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Andy Warhol: THE LAST SUPPER / L’ultima Cena - Da sabato 31 marzo e fino al 15 aprile 2012, Palazzo Magnani di Reggio Emilia

Andy Warhol, L'Ultima Cena The Last Supper, acrilico su tela, 100 x 100 cm, Gruppo Credito Valtellinese, a Reggio Emilia, Palazzo Magnani, dal 31 marzo 2012
(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci)
Andy Warhol: THE LAST SUPPER / L’ultima Cena - Da sabato 31 marzo  e fino al 15 aprile 2012, Palazzo Magnani di Reggio Emilia ospita The Last Supper, una delle opere più significative nella produzione di Andy WarholThe Last Supper è una interpretazione straordinaria del Cenacolo di Leonardo da Vinci, realizzata da Andy Warhol nel 1986. L’evento, che cade nel 25° anniversario della morte di Warhol, è parte del progetto Arte in Agenda. A tu per tu con… ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani.

The Last supper racchiude in sé l’essenza della poetica warholiana tesa a demistificare l’opera d’arte e la sua originalità di “pezzo unico”, per dimostrare che, anche l’Ultima cena di Leonardo, al pari di altri soggetti come la Campbell’s Soup, il fustino Brillo, la Coca Cola, altro non è che “un prodotto”.
Su invito di Alexandre Jolas, la cui galleria sorgeva proprio davanti al Refettorio di Santa Maria delle Grazie di Milano che conserva il capolavoro leonardesco, Warhol realizza tra il 1985 e ’87 un ciclo di opere dedicato al Cenacolo – oltre cento tra dipinti e serigrafie – che si riallacciano a un percorso di reinterpretazione dei classici dell’arte italiana, già sperimentato con la sua Mona Lisa del 1963, rilettura della Gioconda.
Il critico Robert Rosenblum affermava a proposito di questo aspetto della poetica di Warhol: “Le sue gallerie di miti e superstar sembrano un repertorio di Santi venuti dopo la cristianità, tanto che le immagini isolate delle labbra di Marilyn o i singoli barattoli di zuppa possono diventare le icone di una nuova religione, simili a quelle delle reliquie sacre chiuse in uno spazio astratto. Le opere compiute a partire dall’Ultima cena di Leonardo, le ultime di Warhol, appaiono in modo improvviso, impetuoso e incomparabile: sono una strana manifestazione, straordinariamente forte, di un sentimento religioso che alla fine riesce a esprimersi, qui, quasi senza maschera. Liberamente, con un vigore che stupisce e impressiona, Warhol non ha mai come in questa occasione, glorificato  così tanto il culto delle immagini, sua grande, unica e originaria passione“.

