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Quando lo sport sposa l'archeologia, torna la Appia Run


Giunta alle XXV edizione, la Roma Appia Run, una delle gare più affascinanti del running capitolino celebrerà le nozze d'argento con la città, proprio nel giorno nel Natale di Roma.

Un'occasione anche per riscoprire i luoghi e le vestigia storiche che si ergono lungo il tracciato della corsa lungo la Regina Viarum.

La manifestazione di corsa su strada, competitiva sulla distanza dei 13 km e non competitiva di 5 e 13 km, oltre alla sfida sportiva è infatti anche un magnifico percorso di "archeorunning".
    Il Parco Archeologico dell'Appia Antica, Cultural partner della manifestazione, offrirà per questo il 20 e 21 aprile l'ingresso gratuito ai siti del Parco Archeologico dell'Appia Antica per ogni atleta munito di pettorale, più un accompagnatore. Non solo. Grazie alla collaborazione di Isabella Calidonna, i partecipanti ed i loro familiari potranno prendere parte sabato 20 anche ad una corsa/passeggiata tra i monumenti dell'Appia Antica, raccontati dalla stessa Isabella, guida turistica, che illustrerà la storia dei reperti giunti fino ai giorni nostri.
    Ed sempre la storia a fornire il suo apporto anche in termini sportivi: oltre al tracciato tra alcune delle più affascinanti meraviglie di Roma, la Roma Appia Run deve la sua popolarità al fatto di essere l'unica corsa al mondo a disputarsi su ben 5 pavimentazioni diverse. Un primato a cui è difficilissimo ambire, perché non tutti i luoghi del pianeta possono offrire l'opportunità di correre su asfalto, sampietrino, basolato lavico, lo sterrato del Parco della Caffarella e, per finire, la pista dello stadio delle Terme di Caracalla.
    La manifestazione offre quattro gare, ognuna rivolta a un target specifico: la 13 km competitiva, per gli atleti pronti ad affrontare la difficile prova con l'obiettivo di ottenere un gran tempo e migliorare la prestazione dell'anno precedente; la 13 km non competitiva, per gli appassionati ambiziosi ma non così attenti al riscontro cronometrico e quindi più propensi alla giornata di sport all'aria aperta; la 5 km, su un percorso più breve per chi ha solo voglia di un'indimenticabile passeggiata nel cuore della storia di Roma; e per finire il Fulmine dell'Appia, in programma sabato 20 aprile e dedicato ai più piccoli. Una versatilità che ne ha determinato il successo: le iscrizioni per la XXV edizione della Roma Appia Run sono definitivamente chiuse con un sold out.
    L'extra dotazione di 500 pettorali, messa a disposizione dagli organizzatori con un grande sforzo per venire incontro alle tantissime richieste, è stata polverizzata in pochissimo tempo.
    Saranno così 6500 gli iscritti alla gara di domenica 21 aprile, a cui vanno aggiunti gli oltre 1000 bambini che parteciperanno sabato 20 al Fulmine dell'Appia. La manifestazione è stata organizzata da Acsi con la collaborazione di Acsi Italia Atletica, della Asd Roma Appia Run e di Acsi Campidoglio Palatino, con il patrocinio del Ministero dello Sport, della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Coni, di Sport e Salute e si svolge sotto l'egida della Fidal. 

ansa.it

Nuova Passeggiata Archeologica di Roma, un mega anello pedonale

 

Una passeggiata unica al mondo congiungerà via dei Fori Imperiali con gli altri percorsi intorno al Colle Palatino, intercettando l'itinerario ciclo-pedonale di via di San Gregorio, via dei Cerchi, via di San Teodoro e delle salite e discese del Colle Capitolino, e sarà caratterizzata da un incremento degli spazi e dei servizi dell'area, percorsi ciclo-pedonali, aree verdi e balconate.

Il progetto verrà realizzato dallo studio romano Labics che si è aggiudicato il concorso internazionale, per il quale sono state presentate 23 proposte progettuali, per la realizzazione di un grande anello pedonale.

Il progetto riprende l'idea della Passeggiata di fine Ottocento del ministro Baccelli. "Sono da sempre assertore della modernizzazione e della valorizzazione del patrimonio culturale come ci impone la Costituzione, allo stesso tempo la mia preoccupazione era che il progetto salvaguardasse il valore della storia: i Fori non nascono oggi, ma già con papa Alessandro VII era stato abbozzato il primo progetto di passeggiata sui Fori Imperiali. Possiamo dire che la via e la visione prospettica è stata storicizzata quindi il progetto dovrà armonizzarsi con questi criteri", ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione dello svelamento del progetto vincitore del bando.
    Con questo progetto, ha aggiunto il sindaco di Roma. Roberto Gualtieri, "la via e i Fori si riconciliano: il percorso sarà un luogo piacevole dove passeggiare e dove poter anche indugiare per godersi la vista sui Fori. E lo sarà per i turisti ma anche per i romani" che potranno riappropriarsi di un luogo per vivere la bellezza della città eterna.

ansa.it

Giochi d'acqua e vapore, l'antica magia a Caracalla

 

Le colossali rovine romane delle Terme di Caracalla che si specchiano nell'acqua di un'enorme vasca minimale e super contemporanea.

Alti zampilli che evocano le antiche fontane, nuvole di vapore che a intervalli si alzano leggere a coprire le mura possenti, un po' come doveva essere 1800 anni fa, quando questi ambienti, sfavillanti di marmi di tutti i colori, zeppi di statue, di libri e di giardini odorosi, erano un cuore pulsante della Roma imperiale, un posto dove ci si curava del corpo, sì ma anche dello spirito, della mente e degli affari. Parte da un segno di architettura contemporanea, il progetto di riqualificazione che punta a rivoluzionare l'esperienza di visita nel sito archeologico gioiello dell'area centrale.

L'idea, spiega la direttrice Mirella Serlorenzi, è proprio questa: ripartire dall'acqua che qui manca ormai dal V secolo quando le grandi terme imperiali vennero abbandonate alla decadenza, per aiutare i visitatori di oggi a ritrovare l'essenza dei luoghi di allora. "Con questo spettacolare Specchio la soprintendenza desidera innescare un processo di rinnovamento e di apertura alla città in uno dei siti archeologici più importanti della capitale", sottolinea presentando il progetto la soprintendente Daniela Porro. "Un intervento di architettura contemporanea che si armonizza con quella antica, per consolidare il ruolo delle Terme di Caracalla come un centro promotore di cultura e arte. Il ritorno dell'acqua non è solo una meraviglia fine a se stessa, gioia per gli occhi e per lo spirito, ma vuole essere simbolo concreto di riconnessione con l'antico".

