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Udienza al Cts. L'invito del Papa: serve un «turismo lento», solidale e non consumista

Papa Francesco in udienza con i dirigenti e i Soci del Centro Turistico (Vatican Media/Lapresse)

da Avvenire
Il «turismo lento» è l’opposto di quello «di massa», perché «promuove la qualità e l’esperienza, la solidarietà e la sostenibilità». È l’augurio che Francesco ha rivolto ai membri del Centro turistico giovanile a 70 anni dalla fondazione. Papa Bergoglio ha ricevuto ieri in Aula Paolo VI, oltre 1000 tra dirigenti e soci, guidati dall’attuale presidente nazionale Fabio Salandini, lodando subito nel suo discorso, la fantasia delle iniziative promosse da questa istituzione. Essere cattolici, ha ribadito , «non significa essere chiusi dentro a un recinto, ma al contrario aperti al mondo».
Un’associazione fondata nel 1949 fa da un gruppo di ragazzi dell’Azione cattolica insieme a Carlo Carretto (allora primo presidente della Giac, Gioventù italiana di Azione cattolica) si ispirò, ha ricordato Bergoglio, «a una visione integrale della persona umana». Un’ispirazione promossa proprio da un gruppo di giovani che in viaggio con Carretto sul treno che li portava a Ginevra, ebbero l’idea di fondare il Centro turistico giovanile. «La vostra – ha proseguito il Vescovo di Roma– promuove il turismo: un turismo non ispirato ai canoni del consumismo o desideroso solo di accumulare esperienze, ma in grado di favorire l’incontro tra le persone e il territorio, e di far crescere nella conoscenza e nel rispetto reciproco». E ha proseguito: «Se visito una città è importante che non solo ne conosca i monumenti, ma anche che mi renda conto di quale storia ha dietro di sé, di come i suoi cittadini vivono, di quali sfide cercano di affrontare. Se salgo su una montagna, oltre a mantenermi nei limiti che la natura mi impone, dovrò rispettarla ammirandone la bellezza e tutelandone l’ambiente, creando così come un legame con gli elementi naturali fatto di conoscenza, riconoscenza e valorizzazione».
Papa Francesco in udienza con i dirigenti e i Soci del Centro Turistico (Vatican Media'Lapresse)
Papa Francesco in udienza con i dirigenti e i Soci del Centro Turistico (Vatican Media/Lapresse)
E in riferimento all’immagine di successo ti un “turismo lento” il Pontefice ha voluto ricordare questo particolare: «Come mascotte di questo turismo attento e costruttivo avete scelto una tartaruga, raffigurata sulla tessera associativa di quest’anno, che con la sua calma determinata ci insegna che la lentezza – se non è frutto di pigrizia – genera attenzione ai luoghi e alle persone, fedeltà alla terra e dedizione ad essa». Un invito e uno sprone quello del Pontefice ai membri a vivere secondo uno stile capace di «animare il tempo libero in modo gioioso e gratuito».
Molti giovani, ha notato ancora il Papa, «invece che desiderosi di costruire il futuro, si sentono purtroppo disillusi e demotivati. Forse a causa del pessimismo che li circonda, non osano volare in alto, ma si accontentano di sopravvivere o di vivacchiare. È brutto questo, quando un giovane – ha detto Bergoglio – vivacchia e non vive, è già “in pensione”, ed è brutto che un giovane sia in pensione!».
La Chiesa, ha spiegato ancora Francesco, «vi guarda con riconoscenza e speranza, e vi invita a professare sempre con fierezza la vostra cattolicità: essere cattolici non significa essere chiusi dentro a un recinto, ma al contrario aperti al mondo, desiderosi di incontrare perché intenzionati a vivere “secondo il tutto” e per il bene di tutti». Da qui l’esortazione finale a tutti i presenti in Aula Paolo VI a vivere con «rendimento di grazie» e «spirito di preghiera» nell’esempio del fondatore Carlo Carretto la gioia per questo anniversario.

