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A Lugano un omaggio a Giovanni Segantini. La Svizzera italiana ricca di cultura raggiungibile dal Sacro Monte Calvario di Domodossola

Trittico della natura

Per visitare Lugano dall'Italia soggiorna al Sacro Monte Calvario di Domodossola (VB) >>> Prenota Ora

Fino al prossimo 10 novembre, al Museo d’arte della Svizzera italiana è possibile visitare la mostra Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini. Si tratta di un nuovo allestimento della collezione intorno al monumentale “Trittico della Natura” del grande maestro. Partendo dalla riflessione sul concetto di ciò che artisticamente si può definire Sublime, l’esposizione traccia un percorso visivo della pittura di paesaggio, intesa come espressione del “Sentimento di montagna”, in Svizzera e all’estero dal XVIII al XXI secolo. Al centro dell'iniziativa il mondo alpino, da quello romantico di William Turner fino a quello contemporaneo della coinvolgente installazione video “Die Magische Bergwelt in den Filmen von Daniel Schmid” dello svizzero This Brunner, 
 
PERCHE' ANDARE
 
Curata da Cristina Sonderegger e Francesca Benini la mostra che si dispiega attorno ai due grandi lavori di Segantini e Brunner collocati uno di fronte all’altro, mette in scena una  sessantina di opere. Il percorso espositivo si apre con un protagonista del romanticismo europeo, William Turner e due illustri interpreti della mitologia alpina, Alexandre Calame e il giovane Ferdinand Hodler. Seguono i lavori di Giovanni Giacometti e Umberto Boccioni e di alcuni artisti contemporanei per cui la rapprentazione della montagna diventa ambivalente. Infatti nell’assemblaggio intitolato “Oh Ubi” gli elvetici Lutz e Guggisberg riprendono in chiave ironica il significato simbolico e identitario di cui è stato investito il soggetto alpino in Svizzera. Balthasar Burkhard nelle fotografie del Bernina ne ripropone invece la forza romantica, mentre Not Vital, da sempre legato all’Engadina, traspone il mondo alpino nell’installazione composta da 170  “palle di neve” in bronzo patinato di bianco che chiude la mostra.
 
DA NON PERDERE
 
Ricordiamo che in mostra sono presenti numerosi dipinti di paesaggio e vita rurale eseguiti da artisti ticinesi, in cui è possibile ritrovare un senso di sublimazione. Filippo Franzoni interpreta i paesaggi locarnesi come stati d’animo, aprendosi a una sensibilità simbolista; nei paesaggi montani di Luigi Rossi le figure rurali sono portatrici di quei valori esistenziali vicini al modello segantiniano, anche se contraddistintiti da una specificità e una valenza identitaria ticinese. In questo senso è interessante anche l’opera fotografica di Roberto Donetta nella quale è documentata la vita in trasformazione verso la modernità della valle di Blenio.
 
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini
Fino al 10 novembre 2019
Luogo: Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana, sede LAC
Info: www.masilugano.ch

Silenzio, si viaggia. Si parte per i luoghi privi di rumore e rilassanti Ecco dove staccare veramente la spina: segnalato il Sacro Monte Calvario di Domodossola

silenzio e un grande senso di pace.
SACRO MONTE CALVARIO DI DOMODOSSOLA
CENTRO DI SPIRITUALITÀ SACRO MONTE CALVARIO DOMODOSSOLA
Un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio. 

Si sperimenta la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità. La casa dispone di quattro aree notte distinte. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno. 

Vi aspettiamo per una visita di qualche ora, di una giornata, di qualche giorno o per un soggiorno in Quaresima, a Pasqua e in estate.

