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Dal 4 al 10 marzo sconti per le donne sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Il 2024 della Ferrovia Vigezzina-Centovalli è iniziato con un nuovo riconoscimento internazionale, la menzione come ‘treno del mese’ sul britannico The Guardian, accompagnata dal successo della promozione ‘Inverno per 2’ che ha visto viaggiare più di 2000 passeggeri.

Adesso la ferrovia che collega la piemontese Domodossola alla ticinese Locarno propone una nuova offerta: dal 4 al 10 marzo tutte le viaggiatrici potranno salire a bordo a soli 8 euro (anziché 37 euro, viaggio a/r, senza soste intermedie) con il biglietto speciale ‘Settimana della donna’, acquistabile online su http://prenota.vigezzinacentovalli.com/

Dopo l’ennesimo inverno decisamente povero di neve, i paesaggi attraversati dai treni bianchi e blu sono pronti a trasformarsi e il viaggio tra Italia e Svizzera sarà un’opportunità irripetibile per ammirare il risveglio della natura in Valle Vigezzo e nelle Centovalli, ma soprattutto a Locarno, sul Lago Maggiore, grazie alle fioriture di camelie. Un’occasione di viaggio che la Ferrovia Vigezzina-Centovalli arricchisce con la promozione dedicata all’apprezzatissima rassegna floreale “Camelie Locarno”, in programma dal 20 al 24 marzo.

Da Domodossola a Locarno, in poco meno di due ore, un viaggio lento e panoramico conduce sulla sponda elvetica del Lago Maggiore per ammirare le fioriture della rinomata manifestazione internazionale ‘Camelie Locarno’, alla 25^ edizione. Sede dell’evento è il Parco delle Camelie di Locarno, raggiungibile a piedi o con servizio autobus speciale dalla stazione di Locarno, che accoglie oltre un migliaio di varietà di camelie: la mostra, curata nei minimi dettagli e in grado di attirare appassionati, ma anche semplici amanti delle straordinarie fioriture primaverili, ospiterà oltre 200 esemplari recisi.

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre un biglietto speciale che include il tragitto di andata e ritorno da Domodossola a Locarno, valido uno/due giorni, con prenotazione del posto a sedere e ingresso a Camelie Locarno. Il biglietto denominato “Festival delle Camelie Locarno”, acquistabile online su prenota.vigezzinacentovalli.com/, è in vendita a 36 euro (adulti) e 14 euro (ragazzi dai 6 ai 16 anni).
Viaggiano gratis i bambini fino a 6 anni non compiuti. Sarà sufficiente consegnare il voucher allegato al biglietto ferroviario per poter accedere al Parco delle Camelie.

travelnostop.com

San Valentino da fiaba allo Swiss Diamond Hotel Lake Lugano

 

Il Canton Ticino è un piccolo angolo di paradiso a pochi chilometri dalla Lombardia. Per passare un magico San Valentino in una località tranquilla e rilassante, la scelta migliore è lo Swiss Diamond Hotel Lake Lugano situato a Vico Morcote, direttamente sul Lago di Lugano, con una vista spettacolare sull’acqua e sulle montagne. Il nome stesso del suo elegante roof restaurant gourmet, ‘Panorama’, promette lo scenario incantato che si cerca per una cena da fiaba. Per il 14 febbraio lo Chef ha creato un menu molto speciale.

Se avrete scelto di trascorrere la notte in una delle lussuose ed ampie camere con balcone dello Swiss Diamond Hotel Lake Lugano, potrete concedervi una piacevole e rilassante pausa al Venus Wellness Center usufruendo della piscina interna con Jacuzzi, dell’hammam, del bagno turco o della sauna. Nella Diamond Spa potrete scegliere tra una vasta gamma di massaggi personalizzati e trattamenti corpo. Sarete sorpresi dalla scoperta di un piccolo gioiello: una Private Spa con un romantico terrazzino esclusivo, dove godere sdraiati sul lettino la vista magnifica sul lago e le montagne.

Lo Swiss Diamond Hotel Lake Lugano offre anche Lounges e il BarOrient, provvisto di un’eccellente selezione di sigari, whisky e drink di qualità. Nei mesi estivi si usufruisce di una grande terrazza e piscina all’aperto, di un lungolago attrezzato con lettini e ombrelloni e del Ristorante Lago situato direttamente sul lago di Lugano. La sua cucina offre alla clientela un menu ricco di piatti legati alla tradizione italiana e ticinese. Vicino al Ristorante si trova, bordo piscina, il Bar Lago aperto tutta la stagione estiva con un menu dedicato, ma soprattutto con un’offerta di cocktail internazionali per soddisfare ogni desiderio.

travelnostop.com


La nautica non è solo mare ma anche lago. Dal 12 al 14 maggio, infatti, si terrà presso la Marina di Verbella la quarta edizione del Rendez-vous della nautica del Lago Maggiore

Localizzato all’interno del Parco Naturale del Ticino, la Marina di Verbella ospiterà per questa particolare occasione molti stand espositivi a terra ma sarà possibile, naturalmente, provare le imbarcazioni esposte anche in in acqua.

La marina, che è la prima marina lacustre al mondo ad aver conseguito la certificazione per la qualità dei servizi secondo i parametri della “MaRINA Excellence” di RINA Services, è facilmente raggiungibile in auto ed è provvista di ampi parcheggi per i visitatori e di confortevoli aree ristoro. Con il patrocinio di Confindustria Nautica e con la Raymarine come sponsor sono previsti numerosi visitatori dal nord Italia e dalla vicina Svizzera. La marina di Verbella si trova in via Ferriera 15 a Sesto Calende (VA), l’inaugurazione della manifestazione è prevista il 12 maggio alle 14 mentre il sabato e la domenica l’orario di apertura sarà dalle 10:30 alle 18:30. L’ingresso è gratuito.

Fonte: https://blog.wp-travel.net/

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it

Da Domodossola a Berna scavalcando due catene alpine. Il nuovo treno Italia-Svizzera tra bellezza e brivido

 Il Trenino Verde delle Alpi collega la Val d'Ossola con la capitale elvetica in due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Tutto quello che c'è da scoprire durante il viaggio e nelle varie tappe del viaggio

C’è un nuovo treno turistico che attraversa i monti tra Italia e Svizzera. Nell'anno in cui il Paese d'oltralpe sta rilanciando il suo network di ferrovie di montagna, un unicum a livello mondiale, che pochi mesi fa si è arricchito della prima linea a scartamento variabile, e per farlo ha messo in campo il testimonial n.1 del suo turismo, Roger Federer, ecco anche il Trenino Verde delle Alpi. Parte, ogni due ore, da Domodossola e porta fino a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Un biglietto giornaliero, a prezzi particolarmente convenienti per i turisti italiani, offre l’opportunità di salire e scendere dal treno liberamente nelle diverse stazioni e di utilizzare gratuitamente i battelli che solcano le acque del suggestivo lago di Thun. Il viaggio parte da Domodossola – comodamente raggiungibile in treno da tutta la penisola -, borgo protetto da una cinta muraria che il sabato si anima con un antico e vivace mercato cittadino.

