Home News Turismo Italia al Wtm di Londra: in aumento visitatori Uk anche fuori stagione Italia al Wtm di Londra: in aumento visitatori Uk anche fuori stagione
Le migliori città europee vegan friendly Londra e Parigi in testa; nella top 30 anche Milano e Roma
Da una ricerca di Loveholidays, agenzia di viaggi online leader nel Regno Unito, emerge che il veganesimo si conferma come un fenomeno in crescita in tutta Europa e che le città di Londra, Parigi e Berlino sono le migliori per chi sceglie una cucina vegana. In classifica rientrano anche due città italiane, Milano e Roma, che si collocano al 21esimo e 26esimo posto.
ansa.it
(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it)
La mostra a Londra. Il viaggio infinito di Alessandro Magno
Individuare la linea di confine tra storia e leggenda non è sempre così scontato, a maggior ragione se si parla di Alessandro Magno, le cui imprese furono precocemente circondate da un’aura di mito. Sarà poi il Romanzo di Alessandro , attribuito a Callistene, nipote di Aristotele, ma in realtà opera più tarda, a ispirare a lungo il fiorire di nuovi racconti leggendari con le sue numerose traduzioni e riscritture. La mostra londinese Alexander the Great: The Making of a Myth, allestita presso la British Library e visitabile fino al 19 febbraio, prova a mettere ordine fra questi racconti. E lo fa nel migliore dei modi, esibendo papiri, manoscritti medievali e libri a stampa compilati in ventuno lingue diverse e provenienti da venticinque paesi. E non solo. Opere d’arte contemporanea, romanzi, fumetti, film e videogame mostrano come la storia di Alessandro – presentata da sempre come una vicenda eccezionale segnata da eventi prodigiosi – susciti ancora notevole fascino. E che Alessandro fosse un uomo fuori dal comune doveva essere evidente sin dalla sua nascita, di cui si raccontano versioni diverse e contrastanti. In un medaglione romano del IV secolo Olimpia, madre di Alessandro, accarezza un serpente, un riferimento alle supposte origini divine di Alessandro, mentre una versione francese del Romanzo di Alessandro mostra Olimpia costretta all’adulterio dal faraone e mago Nectanebo, che ha le sembianze del dio cornuto Amon, di cui Alessandro sarebbe stato dunque figlio. Eppure il Roman de Florimont lo vuole discendente di un eroe albanese e, ancora, un’opera persiana del dodicesimo secolo, il Romanzo di Darab, sostiene fosse figlio dell’imperatore persiano, legittimando così le sue mire al trono di Persia. Alessandro fu prima di tutto il conquistatore invincibile e il costruttore di un impero, un modello con cui ebbero a confrontarsi le ambizioni di grandezza dei leader di tutti i tempi. Splende nella sala principale della mostra un’armatura forgiata nel 1607 per Enrico Federico Stuart, primogenito di Giacomo I, su cui furono istoriate le battaglie di Alessandro, con l’implicito auspicio – tristemente smentito dai fatti – che il principe potesse eguagliarne le imprese. In molti furono presentati come il “secondo Alessandro” o aspirarono a diventarlo. Da Cesare a Luigi XIV, passando magari per il persiano Baysunghur, principe e mecenate, che probabilmente commissionò la magnifica copia quattrocentesca del Sirr-al-asrar in cui si ripropongono le lettere ricche di preziosi consigli che Aristotele avrebbe inviato al suo discepolo. Eroe dai mille volti, Alessandro non fu però solo uno straordinario condottiero. In un rotolo etiope del diciottesimo secolo, probabilmente usato come amuleto, appare in trono e con la mano benedicente, ormai re cristiano e profeta, mentre degli angeli trascinano Satana in catene. Nel Medioevo il rapporto fra Alessandro e il sacro era stato rivisitato da prospettive diverse e mai banali. Il Macedone china il capo davanti al Sommo Sacerdote alle porte di Gerusalemme in un manoscritto del Roman d’Alexandre , mentre un esemplare del persiano Shahnamah (Libro dei re) di Firdasi lo ritrae alla Mecca, inginocchiato in preghiera davanti alla Ka ba, lui che in Iran è ricordato pure come il distruttore dei templi del Fuoco degli zoroastriani e nemico della sacerdotessa Azar Humayun, che aveva assunto sembianze di drago per affrontarlo. Infine, ancora un altro Alessandro, quello che una pagina dei Khamsah (“Cinque poemi”) di Nizami ci mostra seduto in mezzo a sette savi a indagare le origini dell’universo. È il re filosofo alla ricerca della conoscenza e dell’immortalità, capace di spingersi ai confini estremi del mondo, nell’Oriente lontano e sconosciuto popolato da mostri e creature fantastiche. E se la terra non è vasta abbastanza, Alessandro esplora le profondità degli abissi in una campana di vetro o vola in cielo su un ingegnoso velivolo trainato da grifoni. Dovrà invece fermarsi davanti alle alte mura del Paradiso terrestre, raffigurato nei manoscritti come una cittadella fortificata: il Macedone non può procedere oltre, ma riceve un misterioso monito sul valore effimero della gloria terrena. Il viaggio di Alessandro è destinato a concludersi presto, non senza un ultimo mistero: quello della tomba, mai ritrovata, nonostante siano state formulate numerose ipotesi. L’ultima sala della mostra ospita una replica del sarcofago usato, almeno secondo alcuni studiosi, per accogliere le sue spoglie ad Alessandria. Lì terminò l’avventura terrena di Alessandro il Grande, per sempre giovane e vincente, per lasciare definitivamente spazio al suo mito.
