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Con Identità Golose e il Food&Wine Festival Milano diventa passerella dell'alta cucina

Dal 5 al 7 febbraio torna il congresso internazionale, con Cracco, Bottura, Redzepi e Atala. Focus sulla cucina al femminile e sulla pizza. E per il pubblico i piatti prêt-à-porter di 20 grandi chef

di Federico De Cesare Viola

Da Rio de Janeiro arriva Roberta Sudbrack, ex executive chef delle cucine presidenziali ai tempi di Cardoso, oggi ambasciatrice carioca dei migliori prodotti autoctoni brasiliani. Dal Perù Gastón Acurio, un Simón Bolívar della cucina andina con una ventina di bestseller gastronomici nel carnet. Da un lussuoso resort "in the middle of nowhere" sull'isola estone di Muhu ecco Peeter Pihel, giovane profeta – a suon di marinature e affumicature di anguille e agnelli locali – di una nuova corrente delle Isole Baltiche. Dalla Spagna Sergio Humada, appena 26 anni e un curriculum di razza, svela i segreti per fare una cucina a basso costo in un hotel di lusso come l'Alma, 5 stelle nel cuore dell'Eixample di Barcellona. Dall'East Side londinese Jon Pollard presenta la sua pizza gourmet, spauracchio dei puristi e nuovo culto lievitato della City.

Sono 5 dei 48 protagonisti al debutto assoluto sul palco milanese – tra le 80 Identità Golose totali – che animeranno l'edizione 2012 del congresso internazionale di cucina, in programma come di consueto nei 9mila mq a disposizione nello spazio fiera di via Gattamelata, da domenica 5 a martedì 7 febbraio. Tema di quest'anno: "Oltre il Mercato". «Perché la grande cucina e la migliore pasticceria - come spiega l'ideatore e curatore del congresso Paolo Marchi - non devono più limitarsi a ordinare ottime materie prime ma devono andare direttamente alla fonte, alla produzione e cercare il massimo, e su quello intervenire per cogliere l'essenza e l'anima di un prodotto in una ricerca del gusto che sia concreta e senza furberie». Una vetrina affollata e in buona parte inedita per personaggi e interpreti di universi gastronomici lontani e ancora in buona parte sconosciuti in Italia. Non dovrebbe in fondo essere questo il vero obiettivo di un simposio oltre a fare da passerella d'onore per gli starchef ad altissima esposizione mediatica? Questi ultimi, in ogni caso, non mancano: da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Gennaro Esposito a Niko Romito al numero uno al mondo René Redzepi, atteso con un intervento dal titolo "l'inverno è stato mite" (potessimo dire lo stesso anche noi...).


È l'edizione, forse, più ricca di sempre in quanto a contenuti e a temi, a cominciare da Identità Donna, costola del congresso per chef orgogliose e non per angeli del focolare, al di là di ogni stereotipo: Viviana Varese e il suo processo creativo, Iside De Cesare e le "paroline golose", Cristina Bowerman e i giochi di temperature con tuberi e quinto quarto, tra le tante colleghe che si esibiranno in uno show cooking nel corso di lunedì 6.

Identità Vent'anni riunisce alcuni tra i giovani (per davvero, e non nell'accezione nostrana del termine, valida fino agli "anta" e oltre) più promettenti del panorama europeo mentre Identità Naturali svela l'approccio "green" di grandi interpreti del mondo vegetale, da Pietro Leeman a Enrico Crippa.
Per chi invece cerca un focus sugli ingredienti ecco quattro sale a tema: lunedì da non perdere quella tutta dedicata alla pizza e ai più grandi maestri della penisola e non solo, martedì ci si può dividere tra il Dossier Dessert, Identità di Pasta e un'Identità di Carne piena di sorprese. Conoscete il gusto della renna svedese di Lapponia? Ci pensa Björn Frantzén. Regione ospite è il Trentino, con uno spazio dedicato ai migliori artigiani, produttori e chef del territorio.

Ma la vera grande novità di questa edizione 2012 è la sinergia con un evento enogastronomico per la prima volta in città ed espressamente dedicato al pubblico: il Milano Food&Wine Festival, che anticipa l'apertura al pubblico già da sabato 4. Cento aziende vinicole e trecento vini in degustazione, selezionati tra le migliori cantine d'Italia, ma soprattutto la possibilità di assaggiare una cucina d'autore prêt-à-porter.

Con 10 euro, infatti, si potrà scegliere un piatto di uno dei 20 chef che partecipano al Festival. E non piatti qualsiasi: la pasta e fagioli con croste di Grana Padano e l'osso del prosciutto di Parma di Massimo Bottura, la crema bruciata di baccalà mantecato e spuma di patate alla birra doppio malto di Claudio Sadler, la zuppa di picolit, gnocchi di Godia e foie gras d'oca di Emanuele Scarello, lo stufato di fave, verdure e costine di maiale di Rodrigo Oliveira del Mocotò di San Paolo. Insomma, Milano si trasforma per quattro giorni nel più grande e più divertente temporary restaurant al mondo.

