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A Bmt tra scenari di mercato e sfide future

 

Dall’Italia alle destinazioni estere, passando dalle località a forte vocazione turistica a quelle emergenti. Ci questo e tanto altro alla ventisettesima edizione di Bmt,  in programma da giovedì 14 a sabato 16 marzo alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Una vision sulla domanda

“La Bmt – dichiara Alessandra Priante, presidente Enit – è un appuntamento importantissimo: in un momento fondamentale dell’anno, particolarmente interessante a livello turistico, consente di avere una visione non solo di quella che è l’offerta nel meraviglioso Sud e in tutta l’area del Mediterraneo, ma anche delle esigenze degli operatori in termini prospettici. È indispensabile fornire strumenti per affrontare una domanda che sta cambiando e attraverso Bmt tutte le nuove istanze potranno essere messe in evidenza. Bene la dimensione del Mediterraneo declinata su un piano di collaborazione internazionale, che consiste nello sviluppare percorsi comuni con gli altri Paesi. È un grande punto di forza. E importanti sono anche i workshop, che toccano due elementi chiave per la destagionalizzazione: l’attenzione alla vacanza benessere e termale e all’incentive e congressi. L’Italia può iniziare a candidarsi per ospitare grandi congressi internazionali”.

I player del settore

Alla Borsa Mediterranea del Turismo, organizzata da Progecta, azienda leader nell’organizzazione di fiere professionali, nei padiglioni espositivi ci saranno aree sia dedicate all’outgoing che all’incoming e saranno presenti i più importanti player del settore.

“Partecipiamo con entusiasmo a questa XXVII edizione di Bmt, ormai evolutasi in evento praticamente nazionale. Lo facciamo ancora una volta tutti insieme – afferma il presidente Astoi, Pier Ezhaya – con la formula del Villaggio Astoi, convinti che sia indispensabile fare sistema prima di competere, a vantaggio di tutti. Dopo un 2023 vigoroso e incoraggiante, che ha visto recuperare i ricavi del 2019, il 2024 è partito con segnali incoraggianti e ci attendiamo una crescita del 10% rispetto all’anno appena concluso. Abbiamo un ruolo attivo, da protagonisti, in un ramo imprescindibile dell’economia italiana; conosciamo il valore della nostra filiera che si traduce in responsabilità verso i nostri clienti, selezionando i prodotti e garantendo quelle tutele che solo il turismo organizzato può offrire. Buttati alle spalle gli anni bui del Covid, i tour operator sono tornati alla loro missione: consegnare alle persone esperienze uniche e indelebili. Ora la sfida che ci attende è studiare approfonditamente i comportamenti d’acquisto dei viaggiatori futuri, così come opportunità ed insidie che i grandi cambiamenti tecnologici stanno imponendo – e ancor più imporranno in futuro – al nostro settore, in particolare le declinazioni dell’intelligenza artificiale generativa. Abbiamo dimostrato di essere resilienti, ma ancor di più dimostreremo di essere anche innovatori”. Presenti anche le associazioni di categoria come Maavi, Fiavet, Aidit, Aiav e altri. L’evoluzione dell’industria del viaggio procede di pari passo con quella dei sistemi di trasporto.

L’infrastruttura aeroportuale

Con Gesac si farà il punto sull’inaugurazione del nuovo aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, la cui apertura è prevista per il prossimo 11 luglio. Nove le destinazioni già annunciate per Italia ed Europa: Nantes, Cagliari, Verona e Catania servite da Volotea; Milano Malpensa, Londra Gatwick, Berlino, Basilea e Ginevra, operate da easyJet. Un’offerta aggiuntiva a quella dello scalo di Napoli che conta su un network di qualità che, durante la summer, prevede ben quattro voli giornalieri per gli Stati Uniti effettuati dalle tre maggiori compagnie americane: United Airlines con doppio volo giornaliero per New York-Newark, Delta Air Lines con volo giornaliero New York- JFK e American Airlines con volo giornaliero per Philadelphia.

Grande partecipazione delle compagnie aeree, tra cui Air Marocco, che lancia la nuova rotta Napoli-Marrakech, China Airlines e Air China, con il Paese asiatico che raddoppia il proprio spazio espositivo, Royal Caribbean e Norwegian Cruise.

Croazia, Paese ospite d’onore

Sarà la Croazia il Paese ospite d’onore della ventisettesima edizione di Bmt, con le sue 1.244 isole circondate da uno dei mari più puliti e cristallini al mondo, terra dell’eccellente offerta enogastronomica, della natura selvaggia e incontaminata, dei numerosi parchi nazionali e naturali, di diversi siti Unesco, città d’arte e anche di divertimento. Il tutto a due passi dall’Italia.

“L’Italia – evidenzia la ministra del Turismo e dello Sport della Repubblica di Croazia, Nikolina Brnjac – è uno dei mercati più importanti per la Croazia, dal quale abbiamo ottenuto ottimi risultati lo scorso anno. Siamo particolarmente lieti che l’ingresso della Croazia nell’area Schengen e nell’Eurozona ci abbia avvicinato ancora di più e abbia reso più agevoli i viaggi. Per quanto riguarda gli obiettivi strategici, lo sviluppo di un turismo tutto l’anno e un turismo più equilibrato a livello regionale, concentriamo le nostre attività sul rafforzamento della nostra posizione nella pre e post stagione. La Croazia può offrire ai turisti italiani una serie di attività tutto l’anno. Dalle attività nella natura, che comprendono le attività preferite dagli italiani vela e canottaggio, degustazione di cibi e vini autentici, un ricco patrimonio culturale, ai servizi nel turismo sanitario, per il quale c’è un interesse crescente”.

Per l’estero saranno presenti anche i Caraibi, destinazione sempre più ambita dagli amanti del lusso, con la Repubblica Dominicana, le isole paradisiache e incontaminate di Giamaica e Bahamas, e, poi, Grecia, Slovenia, Thailandia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Seychelles, Spagna, Svizzera, nuovo crocevia del turismo gastronomico, e la presenza dell’Associazione Delegati Ufficiali del Turismo Estero.

L’aggregazione del Centro-Sud

“A differenza di altri Paesi europei – sottolinea Domenico Pellegrino, a.d. del Gruppo Bluvacanze – in Italia non esiste una fiera unica che metta in relazione diretta offerta e domanda professionale, ma piuttosto si sono consolidati degli appuntamenti di area. Certamente Bmt ha avuto il merito di aggregare e consolidare l’interesse del Centro-Sud del Paese e motivando così gli investitori nazionali a presidiarla. La nostra è un’azienda al 100% di Msc Cruises e inevitabilmente Napoli è al centro dei nostri interessi. Un anno fa, il Gruppo Bluvacanze ha investito in una prestigiosa sede in centro, rappresentandovi tutte le sue business unit e facendo nuove significative assunzioni: il retail del turismo, il tour operating e il business travel oggi “abitano” in via Depretis 40. E qui stiamo sviluppando attività dedicate al territorio”.

