, come il catalogo edito da Sillabe, di Simonella Condemi, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, le Gallerie degli Uffizi con la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e Firenze Musei.
Con il biglietto della mostra sono visitabili gli ambienti della Galleria d’arte moderna, della Galleria Palatina e degli Appartamenti Reali, mentre per gli ambienti della Palazzina della Meridiana è necessario l’acquisto del biglietto della Galleria del Costume. 
arte.it 

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Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Turismo Culturale
turismoculturale@yahoo.it
cell. 3207505116

Firenze, Il successo di Expo2015: Più di 300mila visitatori in sei mesi

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Presenze record a Casa delle Eccellenze e I_Dome. Firenze al centro del turismo Expo
Si chiude con numeri e gradimenti record Work’n Florence #Expo2015Firenze, il progetto corale e inclusivo che ha portato a Firenze iniziative sui temi della sostenibilità e del buon vivere al centro dell’Esposizione Universale di Milano.
Otto i progetti promossi e finanziati da Camera di Commercio di Firenze, realizzati da PromoFirenze con i patrocini di Expo2015 e Comune di Firenze, ai quali hanno partecipato anche Regione Toscana, enti locali e associazioni di categoria del territorio. Più di 300mila i visitatori, con Casa delle Eccellenze e I_Dome campioni di presenze.
Domani Milano aprirà per l’ultima volta i cancelli dell’Expo, ma i progetti di Firenze proseguono, non solo con la «coda» di alcune mostre e fiere (ad esempio: Grani&Pani e Local bio), ma anche con nuove iniziative che porteranno le eccellenze fiorentine nel mondo.
Gli obiettivi restano attirare nuovi visitatori sul territorio e far conoscere in tutti i Paesi il saper fare di qualità delle nostre aziende e botteghe. Un risultato centrato proprio con Expo 2015. Secondo il rapporto pubblicato da Camera di Commercio di Monza-Brianza, l’Esposizione Universale ha portato 800 milioni di euro in più al PIL italiano nei primi cinque mesi, una cifra che pesa l’1,2% del settore turistico e che, dopo la Lombardia, ha premiato soprattutto le città d’arte a iniziare da Firenze.
Ecco una sintesi dei risultati dei progetti Work’n Florence #Expo2015Firenze
Casa delle Eccellenze (2 maggio – 31 ottobre 2015)
Il complesso di San Firenze, storica sede del tribunale, ha ospitato per sei mesi la Casa delle Eccellenze: dodici aree espositive nelle quali, con moduli a rotazione, sono state esposte le produzioni che si sono contraddistinte per innovazione o eccellenza. Il temporary mall ha ospitato 190 aziende del territorio: il 40% del sistema moda, il 24% con prodotti di artigianato e per la casa, il 23% con le prelibatezze dell’agroalimentare; presenti anche start up (7%) e aziende che hanno mostrato le novità della meccanica (6%). Oltre 180.000 i visitatori totali, con una media di 100 ingressi all’ora e con l’80% di presenze internazionali. Ad amare lo spazio espositivo in San Firenze soprattutto americani (17%), francesi (16%) e tedeschi (14%), seguiti da spagnoli (11%), sudamericani (8%) e giapponesi (7%).

Particolarmente apprezzate le campagne anti-contraffazione: nella gabbia che un tempo ospitava gli imputati dei processi fiorentini sono stati messi «alla sbarra» prodotti falsi di vari settori (dalla moda all’agro-alimentare) per sensibilizzare i consumatori sui rischi della falsificazione, della sofisticazione e allo stesso tempo promuovere il Made in Italy. Le aziende espositrici e le associazioni di categoria hanno organizzato nello spazio absidale oltre 30 eventi di promozione dei prodotti e della cultura fiorentina e toscana. Il grado di soddisfazione delle 190 aziende presenti nell’arco dei sei mesi è stato ottimo o eccellente per l’88% dei partecipanti.
I_Dome (2 maggio – 31 ottobre 2015)
La spettacolare installazione, basata sulla Cupola del Brunelleschi e ideata da Alessandro Moradei, ha raccontato la forte identità e la capacità del territorio di fare impresa, ricerca e sviluppare la creatività. Installata dentro il cortile di Palazzo Vecchio, ha avuto 150.000 presenze, con una media di 120 ingressi all’ora.