Grazie all’opera The Last Supper sarà possibile approfondire un aspetto della personalità e della vita di Warhol poco conosciuto e messo in ombra dagli eccessi del suo modo di essere. Dopo la sua morte, avvenuta nel febbraio del 1987, vennero a galla molti lati nascosti della sua esistenza, tra questi la sua sorprendente fede cattolica.
The Last Supper sarà affiancata da un raro disegno dell’Ultima cena leonardesca eseguito da Francesco Hayez (protagonista, fino al 1 maggio, a Palazzo Magnani della grande mostra INCANTI DI TERRE LONTANE. HAYEZ, FONTANESI E LA PITTURA ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO) che consentirà di sviluppare un confronto tra le modalità di rilettura dei modelli classici operata da due autori così distanti, ma uniti dall’esigenza che hanno avvertito di confrontarsi con il genio del Rinascimento italiano.
L’esposizione è realizzata grazie alla gentile collaborazione del Credito Valtellinese e dei privati, che hanno concesso in prestito le opere, e alla partecipazione della Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia, con il contributo di Landi Renzo spa, CCPL, Check-up Service, Neacar Mercedes-Benz.
La Fondazione Palazzo Magnani, nell’ottica di un ampio approfondimento dei linguaggi artistici, si fa promotrice di appuntamenti che nel corso dell’anno coglieranno l’occasione di ricorrenze, eventi e date speciali, per presentare la grande Arte. Accanto alle prestigiose mostre, la Fondazione propone un avvincente viaggio nella storia dell’arte attraverso singole opere e personalità tra le più significative di sempre.
In quest’ottica, s’inserisce l’iniziativa Arte in agenda. A tu per tu con… che propone, attraverso un intenso percorso dall’arte antica a quella contemporanea, un’opera di straordinario valore, proveniente da prestigiosi Musei e Collezioni Private nazionali e internazionali.
Arte in agenda, attraverso la lettura e la comprensione dell’opera che di volta in volta verrà presentata, condurrà il visitatore a ripercorrere le poetiche degli artisti, l’anima di certe elaborazioni creative e brani di storia dell’arte che possono costituire utili strumenti di riflessione sull’oggi.
Le opere d’arte – antiche, moderne o contemporanee -, infatti, non hanno mai guardato l’uomo dall’alto dei loro processi creativi, bensì hanno sempre svolto il ruolo di fedele specchio della vita e della storia in cui sono nate, all’interno di processi evolutivi costanti, a volte lineari, ma più spesso intrecciati, complessi o addirittura ciclici.
Per questo ogni creazione non è mai figlia unicamente del proprio tempo ma possiede una valenza più ampia; può infatti contenere riferimenti, elementi di contatto o di rottura con quanto elaborato in precedenza e al contempo può offrire importanti spunti che saranno oggetto d’indagine per  i linguaggi futuri.

Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) è stato pittore, scultore, fotografo, regista, attore, produttore di musica. Ha avuto un ruolo da protagonista in tutto quello che di più innovativo e radicale si è sperimentato negli anni ’60, al tempo della Pop Art e del cinema underground, e anche negli anni ’70 e ’80.
Nella Factory – che riuniva a New York, nel segno della condivisione e del business, geni emergenti, fotomodelle, rock star – dove presero forma la sua pittura e i suoi film, era una fucina di sogni, un luogo straordinario di incontro tra mascalzoni, prostitute, artisti e importanti galleristi.
Artista sempre in bilico tra candore ed esibizionismo, provocazione e reticenza, Warhol fu geniale al tempo dei barattoli di zuppa Campbell, dei ritratti di Marilyn Monroe e Che Guevara, delle Electric Chairs, del disco The Velvet Undergorund & Nico, di pellicole quali The Chelsea Girls e Lonesome Cowboys, ma anche alla fine della sua vita quando dipinse gli straordinari Camouflages e soprattutto le vertiginose variazioni dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci, tra le sue opere più vitali.
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Le opere in mostra
L’ULTIMA CENA/THE LAST SUPPER di Andy Warhol
acrilico su tela, 100 x 100 cm
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
L’ULTIMA CENA / disegno di FRANCESCO HAYEZ
Matita su carta, 43 x 75 cm
COLLEZIONE PRIVATA


ARTE IN AGENDA
A tu per tu con Andy Warhol: The Last Supper
e con Francesco Hayez: L’Ultima cena
Palazzo  Magnani – Reggio Emilia
31 marzo – 15 aprile 2012
Promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani
Orari: dal martedì al venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 – 19.00
Sabato, Domenica e Festivi 10.00 – 19.00
Chiuso lunedì
Ingresso: 5 €
Ingresso ridotto: 3 €
(solo per i possessori del biglietto della mostra “INCANTI DI TERRE LONTANE. HAYEZ, FONTANESI E LA PITTURA ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO” Reggio Emilia, Palazzo Magnani)
Modalità di visita
è necessaria la prenotazione nelle fasce orarie fino ad esaurimento posti
ogni 30 minuti negli orari di apertura della mostra
(la visita comprende un momento di introduzione alle opere e all’autore)
Per informazioni e prenotazioni:
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29
Biglietteria Tel. 0522 454437
Email. info@palazzomagnani.it
www.palazzomagnani.it
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Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
tel. 02 36 755 700 – fax 02 36 755 701 - press@clponline.it

Fondazione Palazzo Magnani
tel. 0522 444408 – fax 0522 444436
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