Bmt Napoli, ci siamo: perché vale la pena partecipare

 

Tutto pronto per la 27ª edizione di Bmt, in programma da giovedì 14 a sabato 16 marzo nella Mostra d’Oltremare di Napoli. Tanti i temi che saranno affrontati durante la manifestazione B2B: dal turismo di prossimità a quello di lusso, passando per le innovazioni che già condizionano e caratterizzano il futuro del viaggio. Dall’Italia, meta tra le più ambite del mondo, alle destinazioni estere, passando dalle località a forte vocazione turistica a quelle emergenti.

Come da tradizione, ampio spazio sarà dedicato a Enit e alle Regioni d’Italia, con gli stand della Campania, padrona di casa, di Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Trentino, Sardegna, e Sicilia, con la rete dei territori sicani.

LE PAROLE DI PRIANTE

«La Bmt è un appuntamento importantissimo – dichiara Alessandra Priante, presidente Enit – In un momento fondamentale dell’anno, particolarmente interessante a livello turistico, consente di avere una visione non solo di quella che è l’offerta nel meraviglioso Sud e in tutta l’area del Mediterraneo, ma anche delle esigenze degli operatori in termini prospettici. È indispensabile fornire strumenti per affrontare una domanda che sta cambiando e attraverso Bmt tutte le nuove istanze potranno essere messe in evidenza: la Borsa Mediterranea del Turismo, infatti, è anche un grande momento di dialogo, di conoscenza, e di sviluppo di nuove proposte. Bmt è una fiera di grande successo, una fiera internazionale».

E aggiunge: «In questo senso, bene la dimensione del Mediterraneo declinata su un piano di collaborazione internazionale, che consiste nello sviluppare percorsi comuni con gli altri Paesi. È un grande punto di forza. E importanti sono anche i workshop, che toccano due elementi chiave per la destagionalizzazione: l’attenzione alla vacanza benessere e termale e all’incentive e congressi, con offerte valide per dodici mesi all’anno. L’Italia può iniziare a candidarsi per ospitare grandi congressi internazionali. In Bmt ci si interroga su tutto questo. La crescita della Borsa Mediterranea del Turismo, quindi, è centrale ed Enit Spa vuole dare un grande contributo».

VILLAGGIO ASTOI & CO

La Borsa Mediterranea del Turismo, organizzata da Progecta, prevede nei padiglioni aree dedicate all’outgoing e all’incoming, e la presenza dei più importanti player del settore, come Ita, Msc, Snav, oltre ai tour operator storici riuniti nel Villaggio Astoi.

«Partecipiamo con entusiasmo a questa 27ª edizione di Bmt, ormai evolutasi in evento praticamente nazionale. Lo facciamo ancora una volta tutti insieme – afferma il presidente Astoi, Pier Ezhaya – con la formula del Villaggio Astoi, convinti che sia indispensabile fare sistema prima di competere, a vantaggio di tutti. Dopo un 2023 vigoroso e incoraggiante, che ha visto recuperare i ricavi del 2019, il 2024 è partito con segnali incoraggianti e ci attendiamo una crescita del 10% rispetto all’anno appena concluso.

E sul compito dei t.o., spiega: «Abbiamo un ruolo attivo, da protagonisti, in un ramo imprescindibile dell’economia italiana; conosciamo il valore della nostra filiera che si traduce in responsabilità verso i nostri clienti, selezionando i prodotti e garantendo quelle tutele che solo il turismo organizzato può offrire. Buttati alle spalle gli anni bui del Covid, i tour operator sono tornati alla loro missione: consegnare alle persone esperienze uniche e indelebili. Ora la sfida è studiare i comportamenti d’acquisto dei viaggiatori futuri, così come opportunità e insidie che i grandi cambiamenti tecnologici stanno imponendo e imporranno in futuro al nostro settore, in particolare le declinazioni dell’intelligenza artificiale generativa. Abbiamo dimostrato di essere resilienti, dimostreremo di essere anche innovatori».

Saranno presenti anche le altre associazioni di categoria come MaaviFiavetAiditAiav e altri.

TRASPORTI

Per l’edizione 2024, Bmt conferma la partnership con Trenitalia, presente con uno stand e con l’offerta di sconti del 50% per viaggiare su Frecce e Intercity per raggiungere la fiera.

Con Gesac si farà il punto sull’inaugurazione del nuovo aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, la cui apertura è prevista per il prossimo 11 luglio. Nove le destinazioni già annunciate per Italia ed Europa: Nantes, Cagliari, Verona e Catania servite da Volotea; Milano Malpensa, Londra Gatwick, Berlino, Basilea e Ginevra, operate da easyJet. Un’offerta aggiuntiva a quella dello scalo di Napoli che conta su un network di qualità che, durante la summer, prevede quattro voli giornalieri per gli Stati Uniti effettuati dalle tre maggiori compagnie americane: United Airlines con doppio volo giornaliero per New York-Newark, Delta Air Lines con volo giornaliero New York- Jfk e American Airlines con volo giornaliero per Philadelphia.

Tra le compagnie aeree partecipanti ci sono: Air Marocco, che lancia la nuova rotta Napoli-Marrakech, China Airlines e Air China, con il Paese asiatico che raddoppia il proprio spazio espositivo.

Sul fronte crociere, anche Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line.

CROAZIA PAESE OSPITE D’ONORE

Sarà la Croazia il Paese ospite d’onore di questa edizione di Bmt con le sue 1.244 isole, eccellente offerta enogastronomica, natura selvaggia e incontaminata, numerosi parchi nazionali e naturali, di siti Unesco, città d’arte e anche di divertimento. Il tutto a due passi dall’Italia.

«L’Italia è uno dei mercati più importanti per la Croazia, dal quale abbiamo ottenuto ottimi risultati lo scorso anno – evidenzia la ministra del Turismo e dello Sport della Repubblica di Croazia, Nikolina Brnjac – Siamo particolarmente lieti che l’ingresso della Croazia nell’area Schengen e nell’Eurozona ci abbia avvicinato ancora di più e abbia reso più agevoli i viaggi. Per quanto riguarda gli obiettivi strategici, concentriamo le nostre attività sul rafforzamento della nostra posizione nella pre e post stagione. La Croazia può offrire ai turisti italiani attività tutto l’anno. Dalle attività nella natura, che comprendono vela e canottaggio, degustazione di cibi e vini autentici, un ricco patrimonio culturale, ai servizi nel turismo sanitario, per il quale il governo della Repubblica di Croazia ha stanziato fondi record per gli investimenti nelle infrastrutture, mentre per aumentare la qualità complessiva dei contenuti e dei servizi nel turismo entro il 2030 saranno stanziati 1,3 miliardi di euro. Crediamo che i turisti italiani, affezionati ospiti della Croazia, riconosceranno tutti i passi che abbiamo intrapreso per garantire loro un soggiorno ancora più piacevole».

