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Monte Sant'Angelo, cinque eventi

 © ANSA

BARI - Monte Sant'Angelo, pesino dauno arroccato sul promontorio del Gargano, è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell'Umanità tutelato dall'UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (2011, nell'ambito del sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)"), e le faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell'ambito del bene transnazionale "Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa"). Una "responsabilità enorme", un 'brand' che può essere un fattore decisivo di sviluppo e che l'amministrazione comunale intende sostenere promuovendo una serie di iniziative di valorizzazione.
    Si parte il 30 aprile con l'International Jazz Day; dal 4 al 12 maggio la prima edizione di "Michael. Festival del patrimonio culturale, spirituale, naturale, enogastronomico"; il 25 giugno "Monte Sant'Angelo Longobarda", per il settimo anno dal riconoscimento del sito seriale "I Longobardi in Italia"; il 7 luglio un evento ricorderà il primo anno dal riconoscimento Unesco delle faggete vetuste della Foresta Umbra e tra ottobre e novembre la prima edizione della "Settimana dell'Educazione" con gli Istituti scolastici.
    Negli ultimi anni, inoltre, precisa un comunicato, a Monte San'Angelo sono arrivati altri importanti riconoscimenti: nel 2014, il National Geographic inserisce la Sacra Grotta dell'Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo: la Grotta di Monte Sant'Angelo è l'unica italiana presente nella classifica dell'autorevole rivista americana; nel 2017 Skyscanner (tra i maggiori motori di ricerca relativi ai viaggi) inserisce Monte Sant'Angelo tra le venti città più belle d'Italia; sempre nel 2017, la Regione Puglia inserisce il Comune nell'elenco regionale dei "Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte"; nel febbraio 2018 la guida verde della Michelin assegna il massimo riconoscimento al centro storico, le tre stelle.
    (ANSA).

Il 2016 sarà un anno molto intenso per il Vaticano e il turismo religioso

Il 2016 sarà un anno molto intenso per il Vaticano e il turismo religioso, visto il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Ricco di eventi religiosi e in attesa di milioni e milioni di pellegrini, oltre alla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, che avverrà il 4 settembre 2016, l’altro evento clou sarà l’ostensione di Padre Pio e del santo cappuccino Leopoldo Mandic in Vaticano. Una notizia di cui si parlava da un po’, ma di cui ancora non si conosceva la data, che a quanto pare sarà proprio il 10 febbraio 2016, non a caso il mercoledì delle ceneri
Ma cos’è l’ostensione? Si parla di ostensione quando reliquie sacre o ostie consacrate vengono esposti ai fedili, in modo tale che questi ultimi possano fare loro visita.
L’ostensione dei due santi porterà moltissimi fedeli in pellegrinaggio a San Pietro per tutta la durata dell’evento, che dovrebbe corrispondere a circa due o tre settimane e già si presenta come uno dei principali e più importanti eventi clou del Giubileo 2016.
Non è un caso che a San Giovanni Rotondo l’atmosfera sia già molto carica e sentita, a causa dei preparativi già avviati per il trasferimento della salma.
Non solo Padre Pio: l’ostensione riguarderà anche il frate cappuccino Leopoldo Mantic (al secolo Bogdan Ivan Mandic), nato a Castelnuovo (nell’attuale Montenegro) nel 1866 e santificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1983.
aciclico.com

A Pietrelcina itinerario dell'anima. Nell'antico borgo le pietre raccontano la storia e la vita di padre Pio

di Marzia Giglioli)


Sono passati 10 anni dalla canonizzazione di Padre Pio e il 16 giugno a San Giovanni Rotondo e a Pietrelcina si ricorderà quella che è la data più importante, quella che ha coronato la sua intensa vita spirituale. Due luoghi che costituiscono il filo per conoscere più a fondo il suo misticismo, ma anche la sua umanità. A Pietrelcina uno sperone roccioso dà il benvenuto al visitatore: è la “Morgia” che Padre Pio ricordava sempre e che ritorna spesso nelle sue biografie e che sovrasta Vico Storto Valle dove nacque Francesco Forgione. Qui nasce il cammino spirituale di Padre Pio tra la gente dell’antico rione del “Castello”.

