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Ponti di primavera, è boom per le città d’arte che fanno il pieno anche di stranieri

Per il lungo ponte di primavera gli italiani si mettono in viaggio. Fino al 1° maggio i dati del settore alberghiero mostrano una crescita esponenziale di turisti italiani: il 65% delle prenotazioni del periodo arrivano dalla clientela domestica.

Non mancano gli stranieri con un trend positivo che continua ininterrotto ormai da molti mesi. Numerose le presenze dall’Europa, francesi e tedeschi, inglesi, svizzeri e spagnoli ma sul podio troviamo sempre il turismo americano che dalla fine del covid sta generando numeri eccezionali, ben oltre i livelli precrisi. Ma risposte positive arrivano anche da altri mercati come il Brasile che sta ricominciando a muovere numeri importanti e dai primi segnali di ritorno dei turisti cinesi.

In termini di occupazione camere questo si traduce in oltre il 90% di occupazione a Venezia, 85% a Roma seguita da Firenze con un buon 75%. È interessante anche il risultato di Milano e Torino con rispettivamente il 67 e il 65% delle camere prenotate.

Nel solco della tradizione buono anche il risultato delle aree interne, trainate dall’Umbria che raggiunge l’80% di occupazione camere anche se con una permanenza molto breve nei soli periodi delle festività.

“Nessuna sorpresa dai ponti di primavera – commenta Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – si conferma il trend positivo che ha animato tutto il periodo da quando le restrizioni imposte dal covid sono finite nel maggio dello scorso anno. Le presenze alberghiere nei prossimi 10 giorni vedono dei picchi ulteriori determinati dalla combinazione favorevole delle festività che muovono il turismo interno, ma quello che ci fa ben sperare in prospettiva è la tenuta e la continuità del turismo internazionale che dimostra, in questo momento, una particolare attenzione verso il nostro Paese. Un’opportunità che dobbiamo e vogliamo cogliere per consolidare anche il mercato dei prossimi mesi regalando a questi viaggiatori un’esperienza di accoglienza made in Italy da raccontare”.

travelnostop.com

Cdp e Mibact, via alla piattaforma digitale della cultura Teatro, musica, arte live e on demand


  Prende il via il progetto per la realizzazione della prima piattaforma digitale italiana della cultura, su iniziativa del ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact) insieme a Cassa Depositi e Prestiti. Lo comunica Cdp in una nota precisando che "la piattaforma - prevista dal Dl Rilancio - sarà operativa dai primi mesi del 2021 e ha l'obiettivo di sostenere il settore delle performing arts, particolarmente colpito nel corso di quest'anno dalla pandemia da Covid-19".

Per la realizzazione e la gestione della piattaforma il Mibact e Cdp hanno avviato un'interlocuzione con la Rai ed i principali operatori presenti nel mercato italiano, all'esito della quale è stata indetta una procedura competitiva aperta per l'individuazione del partner industriale. È stata così selezionata CHILI Spa - società attiva dal 2012 nel settore dei servizi di TV on demand e che conta oltre 4 milioni di utenti iscritti - per la sua esperienza internazionale nel settore, l'innovativa infrastruttura tecnologica utilizzata e il know-how strategico-commerciale utile all'espansione della piattaforma.
    Per la gestione della piattaforma è stata costituita una nuova società controllata al 51% da Cdp e al 49% da CHILI Spa.
    Attraverso la piattaforma si potrà accedere a un'offerta ampia, diversificata e molto concorrenziale per la visione live e on-demand di concerti e opere teatrali, si potranno effettuare tour virtuali dei principali musei italiani e delle maggiori mostre di interesse pubblico, visitare festival e fiere e scegliere fra un ampio catalogo di film e altri contenuti tematici. Nella piattaforma sarà anche possibile acquistare biglietti e merchandising garantendo uno strumento semplice e funzionale per chi vorrà tornare a visitare di persona il patrimonio artistico-culturale italiano quando sarà nuovamente possibile farlo. (ANSA).