Accanto a lei Hannes Peer, il giovane architetto altoatesino autore del progetto realizzato insieme con Paolo Bornello, spiega che il nuovo Specchio d'acqua, con i suoi mille metri quadrati, punta ad offrire ai visitatori "un'esperienza coinvolgente e immersiva". Lo specchio, dice, "incarna i concetti filosofici della presenza e dell'assenza materica riverberando le idee di Martin Heidegger. Un invito alla contemplazione e anche una cornice dinamica per iniziative culturali". Costata 500mila euro e realizzata con fondi della soprintendenza speciale, la vasca sopra la quale si poggia leggero un palco destinato agli spettacoli, è infatti solo il primo passo di un piano finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell'antichità: "L'area verde diventerà un giardino botanico con architetture effimere ed essenze odorose, un luogo dove si potrà passeggiare e meditare come allora, riporteremo qui anche le farfalle e le api", anticipa la direttrice Serlorenzi.

Con un finanziamento iniziale di 8 milioni provenienti da Pnrr, soprintendenza e MiC, il progetto prevede tra i suoi primi step la riapertura dell'antico ingresso sulla via di Caracalla, proprio quello che duemila anni fa usavano gli antichi romani, con una nuova biglietteria e due aree verdi aperte alla città. L'acqua verrà portata anche all'interno delle strutture, evocata negli ambienti una volta destinati alla cura del corpo. E grazie alla messa in sicurezza delle strutture si conta di riaprire al pubblico in futuro anche gli spazi fino ad oggi rimasti chiusi. Intanto, proprio per rievocare lo stretto rapporto che questi luoghi hanno avuto con le arti, si parte con spettacoli e iniziative culturali: l'inaugurazione il 13 aprile con una nuova coreografia di Aterballetto, creata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich sulle note della Rapsodia in blu firmata proprio cento anni fa da George Gershwin. Anche qui solo il primo passo: dopo il balletto sarà la volta di una mostra fotografica e di un ciclo di incontri sul tema, non casuale, di Narciso e dello specchio. 

ansa.it

Boom di turisti a Pasqua, turismo a Roma ancora in crescita

 

Una Pasqua da tutto esaurito. La capitale anche quest'anno è tra le mete più ambite per l'imminente weekend di festa. 

I dati dell'ente bilaterale del turismo registrano il 7 per cento in più di presenze rispetto allo stesso periodo del 2023, gia negli annali per numero di visitatori. “Segno che la crescita non è episodica ma strutturale. Il risultato di un lavoro che abbiamo fatto e che continueremo a fare portando in città i grandi eventi: concerti, appuntamenti sportivi, dell’arte e della moda” ribadisce Alessandro Onorato, assessore al turismo del Comune di Roma. 

Spinta significativa viene dal turismo congressuale: l'Italia è il terzo paese al mondo per numero di eventi e meeting ospitati. Roma è la 14esima, 4 posizioni prima di Milano
 

I principali indicatori confermerebbero che la crescita proseguirà anche nel prossimo triennio. Ci sono altre sfide. E gli albergatori, anche in vista del giubileo del 2025, avvisano: "la città deve rimanere attrattiva ed essere pronta”.

rainews

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it)

Raffaello, Tiziano e Rubens, 50 dipinti a Palazzo Barberini. Dal 29 marzo al 30 giugno

 

A Roma, in occasione dei lavori di rinnovamento della Pinacoteca della Galleria Borghese, 50 dipinti verranno trasferiti al piano nobile di Palazzo Barberini per permettere al pubblico di continuare a fruire del patrimonio conservato al primo piano della Galleria.

L'iniziativa offre un percorso espositivo straordinario dal titolo 'Raffaello, Tiziano, Rubens.

Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini', con l'allestimento di capolavori assoluti, quali 'Ritratto d'uomo' di Antonello da Messina, 'Madonna col Bambino' di Giovanni Bellini, 'Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli' di Sandro Botticelli, 'Ritratto di giovane donna con unicorno' di Raffaello, 'Susanna e i vecchioni' di Peter Paul Rubens, 'Amor Sacro Amor Profano' di Tiziano, 'Predica del Battista' di Paolo Veronese e molti altri ancora.
    Le collezioni delle due gallerie - Borghese e Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini - condividono una storia simile, legata a due figure cruciali della vita politica e culturale romana del '600, Maffeo Barberini e Scipione Borghese, in un'ideale vicinanza storica e culturale.
    "Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa - ha commentato Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica - speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni". "Nello svolgimento di interventi importanti del Pnrr che cambieranno l'aspetto della Pinacoteca - ha spiegato Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese - con uno sforzo eccezionale la Galleria non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile".
    Dopo il restauro delle facciate, i lavori alla Galleria Borghese comporteranno la sostituzione delle tappezzerie e l'ammodernamento degli infissi per un efficientamento energetico, l'ampliamento dell'accessibilità, l'aggiornamento dei depositi e il restauro di alcune grandi tele.
   

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Roma. La Città Eterna in una settimana, arriva Visit Rome Pass 7 giorni


Nasce Visit Rome Pass 7 giorni, l’abbonamento della durata di una settimana per visitare la Città Eterna realizzato da Visit Italy, canale di promozione indipendente dell’Italia nel mondo con oltre 3,1 milioni di viaggiatori e oltre 5 milioni di utenti l’anno.

Visit Rome Pass è già presente sul mercato nelle sue opzioni di 2 e 3 giorni, adesso è disponibile anche per un periodo più lungo, in questo modo, il visitatore ha più giorni a disposizione per conoscere e vivere la Capitale.

Cosa prevede l’abbonamento

L’abbonamento permette di accedere alle più famose attrazioni di Roma, come i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, la Mostra di Leonardo da Vinci, il Colosseo, il Foro Romano, il Palatino, la Galleria Borghese e Castel Sant’Angelo. Inoltre, incluso nella card vi è l’accesso illimitato ai trasporti pubblici per una settimana. Sarà possibile, infine, arricchire il servizio con Hop on Hop Off Full Days e con il transfer A/R Roma Fiumicino.

L’applicazione è stata pensata per aiutare l’utente a organizzare con semplicità il proprio viaggio. Già attraverso i pass di 2 e tre giorni era possibile costruire un itinerario personalizzato, con il format su 7 giorni, il visitatore ha la possibilità di poter accedere ai siti romani più importanti con maggiore elasticità e avendo a disposizione più tempo per godersi a pieno la città, senza fretta.

