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Spiagge bianche e acque cristalline, meraviglia a Onslow County

 

ONSLOW COUNTY - Spiagge bianche, acque cristalline, paesini usciti da una cartolina.

E' lo spettacolo naturale e paesaggistico che offre la contea di Onslow, gemma lungo le coste della Carolina del Nord.

Trattandosi di una località costiera nel sud degli Stati Uniti, Onslow non conosce inverni rigidi, il clima è quindi ideale anche per gite al mare fuori stagione.
    Le attività sono innumerevoli, tra queste ci si può improvvisare pescatori uscendo in barca con Reel Livin Fishing Charters a Sneads Ferry e sotto la guida dal capitano Tommie Jarman e del suo equipaggio si può tornare a casa con un ricco bottino di gamberi. In attesa che le reti si riempiano di crostacei, il mio miglior relax a bordo della barca ribattezzata, 'Hope & Faith', può essere semplicemente quello di osservare il gioco di luci e colori creato dal sole mentre bacia l'acqua.
    In aggiunta o in alternativa alla pesca dei gamberi, un'altra esperienza da non perdere è quella della fattoria delle ostriche. 'Carolina Beach Oyster Co.' a Stump Sound. Si tratta di un'azienda al femminile e la proprietaria, Mandy Uticone, ha anche l'obiettivo di educate i visitatori ad una raccolta sostenibile e all'importanza delle ostriche nell'ecosistema della Carolina del Nord. Quando si parla di ostriche, Onslow County è considerata come la Napa Valley dei vini, in particolare è nota per una varietà prelibata nota come 'Stump Sound'.
    L'esplorazione della costa lungo Onslow County prosegue con un'escursione con Marsh Cruises per esplorare Swansboro e Emarald Island con il capitano Darryl Marsh. Lungo la traghettata è quasi garantito un incontro ravvicinato con i delfini. Da Swansboro, sempre tramite un traghetto, si può arrivare anche a Hammocks Beach State Park e da qui fino a Bear Island, un'isola dalle spiagge incontaminate e acque cristalline. Un'attività popolare è quella della ricerca delle conchiglie, solitamente di grandi dimensioni e dai colori più svariati.
    Oltre alla zona costiera, Onslow County offre diverse alternative anche nella parte più strettamente interna. Chi è appassionato dalle storie di fantasmi, al motto di 'lasciatevi guidare dagli spiriti', Crystal Coast Ghost guiderà i visitatori in un ghost tour lungo alcuni quartieri di Swansboro raccontando aneddoti paranormali che riguardano persone e attività del ricco passato della cittadina. A Surf City c'è un centro di salvataggio e recupero delle tartarughe, il 'Karen Beasley Sea Turtle Rescue and Rehabilitation Center'. E' una sorta di ospedale dove vengono portate le tartarughe ferite, malate e spesso in pericolo di vita. Vengono curate e ospitate finché non sono in grado di tornare in acqua oppure vi rimangono a vita se non sono più capaci di sopravvivere indipendentemente.
    Onslow County è anche sinonimo di Marine Corps Base Camp Lejeune, la base dei Marines a Jacksonville. Circondata da oltre 20 km di spiagge, Camp Lejeune è un importante centro per l'addestramento anfibio. Per ricordare e onorare tutti I militari americani e I loro sacrifici, a downtown Jacksonville è stato realizzato Lejeune Memorial Gardens. All'interno si trovano anche Beirut Memorial, per commemorare Ie 241 vittime dell'attacco alla caserma dei Marines nella capitale libanese nel 1983, l'Onslow Vietnam Veterans Memorial, il Montford Point Marine Memorial, e il 9/11 Memorial Beam dal World Trade Center.
    Un'altra attrazione da non perdere è una sorta di Disneyland del mondo agricolo, 'Mike's Farm', con animali e prodotti della terra che variano a seconda della stagione. Basta saltare a bordo di un carro e lanciarsi nella raccolta di gigantesche zucche, fragole o altra frutta e verdura. Un'esperienza a se' è inoltre il ristorante in stile 'all you can eat buffet'. Il personale serve piatti della tradizione culinaria di campagna finché lo stomaco non ne può più. 

ansa.it

Dal Salento alla Sardegna, ecco 10 spiagge nascoste in Italia

Clima mite, posti poco affollati e prezzi più convenienti sono alcuni degli innegabili vantaggi di una vacanza al mare in primavera. Goboony, la piattaforma di camper sharing, ha selezionato dieci tra le più suggestive spiagge italiane nascoste e perfette per una vacanza in camper al mare durante la stagione primaverile.