E proprio dai porticati di piazza del Mercato, facilmente raggiungibile dalla stazione, può partire la passeggiata alla scoperta degli eleganti palazzi del Borgo della Cultura ( il centro storico),  tra i quali Palazzo Silva,  una delle più belle costruzioni gentilizie rinascimentali della regione subalpina, e Palazzo San Francesco, edificato lungo i muri perimetrali di una maestosa chiesa del 1200 e oggi sede dei Musei Civici. Poco dopo aver lasciato Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi entra nel traforo ferroviario del Sempione, scavato sotto il monte Leone (3552 m), lungo oltre 19 km e inaugurato nel lontano 1906, per poi riemergere a Briga. Una breve sosta in questa graziosa cittadina dominata dalle tre torri con dorate cupole a cipolla di castello Stockalper,  fatto erigere nel Seicento dallo scaltro mercante  Kaspar Stockalper, permette di visitare il caratteristico centro storico.

E chi viaggia con bambini può raggiungere il World Nature Forum, un nuovissimo museo interattivo dedicato a questo angolo delle Alpi. Lasciata Briga il trenino risale la valle del Rodano, si inerpica per quasi 500 metri di dislivello sulla “rampa sud” regalando ai passeggeri piacevoli panorami, passa da Goppenstein, percorre per circa 15 km la galleria in quota del Lötschberg, attraversa una galleria elicoidale di 1655 metri e arditi viadotti fino a raggiungere il borgo medievale di Thun. Qui vale la pena programmare una sosta un po’ più lunga per visitare il museo ospitato nel  castello degli Zähringen, risalente al XII secolo, passeggiare per il centro storico, attraversare i ponti in legno sul fiume Aare ( il più lungo corso d’acqua della Svizzera, immissario del Reno)  e imbarcarsi sul battello che naviga il lago di Thun tra castelli, borghi romantici e una breve escursione che porta alle Grotte di San Beato, visitabili per circa un chilometro.

L’ultima tappa del nostro viaggio è Berna, la  capitale della Svizzera, Patrimonio UNESCO per il suo centro storico. Un piccolo gioiello di urbanistica medievale, fondato nel 1191, con ben sei km di portici, diverse fontane rinascimentali, la  Zytglogge (torre dell’orologio) sulla quale salire, le 294 figure del Giudizio Universale presenti sul portale principale della cattedrale tardomedievale, la casa dove per sette anni alloggiò Einstein  e il Zentrum Paul Klee, progettato nel 2005 da Renzo Piano, che ospita la più importante collezione di opere del pittore svizzero considerato uno degli artisti  più importanti del modernismo. E con un po’ di fortuna nella Fossa degli Orsi in riva al fiume Aare si possono ammirare i tre orsi bruni bernesi, mammifero dichiarato nel 1224  animale araldico ufficiale della città. Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi permette anche di provare l’esemplare integrazione tra ferrovia e trasporto pubblico su gomma, ferro o lacustre, che offre l’opportunità di partire dalle diverse stazioni toccate dal treno turistico per escursioni in alcune delle più belle località delle Alpi Svizzere, inclusa Interlaken lo Jungfrau-Aletsch,  proclamato primo patrimonio alpino naturalistico dell’UNESCO.

repubblica.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

in https://viagginews.blogspot.com/

Da Cervinia a Zermatt in funivia per tutto l'anno. A luglio apre il collegamento, 'traversata anche in carrozzella'

 

Da una parte all'altra del Cervino per tutto l'anno, anche senza sci o attrezzatura da neve: il collegamento continuo tra Cervinia e la località svizzera di Zermatt, auspicato da più di 80 anni, diventerà realtà dal primo luglio prossimo.
    Quel giorno è prevista l'entrata in funzione in terra elvetica di una nuova funivia trifune tra Testa Grigia (3.458 metri di quota), lungo il confine con l'Italia, e il Piccolo Cervino (3.821 mt).

L'impianto consentirà di completare il collegamento tra le due località tramite impianti di risalita.
    Il dislivello di 363 metri sarà coperto in quattro minuti: le dieci cabine, che vantano un design Pininfarina, garantiranno la capacità di trasportare 1.300 persone l'ora. La traversata di 1,6 km sopra il ghiacciaio del Teodulo verrà fatta in sospensione, dato che non sono stati necessari tralicci. Il costo è stato di 45 milioni di franchi svizzeri, per un'opera la cui apertura era stata inizialmente prevista per la stagione invernale 2021/2022.
    Una prima parte del collegamento è stata inaugurata nell'autunno del 2018 con la funivia tra Trockener Steg (2.923 metri) e il Piccolo Cervino (3.821 metri), costata 60 milioni di franchi.
    L'intero percorso tra Cervinia e Zermatt "può essere facilmente percorso anche in sedia a rotelle" annuncia la società Zermatt Bergbahnen Ag, che gestisce gli impianti svizzeri. (ANSA).

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone)

Luci e winter garden, a Zurigo si respira già Natale

 