L'edizione 2012 di "Identità golose", guida ai Ristoranti d'autore di Italia, Europa e Mondo

 
TitoloIdentità golose 2012>>>
AutoreMarchi Paolo
Prezzo
Sconto 15%
€ 16,15
(Prezzo di copertina € 19,00 Risparmio € 2,85)

scheda online su ibs con il 15% di sconto online su ibs clicca qui 


L'edizione 2012 di "Identità golose" (scheda online su ibs   >>>),  guida ai Ristoranti d'autore di Italia, Europa e Mondo dedicata ai cuochi, ai pasticcieri, ai produttori, agli artigiani e ai gelatieri dal tratto più originale, si arricchisce di contributi - sono oltre 80 i collaboratori alla nuova edizione - e amplifica il proprio raggio d'azione, passando da 417 schede della prima edizione a più di 600 della quarta. 

evento a Milano dal  5 - 7 Febbraio 2012
Identità Golose
Settimo appuntamento, anche quest'anno al Milano Convention Centre, in via Gattamelata 5, una struttura scelta perché grande e funzionale e come tale in grado di dare spazio e risposte a ogni istanza e richiesta di espositori, pubblico e relatori.
Milano Convention Centre Via Gattamelata 5 - 20149 Milano

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
mail: turismoculturale@simail.it
cell. 3207505116

Identità Golose 2012, edizione milanese numero 8, da domenica 5 a martedì 7 febbraio

Identità Golose 2012, edizione milanese numero 8, da domenica 5 a martedì 7 febbraio, ruoterà attorno alle materie prime, un andare “Oltre il Mercato” per superare, lungo lo stesso asse portante dei due ultimi congressi, quel “Lusso della Semplicità” che è ormai diventato una parola d’ordine nel panorama della cucina e della pasticceria d’autore non solo in Italia. E lo farà esasperando quella “semplicità”, quella essenzialità di contenuti e di forme che accompagna il mondo da quando la crisi economica ha aperto gli occhi a tanti (e complicato la vita a molti), rendendo evidente un cambio di rotta comunque già in divenire.

Se lungo il secolo scorso, basti pensare ai fasti della Nouvelle Cuisine, l’imperativo era la Cucina del Mercato, oggi il mondo cerca nuovi orizzonti dopo che anche la Spagna più rivoluzionaria, cambiato scenario il più grande chef al mondo,
Ferran Adrià, si sta interrogando e guardando dentro per cogliere le proprie radici, dopo avere abbattuto totem legati alla straordinaria storia dell’alta cucina francese (e internazionale).

Non è più tempo per stupire e giocare, per ricorrere a effetti speciali che ormai appaiono vuoti, privi di contenuti. Si riscoprono gli ingredienti, si valorizzano le materie prime, sia quelle proprie come orgoglio anche nazionalistico sia quelle altrui in una globalizzazione sincera e propulsiva, rispettosa delle singole realtà. Basti guardare all’incredibile lavoro avviato nei Paesi del Nord Europa da
René Redzepi, ma anche di Gaston Acurio in Perù e di Alex Atala in Brasile, di tanti altri nei Paesi scandinavi, come le svedese Björn Frantzén, a conferma di quante interconnessioni vi sono tra nazioni e cucine lontane. Si scambiano tecniche e idee come un tempo le figurine dell’album Panini, poi ognuno le applica alla propria realtà senza svendersi.

Identità 2012
andrà “Oltre il Mercato” perché la grande cucina e la migliore pasticceria non devono più limitarsi a ordinare ottime materie prime, questo lo dobbiamo dare per scontato, ma devono andare direttamente alla fonte, alla produzione e cercare il massimo e su quello intervenire per dare forma a questa o quella preparazione, un cogliere l’essenza, l’anima di un prodotto in una ricerca del gusto che sia concreta e senza furberie. Bisogna ordinare per qualità e non per risparmiare, bisogna che la cucina sia intelligenza, sia concreta e sincera, che prediliga sapori diretti e con essi le sfumature che le capacità di un cuoco possono aggiungere. E’ per questo che alcune lezioni saranno tenute da due relatori contemporaneamente, due o tre ingredienti interpretati secondo il loro lato salato e quello dolce dopo che la cucina contemporanea ha visto crollare gli steccati tra mondo della ristorazione e quello della pasticceria.

Avere cambiato spazi, raddoppiandoli, all’intero del centro congressi di via Gattamelata a Milano, ci permette di porre in primo piano più temi rispetto al passato. Domenica debutteranno intriganti
Identità Naturali, né carne né pesce fino a straordinarie preparazioni vegane, e Identità Vent’anni, cuochi già completi, con il “difetto” in Italia di essere ancora giovani, tra loro i fuoriclasse di domani. Lunedì toccherà a Identità Donna, dinamiche donne chef, protagoniste in prima fila, e non angeli del focolare, dedite, a volte passivamente, al culto della tradizione. Sempre lunedì, Identità di Pizza, per approfondire un viaggio nel piatto-simbolo dell’Italia, un tour anticipato lo scorso anno da una lezione a quattro voci. Infine un martedì nel segno di Identità di Pasta e Identità di Carne, temi già sviscerati in passato, ma che presentano sempre nuovi aspetti che meritano di essere divulgati. E se “Oltre il Mercato” occuperà la sala Auditorium il 5 e 6 febbraio, martedì 7 gran finale, la mattina, con i cuochi del Trentino e il pomeriggio con Dossier Dessert, il meglio della pasticceria e del cioccolato in Italia e nel mondo.

Paolo Marchi - identitagolose.it