Eccole:

1. TORRE ULUZZO E PORTO SELVAGGIO – SALENTO, PUGLIA
In Salento, più precisamente nel territorio di Nardò, c’è una bellissima spiaggia selvaggia e rocciosa: la baia di Torre Uluzzo. A strapiombo sul mare, la torre dal prestigioso valore archeologico domina una cala incantevole. Il periodo migliore per visitare questo luogo è sicuramente la primavera, quando il fiore da cuiprende il nome – l’asfodelo, in dialetto uluzzu – fiorisce e colora tutto di bianco. Questa meravigliosa baia
regala spazi rocciosi isolati dove poter prendere il sole, un mare azzurro e cristallino dove potersi tuffare e fresche pinete dove potersi appisolare all’ombra di alti pini.  Torre Uluzzo è raggiungibile a piedi tramite un sentiero sterrato accessibile dalla strada litoranea tra Santa
Caterina e Sant’Isidoro. Da Torre Uluzzo è poi possibile percorrere un bellissimo sentiero naturale che collega la baia a un altro luogo spettacolare e incontaminato: Porto Selvaggio. Tutta la zona fa parte dell’area naturale protetta del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, inserita nel 2007 dal FAI nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”. Raggiungibile solo a piedi con una passeggiata di circa venti minuti, la spiaggia di Porto Selvaggio, contornata da maestosi pini d’Aleppo, è il luogo ideale dove passare, anche in primavera, piacevoli giornate in totale tranquillità con il pregio di essere immersi in un ambiente naturale, incontaminato e selvaggio.
La zona è ricca di parcheggi, aree sosta e campeggi dove poter sostare o alloggiare.

2. SPIAGGIA DI CALAMOSCHE – SICILIA
Nel Parco Naturale di Vendicari, nella zona sud-orientale della Sicilia, in provincia di Siracusa, c’è un luogo magico: la spiaggia di Calamosche. Una caletta di sabbia dorata e finissima lunga circa 200 metri e circondata da scogliere e vegetazione mediterranea. Il mare turchese e cristallino è sempre calmo perché è protetto dalle correnti grazie ai due promontori che sorgono alle estremità laterali.
Il fondale è sabbioso e basso nella parte centrale, diventa più profondo e roccioso alle estremità. Qui è facile incontrare splendidi esemplari di fauna marina locale. Questa spiaggia infatti è tra le preferite tra gli amanti dello snorkelling. Dal parcheggio attrezzato che si trova percorrendo la SP19, parte un sentiero naturale di circa 1,2 km praticabile solo a piedi e che porta direttamente alla spiaggia. Una piccola fatica per godere di un vero e proprio paradiso naturale.

3. CALA VIOLINA – TOSCANA
Nella macchia mediterranea della riserva naturale di Scarlino, Cala Violina è un lembo di spiaggia con un mare incontaminato e racchiuso tra due promontori. È un patrimonio naturale di altissimo valore e fortemente tutelato. Cala Violina è famosa per un particolare che la rende un luogo unico e magico: ad ogni passo fatto sulla spiaggia i minuscoli granelli di quarzo “suonano” una melodia. Già narrate nei viaggi di Marco Polo, le spiagge sonore sono un fenomeno antico ed esclusivo di pochi luoghi nel mondo. Se ne contano appena un centinaio in tutto il mondo e Cala Violina è uno di questi luoghi magici. Dopo aver parcheggiato il proprio veicolo, (l’area di sosta più vicina è quella di Val Martina con 200 posti disponibili) Cala Violina si raggiunge esclusivamente a piedi o in bicicletta. Dal 1° giugno al 30 settembre l’accesso è regolato tramite un sistema di prenotazione. La prenotazione si fa online sul sito dedicato e il costo per l’accesso alla Cala è di 1 euro. Mentre la tariffa giornaliera per il parcheggio del camper è di 15 euro.

4. CALA GOLORITZÈ – SARDEGNA
Situata su uno dei tratti costieri del Golfo di Orosei, il nome Goloritzè deriva probabilmente dalle parole sarde “colóvuru”, “caboru”, “carhodu” che significano serpente. La spiaggia viene anche chiamata “spiaggia dell’Aguglia”, per la presenza dell’Aguglia, una formazione rocciosa appuntita nota anche come Punta Caroddi. La cala si può raggiungere via terra con una camminata di circa un’ora attraverso il sentiero Bacu Goloritzè sul Supramonte di Baunei. Proprio perché si tratta di un’area preservata non è possibile fare camping su questa spiaggia, ma è possibile sostare presso la Cooperativa Goloritzè. Qui sono disponibili diversi servizi come maneggio, ristoro ed anche
guide ambientali in grado di consigliare itinerari di trekking, arrampicata e fuoristrada.

5. SPIAGGIA DI SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI – LIGURIA
La spiaggia di San Fruttuoso è probabilmente la spiaggia più piccola di tutta la riviera ligure e la più incontaminata, probabilmente per via del difficile accesso. Può essere raggiunta, infatti, solo in barca o a piedi attraverso vari sentieri escursionistici, caratterizzati da diversi gradi di difficoltà. Uno dei più belli è quello che parte da Portofino e dura circa 1 ora e mezza. La spiaggia si trova nel Parco Regionale di Portofino – zona B dell’area naturale marina protetta, è piuttosto piccola e caratterizzata da ciottoli bianchi; il mare è cristallino e dal colore verde smeraldo. È molto amata dai sub, grazie alla bellezza dei fondali e alla presenza del Cristo degli Abissi, una statua di bronzo alta circa 2,5 metri che è stata posta nel 1954 sul fondale della baia a 17 metri di profondità.