Tra i Paesi esteri presenti: Caraibi, con la Repubblica Dominicana, le isole di Giamaica e Bahamas, e, poi, Grecia, Slovenia, Thailandia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Seychelles, Spagna, Svizzera, nuovo crocevia del turismo gastronomico, e la presenza dell’Associazione Delegati Ufficiali del Turismo Estero.

FORMAZIONE IN FIERA

Infine, numerose le occasioni di appuntamenti formativi in fiera, con quattro workshop – Incoming; Terme, Benessere & Vacanza Attiva; Incentive&Congressi; Turismo Sociale – e convegni incentrati sull’evoluzione del turismo sostenibile, il turismo di lusso, sull’intelligenza artificiale applicata al mondo dei viaggi, nell’ambito di un evento organizzato da Visit Italy in collaborazione con Bmt: le prossime tendenze saranno analizzate ponendo attenzione ai nuovi orientamenti di viaggio e all’influenza esercitata dall’Ai, stimolando un dialogo costruttivo su come prepararsi e adattarsi al futuro dinamico del turismo.

«A differenza di altri Paesi europei, in Italia non esiste una fiera unica che metta in relazione diretta offerta e domanda professionale, ma piuttosto si sono consolidati degli appuntamenti di area – sottolinea Domenico Pellegrino, amministratore delegato del Gruppo Bluvacanze – Bmt ha avuto il merito di aggregare e consolidare l’interesse del centro sud del Paese motivando gli investitori nazionali a presidiarla. La nostra è un’azienda al 100% di Msc Cruises e inevitabilmente Napoli è al centro dei nostri interessi. Un anno fa, il Gruppo Bluvacanze ha investito in una sede in centro, rappresentandovi tutte le sue business units e facendo nuove significative assunzioni: il retail del turismo, il tour operating e il business travel oggi “abitano” in via Depretis 40. E qui stiamo sviluppando attività dedicate al territorio. Ad esempio, per il tour operating Going ha a Napoli una centrale prodotto per i viaggi su misura, un servizio di assistenza emergency h24 che opera a livello internazionale, ma ha anche sviluppato pacchetti per i suoi resorts che partono direttamente dall’aeroporto di Capodichino. Per il Business travel, invece, Cisalpina Tours ha costituito a Napoli una struttura per la gestione operativa, assumendo giovani talenti del territorio. Per il retail, infine, abbiamo a Napoli un coordinamento di area del Polo distributivo di affiliazione Blunet, a cui aderisce anche lo storico e qualificato network Via Con Noi».

lagenziadiaviaggimag.it

Le vie dello shopping, il nuovo volto dei centri città

 

In uno scenario che vede molteplici alternative di shopping a disposizione dei turisti (e non solo), le vie dei centri città se caratterizzate da un’offerta e un’organizzazione di buon livello, vengono spesso preferite da coloro che decidono di recarsi nel nostro Paese per fare acquisti. Shopping Tourism ha riunito i rappresentanti dei principali “distretti” italiani per capire quali siano i punti di forza, ma anche le problematiche.

Roma e Milano

“La nostra realtà è nata 12 anni fa con l’obiettivo di valorizzare e tutelare l’Area del Tridente e degli esercizi commerciali che vi si trovano. -afferma Maria Letizia Rapetti, presidente dell’Associazione Via del Babuino Roma– Nel corso della nostra attività siamo riusciti a ottenere alcune migliorie nella nostra area come la piantumazione di 60 alberi, l’allargamento dei marciapiedi e un presidio fisso di vigili urbani per combattere l’abusivismo, c’è ancora il grande scoglio della spazzatura, ma ci stiamo impegnando per la risoluzione di questo problema. La zona, inoltre, entro il 2025 si arricchirà di numerose nuove aperture soprattutto per quanto riguarda il comparto dell’hotellerie”.

5Vie Art+Design Milano è il più antico distretto di Milano e da 11 anni è attivo nel capoluogo lombardo. “Il Comune ha cambiato approccio e ha lasciato sempre più margine a una sorta di autorganizzazione che ha agevolato le azioni di attività come le nostra. -afferma il presidente Emanuele Tessarolo- Il nostro obiettivo è mettere insieme piccole realtà per dialogare con le istituzioni. Milano è in una fase molto forte di sviluppo che coinvolge positivamente anche le periferie, purtroppo ci sono ancora alcuni disagi legati al traffico tuttavia il grande traino degli eventi rende vive diverse aree della città tutto l’anno.

Firenze e Venezia

Da 14 anni, invece, a Firenze opera lAssociazione esercizi storici fiorentini che raggruppa le botteghe con oltre mezzo secolo di storia alle spalle. “Tra le nostre nuove iniziative, la formazione del personale alberghiero per promuovere ai clienti la visita nei nostri negozi o laboratori ai quali possono partecipare” dichiara il presidente Gabriele Maselli.

Nel corso dei 32 anni di attività ha avuto la capacità di evolvere e svilupparsi insieme alla città che ultimamente è diventata, suo malgrado, l’emblema dell’overtourism. Si tratta dell’Associazione Piazza San Marco Venezia e ne parla il presidente Claudio Vernier. “La nostra lungimiranza consiste nell’aver avvicinato i turisti allo shopping sì, ma di settori estremamente differenti tra loro. Ad oggi contiamo oltre cento soci, 3500 dipendenti, siamo riconosciuti come associazione no profit impegnata nella tutela della città e riusciamo ad avere continuità nonostante l’avvicendarsi delle diverse amministrazioni che hanno anche preso esempio da alcune nostre iniziative come la formazione di steward per aiutare i turisti in città”.

