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Arte salvata dal terremoto sale sul bus

 

(ANSA) - ANCONA, 29 OTT - L'arte sepolta e poi salvata.
    L'arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto torna in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento. Si chiama "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi" l'esposizione itinerante delle foto di Luca Maria Cristini organizzata da Conerobus e Contram, le aziende del trasporto pubblico delle province di Ancona e di Macerata, in collaborazione con il Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri. Una mostra itinerante in quattro tappe: esordio il 31 ottobre a Camerino, al Sottocorte Village, data significativa, a ridosso del quarto anniversario della scossa magnitudo 6.5 nell'Alto Maceratese, triste record dell'ondata sismica che ha investito il Centro Italia. La mostra si sposterà poi a Fabriano (7 novembre, in piazza del Comune), Jesi (15 novembre, piazza della repubblica) e, infine, Ancona (21 novembre, piazza Cavour). Cristini, architetto, nei giorni del terremoto, era responsabile dei beni culturali dell'Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato a lungo, insieme ai volontari e ai "Monuments Men" dell'Arma per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a forte rischio di crollo. E mentre lavorava, fotografava per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza storica di luoghi ancora adesso, a quattro anni di distanza, dimenticati.
    "Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; tuttavia ognuna di queste sembra comunicarci un sentimento vivo. Queste statue, scendendo forzatamente dagli altari a cui sono consacrate, si animano fino a trasmettendoci sensazioni quali: paura, dolore, smarrimento". Il catalogo della mostra, edito da Hexagon, contiene contributi della giornalista Rai Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino. " Le fotografie raccolte in questo piccolo ma intenso volume - scrive Pellegrino - sono la prova di come possa cambiare la vita e l'ambiente di una comunità a causa di un inaspettato e imprevedibile appuntamento con la Storia, quando un tragico evento naturale riesce a frantumare o addirittura a cancellare una memoria stratificatasi nei secoli e profondamente radicata nelle popolazioni". La mostra fotografica sarà ospitata all'interno di un bus storico. Per salire a bordo a visitare la mostra saranno necessari tutti gli accorgimenti di sicurezza anticontagio: entrambe le porte aperte con percorso a senso unico (entrata e uscita), finestrini aperti per garantire il ricambio d'aria, gel per sanificare le mani e personale Conerobus o Contram a far osservare il distanziamento sociale e l'uso delle mascherine. 

Terremoto in Albania pesanti contraccolpi sul Turismo

Anche il turismo è in fase di decollo grazie alle coste e alle bellezze naturali incontaminate. Circa 2,13 milioni di stranieri – secondo i dati Instat (l’istituto di statistica albanese) – hanno visitato l’Albania nei primi sei mesi del 2019, facendo registrare una crescita dell’11,3% rispetto al 2018. Sul totale, 817.009 persone sono state registrate come ingresso di turisti. Numerose anche le crociere alcune provenienti dalla Svezia che fanno scalo nei porti albanesi. La città di Saranda è una delle principali mete turistiche albanesi.

6 novembre: si scava tra le macerie a Thumane, in Albania. Armend Nimani/AFP via Getty Images
L’Albania è in ginocchio: sotto le macerie sono morte dieci persone a Durazzo, la più importante città portuale, cinque a Thumane, località montana e frazione di Kruja, la città natale dell’eroe nazionale Skanderbeg. In attesa di avere un quadro complessivo del bilancio di sangue  (18 morti e 600 feriti) e dei danni economici provocati dal terremoto che ha colpito l’Albania (il turismo ne subirà i pesanti contraccolpi poiché sono implosi degli alberghi sulla costa) proviamo a fornire un quadro dei forti rapporti economici esistenti tra Tirana e Roma e delle conseguenze che provocherà il veto della Francia all’ingresso del Paese delle Aquile nella Unione europea. Sia per lo sviluppo sociale e sia per le minori opportunità di accesso ai fondi strutturali europei. L’Albania è un paese povero e spesso, purtroppo, gli edifici non sono stati costruiti non seguendo le norme anti-sismiche e le conseguenze sono devastanti. L’ingresso nella Ue avrebbe potuto essere un’opportunità per modernizzare il paese e renderlo più sicuro dal punto di vista urbanistico. 
Ma andiamo con ordine e iniziamo dai rapporti italo-albanesi. Tra Italia e Albania i legami economici e culturali sono strettissimi. Nel Paese delle Aquile ci sono 334 imprese italiane ufficialmente registrate come riferito dalla banca dati Ice-reprint (ultimo dato disponibile 2015) che spaziano dall’agroindustria, idroelettrico, call center e servizi finanziari. La lingua italiana è generalmente parlata da qualsiasi cittadino albanese anche grazie alla diffusione delle nostre tv nazionali. Addirittura per un certo periodo in Albania è stata fondata e ha operato Agon Channel, una tv low cost  che avrebbe dovuto produrre programmi per il pubblico italiano ma che poi ha cessato l’attività.
Il 30% di import albanese proviene dall’Italia dove il nostro paese è il primo esportatore così come avviene nella vicina Grecia e anche nel settore del credito Intesa Sanpaolo è presente ed è la quarta banca del paese mediterraneo, avendo ereditato la ex filiale di Veneto Banca che aveva accompagnato ad Est l’espansione ruggente degli imprenditori veneti negli anni 90. Molto forti e radicati nel paese anche gli istituti di credito austriaci.
L’Italia è la prima fornitrice dell’Albania, con una quota del 30 per cento nei primi quattro mesi del 2019, ma è anche la prima cliente, con circa metà dell’import. L’Italia esporta in particolare pelletteria, abbigliamento, e prodotti petroliferi. Importa scarpe, tessile-abbigliamento e pesce.
«Siamo soddisfatti della posizione italiana in l’Albania – ha affermato il premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro con il suo omologo Rama avvenuto il 15 ottobre a Tirana -, siamo il primo partner commerciale, con un interscambio che nel primo semestre del 2019 è di 1,2 miliardi, ma l’ambizione è di migliorare. Non abbiamo ancora sfruttato appieno il potenziale economico dell’Albania».
La vicinanza alla costa pugliese ha favorito contatti commerciali che si sono via via radicati nel tempo nel paese delle Aquile, così chiamato perché la bandiera ufficiale del Paese raffigura proprio un’aquila a due teste.
Anche il turismo è in fase di decollo grazie alle coste e alle bellezze naturali incontaminate. Circa 2,13 milioni di stranieri – secondo i dati Instat (l’istituto di statistica albanese) – hanno visitato l’Albania nei primi sei mesi del 2019, facendo registrare una crescita dell’11,3% rispetto al 2018. Sul totale, 817.009 persone sono state registrate come ingresso di turisti. Numerose anche le crociere alcune provenienti dalla Svezia che fanno scalo nei porti albanesi. La città di Saranda è una delle principali mete turistiche albanesi.