#Tour affascinanti con le Vie dei tesori a #Palermo




PALERMO - Sono 130 i siti visitabili nell'ambito dell'edizione delle ''Vie dei Tesori'' (diciotto i luoghi aperti su prenotazione), tra oggi e il 4 novembre nella città capitale italiana della cultura 2018. Il festival che da dodici anni "racconta" Palermo, ritorna a casa, dopo un entusiasmante tour fuori porta che lo ha portato in altre otto città siciliane e ha totalizzato oltre settantamila visitatori in tre settimane, dicono gli organizzatori. visivamente anche dagli esperti del CRIcd. Ma è soprattutto l'anno in cui Le Vie dei Tesori oltrepassa lo Stretto, con un'esperienza-pilota negli ultimi due weekend di ottobre a Milano, Mantova e la Valtellina.
    Palermo è come un unico, enorme museo diffuso che offre luoghi inediti a cominciare dall'ex aeroporto militare di Boccadifalco, voluto dai Florio e tra i più antichi d'Italia. Saranno attivi due percorsi diversi, uno che si visita con i coupon e comprende uno dei bunker della guerra, l'hangar storico dell'Aeroclub e una mostra fotografica sull'aeroporto a cura di Salvo Di Marco e Gaia Villani; e un secondo (su prenotazione) più approfondito che prevede una navetta che condurrà nei luoghi più lontani dall'ingresso, alla scoperta di altri due bunker, della Torre di controllo e di Villa Natoli. Sarà un simpatico elefantino nano, Lio, a accompagnare i bambini tra le Vie dei Tesori, nelle speciali visite guidate su misura in collaborazione con Babyplanner.it. Cinque luoghi dove le famiglie con bambini saranno protagoniste, con ingresso prioritario, una family card dedicata, giochi di enigmistica e una caccia al tesoro - con tanto di "book" che ogni bimbo potrà riempire, divertendosi e imparando - alla chiesa dell'Origlione, Palazzo Asmundo, Teatro Biondo, Archivio comunale ed ex Mulino di Sant'Antonino. Oltre a questi, c'è un progetto didattico per le scuole alle quali verranno proposte - in tutti i giorni della settimana e non solo nei weekend - differenti esperienze artistiche e culturali da associare alle visite dei "tesori".
    Nelle piazze Castelnuovo, Marina, Bellini e Verdi, ci saranno 4 gazebo dove bambini e ragazzi potranno partecipare a laboratori su Teatro dei Pupi, palazzi del '700, la scuola dei Serpotta e le maioliche. Lio nasce dalla matita di Nina Melan, 99POM piccola officina del meraviglioso. (ANSA).

CONVEGNO: L’ESSERE E LE SUE FORME. ANTONIO ROSMINI E LA FILOSOFIA

Si terrà il 24 e il 25 novembre 2017 a Parma, nell’Aula Magna dell’Università (via dell’Università 12) il convegno dal titolo: L’Essere e le sue forme. Antonio Rosmini e la filosofia. 
L’iniziativa è promossa dalla collaborazione tra Cappella Universitaria della Diocesi di Parma e Università di Parma.

All’apertura dei lavori, venerdì 24 novembre alle ore 14.00, interverranno per i saluti istituzionali don Umberto Cocconi, Responsabile della Cappella Universitaria, e il Prof. Faustino Fabbianelli (Università di Parma). A moderare gli interventi della prima giornata sarà la Prof.ssa Mara Meletti (Università di Parma). Sabato 25 il convegno riprenderà alle ore 8.45 e terminerà alle ore 13,30; moderatrice della seconda giornata sarà la Prof.ssa Beatrice Centi (Università di Parma).
IL TEMA DEL CONVEGNO: LA FILOSOFIA DI ANTONIO ROSMINI

Il convegno tratterà della filosofia di Antonio Rosmini, filosofo e teologo dell’800, la cui produzione segue indubbiamente la tradizione scolastica e patristica.
La prima giornata del convegno è incentrata sul sistema filosofico di Rosmini, mentre la seconda ne approfondirà maggiormente il profilo storico.
Il convegno è suddiviso in quattro sessioni. La prima si occupa di Rosmini e il Medioevo; la seconda di Rosmini e l’idealismo tedesco (sessioni della prima giornata). La terza si occupa di Rosmini e dell’idealismo italiano, e infine la quarta si sofferma sul sistema di Rosmini (sessioni della seconda giornata).

I relatori presenti al convegno saranno professori e studiosi esperti del pensiero di Antonio Rosmini e provenienti da alcune delle principali università e centri di studi italiani: Gian Pietro Soliani (Studio teologico interdiocesano Reggio Emilia e Cenacolo Rosminiano dell’Emilia Romagna), Francesco Binotto (Università Ca’ Foscari Venezia), Marco Ivaldo (Università degli Studi di Napoli Federico II), Faustino Fabbianelli (Università di Parma), Davide Spanio (Università Ca’ Foscari Venezia), Francesca Rizzo (Università degli Studi di Messina), Paolo Pagani (Università Ca’ Foscari Venezia), Alberto Peratoner (Facoltà teologica del Triveneto e Cenacolo Rosminiano Triveneto).
Centro di ricerca imprescindibile per tutti gli studiosi di Rosmini, a cui i relatori hanno attinto, è poi il Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.

https://www.eventa.it