Di grande successo il video immersivo sotto la cupola e i touch screen illustrativi che continueranno a mostrare le eccellenze del territorio in nuovi spazi. Infatti, una volta smontato, I_Dome sarà portato in tour in altri luoghi simbolici della città e nelle principali manifestazioni internazionali in un collegamento ideale fino a Expo2020, che si svolgerà a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti.
Orti e cenacoli (11 giugno – 24 settembre 2015)
Cinque cene per creare un nuovo binomio tra cucina tradizionale e arte, tre dei più bei chiostri di Firenze (Santo Spirito, San Marco e Santa Maria Maddalena de’ Pazzi) e prodotti coltivati direttamente negli orti urbani dell’Istituto Agrario di Firenze. Ecco gli ingredienti del successo del progetto Orti e Cenacoli, che ha visto la partecipazione complessiva di 310 commensali (il 50% di provenienza internazionale), ai quali sono stati serviti i piatti di cinque grandi chef: Luca Landi, Entiana Osmenzeza, Maria Probst, Filippo Saporito e Marco Stabile.

Grani&Pani (25 – 26 settembre 2015)
Per celebrare la cultura del grano e del pane, simbolo ed elemento originario della nostra alimentazione il 25 e 26 settembre è stato organizzato un forum internazionale insieme all’Accademia dei Georgofili, massima istituzione in tema di cultura agricola. Temi di grande attualità come quelli legati al grano, alle farine e alla panificazione sono stati affrontati durante quattro seminari nei quali si sono confrontati agricoltori e imprenditori, tecnici e nutrizionisti, giornalisti ed esperti. In platea oltre 300 fra tecnici, studiosi e appassionati hanno seguito il forum.

Grani&Pani proseguirà fino al 19 novembre grazie alla mostra “Delle specie diverse di frumento e di pane siccome della panizzazione” (visitabile dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, ingresso gratuito): le sale dell’Accademia dei Georgofili condurranno i visitatori attraverso un percorso storico-documentale arricchito da un allestimento espositivo-didattico su grano (con una selezione di antiche varietà), farina (con l’esposizione vari modelli di mulini) e pane (con tutte le forme della panificazione). A conclusione del percorso è possibile consultare una raccolta di proverbi e detti popolari sul tema.
Incontri B2B a Milano (9 giugno – 30 settembre 2015)
Expo2015 è stata anche l’occasione per incontri internazionali di affari bilaterali gratuiti (business to business) fra imprenditori, cluster, centri di ricerca, associazioni, enti pubblici. PromoFirenze, membro della rete Enterprise Europe Network, ha promosso e co-organizzo gli incontri del calendariowww.b2match.eu/expo2015 che si sono svolti tutti a Milano: in nove meeting di settore complessivamente sono state coinvolte oltre 2.000 aziende italiane e internazionali.

Firenze Fuori Expo (2 – 10 maggio 2015)
Una sintesi di #Expo2015Firenze ha inaugurato “Toscana Fuori Expo” negli spazi della Società Umanitaria in via Daverio. Nel cuore di Milano si sono alternate degustazioni, cooking show, spettacoli e percorsi formativi. 8.000 i visitatori totali con 120 espositori in rappresentanza di oltre 250 aziende. Al Firenze Fuori Expo hanno partecipato 30 chef, sono state consumate 1400 bottiglie di vino, 400 litri di birra artigianale e quasi una tonnellata di prodotti tipici, fra cui carne, formaggi e salumi, sono stati offerti ai visitatori.

Gli altri progetti
Sono state numerose le iniziative che hanno fatto parte di Work’n Florence #Expo2015Firenze. Tra queste: l’esposizione alla mostra FloraFirenze di Jellyfish, la zattera biodinamica realizzata con materiali riciclati, che utilizza l’acqua sottostante per le coltivazioni; le visite aziendali relative ai Giorni del fare fra le quali spiccano i nove itinerari sensoriali nei negozi storici della città; Local Bio con la valorizzazione di prodotti biologici e del territorio e che ha riguardato anche il gelato Buontalenti, il cibo vegano e che avrà il suo ultimo appuntamento in piazza Santissima Annunziata e alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi da giovedì 26 a sabato 28 novembre.



Tutte le iniziative, dirette da Alessandro Grassi, rientrano nel progetto internazionale Work’nFlorence #Expo2015Firenze, promosso e finanziato da Camera di Commercio di Firenze, realizzato da PromoFirenze, patrocinato da Expo2015 e da Comune di Firenze, e al quale hanno partecipato Regione Toscana, gli enti locali e le associazioni di categoria del territorio.