La situazione politica

Dal punto di vista politico il paese, uscito prostrato dalla durissima dittatura di Enver Hoxha, è stato scosso recentemente da manifestazioni di protesta guidate dall’opposizione al governo di centro sinistra guidato dal premier Edi Rama.Gli scontri si sono svolti in prossimità degli edifici governativi e del parlamento con particolare violenza, poi le tensioni sono rientrate ma le tensioni covano sotto la cenere come spesso avviene nei Balcani

Europa addio


Nonostante l’appoggio dell’Italia la Francia ha bloccato in ottobre l’inizio dei negoziati di adesione della Macedonia del Nord e dell’Albania. Parigi attraverso la sottosegretaria agli affari europei Amélie de Montchalin ha spiegato che la Francia vuole che il processo di allargamento sia “riformato”, che l’accesso alle politiche europee sia «graduale», che l’iter sia “rigoroso”, e soprattutto che il processo sia «reversibile» nel caso i candidati dovessero rallentare il cammino del’integrazione.
in https://it.businessinsider.com

Sisma: Castelli, appello liceo artistico a favorire studenti

CASTELLI (TERAMO) - Salvare un liceo di eccellenza, pieno di storia ma all'avanguardia, l'Artistico "Grue" di Castelli, borgo terremotato alle pendici del Gran Sasso in provincia di Teramo, depositario di una tradizione di quattro secoli nell'arte ceramica: primo obiettivo "rilanciare le iscrizioni per dare una chance al sistema economico e all'indotto del paese".Questo l'appello che arriva dalla dirigente scolastica, Eleonora Magno, in vista della ripresa delle lezioni del nuovo anno scolastico, prevista per mercoledì 6 settembre.
La presa di posizione anche in seguito alla flessione delle iscrizioni a causa dell'emergenza terremoto del Centro Italia del 2016-2017, aggravata dalle nevicate del gennaio scorso che hanno messo in ginocchio il centro montano. Gli iscritti al primo anno, come benvenuto, avranno in dote un assegno di 1.000 euro, da spendere per libri di testo e altro materiale didattico. A dispetto di una difficile situazione, tuttavia, la preside del liceo "Grue" non demorde: ribadisce "l'eccellenza dell'offerta formativa" dell'istituto che dirige e annuncia di voler "vivere quest'anno scolastico come quello del riscatto".
La dirigente evidenzia anche "la necessità di dotare in tempi stretti il territorio di una struttura ricettiva, per favorire la residenzialità in pianta stabile degli studenti, e anche di un servizio di trasporto locale più assiduo ed efficiente".
"Ce l'aspettavamo, le iscrizioni al primo anno sono state inevitabilmente penalizzate dai recenti eventi sismici e dall'apprensione che hanno generato, a cui si è aggiunta la grande nevicata - premette - ma siamo fiduciosi che a breve risaliremo la china".
"Questo liceo rappresenta un'eccellenza, possiede ampi spazi e moderni laboratori, con tecnologie avanzate, come la stampanti 3d e la stampante fotoceramica - rimarca la Magno - La teoria e la pratica ripercorrono una tradizione antica di secoli, ma guardano al futuro e sono incentrate sull'innovazione per formare esperti di design molto richiesti dal mercato".
L'importanza del "Grue" è stata negli anni dovuta alla sua capacità di trasmettere l'arte ceramica alle nuove generazioni, ma la scuola ha avuto un ruolo chiave anche nell'innovare l'arte stessa, come ha dimostrato la mostra "La tradizione del futuro", che ha chiuso i battenti da qualche giorno, e che ha ripercorso stili, poetiche e contaminazioni attraverso le creazioni di maestri, allievi e artisti che hanno reso celebre la scuola della maiolica artistica di Castelli.
Un'importanza, oggi, ancor più amplificata dagli effetti disastrosi del terremoto: basti ricordare i 10 laboratori di ceramica su 20 del centro storico a oggi inagibili e chiusi, i danni riportati da una quindicina di fabbriche della ceramica nella zona industriale.
Tutto questo mentre la ricostruzione post-terremoto stenta a decollare: nel centro storico sono ancora 45 le unità abitative inagibile classificate "E", ovvero con danni strutturali, a seguito del sisma del 2009, a cui se ne sono aggiunte altre 20 dopo le scosse più recenti.
