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ENIT apre settembre con una messa in onda su Telematin di France 2 del reportage dedicato a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019


ENIT apre settembre con una messa in onda su Telematin di France 2 del reportage dedicato a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Il video è stato realizzato con il sostegno e l’assistenza di ENIT Parigi, in collaborazione il Comitato Matera 2019. La celebre trasmissione Telematin gode di un’ audience di circa 2 milioni di spettatori a puntata.

"Tutti i pani del mondo" a Matera 2019 Una mostra con 45 artisti per una panetteria in tutto il pianeta

 © ANSA


MATERA - "Mi affascinava l'idea che i 'Pani del Mondo' si potessero incontrare a Matera. L'allestimento delle opere dei 45 artisti coinvolti, evoca l'idea di una infinita 'panetteria' rappresentativa dell'intero pianeta".
    Nelle parole del curatore, Andrea Del Guercio, prendono vita "i sapori" e "i saperi", contenuti nella mostra "Tutti i pani del mondo" che sarà inaugurata venerdì 26 luglio, alle ore 18.30, negli ipogei della Fondazione Sassi nel rione Sasso Barisano a Matera, la Capitale europea della cultura 2019. La mostra è parte integrante del Festival "La Terra del pane", progetto per Matera 2019 relativo al tema "Radici e Percorsi", organizzato e promosso da Fondazione Sassi, in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019. Sculture, installazioni e performance, pittura astratta e figurativa, fotografia e video, sono le modalità con cui artisti di Benin, Cina, Francia, Georgia, Germania, Italia, Olanda, Svezia e Svizzera hanno espresso e rappresentato la loro personale idea di pane.

ansa


Matera. A scuola di turismo esperenziale

Un percorso formativo per trasformare una passione in un lavoro grazie alle nuove opportunità offerte dal turismo esperienziale: è questa l’idea alla base della Matera 2019 Experience Academy, realizzata da Airbnb e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Destination Makers, Cna Giovani Imprenditori Matera e la Camera di commercio della Basilicata. L’iniziativa si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno nella città lucana Capitale europea della cultura, e le candidature per la partecipazione saranno aperte fino al 21 aprile.
Matera 2019 Experience Academy rappresenta il primo esempio di percorso formativo che insegnerà a 25 aspiranti imprenditori e imprenditrici del turismo esperienziale a sfruttare il proprio talento e le competenze per valorizzare nuove forme di turismo sostenibile legate al territorio, anche attraverso le Esperienze Airbnb, la formula di ospitalità in cui l’host non offre un alloggio, ma condivide il proprio tempo, passione o talento con i viaggiatori. Questa attività si inserisce nella più ampia collaborazione tra Airbnb e Fondazione Matera Basilicata 2019, con l’obiettivo di coinvolgere viaggiatori e locali in progetti di turismo sostenibile e di cittadinanza temporanea nell’anno di Matera Capitale della cultura.

«In un momento in cui il turismo rappresenta una porzione sempre più rilevante delle economie di tutto il mondo, Airbnb è impegnata a far sì che le persone e le comunità locali possano beneficiare al massimo di questo fenomeno. La nostra piattaforma e il suo modello di community sono alternative al tradizionale turismo di massa, e anticipano il diffondersi dell’esperienzialità del viaggio. Con questa ‘scuola’ vogliamo dare l’opportunità a persone motivate di cogliere i cambiamenti in atto e provare a reinventarsi, perché no, magari diventando host di Esperienze», ha dichiarato Matteo Frigerio, amministratore delegato di Airbnb Italia.

«Parte un altro progetto di eccellenza per una città come Matera che sta dimostrando di innovare sia sul tema della fruizione culturale sia dell’accoglienza al visitatore. Per contrastare il fenomeno dell’overtourism, crediamo infatti sia necessario l’approfondimento e la specializzazione di competenze di chi è chiamato ad ospitare quelli che noi chiamiamo 'cittadini temporanei'», ha commentato Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

I 25 partecipanti verranno selezionati dando la precedenza a progetti che coinvolgeranno Matera e tutto il Sud Italia, e avranno l’occasione di sviluppare non soltanto conoscenze e strumenti, ma anche di costruire una rete di contatti. Il programma dell’Academy si articolerà su quattro giorni di lezioni, workshop e incontri ispirazionali, che si terranno dal 30 maggio al 2 giugno presso le Monacelle di Matera. Le facilitazioni per partecipare all’Academy includono vitto e alloggio. I partecipanti avranno la possibilità di sperimentare e testare ogni aspetto della propria idea, per prepararsi all’inizio di una nuova avventura. Durante questo percorso, potranno infatti discutere i dettagli della propria proposta con professionisti italiani e stranieri, e si confronteranno riguardo le diverse fasi di ideazione, progettazione, comunicazione, racconto e vendita.

Inoltre, saranno presenti alcuni host di Esperienze Airbnb che condivideranno la storia della propria attività, e i traguardi raggiunti attraverso il turismo esperienziale. Le Esperienze Airbnb sono attività promosse da abitanti del luogo, che coinvolgono i viaggiatori trasmettendo loro qualcosa dal punto di vista di una persona del posto. Al momento, il nostro Paese è il secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti per queste proposte. Tra le oltre 3.400 Esperienze presenti in Italia, poco meno di un migliaio si trovano nel Sud Italia.
Avvenire