Come funziona

L’applicazione Visit Rome Pass 7 giorni è di facile utilizzo – come si legge nella nota – è possibile accedere alle attrazioni con un voucher digitale che apparirà nella sezione MyPass dell’App Visit Rome Pass, scaricabile da Apple Store o da Play Store. Per accedere gratuitamente ai mezzi pubblici sarà necessario ritirare una card fisica. Una volta completato l’acquisto si riceveranno tutte le info in merito al ritiro.

guidaviaggi.it

Turismo, la Regione Lazio torna all'ITB di Berlino

 

Anche quest’anno la Regione Lazio partecipa alla ITB, la più importante fiera internazionale dedicata al turismo che si svolge a Berlino dal 5 al 7 marzo 2024. Saranno undici le imprese che rappresenteranno la nostra regione, selezionate per valorizzare la straordinaria offerta turistica del territorio laziale fatta di: arte, cultura ed enogastronomia, con le sue innumerevoli bellezze tra borghi, abbazie, chiese, ville, castelli e la presenza di siti Unesco. 

Sarà proprio il mix tra la qualità e la competenza delle strutture, unite alla tradizione e la storia dei luoghi del Lazio, a giocare il ruolo di protagonista dell’offerta che sarà presentata all’intero dello spazio espositivo situato all’interno dell’area ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, presso il padiglione 1.2 n.107 della fiera. 

A rappresentare la Regione Lazio a Berlino sarà l’assessore al Turismo, Elena Palazzo, che proprio pochi giorni fa ha ricevuto la delega dal presidente Francesco Rocca

«Il turismo è un asset fondamentale per l’economia della nostra regione, sul quale bisogna investire con decisione. Un settore che intreccia perfettamente numerosi ambiti: cultura, ambiente, sport, enogastronomia. Dobbiamo lavorare per la messa a sistema di tutti i comparti e valorizzare le nostre ricchezze così come meritano». Lo ha dichiarato l’assessore al Turismo, all’Ambiente, allo Sport, ai Cambiamenti climatici, alla Transizione energetica e allo Sostenibilità della Regione Lazio, Elena Palazzo

All’ITB di Berlino il Lazio porterà l’esperienza di una ricezione turistica in grado di soddisfare tutti i segmenti più importanti del mercato: da quello culturale fino al settore del lusso, passando per l’enogastronomia e l’outdoor. 

Particolare attenzione quest’anno sarà dedicata al turismo sostenibile e al rispetto dell’ambiente, con percorsi dedicati alle bellezze naturali della regione Lazio, con parchi e riserve, montagne, laghi ed esperienze per gli amanti del trekking e della mountain bike. A Berlino verrà presentato il progetto della nuova Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis” che sfilerà per i prossimi 5 anni, la sera del 3 settembre, per le strade di Viterbo. Una tradizione di richiamo internazionale, che racchiude le eccellenze storiche, culturali e turistiche su cui il Lazio intende puntare. 

L’ITB 2024 rappresenta una vetrina importante anche in vista del prossimo Giubileo 2025. Il Lazio, infatti, è terra di cammini religiosi e si appresta ad accogliere i pellegrini provenienti da tutto il mondo lungo la sua sorprendente rete di strade ricche di storia secolare. 

Oltre al suo prestigioso contesto internazionale, questa fiera, che si tiene ogni anno a Berlino, rappresenta un’opportunità importante per i tour operator laziali per rinsaldare il rapporto con il turismo tedesco, che da sempre, è un mercato incoming rilevante per l’Italia e per la nostra regione.

Una splendida e scenografica giraffa dipinta su legno accoglie i visitatori del Museo Carlo Bilotti di Roma

 

Nel cuore di Villa Borghese, che dal 17 febbraio al 21 aprile ospita la mostra 'Manuel Felisi 1:1', curata da Gabriele Simongini.

E' l'ultimo lavoro concettuale di Manuel Felisi, artista milanese che ha realizzato un progetto espositivo di 80 tavole di legno, dedicato al mondo animale minacciato dall'uomo, un bestiario posto in dialogo con il vicino Bioparco, il giardino zoologico più antico d'Italia.

Come suggerisce il titolo - uno a uno - le opere in mostra sono a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida; da sempre Felisi, infatti, unisce in modo versatile tecniche e linguaggi diversi, tradizione e innovazione tecnologica. "E' un lavoro di stratificazione - spiega l'artista - parto dalla fotografia e dal dipinto su garze, tessuti usati e decorati. Sulle ampie superfici di legno i rulli e le garze, le resine e le campiture irregolari hanno trovato il terreno fertile per creare un mondo fantastico dove immergere i miei animali". "E' un lavoro concettuale - prosegue Felisi - con didascalie che riportano i numeri degli esemplari viventi rimasti sulla terra. Non c'è la presenza dell'uomo ma ho realizzato un'opera specchiante con la scritta '8 miliardi'. Siamo noi, gli artefici dell'insidia al mondo animale". Il progetto espositivo è una riflessione sui pericoli del mondo animale e sul degrado del loro habitat, suggerita da alcune foto scattate dallo stesso Felisi durante un viaggio in Senegal. Da lì l'idea di creare un giardino incantato, uno zoo senza gabbie, che possa mettere al riparo gli animali da qualsiasi insidia. "Vorrei che la mostra fosse educativa - commenta il curatore Gabriele Simongini - un mix tra gioco e tragedia dove Felisi come Noè porta nella grande arca della pittura l'immagine di animali la cui esistenza è minacciata dalla nostra aggressione ambientale. Sospesi tra apparizione e scomparsa, gli animali ci fissano quasi increduli - prosegue il curatore - stagliandosi in scala reale su sfondi che sembrano evocare la raffinatezza dell'Art Déco e un tempo che già appartiene alla dimensione del ricordo". "La scelta del museo è stata a lungo pensata e voluta - spiega il curatore Simongini - il museo Belotti è l'ambientazione ideale grazie alla presenza del vicino Bioparco". Alla mostra hanno collaborato infatti la Fondazione Bioparco, che consente di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall'artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie, e da National Geographic Italia, che ha organizzato un incontro tra Manuel Felisi e il pluripremiato fotografo naturalista Bruno D'Amicis.
    Il confronto tra i due porterà Felisi alla realizzazione di un'opera inedita sulla base di una foto di D'Amicis raffigurante un grande orso marsicano, con l'idea di sensibilizzare il pubblico alla conservazione di questa specie a rischio anche attraverso lo specifico linguaggio dell'artista. L'opera verrà svelata al termine della mostra, il 22 aprile, giornata mondiale della terra.

ansa.it

Il Lazio porta le sue eccellenze turistiche alla fiera mondiale ITB di Berlino

Anche quest’anno la Regione Lazio parteciperà all’ITB (Internationale Tourismus-Borse), una delle più importanti fiere internazionali dedicate al turismo, che si svolge a Berlino dal 5 al 7 marzo 2024. Per rappresentare al meglio la regione e valorizzare l’offerta turistica del territorio laziale, dall’arte all’enogastronomia, fino ai borghi e i siti Unesco, sono stati selezionate undici imprese locali.

