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Questo straordinario complesso monastico d'Italia si candida come Sito UNESCO. Ecco quale è

 I Monasteri di Subiaco, tra cui il Sacro Speco e il Monastero di Santa Scolastica, sono stati nominati come candidati UNESCO. Questo riconoscimento celebra il ricco patrimonio monastico benedettino e la loro influenza nella storia europea. Scopriamo il loro valore storico e culturale.


Il Sacro Speco è il luogo dove San Benedetto di Norcia meditò e scrisse la celebre “Regola” benedettina, un documento che ha influenzato profondamente la vita monastica. Qui, il Santo trascorse tre anni in preghiera, dando vita alla regola “Ora Et Labora,” che sottolinea l’equilibrio tra preghiera e lavoro. Questo sito rappresenta un importante tassello nella storia della spiritualità cristiana.

Monastero di Santa Scolastica: un altro gioiello benedettino

Accanto al Sacro Speco, il Monastero di Santa Scolastica si presenta come un altro simbolo dell’eredità benedettina. Questo monastero è stato fondato da Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, e continua a essere un luogo di preghiera e riflessione. La sua storia e la sua architettura contribuiscono al ricco patrimonio monastico della regione.

Un patrimonio da tutelare: altri monasteri candidati

Oltre ai monasteri, che rappresentano indubbiamente anche delle attrazioni di Subiaco, anche altri monasteri benedettini italiani sono stati proposti come siti UNESCO. Questa iniziativa è stata guidata dalla consapevolezza dell’importanza universale del monachesimo e del suo impatto sulla storia e la cultura europea. La famosa Abbazia di Montecassino, Farfa, San Vincenzo in Volturno, San Michele alle Chiuse, San Vittore alle Chiuse, Sant’Angelo in Formis e San Pietro al Monte a Civate sono alcuni degli altri monasteri inclusi in questa nomination. Essi rappresentano una selezione significativa di insediamenti monastici benedettini e il paesaggio circostante che li circonda.

La “Regola” di San Benedetto: un pilastro culturale

Un elemento fondamentale che ha portato a questa decisione è la “Regola” scritta da San Benedetto da Norcia per la vita comunitaria. Questa regola ha avuto un profondo impatto sulla formazione intellettuale delle popolazioni europee e sullo sviluppo del loro patrimonio artistico. I monaci benedettini, attraverso i loro insediamenti, hanno contribuito a creare esempi concreti di paesaggio culturale e sviluppo sostenibile.

Equilibrio tra ambiente, lavoro e preghiera

L’attenzione dedicata al monachesimo benedettino si basa anche sulla capacità dei monaci di integrare ambiente, lavoro e preghiera. Fin dai primi insediamenti medievali in Italia, i monaci benedettini hanno sviluppato un sistema di gestione delle risorse e di organizzazione amministrativa che ha lasciato un’impronta indelebile nei territori in cui si sono stabiliti.

Il futuro: passaggi verso l’UNESCO

La comunità benedettina di Subiaco accoglie con entusiasmo questa nomination, che rappresenta un riconoscimento al loro contributo alla costruzione dell’Europa sia dal punto di vista spirituale che culturale. L’Abate di Subiaco, Dom Mauro Meacci, sottolinea l’importanza di questa nomination e la visibilità aggiuntiva che porterà ai loro monasteri e ai siti di Subiaco in generale.

Il percorso del complesso monastico della Valle dell’Aniene verso l’ottenimento dello status UNESCO è ancora in corso. Dopo una serie di passaggi, la candidatura sarà ufficialmente trasmessa al Centro per il Patrimonio Mondiale UNESCO entro febbraio 2026. Questa nomination rappresenta un passo significativo nella preservazione e nella promozione del patrimonio benedettino e del suo profondo significato storico e culturale per l’Europa e il mondo intero.

Voloscontato

Tutto pronto per le celebrazioni Benedettine a Subiaco. Grande festa con la Fiaccolata “Pro Pace et Europa Una”.

Le fiaccole a Subiaco sono pronte per essere accese in occasione  dei festeggiamenti del Santo Patrono San Benedetto. Quella di quest'anno sara’ una fiaccolata molto speciale perche’ verra’ festeggiato anche il 50° anniversario del Patrono. Coinvolti anche i comuni di Norcia, Subiaco e Cassino.
Il messaggio di pace simbolicamente portato dalle fiaccole si spingera’ quest’anno fuori dai confini dell'Italia, nei luoghi che in epoca recente hanno vissuto momenti di grande tensione sociale, come la repubblica croata. Fitto il calendario dei festeggiamenti che dureranno l'intera giornata. La mattina sarà dedicata ad una fiera di merci poi inizierà la processione con il Santo patrono per le vie della città, alla presenza dei Sindaci dei Comuni della Valle dell’Aniene con i relativi gonfaloni ed alla presenza della delegazione e della banda della città di Ochsenhausen che, proprio quest'anno festeggiano insieme i 25 anni del gemellaggio.
Non manchera’ nella la Basilica di S. Andrea la celebrazione eucaristica presieduta da Don Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli con animazione liturgica del Coro Polifonico Città di Subiaco. In serata in Piazza della Resistenza è previsto il tradizionale arrivo della fiaccola da Norcia con il supporto del Gruppo dei marciatori Simbruini e accensione del Tripode. Poi si rinnovera’ il
Patto di Gemellaggio con la città di Ochsenhausen. Il rinnovo del gemellaggio, sarà sancito dal Bürgermeister di Ochsenhausen, Andreas Denzel, e dal Sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia. Per l'occasione sarà consegnata al Bürgermeister di Ochsenhausen la Chiave della Città di
Subiaco. Alla cerimonia saranno presenti: Rappresentanti del Governo Italiano, della Regione Lazio, gli Ambasciatori di Germania e di Croazia, gli Ambasciatori Europei, Sindaci della Valle dell’Aniene con relativo gonfalone, rappresentanze istituzionali del Parco dei Monti Simbruini, e la
delegazione della città gemellata di Ochsenhausen. Non mancheranno per concludere la giornata di festa lo spettacolo pirotecnico e esibizione a cura del coro di voci bianche “minifonico Sentinelle del Mattino”.
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