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Arte e tradizioni in Val del Biòis. Escursioni nei boschi tra chiese, musei e dipinti votivi

 

 La Val del Biòis, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, è un paradiso naturale da scoprire con passeggiate panoramiche e percorsi in quota adatti a tutti gli escursionisti. La valle, una delle più autentiche delle Dolomiti, si estende per una ventina di chilometri da passo san Pellegrino a Cencenighe Agordino ed è circondata dalle cime più famose ed emozionanti dell'arco dolomitico veneto: Marmolada, Civetta, le Pale di san Martino. Immersi in una natura straordinaria i suoi tanti borghi sono ricchi di tradizioni legate al territorio e di tesori artistici che impreziosiscono la scoperta. Canale d'Agordo, Cencenighe, Falcade e Vallada Agordina sono le località più famose, perfette basi di partenza per fare escursioni nella natura e lungo itinerari tematici; tra questi il più interessante è La valle coi Santi alle finestre, che permette di scoprire i dipinti votivi che adornano le facciate delle case tradizionali, i tabià. Le opere d'arte popolare nascono dall'antica usanza degli abitanti della Valle di manifestare la propria fede e devozione attraverso la rappresentazione pittorica dei santi sui muri delle proprie abitazioni, o la costruzione di capitelli votivi dedicati ai santi benefattori e collocati lungo le strade. Le opere risalgono a un periodo che va dalla metà del XVII secolo alla metà del 1800 ed erano commissionate dalle famiglie per chiedere protezione da malattie o pestilenze, per preservare la casa da danneggiamenti e calamità oppure come ringraziamento per le grazie ricevute. I dipinti votivi, tutti perfettamente restaurati, fanno parte del ricco patrimonio storico, artistico e culturale della valle bellunese; si trovano ovunque ma meritano di essere scoperti soprattutto quelli nel territorio di Canale d'Agordo dove sono presenti 31 dipinti murali, alcuni riuniti in un unico edificio del 1640, la Casa delle Regole. Nei dintorni sono presenti altri 13 affreschi distribuiti tra le località di Feder, Fregona, Carfon, Gares e Colcergnan. A Vallada Agordina, invece, sono presenti 15 dipinti murali, a cui vanno aggiunti quelli della chiesa di san Simon, un antichissimo edificio religioso dedicato a san Simone e Giuda Taddeo, oggi monumento nazionale grazie a un ciclo di affreschi cinquecenteschi di Paris Bordone, allievo del Giorgione. Altri dipinti murali sono presenti nelle frazioni di Andrich, Mas, Sachet e Celat.
    A Falcade, inoltre, è presente il museo Augusto Murer, dedicato al rinomato scultore bellunese: è un interessante percorso artistico che comincia già dal giardino del museo con una trentina di opere in bronzo realizzate da Murer a partire dagli anni Cinquanta. All'interno, su due piani, si possono ammirare più di cento sculture lignee e in bronzo nonché monumenti, opere sacre, disegni, quadri ad olio e opere grafiche. Il museo, realizzato dopo la morte dell'artista nel 1985, prende il posto dello studio costruito in mezzo ai boschi delle montagne Agordine; disegnato dall'architetto Giuseppe Davanzo nel 1972, la struttura museale ospita anche mostre di artisti contemporanei.
    Sempre a Falcade è possibile percorrere un altro itinerario tematico: è la Via dedicata all'ufficiale inglese Bill Tilman, 200 chilometri che raccontano la tragedia dei conflitti mondiali e che uniscono le Dolomiti alle Prealpi attraverso paesaggi mozzafiato. A Cencenighe, invece, si può seguire l'itinerario "El Troi de le Ial", dove gli antichi "iàl" erano grandi spazi ricavati nel bosco usati per le carbonaie.
    Infine, nella Val di Zoldo, adiacente valle bellunese, c'è un'altra tappa artistica molto interessante: la chiesa di san Floriano di Pieve con l'Altare delle Anime, realizzato nel XVII secolo da Andrea Brustolon, il grande scultore bellunese noto come "il Michelangelo della scultura in legno" per la sua capacità di donare alle figure la vitalità dei bronzi ellenici.
    Tipico esempio del gusto barocco dell'artista con un risultato maestoso e scenografico, l'Altare delle Anime rappresenta il trionfo della morte, della sofferenza e del dolore che vengono rappresentati dall'artista con sculture dinamiche e dettagliate.
    Al posto delle classiche colonne si trovano due telamoni - sculture con figure maschili - alti 128 centimetri, affiancati da scheletri e ossa che annunciano la morte incombente, mentre in alto la figura di Maria sorregge il Cristo morente. La pala, eseguita da Agostino Ridolfi, illustra l'Annunciazione e san Michele Arcangelo con le anime oranti nel purgatorio.
    La Val di Zoldo, conosciuta anche come il "respiro delle Dolomiti", offre escursioni e passeggiate tra le montagne di Pelmo e Civetta tra boschi fiabeschi e antiche tradizioni. Qui, infatti, lungo le vie del ferro abitavano i "ciodarot": nella metà del '500 il borgo di Zoldo contava 1700 abitanti e ben tre altoforni per la fusione del ferro, una decina di forni per la produzione di acciaio e un numero imprecisato di fusinèle, le fucine che sfruttavano la corrente del torrente Maè e che fabbricavano più di 400 tonnellate di chiodi e attrezzi di lavoro all'anno. La Valle, infatti, riforniva la Serenissima di chiodi di ogni forma e dimensione, che ancora oggi si possono ammirare nel museo del ferro e del chiodo a Forno di Zoldo; la visita è un modo per capire come vivevano e lavoravano i valligiani ma anche per scoprire storie e tradizioni del territorio bellunese.
    Per maggiori informazioni: www.infodolomiti.it (ANSA).