L’offerta turistica del Lazio sarà presentata all’interno dello spazio espositivo situato all’interno dell’area Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, presso il padiglione 1.2  numero 107 della fiera. Sarà presente l’assessore regionale al Turismo, Elena Palazzo, che proprio pochi giorni fa ha ricevuto la delega dal presidente Francesco Rocca. “Il turismo è un asset fondamentale per l’economia della nostra regione – spiega - sul quale bisogna investire con decisione. Un settore che intreccia perfettamente numerosi ambiti: cultura, ambiente, sport, enogastronomia. Dobbiamo lavorare per la messa a sistema di tutti i comparti e valorizzare le nostre ricchezze così come meritano”. 

All’ITB di Berlino il Lazio porterà la proposta di un’offerta turistica in grado di soddisfare tutti i segmenti più importanti del mercato: da quello culturale fino al settore del lusso, passando per l’enogastronomia e l’outdoor. Un focus particolare sarà, inoltre, dedicato al turismo sostenibile e a basso impatto ambientale, con una serie di percorsi nella natura, alla scoperta di parchi, laghi e riserve naturali. Ma anche attività per gli appassionati di trekking e mountain bike. A Berlino verrà anche presentato il progetto della nuova Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis” che sfilerà per i prossimi 5 anni, la sera del 3 settembre, per le strade di Viterbo. Si tratta di una macchina a spalla che innalza, sopra ai tetti della città, la statua della sua patrona. Una tradizione di richiamo internazionale che è anche patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. La fiera rappresenterà anche una vetrina importante in vista del Giubileo 2025, dato che il Lazio è ricco di cammini religiosi e si prepara ad accogliere i pellegrini di tutto il mondo. L’evento rappresenta anche un’opportunità a vantaggio dei tour operator laziali per rafforzare il rapporto con il turismo tedesco, da sempre rilevante per il Lazio e per tutta l’Italia.

in romatoday.it

Quaresima ai Musei Vaticani, visita speciale alle opere su Passione e Resurrezione

A partire dal 17 febbraio, i Musei del Papa propongono per sei sabati consecutivi un percorso tematico guidato che avvicini i visitatori alle opere e agli artisti delle collezioni vaticane che più hanno rappresentato, nei secoli, gli episodi della Passione e della Resurrezione del Signore.

Vatican News

A partire dal 17 febbraio, nella ricorrenza del tempo liturgico quaresimale, i Musei del Papa propongono per sei sabati consecutivi una visita guidata speciale lungo un percorso tematico che avvicini i visitatori alle opere e agli artisti delle collezioni vaticane che più hanno rappresentato, nei secoli, gli episodi della Passione e della Resurrezione del Signore.

L’itinerario museale si snoda attraverso le raffigurazioni degli eventi centrali della vita di Gesù, dai sarcofagi dei primi Cristiani, istoriati con immagini della Morte e Resurrezione, ai capolavori custoditi nella Pinacoteca Vaticana: primo fra tutti la Deposizione del Caravaggio e la sua mirabile resa del corpo livido del Cristo morto. Sarà quindi la volta delle Gallerie Superiori e infine, come tappa conclusiva di questo singolare “viaggio”, insieme storico, artistico e spirituale, sarà naturalmente la Cappella Sistina con il trionfo della speranza cristiana che splende nel Giudizio Universale di Michelangelo.

Un’esperienza di visita aperta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito (età consigliata 6+). Le visite guidate – condotte in lingua italiana o inglese – sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive.


Trastevere ricorda Rino Gaetano con una mostra

ROMA - A oltre quarant'anni dalla sua morte, il Museo di Roma in Trastevere rende omaggio a Rino Gaetano.

    La prima mostra dedicata al cantautore vuole raccontare "a chi lo ha amato e alle nuove generazioni, la contemporaneità e l'originalità del suo pensiero e della sua proposta musicale".

    In esposizione dal 16 febbraio al 28 aprile, l'esposizione presenta materiali inediti, foto, cimeli artistici, oggetti, che insieme agli strumenti musicali, ai vestiti di scena e alla raccolta dei suoi dischi, illustreranno la personalità e l'attualità di un artista unico e amato dal pubblico prematuramente uscito di scena.
    A cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano, la mostra è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partner di Rai, con la collaborazione di Universal Music Publishing Group.

ansa.it

San Valentino con vista al Sofitel Rome Villa Borghese

 

Il Sofitel Rome Villa Borghese accoglie le coppie per una cena romantica di San Valentino al rooftop Settimo Roman Cuisine & Terrace, un aperitivo chic da gustare nel pomeriggio o anche una serata a due in una suite con jacuzzi in terrazza.

Il menù curato dallo chef Giuseppe D’Alessio prevede: un benvenuto con flute di champagne e ostriche Fine de Claire; tartare di tonno al frutto della passione piccante; ballottine di pescato di mare all’alga kombu con caviale Asetra; tonnarelli all’uovo con ragù di astice blu, limone fermentato e pomodori del Piennolo; triglia dorata ripiena di provola affumicata, scarola brasata, coulis di carote e zenzero; filetto di scottona arrosto con foie gras di anatra in padella e salsa tartufata; e, per concludere in dolcezza “amore e psiche” con cuore di cioccolata Valrhona al 75% con fava Tonka e lamponi e cioccolatini Valrhona con una rosa rossa. (140 euro a persona esclusi vini, per informazioni e prenotazioni 06.478021 booking.settimo@sofitel.com).

La scenografia naturale del rooftop Settimo fa anche da cornice all’aperitivo chic, una opportunità particolare per brindare alla luce del tramonto con lo champagne e gustare l’ostrica Fine de Claire, il gamberone rosso di Mazara del Vallo e la tartare di spigola al frutto della passione o anche assaggiare uno dei Martini cocktail creati ad arte ad accompagnare i crudi di pesce. E per le coppie desiderose di concedersi una notte magica la possibilità di prenotare una suite con jacuzzi in terrazza con vista e regalarsi momenti indimenticabili, nel centro di Roma, in un luogo dove l’atmosfera ha il carattere italiano unito all’arte di vivere francese.

Sofitel Rome Villa Borghese è un antico palazzo romano del 19° secolo recentemente ristrutturato dall’architetto Jean Philippe Nuel, dove lo stile della Dolce Vita italiana e l’Art de Vivre francese si fondono in un connubio unico, con un’atmosfera rilassata in un ambiente affascinante, per un’esperienza di totale immersione nell’essenza della città. A pochi passi dalle principali attrazioni della città offre: 78 camere e suite, Settimo Roman Cuisine & Terrace, sale riunioni ed eventi, fitness center.

travelnostop.com


Tra i ruderi di Ninfa, giardino tra i più belli del mondo

CISTERNA DI LATINA - La malaria che all' epoca affliggeva la Pianura Pontina di certo ebbe il suo peso ma fu una guerra fratricida di schieramenti politici legati allo Scisma d' Occidente a provocare nel 1381 la distruzione di Ninfa, borgo fortificato nevralgico del Lazio meridionale a ridosso dei Monti Lepini che per la impraticabilità periodica della via Appia causata dall' avanzare della palude rappresentò spesso l' unica via di collegamento tra Roma e Napoli.

La città fu saccheggiata e non venne più ricostruita finendo nell' oblio.

Delle sette chiese e delle 250 case del borgo, con botteghe, mulini e officine per lavorare metalli e tessuti che ne avevano fatto la fortuna restarono solo ruderi. I Caetani, l' ultima famiglia ad averla acquisita, si trasferirono a Roma e vi tornarono soltanto alla fine dell' Ottocento. Se a mettere la pietra tombale su Ninfa era stata questione di uomini, fu una nobildonna inglese a restituirle un nuovo destino. Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, con i figli Gelasio e Roffredo la trasformò bonificando gli acquitrini, eliminando la vegetazione infestante e piantando dal 1920 i primi lecci, cipressi, faggi oggi giganteschi e un gran numero di rose. Era il primo nucleo di quello che oggi è considerato tra i giardini più belli al mondo, visitato ogni anno da 75 mila persone. A dare la svolta fu Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, che fece giungere da ogni parte del mondo piante rare e preziose e trasformò il giardino accogliendo un circolo di letterati e artisti intorno alle due riviste letterarie da lei fondate - Commerce e Botteghe Oscure - sulle quali furono pubblicate opere di artisti di peso da Truman Capote a Dylan Thomas, Camus, Bataille, Artaud, Soldati, Gadda, Moravia, Calvino fino ai versi di Pasolini. La figlia Lelia, pittrice e ultima erede dei Caetani, fu anche l' ultima giardiniera. Nel 1972, cinque anni prima di morire, istituì la Fondazione Roffredo Caetani che oggi gestisce Ninfa e il suo meraviglioso tesoro di dieci ettari nel territorio del comune di Cisterna di latina, aperto da marzo a novembre solo nei fine settimana per visite guidate a numero contingentato. ''L'unicità del Giardino - dice all' ANSA Massimo Amodio, presidente della Fondazione - è il fatto di essere stato concepito e mantenuto in perfetta simbiosi con le rovine di una città medievale, ammantata di storia, mistero e fascino tuttora urbanisticamente molto ben leggibile''. Il Giardino ha un' altra caratteristica peculiare, stimolare i sensi e gli stati d'animo più che specifiche riflessioni sugli singoli aspetti storici e botanici. ''Lelia lo ha pensato come un numero infinito di quadri dinamici, in grado di mutare in ogni stagione e nelle diverse ore del giorno. Questa ispirazione artistica e informale lo rende un Giardino unico''. Il principio ispiratore è stato il concetto di "naturalità": tutto deve apparire come spontaneo, non forzato dalla mano dell'uomo. ''Ovviamente così non è - osserva Amodio -. La difficoltà è, appunto, quella di celare la gestione umana lasciando al visitatore la percezione di camminare nella storia e nella natura. Il Giardino ha più di cento anni e le piante a dimora sono in alcuni casi provate dall'età. Bisogna pensare alla sostituzione e a come come possono reagire i 'patriarchi' del Giardino alle violente stimolazioni esterne dovute ai mutamenti climatici e all' aumento della frequenza e della intensità di eventi meteorologici estremi. Abbiamo già subito negli ultimi anni schianti e perdite a causa di vento e pioggia e il timore che nel futuro ciò possa ulteriormente peggiorare è reale''. Re e regine, famiglie importanti, poeti, scrittori, registi si sono lasciati incantare dalla magia di questo luogo, che nel 1985 accolse anche il principe Carlo, oggi Re d' Inghilterra, e la principessa Diana. ''Ogni angolo sembra un quadro'' è Il commento più frequente raccolto dalle guide che accompagnano i visitatori. ''Sono parole che avrebbero fatto particolarmente piacere a Lelia Caetani che amava definirsi, appunto, pittrice e giardiniera - conclude Amodio -. Lei, certamente, immaginava Ninfa esattamente così, un dipinto''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Bolsena tra le 10 piccole città più belle d'Europa per Forbes

VITERBO - Bolsena, borgo in provincia di Viterbo a quasi due ore da Roma, è tra le dieci piccole città più belle d'Europa, secondo la rivista internazionale Forbes.

E' l'unico comune italiano in classifica.

Il riconoscimento viene dato per il lavoro di tutela ambientale, di valorizzazione della storia e delle tradizioni, ed è un premio che viene conferito anche per aver difeso e preservato il territorio. Tra le altre cittadine compaiono: Bibury in Inghilterra, Bonifacio in Francia, Cesky Krumlov in Repubblica Ceca, Cochem in Germania, Ericeira in Portogallo, Hall in Tirol in Austria, Reine in Norvegia, Ronda in Spagna e Sibiu in Romania. "Queste dieci gemme dimostrano che piccolo può essere bello", si legge su Forbes. Bolsena, che si è distinta, quindi, per il suo patrimonio artistico, paesaggistico e culturale, si trova alle sponde dell'omonimo lago di origine vulcanica "più grande d'Europa".

"Avremo sempre Parigi. E Amsterdam, Berlino e Roma. Ma il cuore dell'Europa si trova spesso nelle sue piccole città, non solo nelle sue vivaci capitali" si legge ancora sulla rivista

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Con l'ascensore sulla vetta del Colosseo

ROMA - Un ascensore panoramico consentirà, a tutti, di accedere agli ordini superiori del Colosseo.

    Sarà infatti aperto al pubblico un impianto di elevazione, realizzato nel pieno rispetto del monumento, che permetterà a tutti i visitatori del parco archeologico, anche quelli con difficoltà motorie, di raggiungere i livelli più elevati della cavea, in particolare la galleria posta tra il II e III ordine, per godere appieno della bellezza del monumento più famoso al mondo.