ZURIGO - La tradizionale pioggia di luci lungo la Bahnhofstrasse. I dehor riscaldati, il cioccolato nei Cafè e le botteghe degli artigiani già pronte a confezionare regalini.
    Anche in tempo di Covid, il Natale non va in lockdown a Zurigo, la regina della Svizzera, che da oggi da ufficialmente da il via all'atmosfera natalizia in tutti gli angoli della città illuminandosi a festa.
    Le normative di sicurezza hanno chiuso per quest'anno i tradizionali mercatini, ma per l'Avvento 2020 sul Bauschänzli, l'area dove solitamente si svolgono gli spettacoli del Circo Conelli, verrà allestita una vera e propria isola del Natale, ad accesso controllato, con decorazioni, eventi natalizi e menu a tema. In zona Zürich-West al Frau Gerolds Garten, al posto del classico tendone per la fondue, è stato già aperto un Winter garden, con food truck per gustare dell'ottimo street food.
    Saranno poi aperti il Fondue Chalet Züriberg e un Winter garden a Europaalle, il nuovo quartiere trendy di Zurigo vicino alla stazione, dove scaldarsi con il vin brûle sulle note delle tipiche canzoncine natalizie. Già pronto sui binari anche il classico Märlitram, guidato per la città da Babbo Natale in persona, che quest'anno accoglierà prenotazioni "in esclusiva" da classi dell'asilo e delle elementari svizzere. Atmosfera di festa anche negli alberghi della città: il Marina Lachen ha inaugurato le Privat Sphären, enormi palle di Natale dove è possibile mangiare, mentre l'Hotel Sonne di Küsnacht ha dovuto rinunciare alla pista di pattinaggio su ghiaccio, ma ha allestito un giardino natalizio tutto decorato. Da non perdere, una gita tra i banchi in piazza a Baden e Rapperswil.
    Il tutto, a sole 3 ore e 17 minuti di treno da Milano, grazie al nuovo tunnel del Ceneri che aprirà ufficialmente il 13 dicembre.
    (ANSA).

Il cioccolato ha una fontana alta 9 metri nella sua nuova “casa” a Zurigo

Federer all'inaugurazione di fronte alla gigantesca fontana di cioccolato

Federer all'inaugurazione di fronte alla gigantesca fontana di cioccolato

Come trasformare un luogo comune in un luogo e basta. Potrebbe essere lo slogan per la “Lindt Home of Chocolate”, inaugurata qualche giorno fa nei pressi di Zurigo. E sì, perché se il luogo comune vuole la Svizzera patria del cioccolato, adesso è aperto al pubblico un vero e proprio “santuario” dedicato al cibo degli dei.

Intendiamoci, la “Home” non è il primo “museo” dedicato al cioccolato. Chi scrive, ad esempio, ha visitato lo Hershey Chocolate World in Pennsylvania e la Swiss Chocolate Adventure, l’allestimento realizzato dalla stessa Lindt nel contesto del Museo dei Trasporti a Lucerna, sempre in Svizzera. La “Home” vuole però essere il punto di riferimento per eccellenza sia per la grande massa dei consumatori, indirizzati a vedere nella Lindt “il” marchio del cioccolato, sia per il pubblico non piccolo dei “musei aziendali”, quelli che quando viaggiano visitano la Fondazione Prada e il Museo Ferrari, la Guinness Storehouse e il nostro Spazio La Stampa.

Ma vediamo ora un po’ più da vicino questa Home of Chocolate, affacciata sul lago di Zurigo a pochi km. dal centro della città e ben collegata — siamo in Svizzera — ad essa. Siamo infatti a Kilchberg, sede storica sin dal 1899 della “Lindt & Sprüngli” e quando Roger Federer — testimonial del marchio — ha inaugurato il nuovo edificio augurandosi di essere il primo dei 350mila visitatori attesi, Covid permettendo, ogni anno, i fortunati presenti non hanno potuto fare a meno di essere calamitati dalla prima attrazione del sito: una fontana di cioccolato alta 9 metri.

Ma, al di là della pantagruelica e forse un filo esagerata installazione, c’è molto altro, a partire dai 1500 metri quadri della sezione multimediale che racconta la storia del cioccolato, dalla scoperta della pianta del cacao sino ai pionieri del cioccolato svizzero e all’evoluzione attuale dell’industria.

Al termine del percorso, è quasi scontato imbattersi nella grande sala della degustazione dove ai visitatori, sin lì stuzzicati a dovere, è concesso di assaggiare i diversi tipi di cioccolato senza limite di quantità; un “all you can eat” micidiale per il metabolismo di chi non saprà contenersi anche se la sezione si chiama “Chocolate Heaven”, Paradiso.

Non è finita, perché nella “Chocolateria” i visitatori, se non prostrati dall’assaggio, potranno mettersi alla prova sotto la guida dei “maîtres chocolatiers” creando barrette personalizzate nella composizione e nella forma e, poi, sbirciare nell’impianto pilota in cui si fa sul serio. Lì, infatti, gli stessi maîtres sviluppano nuove ricette e perfezionano le tecniche mentre gli ospiti possono assistere alle principali fasi del processo di produzione.

Il negozio interno  credit Zürich Tourism

Il negozio interno  credit Zürich Tourism

Comprensibilmente difficile ripartire senza mettere in borsa almeno due praline acquistate nel più grande Lindt Chocolate Shop del mondo e senza bere qualcosa nel relativo Café.

Dimenticavamo: per recarsi dall’Italia a Zurigo e ritorno è consigliato vivamente un altro luogo comune elvetico: il treno.

Info:

www.lindt-home-of-chocolate.com

www.zuerich.com/it/visitare/cultura/lindt-home-of-chocolate

Info generali sulla Svizzera:

www.myswitzerland.com/it-it/

Arrivare. Otto treni Eurocity diretti al giorno raggiungono Zurigo da Milano Centrale in 3 ore e 40. Dal 13 dicembre, con l’ingresso in esercizio del nuovo tunnel del Ceneri, il tempo di percorrenza scenderà a 3 ore e 17 minuti.

La Stampa Viaggi

A Domodossola per scoprire il Calvario e tanto altro ancora...

