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Da Picasso a Vermeer, sfidano la crisi

Per le rassegne piu' attese e' gia' boom di prenotazioni : centomila solo a Milano

(di Nicoletta Castagni)
Più di 100.000 prenotazioni per Picasso a Palazzo Reale di Milano, oltre 55.000 per Vermeer alle Scuderie del Quirinale e altrettante per la storia del ritratto nella più defilata Vicenza, che proprio con questo evento inaugura la Basilica Palladiana e si inserisce nel circuito delle sedi espositive nazionali: per le grandi mostre, quelle che investono sulla qualità e i nomi di richiamo, anche in pieno 2012 non c'é crisi che tenga. A un mese dall'apertura, è vero e proprio boom di prenotazioni. Si tratta, in tutti e tre i casi, di esposizioni di rilievo internazionale, che portano in Italia per la prima volta capolavori dell'arte di tutti i tempi, provenienti dalle collezioni più prestigiose del mondo.
Nel caso di Vermeer, alle Scuderie dal 27 settembre, per l'ultima mostra a lui dedicata (nel mondo) si deve risalire al 2003, quando il Museo del Prado riuscì a riunire nove dipinti del genio olandese. L'Italia, come la Spagna, non possiede opere di Vermeer nelle proprio collezioni pubbliche, quindi c'é grande attesa per gli otto capolavori che tra poco arriveranno a Roma. E comunque le trattative sono ancora aperte (in particolare con il Louvre) e negli ultimi giorni gli organizzatori (Azienda Speciale Palaexpò e MondoMostre) potrebbero fare il colpaccio portando una o due opere in più. Intanto di sicuro, dei 37 dipinti sicuramente di mano dell'artista (e solo 26 spostabili), saranno alle scuderie, tra gli altri, i celeberrimi 'Donna in piedi alla spinetta' e 'Donna seduta alla spinetta' della National Gallery di Londra, la splendida 'Allegoria della Fede' e la 'Suonatrice di liuto' del Metropolitan Museum, mentre dalla National Gallery of Art di Washington ecco l'icona della rassegna, il bellissimo 'Fanciulla con cappello rosso'.
Mostra di eccezionale richiamo anche quella di Picasso, la cui opera è spesso oggetto di esposizioni, ma questa volta a Milano sono attesi i capolavori provenienti, in gran parte, dalla Museo Nazionale di Picasso a Parigi. In tutto oltre 200 opere, che dal 20 settembre a Palazzo Reale si susseguiranno in una excursus cronologico sulla produzione dell'artista, mettendo a confronto tecniche e mezzi espressivi. Innumerevoli i capolavori, come 'La Celestina', 'Uomo con il mandolino', 'Ritratto di Olga', 'Due donne che corrono sulla spiaggia', 'Paul come Arlecchino', 'Ritratto di Dora Maar' e 'La supplicante'.
Non meraviglia quindi che in pochi mesi, dalla tarda primavera ad agosto, le prenotazioni abbiano superato quota 100.000. Un dato impressionante, che riporta ai primi anni Duemila, quando il settore espositivo era in pieno sviluppo e i venti di crisi inimmaginabili. A proposito dei 55.000 prenotati per 'Raffaello verso Picasso', alla Basilica Palladiana di Vicenza dal 6 ottobre (con opere capitali di Botticelli, Mantegna, Antonello da Messina, Tiziano, Caravaggio, Velazquez, Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Bacon, Freud e altri), il produttore e curatore Marco Goldin ricorda che "per la mostra di Genova 'Van Gogh e il viaggio di Gauguin', la più vista dello scorso inverno, abbiamo avuto un avvio molto più rallentato". E che neanche ai tempi delle grandi rassegne di 'Brescia lo splendore dell'arté, si registrava un tale incremento di prenotazioni.
ansa