Ponti di primavera, in viaggio oltre un italiano su tre: Matera meta al top



Oltre un italiano su tre si concederà un viaggio in occasione dei prossimi ‘ponti di primavera’. A renderlo noto l’Osservatorio mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa, il 18,4% partirà per Pasqua, il 14,9% si muoverà per il 25 aprile e il 9,2% approfitterà del ponte del 1° maggio; rimane indeciso il 36,9%, mentre sicuramente resterà a casa il 28,7%, per ragioni di lavoro (circa quattro su dieci) o per motivi economici (uno su tre). Tra quelli che partiranno, il 53% risiede nel Nord Italia.
Quasi tutti (78,6%) si sposteranno all’interno del territorio italiano e solo il 3,4% si dirigerà in un Paese extra-UE. La meta più gettonata risulta essere Matera, capitale europea della cultura, scelta dal 20% di coloro che rimarranno in Italia. Per il resto gli italiani preferiscono le località di mare, scelte dal 26%; uno su quattro dichiara poi di voler esplorare una città d’arte, mentre decisamente inferiore è la quota di coloro che faranno visita a parenti e amici (13,3%) o villeggeranno in montagna (10,6%).
La maggior parte di chi si metterà in viaggio prevede di trascorrere fuori casa tre notti (38,2%). Se oltre un quarto (26,2%) limiterà la vacanza a due notti, una quota analoga (23%) si regalerà fino a una settimana di villeggiatura. E c’è anche un 8,2% che si prenderà fino a due settimane di ferie. I ponti di primavera sono un’opportunità per viaggiare soprattutto per famiglie (42,9%) e per coppie (36,6%). La spesa media pro capite prevista, secondo l’Osservatorio Findomestic, è di 419 euro, con picchi oltre i 1.000 euro per l’8,5% del campione. Il 26,6%, tuttavia, non spenderà più di 200 euro a persona.
travelnonstop.com

Siviglia Best in Travel 2018 per Lonely Planet

LaRedoute
SIVIGLIA - Sono stati i molti set cinematografici, da Guerre stellari a Lawrence d'Arabia, fino al fenomeno Trono di spade. Il richiamo del flamenco, della tapas, delle architetture arabe e della bellissima Plaza de Espana. Ma soprattutto, è grazie al suo rifiorire ''da metropoli congestionata dal traffico che riposava sugli allori della storia'' a ''città piena di biciclette e tram'', e ai tanti eventi per il 400/o anniversario della nascita del pittore barocco Bartolomé Esteban Murillo, che Siviglia è la città più ambita per ilBest in Travel 2018, la classifica internazionale delle mete da non perdere della guida Lonely Planet, che sarà presentata domani a Roma, in libreria dal 26 ottobre (ed. Edt, 208 pagine - 14,50 euro).
''Qual è il posto migliore da visitare adesso? Tutti gli anni - si legge - chiediamo a ciascuno dei nostri collaboratori i consigli più aggiornati''. Dopo accese discussioni, ''ogni destinazione è scelta perché attuale, stimolante e sorprendente. Non ci limitiamo insomma a registrare le tendenze, ma le creiamo in prima persona, invitandovi ad andare nei posti che vale la pena vedere prima che ci arrivino tutti gli altri''.
E allora, nella Top Ten delle città da (ri)scoprire, dopo la capitale dell'Andalusia, ecco la statunitense Detroit, seconda, e Camberra in Australia, terza. Tra le prime dieci nessuna delle grandi città d'arte italiane, ma Matera, settima, che ''con le sue case in pietra dorata abbarbicate sui pendii di un profondo vallone'', i celebri Sassi patrimonio Unesco, oggi si avvicina all'appuntamento da Capitale europea della cultura 2019, accompagnata anche dal risalto internazionale che può offrire la Lonely Planet.

A dominare la Top Ten dei paesi è invece il Cile, con''la sempre più trendy Santiago'', negli ultimi anni diventata "il regno dei gourmet'', dove magari unirsi ai travolgenti festeggiamenti per i 200 anni dell'indipendenza. Sul podio, anche la Corea del Sud e il Portogallo. Tra le regioni, vincono Belfast e la Causeway Coast nell'Irlanda del Nord, con quella ''bellezza senza tempo'' e poi ''il golf, il whiskey e rocce tra le più famose del mondo''. Secondo posto per l'infinito indomito dell'Alaska, negli Usa; e terzo per le Alpi Giulie in Slovenia, angolo d'Europa spesso fuori dai grandi flussi. L'Italia conquista la sesta posizione grazie all'arcipelago delle Isole Eolie, ''paradiso dello slow travel'', si legge, ''tra sublimi paesaggi marini, coni vulcanici, spiagge di sabbia nera e alcuni dei sentieri costieri e dei fondali più belli d'Europa''.
Ma non solo mete. In viaggio conta anche il ''come'' oltre che il ''dove''. Ecco allora che tra i top trend per andare alla scoperta del mondo prendono corpo le ''mete di corsa'': nulla a che vedere con la maratona di Boston o New York, queste gare a piedi, in bici o a nuoto attraversano il Kenya (come la Safaricom Marathon ''senza alcune barriera fisica tra voi, 26 leoni, 137 rinoceronti, 182 giraffe e 1160 zebre'') o laGrande Muraglia in Cina. Ormai quasi must, da non perdere i viaggi vegetariani e vegan. E poi ancora le crociere esplorative, i soggiorni sulle isole private per una vera esperienza Vip, ma ''democratica'', e il ritorno delle vacanze con i genitori, che ''da adulti non sono più le stesse''. Si va dai bagni alle terme di Budapest allacrociera sul Nilo. Se poi, ''la vostra famiglia si rende conto di non avere proprio niente in comune - il consiglio - l'ultima spiaggia è mangiare una pizza insieme''. Ovviamente a Napoli, Italy.   
ansa