La casa di ospitalità religiosa del Sacro Monte Calvario offre ospitalità dal 16 Febbraio 2020 al 31 Ottobre 2020... Trampolino di lancio per la visita al territorio.
È considerata la ferrovia più panoramica d’Italia, la Vigezzina Centovalli, che viaggia tra Domodossola e Locarno, in Svizzera. Attraversa paesaggi selvaggi, dalla natura incontaminata, spesso soggetto di dipinti di artisti, per giungere fino alle rive del Lago Maggiore. Ecco perché la Valle Vigezzo è anche chiamata la Valle dei pittori.
Per il weekend di San Valentino il biglietto del treno, se si viaggia in coppia, costa la metà: Locarno-Domodossola 25 franchi a coppia (circa 23 euro), andata e ritorno e Locarno – Santa Maria Maggiore a 16 franchi (15 euro circa).
Al romantico viaggio a bordo dei convogli panoramici che collegano l’Italia e la Svizzera sono abbinate alcune iniziative nelle principali località proprio in occasione della festa degli innamorati.
A Domodossola si può andare alla scoperta del borgo medievale dal fascino antico, abbinando una passeggiata lungo la via Crucis che conduce al Sacro Monte Calvario, Patrimonio Unesco.
A Santa Maria Maggiore, capoluogo della Valle Vigezzo, vengono offerti i biglietti a metà prezzo per l’ingresso all’originalissimo Museo dello Spazzacamino e alla Casa del Profumo, organizzano romantiche escursioni guidate al crepuscolo e i bar e i ristoranti della città hanno menu e
offerte speciali.
A Locarno, invece, oltre a visitare la bellissima cittadina elvetica affacciata sul lago, il 14 febbraio ci si può rilassare nel bagno turco privato del Centro Termali Salini.
Ma, lungo i 52 chilometri del percorso ferroviario tra il Lago Maggiore e la Val d’Ossola, si può fare sosta in una delle altre fermate che, nel cuore della stagione invernale, regalano scorci unici. Prendete per esempio la micro stazione di Creggio, circondata dalla fitta vegetazione, vicino all’omonima torre. Qui ci si trova ai margini della Val Vigezzo e, dai finestrini del treno, si può ammirare l’ampia Valle del fiume Toce. Oppure quella di Marone, immersa nel bosco. Una mulattiera, che attraversa i prati, conduce al piccolo paese che si trova a 662 metri.
Fate una tappa a Re, un paese noto per l’imponente santuario della Madonna del Sangue. Impossibile non notarlo dal finestrino quando si costeggia il paese. Il Comune, il cui centro è raccolto intorno al santuario, include anche le frazioni di Dissimo, Folsogno, Isella, Meis, Olgia e Ponte Ribellasca. Isella in particolare è una terrazza affacciata sul Monte Gridone, un monte che le leggende raccontano essere un luogo d’incontro per le streghe.
Oppure sostate al confine, nel paese di Camedo, a 549 metri di altitudine. È questa l’ultima frazione delle Centovalli ed è qui che la linea italiana si congiunge con quella svizzera, sulla mezzeria dell’arcata centrale del ponte a quota 552 metri. Un viaggio davvero piacevole che vi consigliamo vivamente.




fonte: siviaggia.it

Svizzera, a Lugano per un weekend

Lugano
turismo.it

COME ARRIVARE Lugano è facilmente raggiungibile dall’Italia grazie alla sua posizione favorevole: si trova infatti a soli 79 chilometri da Milano. Chi viaggia in auto può percorrere l’autostrada A9, l’Autostrada dei Laghi, in direzione Como- San Gottardo oppure in direzione Varese-Stabbio ed uscire a Lugano Sud. Sempre da Milano partono numerose corse giornaliere di treni, e per chi preferisce l’aereo l’aeroporto di Lugano Agno ospita numerosi voli per le principali città italiane ed europee. Dall’aeroporto è possibile raggiungere il centro città grazie ad un ottimo servizio di Shuttle Bus. Servizi di autobus low cost effettuano collegamenti tra Italia e Svizzera partendo da Milano, Modena, Bologna, Firenze, Messina, Catania a diverse altre città italiane.


COSA VEDERE Per chi visita Lugano, tappa da non perdere è la Cattedrale di San Lorenzo, risalente all’XI secolo: sede vescovile dal 1971 è di base romanica ma arricchita in epoche successive con elementi in stile gotico-rinascimentale e barocco. Passeggiare per le vie limitrofe alla Cattedrale significa ammirare i negozi più eleganti con una spettacolare vista sul lago. Suggestiva è anche la chiesa di Santa Maria degli Angioli, risalente al 1499 e contenente un impressionante dipinto di Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, dal titolo Passione e Crocifissione. Il LAC Lugano Arte e Cultura ospita il Museo dell’Arte Contemporanea della Svizzera Italiana e vi sono sesso organizzate  mostre ed eventi dedicati ai bambini. Villa Ciani, sul lungolago. è un’isola verde di 63 mila metri quadrati dove si va per rilassarsi tra alberi secolari ed aiuole curatissime: qui vale la pena sostare al Museo di Storia Naturale. Molto bello è anche il Parco Civico, in cui è contenuto il famosissimo portone che dà proprio al lago, un luogo quasi mistico. Per i più golosi, non lontano dalla città, si trova la Fabbrica di Cioccolato di Caslano, un sobborgo di Lugano: qui, tra laboratori ed illustrazioni che spiegano come nasce il cioccolate e i vari passaggi che portano alla sua realizzazione, si degustano prodotti eccellenti.

DA SAPERE Per chi ama i bei panorami può andare fino alla sommità del Monte San Salvatore, una delle cime più significative del Canton Ticino. Si può anche raggiungere con una graziosa funicolare, basta solo sapere che l'ultima corsa è alle 18 e che, data la celebre puntualità svizzera, non si sgarra di un minuto.

COSA COMPRARE Meta ideale per lo shopping, Lugano si propone con i suoi tipici souvenir svizzeri, soprattutto di fattura artigianale, ma anche con i capi di abbigliamento delle grandi firme mondiali e i prodotti di lusso tra cui orologi e gioielli. Cioccolato e sigarette sono gli acquisti più gettonati. Nelle botteghe artigianali si possono facilmente trovare gadget tipici come i coltellini svizzeri, simbolo del paese elvetico, ma anche campane, carillon o le tovaglie finemente ricamate. Il martedì e il venerdì sono i giorni dedicati ai mercati, dove arrivano espositori da tutta la Svizzera per offrire formaggi, cioccolata o salumi. Gli amanti dell’antiquariato possono optare per il mercatino delle pulci, che si tiene ogni sabato nel quartiere Maghetti.

CURIOSITA’ Monte San Salvatore viene anche chiamato il Pan di Zucchero di Lugano. Già nell’anno 1200 i pellegrini scalavano a piedi la cima per rendere onore al figlio di Dio, che, secondo un’antica leggenda, avrebbe fatto qui una breve sosta nell’ascensione al cielo. Oltre che con la funicolare, ci si arriva grazie ad una via ferrata piuttosto difficile che porta dalla stazione intermedia, al museo della ricerca sui fossili e sulle grotte, al giardino di azalee Parco San Grato a Carona.

Enit promuove l'Italia slow in Svizzera

ENIT SVIZZERA
Enit promuove l'Italia slow in Svizzera
"Nell'anno del turismo lento, la Svizzera vuole raccontare l'Italia in treno". Prosegue la collaborazione fra Enit Zurigo e le Ferrovie Federali Svizzere Ffs anche in vista della riattivazione dei futuri collegamenti ferroviari diretti da Zurigo a Genova e Parma/Bologna(previsti per fine 2020/inizio 2021). L'idea è quella di raccontare al pubblico svizzero, che ama moltissimo l'Italia e il mezzo del treno, un'Italia lenta da godersi comodamente, tutta da scoprire e assaporare nei suoi angoli più belli e ancora poco conosciuti "off the beaten path". E così, è stato recentemente prodotto un articolo che mette in luce tutta la bellezza di Napoli, raggiungibile comodamente in treno, sul magazine della COOP Svizzera (in lingua francese e tedesca, più di 2.2 MIL di lettori) e un articolo sul fascino inaspettato di Genova sul newspaper della Città di Zurigo "Tag Blatt Zuerich" (121mila lettori). Gli editoriali sono il frutto di una collaborazione fra ENIT, FFS, con il supporto del Comune di Napoli e del Comune di Genova.