Filippine: boom di pellegrini nei luoghi visitati dal Papa

Il viaggio apostolico di Papa Francesco nelle Filippine non ha lasciato solo una “eredità spirituale” per i fedeli, in particolare quanti sono stati colpiti dal tifone Yolanda e da altre calamità naturali. La visita del pontefice argentino a Leyte e in altre aree della provincia delle Visayas Orientali - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha infatti determinato anche una spinta decisa nel settore del turismo religioso. Padre Chris Militante, portavoce dell’arcidiocesi di Palo, conferma l’influenza esercitata dalla visita del papa nella regione, che ha già portato all’incremento di visitatori - locali e stranieri - in concomitanza con l’inizio della stagione estiva.
Flusso di pellegrini per la Madonna col bambino Gesù a Palo
Di particolare interesse per i turisti i luoghi visitati da Francesco nel suo passaggio a Palo. Fra questi vi è la cattedrale, oggetto di un flusso continuo di pellegrini e turisti, desiderosi di vedere la statua della Madonna col bambino Gesù posizionata accanto a Papa Bergoglio nella solenne concelebrazione eucaristica all’aeroporto di Tacloban. Il sacerdote filippino riferisce che “la gente sta visitando l’immagine della beata Vergine Maria”, un’opera “unica” perché “fatta per illustrare le sofferenze della gente”, come le vittime del tifone Yolanda. Prima della Messa, aggiunge padre Militante, Papa Francesco ha pregato e toccato l’immagine, opera dello scultore locale Willy Yalug, realizzata con materiale tratto dalle macerie della cattedrale anch’essa devastata dal tifone. 
Le visite al Centro Papa Francesco
Padre Militante aggiunge inoltre che, fra le altre mete prese d’assalto dei pellegrini, vi è anche la residenza dell’arcivescovo in cui Papa Francesco ha consumato un pasto assieme ad un gruppo di vittime del tifone. Altri visitano il Centro Papa Francesco, un’area intitolata al Pontefice e che ospita un orfanotrofio, una clinica e una casa di riposo per anziani. 
L'aiuto della Chiesa filippina per 2 milioni di superstiti del tifone Yolanda
Durante il viaggio apostolico nelle Filippine -  a maggioranza cattolica del continente asiatico -, il Papa ha più volte ricordato il bisogno di aiutare poveri, bambini e vittime dei disastri naturali che hanno sconvolto di recente sul Paese. La Chiesa filippina ha già stanziato circa 9,7 milioni di euro in progetti di recupero, assistenza, riabilitazione a favore di oltre 2 milioni di persone colpite dal supertifone Yolanda.
Yolanda ha colpito 11 milioni di persone. Oltre 5mila le vittime
​Abbattutosi sulle isole Visayas l'8 novembre 2013, Haiyan/Yolanda ha colpito a vario titolo almeno 11 milioni di persone, sparsi in 574 fra municipalità e città diverse; per un ritorno alla normalità saranno necessari otto miliardi di dollari. Ancora oggi risultano oltre 1.700 dispersi; il numero delle vittime sarebbe superiore a 5mila, anche se il presidente Benigno Aquino ha voluto ridimensionare le cifre, sottolineando che le prime stime [superiori a 10mila] erano frutto della reazione emotiva alla tragedia e il numero dei morti non supera i 2.500. (R.P.)
radiovaticana.va

Sarà il Papa ad "aprire" l'Expo il 1° maggio



Non sarà presente fisicamente, ma farà sentire la sua voce. In occasione dell'inaugurazione dell'Expo di Milano Papa Bergoglio interverrà venerdì 1° maggio con un collegamento in diretta reso possibile dalla collaborazione tra la Rai e il Ctv, Centro televisivo vaticano. La decisione del Pontefice di partecipare all’apertura dell’Esposizione universale ribadisce il coinvolgimento della Chiesa nei confronti dei temi evocati da “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” cui è dedicata questa edizione dell’Expo. 

La Chiesa cattolica, infatti, partecipa all’evento in diverse forme. La Santa Sede è presente in Expo 2015 ufficialmente come Paese espositore, con un proprio Padiglione intitolato “Non di solo pane” all’interno del quale si sviluppa un percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi, suddiviso in quattro grandi capitoli: “un giardino da custodire”, “un cibo da condividere”, “un pasto che educa”, “un pane che rende presente Dio nel mondo”. Per conoscere i dettagli della presenza della Santa Sede in Expo, sono stati attivati dei canali specifici di comunicazione: un sito internetwww.expoholysee.org, un profilo Twitter @expoholysee e la pagina Facebook Chiesa in Expo.

Ha un proprio spazio espositivo anche Caritas Internationalis, organismo che raccoglie tutte le Caritas del mondo, che ha aderito ad Expo 2015 come “Civil Society Participant”. Cuore di questo percorso è il messaggio “Dividere per Moltiplicare. Spezzare il pane” che declina la campagna mondiale di Caritas contro il dramma della fame. Sono attivi un sito internet www.expo.caritasambrosiana.it, un blog www.expoblogcaritas.com e due profili di twitter @expoblogcaritas e @caritas_milano. 

Sia la Santa Sede sia Caritas Internationalis proporranno, inoltre, un ampio palinsesto culturale lungo tutto il semestre espositivo incentrato sulle molteplici dimensioni, culturali, spirituali, sociali, ed economiche che il cibo assume. Inoltre anche la Chiesa ambrosiana guidata dal cardinale Angelo Scola, nella cui Diocesi Expo si svolge, fin dall'annuncio di Milano come città prescelta per l'edizione 2015 ha guardato con attenzione a questa manifestazione cogliendola come opportunità pastorale, dedicando interventi e riflessioni per interrogare e arricchire la vita quotidiana e i percorsi di fede. All’indirizzo www.chiesadimilano.it/expo il sito ufficiale della Diocesi in Expo, al quale si aggiunge l’account di Twitter @chiesadimilano. Un ricco programma di incontri di sensibilizzazione si è già svolto e continuerà nei prossimi mesi nelle 1.107 parrocchie in cui è articolata la Chiesa ambrosiana.
Avvenire