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Le mostre del weekend da Roy Lichtenstein all'Astrattismo e all'Informale

 

ROMA - Da Roy Lichtenstein ai linguaggi dell'Astrattismo e dell'Informale, fino alla rilettura della storia novecentesca del fotografo Maurizio Galimberti: sono le mostre di questa settimana.

PARMA - Roy Lichtenstein è protagonista a Palazzo Tarasconi con "Variazioni Pop", mostra a cura di Gianni Mercurio che celebra il centenario della nascita dell'artista newyorkese. In programma dall'11 febbraio al 18 giugno, l'esposizione una selezione di oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) provenienti da collezioni europee e americane con l'obiettivo di documentare ed esplorare i tanti e diversi temi affrontati da Lichtenstein nel corso della carriera.

IVREA - Si apre con opere di Picabia, Balla e Kandiskij e Mirò, con rimandi al futurismo e alle radici variegate dell'astrattismo, la mostra "Astrattismo e Informale nella Collezione Olivetti e nella Collezione civica", al Museo Civico P.A. Garda di Ivrea dall'11 febbraio al 26 marzo. Nel percorso oltre 90 opere delineano, attraverso il confronto tra le due collezioni (una aziendale e l'altra pubblica), un articolato panorama dei nuovi linguaggi dell'arte emersi in Italia dagli anni Cinquanta ai primi anni Novanta del Novecento.
    CREMONA - Dal 10 febbraio al 21 maggio al Museo del Violino è in programma "Pictura Tacitum poema. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona", a cura di Nicoletta Cecchini, Elena Mariani, Marina Volonté. La mostra, nata da una collaborazione tra il Museo Civico Archeologico di Cremona e la Soprintendenza del territorio, racconta le storie e la cultura artistica derivata dall'ellenismo nelle antiche dimore cremonesi: esposti numerosi frammenti che, dopo anni di studi, analisi e restauri, vengono restituiti nel loro significato e nella loro bellezza anche grazie ai confronti con alcuni affreschi provenienti da Pompei, Roma, Ostia e Verona, e con scenografiche ricostruzioni multimediali.
    ROMA - Una sessantina di opere di 14 artiste e artisti nati negli anni '60 del secolo scorso e legati al 'bacino' di Roma (Andrea Aquilanti, Paolo Canevari, Gea Casolaro, Marco Colazzo, Bruna Esposito, Alberto Di Fabio, Stanislao Di Giugno, Marina Paris, Giuseppe Pietroniro, Roberto Pietrosanti, Gioacchino Pontrelli, Andrea Salvino, Maurizio Savini, Adrian Tranquilli) per riscostruire, da punti di vista personali, un nuovo racconto dell'arte contemporanea, romana e non solo: è la mostra "Un presente indicativo", a cura di Antonello Tolve, in programma dal 9 febbraio al 2 maggio alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea.
    LISSONE (MB) - Il MAC Museo d'Arte Contemporanea di Lissone ospita dal 12 febbraio al 30 aprile "Istanti di Storia", personale del fotografo Maurizio Galimberti curata da Francesca Guerisoli e Denis Curti. Attraverso circa 60 opere di grande formato, costituite da istantanee fotografiche che ripropongono le immagini più "iconiche" degli ultimi decenni, l'artista rilegge la memoria collettiva e la storia del secolo scorso. Nel percorso è esposto per la prima volta il ciclo inedito dedicato alla tragedia di Marcinelle, uno degli incidenti minerari più gravi della storia in cui morirono 262 persone, tra cui 136 immigrati italiani.
    PESCIA (PT) - Apre il 9 febbraio (fino al 26 marzo) "Pehhia. E la grande onda", mostra dedicata a Claudio Gaddini, in programma alla Fondazione Poma Liberatutti. Accompagnata da un testo critico di Chiara Serri, l'esposizione - il cui titolo, scelto dall'artista, è un omaggio alla città di Pescia (pehhia nella toponomastica longobarda è l'equivalente di fiume) e al suo legame con l'acqua - presenta una ventina di opere inedite, tutte realizzate dal 2019 al 2022 e di matrice astratta. (ANSA).
   

(Segnalazione web a cura di Turismo Culturale - Rsponsabile Giuseppe Serrone)

Roy Lichtenstein e la Pop Art americana

 © ANSA


PARMA - E' dedicata a Roy Lichtenstein, genio della Pop Art americana, una retrospettiva allestita alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo (Parma) dall'8 settembre al 9 dicembre.
    L'esposizione, a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi, riunirà oltre ottanta opere del maestro (New York 1923-1997) e di altri protagonisti della Pop Art, da Warhol a Ramos, da D'Arcangelo a Wesselmann, da Rosenquist a Indiana.
    Lichtenstein ha influenzato grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei, tanto che ancora oggi è possibile riscontrare riferimenti al suo stile in ogni ambito del design e della comunicazione. Il suo caratteristico stile mutuato dal retino tipografico, il suo utilizzo del fumetto in ambito pittorico, le sue rivisitazioni pop dell'arte del passato lontano e recente sono entrate non solo nella storia dell'arte del Novecento, ma nell'immaginario collettivo anche delle nuove generazioni, stampati all'infinito su poster e oggetti di consumo.

ansa