"Basilicata "terra terra": le meraviglie paesaggistiche della Basilicata in mostra a Zurigo" 
Il Circolo Lucano di Zurigo, in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura di Zurigo e Enit, presso la sede di uno dei circoli ricreativi della città di Zurigo, ha portato in mostra con grande orgoglio tutte le meraviglie paesaggistiche della famosa "regione sconosciuta" nel weekend del 25-26.10 . Basilicata "terra terra" è un progetto realizzato da Vincenzo Frangione, fotografo professionista, che attraverso la fotografia paesaggistica vuole valorizzare e promuovere il territorio Lucano, che racchiude infinite meraviglie. Verso la fine di questo anno così prezioso per la Regione Basilicata e per la promozione di Matera nel mondo, si è voluto appositamente mettere l'accento su tutto il territorio lucano che, rimane una delle bellezze italiane più autentiche e ancora tutte da scoprire: perché la Basilicata sia finalmente conosciuta da tutti per il patrimonio paesaggistico/culturale ed enogastronomico che può offrire. il 25.10 si è tenuto il vernissage e il 26.10 una cena per 40 persone a base di prodotti tipici, molto apprezzata dagli svizzeri presenti.

Enit / Dal 2020 il treno giornaliero Genova-Zurigo

A partire dal 2020 sarà effettuato il collegamento via treno Genova-Zurigo. Lo annuncia il Comune di Genova in una nota legata alla presenza alla Giornata internazionale dei treni a Zurigo, in collaborazione con la sede locale dell’Enit, Ente nazionale italiano per il turismo.
Durante la giornata, alla quale si prevede parteciperanno oltre 10 mila persone, verranno inaugurati i tre nuovi treni Ice4 (Germania-Svizzera), Tgv 2n2 (Francia-Svizzera) e Giruno, che sarà destinato a effettuare il collegamento giornaliero Genova-Zurigo.
«La giornata di Zurigo – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico turistico e marketing Territoriale Laura Gaggero – sarà una nuova occasione per rinsaldare la collaborazione e la conoscenza reciproca con la Svizzera, che in un’ottica di marketing turistico rappresenta per Genova un target ideale. È la tappa successiva all’incontro che, due settimane fa, ha portato a Genova per un educational una delegazione di giornalisti e operatori turistici, tra i quali Matteo Spiller, il rappresentante delle ferrovie Sbb, con il quale abbiamo anticipato gli scenari che il collegamento giornaliero con Zurigo potrà offrire, con vantaggi per entrambe le città».
Genova mostrerà le sue potenzialità e bellezze con un allestimento speciale all’interno di un vagone del treno Giruno e presso uno dei desk di accoglienza posizionato tra i binari 4 e 5 della stazione centrale. Ai visitatori verrà offerto anche un assaggio dei profumi della gastronomia genovese, con una dimostrazione di pesto al mortaio realizzata dall’Associazione Palatifini.
Il collegamento “fisico” tra le due città sarà simbolicamente anticipato in modo virtuale, con una diretta streaming con la città di Genova durante la quale il pubblico svizzero potrà interagire con una persona che accoglierà loro nella galleria Dorata di Palazzo Tobia Pallavicino di via Garibaldi, palazzo dei Rolli.

Le ferrovie svizzere organizzeranno, inoltre, un concorso che avrà come premio un soggiorno di due giorni a Genova offerto da Cb Genova, con la collaborazione della Camera di Commercio di Genova e dell’Acquario di Genova
blizjournal.it

Wopart, carta all'origine della bellezza A Lugano trionfo di maestri e nuovi talenti in 7mila mq

(ANSA) - LUGANO, 19 SET - Chiunque pensi che la carta sia ormai fuori moda o destinata a un inesorabile declino dovrebbe visitare la quarta edizione di WopArt - Work on Paper Fair, la fiera internazionale dedicata alle opere realizzate su supporti cartacei fondata da Paolo Manazza, in programma a Lugano dal 19 al 22 settembre. In questa fiera maestosa - 7mila mq di superficie espositiva, un vero paradiso per gli appassionati - si può comprendere e toccare con mano quanto la carta e il disegno siano all'origine della bellezza e dell'espressione artistica. Mentre si cammina i richiami per gli occhi si moltiplicano, con il susseguirsi di migliaia di opere diversissime per stili, tecniche ed epoche, in un tripudio di colori e forme che fa davvero girare la testa. Nel percorso è impossibile annoiarsi, perché spregiudicati artisti esordienti e nomi della tradizione noti ma magari non notissimi si affiancano a un elenco lunghissimo di giganti dell'arte, come Picasso, Warhol, Hiroshige, de Chirico, Balla, Dürer e Bruegel.
   
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Marisa Merz, poesia e rigore A Lugano indagine intima sul volto

Mostra di Marisa Merz a Lugano © ANSA


LUGANO - L'indagine intima su volti trasfigurati e figure oniriche, quasi sconosciute, tra colori sfumati e occhi magnetici. La geometria celebrata, inseguita ma sempre reinterpretata, in un continuo operare che mescola suggestioni, energie e materiali diversi. Oscilla tra poesia e rigore la mostra di Marisa Merz in programma a Lugano dal 22 settembre al 12 gennaio negli spazi della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, parte del circuito museale del Museo d'Arte della Svizzera Italiana (MASI Lugano).