Il boom di Napoli

Tra i centri dello shopping c’è anche il Distretto Chiaia Napoli. “Nella nostra città il centro storico non coincide con il cuore del commercio, si tratta quindi di un contesto un po’ speciale. -conclude Maura Pane, membro del direttivo- Il dialogo con le istituzioni è in divenire per risolvere ancora alcune questioni legate al decoro urbano che inevitabilmente influiscono sull’offerta. Napoli si sta affermando sempre più come destinazione turistica e non solo come punto di arrivo e di transito verso le isole, ma come vera e propria meta. I dati lo confermano, nel 2023 l’aeroporto di Napoli-Capodichino ha registrato 23 milioni di pax. Attualmente siamo al lavoro su un nuovo portale che raggruppi tutta l’offerta e allo stesso tempo valorizzi i nostri prodotti legati a shopping, cultura, food e ricettività”.

guidaviaggi.it

A marzo il turismo si trasferisce al Sud con la BMT Borsa Mediterranea del Turismo

 

La BMT si svolgerà dal dal 14 al 16 marzo nei locali del centro fieristico Mostra d’Oltremare di Napoli e vuole essere un punto d’incontro per gli operatori turistici nazionali ed internazionale che operano nel bacino del Mediterraneo.
La manifestazione, essenzialmente B2B ma aperta anche al pubblico, è arrivata alla 27 edizione e vedrà la partecipazione di oltre 400 espositori italiani ed esteri. Previsti 4 Workshop sui temi: Incoming, Incentive & Congressi, Terme benessere e vacanza attiva, Turismo sociale e 18 eventi tra convegni, presentazioni e corsi di formazione.
Sono circa 6.000 le agenzie di viaggio accreditate e si stimano in almeno 15.000 i visitatori professionali con la presenza di almeno 140 buyers nazionale e internazionali.
Il tema portante di questa edizione saranno le nuove frontiere del turismo emergente, inclusivo e sostenibile con l’esigenza di trovare un nuovo modo di operare, alla luce degli stravolgimenti causati dal Covid e dalle guerre e dalle proposte ed opportunità che sempre di più offre la rete.
Si parlerà delle offerte turistiche italiane con la presenza dell’Agenzia Nazionale del Turismo, Enit e di diverse Regioni: Campania, Toscana, Emilia Romagna, Trentino, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Lazio, Abruzzo e Sardegna.
Il paese ospite d’onore sarà, quest’anno, la Croazia con uno stand di 110 mq e la presenza del Ministro del Turismo Nikolina Brnjac e di numerosi operatori turistici.
Tra le presenze ricordiamo quella di ASTOI l’associazione che rappresenta i tour operator italiani che con il suo villaggio ASTOI, rinnovato ed ampliato, permetterà un concreto confronto dei tour operator con le agenzie di viaggi, mentre nel padiglione Wine, Food & Travel sarà possibile incontrare circa 100 aziende legate al turismo dei prodotti della terra.
Le giornate del 14 e 15 marzo sono riservate esclusivamente agli operatori del settore, mentre sabato 16 marzo, con orario dalle 10:00 alle 18:00, l’ingresso sarà possibile anche al pubblico.
in wptravelblog.it

Gli Dei ritornano, a Napoli le scoperte di San Casciano

 

Tra Etruschi e Romani, attraverso i secoli, alla scoperta dei misteri nelle acque calde nel territorio dell'antica città-stato di Chiusi: raccontano nuove meravigliose storie i quattro reperti inediti nella mostra "Gli Dei ritornano.

I bronzi di San Casciano" al Mann fino al 30 giugno, dopo la prima tappa al Quirinale, ospitata nelle nuove sale del terzo piano e inaugurata dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Statua iconica, e appena restaurata, è una figura femminile ( II secolo a.C.) con le mani aperte per la preghiera.

L' orante indossa un chitone e un mantello, il suo viso è incorniciato da una chioma finemente pettinata e lunghe ed eleganti trecce. E' stata rinvenuta nell'insieme di offerte all'interno della vasca sacra, in un gruppo di statue che abbracciavano un grande tronco di quercia: era deposta a testa in giù, come a voler rivolgere la sua preghiera verso il cuore della sorgente termale. La mostra presenta gli straordinari ritrovamenti effettuati nell'estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande. Il secondo inedito è la base di un donario in travertino, che eccezionalmente presenta un'iscrizione 'bilingue', in etrusco e in latino: '(Io sono il) Nume della Fonte - (Iosono il) Fonte Caldo', ed a parlare è la divinità stessa.

Dalla campagna di scavo del 2023 provengono numerosi nuovi bronzi, riconducibili alle pratiche religiose e rituali di questo luogo di cura termale: tra questi ecco, probabilmente, un rene miniaturizzato. Infine, intagliato in un prezioso frammento di cristallo di rocca vi è un pendente a forma di pesciolino, materiale questo ritenuto portatore di numerose proprietà benefiche e mediche, oltre ad essere usato come lente ustoria per curare le ferite. Inoltre interpretato come ghiaccio pietrificato, era reputato utile a preservare il sonno dei defunti e a ritardarne il disfacimento del corpo. Fra le opere a Napoli, la statua in marmo dell'Afrodite del tipo di Doidalsas, copia romana di età traianea (II secolo d.C.) da un originale ellenistico, rinvenuta nel Cinquecento presso la sorgente della Doccia della Testa. Dalla vasca sacra del Bagno Grande, proviene invece la statua in bronzo di Apollo in atto di scagliare una freccia (100 a.C).

Tra i votivi anatomici che riproducono parti del corpo umano c'è anche un orecchio in bronzo con la dedica alla Fortuna primigenia, e monete romane offerte in età imperiale. Il fulmine in bronzo rimanda al rito del fulmine sepolto, in base al quale tutto ciò che all'interno di un tempio veniva colpito doveva essere sepolto, così come il fulmine stesso. E tale strato di laterizi sigillò l'antica vasca etrusca, aprendo la strada alla monumentalizzazione del santuario in età romana, durante il regno di Tiberio (I secolo d.C.). "Abbiamo già proceduto all'acquisto di un palazzo cinquecentesco nel centro storico di San Casciano e ciò renderà possibile presto l'apertura di un museo che diventerà la nuova casa di questi reperti. La ferma volontà di mantenere il legame inscindibile delle scoperte con il territorio è parte costitutiva del progetto di valorizzazione dell'identità delle nostre comunità locali" ha sottolineato Sangiuliano. La mostra è curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli. Gli scavi (che continueranno nei prossimi mesi) sono in concessione al Comune senese dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio con la tutela della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, il coordinamento scientifico è dell'Università per Stranieri di Siena.

ansa.it

A Napoli la 5^ edizione di HospitalitySud, appuntamento per operatori hotellerie ed extralberghiero

HospitalitySud, dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, avrà luogo mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio 2024 a Napoli, presso la Stazione Marittima. La scelta di Napoli intende rendere protagonista la capitale del Mezzogiorno, in virtù dell’ampio bacino di operatori presenti sul territorio non solo cittadino ma anche provinciale, basti pensare a Sorrento, Ischia, Capri, le aree dei Campi Flegrei e vesuviane, ma soprattutto accompagnare la crescita record dell’industria turistica nel Sud Italia, che si riflette nella maggiore richiesta di forniture e servizi da parte del mondo dell’ospitalità.