Il nuovo impianto è stato inaugurato alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con una performance speciale dell'Orchestra Italiana del Cinema che si è esibita sulle note del premio Oscar Hans Zimmer. Proprio all'Orchestra Italiana del Cinema, in sinergia con il ParCo, si deve infatti la realizzazione dell'opera: in occasione della proiezione nell'arena dell'Anfiteatro Flavio del film Il Gladiatore, di Ridley Scott, alla presenza di Russel Crowe e con le musiche di Hans Zimmer eseguite dal vivo, Marco Patrignani, presidente dell'Orchestra, si era preso nel 2018 l'impegno di sponsorizzare il nuovo ascensore.
    Anche il Parco archeologico del Colosseo, sin dalla sua istituzione, ha inserito nella sua mission il tema dell'accessibilità fisica, culturale e cognitiva, adoperandosi per accogliere tutto il pubblico con adeguati sussidi alla visita, dalla segnaletica, mappe tattili, guide di facile lettura, e ovviamente con percorsi in grado di superare i dislivelli.
    "Da oggi il Colosseo è ancora di più patrimonio dell'umanità" ha commentato Sangiuliano che plaude all'obiettivo rendere la cultura sempre più "autenticamente inclusiva". "Sarà ora possibile, per tutti i visitatori, godere di uno sguardo di grande suggestione sui cieli di Roma" ha sottolineato anche la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo.
    L'ascensore "è come se fosse stato costruito con la forza delle emozioni e dei sogni, che sembrano eterei e sono invece potentissimi" ha notato il presidente dell'Orchestra, Patrignani. 
   

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Lungo il Tevere, quando l'escursione è slow. A piedi, in bici, a cavallo tra borghi, natura e buon cibo

ROMA - Antico custode di storie, leggende e misteri, il Tevere scivola per 400 chilometri lungo placidi tratti e dolci serpentine in un concentrato di natura, bellezza e borghi da scoprire. Gli ultimi 70 chilometri, da Fiano Romano a Ostia passando per Roma, si possono percorrere con Tiberland, il nuovo progetto di travel experience della DMO-Destination Management Organization; riunisce enti, associazioni e operatori turistici e culturali della Capitale e del territorio della Valle e della foce del Tevere che, insieme, lavorano per valorizzare luoghi, oasi e riserve naturali con attività e iniziative.

Il corso del fiume nel Lazio diventa una via da percorrere tra suggestivi scorci paesaggistici e visite a borghi che cingono da millenni la Capitale e ne condividono la bellezza eterna. Puntando sulla sostenibilità e sulla ricettività locale, il progetto propone itinerari da fare a piedi, in bicicletta o e-bike, in battello o in canoa e a cavallo o sugli asinelli, alla scoperta slow ed esperienziale di un territorio antichissimo che unisce storia, arte, natura ed enogastronomia.
    "Con questa iniziativa stiamo tracciando il percorso del nuovo Parco Lineare del Tevere - commenta Alberto Acciari, Presidente di Tiberland - un contesto pieno di arte, natura, tradizione, storia, che, assieme alla Regione Lazio, abbiamo già proposto quale patrimonio Unesco".
    Tra i tanti percorsi da trekking - segnalati, tracciati e scaricabili sul portale di Tiberland - spicca il tratto della via Francigena che unisce Campagnano e La Storta e quest'ultima a San Pietro, dentro Roma. Tra gli itinerari da fare in bici ci sono la ciclabile Tiberina da Castel Giubileo al mare di Fiumicino, il Porta Portese Bike Ring a Roma e il Tiberland Bike Ring, un impegnativo anello dentro e fuori il Parco di Veio. Si possono percorrere le piste ciclabili urbane ed extra-urbane, dal Ponte della Musica fino alla foce del Tevere, oppure si può optare per il treno, spostandosi lungo le stazioni della ferrovia di Roma nord o linea F. A bordo dei battelli ci sono i tanti tour interni alla Capitale, che permettono di esplorarla di ponte in ponte: da quello della Musica a quello di Testaccio, passando per Castel Sant'Angelo, lungo gli argini del fiume o con una guida, per immergersi nelle zone del Velabro e della Bocca della Verità, ma anche tra i vicoli di Trastevere e all'Isola Tiberina, prima di un romantico aperitivo al tramonto sul battello.
    Per chi ama la storia il viaggio lungo il Tevere a nord di Roma regala piacevoli soste nei borghi: si può partire da Formello, dove visitare Palazzo Chigi, sede di mostre, del museo dell'Agro-Veientano e di un ostello per i pellegrini della Francigena. Viaggiando per 8 chilometri verso nord si arriva a Sacrofano, suggestivo borgo medievale con vicoli che portano alla chiesa di san Giovanni Battista, con il suo campanile romanico e al ghetto ebraico, il secondo più grande in Italia dopo quello di Venezia. Da qui si diramano sentieri e percorsi nel Parco di Veio fino al Monte Musino, da fare anche a cavallo, oppure si possono fare visite a frantoi e caseifici. Infine, nel borgo a settembre si assiste al palio della Stella con 7 contrade che si sfidano cavallo. Sempre verso nord si visitano Magliano Romano, con la chiesa di san Giovanni Battista e la grotta degli Angeli, sepolcro etrusco trasformato in cappella cristiana e oggi sito rupestre; Morlupo con il maniero degli Orsini e Palazzetto Borghese e la possibilità di partecipare a un trekking tra gli orti sociali; e Rignano Flaminio, con le catacombe del IV secolo di santa Teodora. Viaggiando verso sudest si raggiunge Fiano Romano con il castello Orsini, costruito sul finire del 1400.
    Per gli amanti della natura Tiberland propone percorsi nel verde tra sentieri che attraversano la via Francigena e 9 borghi, da esplorare anche in sella agli asinelli, facendo archeo-trekking con una guida ambientale o partecipando a bike tour fotografici; oppure rilassandosi con la raccolta delle erbe spontanee con cui insaporire i piatti. Da non perdere, tra gli altri, l'itinerario che va dal Parco di Veio, un'area di oltre 15mila ettari, alla riserva naturale Nazzano Tevere-Farfa, la prima area protetta del Lazio, per immergersi nell'habitat fluviale di una zona di grande ricchezza floro-faunistica. Qui, infatti, si sale a bordo di un battello che naviga all'interno della Riserva tra canneti e nidi di aironi, oppure si prendono a noleggio le canoe. Non lontano, il monte Soratte è il luogo ideale per una camminata tra eremi e bunker, con panorami mozzafiato sulla Valle del Tevere.
    Gli amanti dell'arte e dell'archeologia possono spingersi fino a Ostia lungo la foce del fiume Tevere e scoprire una delle prime colonie romane costruite strategicamente per il controllo delle merci: sono il Parco archeologico di Ostia Antica, scrigno di tesori millenari con i suoi scavi, e il Litorale nord di Roma con il museo delle Navi di Fiumicino. A nord la Valle del Tevere è punteggiata da tombe etrusche e catacombe, come quelle fuori Formello; nel Parco di Veio, invece, si visitano Capena, suggestivo borgo con l'area archeologica "Lucus Feroniae" lungo la via Flaminia, o Borgo di Isola Farnese, insediamento etrusco isolato su uno sperone di tufo.
    C'è anche la passeggiata alla scoperta delle architetture liberty sul mare di Roma, in particolare nel Borghetto dei Pescatori: edificato alla fine dell'800 vicino alla pineta di Castel Fusano, questo luogo si sviluppa attorno alla piazza con la chiesa dedicata a san Nicola di Bari, protettore dei pescatori: qui ogni anno, a fine agosto, si svolge la tradizionale sagra della tellina. E a proposito di cibo, oltre alle numerose feste dedicate alle eccellenze locali, si possono scoprire le prelibatezze a km 0 con visite ad aziende, agriturismo, fattorie, cantine, caseifici e frantoi. I soggiorni prevedono un'accogliente ricettività a conduzione familiare in villaggi, b&b e campeggi, dalla Riserva naturale di Ostia al Parco di Veio.
    Tiberland organizza anche tour di tre giorni e due notti, come quello alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di Sacrofano con tappe in altrettante aziende per degustazioni di olio e formaggi; due cene tipiche (Sacrofano e Capena), una visita a un apiario a Formello con assaggi di miele e degustazioni in cantina a Capena.