Già dal titolo - "Geometrie sconnesse palpiti geometrici" (una frase autografa dell'artista, appuntata sulla parete della sua casa-studio) - si inizia a percepire la complessità di un progetto, curato da Beatrice Merz e sviluppato con la collaborazione della Fondazione Merz, a cui la stessa Marisa ha lavorato poco prima della morte, avvenuta a Torino il 19 luglio scorso. Nel percorso vengono documentati più di 50 anni di ricerca artistica e sperimentazione che Marisa Merz ha condotto esplorando varie tecniche, sempre con l'obiettivo di tradurre in opera il suo pensiero: ampia la selezione di lavori, alcuni inediti, tra cui disegni su diversi supporti, sculture in argilla cruda, tessiture di filo di rame e di nylon e oggetti trasformati in cera. Dalla grande installazione in fili di rame lavorati a maglia (realizzata nel '79 e mai più esposta) ai volti dipinti o scolpiti, resi dal gesto di Marisa Merz paesaggi dell'anima da scoprire, le opere, tutte senza titolo, sono state disposte nella mostra sulla base del dialogo che intrattengono tra loro, a prescindere dalla data e dalla tecnica di realizzazione, esattamente come voleva l'artista. Come se la storicizzazione o l'aggiunta di nomi e riferimenti fossero un accessorio inutile a corredo di opere già capaci di esprimersi da sole.

"Questa mostra è stata realizzata con Marisa Merz ancora viva e consapevole della scelta delle opere e dell'allestimento", ha detto oggi a Lugano Mariano Boggia, collection manager della Fondazione Merz, che per anni ha lavorato al fianco dell'artista. "Marisa non è mai stata ferma, neppure quando seguiva suo marito Mario in giro per il mondo: lei aveva un equilibrio e una disciplina quotidiana di gesti e cose da fare con cui era riuscita a sconfiggere il tempo. Anche se è ormai scomparsa, il suo lavoro ci permette di pensarla presente, il suo pensiero si è sciolto nelle opere", ha proseguito, "a prescindere dalla tecnica usata, che fosse pittura, disegno o scultura, Marisa non ha mai lasciato nulla al caso, era come se conoscesse sempre in anticipo l'esito del suo lavoro. Non ha mai voluto ridurre la sua attività a periodi o a tecniche: per lei le sue opere non avevano né titoli né date. Anche in questa mostra è solo l'occhio che deve guidare, cercando le relazioni tra le opere, in una disposizione asimmetrica". "Dalle tre opere che abbiamo nella nostra collezione è nata l'idea di fare questa mostra, che è come se fosse una sorta di testamento dell'artista", ha affermato poi Giancarlo Olgiati, che nella sua collezione prestigiosa annovera artisti internazionali tra i più importanti del XX e XXI secolo (una delle sale è dedicata interamente all'Arte Povera), "in questo progetto così fortemente voluto abbiamo seguito il linguaggio intimista espresso da Marisa Merz indipendentemente dal supporto scelto e dalla tecnica".

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Nel Vallese la stazione dei treni è una funivia

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FIESCH (SVIZZERA) - Scendere dal treno e salire direttamente sulla funivia: dal prossimo 7 dicembre si potrà fare a Fiesch, in Svizzera. Nella cittadina del Vallese sarà infatti inaugurata la nuova stazione che è insieme stazione ferroviaria, terminal degli autobus e funivia, il tutto senza barriere architettoniche.

Questa è solo una delle novità per l'inverno del cantone che può contare su duemila chilometri di piste, con 450 impianti in 40 comprensori e include il ghiacciaio dell'Aletsch, patrimonio Unesco, l'acqua termale di Leukerbad, che scorre dalla fontana nella piazza principale a 51 gradi e Crans Montana, che ospiterà il mondiale di sci nel 2025.

Didier Défago (lo sciatore svizzero medaglia d'oro nella discesa libera alle Olimpiadi di Vancouver nel 2010) ha stilato una classifica delle cinque piste migliori che vanno dal Mur Suisse, con una pendenza del 50%, al Matterhorn Glacier Paradise di 25 chilometri. Ci sono però piste per tutti i gusti. Chi vuole provare ad esempio a sciare su piste vergini, non ancora solcate da altri, può comperare il pacchetto first track che include sci e a seguire prima colazione. Per chi si avvicina (o riavvicina) allo sci, invece, c'è la possibilità di sfruttare un pacchetto con lezioni da parte di un maestro e affitto non solo dell'attrezzatura ma anche dell'abbigliamento.

E se lo sci non basta, ad Anzère si può scegliere lo yoga sulla neve, o decidere per una partita a golf sui campi imbiancati a Crans Montana (dove dal 30 gennaio al 2 febbraio si disputerà anche la Wintergolf Cup). Nella Svizzera romanda è stato confermato quest'anno anche il Magic pass che si potrà comperare fino al 7 ottobre e per 499 franchi svizzeri permette di sciare in 30 comprensori.

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IL MERCATO TURISTICO SVIZZERO Qui i migliori viaggiatori al mondo

Con il record di oltre 11.000 famiglie svizzere, che solo per le vacanze muovono un giro d’aff ari di oltre 50 milioni di Franchi/Euro, il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze di Lugano rappresenta la principale porta d’accesso a uno dei mercati turistici più ricchi del mondo.
17° Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze Logo
Secondo un sondaggio di Visa Europe (Cross Border Spending ) gli svizzeri sono, infatti, i più vacanzieri d’Europa, con una media di circa 3 partenze pro capite all’anno, rispetto all’1,63 che si registra negli altri Paesi.
Grazie in particolare a un reddito medio tra i più elevati del Vecchio Continente (1,7 volte superiore a quello dell’Italia e di 1,3 volte superiore a quello di Francia e Germania) e al più alto numero di vacanze annuali al mondo.

Numeri che ribadiscono gli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica: in media gli elvetici intraprendono 21,2 milioni di viaggi all’anno con pernottamento, di cui circa 19,5 milioni di viaggi all’estero, per una spesa complessiva fuori dalla Svizzera di 17,5 miliardi di Euro. I viaggi all’estero costituiscono dunque il 61% dei viaggi totali.

L’87,5% della popolazione svizzera residente effettua dunque almeno un viaggio con pernottamento nel corso dell’anno: il numero medio dei viaggi con pernottamento per persona è di 3, di cui 1 in Svizzera. Gli adulti tra i 25 e i 44 anni viaggiano di più, con una media di 3,2 viaggi all’anno, contro l’2,2 delle persone che hanno più di 65 anni.
La frequenza dei viaggi differisce sensibilmente secondo la zona linguistica: con una media di 2,9 viaggi all’anno pro capite i residenti della Svizzera francese e della Svizzera Tedesca viaggiano di più rispetto a quelli del Ticino (2,2).