Borgata Calvario 8 – Domodossola VB
tel. 0324242010 - cell. 3889069404


Altre segnalazioni
null © Ansa
Siete stressati dai continui squilli del cellulare o dalle notifiche dei social? Volete allontanarvi dalla routine del lavoro e disintossicarvi da traffico e rumori? Sono sempre più numerose le proposte di vacanze rilassanti in luoghi tranquilli e solitari, in eremi e monasteri aperti a chi vuole dimenticare le preoccupazioni e ritemprare lo spirito. Le destinazioni “digital detox” sono tra le più richieste tra coloro che cercano luoghi silenziosi e isolati dove staccare la spina dalla tecnologia e dai social. Ecco alcune località e strutture in giro per il mondo dove regna il silenzio e dove l’accoglienza ispirata alla quiete, al riposo e alla meditazione è diventato uno stile di vita. I “viaggi del silenzio”, infatti, regalano salute, un accrescimento spirituale e un modo nuovo di scoprire il mondo.
E’ il sibilo del vento l’unico rumore per chi, all’alba o al tramonto, decide di visitare il Grand Canyon, in Arizona: l’immensa gola di pietra creata dal fiume Colorado, lunga 446 chilometri e profonda fino a 1600 metri, ospita alcune zone completamente isolate e raggiunte da pochissime persone durante tutto l’anno. Lo spettacolo è davvero unico soprattutto se ci si avvicina a piedi sul versante meridionale e si guarda in basso, verso il centro della terra, dove i colori, dal nero al rosso e all’ocra, cambiano a ogni ora. La visita è da evitare durante la giornata quando i punti panoramici si affollano di turisti e le pale degli elicotteri disturbano la quiete.
Sempre negli Stati Uniti ma in Minnesota c’è un luogo che regala un’esperienza esemplare di silenzio assoluto: è la camera anecoica, cioè priva di eco, situata all’interno degli Orfield Labs di Minneapolis (www.orfieldlabs.com), il luogo più silenzioso del mondo, certificato dal Guinness dei primati. La camera è stata progettata per assorbire i suoni: il rumore di fondo misura -9,4 decibel, otto volte di meno della soglia umana di udibilità che è zero decibel. Chiunque sia entrato nella camera sperimentale ha resistito al massimo per 45 minuti, perché gli unici rumori che si percepiscono sono i propri: il battito del cuore, il suono dei polmoni, lo scorrere del sangue e il ronzio delle orecchie. Da impazzire se non si è pronti a una simile avventura. La camera, rivestita da particolari cunei in vetroresina e con doppie pareti di acciaio e un sistema di molle che annulla qualsiasi vibrazione, serve per la ricerca scientifica a testare il suono di determinati prodotti ma è aperta anche a visitatori e curiosi. Anche nell’università di Ferrara, nel dipartimento di ingegneria, è possibile entrare in una camera anecoica, aperta al pubblico solo in poche occasioni (de.unife.it).
La natura è rumorosa ma sicuramente regala suoni a cui non siamo più abituati; ecco perché passeggiare tra i boschi ci dà una sensazione di benessere e relax. E’ questa una delle motivazioni per cui i viaggiatori alla ricerca di pace e tranquillità optano per mete nordiche: l’Islanda, dove il 95 percento del suo vasto territorio incontaminato è silenzioso, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia. Sempre nel Nord Europa la capitale danese ha persino dedicato una sala del suo aeroporto, inevitabilmente rumoroso e trafficato, al silenzio: è la silent aviator lounge, oasi di calma con colori neutri, nel terminal 2 del Kastrup di Copenaghen .
Una full immersion nella tranquillità del paesaggio e soprattutto una piacevole ricerca della pace interiore sono possibili percorrendo i tradizionali “cammini spirituali”: il cammino di Santiago nel nord della Spagna, per esempio, la via Francigena in Italia o i percorsi tra i templi in Giappone, nel deserto del Gobi o lungo le vie impervie del Tibet o del Nepal. Qui, il magnifico monastero buddista di Kopan (www.kopanmonastery.com), vicino a Kathmandu, offre corsi di meditazione, frequentatissimi e tra i più richiesti. In realtà lungo i cammini sono numerosi i templi che propongono attività spirituali, abbinate a vacanze isolate dal mondo.