Patrocinano l’evento Comune di Napoli, Regione Campania, Unione Industriali Napoli, Federalberghi Napoli, Confesercenti Napoli e collaborano le principali organizzazioni datoriali nazionali del comparto alberghiero e non solo (Confindustria Alberghi, Assohotel Confesercenti, Assosistema Confindustria, Abbac), le associazioni professionali (ADA Associazione Direttori Albergo, AIHAssociazione Italiana Housekeeper, AIS Associazione Italiana Sommelier, AMIRA Associazione Maitres Italiani Ristoranti ed Alberghi, LE CHIAVI D’ORO FAIPA Federazione delle Associazioni Italiane dei Portieri d’Albergo e Front Office, FIC Federazione Italiana Cuochi), la Fondazione e l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia, l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, l’ADI Campania Associazione per il Disegno Industriale. Partner ufficiale: Blastness.

L’attività di divulgazione sta interessando oltre 30.000 strutture alberghiere ed extralberghiere del Centro Sud Italia che avranno accesso GRATUITO con la possibilità di registrarsi prima attraverso la piattaforma Eventbrite: https://hospitalitysud2024.eventbrite.it

HospitalitySud, ideato dalla Leader srl, è un appuntamento per gli operatori del mondo Ho.Re.Ca., in particolare per titolari, manager, impiegati, consulenti di: Hotel, Resort, Ville, Dimore Storiche, Relais, Country House, Agriturismi, Villaggi, Camping, Glamping, Bed&Breakfast, Affittacamere, Case Vacanza, Ostelli, SPA-Terme. Gli addetti ai lavori potranno visitare il Salone Espositivo per incontrare le aziende e partecipare ai Seminari di aggiornamento e di formazione e agli Incontri professionali su tematiche di interesse.

“Una opportunità unica con una offerta espositiva variegata con relatori di prestigio e architetti internazionali, un evento unico nel Sud Italia quale appuntamento dedicato al mondo dell’ospitalità sia alberghiera che extralberghiera, rivolto ai titolari di strutture, ai manager, ai direttori, alle diverse figure professionali che gravitano nel settore dell’ospitalità, interessati al segmento dedicato ai prodotti delle diverse aree merceologiche, ma anche ai servizi legati alla rete, ai social e alla innovazione tecnologica, dalla fornitura di reti, alla gestione o il posizionamento sul web, la disintermediazione, così come sono preziose le figure dei consulenti, quali commercialisti, ingegneri, architetti e interior designer solo per citare qualche esempio, o il recruitment del personale. HospitalitySud è un momento importante tra gli albergatori e i servizi, perché è una opportunità di incontrare esperti per risolvere la gestione del quotidiano delle nostre strutture e rende la manifestazione completa. Occorrono competenze specifiche del personale, sempre più attenzione verso i servizi offerti, valorizzazione delle eccellenze locali come elementi distintivi del territorio”, ha detto Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore di HospitalitySud.

Per ulteriori informazioni: www.hospitalitysud.it

A febbraio torna a Napoli la 5ª edizione di HospitalitySud

 

La 5^ edizione di HospitalitySud, salone dedicato alle forniture, ai servizi, alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, avrà luogo mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio 2024 a Napoli, presso la Stazione Marittima.

HospitalitySud, ideato e organizzato dalla Leader srl, è il prestigioso appuntamento del Sud Italia per gli operatori del mondo dell’ospitalità, in particolare titolari, manager, personale e consulenti di: hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, glamping, b&b, affittacamere, case vacanza, ostelli, spa-terme.

Gli addetti ai lavori potranno visitare gratuitamente il Salone Espositivo per incontrare le aziende e partecipare ai seminari di aggiornamento e di formazione e agli incontri professionali su tematiche di interesse.

HospitalitySud si svolge con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania, dell’Unione Industriali di Napoli e di Federalberghi Napoli, in collaborazione con EHMA Italia – European Hotel Managers Association e Solidus “I Professionisti dell’Ospitalità”.

Con la prestigiosa offerta espositiva e il ricco programma di seminari e incontri gratuiti a cura di esperti del settore e degli Ordini e delle Associazioni Professionali, HospitalitySud è il principale riferimento per tutti gli operatori dell’ospitalità del Sud Italia. www.hospitalitysud.it

travelnostop.com


Napoli Capitale Europea dello Sport 2026

 

“Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”: una vittoria frutto dell’illuminata e appassionata sinergia e collaborazione istituzionale tra il CONI Campania, il Comune di Napoli, l'USSI Campania e tutte le istituzioni, sportive e politiche, locali e nazionali, che hanno sposato l’idea di riportare Napoli al centro del movimento sportivo internazionale, appena quattro anni dopo il successo dell’Universiade 2019.

Una scelta arrivata dopo una lunga selezione internazionale che ha visto superare le agguerrite candidate città rivali come la georgiana Tbilisi, fino al testa a testa decisivo con la spagnola Saragozza.

Grazie alla valutazione del report presentato dall’Università di Kosice alla Commissione europea ACES Europe, e dopo la visita in città per gli ultimi sopralluoghi di fine ottobre, del presidente Gianfranco Lupattelli e il segretario generale Hugo Alonso, è stata riconosciuta la validità della candidatura presentata da Napoli e, in particolare, il possesso dei requisiti legati a progetti che seguono i principi etici dello sport.

Tutte le potenzialità della città erano state inserite nel Bid Hoffer, l’elegante dossier di 180 pagine, nel quale erano state raccolte le eccellenze di Napoli: la sua storia, l'arte, le bellezze naturali, la vita sportiva, i suoi grandi campioni, le società centenarie, tutte le infrastrutture sportive indoor e outdoor, gli eventi sportivi nazionali e internazionali in programma, le strutture di accoglienza, le misure per l'integrazione, le pari opportunità attraverso lo sport, soprattutto la grande tradizione di quello paralimpico, la mobilità sostenibile e le azioni per favorire il turismo sportivo, oltre a tanto altro, capace di produrre un impatto sociale, civile e culturale.

Sarà l’occasione per far crescere soprattutto un’immagine dello sport all’insegna del suo valore sociale e educativo, lo sviluppo di una dimensione umana, della sana competizione e della capacità di creare comunità, anche come elemento di richiamo per un turismo speciale e di qualità.

“Napoli è città sportiva da sempre, fin dai tempi della Lampadedromia in onore della Sirena Partenope e delle Isolimpiadi in epoca augustea – ha sottolineato il presidente del CONI Campania, Sergio Roncelli – e vanta, ancora oggi, un'importante tradizione di eventi nazionali e internazionali e la storica presenza di gloriose società sportive, circoli, associazioni private e annovera nelle varie discipline campioni nazionali e olimpici, che nel tempo hanno fatto la storia sportiva di Napoli e dell'Italia. L’attività sportiva in città si sviluppa in grandi e piccole strutture pubbliche e private, indoor e outdoor”.

Un riconoscimento prestigioso che consacra Napoli protagonista assoluta dello sport internazionale, un grande successo e una magica avventura tutta da vivere con entusiasmo, con già un calendario di oltre cinquanta eventi sportivi di respiro internazionale per il 2026.

