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Da Ulisse a Corto Maltese, Hugo Pratt e i suoi eroi del mare

RECANATI - Un viaggio nell' immaginario di Hugo Pratt attraverso due grandi eroi del mare, Ulisse, il suo primo marinaio disegnato da cui pochi anni dopo nacque Corto Maltese, il protagoniste delle avventure nei luoghi esotici del mondo destinato a diventare una sorta di alter ego del maestro veneziano del fumetto.

E' la mostra che fino al 7 gennaio prossimo racconta a Recanati questa pagina speciale di Pratt nell' ambito della terza edizione del Comics Festival.

L' esposizione, ospitata nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels dove spiccano i capolavori recanatesi di Lorenzo Lotto e ai cimeli di Giacomo Leopardi, affianca più di 60 tavole originali, filmati e riproduzioni, in un percorso che si snoda attraverso i riferimenti letterari che hanno ispirato le opere di Pratt. ''Da Ulisse a Corto Maltese'' muove dalla 26 tavole integrali dell'Odissea, realizzate nel 1963 per "Il Corriere dei piccoli" che uscirono a puntate e che Pratt considerò come "un caleidoscopio di tutte le situazioni del romanzo d'avventura".

Ecco poi i viaggi e le figure della ricca produzione di questa sua ''letteratura disegnata'', le navigazioni di Corto Maltese verso Rapa Nui in compagnia di La Perouse e verso Apia per incontrare Robert Louis Stevenson, o nella Venezia di Baron Corvo e ancora nel Sogno di una Notte di Mezza Estate con William Shakespeare o in Etiopia per abbracciare Arthur Rimbaud.

E ancora Parzival, Hermann Hesse e Moby Dick, Rasputin e Jack London, fino al volo di Saint Exupéry.

L'Odissea fu il primo libro che Pratt comprò da solo all'età di 8 anni. Lui stesso disse: "Mi commuove molto la storia di quest'uomo, Ulisse, che cerca di ritornare a casa, dalla sua famiglia, malgrado le avversità, malgrado gli uomini, malgrado gli dèi. Vuole rivedere la moglie e il figlio. Più tardi, li abbandonerà di nuovo, spinto dalla curiosità, ma rivelandosi anche in questo molto umano. La personalità di Ulisse mi tocca sempre profondamente". Quei disegni originali ora riprendono vita nella forma voluta dall' autore: le 26 tavole colorate sul retro sono riprodotte fedelmente per i collezionisti in una cartella a tiratura limitata di 99 esemplari a cura di Cong Edizioni, la società che detiene i diritti sull' opera di Pratt.

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A Casa Leopardi visite scolastiche virtuali

 

RECANATI - Una finestra virtuale nel mondo di Giacomo Leopardi, stando a casa propria. E' la possibilità offerta da Casa Leopardi, che in tempo di covid e didattica a distanza, offre per la prima volta alle scuole italiane la possibilità di effettuare visite didattiche guidate in diretta streaming. Si potranno 'visitare' la Biblioteca del palazzo di Recanati (Macerata) dove si è formato il genio di Giacomo Leopardi e il Museo che raccoglie oggetti, testi e ricordi a lui cari.

"I ragazzi non devono essere costretti a rinunciare ai piaceri che la cultura può regalarci - dice la contessa Olimpia Leopardi, discendente del poeta -, l'impossibilità di organizzare gite scolastiche in presenza ha comportato la perdita di un'importante occasione per socializzare, divertirsi ed approfondire l'oggetto dei propri studi. Casa Leopardi desidera aprire una finestra virtuale che permetta di guardare il mondo di Giacomo Leopardi da casa propria. Ciò che i ragazzi hanno studiato sui libri di testo diventerà tangibile: sarà l'occasione per immergersi nei pensieri del poeta e vivere il suo quotidiano". Il progetto, patrocinato dall'Università di Macerata, mira a ricreare l'atmosfera di una vera e propria gita scolastica con interazione con le guide di casa Leopardi, che al termine della visita risponderanno alle domande degli studenti.

I contenuti sono differenziati a seconda dell'età degli alunni e delle tipologie di scuola. Per le primarie c'è "In classe con Giacomo": le lezioni, il tempo libero, i giochi e gli oggetti, raccontati nei luoghi che hanno visto crescere il poeta. Un viaggio in streaming alla scoperta di uno straordinario scolaro dell'Ottocento. Per le scuole secondarie di primo e secondo grado c'è invece "Il ragazzo che parlava con la luna" dedicato in particolare alla Biblioteca: luogo dal quale osservava un mondo che non riusciva a raggiungere fisicamente, motore di ricerca, atlante e macchina del tempo, ma anche sede dello "studio matto e disperatissimo", tra storia, lingue antiche e moderne, poesia e scienza.

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Le luci di Dante Ferretti per il Colle dell'Infinito Recanati entra ufficialmente nei Parchi Letterari Italiani

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RECANATI (MACERATA) - Recanati entra ufficialmente nei Parchi Letterari Italiani e illumina il Colle dell'Infinito con un innovativo sistema creato in partnership con lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti e iGuzzini Illuminazione, con un un effetto 'chiaro di luna', tanto presente nella poetica di Giacomo Leopardi. Domani, quarta Giornata dei Parchi Letterari, organizzazione della Società Dante Alighieri, sono previste visite guidate e un tour esperienziale: il "Colle dell'Infinito experience con Giacomo Leopardi" un'esclusiva passeggiata alla scoperta del luogo che ha ispirato uno dei più celebri poemi della lingua italiana. "L'ingresso nei Parchi Letterari è un'importante occasione promozionale per Recanati - spiega l'assessore alla Cultura Rita Soccio -, dove la cultura ha l'importante ruolo di valorizzazione del territorio, per far leva sul turismo e l'economia locale. I dati che ci arrivano confermano che ci stiamo muovendo sui binari giusti, con un vistoso aumento di visitatori italiani e stranieri". "Ora - aggiunge - abbiamo deciso di estendere l'avveniristica illuminazione del Colle dell'Infinito a tutti gli week-end invernali, un aiuto in più per affascinare i turisti e destagionalizzare le visite ai tesori culturali di Recanati". Il progetto di illuminazione è stato finanziato dal Mibact e realizzato con apparecchi a Led di ultimissima generazione. Dante Ferretti ha progettato una luce scenografica dalle caratteristiche cromatiche del plenilunio e poetica, filtrata dalle chiome degli alberi, che omaggia le atmosfere magiche cantate da Leopardi in un'altra celebre poesia: "Alla Luna".

Recanati: Infinito romanticismo leopardiano

Sempre caro gli fu quell'ermo colle. E diventerà caro anche a tutti coloro che sceglieranno di ammirarlo con gli occhi del poeta. Il Monte Tabor, che domina Recanati, ha ispirato i versi più celebri di Giacomo Leopardi che crebbe tra questi suggestivi scenari e l'immortalò tanto nell'Infinito quanto negli altri suoi famosi componimenti. E' impossibile non rimanere conquistati da questa zona dell'immeditao entroterra marchigiano a due passi dal Conero se la si esplora utilizzando come guida turistica i versi del poetaed immedesimandosi in essi. Ed è impossibile non lasciarsi avvolgere dal fascino pregno di poesia che gli scorci più belli del paese natale di Leopardi sprigionano. Un'occasione ideale per concedersi un romantico itinerario di coppia scandito dalla poesia e dalla bellezza dei paesaggi che non possono essere meno che incantevoli se hanno potuto ispirare pensieri e parole tanto eccelsi.

Non c'è modo migliore, dunque, per visitare Recanati. Seguire i versi del poeta, e scoprire i luoghi che hanno fatto da cornice alla loro stesura. Un itinerario leopardiano che si rispetti non può prescindere da una visita della casa in cui il piccolo Giacomo crebbe fino a diventare il letterato che tutti conosciamo. Oggi di Casa Leopardi, ancora abitata dai discendenti della famiglia, è possibile visitare la sola biblioteca, un trionfo di oltre 20.000 volumi antichi. Ma è ancora possibile affacciarsi alla finestra ed ammirare la piazzetta del Sabato del Villaggio, costeggiata dalla chiesa di Santa Maria di Monte Morello, dove il poeta ricevette il battesimo, e dalla cosiddetta Casa di Silvia, un lungo edificio in parte adibito a scuderie dove visse, purtroppo non a lungo, la giovane Teresa Vittorini, al suono della cui voce il poeta tendeva l'orecchio nella sua poesia A Silvia, dedicata alla giovane ed alla sua scomparsa prematura.

Passeggiando per il centro storico sono tantissimi i luoghi che rapiscono lo sguardo e che si ritrovano nei versi del poeta. Come "la torre antica" da cui il Passero Solitario cantando andava alla campagna. Si tratta della torre che svetta dal chiostro della chiesa di Sant'Agostino, edificata nel XIII secolo in stile gotico su una preesistente costruzione in stile romanico e restaurata nei secoli successivi sino a donarle l'aspetto sobrio che oggi la caratterizza. Non meno affascinante la Casa di Nerina, con la sua bella scalinata, che il poeta rievoca nelle sue Ricordanze. Ogni luogo qui parla di Leopardi.

Ma ce n'è uno in particolare che più di ogni altro si lega alla vita del letterato. E non può che essere il suo caro"ermo colle", quello che il giovane Giacomo raggiungeva con una passeggiata che dal cortile del palazzo di famiglia, attraversava i giardini del Convento di Santo Stefano, oggi sede del Centro Mondiale della Poesia, per poi imboccare il sentiero che si arrampicava sull'altura. Il Monte Tabor, noto come Colle dell'Infinito, domina il paesaggio regalando un panorama magnifico, oscurato, un tempo, soltanto dallacelebre siepe che diede, però, l'opportunità al poeta di lasciare spazio all'immaginazione e di spingere il suo sguardo interiore ben oltre quell'ostacolo, raggiungendo universi sconfinati. Affacciandosi dal colle si percepisce immediatamente quella sensazione di quiete, silenzio ed immensità che tanto emozionò il poeta. E contrariamente a quanto spesso avviene, quando mancano le parole per esprimere una emozione così forte, stavolta c'è un'intera lirica a descriverla con una tale potenza ed una tale fedeltà da rimanerne quasi turbati.
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