ansa.it

Expo 2030: gli ispettori promuovono Roma, "troppo bella"

AGI - Una promozione in piena regola che lancia Roma nella difficile corsa per Expo 2030: è positivo il bilancio degli ispettori del Bie dopo cinque giorni di incontri e sopralluoghi nella Città Eterna. Un punto debole? "Roma è troppo bella, sarà difficile per le altre città competere con Roma", ha risposto con un sorriso il segretario generale del Bie, Dimitri Kerketzes, che ha accompagnato nella visita i quattro ispettori, "al Bie siamo felici perchè abbiamo una candidatura che sarà un punto di riferimento per il futuro".

Al di là dei convenevoli di rito, il funzionario greco nato a Londra ha lanciato segnali importanti come quello che si terrà conto anche dei diritti umani e del trattamento dei lavoratori, tallone d'Achille di Riad, la più temibile rivale di Roma. "Ci sono stati eventi che hanno avuto una cattiva pubblicità in passato, ma per Expo 2030 tutti i governi devono indicare questo aspetto nell'organizzazione", ha sottolineato.

Lo spettacolo di luci al Colosseo 

La visita è stata "molto efficiente e ben organizzata", ha confermato il presidente della delegazione del Bie, il kazako Murager Sauranbayev, nel punto stampa di Mercati di Traiano. Dal sopralluogo a Tor Vergata (il cui "sviluppo permetterà di servire anche dopo un'area molto ampia con un ospedale e l'università", è stato annotato) allo spettacolo di luci con 500 droni al Colosseo, gli ispettori sono apparsi molto colpiti dal modo in cui Roma si è presentata. Lo show ai Fori Imperiali "è stata una cosa da togliere il fiato, questo dimostra la cultura che potete offrire in Italia e quello che potrete fare nel 2030", ha osservato Kerketzes.

Con Roma si sono completate le ispezioni nelle quattro città candidate: le altre sono Riad, la sudcoreana Busan e l'ucraina Odessa (in quel caso c'è stata una videoconferenza a causa della guerra). Sulla base delle relazioni degli ispettori, entro la prima decade di maggio il Comitato esecutivo del Bie deciderà quali candidature possono andare avanti. Poi il 20 giugno si farà il punto all'Assemblea generale che darà il via alla volata finale verso il voto dei 171 Stati membri a novembre.

Massolo: "Abbiamo un progetto forte e condiviso"

"È andata bene", ha assicurato il presidente del Comitato Promotore di Expo 2030, Giampiero Massolo, "credo che siamo riusciti a dimostrare che abbiamo un progetto solido, sostenibile, soprattutto condiviso dalle autorità nazionali, locali, dalle forze politiche di maggioranza e opposizione, dalle forze sociali e soprattutto dell'opinione pubblica e dalla società civile". Una compattezza che non può riguardare altre candidature e che fa del progetto italiano "l'Expo della libertà, dell'inclusione e del lavorare insieme".

"La visita è stata un grande successo", ha esultato il sindaco Roberto Gualtieri, "Roma è pronta e perfettamente all'altezza di organizzare e ospitare un evento di portata mondiale come Expo 2030".

Massolo non si è sbilanciato in previsioni ma ha lanciato un appello ai partner europei, alcuni dei quali come Francia e Grecia sarebbero orientati a votare per Riad: "Abbiamo, e siamo forti di questo, il sostegno delle istituzioni europee. Io spero che chi ora dà la propria preferenza ad altri possa ricredersi per tempo, perchè voterebbe per un progetto valido, nell'interesse non solo dell'Italia ma dell'Europa intera", ha detto l'ex segretario generale della Farnesina. 

La novità. Biglietto d'ingresso per visitare il Pantheon, ma non per le celebrazioni

 

Un biglietto di ingresso per i visitatori al Pantheon, ad esclusione degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali. Questa la novità arrivata dalla firma della nuova convenzione sul regolamento d’uso della basilica nel cuore di Roma, siglata oggi 16 marzo nella sede del Mic, tra ministero della Cultura e il capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta appunto come Pantheon. Nello specifico, il testo prevede il pagamento di un biglietto per l’accesso dei visitatori al Pantheon, che sarà consentito soltanto al di fuori degli orari riservati alle funzioni liturgiche e alle attività pastorali, affinché sia salvaguardato l’esercizio del culto all’interno della basilica.

In sostanza l’accesso ai fedeli per la partecipazione alle attività religiose e di culto sarà totalmente libero e sarà cura del ministero, tramite propri addetti, interdire durante lo svolgimento di tali attività l’accesso ai visitatori attraverso appositi cartelli esplicativi all’esterno del portone. Sarà sempre cura del ministero, provvedere prima di ogni celebrazione al posizionamento di cordoni opportunamente collocati al fine di realizzare un corridoio d’accesso interno orientato al solo spazio celebrativo, escludendo possibilità di visita al resto della basilica. Il prezzo massimo del biglietto di ingresso è fissato a 5 euro, anche se diverse categorie di persone potranno comunque accedere gratuitamente. Il 70% del ricavato andrà al ministero, il quale si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo; il restante 30% alla diocesi di Roma, che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel territorio diocesano.