Le famiglie sfollate sono oggi complessivamente più di 70, metà delle quali da oltre 8 anni. Inevitabilmente si è registrata, negli ultimi anni, una flessione delle presenze turistiche e, dunque, della clientela dei laboratori e botteghe in attività.
La dirigente fa notare che "in questo scenario il nostro appello è che si favorisca la residenzialità degli studenti del nostro liceo, che per la sua eccellenza può ambire a di intercettare un'utenza internazionale, non solo localizzata all'Abruzzo teramano".
"Abbiamo valutato due ipotesi: la prima è quella di utilizzare le abitazioni agibili e massima sicurezza sismica, messe a disposizione dai proprietari con convenzioni ad hoc - spiega - La seconda è la realizzazione di una struttura ex novo calibrata alle nostre esigenze, adiacente al liceo. Intervento risolutivo che potrebbe essere finanziato con i fondi a favore delle aree interne".
"Poi è necessario, come più volte da noi richiesto, di attivare un servizio di bus navetta con il fondovalle, fino al terminal di Villa Vomano, dove transitano in particolare gli autobus provenienti da Teramo, dall'Aquilano e dalla costa adriatica", continua ancora.
"L'arte ceramica di Castelli - evidenzia la dirigente - è un patrimonio culturale e anche economico dell'intero paese e il nostro liceo è decisivo sia per la trasmissione dei saperi che per il ricambio generazionale nei laboratori e nelle botteghe".
"La ricostruzione post-sismica passa anche per il liceo 'Grue', che non può essere abbandonato al suo destino" conclude.
ansa

Torna a vivere dopo sisma il Munda, Franceschini inaugura Museo in ex mattatoio

Dal Trittico di Beffi al Cristo deposto di Penne, oltre 100 opere scampate ai crolli del sisma del 6 aprile 2009 nel museo al Forte spagnolo cinquecentesco dell'Aquila tornano esposte in 5 grandi ambienti realizzati attraverso il recupero dell'ex mattatoio comunale. Questa la nuova incarnazione del Museo nazionale d'Abruzzo (Munda), inaugurato, oggi alla presenza del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. "Quando riapre un grande museo è sempre festa, all'Aquila lo è doppiamente perché è una restituzione alla città e al Paese - ha dichiarato - Solo nel settore del patrimonio culturale ci sono 150 cantieri privati aperti, 50 lavori già conclusi, 15 cantieri su interventi pubblici come questo già conclusi e decine in corso".
    Franceschini ha girato le sale in compagnia della direttrice del polo museale d'Abruzzo, Lucia Arbace, scattando foto, e ha anche ammonito gli operatori a non seguirlo con le telecamere per non danneggiare le opere. Il museo resterà aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19, l'ingresso sarà gratis fino al 3 gennaio, poi il biglietto costerà 4 euro intero e 2 ridotto. Attualmente sprovviste di cartellini, le opere verranno dotate di qr code da fotografare con gli smartphone per accedere a informazioni online.
    "La città vive una crisi drammatica e deve trovare una sua prospettiva di sviluppo con un progetto strategico - ha commentato il sindaco, Massimo Cialente - Non solo l'industria ma anche la città dell'alta formazione e della cultura". Per la Arbace, "abbiamo vinto questa scommessa, ma ora dobbiamo fare in modo che questo museo diventi un grande attrattore di cultura e turismo". Per il presidente di Apindustria L'Aquila, Luciano Mari Fiamma, l'inaugurazione "potrebbe essere l'occasione per esporre ancora una volta all'Aquila il Guerriero di Capestrano già tornato in occasione del G8".(ANSA).

Dopo il disastroso terremoto del 2009 riapre a L’Aquila, sabato 19 dicembre 2015 alle ore 11.00 il Munda Museo Nazionale d’Abruzzo

Sabato riapre Museo nazionale d’Abruzzo de L’Aquila
Dopo il disastroso terremoto del 2009 riapre a L’Aquila, sabato 19 dicembre 2015 alle ore 11.00 il Munda Museo Nazionale d’Abruzzo che avrà sede nell’ex Mattatoio comunale completamente ristrutturato con tecnologie antisismiche e ripensato per questa sua nuova funzione. Un evento di elevato valore simbolico a cui parteciperà il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

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