La maggior parte dei viaggi vengono effettuati all’estero durante i mesi estivi (64%) da maggio a ottobre. Per i viaggi all’estero, il 55% sceglie il soggiorno in albergo; l’automobile è il mezzo di trasporto più utilizzato (44%) sia all’interno del Paese sia all’estero, mentre l’aereo è scelto per il 41% dei viaggi all’estero.

iviaggiatori.org

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

In Svizzera si fa il pieno di vitamina C Sulle orme di Hermann Hesse: in Canton Ticino si nutre mente e corpo tra passeggiate d'autore e pause benessere

Trattamenti benessere alla vitamina C

Una vacanza può essere sinonimo d'avventura, divertimento, cultura, romanticismo ma anche relax. La Svizzera è una destinazione che, con i suoi magici panorami, è sicuramente indicata per chi cerca un momento di pace. Non a caso il Canton Ticino fu una meta cara al grande filosofo nonché pittore Hermann Hesse che visse tra Sorengo e Montagnola e, lasciandosi ispirare dal fascino del contesto, realizzò la bellezza di 3000 acquerelli. Non solo. Proprio qui compose alcuni dei suoi più grandi capolavori quali "Siddharta", "Narciso", "Boccadoro e "Il giuoco delle perle di vetro". Perché non seguire l'esempio dell'illustre Premio Nobel? Vale la pena prendere di mira una delle tante strutture che, essendo avvolte da un contesto magico, distolgono la mente dallo stress del mondo esterno. Il benessere dell'ospite viene prima di tutto.

IL TRATTAMENTO
Villa Principe Leopoldo, ad esempio, è un prestigioso hotel a 5 stelle inserito in una villa storica (un tempo proprietà degli Hohenzollern) sita sulla Collina d'Oro là dove solo la vista sul Lago di Lugano e sulle montagne circostanti giustifica il viaggio. A contribuire alla mission relax ci pensa la sua DOT.Spa, una beauty Spa il cui personale è pronto ad accogliere e coccolare gli ospiti offrendo loro trattamenti all'altezza delle aspettative. Per fare il pieno di energia niente meglio del trattamento Vitamin C - Nature Bissè a base di vitamina C che riattiva e rigenera la pelle del viso stimolando la produzione di collagene. Eleganza, cura del dettaglio e grande attenzione nei riguardi della clientela caratterizzano gli alberghi della Roberto Naldi Hotels come il Grand Hotel Eden di Lugano che, oltre a deliziare gli ospiti offrendo loro una vista mozzafiato sulla città e sulle Alpi, mette a disposizione un'oasi di pace con la suaEden SPA, vero e proprio tempio del benessere dove affidarsi a mani esperte e sperimentare rigeneranti trattamenti, tanto per il viso quanto per il corpo. Chi teme gli effetti del tempo, può tutelarsi con il lifting antietà ovvero un trattamento che permette di lottare contro i segni del tempo ma senza ricorrere al bisturi. La combinazione di alfa-idrossiacidi, vitamina C e agenti liftanti è infatti in grado di assicurare ottimi risultati: la pelle del viso risulterà così più elastica e luminosa.

L'ESPERTO
La vitamina C, se assunta regolarmente, permette di mantenersi in salute. Anche l'industria cosmetica fa tesoro delle sue benefiche proprietà. Ebbene sì, sono tanti i rituali di bellezza dall'effetto anti-aging che vanno a rivitalizzare ed elasticizzare la pelle combattendo gli effetti dei radicali liberi.

I DINTORNI
Per gli appassionati di cultura, a Montagnola si trova la dimora che ospitò Hermann Hesse dal 1919 al 1931. Nelle sale della Torre Camuzzi è stato allestito un museo a lui dedicato e, al suo interno, è possibile mettere il naso nella vita dello scrittore: sono innumerevoli gli oggetti personali esposti tra libri, pennelli, fotografie, taccuini e ancora è possibile ammirare la tavolozza che usava quando dipingeva all'aperto. Non è tutto. Sono ben 11 tappe le tappe da percorrere per scoprire i luoghi a lui cari. Il comune di Montagnola ha creato infatti un vero e proprio percorso da fare a piedi, con tanto di audioguida oppure seguendo i cartelli esplicativi. Si va dal lungolago al grotto o ancora c'è il bosco dove passeggiava e, infine, la tomba di S. Abbondio dove è sepolto il grande scrittore. 

INFORMAZIONI
Grand Hotel Eden
Riva Paradiso 1
6900 Lugano
Tel. +41 91 9859200 

Villa Principe Leopoldo
Via Montalbano 5 
6900 Lugano
Tel. +41 (0)91 985 88 55

Svizzera, la nuova funicolare è da brividi

Funicolare di Stoos in Svizzera

PERCHE' SE NE PARLA 
E’ finalmente stata inaugurata, in Svizzera, la funicolare più ripida d'Europa, tra Schwiyz e Stoos, nella Svizzera centrale. I moduli cilindrici che accolgono i passeggeri ruotano al variare dell'inclinazione del binario, raggiungendo anche i 48 gradi. Il sistema è costato 50 milioni di euro ed è stato realizzato in 14 anni di lavori. La funicolare, che può contare fino a 136 persone, sostituisce un impianto storico, realizzato negli anni Trenta. 

PERCHE' ANDARCI 
La Svizzera centrale è un’area che include il canton Lucerna, il canton Uri, il canton Svitto, Obwalden, Nidwalden e il canton Zugo. Una delle principali attrattive turistiche in questa zona è il Monte Titlis, montagna delle Alpi bernesi nel Canton Obvaldo, la più alta in questa zona.

DA NON PERDERE 
Lucerna è la leggendaria località di Guglielmo Tell che colpì con una freccia la mela sulla testa del figlio. La città è famosa soprattutto per il ponte della Cappella, il più antico in legno di tutta Europa, costruito nel XIV secolo come protezione della città. Bellissima anche la Torre dell’Acqua, annessa al ponte Kapellbrücke, un altro dei simboli del posto. Da visitare anche le Mura, costruite nel 1386, il celebre “Leone”, scultura di Bertel Thorvaldsen; la Chiesa gesuita di San Francesco Saverio e quella di San Leodegar. Lucerna, inoltre, offre un ottimo punto di partenza per esplorare altri famosi siti come il Rigi, Monte Pilatus e il prato di Rütli.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Luogo molto interessante per chi ama la natura e, soprattutto, la montagna. Per chi non dovesse avere questa spinta turistica, meglio puntare ad altro.

COSA NON COMPRARE 
Boccali di birra e pentolini per la fonduta sono tra i souvenir più gettonati. Molto belli anche i gadget realizzati in legno. Per non parlare di orologi a cucù e teiere. Brutti, a dir poco, i souvenir con la croce svizzera, dalla borsa dell’acqua calda alla tazza. Ma c’è anche un ancor più tremendo campanaccio gigante che vi aspetta.
turismo.it

A Lugano un omaggio a Giovanni Segantini. La Svizzera italiana ricca di cultura raggiungibile dal Sacro Monte Calvario di Domodossola

Trittico della natura

Per visitare Lugano dall'Italia soggiorna al Sacro Monte Calvario di Domodossola (VB) >>> Prenota Ora

Fino al prossimo 10 novembre, al Museo d’arte della Svizzera italiana è possibile visitare la mostra Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini. Si tratta di un nuovo allestimento della collezione intorno al monumentale “Trittico della Natura” del grande maestro. Partendo dalla riflessione sul concetto di ciò che artisticamente si può definire Sublime, l’esposizione traccia un percorso visivo della pittura di paesaggio, intesa come espressione del “Sentimento di montagna”, in Svizzera e all’estero dal XVIII al XXI secolo. Al centro dell'iniziativa il mondo alpino, da quello romantico di William Turner fino a quello contemporaneo della coinvolgente installazione video “Die Magische Bergwelt in den Filmen von Daniel Schmid” dello svizzero This Brunner, 
 
PERCHE' ANDARE
 
Curata da Cristina Sonderegger e Francesca Benini la mostra che si dispiega attorno ai due grandi lavori di Segantini e Brunner collocati uno di fronte all’altro, mette in scena una  sessantina di opere. Il percorso espositivo si apre con un protagonista del romanticismo europeo, William Turner e due illustri interpreti della mitologia alpina, Alexandre Calame e il giovane Ferdinand Hodler. Seguono i lavori di Giovanni Giacometti e Umberto Boccioni e di alcuni artisti contemporanei per cui la rapprentazione della montagna diventa ambivalente. Infatti nell’assemblaggio intitolato “Oh Ubi” gli elvetici Lutz e Guggisberg riprendono in chiave ironica il significato simbolico e identitario di cui è stato investito il soggetto alpino in Svizzera. Balthasar Burkhard nelle fotografie del Bernina ne ripropone invece la forza romantica, mentre Not Vital, da sempre legato all’Engadina, traspone il mondo alpino nell’installazione composta da 170  “palle di neve” in bronzo patinato di bianco che chiude la mostra.
 
DA NON PERDERE
 
Ricordiamo che in mostra sono presenti numerosi dipinti di paesaggio e vita rurale eseguiti da artisti ticinesi, in cui è possibile ritrovare un senso di sublimazione. Filippo Franzoni interpreta i paesaggi locarnesi come stati d’animo, aprendosi a una sensibilità simbolista; nei paesaggi montani di Luigi Rossi le figure rurali sono portatrici di quei valori esistenziali vicini al modello segantiniano, anche se contraddistintiti da una specificità e una valenza identitaria ticinese. In questo senso è interessante anche l’opera fotografica di Roberto Donetta nella quale è documentata la vita in trasformazione verso la modernità della valle di Blenio.
 
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini
Fino al 10 novembre 2019
Luogo: Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana, sede LAC
Info: www.masilugano.ch

Dal Sacro Monte Calvario in Svizzera, tour estivi a bordo di treni panoramici e passeggiate rilassanti

Svizzera, tour estivi a bordo di treni panoramici e passeggiate rilassanti

Lo chiamano il Trenino Verde delle Alpi, il moderno BLS RegioExpress e ogni due ore collega Berna con Domodossola e viceversa. Attraversa il Sempione e l’ultracentenaria linea di valico del Lotschberg e regala un piacevole giro panoramico per turisti e pendolari. Lo scenario è suggestivo con uno sfondo di casette immerse nella natura incontaminata di piccoli rilievi, corsi d’acqua e sentieri verdeggianti. Passa anche per Briga, nell’Alto Vallese, che merita una sosta per osservare il suo cuore pulsante, con la grande ed elegante piazza acciottolata e il castello Stockalper. Qui si trova, inoltre, uno dei più importanti edifici barocchi della Svizzera e per la sua particolare conformazione capita di passeggiare nella bella stagione con le maniche corte, mentre intorno le montagne sono cariche di neve. Il giro dedicato ai treni panoramici prosegue verso Capolago, tra Mendrisio e Lugano, con la tratta fino al Monte Generoso per godere dei suoi panorami a tratti verdeggianti e a tratti lunari. Appena usciti dalla stazione si può salire a bordo del trenino a cremagliera che, da oltre 125 anni, parte appunto da questa destinazione per raggiungere la vetta a 1704 metri, in ben nove chilometri di percorso e partenza ogni ora. Intorno, il parco naturale che in molti seguono a piedi, attraversando uno dei tanti percorsi escursionistici. Da novembre ad aprile, quest’anno, le carrozze si fermeranno per il restauro della linea ferroviaria ancora originale, ma è peculiare sapere che periodicamente, proprio per evocare il periodo della Belle Epoque, ci sono dei treni a tema molto particolari. Un’esperienza, insomma, sempre unica, a partire da quello a vapore del 1890, il più vecchio in circolazione in Svizzera, fino alle versioni d’epoca del 1950. Sul Monte Generoso si possono scegliere diverse escursioni e, su prenotazione, si possono visitare l’Osservatorio Astronomico e la Grotta dell’Orso o percorrere il sentiero dei pianeti o il sentiero delle Nevère. Di fronte a quello che è considerato il più bel panorama del Canton Ticino, sorge il “Fiore di Pietra”, la futuristica infrastruttura progettata dall’archistar Mario Botta. Al suo interno spiccano due ristoranti e dalle finestre panoramiche così come dalla terrazza, il panorama è sensazionale. Del resto, da questa altezza è possibile vedere la regione dei Laghi (Lugano, di Como), di Varese e Maggiore, ma anche l’area che va dalla Pianura Padana con Milano e quella dagli Appennini alla catena Alpina, dal Gran Paradiso al Monte Rosa, dal Cervino alla Jungfrau.

tratto da Il Mattino Viaggi
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

ENIT, SVIZZERA Turismo


ENIT Svizzera ha festeggiato il 2 Giugno nella prestigiosa sede del liceo Freudemberg di Zurigo, con la partecipazione della Regione Puglia. Presentato un video che racconta il territorio realizzato dal regista Tonio Di Bitonto. Alla serata hanno preso parte  250 persone del mondo istituzionale italiano e svizzero. ENIT ha curato la conferenza stampa e la parte di offerta enogastronomica come momento di promozione del territorio, grazie alla partecipazione straordinaria dello Chef Peppe Zullo di Orsara di Puglia (premiato anche da Slow Food).