E c’è ancora Cosimo, 90 anni, che ha conosciuto Padre Pio e che parla sempre volentieri dei loro incontri, narrando episodi lontani e suggestivi. I sassi, le case, gli scalini, gli anfratti, tutto ricorda la vita di padre Pio a Pietrelcina. E intorno c’è il fascino suggestivo delle colline del beneventano. Ma sono soprattutto le pietre a raccontare la vita di padre Pio quelle delle antiche mura, tra vico Storto Valle e quelle della chiesa di Sant’Anna dove passava ore a pregare. E c’è il Convento, costruito per volontà dello stesso padre Pio, che in quel luogo sentiva un coro degli Angeli e che potè essere costruito grazie alla benefattrice americana Mary Pyle e accanto al quale sorge la Chiesa dedicata alla Sacra Famiglia.

Ma il racconto passa anche attraverso le mura delle sue case natali, i luoghi dove tutto ebbe inizio In Vico Storto Valle si trova la Torretta, la casa dove il futuro santo iniziò le sue meditazioni. Un’unica stanza fatta di poche cose come erano tutte le case di Pietrelcina. Un unico locale ma con una finestra piena di luce e un panorama sulle colline . E sempre lungo lo stesso vicolo ci sono altre due case: Casa Forgione dove nacque Padre Pio nel 1887 e la Cucina. Piccoli locali separati dove visse la quotidianità ed ebbe le sue prime esperienze soprannaturali. Poi, oltrepassato il borgo medievale si scende alla Contrada Pontaniello per iniziare un altro itinerario fuori del borgo antico.

Il pozzo indica l’inizio della piccola strada di campagna che porta a Piana Romana dove la famiglia di padre Pio possedeva una masseria e un appezzamento di terreno Si percorre la suggestiva Via del Rosario, in questi giorni di inizio estate molto suggestiva, e che congiunge l’abitato antico del Castello con la zona rurale di piana Romana. Il sentiero Padre Pio lo percorreva anche due volte al giorno, un po’ per raggiungere i suoi che vi lavoravano, ma anche perché il medico di famiglia, gli consigliava di respirare aria buona in quel piccolo podere, lassù in collina . E in questa piana è cresciuto l’olmo della stigmate, ora custodito in una piccola cappella all’ombra di un bosco. Nei giorni di gran caldo, Padre Pio si rifugiava su questa piana in una piccola capanna appoggiata all’olmo e proprio quella capanna alla fine degli anni ’60 si trasformò nella piccola chiesa che si vede oggi. Tra il 1910 e il 1911 – padre Pio raccolto in preghiera presso il podere di Piana Romana, ricevette le prime stimmate.

L’episodio lo turba profondamente e confida tutto al proprio direttore spirituale in una lettera dell'8 settembre del 1911. Concluso il periodo di convalescenza trascorso a Pietrelcina, Padre Pio fa ritorno al convento di Foggia nel febbraio del 1916. Passa qualche mese ed il 4 settembre dello stesso anno fu trasferito al convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Doveva essere un trasferimento provvisorio, invece Padre Pio non si allontanerà mai più dal piccolo centro del Gargano. Poco lontano dalla cappella che ospita l’olmo, ci sono le due pietre dove Padre Pio si sedeva a guardare il cielo e i tramonti. E sono ancora le pietre a raccontare una storia di infanzia e di cammino spirituale. Alla Cappella si accede da un piccolo viale e tutto intorno un bosco che copre d’ombra questo terreno, una volta di proprietà della famiglia di padre Pio.

C’è silenzio e suggestione. Si torna a Pietrelcina, fatta di roccia e di storia antica, e di nuovo si ammira l’antico borgo teatro di antiche battaglie normanne e che conserva intatto il fascino di un tempo. Le sue stradine strette salgono e scendono in modo tortuoso, le piccole case arricchite da scale esterne (jafii), le piccole corti, ne fanno un monumento dal fascino straordinario. http://www.comune.pietrelcina.bn.it Tra queste case nacque Padre Pio e il pensiero porta a San Giovanni Rotondo l’altro luogo di Padre Pio dove il 16 giugno si ricordano i 10 anni dalla sua canonizzazione. Mentre a Pietrelcina il 16 giugno ci sarà una messa alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli e un concerto ( parrocchia di Santa Maria degli Angeli). In questa Chiesa Padre Pio iniziò il suo apostolato e nel 1909 diede il battesimo ad un bimbo che sarebbe diventato poi sacerdote (http://www.cappuccinipietrelcina.com) Per visite guidate lungo i luoghi di Padre Pio a Pietrelcina si può telefonare alla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli 0824 991304 Per consultare eventi e altri luoghi di Padre Pio consultare www.conventosantuariopadrepio.it/it/gli-altri-luoghi/pietrelcina