Per la prima volta l¹Italia ospiterà il campionato del mondo di parapendio dall¹1 al 15 luglio 2017 a Monte Avena sopra Feltre (Belluno)


La manifestazione ha già mietuto un primo, grande successo, quello delle nazioni iscritte, ben 59 con 150 piloti, il massimo possibile, ed una lunga lista di attesa. Gli azzurri: Silvia Buzzi Ferraris (Milano), Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Luca Donini (Molveno, Trento), Biagio Alberto Vitale (Bologna), Christian Biasi (Rovereto, Trento), elencazione provvisoria perché il CT della nazionale, Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano), ha ancora tempo per modificare la formazione.
Il luogo prescelto è il comprensorio del Monte Avena sopra Feltre (Belluno), con decollo ufficiale in località Campet. Sede operativa e atterraggio al Centro del Volo in località Boscherai a Pedavena (Belluno), due ettari di terreno con annessi uffici, aule e servizi. Accanto una tensostruttura di 700 mq per ospitare l'Expo Dolomitipark, fiera dedicata al volo libero ed agli sport outdoor.
Il campo di gara si estende per 5000 chilometri quadrati e comprende punti di decollo ed atterraggio sparsi tra Veneto, Trentino e Friuli in alternativa a quelli ufficiali. Molto dipenderà dalla meteo che condiziona la pratica del volo in parapendio e deltaplano, fino a restare a terra in caso di tempo avverso, riducendo il numero delle 12 giornate di gara in calendario.
Con il bel tempo i percorsi, delimitati da punti salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di raggiungere l¹atterraggio, possono superare anche i 100 km. Infatti, il parapendio è in grado di percorrere ampie distanze sfruttando un motore assolutamente ecologico e a costo zero, quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le ascendenze d¹aria che esso provoca. Per ipotesi il direttore di gara Maurizio Bottegal, istruttore e pluricampione feltrino, potrebbe assegnare tragitti con decolli da Marostica, Aviano, Cima Grappa, ed atterraggi in Alpago, Bassano del Grappa, Levico ed altri. Altre manche potrebbero svilupparsi verso Gemona del Friuli, Fiera di Primiero, Valdobbiadene. Un sogno sarebbe sorvolare tutte le Dolomiti fino a Brunico.
L¹evento è organizzato dall¹Aero Club Feltre e dal Para & Delta Club Feltre. Circa 50 addetti di questa associazione sono le braccia che lavoreranno tra decolli ed atterraggi per assistere i piloti. A capo della complessa macchina organizzativa il presidente del comitato Matteo Di Brina di Trichiana (Belluno) che intende allargare l¹evento a tutti gli appassionati perché diventi una festa del volo libero, oltre che competizione mondiale. Molti i piloti atterreranno al Centro del Volo di Boscherai, decollando da qualunque posto, protagonisti di una gara on line sulla piattaforma di XC Contest.
Molti gli eventi di contorno, come la Mostra dell¹Artigianato di Feltre, quelli di ciclismo e podismo, la Festa dell'Orzo Birreria Pedavena, serate a tema ed intrattenimenti vari al Centro del Volo ed altro. In particolare occhi al cielo il 28 giugno: durante la conferenza di presentazione della rassegna mondiale, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, cioè le Frecce Tricolori, disegnerà la nostra bandiera nell¹azzurro prima di lasciare il posto ai parapendio.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio

http://www.fivl.it/