Natale a Matera, la più grande rappresentazione della Natività al mondo

Fino al 7 gennaio a Matera si svolge la più grande rappresentazione della Natività al mondo. Nella suggestiva cornice dei Sassi, 400 volontari, dei quali 150 figuranti, danno vita a ‘Dies Natalis’, un evento straordinario costellato di giochi di luci, quadri plastici, degustazioni e mercatini natalizi. Ad arricchire il presepe, la presenza di migranti di altre nazionalità ed i costumi realizzati dalle detenute del carcere di Lecce. Federico Piana ne ha parlato con Claudio Paternò, curatore dell’iniziativa
R. – Per la partenza del presepe, abbiamo realizzato un video-mapping, che è una sorta di pre-show che introduce il visitatore ai temi narranti del presepe; quindi raccontiamo in questo momento fantastico di proiezione, sulla chiesa di San Pietro Caveoso di Matera, gli elementi che anticipano la grande narrazione del “Dies Natalis”; dopo di questo si entra, attraversando una porta: c’è sempre la presenza di un angelo che accompagna il visitatore in tutte le tappe del percorso. Attraverso cinque stazioni ci sono cinque momenti che, appunto, raccontano questa grande narrazione biblica dell’evento natalizio. Alla fine del percorso, poi, abbiamo voluto rendere un omaggio a San Francesco riproponendo il presepe classico, quello che siamo abituati a conoscere. Durante il percorso, invece, oltre a queste cinque stazioni, ci sono i nostri volontari figuranti in costume ed una voce narrante che accompagna e spiega i momenti salienti della narrazione biblica del Natale.
D. – Ci sono anche dei migranti in questo percorso…
R. – Sì. Non è una semplice rappresentazione: abbiamo riempito questo presepe di significati, di simboli. Tra questi ci sono i migranti, sempre presenti nelle preghiere di Papa Francesco. Abbiamo voluto che questo presepe fosse un presepe teso ad integrare, teso a dare messaggi positivi: quindi abbiamo non solo i tanti migranti che hanno voluto dare la propria disponibilità come volontari a partecipare a questo grande progetto, ma – ad esempio – mi piace ricordare anche che tanti costumi sono stati realizzati dalle detenute del carcere di Lecce. Per noi è un momento importante di inclusione, di messaggi positivi: il Natale non può essere semplicemente una festa, ma vuole essere anche un momento in cui i buoni propositi diventano azioni concrete.
D. – Sono previste poi delle degustazioni?
R. – Certamente! Appunto, ricordiamo che comunque è una festa, quindi durante il percorso l’Associazione dei cuochi della Basilicata offre una degustazione dei piatti tipici della nostra terra. E’ un momento non solo per interrompere il percorso, ma anche conviviale, un momento in cui si sente il clima della festa: non solo spettacolarità, non solo contenuti, pure momenti per vivere in maniera felice questo evento.
D. – Presenti inoltre percorsi per disabili sensoriali e ipovedenti: questo aiuta molto perché magari molte persone che non hanno la possibilità possono venire a Matera e “gustare” questo presepe importante…
R. – Sì: voglio ringraziare tutti i volontari e le associazioni che ci stanno dando una mano, che hanno dato la loro disponibilità a rendere possibile vivere questo momento di festa anche per quelle persone che hanno maggiori difficoltà a farlo. Nel caso specifico, il sasso caveoso in particolare è un ambiente bellissimo, straordinario ma non propriamente accessibile; queste associazioni di volontari rendono possibile anche a persone ipovedenti o non vedenti percorrere tutto il presepe e quindi “gustare” questo momento.
radio vaticana

A Matera il 2/7 è festa tra i Sassi



MATERA - Scarpe comode e tanta voglia di farsi coinvolgere e vivere una festa patronale, quella del 2 luglio in onore della Protettrice Maria Santissima della Bruna, che a Matera - Capitale europea della Cultura per il 2019 - si prepara tutto l'anno e che dura un giorno intero. Dall'alba a notte inoltrata, tra fede e tradizione, sacro e profano, con migliaia di immagini da consegnare all'album dei ricordi. Un album che ha 627 pagine, quante sono le edizioni della festa.

Il giorno più lungo dei materani comincia alle 4.30, dal Duomo, riaperto al culto dopo oltre dieci anni di restauri, con la celebrazione della Santa Messa e l'avvio della processione detta "dei pastori" che raggiunge i rioni Sassi e altri quartieri cittadino. E' detta dei pastori perché un tempo consentiva a pastori e mandriani di celebrare la Protettrice, prima di raggiungere jazzi e masserie per badare a greggi e armenti. In migliaia, cittadini e turisti, vivono la prima fase della Festa, che termina con una Messa nella chiesa di San Francesco da Paola e che incrocia in prima mattinata l'arrivo di una ottantina di Cavalieri della Bruna.

A guidarli un generale, che tiene a Palazzo Lanfranchi il rito della Vestizione. Poi a mezzogiorno in Cattedrale per la Messa e il trasferimento del simulacro della Madonna e del Bambinello nella chiesa di Maria Santissima Annunziata al rione Piccianello, dove c'è il laboratorio del carro trionfale di cartapesta. Nel pomeriggio la statua viene collocata sul carro per la processione serale sotto le luminarie e con la scorta dei cavalieri in costume. E' il preludio ai "tre giri" in piazza Duomo, che simboleggiano la protezione e il possesso della Madonna sulla città. Il carro, dopo che la statua della Madonna viene portata in Cattedrale, torna in piazza Vittorio Veneto per l'assalto e la distruzione allo scopo di assicurarsi una benaugurante "reliquia" di cartapesta. E poi uno spettacolo di fuochi pirotecnici saluta il 2 luglio e preannuncia una nuova edizione.
ansa

Itinerario religioso Presepi viventi tra fede e testimonianza

La città di Betlemme di duemila anni fa riprende vita in tantissimi luoghi d'Italia che faranno da scenario alla magia della natività. Strade, vicoli e piazze verranno illuminate da centinaia di luci soffuse e animate da pastori, agricoltori, fabbri, sarti e centurioni romani per dar vita ad un grande classico delle feste natalizie: il presepe vivente. Dai Sassi di Matera al Santuario di Greccio fino al borgo medievale di Caprile in Gragnano nel Sannio: un itinerario, non esaustivo, tra i tantissimi presepi viventi, segno di fede e testimonianza nel nostro Paese.
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Nella meravigliosa cornice dei Sassi di Matera, la città capitale della Cultura Europea 2019, avrà luogo il presepe vivente fino al 3 gennaio 2016. 
La scenografia è allestita nel solo Sasso Caveoso, per un percorso di 1,5 Km che vedrà la presenza di 100 figurati a cui si affiancheranno visit-Attori. Per gli spettatori il costo in questo periodo sarà ridotto al prezzo di 3 euro. 
Come si diventa visit-Attori? La grande novità di quest'anno è che ogni visitatore, qualora lo desideri, di affiancare i figuranti delle Pro Loco diventando un visit-Attore, svestendosi degli abiti di semplice spettatore e indossando, invece, quelli di primo attore e entrando a far parte del Presepe nelle vesti di un soldato, un pastore, un popolano, un fabbro o un sacerdote del tempio. 