«A Roma c’è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso, con la quale mi trovo d’accordo, ma mi rendo conto che questo del Pantheon è un caso particolare – sottolinea monsignor Daniele Micheletti, arciprete della basilica di Santa Maria ad Martyres - Si era iniziato a parlare dell’introduzione di un biglietto già diversi anni fa. Per il Capitolo è importante che sia regolamentato l’accesso dei visitatori, poiché il Pantheon è uno dei monumenti più visitati della città. Inoltre, lo Stato ha la responsabilità del monumento, per cui ha a suo carico tutte le ingenti spese e non si poteva rimanere insensibili alle richieste del ministero». La diocesi di Roma infatti, ritenendo peculiare il valore universale e l’unicità della struttura architettonica del Pantheon, che attraverso i secoli ne hanno fatto un luogo di culto del tutto unico, necessariamente aperto a una ampia fruizione anche di studiosi e ricercatori, è concorde nell’introduzione del biglietto di ingresso.

avvenire.it

Fiumicino con più di 40 milioni di passeggeri l'anno, si conferma tra i mega aeroporti più apprezzati al mondo

 

AGI - C’è ancora una volta l’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci, a Roma, tra i mega aeroporti più apprezzati al mondo: lo ha stabilito l’Airport Service Quality Awards, il premio assegnato annualmente in diverse categorie sulla base dell’esperienza dei clienti.

Le varie classifiche assegnano a Fiumicino, più di 40 milioni di passeggeri l’anno, sia un premio per la qualità complessiva che un riconoscimento per il livello di pulizia e per essere piacevole grazie al personale dedicato, competente e gentile.

Un premio teso a mostrare che un aeroporto non è solo un luogo di transito per andare da un punto A ad un punto B ma può diventare un’esperienza in sé, che può essere resa più agevole e piacevole possibile. I vincitori sono selezionati dal gruppo commerciale Airports Council International (Aci) e dalla società di tecnologia di viaggio Amadeus sulla base della ‘customer experience’, ovvero un sondaggio di 30 fattori tra cui check-in, facilità di navigazione, offerte di shopping e ristorazione, sondaggio realizzato in aeroporto il giorno del viaggio.

Nel 2022 sono stati raccolti circa 465 mila sondaggi. In totale, sono stati premiati 75 aeroporti in tutto il mondo e dei 69 aeroporti che hanno ricevuto i premi ASQ per la qualità complessiva, 24 sono in Europa, 22 nella regione Asia-Pacifico, 11 in Nord America, cinque in America Latina o nei Caraibi, quattro in Africa e tre in Medio Oriente.

In base alla classifica -a cui la Cnn dedica un lungo articolo nella sezione Travel- oltre a Roma-Fiumicino tra i migliori aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri all'anno ci sono quelli di Chhatrapati Shivaji Maharaj a Mumbai, e quello internazionale Indira Gandhi a Delhi, in India. In Cina quelli premiati sono l’aeroporto internazionale di Guangzhou Baiyun, quello di Shanghai Pudong e di Shenzhen Bao'an.

Rimanendo in Asia, anche l'aeroporto Changi di Singapore ha ricevuto ulteriori onorificenze per il suo personale dedicato e per la facilità con cui i passeggeri si spostano nell'hub. L'aeroporto di Istanbul ha ricevuto riconoscimenti per essere pulito e piacevole oltre al premio per la qualità complessiva.       

Negli Stati Uniti, a distinguersi sono l’aeroporto internazionale di Dallas Fort Worth, in Texas, e quello di San Francisco, in California. I migliori aeroporti con 25-40 milioni di passeggeri all'anno sono quelli di Gimpo, a Seul, in Corea del Sud, di Pechino Daxing, in Cina, di Atene, in Grecia, Palma di Maiorca, in Spagna e Zurigo, in Svizzera.

Negli Usa il riconoscimento è andato all’aeroporto di Detroit Metropolitan Wayne County, nel Michigan, e all’aeroporto internazionale di Minneapolis/St Paul, nel Minnesota. Aci ha anche introdotto quest'anno quattro nuove categorie: aeroporti con il personale più dedicato, viaggio aeroportuale più semplice, aeroporto più piacevole e aeroporto più pulito.

A Roma l’aeroporto di Fiumicino ha guadagnato onori per il suo personale dedicato e per essere pulito e piacevole. Introdotta anche la categoria “più divertente" che esamina le impressioni dei viaggiatori sull'offerta di negozi e ristoranti, il comfort delle aree di imbarco, le opzioni di intrattenimento e svago e l'atmosfera. E anche in questa categoria Roma-Fiumicino viene premiato, oltre insieme allo scalo di Milano Bergamo.

In Europa premiati il Nikola Tesla di Belgrado, in Serbia, e l’aeroporto internazionale di Skopje, in Macedonia. Tra gli aeroporti più divertenti, per i passeggeri, ci sono quelli di Istanbul Ankara Esenboga, in Turchia, di Kuala Lumpur in Malaysia, l’aeroporto Internazionale di Pechino Daxing, in Cina. Diversi premi assegnati anche a quelli indonesiani: l’aeroporto Internazionale Sultan Hasanuddin a Makassar, Sulawesi Meridionale; quello di Yogyakarta, a Giava, e l’aeroporto Internazionale di Pattimura a Ambon, nella provincia di Maluku.

In Medio Oriente ha ottenuto un riconoscimento l’aeroporto Internazionale Queen Alia di Amman, in Giordania, e in Africa l’aeroporto internazionale Blaise Diagne di Dakar, in Senegal. Passando al continente sudamericano, due premi sono andati all’Ecuador,  per gli aeroporti internazionali di Quito e a quello di Guayaquil. Negli Stati Uniti i più divertenti sono l’aeroporto William P. Hobby di Houston, in Texas, e quello di Greenville-Spartanburg, in Carolina del Sud oltre all’aeroporto internazionale di Fort McMurray, ad Alberta, in Canada.

"Il programma ASQ non solo misura e confronta, ma offre anche agli aeroporti di tutte le dimensioni un'opportunità di apprendimento e miglioramento continuo per raggiungere nuove vette nell'eccellenza dell'esperienza del cliente", ha dichiarato Luis Felipe de Oliveira, direttore generale di ACI World.

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone)