Anche il cinema farà parte del programma con la rassegna "Volti e controvolti della speranza", che inizierà il prossimo 14 aprile per concludersi il 21 aprile, a Roma, presso la Sala della comunità “Cinema delle Province” (Viale delle Province, 41). Monsignor Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze sociali ne ha illustrato i contenuti. Il film di apertura è “La porta del cielo”, “un film molto importante, il primo della straordinaria coppia De Sica-Zavattini”, ha detto Viganò a proposito della pellicola, che verrà proiettato in una copia recentemente restaurata. «Girato tra marzo e giugno del 1944, durante l’occupazione neonazista della Capitale, il film è uscito nel 1945 ma è sparito immediatamente dalle sale», ha ricordato Viganò. «Fu fortemente sostenuto dalle gerarchie ecclesiastiche, al punto che fu quasi totalmente girato nella basilica di San Paolo fuori le mura». Nella sua realizzazione fu coinvolto anche Giovanni Battista Montini, il futuro papa Paolo VI, allora sostituto della Segreteria di Stato. Gli altri film della rassegn asono On life (2023) di James Hawes, con il premio Oscar Anthony Hopkins nei panni del filantropo inglese Nicholas Winton; La chimera (2023) di Alice Rohrwacher con Josh O’Connor e Isabella Rossellini; Perfect Days (2023) di Wim Wenders: Foglie al vento (2023) di Aki Kaurismäki. Poi altri titoli usciti qualche anno fa nelle sale: L’intrepido (2013) di Gianni Amelio, Silence (2916) di Martin Scorsese, Chiara (2002) di Susanna Nicchiarelli Il concerto (2009) di Radu Mihăileanu. Susanna Nicchiarelli e Radu Mihăileanu saranno presenti per dialogare con il pubblico. Chiude la rassegna il film Cristo proibito (1951) di Curzio Malaparte, al centro del quale – ha spiegato Viganò – «c’è la consapevolezza delle necessità che, per metter fine allo spargimento sangue, è necessario che qualcuno si assuma il male, come ha fatto Cristo, e faccia così smettere la catena ininterrotta catena di violenza».