Anche nel nostro Paese molti monasteri e abbazie danno ospitalità per vacanze all’insegna della pace e dell’isolamento: soprattutto in Toscana e in Umbria è molto frequente trascorrere periodi di totale relax, meglio se in un centro benessere o nei luoghi aperti a corsi di yoga, meditazione o tai chi. Per la salute di corpo e mente. Tra le strutture più interessanti si segnalano l’eremo di Camaldoli (camaldoli.it), in provincia di Arezzo, che offre 15 camere per viaggiatori e pellegrini e momenti di preghiera o sedute di yoga. Nell’eremo ispirato a san Benedetto e san Romualdo non c’è campo per lo smartphone, ma tanta tranquillità in un ambiente molto semplice e informale per leggere un libro o semplicemente per riposare, cullati dal fruscio dei faggi che circondano il monastero.
Sempre in provincia di Arezzo, nelle foreste casentinesi, se si vuole trascorrere una vacanza immersi nella natura in un luogo tranquillo c’è il rifugio Casa Santicchio (www.santicchio.org), un casale dell’XI secolo lontano da strade e case che dispone di 8 camere e una tavolata per pranzi in comune. Il rifugio è circondato dai boschi di cerro e di faggio che si estendono fino al santuario di La Verna, luogo dove san Francesco visse a lungo e dove ricevette le stigmate. In Umbria, sulle colline di Orvieto, Scaramuccia Bukkosan Zenshinji (www.zenshinji.org) è un luogo di pace dove si praticano insegnamenti buddisti, si svolgono attività sportive come l’arrampicata e l’alpinismo e si imparano lo yoga e il tai chi. Chi, invece, è alla ricerca di un luogo più confortevole Eremito (eremito.com) è un monastero trasformato in un eco-resort di charme, dove non c’è connessione telefonica. Sorge a Parrano, in una valle poco conosciuta dell’Umbria, a una cinquantina di chilometri da Orvieto ed è un luogo restaurato sull’originaria struttura del Trecento secondo i canoni della bio-architettura, a cui sono stati aggiunti un ristorante vegetariano, un bar e una Spa; anche le celle dei monaci sono state riconvertite in camere di lusso, ricche di fascino e in stile minimalista. Sempre in Umbria il resort San Faustino (www.sanfaustinoresort.com), a Pietralunga, lungo la via Francigena, sorge su un’antica abbazia medievale benedettina; abbandonata e utilizzata come rifugio dai partigiani durante la seconda guerra mondiale, oggi è una residenza di lusso con 16 camere. In provincia di Bolzano il Romantik Hotel Turm (www.romantikhotels.com), a Fiè allo Sciliar, è un luogo dove ci si ritempra lontani da tecnologia e rumori: nella torre storica con vista sulle Dolomiti e in altre aree della struttura non c’è connessione telefonica. E’ un modo per invogliare gli ospiti a godersi le opere d’arte che impreziosiscono questo hotel, unico nel suo genere, a contemplare le Dolomiti e lo Sciliar dell’Alpe di Siusi e ad apprezzare la tranquillità del centro benessere e dei sentieri che attraversano il parco naturale dello Sciliar-Catinaccio, tra boschi, pascoli e masi di montagna. Infine, c’è un luogo che merita per tranquillità e bellezza: è la casa sull’albero dell’agriturismo La Piantata (www.lapiantata.it) di Arlena di Castro, in provincia di Viterbo. Nella “suite bleue” si dorme su una quercia antica sotto un cielo stellato, coccolati dal profumo del campo di lavanda che circonda la struttura. L’agriturismo mette a disposizione degli ospiti anche 4 camere, 3 piccoli appartamenti e un’altra casa sull’albero, sempre a 8 metri da terra.
Si può dormire nel silenzio e nella tranquillità anche in città rumorose e trafficate: “www.quiethotelroom.org” è un motore di ricerca che consente di trovare soluzioni ideali per sonni riposanti; per esempio nella capitale giapponese il Tokyo Station Hotel è una struttura silenziosa, costruita con due strati doppi di vetri, pareti di cemento rivestite con gomma isolante e mattoni e spesse tende che allontanano rumori e luci. Oppure il centralissimo hotel Catalonia di plaza Mayor a Madrid con insonorizzazioni, luci e colori tenui che regalano 
tratto da Ansa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale