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Piccoli borghi, antichi villaggi, cittadine signorili, fortezze medievali

ORTA SAN GIULIO – Piccoli borghi, antichi villaggi, cittadine signorili, fortezze medievali. L’Italia è un colorato, sorprendente e magico luogo, tappezzato di paesi suggestivi, dove il tempo sembra essersi fermato.

Arroccati su monti, immersi tra le verdi colline, nascosti tra le montagne. Sono veramente numerose le meraviglie e i tesori del Bel Paese pronti a farsi scoprire. Nel ricco mosaico di bellezze che l’Italia ha da offrire si trova anche Orta San Giulio, un piccolo comune in provincia di Novara.
Orta San Giulio è un luogo dall’imperdibile fascino che sorge sulle sponde del lago d’Orta, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia ed insignito della bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano. Il caratteristico paese, fronteggiato dalla stupenda Isola di San Giulio è da sempre, intriso di spiritualità, arte e architettura.
“Il luogo, bizzarramente si chiama Orta. Uno che sapeva guardare, dice mio padre, l’ha definito un tempo un acquerello di Dio” M.Werner
Anticamente il nome latino del lago sul quale Orta si affaccia era Cusius, riferendosi ai suoi primi abitanti gli Usii, ma poi in epoca medievale prese il nome di lago di San Giulio, dal santo evangelizzatore. Il nome della cittadina, invece, ancora impresso sullo stemma del comune e visibile sulla facciata del Broletto, deriva dal latino Hortus Conclusus, che significa giardino chiuso. Orta infatti è un vero e proprio giardino immerso nella natura, tra il cristallino specchio d’acqua e la Riserva Naturale del Sacro Monte di Orta, parco definito da Nietzsche come uno dei luoghi “più suggestivi del mondo”.
Orta San Giulio è anche una località di grande misticismo, con alle spalle un’antica storia e leggenda.
La leggenda narra infatti che l’isola, distante pochi centinaia di metri dalla riva di Orta, un tempo fù uno scoglio roccioso, infestato da serpi, draghi e terribili mostri. Nel 390 d.c. approdò sulla piccola isola, San Giulio, fuggito dalla Grecia per scampare alle persecuzioni, e dal quel momento tutto cambiò. San Giulio, volendo costruire a tutti i costi la sua centesima chiesa cristiana, si spinse fin sulle rive del lago e affascinato dal luogo rimase a contemplare l’isola. Il santo, non trovando una barca, attraversò le acque del lago stendendovi sopra il proprio mantello e camminandoci sopra, guidato nella tempesta dal suo bastone, raggiunse l’isola. Scacciati draghi e serpenti con la sola forza della parola, iniziò a costruire la chiesa, nella quale scelse poi di essere sepolto. Da questo momento in poi l’isola divenne il centro di evangelizzazione di tutta la regione.
Al di là di questa affascinante leggenda, la storia legata alla cittadina lacustre è ben più cruenta e drammatica.
Orta e l'isola di San Giulio furono infatti teatro di feroci assedi e di battaglie sanguinose. Si crede che Onorato, vescovo di Novara dal 490 al 500, abbia iniziato le opere di difesa che, continuate nei secoli successivi, ne fecero un inespugnabile municipium. Divenne ducato longobardo e nel 590 il re longobardo Agilulfo vi fece uccidere il duca Minulfo con l'accusa di tradimento. Nel 957 Berengario II, in lotta con i vescovi-conti di Novara si rinchiuse nell'isola che fu assediata per 2 mesi dalle truppe di Ottone I. Ancora assediata nel 962, venne poi restituita al vescovo di Novara. Tra alterne e drammatiche vicende Orta e l'isola rimasero sotto la dominazione dei vescovi di Novara fino al 1817, anno in cui la Chiesa novarese vi rinunciò per sempre a favore di Vittorio Emanuele I, riservando al vescovo il castello e i palazzi dell'isola.
Oggi una serie di viuzze strette e tortuose, ricche di palazzi signorili di epoca rinascimentale e barocca, e alcuni giardini magnifici fanno della piccolo paese il gioiello sull'Orta.
Si entra nel borgo tra eleganti palazzi coi loggiati aperti sui giardini digradanti a lago. Piazza Motta è un salotto chiuso su tre lati dai portici, all´ombra dei quali si articolano diversi negozietti mentre le terrazze dei caffè si spingono con i tavolini a lambire l´acqua. Lo sguardo viene subito catturato dal Palazzo della Comunità della Riviera, simbolo del lungo autogoverno che caratterizzò questa comunità. Proseguendo per via Olina, s´incontrano Casa Olina, l´Ospedale del 1602 e, all´incrocio con una piccola salita, Casa Monti Caldara, dalle caratteristiche balconate in ferro battuto, elemento presente in molte case del borgo. Poco oltre, la seicentesca Casa Bossi, oggi sede del Comune, con l´ingresso che si apre su un giardino che termina a lago.
Più avanti sorgono diverse dimore sette-ottocentesche e via Bersani, ricca di scorci medioevali. La Salita della Motta ha sul lato destro la quattrocentesca Casa detta dei Nani mentre quasi di fronte, a sinistra, il Palazzo De Fortis Penotti dalla bella facciata neoclassica e sulla destra Palazzo Gemelli, tardo rinascimentale. Il culmine della salita è rappresentato dalla Chiesa di S. Maria Assunta, edificata nel 1485, dallo stupendo  portale di pietra di Oria con capitelli a motivi floreali e figure di animali. Costeggiando le mura di palazzo Gemelli ci si avvia lungo la salita che porta al Sacro Monte. Ultima tappa, l´Isola di San Giulio, che sorge a circa 400 m dalla riva. Visti dal lago, l´alto campanile della Basilica, i giardini, le linde casette sembrano formare un palazzo fiabesco. La maggior parte della superficie dell´isola è occupata dal Seminario. La Basilica ha subito modifiche in tempi diversi. Sul luogo della primitiva chiesa fondata da S. Giulio nel 390, fu costruita nell´anno 800 un´altra chiesa, poi danneggiata nel sec. X. Uscendo dalla chiesa, una strada percorre ad anello tutta l´Isola. Verso il lago si trovano le antiche case dei canonici, oggi residenze private.
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Viaggiare sicuri con consulenza medica gratuita. Dal 7 aprile grazie al Centro Diagnostico italiano

Ogni anno nel mondo vengono stimati 500 milioni di casi di malaria, con oltre 1 milione di morti. Sono circa 50 milioni invece le persone che contraggono la dengue: "si tratta solo di due esempi delle gravi patologie che piccoli insetti possono trasmettere all'uomo e in particolare a chi in viaggia e non è abituato a seguire le giuste precauzioni " si legge in una nota de Centro Diagnostico Italiano. Per aiutare chi è in partenza per i paesi a rischio, il Centro Diagnostico Italiano attiva dal 7 aprile un servizio telefonico di consulenza medica gratuita in Medicina dei viaggi, rivolto a tutti i viaggiatori e messo a disposizione del pubblico per l'ottavo anno consecutivo.
 La consulenza è attivata in occasione della Giornata mondiale della salute promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dedicata quest'anno alle malattie provocate da puntura d'insetto, come zanzare, pidocchi, acari e zecche. "Al solo costo della telefonata, sette giorni su sette, - si legge in una nota- dalle 17 alle 21, sino al 1 ottobre, chiamando lo 02 48317304 sarà possibile confrontarsi con uno specialista del CDI per avere tutte le informazioni necessarie per viaggiare sicuri: dall'indicazione dei documenti sanitari da portare con sé alla lista di quali alimenti consumare e quali evitare, dalla piccola farmacia da tenere in valigia alle vaccinazioni necessarie per le mete più esotiche".
"I cardini fondamentali della prevenzione personale sono: corretta profilassi comportamentale, vaccinale e farmacologica. Una corretta profilassi comportamentale riduce il rischio di esseri punti. Essa può rappresentare, come nel caso della dengue, l'unica protezione possibile. In altri casi affianca efficacemente e completa la prevenzione vaccinale come nel caso della febbre gialla o quella farmacologica come nel caso della malaria", spiega Claudio Droghetti, esperto che risponde alla linea diretta e responsabile dell'Ambulatorio di medicina dei viaggi del Centro Diagnostico Italiano.
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Viaggi: Spunti per trascorrere il prossimo fine settimana, dalla Valle d'Aosta alla Campania


Un tuffo indietro nel tempo fra storia e leggende, cavalieri e falconieri oppure musica d'autore e performance artisti dal calibro internazionale. Chi cerca spunti "diversi" per una gita fuori porta il prossimo fine settimana può puntare su Valle d'Aosta, Umbria o Campania. Si rinnova dal 21 al 23 settembre l'appuntamento valdostano annuale con il Festival del Medioevo: una tre giorni intensa di incontri, spettacoli e visite guidate alla scoperta del periodo storico dal punto di vista politico, religioso e culturale. Tanti mini eventi dei quali saranno protagonisti la città di Aosta e i castelli della regione per una rassegna che quest'anno è incentrata su "Magia e stregoneria nel Medioevo" (www.lovevda.it). I visitatori potranno prendere parte a visite guidate serali con animazioni teatrali al Castello Sarriod de La Tour (Saint-Pierre), oppure assistere alla rievocazione del mercato medievale con animazioni per adulti e bambini. Il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospiterà laboratori per bambini e famiglie mentre sabato si potrà visitare il Castello di Verrès con biglietto ridotto. Nel borgo di Verrès sfileranno gruppi storici con serata medievale nella corte del castello e cena a tema. Domenica al Castello di Graines (Brusson) e al Castello di Cly (Saint-Denis) si svolgeranno visite guidate anche ai cantieri archeologici e di restauro. Alla fortezza di Cly in programma lo spettacolo del falconiere ufficiale della Federazione Italiana Giochi Storici, Patrizio Merelli, insieme al falconiere più giovane d'Italia. Rievocazione storica anche in Umbria, a Narni per "L'anello di San Michele". Il 22 e il 23 settembre il borgo in provincia di Terni torna indietro nel tempo, tra guerrieri e pastori, in onore del santo che nel Medioevo "governava" lo scorrere del tempo attraverso il ciclo degli equinozi. Previsti in città incontri per i più piccoli, eventi culturali, visite guidate e l'immancabile banchetto con piatti medievali. I visitatori potranno assaggiare i sapori di una volta, ma anche assistere al torneo di scherma e arco storici o sbizzarrirsi in acquisti e assaggi al mercato dei prodotti della terra. Evento doc anche per i camperisti visto che la città predispone un'area apposita per la sosta dei camper. (Informazioni: www.corsallanello.it) Cultura ma anche musica e spettacolo per il weekend di Pomigliano, che ospita dal 19 al 23 il Jazz Festival. La kermesse torna a "farsi in quattro" anche quest'anno nel senso che sarà ospitata in diverse location: l'Anfiteatro romano di Avella, in provincia di Avellino, il Palazzo Mediceo di Ottaviano, le Basiliche paleocristiane di Cimitile e la Distilleria Culture District di Pomigliano d'Arco. Tra gli artisti che saranno protagonisti ci sono Mario Biondi, special guest degli "Incognito" che si esibiranno il 19 ad Avella, e Vinicio Capossela. Non solo musica e concerti ma anche mostre, workshop, laboratori per bambini, anteprime, degustazione di prodotti tipici e soprattutto itinerari turistici gratuiti. Oltre ai siti che ospiteranno i concerti le visite guidate toccheranno anche la foresta regionale di Roccarainola, il sito archeologico di Somma Vesuviana, il sito di Pollena Trocchia e Conetti Vulcanici del Carcavone, il santuario e centro storico di Sant'Anastasia. Il programma completo su www.pomiglianojazz.com. 
ansa

Luna di miele, Stati Uniti al top. L’America è al primo posto tra le mete scelte dagli sposini italiani

Sì alla luna di miele, soprattutto se è “on the road”. E’ questa la tendenza delle giovani coppie, misurata dall’indagine 2012 di “CartOrange”, specializzata nei viaggi di nozze. Con un occhio rivolto in particolare alla Lombardia, l’agenzia sostiene di ricevere sempre più richieste per viaggi nei quali si possano visitare più destinazioni muovendosi lungo un itinerario studiato su misura. I neo sposi di questa regione, secondo CartOrange, nel 2012 hanno scelto soprattutto gli Stati Uniti (26.8%), in linea con quanto avviene nel resto del Paese, seguiti da Australia e Polinesia (17%) e, poco più indietro nelle preferenze, il Sud Africa (ben il 12.8% contro il 4% nazionale). Tutti Paesi che vengono scelti per essere visitati in lungo e in largo, spostandosi da un luogo ad un’altro. Anche in Lombardia, molti sposini scelgono la formula della lista-viaggio. In questo modo circa il 50% degli sposi chiede come regalo di matrimonio un pezzettino di viaggio.

La maggioranza si rivolge a consulenti di viaggio o agenzie per gestire al meglio gli aspetti organizzativi sia della lista nozze sia del viaggio stesso. Il web, inoltre, è un passaggio obbligato per chi progetta la luna di miele, come se i cataloghi patinati non bastassero più. Le future coppie trascorrono molto tempo su internet, cercando informazioni sui luoghi che intendono visitare e leggendo le esperienze di chi ci è già stato. Nel nuovo sito, CartOrange raccogle i racconti di chi è già tornato e inoltre i futuri sposi hanno la possibilità di scegliere il proprio consulente di viaggio, cioè lo specialista che li aiuterà a organizzare il viaggio di nozze ideale, con la comodità di poterlo incontrare direttamente a casa propria, sabato e domenica compresi.


Nel 2012, la meta più gettonata in Italia risulta essere gli Stati Uniti, scelto da quasi il 25% degli sposini (24.9%). Al secondo posto le destinazioni agli antipodi, ossia Australia e Polinesia, che insieme costituiscono il 15% del mercato. In crescita le richieste per il Sud Africa (4%) mentre le crociere di nozze risentono della crisi del settore (8%). La rivelazione dell’anno è l’Argentina, un Paese che attira sempre più coppie di neo sposi. L’Italia delle lune di miele è divisa in due. Al Nord si preferiscono viaggi itineranti, tour di Stati Uniti t Australia in testa. Al Sud invece c’è una netta preferenza per la formula della crociera, scelta da oltre il 13% delle coppie. Il budget. Per un viaggio di nozze negli Stati Uniti ogni coppia spende mediamente 7.500 euro; in Australia 11.500, in Polinesia 12.800 e in Sudafrica 7mila. I tempi. Il viaggio di nozze si prenota con anticipo, solo il 5% sceglie soluzioni last minute, prenotandolo lo stesso mese del matrimonio. La maggioranza degli sposi conferma il proprio viaggio tra i 4 e i 5 mesi primi della partenza e circa il 19% degli sposi lo fa con più di 6 mesi di anticipo. La durata media della luna di miele è due settimane. Per partire settembre rimane il mese preferito con il 20% delle partenze, seguito da luglio (18%) e giugno (17%). Aprile è il mese che fa segnare l'incremento maggiore rispetto all'anno precedente.
ansa

In viaggio con gusto: Cucina di mare, salumi e... falanghina

Il nome Flegrei deriva dal greco flègo ovvero "ardere", a indicare la vasta area di origine vulcanica a nord-ovest di Napoli. Ora, annoverando le isole Flegree (Ischia, Procida, Vivara), la tradizione culinaria del luogo è caratterizzata dalla presenza del mare con le sue risorse. Notevole è tuttavia la produzione di vino, da sempre. La doc Campi Flegrei individua l'area di produzione nei Comuni di Procida, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto e parte di quelli di Marano e Napolico e i seguenti vini: Campi Flegrei bianco, Campi Flegrei rosso, Campi Flegrei falanghina, Campi Flegrei piedirosso o per è palummo. Altri prodotti tipici sono la gloriosa mela annurca, il limone di Procida, o'friarello, la cicerchia e fava dei Campi Flegrei. Per conoscere meglio le tipicità, tre negozi degni di nota. A Bacoli, la salumeria Sciardac (via Roma, 128) fondata da Giuseppe Scamardella, salumiere dal 1922. Imperdibile la pancetta lardata servita su una bruschetta calda di pane di patate. Ma da assaggiare sono anche le pizze contadine con cipolla, fave, scarola o mais e, sempre dalla tradizione casalinga, i loro infusi al finocchio selvatico, ai fiori d'arancio e all'alloro. Nella zona del lago Fusaro anche Giovanni Quadrano offre una ragionata selezione di salumi (di maiale nero) e di formaggi campani sia freschi sia stagionati: merita la mozzarella di latte di bufala di produzione propria. Infine a Pozzuoli, la pasticceria Buono (corso Umberto I, 43) per la sfogliata salata con salsiccia e verdure e i gelati artigianali (specialità è il nero biscotto, mousse extra fondente con biscotto). Semplici e popolari le ricette che proponiamo, ricche di gusto anche nell'abbinamento ideale coi vini. Con la Falanghina dei Campi Flegrei, merita accostare un piatto come la zuppa di frutti di mare alla bacolese, che, prevede, per quattro persone: 500 gr di cozze, 300 gr di vongole, 300 gr di fasolari, 200 gr di telline, 200 gr di cannolicchi, 2 spicchi d'aglio, 1 dl di olio d'oliva, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, pepe. Per la preparazione si fa soffriggere l'aglio versando poi tutti i frutti di mare nell'olio bollente, in modo che si aprano nella pentola coperta. Quando saranno tutti aperti, basta aggiungere pepe e prezzemolo. Un altro piatto che va bene in questa stagione, sempre accompagnato dai vini sapidi di quest'area, sono i cucuziell cas e ov, semplici da preparare e molto gustosi. Per sei persone occorre 1 kg di zucchine, olio extravergine di oliva, 50 gr di sugna, 2 uova, pecorino grattugiato, prezzemolo e cipolla tagliata finissima e, naturalmente, sale, pepe. Si inizia lavando e tagliando le zucchine nella forma desiderata, mentre si preparerà un soffritto con la cipolla nell'olio e la sugna. A quel punto si versano le zucchine, per cuocerle dolcemente a fuoco lento. Nel frattempo, a parte si sbatteranno le uova aggiungendo prezzemolo, formaggio, sale, pepe. Il colpo finale è cospargere gli zucchini di questo preparato, lasciando sul fuoco ancora per qualche minuto. Quando lo servirete in tavola, sappiate che il piacere dell'abbinamento con un vino bianco sarà speciale.
avvenire.it

L'altra Porto Rotondo

(di Eugenia Romanelli)

Una buona occasione per visitare Porto Rotondo è il 10 settembre quando, nella Piazzetta San Marco, arrivano Renato Sellani e Danilo Rea per "I miti del jazz", con "Due pianoforti". Di sicuro è un modo non convenzionale per approcciare una meta talmente stereotipata nell'immaginario turistico italiano da risultare poco conosciuta nella sua verità. Infatti, Porto Rotondo non è solo località VIP, residenza berlusconiana e mecca dei Paperoni italiani, ma è anche arte contemporanea, baie incontaminate, spiagge deserte perfino a Ferragosto e, soprattutto a settembre, scenario paradisiaco per i più solitari. Consigli per la valigia: maschera, boccaglio, pinne e qualche maglietta. Basta davvero poco, infatti, per vivere qualche giorno di vacanza in questa parte di Sardegna, perché tutto è a portata di mano, facilmente raggiungibile e, a differenza di quanto si crede, senza pretese, se non quelle, come sarebbe necessario ovunque, del rispetto della buona educazione.

Nonostante i suoi recentissimi natali, Porto Rotondo (così battezzata dai suoi stessi creatori, i Conti veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose) continua ad essere l'ottimo risultato del progetto che nel 1964 un gruppo di imprenditori (primi tra tutti Vittorio Cini e il banchiere inglese George Frank) mise in piedi per realizzare un atollo elegante e riservato in cui multiproprietà, residence e ville potessero ospitare in assoluta pace un turismo responsabile. Oggi, soprattutto in piena estate, il porto riesce ad accogliere fino a 35 mila persone (solo un migliaio, invece, durante l'inverno). L'architettura ricalca Venezia con ponti e ponticelli che confondono l'orientamento, canali e controcanali, scalette e marciapiedi rifinitissimi fin nei dettagli. La piazza principale, appunto denominata Piazza San Marco, è punto di ritrovo sia del turismo estivo sia degli abitanti autoctoni, deliziosa nella sua leggera curvatura a imbuto. Addentrandosi all'interno, oltre la modera chiesa e tra gli stretti viottoli travolti da fiori colorati, aiuole curatissime e cespugli di tutti i tipi, si scopre una Porto Rotondo romantica e silenziosa, del tutto lontana dall'idea che spesso se ne ha, di cittadina chiassosa e mondana. Perfino lungo i canali principali, dove si susseguono deliziosi caffè, bar, ristorantini sull'acqua, pizzerie, negozietti artigianali e non, gioiellerie varie e dove i turisti – prevalentemente equipaggi – si incontrano per riposarsi dal mare, regna il silenzio, anche grazie alla totale assenza di macchine e motori. In particolare, per una vista sul porto turistico un po' fuori dal brulicante centro, dove è anche possibile gustare un aperitivo o cenare al lume di candela, piazza Rudalza, con la scultura di Romano Costu, è il luogo perfetto.

Anche le spiagge, a differenza delle comuni credenze, non sono affollate e alcune addirittura deserte. In particolare, proseguendo sugli scoglia oltre la spiaggia di Sassi (percorso un po' scomodo e in parte nell'acqua, ma lungo solo un centinaio di metri), si raggiunge una baietta azzurrissima con sabbia bianca, nota solo ai locali, dove è possibile fare bagni caraibici in perfetta solitudine. Le più rinomate invece sono Ira (Sa Rena Manna in sardo), in onore di Ira von Furstenberg, Punta Volpe (in sardo Iscia Segada) e, dall'altro lato di Sassi, la spiaggia di Alghe.

Tuttavia è ovvio che qui anche i fanatici del "VIP-tourism" trovano pane per i loro denti: a Punta Lada infatti c'è la strafamosa residenza estiva di Berlusconi, Villa Certosa (sul Golfo di Marinella), ma anche Gigi D'Alessio, Marta Marzotto, Gerry Scotty e molti altri personaggi del mondo dello spettacolo hanno casa in zona. Un vanto, poiché, non facendo parte della Costa Smeralda (secondo quanto stabilito dal Consorzio Costa Smeralda), nella rivalità coi "portocervini" Porto Rotondo sarebbe una località meno pop e più snob, ben felice quindi di non detenere la leadership smeraldina.

Come è noto, Porto Rotondo è inoltre noto in tutto il mondo per la sua Marina: il gotha del turismo nautico internazionale la batte da almeno 50 anni e la plaude sia per la facilità dell'accesso agli ormeggi sia per la loro sicurezza, ma soprattutto per la straordinaria bellezza dell'ambiente circostante, innalzandola a meta tra le più ambite di tutto il Mediterraneo. Perfino gli antichi romani utilizzavano questo approdo naturale per i loro commerci, tanto che ancora oggi è possibile ammirare alcune colonne scolpite oltre 2000 anni fa (all'ingresso del porto). Lo sviluppo turistico della Gallura deve quindi molto ai Conti veneziani e al villaggio Donà Dalle Rose ma anche al Gruppo Ciga (che negli anni '80 ha acquistato la Marina) e, dal 1997, al Gruppo Molinas (per la prima volta, un gruppo imprenditoriale esclusivamente sardo ha acquistato la gestione di una struttura realizzata da imprenditori "stranieri"), che ha ristrutturato gran parte del porto e lo ha allargato alle imbarcazioni superiori ai 30 metri (di solito costrette, in inverno, a restare alla fonda proprio per la mancanza di spazio). Oggi Porto Rotondo (a capo di una rete di porti turistici di cui fanno parte Cala Bitta, Punta Marana, Marina di Bosa e Portus Kalaris a Cagliari) è in cima alle classifiche dei porti di tutto il mondo per la qualità dei servizi e anche grazie alle attività dello Yacthing Club che, dal 1985, organizza grandi eventi nazionali ed internazionali.
ansa

Sport in Gran Bretagna, musei e attrazioni

Visitare Londra per le Olimpiadi (vedi lo speciale ANSA Giochi Olimpici) è una delle tendenze principali dei viaggi di quest'anno, ma per gli sportivi più incalliti che si concedono una pausa più lunga di un weekend nel Regno Unito ci sono musei, attrazioni, aperture di nicchia che vale la pena tenere in considerazione. Nella capitale britannica, ma non solo: nei templi moderni di calcio, tennis, cricket, rugby e golf (www.visitbritain.com/it/IT/).

Lord's a Londra è considerata la patria spirituale del cricket, vicino Regent Park, e durante i Giochi ospiterà le gare di tiro con l'arco. Ma a parte questo, i tour guidati consentono di ammirare l'Urna delle ceneri, trofeo conteso tra Inghilterra e Australia, e in più accessori e abbigliamento per il cricket indossati da numerosi campioni. Restando in città si può fare un salto a Wimbledon, sede dell'omonimo torneo di tennis da poco conclusosi, che ha un museo interattivo. Tra le chicche la 'ricostruzione' dello spogliatoio degli uomini com'era negli anni '80. A Twickenham invece, nel borough di Richmond, si trova il World Rugby Museum.

Per chi ama il rugby la destinazione migliore è però il Galles. A Cardiff (vedi l'itinerario di ANSA In Viaggio) il Millennium Stadium è aperto a visite guidate (l'accesso è su Westgate Street) da prenotare in anticipo. I turisti possono scoprire aneddoti sportivi legati alla struttura e i segreti della sua copertura mobile. Lo stadio è stato inaugurato nel '99 e rappresenta oggi una delle location sportive d'eccellenza della Gran Bretagna nonché icona contemporanea del Galles. Struttura all'avanguardia in cemento e acciaio, può ospitare oltre 74 mila spettatori.

L'icona del golf è invece in Scozia, al St Andrews Old Course (vedi l'articolo su ANSA In Viaggio) che quest'anno ha festeggiato sei secoli. Tappa obbligata: il British Golf Museum che ripercorre la storia del golf britannico. A Bimingham c'è invece il National Motorcycle Musem, mentre per quello dell'ippica bisogna andare a Newmarket, nel Suffolk.

Per gli irriducibili del calcio le squadre che offrono la possibilità di tour guidati o che hanno aperto musei sono diverse: ad esempio il Leeds United, il Manchester United, il Liverpool FC, il Celtic's. Il nuovo Museo nazionale del calcio a Manchester, aperto quest'anno, vanta la più grande collezione di oggetti calcistici mai esistita.
ansa

Dubai verso il secondo boom turistico

(di Alessandra Antonelli)

DUBAI - L'annuncio dell'inaugurazione del Four Seasons hotel, albergo categoria extra-lusso, 237 camere e suites affacciate su 300 metri di spiaggia alla parte estrema di Jumeirah Beach, è solo l'ultima conferma di un trend turistico che racconta una Dubai ritornata a galoppare - turisticamente parlando - ai ritmi pre-crisi. Tanto che si parla già di un secondo boom. Attualmente nell'emirato, appena più grande della Valle d'Aosta, si contano 577 alberghi per 75,171 tra camere e mini appartamenti in residence.

Entro le fine dell'anno se ne dovrebbero contare circa 4,000 in più solo in alberghi di lusso secondo i dati del dipartimento del turismo di Dubai (Dtcm). In cantiere ce se sono altre 19,000 almeno, il 32,8 percento dell'attuale disponibilità, ha stimato Elizabeth Randall, direttrice della Str Global, al quotidiano Gulf News. Se nel primo trimestre del 2012 il tasso di occupazione alberghiera ha già superato l'86%, il 2011 ha registrato un aumento del flusso turistico del 23%, pari a quasi 33 milioni di visitatori che hanno portato nelle casse dell'emirato 3,48 milioni di euro, il 20% in più rispetto all'anno precedente.


In aumento è anche la domanada: 13,9% nel 2010, 17,1% nel 2011 e stimata ad una media del sei per cento nei prossimi sei anni. Numeri e stime che secondo gli analisti di settore dovrebbero mettere a tacere le voci degli scettici che non confidano nella capacità di Dubai di assorbire l'alto numero di camere in costruzione di varie tipologie e categorie. Dubai si piazza inoltre destinazione turistica numero uno nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena) e per spesa turistica pro capite e rimane salda tra le prime 10 mete più gettonate al mondo, meglio piazzata di Roma o di New York, rispettivamente al 12/mo e al 13/mo posto, secondo i dati del Master Card Index.