avvenire.it
La National Gallery s'inchina al genio di Raffaello
(di Lorenzo Amuso) (ANSA) - LONDRA, 06 APR - Quasi 90 capolavori, tra opere eccezionali e altre meno conosciute, che riflettono l'arte eclettica e poliedrica di un genio assoluto del bello: la National Gallery di Londra dedica a Raffaello Sanzio una sontuosa retrospettiva, la prima di questa portata fuori dall'Italia, che racchiude la ventennale epopea del pittore supremo dell'Alto Rinascimento in tutta la sua serena grazia e straordinaria varietà.
Originariamente prevista nel 2020, per celebrare il 500esimo anniversario della morte dell'Urbinate (deceduto appena 37enne il 6 aprile 1520, come è noto), quindi rinviata a causa della pandemia, la mostra-evento segna il ritorno d'un grande appuntamento culturale in un Regno Unito ormai libero da ogni restrizione anti-Covid.
Ripercorrendo in ordine cronologico il folgorante percorso artistico di Raffaello, essa propone non solo alcuni dei suoi più celebri dipinti - dalla Madonna del Cardellino (Galleria degli Uffizi), al ritratto di Baldassarre Castiglione (Louvre), alla Fornarina (Palazzo Barberini) - ma pure testimonianze del suo ingegno multiforme, in parte inedite al grande pubblico, in campi che spaziano dalla architettura all'archeologia, dalla poesia al design per la scultura, fino agli arazzi, alla stampa, alle arti applicate. Con l'obiettivo di esplorare ogni aspetto della sua attività, in modo da mostrare plasticamente come e perché il maestro di Urbino abbia svolto un ruolo così centrale nella storia dell'arte italiana e mondiale. Se l'Ermitage di San Pietroburgo ha trattenuto la sua Sacra Famiglia, sullo sfondo del conflitto innescatosi fra Russia e occidente anche sul terreno della cultura dopo l'invasione dell'Ucraina, i curatori David Ekserdjian e Tom Henry hanno saputo integrare la collezione raffaelita della Gallery (nove opere chiave che includono la sublime Santa Caterina d'Alessandria, il cupo Papa Giulio II o la delicata Madonna dei Rosa) con prestiti, talora senza precedenti, ottenuti da tutto il mondo. Riunendo così, in un'unica galleria, sei diverse Madonne di Raffaello: più che abbastanza per garantire fin d'ora il successo annunciato di un'esibizione destinata a restare aperta al pubblico dal 9 aprile al 31 luglio. (ANSA).
