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Onde, musica e vulcani, torna dal 29 giugno Eolie Music Fest


LIPARI - Cullati dal mare al cospetto dei vulcani e della bellezza delle isole Eolie Music Fest torna da giovedì 29 giugno a venerdì 7 luglio con un'edizione, la terza, che si preannuncia davvero imperdibile.

Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli si preparano a ospitare un calendario ricco di eventi unici, performance musicali esclusive e appuntamenti speciali che ammalieranno gli spettatori in ogni momento, da vivere appieno tra mare, terra e la magia dei vulcani.
    Le giornate sono scandite dagli appuntamenti musicali con gli artisti che si esibiranno nelle baie di fronte alle Isole Eolie a bordo di un caicco turco lungo 27 metri: un palco itinerante immerso nel blu del mar Tirreno meridionale e incorniciato dai caldi colori dei tramonti di inizio estate. La line-up di quest'anno, che sarà svelata a breve, accoglierà grandi nomi della scena musicale italiana che proporranno set pensati in esclusiva. Tra coloro che hanno preso parte alle precedenti edizioni, anche Subsonica, Daniele Silvestri, Coma_Cose, Mannarino, Nu Genea, Willie Peyote, Ensi. Non solo appuntamenti in mare ma anche a terra, in varie location.

ansa.it


Sorpresa: tra le Eolie e la costa calabra c’è il ventinovesimo vulcano italiano



Non ha ancora un nome, ma in compenso ha una storia lunga centinaia di migliaia d’anni, durante i quali ha fatto la sua comparsa a largo di Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, e oggi, silente e sommerso dal mare, sta spingendo gli studiosi a formulare nuove ipotesi scientifiche. È il ventinovesimo vulcano italiano, scoperto dall’Università della Calabria e dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.




  Assolutamente inoffensivo, e dalla forma oblunga, l’ultimo arrivato potrebbe in futuro riservare importanti sorprese alla regione. A
cominciare dai suoi ricchi giacimenti di manganese, un metallo insostituibile in alcune produzioni siderurgiche, e che solitamente abbonda negli abissi oceanici dove, però, è difficile e costoso estrarlo.
  Qui, a 120 metri soltanto dal pelo dell’acqua, gli studiosi sono ottimisti su un suo possibile impiego nei prossimi anni. Fondi permettendo, ovviamente: per continuare a studiare il vulcano servono, infatti, risorse. Ma se non dovessero arrivare, il rischio è che l’intera ricerca sia portata all’estero. E speriamo proprio non vada così.
(V. D.)