Don Rosario Accardo, Incaricato diocesano per lo sport di Napoli 

Napoli si aggiudica l’European Coral Reef Symposium (ECRS) 2024


L’International Coral Reef Society (ICRS) sceglie l’Italia, con Napoli come sede, per l’evento del proprio Capitolo Europeo. L’European Coral Reef Symposium si terrà presso Città della Scienza e la StazioneZoologica Anton Dohrn, dal 2 al 5 luglio 2024.
L’enorme attrattiva esercitata dal nostro Paese e dalla città di Napoli, legata alla preparazione scientifica delle principali Università italiane coinvolte nel comitato organizzatore, è stata l’elemento di forza della candidatura di Napoli come sede del convegno. Il capoluogo campano ha sbaragliato la concorrenza, grazie all’intenso lavoro del PCO Symposia, presieduto da Patrizia Pasolini, con il quale ha collaborato il Convention Bureau di Napoli.
“Dopo aver proposto la candidatura dell’Italia, i competitor hanno fatto un passo indietro riconoscendo il fascino e l’efficienza del nostro Paese – dichiarano da Symposia – Successivamente abbiamo individuato Napoli che
aveva tutte le carte in regola per ospitare l’evento, dalle infrastrutture alla storia”.
Si tratta della versione europea dell’International Coral Reef Society (ICRS), e viene organizzato ogni 4 anni. L’ultima edizione, tenuta ad Oxford, risale, però, al 2017, poi la lunga attesa per la pandemia, fino all’assegnazione a Napoli 2024, che vedrà, nel ruolo di Chair della conferenza, il Prof. Massimo Ponti, dell’Università di Bologna, e il Prof. Carlo Cerrano, dell’Università Politecnica delle Marche. Saranno oltre 600 i partecipanti, scienziati e studiosi di provenienza internazionale, che si confronteranno in un luogo che, da alcuni anni, ha affiancato al turismo tradizionale anche quello scientifico.
“Il ruolo del PCO è stato fondamentale per la candidatura di Napoli al posto di altre città italiane – dice Giovanna Lucherini, direttrice del Convention Bureau di Napoli – Il successo della candidatura è stato la conseguenza di un lavoro di squadra fra diversi mattori che hanno messo a disposizione le loro straordinarie competenze, a partire proprio dalle sedi del congresso”.

travelnostop.com

Una mostra sui d'Avalos, una famiglia nel segno del potere. Napoli, esposti fino al 29 settembre documenti archivio salvato


Inventariati e alcuni pezzi anche digitalizzati: uno degli archivi privati fra i più importanti d'Italia sta svelando i suoi segreti. È l'archivio della famiglia principesca d'Avalos.

Alla fine del 2019 le oltre 150 casse con il corpus della documentazione sono state depositate nell'Archivio di Stato di Napoli. Ciò anche per sottrarlo a dispersioni e danneggiamenti: questa circostanza ha consentito di avviare un complesso progetto di riordino e inventariazione curato dalla Sovrintendenza campana che, con fondi ministeriali, ha finanziato l'impiego di 15 giovani archivisti e paleografi. Un patrimonio documentario (mai esposto al pubblico), contenuto in un inventario analitico di circa 500 pagine su una storia che abbraccia oltre mezzo millennio: assomma 1.202 pergamene, fra il 1257 e il 1883, e oltre 120 metri lineari di documenti, racchiusi in 460 faldoni. Quaranta documenti originali sono esposti nella mostra "I d'Avalos. Nel segno del potere", inaugurata oggi, con l'intervento del presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, nella sede della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica, nel salone delle Feste di Palazzo Carafa (rimarrà aperta fino al 29 settembre). La mostra, curata da Gabriele Capone e Paola Vona, fa parte della Rassegna "Carte in Arte. Storie e vicende tratte dagli Archivi napoletani", finanziata dalla Regione nell'ambito del Piano strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022 - Sistema Mostre. Nell'esposizione emerge il ruolo fondamentale di questa famiglia nelle vicende storiche, amministrative, culturali, sociali e persino mondane dell'Italia meridionale - ma ebbe anche tenimenti nel Ducato di Milano - a partire da Innico I e dai suoi due fratelli, Alfonso e Rodrigo, che seguirono Alfonso V d'Aragona, incoronato re di Napoli nel 1442. La mostra si declina in varie sezioni: attestazioni di fedeltà alla Corona, privilegi, onorificenze, potere al femminile, documenti sulla loro attività di condottieri di compagnie d'armi e comandanti generali alla Battaglia di Pavia, carte e registri sull'amministrazione dei territori e della giustizia, l'attività su Napoli. Una selezione degli esemplari più significativi di pergamene anche miniate, lettere persino cifrate, piantine di possedimenti, cabrei acquerellati, rescritti e donazioni reali, documenti contabili riguardanti gli immensi feudi familiari. L'azione di recupero è stata svolta dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, diretta da Gabriele Capone, col sostegno del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli. Varie vicissitudini, a partire dagli anni Sessanta, sono state superate con una custodia del Fondo, detenuto dall'ultimo erede, il principe Andrea d'Avalos, nell'Archivio di Stato. All'inaugurazione e al convegno introduttivo, coordinato dalla giornalista Natascia Festa, sono intervenuti anche il capitano Massimiliano Croce del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione, Mauro Gambini de Vera d'Aragona, studioso di araldica.

ansa.it

Nasce il Museo Jago, nuovo luogo di cultura Napoli


                                                    Fiorella Mannoia al Museo di Jago

NAPOLI - Folla a Napoli alla inaugurazione dello Jago Museum alla Sanità, nella chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi che riapre dopo anni. La Chiesa da oggi diventa un nuovo luogo da visitare per i turisti ma anche per i napoletani appassionati d'arte che stanno ora conoscendo la Pietà di Jago che è stata realizzata dall'artista nell'ultimo anno.

La scultura in marmo a grandezza naturale che rappresenta una rielaborazione in chiave moderna di un momento di raccoglimento e di dolore, ha colpito ieri i 5000 visitatori che all'apertura del Museo.
    Una lunga coda in attesa si è formata nelle strade del rione Sanità all'ingresso del Museo raggiungendo sia il Borgo dei Vergini che via Foria.
    E' iniziata quindi bene l'avventura dell'artista con i giovani del Rione Sanità che insieme nel nuovo museo hanno portato anche il gruppo scultoreo inedito, raffigurante Aiace e Cassandra. All'inaugurazione hanno partecipato a sorpresa i Negramaro con una performance. Il nuovo polo museale si pone oggi come protagonista di due progetti che stanno contribuendo a dare forma ai sogni dei giovani del Rione Sanità: il progetto "Luce al Rione Sanità" e il progetto "Tornaccantà".
    L'investimento fatto, con l'apertura della Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi e del nuovo museo, è ancora una volta sul capitale umano, definito la vera ricchezza di ogni territorio. Un modo per riqualificare beni artistici in stato di abbandono e formare, contemporaneamente, giovani del territorio affinché possano trovare nuove opportunità occupazionali legate al mondo dell'arte e del turismo diventando manager dello spazio, generando futuro per la comunità e per se stessi.

ansa.it

Gallerie d'Italia compie un anno e arriva Schifano 2 giugno la nuova mostra nella sede napoletana di via Toledo


Compie un anno il museo delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo nella nuova sede napoletana di via Toledo e festeggia con una mostra in arrivo: "Mario Schifano: il nuovo immaginario. 1960-1990", a cura di Luca Massimo Barbero, dal 2 giugno al 29 ottobre 2023.