A giocare in favore dell'emirato, al momento, due fattori chiave. Da una parte l'irrequietezza politica dell'intera regione che sta spostando significative masse di turisti da destinazioni tradizionali come l'Egitto o il Libano, dall'altra la crescita economica di Russia e Cina. Al turismo storico "locale" - ovvero proveniente dalle altre cinque monarchie petrolifere che insieme agli Emirati Arabi Uniti costituiscono il consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) - e a quello europeo in cerca di relax in strutture spesso da favola per atmosfere e lusso, spiagge mare e shopping, tutti i comfort delle vacanze moderne con gli imprevisti delle avventure esotiche, si aggiungono i nuovi ricchi - e non solo - delle due gradi economie emergenti.
ansa

Da Trenitalia pacchetti turistici "all inclusive", per eventi culturali in Italia


Comprendono: biglietto andata e ritorno (seconda classe o livello Premium), ingresso agli spettacoli, pernottamento e servizi di ristorazione. Un’estate all’insegna della cultura e dei festival, da vivere tutta con il treno

Pacchetti turistici All Inclusive sono stati, infatti, messi a punto grazie a un accordo fraTrenitalia (Gruppo FS) e Italiafestival/AGIS, per raggiungere in treno alcuni dei più prestigiosi festival culturali in programma in Italia nel corso dell’estate e in autunno.
Le offerte turistiche, realizzate da Eden Viaggi, in virtù del protocollo d’intesa che Italiafestival ha stipulato con ASTOI/Confindustria Viaggi, prevedono, oltre al biglietto del treno andata e ritorno (in seconda classe o nel livello Premium se il viaggio è con ilFrecciarossa 4 livelli) e l’ingresso agli eventi in cartellone, anche  pernottamento, servizi di ristorazione e altri benefit.
Si inizia con gli spettacoli teatrali e musicali della 55esima edizione del “Festival dei 2Mondi”, in programma dal 29 giugno al 15 luglio a Spoleto, raggiungibile con unIntercity da Roma.
L’estate culturale continua a Milano, raggiungibile ogni giorno con 70 corse Frecciarossa,con il festival di musica jazz “Il ritmo della Città”, dall’ 1 al 3 luglio.
In treno anche al “Festival della Valle d’Itria”, dal 14 luglio al 2 agosto a Martina Franca, partendo da Roma con il Freacciargento per Bari.
Infine, da non perdere, i pacchetti per i concerti del “Guidoneum”, che si terranno ad Arezzo, fermata di un comodo Intercity da Roma, dal 16 al 28 agosto e per gli spettacoli di danza, teatro, musica e cinema della 27esima edizione del “RomaeuropaFestival”dal 26 settembre al 25 novembre nella Capitale.
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Non solo calcio. Kiev in dieci mosse. Breve guida per il fine settimana calcistico tra monasteri coloratissimi, musei, labirinti sotterranei e tanta cucina ucraina

chiesa cattedrale Kiev

Cosa c'e' di meglio di una visita da turista a Kiev se si arriva con largo anticipo, per esempio nel weekend 22-24 giugno, rispetto al fischio d'inizio dei quarti di finale degli Europei 2012 tra Italia e Inghilterra?. Kiev è una bella metropoli (2,8 milioni di abitanti) sul fiume Dnepr. I suoi monumenti testimoniano lo splendore di una città che, fondata tra il V e il VI secolo, fu la prima capitale della Russia e ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella storia e nella cultura russa e ucraina. È tutt'oggi uno dei centri spirituali più importanti della Chiesa ortodossa. Il palazzo imperiale, la Cattedrale bizantina di Santa Sofia, la Chiesa di Sant'Andrea in stile barocco, i resti della porta d'Oro dell'XI secolo sono alcune delle tappe obbligate nel tour che parte dalla Città Vecchia e si snoda attraverso la via Andriyivsky fino a Podil, il quartiere dei mercanti.
Tutto merita di essere osservato con attenzione, fermandosi nei tanti localini, nelle caffetterie, nei negozi e case d'epoca ben conservate. Cuore di Podil è Kontraktova ploshcha, la piazza famosa per l'enorme Kontraktova Dim (Casa dei Contratti), caratterizzata da bianche arcate, che occupa il centro della piazza. L'edificio, che risale al 1817, ospita oggi ristoranti, gallerie e uffici.
Ecco un breve campionario per conoscere la capitale ucraina. 1) Monastero di S. Antonio. A sud della Città Vecchia sorge questo complesso religioso fondato nel 1051 che comprende una rete di catacombe che gli hanno valso il nome di S. Antonio delle Grotte. È possibile visitare per intero il monastero prenotando per tempo; la visita alle catacombe necessita di una guida esperta.Tra le numerose chiese con cupole dorate si dipanano labirinti sotterranei che custodiscono le spoglie mummificate dei monaci. 2) Cattedrale di Santa Sofia. Questo edificio di grande valore artistico espone al suo interno splendide icone e affreschi ben conservati. La chiesa, iniziata nel 1037, riflette la percezione della cristianità dell'Impero Bizantino. Il tempio, fino al 1240, era per dimensioni il secondo dell'intera Cristianità. Anche se è dedicato alla Santa Sapienza, come la grande cattedrale di Hagia Sophia a Costantinopoli, l'edificio ha una forma nettamente differente: invece di una singola cupola semisferica che si innalza dal corpo dell'edificio, la cattedrale di Santa Sofia a Kiev ha 13 cupole a cipolla montate su tamburi. 3) Cattedrale della Dormizione (1078). Risale al periodo in cui la città fu capoluogo del principato di Kiev, come altre chiese in pietra e mattoni di tipo bizantino (la Cattedrale di San Michele e la Chiesa di San Cirillo, entrambe con affreschi molto interessanti), e fa parte del complesso del Monastero.
È stata parzialmente distrutta dall'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale, ma è ancora oggi uno dei migliori edifici religiosi barocchi del paese. 4) A nord di questa cattedrale sorge il Museo Storico dei Tesori, che conserva soprattutto oggetti artigianali, pietre e metalli preziosi. La sezione di maggior pregio del museo è senza dubbio quella che ospita l'oro degli sciti del IV secolo a.C. Vi è custodito anche un plastico di Kiev del XII secolo, oltre a coppe riccamente decorate, croci, calici e icone di artisti ucraini, russi, polacchi e lituani. 5) Museo di Architettura Popolare. Si trova a 12 km a sud del centro, ma ha il fascino delle colline panoramiche costellate di cottage, chiese, fattorie e mulini a vento di legno dei secoli compresi tra il XVII e il XX.
Molti di essi presentano bellissimi giardini e, all'interno, mobili molto ben conservati. Il museo è diviso in sette piccoli villaggi che rappresentano le tradizioni delle diverse regioni; inoltre, ci sono alcuni buoni ristoranti e un negozio di articoli da regalo. Il museo è collegato al centro della città tramite un servizio di autobus urbani. 6) Fortezza di Kiev. Risale al 19° secolo, si trova a sud della città, nella zona di Pechersk ed ha una macabra storia. Kosy Kaponir, attualmente un museo, all'inizio del 20° secolo era una prigione politica, e Lysa Hora (Montagna Calva) era il luogo delle esecuzioni. 7) Museo di Chernobyl. Nell'antico quartiere commerciale di Podil sorge questo commovente memoriale del disastro nucleare avvenuto nell'aprile del 1986, con settemila reperti fra documenti e fotografie, animali mutanti imbalsamati, i documenti di identificazione e le storie di diverse vittime. 8) Rodina Mat - Memoriale alla Patria. Affacciata sul fiume Dnper, nella zona centrale di Pechersk, la statua Rodina Mat (Madrepatria) rende onore ai 7,5 milioni di vittime della Seconda Guerra Mondiale. Un ascensore conduce sino alla sommità, da dove si possono ammirare vedute spettacolari della città. Da visitare anche il museo sulle attrezzature militari 9) La Casa delle Chimere (Casa di Horodetsky). Architettura surreale in stile moderno nell’elegante quartiere di Lypky.
Costruita nel 1904 da un architetto determinato a dimostrare le potenzialità del calcestruzzo è oggi residenza privata del Presidente. 10) Parco e Monumento a Taras Shevchenko. Disegnato nel 1890 comprende la statua al lo scrittore eretta nel 1939. La statua di Taras è stata posta in sostituzione di quella dello zar Nicola I, che lo aveva perseguitato. Al centro una fontana a forma di Mar Nero, una scacchiera per giocare. Nel Parco, secondo alcuni forum web, si trova uno dei migliori ristoranti della città, il Taras appunto, con genuina cucina ucraina, come i ravioli dolci ripieni di amarena serviti con panna acida, il piatto del cosacco (maiale cotto in forno con funghi e piccole verdure con la croccante crosticina di formaggio) o il fantasioso piatto Kurenevska zabava, fatto di fegato di pollo cotto con mele e cognac.
Tra le più gettonate sono il ristorante “Za dvumia zaitsami“, specializzato in selvaggina; “Peshera” (La Grotta), che propone tra l’altro il fegato di pollo in salsa di lamponi o il tipico borscht a base di barbabietole servito con dei pasticcini salati; “Luchshie vremena” (I tempi migliori), “Cosacco Mamai” e, se si vuole restare sui piatti italiani, si può andare a seconda dei gusti e delle tasche all’osteria Pantagruel o al Da Vinci Fish Club. La maggior parte dei ristoranti è aperta dalle 12.00 alle 24.00, ma in città si possono trovare locali aperti 24 ore su 24.
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Le 10 isole da vedere almeno una volta nella vita

Ci sono posti nel mondo che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita. Gli utenti di Tripadvisor hanno conferito il premio Traveller's Choice Award alle dieci imperdibili isole della Terra che meritano una visita e dove godere di incantevoli e unici paesaggi e di un mare da sogno. Prima in classifica la famosa Ko Phi Phi Don, in Thailandia, seguita da Bali, in Indonesia, e dalle Isole Galapagos, in Ecuador. In quarta posizione l'Isola di Pasqua, in Cile, quinta Ischia e sesto lo Sri Lanka, in Asia. Nella top ten delle isole mozzafiato da non perdere c'è anche Santorini, in Grecia, il Madagascar, in Africa e Anguilla nei Caraibi. Non poteva certo mancare Maui, isola delle Hawaii. Insomma, di isole spettacolari è pieno il mondo, ma queste, per i loro paesaggi, il loro clima e la loro conformazione geografica vale proprio la pena di vederle.
viaggi.virgilio.it
22 Giugno 2012


I Giochi a Londra, conto alla rovescia nel nuovo parco di Stratford. La capitale britannica si è rifatta il look

(di Ida Bini)


Per ospitare le Olimpiadi, che prenderanno il via il prossimo 27 luglio, Londra si è rifatta il look e ha rinnovato e restaurato stadi, palazzi, parchi, teatri, centri sportivi, musei e interi quartieri. A partire dal più degradato Hackney, a est della metropoli, ex area industriale in disuso tra Hackney Marsh e Stratfdord High Street, che oggi ospita spazi dedicati all’arte contemporanea, giardini e Stratford, la zona dove sorgerà il Parco olimpico con le bellissime strutture sportive immerse nel verde.

Qui dal grande progetto di ristrutturazione urbanistica sono nati i centri e gli stadi dei Giochi – dall’Aquatics Centre all’Olympic Stadium e alla Basketball Arena - che, una volta terminate le Olimpiadi, verranno messi a disposizione dei cittadini, così come gli appartamenti occupati dagli atleti che diventeranno abitazioni private e popolari. Hanno preso vita anche il Westfield Stratford City, uno dei più grandi centri commerciali d’Europa; la University Square Stratford, struttura universitaria che dal 2013 accoglierà 3.400 studenti; e due nuove stazioni: Docklands Light Railway, metropolitana di superficie che collega la zona alla City, da cui dista circa 5 chilometri, e Stratford International, dove arriveranno i treni ad alta velocità diretti alla stazione di St. Pancras.

Fanno parte del Parco olimpico strutture bellissime e all’avanguardia, realizzate con materiali di riciclo e criteri di sostenibilità da architetti e designer di fama mondiale: l’Aquatics Centre, progettato dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, ospiterà le gare di nuoto, nuoto sincronizzato e tuffi nelle due piscine da 50 metri e in quella da 25 metri; la Basketball Arena è una struttura temporanea, costruita dallo studio scozzese Barr, che verrà smantellata dopo i Giochi e riutilizzata per le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Qui, a Londra, accoglierà le gare di pallacanestro e di pallamano. E ancora il Velodrome, disegnato dall’australiano Ron Webb, che ospita una pista di 250 metri, un circuito BMX e uno per mountain bike; il Copper Box, palazzetto per le gare di tiro e scherma che dopo i Giochi verrà consegnata al quartiere come centro sportivo, e l’Olympic Stadium, disegnato dallo studio d’architettura londinese Populous, che ospiterà le gare di atletica, la cerimonia di apertura del 27 luglio e quello di chiusura del 12 agosto.

Dopo i Giochi lo stadio verrà utilizzato per gare di atletica, concerti e partite di calcio. Nell’imponente operazione di restyling sono state coinvolte anche strade, piazze e slarghi con la costruzione o il restauro di alcuni edifici e di spazi multifunzionali che ospitano gallerie d’arte, negozi, ristoranti e atelier. Tra i più significativi ci sono Orbit, l’originale torre-scultura in acciaio rosso, alta 115 metri e con piattaforma panoramica, realizzata accanto all’Aquatics Centre dall’architetto indiano Anish Kapoor; The Residence, uno dei principali spazi per artisti emergenti a Hackney; View Tube, spazio artistico multifunzionale, ricavato dai vecchi magazzini usati per il trasporto marittimo, con vista panoramica sullo stadio e il locale Container Café. Infine c’è Stour Space, spazio per mostre d’arte contemporanea a Fish Island, poco distante da Hackeny Wick. Fanno parte del progetto di rinnovamento urbanistico anche il servizio di battelli lungo il fiume Lea – i Water Bus – che costeggiano la zona olimpica; Bench to Bench, le sedute di design – panchine e sgabelli – di Martino Gamper tra le strade di Hackeny Wick, accanto al Parco olimpico; e lo storico parco cittadino, delimitato dal Regent’s Canal e dall’Hertford Union Canal, dove durante i Giochi un maxischermo permetterà di vedere le gare.

Le Olimpiadi di Londra, tuttavia, non si svolgeranno solo al Parco olimpico, ma un po’ ovunque in città: 33, infatti, sono gli impianti che ospiteranno i Giochi, distribuiti ad ampio raggio tra Hyde Park e Greenwich. I principali sono: Wembley Stadium, il popolare stadio di calcio con il celebre arco in acciaio; i leggendari campi in erba di Wimbledon, vicino ai Kew Gardens; il celebre Hyde Park dove si terranno alcune gare di nuoto e di triathlon; l’area sportiva di Earls Court, tra gli eleganti quartieri di Chelsea e Kensigton, per le gare di pallavolo. E, ancora, la caserma delle Guardie a cavallo, la Horse Guards Parade, vicino a Downing Street, che si trasformerà in un campo di beach volley; il lungo viale alberato Mall, che collega Buckingham Palace a Whitehall, dove si correranno parte della maratona, delle gare di corsa e del ciclismo su strada; il campo da cricket Lord’s Cricket Ground, vicino a Regent’s Park, per le gare di tiro con l’arco. Infine ci sono la North Greenwich Arena che ospiterà le gare di ginnastica artistica e le finali di basket; Greenwich Park, il parco più antico di Londra, dove avranno luogo le gare del pentathlon e quelle equestri; e sull’altra sponda del Tamigi il centro fieristico ExCel che ospiterà scherma, judo, taekwondo, ping pong, lotta e sollevamento pesi. 
ansa

Il Festival del camminare in Toscana propone itinerari a piedi, guidati, per scoprire la natura protetta dei parchi. Ecco alcuni appuntamenti

Capo Sant'Andrea, nell'Isola d'ElbaIn primavera si va al parco! Camminare fa bene, a mente e corpo. La meta giusta? La sempre bella Toscana, che quest’anno, per la quarta edizione del Festival del camminare, propone itinerari nell’Isola d’Elba.
In programma, dal 6 aprile a fine maggio, ci sono splendide passeggiate, anche notturne, percorsi nell’archeologia mineraria, caprili e vie del granito, laboratori per bambini, scuola di erboristeria e molto altro.

Per l’occasione il Parco ha preparato pubblicazioni inedite: una piccola guida dei sentieri più caratteristici, stampata in tre lingue straniere; un opuscolo sull’affascinante storia della Tonnara dell’Enfola; una breve guida per le ippovie e i sentieri ciclabili.

Le escursioni durano poche ore o l’intera giornata, sono accompagnate da una guida ambientale e sono gratuite. Tra gli appuntamenti, c’è quello del 9 aprile, con la “via dei rosmarini”: si parte dal margine orientale della spiaggia di Marina di Campo e si prosegue lungo la costa fino alla deliziosa Cala dell’Ischia. Alle 12 si arriva alla spiaggia di Fonza e poi si rientra in barca, a cura dell’organizzazione. È un percorso facile.

Panorama dell'Isola d'Elba.Dal 14 al 21 aprile si può partecipare al viaggio a piedi itinerante di una settimana, lungo i più bei sentieri dell’Elba. Il percorso, disegnato per incontrare gli scenari più spettacolari dell’Isola, alterna tratti costieri e interni e raggiunge le principali vette toccando luoghi di grande interesse naturalistico e storico. Ogni tappa termina in un paese diverso, per incontrare la storia e la vita dei borghi.

Interessante l’escursione “Le miniere dell’Innamorata”, che si fa con un fotografo professionista, il 20 aprile. Si parte dalla spiaggia dell’Innamorata alle 8,00 e si segue il sentiero della vecchia ferrovia della miniera, fino ad arrivare agli antichi cantieri, tra i profumi della macchia mediterranea e i colori vivaci del ferro. Occorre portare il pranzo al sacco. Ai partecipanti verrà offerta la Guida fotografica Elba e Capraia, gadget Nikon e attestato di partecipazione Nikon School. L'escursione è gratuita, ma bisogna prenotare per tempo.