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L'altra novità di questa VI edizione sarà una giornata speciale, il 3 gennaio 2016, dedicata all'integrazione e all'abbattimento delle barriere architettoniche con la possibilità di aprire il presepe e i Sassi alle persone con disabilità. Obiettivo? «Rendere il presepe ancora più inclusivo e partecipativo. Quest'anno, infatti, permetteremo agli spettatori di divenire parte integrante dell'evento grazie al Presepe dei Visit-Attori e poi nella giornata del 3 gennaio cercheremo di abbattere veramente ogni barriera dando la possibilità anche ai disabili di poter fare una passeggiata ammirando i Sassi e lo spettacolo in una giornata a loro interamente dedicata».

La Comunità parrocchiale di San Ciro a Caprile in Gragnano, in provincia di Napoli, promuove anche quest'anno il presepe vivente, tra innovazione e tradizione.
Sarà possibile visitare il presepe, composto da oltre 250 figuranti, in un percorso lungo e caratteristico che si snoda tra cantine, case e terreni, creando una suggestiva atmosfera. Lungo il percorso è possibile, non solo degustare alcuni prodotti tipici ma anche ascoltare la tradizionale musica popolare napoletana.
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Grazie alla collaborazione con l'associazione Luci di Speranza è possibile ammirare anche delle sculture realizzate con bottiglie riciclate dai ragazzi e adulti della zona. È disponibile un servizio-navetta gratuito da Piazza San Leone (inizio corsa 17.45 - fine corsa 20.45) e sempre gratuitamente visitare il presepe vivente dalle 18 alle 20 nei giorni 26-27 dicembre e dal 2 al 6 gennaio.
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Il 24 dicembre alle 22,30 si terrà come ogni anno presso il Santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti la rievocazione storica del primo presepe vivente del mondo.
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La rievocazione storica del Presepe di Greccio del 1223 vede la partecipazione di personaggi in costumi medievali ed è realizzata in sei quadri viventi. La rappresentazione storica fa rivivere la nascita del primo presepe della storia (Natale del 1223) realizzato da san Francesco di Assisi con l’aiuto del Nobile Signore di Greccio Giovanni Velita. 
Avvenire

Matera Presepe vivente nei Sassi 30 mila persone in cinque giorni

Sono state circa 30 mila le persone che da venerdì scorso hanno visitato la sesta edizione del Presepe vivente nei Sassi di Matera: i "picchi" del pienone del Ponte dell'Immacolata sono stati registrati sabato, domenica e oggi, con il centro storico e gli antichi rioni di tufo presi d'assalto da turisti, italiani e stranieri, giunti nella Capitale europea della cultura per il 2019. I dati sono stati resi noti dall'organizzatore del Presepe vivente, Luca Prisco (Matera Convention Bureau).
ansa

Matera 2015: dal 4 all'8 dicembre presepe vivente nei Sassi

La "magia" della riproduzione dei luoghi della Nascita di Gesù negli antichi rioni "Sassi" di Matera - già tanto sperimentata dal cinema - si ripeterà quest'anno dal 4 all'8 dicembre, in occasione della sesta edizione del presepe vivente, iniziativa per la quale gli organizzatori puntano ad avere 60 mila visitatori (lo scorso anno furono 32 mila). Una delle novità più interessanti riguarda gli spettatori: 200 di loro potranno indossare abiti di scena ed "entrare" nelle scene.
ansa

Con Matera 2019 nuovo paradigma: il Sud che offre

Rivisitiamo le tappe che hanno portato alla scelta della Città dei Sassi, superando un'agguerritissima concorrenza. Serafino Paternoster: "Abbiamo fatto in modo di trasmettere con forza l'idea di città onesta e trasparente, con una forte motivazione, partecipata dai cittadini e a dimensione europea". Due progetti chiave: l'Istituto Demo-Etno-Antropologico e l'Open Design School
Paola Scarsi - agensir
Matera capitale europea della cultura nel 2019. Per capire come la città dei Sassi sia riuscita a raggiungere questo ambizioso traguardo, ci facciamo aiutare da Serafino Paternoster, capo ufficio stampa del Comune di Matera e dell’intero progetto: “A Matera è da sempre molto viva l’attività culturale: non è un caso che alcuni importantissimi reperti e siti storici siano stati scoperti o riscoperti da ‘semplici’ cittadini appassionati di storia e riuniti in associazioni culturali, come nel caso della Cripta del Peccato Originale (una cavità rocciosa a strapiombo sulla rupe con scene affrescate dell’antico e del nuovo testamento in un ciclo risalenti al IX sec. d.C) scoperta dai soci de La Scaletta”. Anche la candidatura a Capitale europea della Cultura è inizialmente nata da un gruppo di ragazzi, costituitisi in associazione culturale nel 2008; l’anno successivo nacque il Comitato promotore e nel 2010, il Comitato di scopo.

Matera candidata ufficiale. 
Del Comitato di scopo facevano parte i Comuni, la Camera di Commercio, l’Università della Basilicata, le Province: una partecipazione corale di tutta la Regione che nessun’altra città candidata poteva vantare. A dirigerlo venne chiamato Paolo Venti, manager di chiara fama già direttore del Salone del Libro di Torino, delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unita d’Italia e nel Comitato per la candidatura di Torino alle Olimpiadi Invernali. Ad esso venne affiancato un Comitato scientifico composto da materani tra cui Raffaello De Ruggieri, storico animatore de La Scaletta, Pietro Laureano consulente dell’Unesco e Franco Bianchini, docente di Politiche culturali e cultural planning all’Università di Leeds. Nel 2013, superata la prima selezione insieme alle città di Ravenna Siena Perugia Lecce e Cagliari, si decise di nominare un direttore artistico, dal momento che la selezione viene effettuata sulla base del miglior progetto culturale e non della bellezza cittadina. La scelta cadde su Joseph Grima, giovane architetto francese naturalizzato italiano, già direttore di Domus, con un enorme bagaglio di esperienze e portatore di una visione moderna, aperta e internazionale: è suo il progetto culturale che ha portato Matera alla vittoria. Nel frattempo il Comitato di scopo venne sostituito da una Fondazione cui venne assegnata una consistente dotazione economica. 

I perché della vittoria. “Lo scorso autunno - prosegue il racconto di Paternoster - i membri della giuria hanno visitato le città concorrenti; noi li abbiamo invitati a bere il succo di melograno e a veder fare il pane in un panificio come parte della performance di un’artista bulgara (anche Plovdiv sarà Capitale della Cultura 2019). Per offrire l’opportunità di vivere l’atmosfera tradizionale li abbiamo fatti pranzare nelle case di famiglie materane (anch’esse selezionate con bando pubblico). Infine, abbiamo visitato insieme il Museo Lanfranchi dove erano riunite 600 persone, giunte a piedi da tutta la Basilicata, per rafforzare ancor più l’idea di Regione davvero unita. Abbiamo fatto in modo di trasmettere con forza l’idea di città onesta e trasparente, con una forte motivazione, partecipata dai cittadini e a dimensione europea”. 

Il logo. Tutto è stato fatto nella maniera più ampia e coinvolgente possibile: anche il bando per il logo è stato lanciato nel portale internazionale specializzato BootB. Sono arrivate 695 proposte e la Commissione preposta, dopo numerose selezioni ha scelto quello della toscana Contesta: un logo che richiama la M di Matera, la W di Viva e riprende anche il tracciato dei cunicoli attraverso i Sassi. 

Progetti chiave. 
Ora inizia il lavoro più impegnativo con due progetti chiave: I-DEA l’Istituto Demo-Etno-Antropologico e ODS - Open Design School. Il primo vuole raccontare la storia attraverso gli archivi di cui quest’area è ricchissima (non dobbiamo dimenticare che Matera è uno dei pochi luoghi al mondo in cui la presenza dell’uomo è costante dal neolitico): una volta messi in rete questi archivi comunali, privati e pubblici forniranno, in una sorta di “memoria collaborativa”, la materia prima per il lavoro creativo di insegnanti, studenti, artisti e accademici”. L’Open Design School Matera, sarà la prima scuola di design in Europa a fondarsi sui principi dell’open culture: luogo di apprendimento e sperimentazione, intende fare tesoro del passato per l’individuazione di soluzioni nuove anche nel campo del design. Aprirà entro quest’anno e sarà ospitata nei Sassi, alcuni dei quali diventeranno laboratori attrezzati e aule scolastiche all’avanguardia. In calendario ci sono decine di altri progetti, tutti all’insegna della cultura, anche di nicchia, della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini. Significativo è che i prossimi due anni verranno dedicati alla formazione culturale dei cittadini per far sì che tutti imparino l’inglese e l’utilizzo del computer. “Con Matera2019 vogliamo contribuire a sfatare i miti negativi del Mezzogiorno che chiede, per diventare un Sud che offre”.

Dormire nelle Grotte, l'esperienza mistica nei Sassi a Matera

di Federico Pucci

La coesistenza di cultura e natura, terra e spirito è una formula che si può applicare a molti luoghi nel mondo, ma solo Matera può vantarsi di proporla nella simbiosi assoluta dei Sassi. Le celebri caverne nel centro della città lucana sono il fiore all'occhiello di un territorio premiato lo scorso ottobre dalla designazione a Capitale Europea della Cultura 2019.

E se il processo dei prossimi 4 anni comporterà senz'altro investimenti sul futuro di Matera e sul suo contributo culturale contemporaneo, nessuno sguardo sul capoluogo delle Murge può prescindere da un salto nel passato millenario dei Sassi, come sarà capitato ai turisti che anche nelle recenti festività hanno premiato il centro della Basilicata. Sito Unesco dal 1993, le grotte materane si inseriscono in un sistema naturale di gravine scavate nel calcare dai venti e delle acque (Parco Naturale della Murgia Materana): la zona, abitata con continuità fin dal Paleolitico, è una testimonianza tangibile della capacità dell'uomo di reinventare un ecosistema.

Fino allo sfollamento del 1952 i Sassi hanno ospitato abitazioni, ma anche chiese e monasteri, in un equilibrio fra spiritualità e natura unico al mondo. Dopo l'abbandono dei Sassi, tuttavia, molte grotte furono colpite dal degrado: è qui che sono intervenuti imprenditori come Umberto Paolucci, che nelle sue Grotte della Civita propone a turisti giunti da ogni parte del mondo un tuffo nel passato con i piedi ancorati nel presente, ma prima ancora un'esperienza spirituale.

Le diciotto stanze dell'albergo sono state ricavate dagli ambienti di un monastero benedettino, fra celle dei monaci trasformate in suite, grotte del vicinato adattate in stanze e una chiesa sconsacrata del XIII secolo che funge da ristorante. Gli alloggi, che arrivano a misurare 160 mq, richiamano filologicamente il passato di frugale rifugio - un tempo dalle incursioni saracene, normanne o bizantine, oggi dallo stress quotidiano.

"Il senso di autenticità che pervade le Grotte della Civita nasce dal rigore e dal rispetto con i quali sono state portate a nuova vita", spiega Umberto Paolucci. Le stanze delle Grotte sono infatti arredate con sobria eleganza, nel massimo rispetto della forma originale: letti, vasche, lavandini poggiano sulla nuda pietra, con lo spettacolo del 'presepe' materano da una parte e della valle del torrente Gravina dall'altra a ristorare lo sguardo. "Il vero lusso è l'appagamento dei bisogni più intimi e veri del sé - continua Paolucci - La verità che si respira in queste grotte è uno strumento potentissimo di arricchimento spirituale".

Il legame fra Matera e l'anima del resto è un punto fermo dell'immaginario italiano, fra Carlo Levi e Pier Paolo Pasolini che in letteratura e cinema hanno espresso la fascinazione mistica del luogo. Ora, da futura Capitale Europea, Matera punta a diffondere questo suo racconto spirituale ben oltre i confini nazionali: "Il cliente di questi luoghi non può non trovare soprattutto se stesso e il senso profondo del vivere, anche se non era venuto per cercarlo", dice Paolucci. Non a caso, a pochi passi dall'albergo, due delle chiese rupestri più antiche di Matera simboleggiano l'armonia di natura e spirito, passato e presente: la Madonna delle Virtù e l'adiacente cripta di San Nicola dei Greci, oggi prestigiose sale per mostre d'arte contemporanea e set cinematografico (ad esempio, per 'La Passione di Cristo' di Mel Gibson). E con il fermento per la nomina europea che scorre per le strade di Civita, del Barisano e del Caveoso, il viaggio nel tempo e nell'anima di Matera pare solo agli inizi.
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Matera, un futuro sostenibile sulla scia della cometa

di Alberta Del Bianco
Quando si arriva qui nel cuore della Basilicata, a soli 60 km dal moderno aeroporto di Bari, di colpo si viene proiettati indietro nel tempo, a come doveva essere migliaia di anni fa la natura con i suoi paesaggi incontaminati: cattedrali di arenaria, profondi canyon, rocce lunarie che si alternano a fitti boschi che nascondono misteriosi complessi megalitici e borghi dal fascino antico. All'improvviso, percorrendo la statale 99, appare Matera ancora imbiancata dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni. Abbarbicata sullo sperone della gravina della Murgia, città tra le più antiche al mondo conAleppo e Gerico, è un autentico museo a cielo aperto dalla preistoria ai tempi nostri.
Gli stessi Sassi, case-grotta rifugio per secoli di contadini e animali, dopo l'abbandono negli anni Cinquanta per ragioni igienico-sanitarie, sono stati restaurati e ripopolati fino ad essere proclamati nel 1993 Patrimonio dell'Umanità. Oggi rappresentano uno dei simboli più suggestivi e famosi d'Italia, connubio inscindibile di arte e natura. Protagonisti di opere letterarie, come 'Cristo si è fermato ad Eboli' di Carlo Levi, e di set cinematografici. Alcuni di questi Sassi si possono visitare, come la storica Casa Grotta in vico Solitario, arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata.
Oggetto di un raro esperimento di ripopolamento e di rivalutazione urbanistica, Matera è stata dichiarata il 17 ottobre 2014 Capitale europea della Cultura per il 2019. Una vittoria che sa di 'riscatto' per una terra considerata per decenni una 'vergogna' nazionale ed oggi meta del turismo internazionale con oltre 200 mila presenze l'anno. Ma il sindaco, Salvatore Adduce, intende quadruplicare il flusso di visitatori nei prossimi quattro anni, con un'offerta artistico-culturale di eventi che viene inaugurata con l'attuale presepe vivente, allestito fino al 5 gennaio e che ha già registrato oltre 22 mila prenotazioni online.
Sfruttando la vocazione naturale dei Sassi, che al crepuscolo si trasformano in una suggestivaBetlemme, oltre 300 persone, tra figuranti e narratori giunti da varie parti d'Italia, fanno rivivere la Galilea di 2000 anni fa nelle strade, nelle piazze e nei vicoli della città vecchia. Un percorso scenografico luminoso che sotto il titolo 'segui la Stella Cometa', parte da piazza Vittorio Veneto per poi abbracciare i due rioni dei Sassi (Barisano e Caveoso) fino ad arrivare alla grotta della Natività nel rione Casalnuovo. Qui appare una cometa di 4 metri di lunghezza, mentre l'altipiano delle Murge fa da quinta teatrale a un gioco di luci multicolori. Nella prima parte del percorso 60 attori del Gruppo Storico Romano fanno rivivere scene tipiche del mondo militare romano: l'accampamento, la scuola dei gladiatori, il senato, la domus, il castrum. La seconda parte del percorso riguarda il vero Presepe, con 50 figuranti della Pro Loco di Rionero in Vulture (Pz) che danno vita alle scene dell'Annunciazione e della Strage degli Innocenti. Altre 200 persone della Pro Loco di Crispiano (Ta) e Barile (Pz) mettono in scena la natività, con la processione dei Re Magi sulle note dell' Ave Maria di Gounoud interpretata dal soprano Antonella Rondinone.
L'evento, benedetto dal vescovo Salvatore Ligorio e promosso dalle istituzioni della Basilicata oltre che da enti e consorzi locali, è occasione anche per apprezzare l'artigianato tradizionale, soprattutto in ceramica e in legno come i celebri fischietti, e per assaporare i prodotti enogastronomici dop come il pane Igp di Matera, i vini, l'olio di oliva, i peperoni cruschi, le paste fresche, salumi e formaggi locali, mentre lentamente ci si perde nel groviglio di vicoli, strade, ipogei, grotte stratificate le une sulle altre e lo sfarzo dei palazzi medievali e barocchi, chiese e campanili, archi e terrazze che si aprono su panorami mozzafiato. Di fronte alla crisi che ci attanaglia il presepe vivente di Matera - precisa il vescovo - diventa un polo di attrazione religioso ma anche di coesione sociale e di rilancio economico, culturale e politico, nel senso più ampio e profondo, di questa terra per decenni abbandonata.
Il borgo antico è teatro anche di performance artistiche moderne, come le statue dell'artista Nunzia Decollanz in piazza Vittorio Veneto nella mostra intitolata 'Il presepe tutto l'anno', e il 3 e 4 gennaio la rappresentazione dell'incontro tra 'San Francesco d'Assisi e Federico II di Svevia nella terra di Puglia' nel 1220, descritto nella Historia del gesuita Beatillo del 1637. Tutto intorno i paesaggi biblici della Murgia che circondano Matera, con le antiche chiese rupestri affrescate, a partire dal VI secolo prima dai monaci basiliani, quindi dai benedettini e dai francescani, sono stati scelti già nel passato da vari cineasti per ricostruire le ambientazioni dell'antica Galilea nei loro film: da 'la passione di Cristo' di Mel Gibson (2004) a 'Il Vangelo secondo Matteo' (1964) di Pier Paolo Pasolini a cui, in occasione del cinquantenario, è dedicata una mostra a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo storico. E nei primi mesi del 2015 questi altipiani torneranno ad ospitare il remake del colossal 'Ben Hur'.
In vista di Matera 2019, il sindaco conferma che intende investire 60 milioni di euro per la cultura, le infrastrutture e le nuove tecnologie, con progetti che possano coinvolgere soprattutto i giovani: "Dobbiamo fare di più e meglio sfruttando le risorse e le potenzialità' che abbiamo". La città, sottolinea, deve diventare il modello del riscatto etico e culturale per tutta l'Italia, l'esempio di un futuro sistema di vita ecosostenibile da esportare anche in Europa.
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Matera come Betlemme

Matera è un presepe tutto l'anno. Alcuni la chiamano la seconda Betlemme a causa di quell'atmosfera unica creata dalla città vecchia scavata nel tufo, in quel saliscendi affascinante tra i famosi Sassi al quale anche l'Unesco non ha saputo resistere nominandoli nel 1993 patrimonio mondiale dell'umanità. E non è un caso che Pasolini (di cui quest'anno cadono i 50 anni dal "Vangelo secondo Matteo") e Mel Gibson con "The Passion" l'abbiano scelta entrambi come set per i loro film su episodi tratti dalla storia sacra. 

La suggestione e il fascino si amplificano con l'attesa del Natale, con le luci accese sin dal tramonto e con il presepe vivente che ormai da cinque anni aiutato dal panorama naturale anima le festività e tiene in fermento con la sua preparazione tutta la città. Quest'anno, la rappresentazione sacra vivente più grande d'Italia che si svolgerà dal 2 al 5 gennaio, sarà la prima uscita pubblica di Matera capitale europea della cultura per il 2019 e coinvolgerà 300 figuranti, di cui 60 provenienti dal Gruppo Storico Romano e gli altri dalle altre Proloco di Rionero, Crispiano e Barile. "Un'occasione unica per la città che, come ha detto il sindaco Salvatore Adduce, sta vivendo una terza rinascita spinta dal miracolo della cultura." 

Il presepe, a numero chiuso per tutelare i sassi e la sicurezza pubblica (al massimo settemila persone al giorno), si snoda lungo un percorso di cinque chilometri e si divide una prima parte scenografica messa in scena dal gruppo storico romano e in una seconda parte, prettamente sacra. Siamo nella Galilea di duemila anni fa. Due pretoriani, appostati all'arco del Rosario a piazza Vittorio Veneto, delineano l'ingresso del percorso che prosegue  lungo le vie principali abbracciando entrambi i rioni Sassi (Barisano e Caveoso). Superato l'accampamento romano a Porta Pistola con scene tipiche del mondo militare dell'antica Roma, si prosegue con la scena delle danzatrici del fuoco, la scuola dei gladiatori, il senato, per arrivare alle scene classiche della domus fin nelle case romane patrizie. Si entra invece nella seconda parte del presepe che racconta le scene sacre, da piazza san Pietro caveoso dove si gode tra l'altro di un ottima panoramica su tutto il percorso. 


Qui, i tre Re Magi a grandezza naturale accolgono il visitatore per la seconda parte dell'itinerario che tra le novità vede la messa in scena dell'Annunciazione dell'arcangelo Gabriele a Maria e della strage degli innocenti. Seguendo i 200 figuranti lungo le vie principali, via dei Fiorentini e via Madonna delle virtù, e nelle stradine, si arriva nel rione castelnuovo dei Sassi dove è riprodotta la grotta della Natività ed allestita la grande stella cometa di quattro metri di diametro che da il titolo al presepe di quest'anno ("Segui la stella cometa") e dal quale parte un gioco di luci che coinvolge con suggestione anche l'altopiano delle Murge. In piazza san Francesco D'Assisi invece il 3 ed il 4 gennaio sarà messo in scena l'incontro tra il Poverello di Assisi e l'imperatore Federico II di Svezia avvenuto intorno al 1220 come descritto nella leggenda Beatillo ("Historia di bari Principal città della Puglia" Napoli 1637). Uscendo dalla città vecchia e facendo una inevitabile incursione nella Matera moderna, a Palazzo Lanfranchi, sarà possibile visitare una mostra su Pasolini nella quale ci sono presenti foto della preparazione e del set de "Il Vangelo secondo Matteo" del 1956. 

Tra le curiosità si racconta che Pasolini era stato in Palestina ma non era rimasto soddisfatto delle location. Allora Carlo Levi lo portò a Matera che poi divenne location del celebre film e di tanti altri eventi. A breve partiranno anche le riprese del sequel di Ben Hur con Morgan Freeman. Ma al momento i riflettori sono puntati sul presepe vivente, dal 2 al 5 Gennaio. Gli ingressi, dalle ore 16 alle 16.30 per i diversamente abili, a seguire i gruppi organizzati fino alle 18.30, e poi fino alle 21.30 apertura alle famiglie. Info al presepematera o allo 0835339401.(18 dicembre 2014)viaggi.repubblica.it

Qualità-prezzo hotel ecco chi ha vinto

Trivago ha pubblicato proprio in questi giorni il Best Value City Index 2015, un indice nel quale viene valutato ilrapporto qualità-prezzo degli hotel in ben cento località turistiche in tutto il mondo. Mostar è la località più soddisfacente, ovvero quella con il miglior rapporto qualità prezzo. Dall'indice emergono come mete adatte a una vacanza città generalmente poco toccate dal turismo di massa, ma anche località abbastanza famose nei quali gli hotel possono risultare, al di là del prezzo finale, sicuramente soddisfacenti per gli ospiti.
L'albergo, d'altra parte, è quasi sempre un elemento decisivo per valutare la bontà della vacanza. Strutture bellissime e economiche, o strutture care e dai pessimi servizi, sono tanti gli estremi che condizionano il pernottamento e, di conseguenza, anche le valutazioni delle città visitate.
Mostar, la città che guida l'Indice, ha conosciuto i flussi benefici del turismo solo da qualche anno, complice la situazione geopolitica. Il bellissimo comune della Bosnia-Erzegovina, il cui ponte simbolo venne abbattuto nel corso della guerra civile del 1992-1995 (che fece quasi centomila morti tra soldati e civili) e prontamente ricostruito, è risultata "soddisfacente" per oltre il 97% dei turisti, che con un costo medio inferiore ai 50 euro a notte e una qualità piuttosto alta, risulta essere in cima alla classifica.
Al secondo e terzo posto due località conosciute, ma non troppo: Novi Sad, in Serbia, e Lijang (Cina), che raccolgono un consenso tra il 96% e il 97% con costi per notte che non superano i 65 euro. In top 10 anche Plovdiv, che sarà Capitale europea della cultura nel 2019 insieme a Matera, e Szeged, in Ungheria (soddisfazione al 96% e costi inferiori a 60 euro).
Dalla quarta alla decima posizione si viaggia per tutto il mondo, passando dall'India alla Russia (o meglio, l'exclave di Kaliningrad) e fino al Marocco, mentre per trovare dei comuni italiani bisogna scendere abbastanza. Il Bel Paese è rappresentato, e questa è una notizia rilevante, da tre città del Sud: Lecce ed Alberobello, in Puglia, e Pompei in Campania. Le bellissime mete turistiche italiche si difendono degnamente, conquistando una soddisfazione media del 95%, con costi che variano dai 65 euro di Pompei ai 93 di Alberobello, prezzi questi giustificati dall'alta valenza turistica dei luoghi. Si tratta di un "upgrade" rispetto al 2014, quando a comparire nella classifica era solo San Giovanni Rotondo, città molto frequentata come meta di pellegrinaggio per la presenza del santuario di San Pio da Pietrelcina.
Giulia Eremita, marketing manager di Trivago, spiega che la classifica tiene in considerazione le sole destinazioni con un rating uguale o superiore a 89/100, e che l'Italia in tal senso si posiziona a pari numero con Grecia, Canada, Germania e Stati Uniti, mentre ad esempio la Francia ne registra solo due. La classifica non fa riferimento specifico agli stati, ma alla singola città e alla sua offerta turistico-alberghiera, toccando luoghi tradizionalmente poco visitati, ma che in questo modo possono ricevere un impulso turistico maggiore.

Il futuro del turismo è oggi, sei preparato?

È questa la sfida lanciata dal convegno “Territorio e Turismo: istituzioni, intuizioni e imprese in rete” che si è svolto ieri a Palazzo Lanfranchi di Matera. Organizzato da Sviluppo Basilicata, Comitato Matera2019 e dal Comune di Matera, l’incontro ha posto l’obiettivo sulla individuazione di nuovi modelli di turismo in grado di attrarre un target sempre più differenziato di visitatori.
Ad aprire i lavori i saluti istituzionali dei padroni di casa: l’Assessore alle Attività produttive e l’Assessore Alla Cultura e Turismo del comune di Matera, Giuseppe Tragni e Alberto Giordano. Moderatori della giornata Emanuele Curti dell’Università degli Studi della Basilicata e Leo Montemurro, segretario regionale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Basilicata.
Si tratta - dichiara l’assessore Tragni di un tavolo di lavoro rivolto a tutti gli operatori commerciali e artigianali che operano nel comparto turistico. Crediamo sia necessario, infatti, riflettere insieme sulla organizzazione di questo importante e strategico comparto produttivo e sulla necessità di fare rete. A tal proposito presenteremo un bando del ministero dei Beni e delle Attività culturali che apre nuove opportunità di crescita per le reti di impresa nel settore turistico. Ci interrogheremo, inoltre, su altri due temi di grande attualità: migliorare la qualità della ospitalità e della accoglienza e potenziare la comunicazione dell’offerta. Una sfida da vincere, quella del turismo internazionale a Matera, che si fa forte anche delle conferme ricevute nel corso del 2013 come la celebrazione del ventesimo anno di presenza tra i siti Unesco e l’entrata in short list per concorrere a diventare capitale europea della cultura nel 2019”.
Puntare sul "destination marketing"
Sergio Fadini, responsabile ospitalità Italia dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, e Stefania Clemente, consulente marketing territoriale di Borghi autentici d’Italia, hanno affrontato il tema della cultura e del turismo culturale fuori dagli standard comuni al fine di puntare su un turismo emozionale ed esperienziale. Il trend che si sta registrando a livello internazionale dimostra come sempre più viaggiatori, discostandosi dai canoni del turismo culturale inteso come sola visita ai monumenti storici, vanno invece alla ricerca di destinazioni uniche in grado di offrire esperienze, sensazioni, sapori, attimi da ricordare.
La città di Matera con tutto il suo patrimonio storico e culturale è già in grado di proporre iniziative “emozionali” fuori dagli schemi. L’idea che è stata lanciata nel corso della giornata è quella di investire in un piano di destination marketing sia online che offline, in grado di affermare Matera come luogo di fermento artistico e culturale in cui l’interazione tra turisti e abitanti è facilitata.
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