Oltre 50 i lavori, anche dal Museo del Novecento di Milano e dalla Galleria Internazionale d'Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia, oltre che dalla collezione e da altri prestatori, in collaborazione con l'Archivio Mario Schifano.
    Il programma 2023 si completa con "Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo", prima mostra in Italia dedicata al grande pittore di paesaggio (Vienna 1787 - Dresda 1828) che ispirò la scuola di Posillipo (dal 24 novembre, fino al 7 aprile 2024 ).

    Diecimila metri quadrati con una offerta espositiva dall'archeologia al contemporaneo, star "Il Martirio di Sant'Orsola'" di Caravaggio, sempre in dialogo con le principali istituzioni culturali del territorio (dal MANN a Capodimonte al Conservatorio), Gallerie d'Italia fa il bilancio dei primi 12 mesi della nuova sede: due grandi esposizioni di successo come "Restituzioni" e "Artemisia Gentileschi", oltre 100 eventi, 25.000 studenti accolti in 1000 visite e laboratori.
    "Le Gallerie d'Italia di Napoli sono un luogo sempre più aperto e florido di progetti originali - dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d'Italia - Triplicando gli spazi con la nuova sede, Intesa Sanpaolo ha voluto rafforzare l'impegno verso il territorio, ampliando l'offerta culturale e aumentando le attività per il pubblico, con particolare attenzione alla proposta didattica. Grazie a un lavoro radicato e diffuso con le principali realtà cittadine, in dialogo con i più importanti musei del mondo, contribuiamo alla grande vivacità culturale che caratterizza questa straordinaria città".

ansa.it

Nel cuore di Napoli i turisti affollano San Biagio dei Librai alla ricerca del sacro e profano in chiave scudetto. Tra Pulcinella e gli amuleti della tradizione i volti degli eroi del momento

spaccanapoli maradona santo per festa scudetto napoli 

 AGI - Le benedizioni le dispensa Pulcinella, che celebra il rito del sale, da buttarsi alle spalle. All’ingresso della cappella dei Padri Crociferi c’è l’icona di Maradona, con tanto di aureola. Nel presepe Osimhen e gli altri fanno da pastori, intorno al ‘bambinello’, che ha la chioma riccia e scura del Dios. Sacro e profano si mescolano come sempre a Spaccanapoli. Il decumano di San Biagio dei Librai è un formicaio di turisti che barcollano tra vetrine che dispensano fritti napoletani a qualsiasi ora e bancarelle abusive con la solita mercanzia di souvenir iconici: il magnete del Vesuvio, la maschera di Pulcinella, o per celebrare l’attualità, i volti calamitati del Napoli di oggi, senza dimenticare il passato, che ha un solo nome e un solo numero, il 10 di Diego Armando Maradona. E il passaggio si fa sempre più stretto sotto un tetto di nastri bianchi e azzurri  e striscioni che celebrano i campioni di oggi. C’è spazio anche per un selfie con Pulcinella e uno scatto per il “cimitero” delle avversarie che Enzo ha allestito davanti alla sua ferramenta. Ha tirato fuori anche i pizzi della nonna e acceso qualche lumino per porre una lapide sulle avversarie. I venditori ambulanti seducono i turisti con l’immancabile “cuorniciello”. Amuleto di consolidata fama, pare però che se il Napoli dovesse realizzare con tanto anticipo il sogno dei suoi tifosi, il cornetto rosso, seppur di plastica cinese, sarà in grado di esaudire anche i desideri che non si hanno ancora.

A Napoli la prima monografica su Artemisia Gentileschi

NAPOLI - Il percorso di vita e d'arte di Artemisia Gentileschi nelle opere esposte nella sale del Museo diocesano di Napoli in occasione della mostra 'Artemisia Gentileschi tra Roma, Firenze e Napoli'. L'esposizione, realizzata con il sostegno della Regione Campania, sarà aperta al pubblico da domani 29 aprile e fino al 3 luglio.

Oggi la visita in anteprima del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, accolto dal vicario per la cultura della Curia di Napoli, padre Adolfo Russo. La mostra, curata da Pierluigi Leone de Castris, vuole provare a collegare l'attività napoletana alla formazione e alle tappe fiorentine e romane della carriera della pittrice. Un'esposizione che regala al visitatore opere molto note ed alcune invece quasi sconosciute ed è realizzata grazie a importanti prestiti giunti dalla Galleria degli Uffizi e di Palazzo Pitti a Firenze, dal Museo di Capodimonte di Napoli e da altri musei e Fondazioni e da alcuni collezionisti privati. La mostra vuole rendere omaggio a quest'artista che ha avuto un ruolo nella formazione del linguaggio degli artisti meridionali del 'secolo d'oro'. Il tratto distintivo dell'esposizione è il suo essere incentrata sulla vita, sulla formazione e sulla carriera dall'artista e anche sul suo rapporto con l'opera del padre Orazio o con la lezione di Caravaggio. Tra le opere esposte nelle sale del Museo Diocesano di Napoli le sue tante interpretazioni del soggetto di Giuditta, a cominciare da quella precoce del Museo di Capodimonte fino a quella della Galleria Palatina e della Galleria degli Uffizi a Firenze, che rappresentano forse la traduzione più efficace, originale e violenta del soggetto per almeno due volte prescelto da Caravaggio. Certo è che sia a Roma, sia a Firenze che a Napoli, i luoghi dove più a lungo Artemisia Gentileschi si trovò a lavorare, la sua pittura forte, naturalista, ma insieme preziosa e raffinata, riscosse grande successo sia presso i collezionisti che presso i maggiori pittori del tempo che con lei si trovarono a interloquire e a collaborare. La mostra si compone di quattro diverse sessioni: La giovinezza, la formazione con Orazio e i primi successi (1593-1620); Autoritratti, Giuditte e altre eroine; Gli anni della maturità (1620-1654) e Artemisia a Napoli (1630-1654). L'attività di Artemisia a Napoli copre venticinque anni e, per quanto interrotta dal soggiorno a Londra (1638-1640), rappresenta la tappa più lunga della sua carriera di pittrice. La sua produzione di questi anni è vasta e comprende pale d'altare e quadri sacri come le tele di Pozzuoli, l'Annunciazione datata 1630 del Museo di Capodimonte o la Nascita del Battista del Prado, parte di una serie destinata al Palazzo Reale del Buen Retiro cui collaborò anche il napoletano Stanzione, e storie e figure di eroine. A Napoli Artemisia Gentileschi, come si evince da documenti, collaborò con numerosi altri pittori: Onofrio Palumbo, Bernardo Cavallino, Micco Spadaro, Viviano Codazzi, Giuseppe Di Franco, Titta Colimodio. Collaborazioni e anche influenze con altri naturalisti locali, come Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro o lo stesso Massimo Stanzione, si ravvisano in opere quali la Galatea della National Gallery di Washington, nella Betsabea di Columbus, nella Susanna e nella Corisca di due raccolte private di Londra e di Napoli, nel Giudizio di Paride dell'Accademia di Vienna, nel Lot e le figlie di Toledo (Ohio) o anche in varie mezze figure di Sante.