Per le informazioni: http://www.tuscanywalkingfestival.it

Rosanna Precchia - famigliacriana.it

pubblicato il 9 Aprile 2012 ore 12:04

Ambiente e sostenibilita: Nasce italygreenhotels.it, il portale per le vacanze 'verdi'

(Adnkronos) - Nasce un portale per scegliere la propria vacanza 'verde'. E' 'italygreenhotels.it' presentato oggi a Rimini che propone le strutture dell'ospitalità che applicano gli impegni per la difesa dell'ambiente previsti nel decalogo di Legambiente Turismo che nel 1997 proprio dalla Riviera Romagnola ha lanciato l'etichetta ecologica (ecolabel) 'Consigliato per l'impegno in difesa dell'ambiente'. Il portale è promosso dalla Provincia di Rimini e dalle Associazioni Albergatori di Riccione, Rimini e il Circolo Legambiente di Bellaria - Igea Marina, a partire dal 1997, firmatarie dei protocolli d'intesa con Legambiente che hanno dato vita a questa importante iniziativa.
Lo strumento coglie le indicazioni emerse nell'Eurobarometro 2012 (che ha testato 30.000 persone di 27 paesi europei) e rileva come accanto ad un 52% di turisti che si affidano al passaparola di colleghi, amici e parenti anche un 40% degli intervistati che ha dichiarato di consultare il web come strumento di prima informazione.
Italygreenhotel.it al momento segnala gli hotel ecologici in Romagna, in particolare a Rimini, Riccione e Bellaria, ma si pone da subito come riferimento di valore nazionale

Pasqua: caro benzina, meglio il treno Operatori turistici, decreto salva-italia ammazza le imprese

Roma - stazione Termini
(di Valentina Roncati)

Parcheggiate le auto sotto casa, gli italiani, per le prossime vacanze pasquali, si accingono a salire sul treno. La corsa del prezzo della benzina e la crisi generale inducono infatti i vacanzieri a ridurre il numero di giorni che trascorreranno fuori casa e a dimezzare i chilometri percorsi in auto, o addirittura a sostituire l'auto con il treno. ''Le nostre strutture ricevono sempre piu' spesso richieste di persone che chiedono di essere prese alle stazioni ferroviarie, come avveniva un tempo'', spiega il presidente di Federterme (aderente a Confindustria), Costanzo Iannotti Pecci.

''Questo, ovviamente - aggiunge - comporta dei problemi. Inoltre registriamo una forte contrazione della domanda nelle localita' in cui si deve arrivare in auto. Questo anche perche' il nostro tipo di utenza appartiene ad un segmento medio e medio-basso a cui pesa molto l'aumento senza ormai limiti del costo della benzina''. Pecci aggiunge che l'incremento dei costi dei carburanti comporta per le aziende termali anche costi altissimi di gestione: ''tutte le aziende che non hanno acque termali calde, e sono tantissime - spiega - hanno avuto un'impennata dei costi di riscaldamento delle acque. La situazione e' insostenibile e bisognera' affrontarla, serve una sterilizzazione delle accise''.

Il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio, aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni, osserva: ''le famiglie che si spostano in auto hanno ridotto il numero dei chilometri che percorreranno e questo non solo per motivazioni di spesa, ma anche psicologiche. Anche nella scelta degli alberghi, si prediligono le offerte. In generale i budget sono piu' contenuti e costi' anche il giro d'affari. Diversa e' la situazione del target alto, che continua a viaggiare senza problemi''. La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, stima che a Pasqua la flessione delle presenze turistiche sara' tra il 3 e il 5%, con calo prevalentemente del turismo interno (tiene ma non aumenta quello straniero) e con una conseguente diminuzione dei fatturati. ''Non e' solo un problema di benzina - spiega il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - la crisi attanaglia e non si vedono spiragli.

Tra Imu, addizionali e disoccupazione crescente, la Pasqua non potra' che essere piu' castigata''. ''E' iniziato un trend di cui non si intravede la fine - lamenta il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti - con la benzina al costo attuale, aumenta il prezzo delle derrate e lievitano i costi generali delle strutture ricettive. Intanto il costo dell'energia e' lievitato del 30% e l'Iva sul ricettivo e' al 10% con la minaccia di arrivare al 12% mentre la media europea si aggira al 7%. La verita' e' che questo decreto 'Salva Italia' sta ammazzando le imprese e mi chiedo, in questo modo, come l'economia italiana possa riprendersi''.

''Finora abbiamo molte richieste di preventivi, ma pochissime prenotazioni - ammette il presidente dell'associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis - e la Pasqua, che quest'anno e' bassa, ha indotto numerosi alberghi a non aprire affatto in questo periodo''. ''Le persone si muoveranno se avranno la certezza che c'e' bel tempo - dice Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato italiano balneari altrimenti preferiscono rinviare. Noi balneari siamo pronti a reggere la mini invasione pasquale, quella in arrivo potrebbe essere una prima prova in vista dell'estate, visto che ormai si decide sempre piu' spesso cosa fare solo all'ultimo momento''.
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8 Marzo: viaggiare al femminile. Hotel e indirizzi solo per le donne

(di Marzia Giglioli / ansa)

Viaggi al femminile e hotel just for women, un nuovo trend che cresce sempre di più, soprattutto negli Usa e nel Nord Europa. Strutture pensate per le donne che viaggiano e che desiderano sempre di più servizi dedicati a loro. Il femminismo in questo caso non c’entra, è invece un nuovo marketing che si fa sempre più strada.

Siti dedicati ai viaggi in rosa, per donne che per scelta o per condizione viaggiano sole, itinerari pensati per loro, hotel che offrono interi piani women only, b&b solo per la clientela gentil sesso e agenzie e tour operator che sempre più spesso dedicano un’offerta solo all’altra metà del cielo.

Ad aprire la strada è stato l’hotel Artemisia a Berlino, diventato un’icona

(www.artemisia-berlin.com)  che nacque come un esperimento coraggioso e che è riuscito nell'arco degli anni a farsi strada. Si trova nel caratteristico quartiere di Charlottenburg, a pochi passi dal "Kurfürstendamm", in un palazzo dei primi del 900. Dopo l’Artemisia molti alberghi si sono convertiti all’universo femminile. Come il Premier Hotel a New York in Times Square con un intero piano only women. Nelle stanze arredamenti che tengono conto del gusto delle donne, kit fatti di smalti e creme, giornali femminili e naturalmente un menu dietetico e più salutista.

Una delle pietre miliari dell’ospitalità per sole donne è nato proprio nella Grande Mela, nel cuore di Manhattan dove nacque il Barbizon Hotel for Women ora conosciuto come Barbizon 63, un vecchio palazzo del 1927 nella 63/ma nell’East Side, inserito di recente tra i più belli di New York. Tra le sue clienti più famose Sylvia Plath ,Candice Bergen, Grace Kelly,Liza Minnelli , Joan Crawford e Lauren Bacall.

Qui per anni c’è stato il divieto per gli uomini di varcare la porta. Un posto esclusivo per le donne, quasi una risposta femminile a quei club anglosassoni in cui le donne non potevano entrare. Poi nell’81 ci fu il cambiamento e vennero accettati anche gli uomini tra i clienti, rompendo così la tradizione. L’hotel poi passò di proprietà e oggi è un condominio cult, uno dei più esclusivi per design e servizi. Ora a quell’inirizzo storico se ne sono aggiunti altri negli Usa.Lo spirito è quello di un’offerta ‘female friendly’, niente contro gli uomini, l’importante è uno spazio dove stare per qualche giorno o per qualche ora ‘senza averli intorno’.

Sempre a New York c’è l’Allerton Hotel in un bel palazzo degli anni ’20 nella 57/ma Strada, pensato per donne manager e giovani donne. A Londra The Dukes London hotel ha destinato alcune stanze ( battezzate dutchess) solo alle clienti, fiori nelle stanze e uno staff ovviamente solo femminile. La scelta di dedicare servizi solo alle donne non è solo un trend, ma nasce anche da una domanda sempre più forte di garantire la sicurezza con luoghi che siano sicuri.

Così molti alberghi si sono rivolti a consulenti donne per offrire un’ospitalità pensata anche sotto quest’aspetto. Donne che pensano alle donne e che conoscendone meglio i pensieri creano spazi e condizioni per loro. A Oslo, al Grand Hotel dove alloggiano gli ospiti in occasione della cerimonia per la consegna del Nobel, è stato creato un intero piano dedicato alle donne e ai loro gusti, il Ladies Floor, 13 camere uniche create da architetti di interni che hanno chiesto la collaborazione di donne norvegesi famose, tra le quali molte manager che ne hanno siglato lo stile e i servizi. A Copenaghen al 17/mo piano del Bella Sky hotel

(http://www.bellaskycomwell.dk)

c’è il Bella Donna floor che è vietato agli uomini in modo perentorio. Qui la privacy femminile è blindata, non viene concessa nessuna eccezione. Gli arredi e i colori hanno infranto il nero e il grigio degli altri piani con toni tenui e pastello. Anche gli addetti alla sicurezza hanno dovuto cedere il passo alle colleghe. Nessun uomo può entrare, conferma anche il direttore. I viaggi per le donne sono sempre più business.

Tra i tour operator, una delle prime a pensarci è stata l’americana Cheryl Fleet una vera antesignana che ha fondato 15 anni fa la Canyon Calling ‘Adventures for women’, proponendo viaggi avventura per vincere ‘la paura di volare’. Mete considerate solitamente estreme sono diventate possibili, smitizzando il fatto che fossero adatte solo agli uomini. L’interrogativo da sciogliere era ‘Is this for me? E la risposta è stata che migliaia di donne in questi anni hanno affrontato quei viaggi che altrimenti avrebbero lasciato tra i sogni nel cassetto. Sulla rete aumentano intanto i siti dedicati con consigli e social network, C’è

www.womenstravelclub.com

che ogni mese suggerisce mete e itinerari e che mette l’Italia al primo posto per i viaggi al femminile.


Per marzo propone il viaggio tra i sapori della Toscana. Un'altra proposta riguarda un soggiorno tra Roma e la Toscana, ma c’è anche Amalfi e la costa di Sorrento e un itinerario tra Napoli e Pompei. Il sito

http://journeywoman.com

/ offre una vera enciclopedia di viaggi al femminile che cambia l’ottica tradizionale e che fa vedere anche le mete più note, con occhi diversi, quelli delle donne e i consigli rimbalzano su tutti maggiori media internazionali.

E poi c’è Wow (Women Only Worldwide) la guida sulle migliori destinazioni per le donne che nella sezione dedicata all’Italia inserisce un viaggio tra Napoli e Sorrento. Navigando in rete, in Italia c’è

www.permesola.com

(travelling women) che ha anche un angolo dedicato alle inserzioni ( amica di valigia) per trovare altre donne con cui viaggiare.

Sul sito Eliotropica (

www.eliotropica.it

) c’è una serie di viaggi raccomandati, ma soprattutto c’è una consulenza per superare le difficoltà che spesso sono anche quelle di affrontare i viaggi con i propri figli quando sono piccoli.

Sul sito http://www.expatclic.com una guida per viaggiare sicuri

Per ogni paese una scheda con i consigli utili. A chi rivolgersi per un’emergenza sanitaria e anche l’indirizzo per trovare un ginecologo di fiducia. Nelle schede anche un’informativa sui trasporti e i quartieri da evitare Pensando al femminile, uno dei luoghi simbolo per le donne è a Roma, nel cuore di Trastevere a due passi dall’Orto Botanico. In questo antico monastero con il suo chiostro e un giardino segreto c’è il racconto del viaggio delle donne, dalle prime battaglie per l’emancipazione fino ad oggi. Luogo-icona del femminismo, la Casa Internazionale delle Donne (

http://www.casainternazionaledelledonne.org.

) è soprattutto il simbolo del movimento femminista e agisce con le altre comunità internazionali. Donne che parlano alle altre donne in un viaggio tra terre lontane. All’interno una libreria e un centro documentazione e l’archivio storico del movimento. Durante l’anno, si svolgono corsi di formazione, spettacoli, mostre e seminari. Ci si ferma nel ristorante L’Una e l’Altra e sotto questo timido sole di marzo si mangia all’aperto in uno dei tavoli sparsi nel giardino, chiuso tra le mura del chiostro che si oppone al frastuono della città e che rimane incontaminato, isolato e silenzioso.

Nel cortile c’è anche il bio bio bar. Per alloggiare c’è la foresteria

orsamaggioreroma@tiscali.it
per prenotare bisogna rivolgersi a Paola Fazzini (Tel 06.6893753 ). Si può scegliere una delle 13 stanze che hanno le finestre con una magnifica vista sul Gianicolo e sui tetti della Roma antica.

Viaggi nei luoghi dello spirito: con i frati cistercensi in Costa Azzurra

Presso l'Abbazia di Lerino, sull'isola di Saint Honorat in Francia, possono fare un'esperienza di vita comunitaria non solo i giovani, ma anche le famiglie e i gruppi.

19/12/2011
La facciata dell'Abbazia di Lerino
La facciata dell'Abbazia di Lerino 
Un monastero su in’isola, la solitudine, il mare: i giovani che trascorreranno la settimana dal 26 dicembre al 2 gennaio presso l’Abbazia di Lerino, sull’isola di Saint Honorat, potranno vivere un’esperienza spirituale con i monaci, partecipando alla loro vita quotidiana, semplice e operosa. L’invito rivolto ai ragazzi nel periodo natalizio, non è però unico. L’Abbazia è infatti aperta agli ospiti che arrivano  e partono nella stessa giornata oppure per soggiorni individuali, di coppia, di gruppo.
La cantina del monastero.
La cantina del monastero.
L’isola di Saint Honorat dista circa mezz’ora di battello da Cannes, in Costa Azzurra, e per questo è piuttosto movimentata durante la bella stagione. Ma in inverno è un paradiso. È abitata soltanto da una comunità di circa 25 monaci cistercensi, alcuni si dedicano prevalentemente alla preghiera, altri invece si impegnano con passione nella coltivazione della vite. La regola benedettina dell’ ora et labora è presa alla lettera, tanto che i monaci sono autosufficienti e vivono del proprio lavoro. Le vigne sono coltivate sin dal Medio Evo, ma dagli anni Novanta i monaci producono pregiati vini bianchi e rossi. Dalla vendemmia alla vinificazione seguono tutte le tappe fino alla commercializzazione. Le uve sono raccolte esclusivamente a mano, la meccanica è utilizzata solo per l’intrattenimento dei suoli. I vini sono imbottigliati e stoccati presso l’Abbazia.
Il refettorio.
Il refettorio.
“Nel nostro monastero, ancora oggi, la vita fraterna nell’amore deve riflettere la ricchezza e la profondità del mistero della comunione ecclesiale come uno spazio abitato da Dio”, scrivono i monaci dell’Abbazia. “La vita fraterna nella carità è un segno forte di questa comunione ecclesiale. Nella comunità si deve poter percepire che la comunione fraterna, prima di essere al servizio di una missione, è un luogo dove è possibile fare l’esperienza di Cristo risorto”.  
L’ospitalità è offerta sia agli uomini che alle donne, individualmente, a coppie, in gruppo. La durata di un soggiorno è minimo di due giorni, massimo di una settimana. Si usa partecipare concretamente alla vita del monastero, alla preparazione della tavola, alla pulizia delle camere. I pasti si prendono nel refettorio, in silenzio. Non c’è connessione Internet, soltanto il Wifi in una piccola area.  È prevista una partecipazione alle spese. Le domande vanno  inviate con un certo anticipo, a 
Frère Hôtelier, Hôtellerie Abbaye N-D de Lérins. Île St Honorat CS 10040.
06414 Cannes Tel. 00.33.04.92.99.54.20e-mail: hotellerie@abbayedelerins.com  www.abbayedelerins.com
www.franceguide.com
di Rosanna Precchia - famigliacristiana.it

Viaggi: un evento una meta. La valle del chilometro zero

Val d'Ultimo, in Alto Adige, è l'esempio di un territorio che vive dei prodotti locali. La salvaguardia dell'ambiente e il risparmio delle famiglie vengono così garantiti.

09/02/2012
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
 
Si fa un gran parlare, oggi, dei prodotti a chilometro zero, quelli cioè che per giungere sulla tavola di casa nostra non hanno dovuto affrontare viaggi e trasporti che, a volte, possono durare anche giornate intere. La riscoperta del chilometro zero, indubbiamente un valore positivo, è, insieme, una necessità e una moda. Una necessità, perché l'esigenza di un'alimentazione più sana, genuina e garantita è sempre più forte e diffusa. Così come, in tempi di recessione, si cerca di tagliare ogni costo superfluo, ed è chiaro che, laddove un prodotto è passato direttamente dal campo del contadino alla casa del consumatore, i costi di trasporto e consegna possono essere ridotti. Non pochi gli effetti collaterali, e tutti buoni: meno inquinamento, meno traffico, un controllo più diretto sulla produzione, merci più fresche e, soprattutto, un incentivo all'agricolutra locale, che si traduce a sua volta nel sostegno all'occupazione e alla salvaguardia dell'ambiente. La questione è diventata anche una moda del momento, nel senso che vantarsi di nutrirsi a chilometro zero è un po' chic, anche se non sempre si pone la dovuta attenzione al rispetto dei requisiti.

Ci sono zone del nostro Paese che, il chilometro zero, lo praticano da sempre, ben prima che diventasse una tendenza, perché fa parte dalla cultura, delle tradizioni e dei valori del territorio.  Oggi vogliamo presentarvene almeno uno in questa rubrica, dove non proporremo quindi un evento, come di consueto, quanto una specificità, una peculiarità che contraddistinguono un luogo.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
 
Parliamo della Val d'Ultimo, la più estesa delle vallate altoatesine che, dai pressi di Merano, si dirada per 50 chilometri fino ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles. Qui, l'economia a chilometro zero è una sapienza antica, una prassi quotidiana, insomma, la normalità. L'utilizzo dei prodotti del territorio rappresenta non soltanto una caratteristica dell'economia, ma appartiene alla cultura della gente. Certo, quello in questione è un angolo di mondo baciato dalla fortuna, ricco di risorse agroalimentari. L'acqua arriva dai torrenti come il Valsura (41 chilometri di lunghezza) alla sorgente di Santa Valburga. Il latte è "munto" nelle stalle dei 60 masi della valle. Il pane di segale e farro, le confetture e le erbe aromatiche, prodotti secondo i criteri dell'agricoltura biologica, sono un elemento centrale della tradizione. Lo stesso si può dire dei formaggi e della frutta. Nemmeno il pesce manca, dato che nei 15 laghi si può pescare la trota della varietà Val d'Ultimo, particolarmente grande e genuina grazie alla limpidezza delle acque. In autunno porcini e finferli si offrono con generosità.

Ora - questo è il punto - tutto questo ben di Dio serve a nutrire e soddisfare anzitutto la vallata stessa, in una filiera davvero cortissima. E ne hanno la riprova i turisti, che possono acquistare i prodotti tipici locali direttamente ai masi, nei negozi alimentari della zona e nei mercati, dove vengono venduti senza intermediazioni né imballaggi, azzerando così anche i costi di conservazione. Il tutto, lo ripetiamo, secondo riti e saperi che affondano le loro radici nella cultura locale. Ecco perché la Val d'Ultimo è un bell'esempio di economia a chilometro zero, che salvaguarda l'occupazione locale, tutela l'ambiente e garantisce il risparmio delle famiglie.

INFORMAZIONI PRATICHE
Associazione turistica Val d'Ultimo: www.valdultimo.info, www.dolomiti.it
 
di Paolo Perazzolo - famiglia cristiana 

Anti-Cupido, gli hotel a prova di single

In totale relax nel cuore delle Dolomiti, lontano da tutti e tutto al caldo dei Caraibi o nella kitsch Las Vegas. Se a San Valentino gli innamorati di tutto il mondo sono alla ricerca di località romantiche dove trascorrere qualche giorno, anche i single hanno le loro preferenze e pretendono una valida alternativa per coccolare se stessi in beata solitudine. E allora ecco gli hotel a prova di cuori solitari, non sempre alla ricerca forsennata dell'anima gemella.

A stilare la singolare classifica – sulla base delle valutazioni totalizzate per ogni hotel – è stato il portale Trivago.it, specializzato nella ricerca online di alberghi, che ha scovato cinque strutture fra le più indicate per chi ama viaggiare da solo. Tra queste ce n'è una italiana, al secondo posto: il lussuoso Vigilius Mountain Resort di Lana, ideale per chi vuole lasciarsi pensieri e routine alle spalle. Nel cuore delle Alpi, l'hotel si raggiunge solo in funivia ed è interessante anche perché interamente costruito in legno, puntando all'eco-sostenibilità, e con un'area spa di ben 1200 metri quadri con sauna e vista mozzafiato. Relax e meditazione assicurati.

In cima all'elenco stilato da Trivago c'è, non lontano dall'Italia, l'Aviva Single Resort & SPA austriaco, spesso acclamato proprio come primo hotel per single d'Europa. Pacchetti per viaggiatori senza partner e servizi personalizzati completano l'offerta di quello che appare come un rifugio caldo e accogliente. Totale relax è possibile nella spa, ma c'è spazio anche per gli ospiti più dinamici che vorranno cimentarsi in attività sportive ed escursioni. A prova di anti-Cupido sono pure il Grand Palladium Bavaro Resort & SPA di Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, con ogni sorta di comfort all'ombra delle palme; e l'Artemisia Frauenhotel a Charlottensburg, Berlino, struttura pensata esclusivamente per una clientela femminile. A completare la classifica l'eccentrica Las Vegas con il suo Hard Rock & Casino, un incoraggiamento più che valido per coloro che mettono il divertimento e lo sballo al primo posto.

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Carnevale: tutti in maschera. Le sfilate e le feste più attese per la tradizione in Italia e nel mondo

Carnevale in Italia: il volo dell'Angelo a Venezia 
Crisi, spread, posto fisso, la neve e il ghiaccio che bloccano le strade; tra pochi giorni sarà possibile esorcizzare i nostri problemi con il Carnevale, festa divertente e giocosa che, come un’ondata di ottimismo e leggerezza, coinvolge tutti. Sfilate, processioni, parate in maschera, giostre medievali, rievocazioni storiche, spettacoli e balli in costume: ovunque in Italia - dalle grandi città ai piccoli centri e ai borghi più sperduti, dalle montagne al mare - artigiani, scultori e teatranti hanno molto lavorato per mettere a punto la festa più divertente e folle dell’anno con l’allestimento di carri allegorici e con la preparazione di costumi storici, maschere e travestimenti originali, dando sfogo alla propria fantasia e coinvolgendo spettatori e concittadini.

Tra poco, ufficialmente dal 16 al 21 febbraio - in alcune località le feste si anticipano, come a Venezia dove il programma è già cominciato (anche se nel freddo polare di questi giorni), e si ritardano, come a Milano per il rito ambrosiano - piazze, viali, lungomare e palazzi ospiteranno il carnevale, il cui rito pagano del mascheramento si unisce alle tradizioni cattoliche e storiche locali, ripetendo come sempre gesti e usanze giocose e sfarzose in un’esplosione di divertimento. Oltre alle tradizionali maschere del teatro popolare si esibiscono personaggi della tradizione: dai Mamuthones sardi con i campanacci alle battaglie a colpi d’arance di Ivrea; dalla musica dei carri barocchi di Acireale a quelli con statue satiriche di cartapesta di Viareggio. Da giovedì a martedì grasso ci si diverte, ci si nasconde sotto una maschera, si fanno scherzi, ci si dimentica per un po’ dei problemi e ci si abbuffa di dolci ricoperti di zucchero a velo prima del periodo di digiuno della Quaresima.

Tra i carnevali più famosi al mondo c’è quello di Venezia, che ogni anno richiama migliaia e migliaia di visitatori italiani e stranieri, attratti dalla bellezza dei costumi, dallo sfarzo delle sfilate e delle feste nei palazzi storici e dall’atmosfera unica della laguna, dei ponti e dei canali. E’ il Carnevale più seguito, il più antico d’Italia, ricco di storia e di tradizione con il volo dell’Angelo in piazza San Marco e tanti concerti per le strade.

Dall’11 al 21 febbraio, inoltre, sono previsti spettacoli teatrali che fanno parte della rassegna Gran Teatro di piazza San Marco, su un palco costruito secondo il modello dei teatri dell’800. Il programma del carnevale, comunque, prevede tantissimi altri appuntamenti; per conoscere date e luoghi, cliccare: www.carnevale.venezia.it. Nel sito una webcam permette di seguire i grandi eventi veneziani in diretta.

Un altro carnevale storico, famoso anche oltre i nostri confini, è quello di Ivrea (www.storicocarnevaleivrea.it), riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale”, famoso per la battaglia delle arance che segna il clou della festa e che rappresenta una storica lotta del popolo contro il potere di un barone.

Il Carnevale, dunque, uno dei più spettacolari d’Italia, riproduce sotto forma di allegoria la rivolta contro il tiranno combattuta a colpi di frutta tra gli aranceri a terra e le armate del nobile sui carri. Un altro momento culminante della festa è il corteo della mugnaia, personaggio storico che uccise realmente il barone, che prevede il lancio di dolci e regali alla popolazione.

Il carnevale di Viareggio (www.viareggio.ilcarnevale.com) è quello che, assieme al veneziano, dura più a lungo, cioè fino al 3 marzo: è un susseguirsi di sfilate di carri allegorici per le strade della città con enormi caricature in cartapesta di personaggi famosi legati all’attualità, al mondo della politica, dello sport o dello spettacolo, rivisitati con ironia. Quest’anno il tema è la celebre profezia Maya sulla fine del mondo, ma grande attesa c’è per la sfilata del carro di Equitalia, l’agenzia delle entrate, argomento di grande attualità, rappresentato da un castello tetro e malandato dove il fisco prende le sembianze di Dracula. Le sfilate più belle sono previste per il 12, il 19, il 21, il 26 febbraio e il 3 marzo con i rioni in festa e veglioni in maschera.

Gemellato con il celeberrimo carnevale di Rio de Janeiro è quello di Cento (www.carnevalecento.com), in provincia di Ferrara, conosciuto anche come il Carnevale d’Europa. E’ una festa storica, di lunga tradizione, con carri allegorici che sfilano per le vie della città. Altrettanto antico è quello di Fano (www.carnevaledifano.com), famoso per il lancio di caramelle e cioccolatini durante le sfilate dei carri che ricalca il tradizionale palio che si disputava con cavalli e asini e che terminava con le offelle al miele, i tipici dolci locali.

Si svolge dall’11 al 21 febbraio il Carnevale di Roma con spettacoli di commedia dell’arte nelle principali piazze della città, parate, mostre, proiezioni, concerti e tante attività ludiche per bambini. Molto atteso è lo show equestre di piazza del Popolo che riproduce la tradizionale corsa dei cavalli berberi che aveva luogo nella centrale via del Corso. Per conoscere date, luoghi e orari: www.carnevale.roma.it

Compie 618 anni il Carnevale di Putignano (www.carnevalediputignano.it), in Puglia, che vede sfilare sui carri allegorici enormi pupazzi di cartapesta che rappresentano la crisi e che sfileranno sul corso principale e nel centro storico, tra concerti e feste danzanti, il 12, il 19 e il 21 febbraio. Molto attesi sono anche i laboratori del gusto, organizzatori da Slow Food, e gli spettacoli delle compagnie teatrali putignanesi.

Crisi economica, mafia e cartoon sono i temi dei carri allegorici dell’edizione 2012 del Carnevale di Termini Imerese (www.ilcarnevaletermitano.it), che si svolge dal 12 al 21 febbraio: a valutarli ci sarà una giuria popolare e una tecnica. Grande attesa c’è per il carro allegorico Vivemuci ri supra che sdrammatizza la crisi con il presidente del Consiglio Mario Monti a cavallo di una botte di vino.

Dieci carri allegorici e grotteschi in cartapesta e sette carri infiorati sono i protagonisti del Carnevale di Acireale (www.carnevalediacireale.it), in provincia di Catania, antica festa piena di colore e d’allegria che invade le piazze e le vie barocche della città siciliana.

In Sardegna, a Mamoiada, vicino Nuoro, si svolge il carnevale più caratteristico d’Italia, carico di simboli e di drammaticità: la festa dei Mamuthones (www.mamuthones.it). E’ popolata da uomini con bellissime maschere di legno, assicurate al viso con cinghie in cuoio e un fazzoletto di pizzo, che sfilano coperti da pelli di pecora nera e da 40 campanacci di varie dimensioni tenute insieme come collane.

Infine c’è il Carnevale di Milano che non termina il martedì grasso, come nel resto d’Italia ma prosegue fino a sabato, secondo il rito ambrosiano. Sono previsti sfilate di carri allegorici, fuochi, trampolieri e maschere, giochi per bambini, concerti e balli. I festeggiamenti termineranno il 26 febbraio in piazza del Duomo. Secondo la tradizione il vescovo di Milano Ambrogio era in pellegrinaggio e aveva annunciato il proprio ritorno per Carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. Ma giunse tardi e in attesa del suo rientro la popolazione di Milano prolungò i festeggiamenti del Carnevale.

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