National Gallery Londra, online mostra Artemisia Gentileschi
NATIONAL GALLERY (LONDRA) Nemmeno la pandemia da coronavirus può fermare quello che The Daily Telegraph ha definito "the show of the season": chiunque abbia a disposizione uno smartphone, un PC o un tablet può infatti immergersi con un semplice click nella dolorosa bellezza della pittura di Artemisia Gentileschi, protagonista assoluta alla National Gallery di Londra nella grande mostra a lei dedicata. Per tutti gli appassionati dell'eccezionale pittrice del XVI secolo è disponibile, fino alla chiusura della mostra (il 24 gennaio), un tour on demand accompagnati dalla curatrice Letizia Treves: della durata di 30 minuti, il tour permette di conoscere la vita di Artemisia Gentileschi e di "entrare" nei suoi dipinti più celebri e drammatici. Il percorso espositivo, inaugurato lo scorso 3 ottobre, esplora la carriera dell'artista attraverso una trentina delle sue opere, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private di tutto il mondo (la maggior parte dei prestiti in mostra non sono mai stati visti nel UK prima), presentate insieme a lettere e documenti contemporanei. Per prenotare il tour (che ha un costo di 8 sterline) basterà accedere al link nationalgallery.org.uk/whats-on/artemisia-curator-led-exhibition -film. "Sebbene questo video non possa sostituire l'esperienza di vedere la mostra di persona alla National Gallery - ha affermato la curatrice - ci permetterà di condividere la storia e i dipinti di Artemisia con quante più persone possibile, in particolare con coloro che non possono arrivare a Trafalgar Square in questo momento".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Arte. Leonardo: il segreto della Vergine delle Rocce è sulla punta del dito
I viaggi bleisure in EMEA sono cresciuti del 46% nel 2017
- Siete coperti? I viaggi che uniscono lavoro e tempo libero sono già inclusi nelle policy e i dipendenti sono a conoscenza delle policy? Occorre creare piani per comunicare i dettagli il prima possibile per evitare che i viaggiatori stiano già unendo i loro viaggi di lavoro con e quelli per il tempo libero senza conoscere i termini delle policy.
- Sapete dove sono i vostri dipendenti? La sicurezza e il rispetto delle norme diventano elementi fondamentali durante i viaggi bleisure, occorre sempre definire e chiarire quale parte del viaggio del dipendente sarà coperta dall’assicurazione dell’azienda e quale no.
- Chi sostiene i costi? Chi paga per cosa e come? Normalmente le aziende tendono a coprire tutto l’ammontare dei costi di viaggio inerenti a motivi di lavoro mentre i dipendenti sostengono tutti quei costi che si ricollegano al tempo libero. È necessario dunque stabilire con chiarezza quando finisce il viaggio di lavoro e quando inizia il tempo libero.
- Chi prenota cosa? È necessario definire se gli impiegati sono autorizzati a prenotare i propri viaggi in autonomia. Secondo a una recente indagine condotta da SAP Concur e GBTA (Global Business Travel Association), il 78% delle aziende ha affermato che spesso o sempre è permesso ai propri dipendenti di prenotare le parti di tempo libero dei propri viaggi tramite i canali aziendali; tuttavia, concedere tale possibilità rimane a discrezione del travel manager.
- Informatevi prima di partire: leggete bene le policy di viaggio della vostra azienda. Alcune aziende hanno policy più strutturate e altre meno; è quindi necessario conoscere prima quali spese legate al viaggio e alla sicurezza del viaggiatore siano coperte e quali no per rendere più facile e sicuro l’intero processo non solo per voi ma anche per il vostro travel manager.
ENIT AL WTM. SPONSOR DELLA MOSTRA "MANTEGNA E BELLINI" ALLA NATIONAL GALLERY DI LONDRA
|
|
|
|
Hotel o casa vacanza, ecco cosa conviene da Londra a NY
1 Maggio: Milano, Catania, Roma, Palermo mete preferite. Kayak.it, all'estero dominano Londra e New York, cala Parigi
ansa
Settimana Cucina Italiana a Londra
ansa
La mostra / A Londra l'irresistibile fascino di Caravaggio
5 cose da sapere per un soggiorno estivo a Londra senza sorprese
Natale a Londra, ma portate la famiglia
Proprio dalla casa-museo di Dickens, dove l’autore scrisse i suoi capolavori, da Oliver Twist al Circolo Pickwick, parte un’altra storia, quella recentissima dei cartoni animati più amati dai bambini: i Minions, buffi cartoni gialli con grandi occhiali. Nel film Scarlett, la più cattiva del mondo, affida ai minion un’importante missione: rubare la corona della regina d’Inghilterra per realizzare il suo sogno di bambina. Il modo migliore per rivivere quelle scene è di recarsi alla Torre di Londra, dove sono effettivamente conservati i gioielli della corona. Altre scene del film ripercorrono, invece, il Tamigi fino al Big Ben, da ammirare con il naso all’insù, all’abbazia di Westminster, dove è sepolto Charles Dickens, e a Buckingham Palace per verificare se è ancora abitata dalla Regina o se il minion Bob, dopo aver estratto la mitica spada nella roccia Excalibur, è stato riconosciuto come il nuovo re d’Inghilterra.
ANSA > In viaggio > News > Inghilterra > Natale a Londra con la famiglia