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Nella Galleria Principe a Napoli apre un caffè letterario

 

NAPOLI - Da oggi nella Galleria Principe di Napoli, nel cuore del centro storico della città, c'è 'ScottoJonno', caffè letterario e prima biblioteca diffusa gratuita che fa del bookcrossing e del libro sospeso alcuni dei suoi punti di forza.

Un'apertura che arriva non solo in un luogo su cui l'amministrazione comunale sta lavorando per garantire recupero e rilancio, ma anche in un momento in cui i luoghi storici della cultura e le librerie faticano.
    "Ho sempre pensato che ci sia bisogno di spazi reali e virtuali - ha spiegato Luca Iannuzzi, amministratore unico di Tesoreria srl - dove si naviga, si lavora per ricostruire e conservare il tessuto della memoria e viaggiare all'infinito con la lettura.

Mi piace pensare di poter offrire ai visitatori anche un importante spaccato della storia del Regno borbonico e di storia d'Italia". La società ha partecipato al programma Common Gallery, ideato dall'assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, a seguito del quale sono stati assegnati i locali che l'imprenditore ha provveduto a recuperare e ristrutturare. Tre i piani su cui si sviluppa il progetto: 110mq destinati all'esposizione di libri e oggetti; 60 mq per aree tematiche di somministrazione; 197 mq destinati a servizi, editoria, uffici e infopoint, ludoteca, aree comuni di lettura, caffetteria e ristorazione. Un progetto che gode della collaborazione della Fondazione Guida alla Cultura e di Guida Editori.
    "Quando mi è stato presentato il progetto - ha affermato Diego Guida - ho subito voluto raccogliere l'invito: costruire insieme un nuovo contest di qualità anche culturale è stata per me una sfida da raccogliere. Questi spazi ospiteranno autori, personaggi della cultura nazionale, laboratori per i più giovani, presentazioni di libri, corsi per scuole, eventi per la promozione e diffusione della lettura". Nella biblioteca già oggi sono esposti migliaia di volumi messi a disposizione da utenti. I visitatori attraverso un'App potranno visionare e consultare l'intera collezione di libri. Il locale sarà aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 8.45 alla mezzanotte.
    "La cultura non è una 'pazziella' - ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni - ma è una grande differenziazione ed è uno strumento che può far cambiare un luogo facendo appello alla profondità storica. Per portare via con sé da un luogo qualcosa di speciale, bisogna capirne la tradizione e la Galleria Principe e tutto il distretto sono identitarie di Napoli, sono pezzi di noi". (ANSA).

Napoli. Restaurata la facciata del Gesù Nuovo e il suo misterioso bugnato "a piramide"

È stato presentato oggi a Napoli il restauro della facciata della chiesa del Gesù Nuovo. Promosso dai Gesuiti (Provincia euro-mediterranea della Compagnia di Gesù), l'intervento restituisce un’opera iconica del tessuto partenopeo. Gli interventi hanno interessato il bugnato (unico esempio in città), gli elementi marmorei del fregio e dei finestroni. I lavori si sono resi necessari in seguito alla caduta di calcinacci e di una parte del finestrone principale, avvenuta il 15 dicembre 2017. Durati un anno e curati dalla Soprintendenza, hanno interessato un prospetto di dimensioni monumentali, lungo circa 56 metri e alto 31 metri. Nella chiesa del Gesù Nuovo è tra l'altro sepolto san Giuseppe Moscati.

I restauri hanno riscoperto le tonalità originarie del piperno con cui è realizzato il bugnato, che precede la chiesa stessa: «Da oggi – ha spiegato il teologo gesuita padre Jean-Paul Hernandez – può essere ammirato così come le potevano vedere i loro costruttori nel 1470. Infatti, all’origine, questa era la facciata del palazzo nobiliare che i principi Sanseverino di Salerno fecero costruire in un luogo di Napoli da dove potevano, a quei tempi, facilmente osservare il porto. In una lapide conservata sulla sinistra della facciata compare anche il nome dell’architetto: Novello di San Lucano. I Gesuiti hanno deciso di conservare il bugnato e la struttura, aggiungendo le parti in marmo bianco, che simboleggiano i due angeli che si trovavano all'interno del tempio di Gerusalemme. È come dire che chi entra in questa chiesa può fare un'esperienza simile a quella che si faceva nei racconti biblici».

La forma piramidale del bugnato e l'aspetto insolito della facciata hanno stimolato la fantasia della popolazione e la nascita di interpretazioni leggendarie. In particolare è stato pensato che la facciata fosse legata a un messaggio segreto che, secondo la leggenda partenopea, è "scritto" nei simboli misteriosi incisi in alcune delle pietre che lo compongono. «In realtà - precisa Hernandez - il bugnato è un modo simbolico di voler raccogliere tutta l'energia solare, come accade con le piramidi. Qualcuno ha pensato che qui avessimo una sorta di messaggio esoterico, ma molto probabilmente sono solo i segni degli scalpellini lasciati dalle diverse maestranze».

Franco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, ha ribadito la «volontà della Compagnia di Gesù di recuperare un simbolo per la città e per la Chiesa tutta e di restituire bellezza ad un luogo in cui ci si prende cura del prossimo».

L'ingegnere Gianfrancesco Bidello, che ha curato il restauro, ha spiegato che «si tratta di un intervento di notevole difficoltà su una struttura sulla quale non si operava da circa 40 anni». Si è dovuto anche porre rimedio a interventi precedenti sul bugnato non eseguiti correttamente. «Abbiamo eliminato gli strati di lavorazione e di tinteggiatura - racconta Bidello - dove abbiamo trovato tracce di una resina acrilica, il paraloid, oltre a incrostazioni, dovute ad agenti atmosferici e al traffico». Oggi la piazza non è più accessibile alle auto.

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