6. BAIA DI PORTO MIGGIANO O SPIAGGIA DEI CENTO SCALINI – SALENTO, PUGLIA
La Baia di Porto Miggiano è conosciuta anche come “spiaggia dei cento scalini”, per via del numero di scale che bisogna fare prima di arrivare al mare. Situata nella cittadina di Santa Cesarea Terme – famosa stazione termale ricca di sorgenti naturali – Porto Miggiano è un vero e proprio gioiello incastonato in una meravigliosa insenatura. Fondali ricchi di meraviglie da scoprire, caratteristici faraglioni e suggestive grotte preistoriche, come quella dei Romanelli, rendono questo luogo un paradiso terrestre dove potersi rilassare e ammirare l’incanto della
natura. Da visitare preferibilmente in primavera, tra maggio e giugno o a settembre. In piena estate infatti è una meta molto affollata. La zona dispone di un ampio parcheggio, su strada sterrata, dove poter parcheggiare il proprio veicolo. Inoltre, proprio in cima alla baia e immerso nel verde si trova il Camping Porto Miggiano, luogo ideale per un camping con vista sulla splendida insenatura.

7. SPIAGGIA DELLA GAVITELLA, CAMPANIA
La spiaggia della Gavitella è un delizioso angolo di paradiso custodito tra le scogliere della splendida Costiera Amalfitana, luogo e patrimonio storico e gastronomico dall’inestimabile valore (sito Unesco dal 1997). Si tratta di una caletta naturale situata nella frazione di Vettica Maggiore a Praiano, raggiungibile percorrendo una scalinata panoramica costruita nel 1926. La via di accesso alla spiaggia della Gavitella inizia con la lunga scalinata di 413 gradini presso la Piazza San Gennaro di Praiano. Da qui il panorama incantevole su Positano e sui faraglioni di Capri lascia senza fiato. Altra particolarità di questo posto è la possibilità di godere del sole fino al tramonto grazie all’esposizione a ovest.

8. SPIAGGIA DELLA MARINELLA DI PALMI, CALABRIA 
Nella parte settentrionale della Costa viola e sovrastata dal Monte Sant’Elia, si trova la spiaggia della Marinella di Palmi, una baia caratterizzata da ghiaia bianca e da un mare turchese, limpido e trasparente. Nonostante sia facilmente raggiungibile è poco frequentata, perfetta per rilassarsi e godersi la pace del mare in primavera. Per poter arrivare è necessario prendere l’uscita per Palmi dalla Statale 18. Una volta qui basterà seguire le indicazioni per la spiaggia che è ben segnalata. Per quanto riguarda l’area camper dove poter sostare, a venti
minuti di guida dalla spiaggia si trova Summerland, un’area sosta dove sono disponibili servizi basici ma estremamente funzionali.

9. BAGNI DELLA REGINA GIOVANNA, SORRENTO
I Bagni della Regina Giovanna si trovano sul promontorio di Punta Capo a Sorrento e sono una delle spiagge nascoste più belle d’Italia.
Si tratta di una vera e propria piscina naturale circondata da roccia, natura incontaminata e dai resti di un’antica villa romana. Oltre che una piccola oasi naturale nell’area Marina Protetta di Punta Campanella, i Bagni della Regina Giovanna sono anche un sito archeologico protetto di notevole valore. I Bagni sono raggiungibili esclusivamente a piedi tramite un’escursione di circa 25/30 minuti o via mare. L’ingresso è gratuito ma contingentato durante tutto l’anno.

10. CALA LUNA – SARDEGNA
Simbolo della Sardegna orientale, Cala Luna è un vero e proprio monumento naturale di straordinario fascino. Si tratta di un’insenatura tra le falesie con al centro una striscia di sabbia finissima e dorata che si allunga nel mare limpido e azzurro. Ai confini tra Barbagia e Ogliastra, la spiaggia è di una bellezza selvaggia e incontaminata da lasciare senza fiato. È raggiungibile via mare con le barche che partono dal porticciolo di Cala Gonone e dalla spiaggia della Marina di Orosei. Per i camminatori esperti e allenati è possibile raggiungerla anche a piedi. Il sentiero di trekking è piuttosto difficile e parte da Cala Fuili o da Baunei.

travelnostop.com

A Vieste il G20s. Obiettivo: l'attribuzione dello status di "Città balneare"

 



Si apriranno mercoledì 30 settembre a Vieste, in provincia di Foggia, i lavori della terza edizione del G20s, il summit delle località balneari italiane con maggior afflusso turistico in collaborazione con Enit Agenzia nazionale per il Turismo. Un’eccellenza del nostro turismo che ha appena archiviato una delle stagioni più difficili degli ultimi anni e che si prepara già a programmare l’estate 20201. Anche quest’anno Enit parteciperà attivamente ai tavoli di lavoro del G20s, dando seguito dunque al protocollo d’intesa tra G20s e l’Allenzia firmato l’anno scorso a Castiglione della Pescaia.

L’edizione 2020 del G20s si svolgerà in presenza, fattore su cui hanno insistito i sindaci del G20 per dare un segnale forte a tutto il comparto. Naturalmente ci sarà anche la possibilità di assistere alle dirette streaming sui canali social del G20s. Fondamentale l’apporto di Enit, partner indispensabile per progettare il turismo del futuro: "La domanda turistica in Italia nel 2019 aveva segnato un numero di notti complessive trascorse nelle strutture ricettive pari a un picco di quasi 437 milioni (+1,8%), e circa il 30% di queste notti sono rilevate negli esercizi ricettivi costieri. Per un comparto così determinante è strategico un tavolo di coordinamento quanto mai sostanziale ora per scuotere il mercato e coordinare attività sistemiche per tutto il settore", dichiarano congiuntamente il presidente Giorgio Palmucci e il direttore, Giovanni Bastianelli.

Obiettivo fondamentale lo Status di Città balneare “Alla fine, nonostante il Covid, siamo riusciti a organizzare il G20s in presenza”, afferma Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste. “Una sfida vinta dopo una stagione estiva molto positiva per noi, soprattutto ad agosto e settembre, nonostante le tante preoccupazioni della vigilia. Ora è il momento di pianificare il futuro con il G20s, un summit che sarà incentrato sul riconoscimento dello status giuridico di Città Balneare per le nostre realtà. Le nostre sono cittadine di qualche decina di migliaia di abitanti che, d’estate, accolgono milioni di persone. Noi sindaci non abbiamo gli strumenti per affrontare queste dinamiche, per questo lavoreremo per elaborare un documento condiviso da presentare al Governo per il riconoscimento di questo status”.

“Un comune balneare di 10 o 20mila abitanti d’estate deve fare i salti mortali per garantire servizi, sicurezza, gestione dei rifiuti, traffico”, commenta Pasqualino Codognotto sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione. “Ogni estate noi amministratori locali dobbiamo scendere in trincea e inventarci soluzioni creative per risolvere problemi che sono molto concreti. Per questo lo status di Città Balneare è un aspetto chiave, tanto quanto le problematiche legate all’erosione costiera e alla promozione di gruppo del turismo balneare. Un altro punto fondamentale inoltre sarà l’utilizzo del recovery found per contrastare i cambiamenti climatici, un aspetto essenziale per il mondo balneare e per tutto il Paese”.

“La crisi ha reso ancora più evidente la necessità e l’urgenza di rafforzare l’identità complessiva delle località più attrattive del turismo balneare italiano”, conclude il docente universitario Bruno Barel. “La specificità dei loro problemi richiede anche una valutazione e una regolamentazione differenziata e appropriata, per questo è fondamentale ottenere lo status di Città Balneari”.

Il programma del summit “Saranno tre giorni dedicati anche alla scoperta e alla conoscenza del nostro territorio”, racconta Rossella Falcone, assessore al Turismo e Vice Sindaco di Vieste. “Accoglieremo le delegazioni delle altre città del G20s già il 29 pomeriggio, con una cena itinerante nel centro di Vieste. Il mattino del 30 settembre inizieranno i tavoli tecnici e tematici, mentre al pomeriggio ci sarà un’escursione lungo la nostra costa che terminerà con una cena di gala. Appuntamento conclusivo il 1° ottobre con la presentazione di risultati elaborati durante i tavoli tematici”.

Tante dunque le proposte e le sfide che verranno analizzate nella due giorni di Vieste che vedrà coinvolti amministratori ed esperti in un confronto serrato per elaborare soluzioni e proposte da condividere con il mondo delle associazioni e dell’imprenditoria.

Le spiagge del G20s La rete è nata nel 2018 grazie a un’idea del Comune di San Michele al Tagliamento-Bibione (Veneto), il quale ha invitato le 20 principali destinazioni balneari al fine di porre le basi per una cooperazione utile ad identificare i problemi comuni. I venti comuni più visitati riescono ad attrarre più di 62 milioni di turisti, considerando le ulteriori 6 spiagge si arriva a quasi 70 milioni: un impatto enorme sul turismo nazionale, da Nord a Sud.

Ecco le spiagge che fanno parte del G20s: Rimini, Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento - Bibione, Jesolo, Caorle, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Cervia, Cesenatico, Sorrento, Comacchio, Bellaria - Igea Marina, Vieste, Cattolica, Chioggia, Castiglione della Pescaia, Grado, Forio, San Vincenzo, Ischia, Arzachena, Orbetello, Rosolina, Grosseto, Viareggio, Taormina.

Fonte: Affari Italiani

ENIT FIRMA IL PROTOCOLLO G20 SPIAGGE



Intramontabile mare. ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo rileva il trend di crescita delle mete balneari sempre più trend per i turisti stranieri. Le zone costiere e marittime italiane contribuiscono a far impennare la domanda del Bel Paese per il 30 per cento del numero di notti complessive trascorse nelle strutture ricettive nel 2018, anno in cui ha raggiunto un picco di quasi 429 milioni. ENIT al g20 Spiagge a Castiglione della Pescaia.

Sulle 7 spiagge che ispirarono grandi pittori del passato Viaggio nei lidi immortalati sulle tele di artisti famosi

La chiesa di Notre-Dame-des-Anges di Collioure, affacciata sulla spiaggia (iStock.) © Ansa

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LA SPEZIA - Ispirato dalla magia e dai colori della Provenza nel 1889 il pittore francese Paul Signac, puntinista e divisionista di grande fama, realizzò alcune marine, tra cui l’opera “Cap Lombard at Cassis”, esposta al museo d’arte moderna dell’Aia. Lontano dai soliti itinerari turistici, Cassis è un borgo di pescatori stretto tra il mare e le colline provenzali dei Calanques, ad appena 20 chilometri da Marsiglia. Nella piccola baia davanti al centro abitato si trovano alcune piccole spiagge di sassi – oltre a quella immortalata da Signac – intervallate da scogliere, baie e promontori, affacciati su un mare limpidissimo.
Le spiagge della Normandia, specialmente quella di Trouville, furono per l’impressionista Claude Monet il luogo perfetto dove ritrarre lo svago della classe media. Nell’opera “La spiaggia a Trouville”, dipinta nel 1870, il vento, la sabbia e la luce del mare coinvolgono lo spettatore in un’istantanea pittorica molto avvincente. L’incantevole villaggio di Trouville fu una delle prime destinazioni del pittore in Normandia dove vi soggiornò con la moglie e il pittore Eugène Boudin nel suo primissimo viaggio nel 1870 e che ritrasse in numerose tele. In particolare in questo quadro, oggi esposto nel Wadsworth atheneum museum of art di Hartford, nel Connecticut, molte delle case ottocentesche sulla spiaggia sono ancora lì e si possono riconoscere distintamente alcuni degli edifici dipinti da Monet.
Nel 1931 l’artista surrealista catalano Salvador Dalì dipinse “La persistenza della memoria”, capolavoro onirico dove alcuni orologi su una spiaggia sembrano sciogliersi sotto lo sguardo dell’osservatore. Il luogo in cui Dalì scelse di collocare i suoi molli orologi non è immaginario, ma è una fedele riproduzione di Cadaqués, una spiaggia dove il pittore aveva trascorso la sua infanzia e che tornava spesso nelle sue immagini surrealiste. La tela si può ammirare nel MoMa (Museum of modern art) di New York e la spiaggia è quella del bellissimo borgo catalano, fatto di case bianche e tetti rossi che spuntano tra il verde delle piante. Intorno al centro storico si estendono spiaggette e cale marine, meravigliosi e piccoli villaggi di pescatori come Portlligat dove Dalì visse di ritorno da New York; la sua abitazione, oggi, è un museo che merita una visita.
Nella regione dell’Occitania, a sud ovest della Francia, Collioure è un’ accogliente cittadina affacciata sul Mediterraneo che incanta da sempre per la sua atmosfera romantica. Città d’arte, seduce per il castello reale in riva al mare, per le piccole imbarcazioni attraccate al porto, per le spiaggette di ciottoli, per i caffè con i tavolini all’aperto e per gli edifici dalle facciate colorate e il campanile con una cupola rosa. Amata da artisti di tutto il mondo, fu fonte di ispirazione per Picasso, Derain, Dufy, Chagall, Marquet e molti altri famosi pittori che immortalarono il piccolo porto a ridosso dei Pirenei catalani; tra tutti spicca l’opera “Vue de Collioure avec l’eglise” che Henri Matisse, il più importante esponente dei Fauves, realizzò nel 1905. La chiesa di Notre-Dame-des-Anges, risalente al XVII secolo, è il soggetto della tela: affacciata sulla spiaggia, all’interno custodisce tesori di arte barocca tra cui nove splendide pale d’altare.
Su una collina quattro giovani donne fanno un picnic e scrutano l’orizzonte sul mare, baciato dal caldo sole estivo. Il paesaggio immortalato nel 1909 dal pittore impressionista Frank Weston Benson nell’opera “Estate” è quello del New Hampshire, regione del New England, stato all’estremità nordorientale degli Usa, dove l’artista si era trasferito con la famiglia. La zona è caratterizzata da pittoresche e variopinte cittadine di pescatori, lunghe spiagge bianche, fari solitari che si stagliano all’orizzonte e foreste sconfinate all’interno. Oltre a offrire scenari naturali meravigliosi e selvaggi, è anche un luogo ricco di storia e di cultura: è qui infatti che sbarcarono i padri pellegrini che avrebbero poi fondato i primi stati della federazione nordamericana ed è qui che si sviluppò la culla della letteratura con le prime prestigiose università e i primi grandi musei. La costa del New Hampshire si estende per appena 30 chilometri ma regala scorci bellissimi: la cittadina portuale di Portsmouth con i suoi viali alberati fiancheggiati da edifici coloniali; Hampton, la città più antica, ed Exeter che ospita l’American independence museum con una copia originale della Dichiarazione d’Indipendenza.
Nel 1958 Carlo Carrà, pittore futurista e poi metafisico, dipinse “Spiaggia a Bocca di Magra”, luogo molto amato dall’artista. Bocca di Magra e i suoi immediati dintorni, in provincia di La Spezia, sedussero pittori, scrittori, poeti e intellettuali dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta: la luce aperta e diffusa, la brezza mite del mare, lo sguardo che si perde sul Tirreno e sui monti verdi dell’entroterra, le barche che scivolano sul fiume con gli argini colmi di canne palustri fino al mare. Il borgo Bocca di Magra, tra il fiume e il Tirreno, è una distesa di abitazioni nascoste nel verde, odorose di fiori e profumi d’orti, dove dal tardo pomeriggio si godono bellissimi e pacifici tramonti. Ancora oggi le spiagge di Bocca di Magra, a tratti selvagge e meno mondane della Versilia o della riviera ligure richiamano gli amanti del mare e di quella particolare luce e atmosfera che solo gli animi più sensibili hanno saputo cogliere.
Panorama Mesdag” è un dipinto di grandi dimensioni ispirato al tema del mare, realizzato nel 1881 dall’artista olandese Hendrik Willem Mesdag, e conservato in un museo dell’Aia, costruito proprio per ospitare la pittura circolare più grande del mondo. Nei suoi 120 metri di circonferenza la prospettiva cilindrica del dipinto crea l’illusione che l’osservatore si trovi su una duna di sabbia con vista sul mare, sulle spiagge e sul villaggio di Scheveningen, così com’era nel 1881. Oggi la località balneare più modaiola d’Olanda a 6 chilometri dal centro dell’Aia, in Olanda, ospita una lunghissima spiaggia sabbiosa affacciata sul mare del Nord con edifici, alberghi, un porto e un casinò. D’estate la spiaggia si anima con locali aperti fino all’alba e feste nelle numerose discoteche e club sulla sabbia.

SPIAGGE SICURE, DA VIMINALE 2,5 MILIONI A 54 COMUNI COSTIERI

SALVINI, 'FINALMENTE SICURE, RIPULITE, SENZA VENDITORI ABUSIVI' Due milioni e cinquecentomila euro ai 54 comuni rivieraschi a vocazione turistica che hanno presentato progetti per il piano Spiagge sicure-Estate 2018, illustrato lo scorso 6 luglio dal ministro dell'Interno Salvini. Assunzione a tempo determinato nella polizia locale, pagamento straordinari, acquisto di mezzi e attrezzature per il contrasto all'abusivismo commerciale, campagne di sensibilizzazione. Quindici comuni si trovano al Nord, 23 al Centro e 16 al Sud. "Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli. Dalle parole ai fatti!", twitta Salvini. 
ansa

A scuola di Beach Golf sulle spiagge italiane


Pinne, fucile, occhiali e.golf. Anzi Beach Golf, una nuova ed emergente disciplina sportiva che si pratica sulla spiaggia e che è diretta discendente della versione originale giocata sui green. Dalla quale ha ereditato l'utilizzo dei bastoni o mazze e della pallina, ma da cui si differenzia per una serie di caratteristiche. La più evidente è il campo di gara. Se ritenete che il golf sia uno sport costoso e impegnativo, non tanto e non solo per l'attrezzatura necessaria, ma per la relativa disponibilità di campi, il Beach Golf può essere la risposta. Perché lo si può praticare su qualsiasi tratto di spiaggia libera, non necessariamente d'estate e in vacanza, concentrandosi su poche e chiare regole. Si gioca in coppia, con l'obiettivo di raggiungere una buca posta a due chilometri dal punto di partenza con il minor numero di colpi. Altra differenza sono gli attrezzi utilizzati. La pallina non è in materiale rigido come quella tradizionale ma in morbido poliuretano espanso. Innocua per i bagnanti - che nel gioco vengono considerati ostacoli naturali - e realizzata in un materiale adatto al gioco. Per colpirla invece può essere utilizzato il classico bastone da golf.

Il Beach Golf è nato sulle spiagge italiane - a Pescara per la precisione - a fine anni 90, per merito di Mauro De Marco. Un esperto del mondo del golf che è riuscito a ottenere un duplice scopo. Ampliare la conoscenza del golf ad un numero sempre più ampio di persone e renderlo più accessibile attraverso la sua declinazione da spiaggia. Attualmente il Beach Golf è gestito dalla BGSA - Beach Golf Sport Association - che aspira a qualificarsi come una vera e propria federazione sportiva. Tanto più che ha iniziato a sfornare i primi istruttori qualificati attraverso corsi di formazione tenuti in collaborazione con la facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Parma.

turismo.it

In Italia 293 spiagge al top, Liguria regina di Bandiere Blu

Crescono ogni anno le località balneari d'eccellenza lungo la Penisola. Quest'anno 152 Comuni rivieraschi (cinque in più del 2015) per 293 spiagge complessive (280 l'anno scorso) e 66 approdi turistici potranno fregiarsi della Bandiera Blu 2016, il riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee), che premia la qualità delle acque di balneazione ma anche il turismo sostenibile, l'attenta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.


L'iniziativa, giunta alla XXX edizione, vede ancora sul podio la Liguria con 25 località premiate e due nuovi ingressi (Ceriale e Levanto), davanti a Toscana (19 e un nuovo ingresso, Massa) e Marche (17)

La Campania conferma 14 bandiere con un nuovo ingresso (San Mauro Cilento) e un'uscita; stessa sorte per la Puglia, con 11 bandiere, un nuovo ingresso (Carovigno) e un'uscita. L'Abruzzo, con tre uscite e una new entry (Silvi) scende a quota 6 bandiere, L'Emilia Romagna ne perde due e scende a 7. Il Veneto e il Lazio confermano le stesse 8 bandiere dell'anno scorso; la Sardegna è presente con 11 località avendone acquistate tre (Badesi, Sassari e Teulada), e la Sicilia raggiunge le 6 bandiere con una nuova entrata (Marina di Ragusa).


Ancora, la Calabria arriva a 5 bandiere con un nuovo ingresso (Praia a Mare), il Molise conferma le 3 bandiere dell'anno scorso e il Friuli Venezia Giulia le 2 del 2015. La Basilicata raddoppia e grazie all'ingresso di Policoro arriva a 2. 

Quest'anno vengono poi riconfermate le bandiere 2015 per i laghi: 1 per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 5 per il Trentino Alto Adige mentre per i porti salgono a 66 aggiungendosi Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena) in provincia di Cagliari. 

I criteri guida per l'assegnazione delle Bandiere Blu vanno 'dalla "assoluta validità delle acque di balneazione" (devono avere una qualità eccellente) all'efficienza della depurazione, dalla raccolta differenziata alle aree pedonali, piste ciclabili e spazi verdi.
ansa

Le 15 spiagge più belle della Grecia

di Ida Bini


1. Falàsarna a Creta
Le spettacolari spiagge di Falàsarna, sulla costa occidentale di Creta, sono un paradiso di sabbia bianca, a tratti rosa, lambita da un mare color cobalto, con calette riparate, piscine naturali e un tratto selvaggio. Nella parte più lunga e sabbiosa, sempre ventilata, ci sono lettini e ombrelloni, qualche ristorante, alcune camere in affitto e alberghi dove godersi il mare, che è trasparente anche con le onde. Da Chanià si percorre un tratto di strada che termina su uno spiazzo e da qui si prosegue a piedi su un sentiero sterrato.

2. Balos Lagoon a Creta
Sulla penisola di Gramvoussa, sullo stesso tratto di mare di Chorà, percorrendo un sentiero sterrato e accidentato o imbarcandosi dal porto di Kastélli o Kissamos si arriva a Balos, una suggestiva laguna di sabbia fine e bianca con fondali bassissimi e trasparenti. Alle spalle della spiaggia c’è il monte Geroskinos mentre davanti si staglia la pittoresca isola di Gramvoússa, dominata da una fortezza veneziana. Arrivando a piedi si fatica un po’ ma lo spettacolo dall’alto è impareggiabile; chi invece arriva via mare con i battelli deve sapere che ha a disposizione solo un paio d’ore per fare il bagno e godersi la spiaggia; altrimenti meglio affittare un’imbarcazione privata. Ed è sempre conveniente portarsi da mangiare e da bere.

3. Fakistra nel Pelion
E’ faticoso raggiungere la spiaggia di Fakistra, nel Pelion, nella Grecia continentale, ma la lunga scarpinata ripaga con un superbo panorama e un lido selvaggio di sabbia grossa mista a ghiaia, lambita da un mare cristallino e dalle mille sfumature. La spiaggia, che si trova in Tessaglia, ospita sul versante settentrionale due grotte storiche: Panagia Megalomata, ricca di stalattiti e, pochi metri più in alto, Krifo Scholio, sede di una scuola illegale durante l’occupazione turca.

4. Mírtos a Cefalonia
E’ la spiaggia più famosa e fotografata dell′isola di Cefalonia, spettacolare con il grandioso anfiteatro di roccia chiara che la circonda. I ciottoli bianchi e la pietra da talco regalano all’acqua pulita riflessi di madreperla che contrastano con l’acqua turchese. L’effetto cromatico dall’alto è davvero sorprendente. La paradisiaca baia si trova nella parte settentrionale di Cefalonia, ad appena 3 chilometri da Divarata, e per raggiungerla bisogna percorrere una strada piena di curve. Al tramonto offre un’esperienza unica e una vista mozzafiato.

5. Navaghio a Zante
E’ la celebre spiaggia del relitto, sulla costa occidentale dell’isola di Zante, bellissima e molto suggestiva, senz’altro la più fotografata della Grecia. Eppure ci si arriva solo in barca salpando da Ágios Nikólaos e, spesso, si fa la fila per scendere e fare il bagno. Eppure questi disagi non intaccano la bellezza della spiaggia, caratterizzata dal relitto di un vascello, disteso sulla sabbia bianchissima. Il lido è racchiuso da alte pareti rocciose la cui luminosità, assieme ad alcune sorgenti termali sulfuree, conferisce alla baia un colore unico che va dall’azzurro chiaro al turchese e al blu elettrico.

6. Porto Katzìki a Lefkada
Sull’impervia costa occidentale dell’isola di Lefkada, nello Ionio, la spiaggia di Porto Katzìki è la più bella e spettacolare del versante, dove la scogliera si getta a picco sul mare. Una lunga scalinata scende a strapiombo fino alla spiaggia che è una striscia di sabbia bianchissima, lunga 600 metri; oltre gli scogli, grotte marine e anfratti conservano il passaggio di marinai e di navigatori. La spiaggia, che nei mesi estivi è molto affollata, si può raggiungere anche via mare, imbarcandosi dal porto di Lefkas.

7. Simos a Elafoníssi
E’ una lingua di sabbia lambita da un mare trasparente e pulitissimo, che spunta accanto a Capo Frango, sul versante meridionale della piccolissima isola di Elafoníssi, a sud della penisola della Laconia, nel Peloponneso sudorientale, un tempo unita alla terraferma. La sabbia chiara, il mare dai colori tropicali e la bellezza della natura che la circonda attirano ogni estate appassionati di barca a vela e naturisti, a cui è riservato un lato della spiaggia.

8. Voutoumi ad Andípaxi Caraibica, lambita da un mare cristallino, la spiaggia di Voutoumi è solo una delle spiagge sabbiose e bianchissime di Andipaxí, isoletta situata di fronte alla più famosa e attrezzata Paxí. Il lido si raggiunge via mare e ospita una taverna, dove si pranza e si gode di un’ottima vista del promontorio. Da qui, noleggiando una piccola imbarcazione, è possibile navigare lungo la costa, fare immersioni o snorkeling e scoprire tanti altri piccoli paradisi come questo, ancor più tranquilli e isolati.

9. St. Paul’s Bay a Rodi
La baia di St. Paul, a Lindos, sulla costa orientale di Rodi, è un spettacolo per gli amanti della vela e del mare più incontaminato; è una piccola insenatura circondata da rocce dove l’acqua è bassa e color dello smeraldo. L’ideale è arrivare in barca e fare il bagno al largo perché la baia d’estate è sempre molto affollata. Comunque sulla spiaggia c’è la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni e pranzare in un ottimo ristorante. Per chi è appassionato di archeologia, si consiglia una escursione all’acropoli sopra il litorale.

10. Kleftiko a Milos
L’isola di Venere, nell’arcipelago delle Cicladi, non poteva non avere una spiaggia bellissima, con faraglioni di roccia bianca in mezzo a un mare caraibico. La spiaggia di Kleftiko si raggiunge soltanto in barca, il che consente di godersi la bellezza del mare e di visitare grotte e anfratti rocciosi; solo i gommoni però riescono a passare tra alcuni archi di pietra bianca. Le rocce nascondono minuscoli lidi accecanti dalla sabbia finissima, isolati e incontaminati.

11. Marmári Golden a Eubea
La corrente forte e il vento meltèmi caratterizzano la lunga e bianca spiaggia di Marmári, sull’isola di Eubea, davanti all’Attica. Frequentata dai greci è il paradiso dei surfisti e di chi ama navigare a vela. Il lido sabbioso, che d’estate è spesso affollato, sorge nel versante meridionale dell’isola, vicino al borgo di Karisthos e davanti all’arcipelago disabitato di Petalioi, dove si arriva per fare immersioni.

12. Pidima Tis Grias Beach ad Andros
Solo 6 miglia separano Eubea dall’isola di Andros, dove, sul versante orientale, a sud del capoluogo, si trova la stupefacente spiaggia di Pidima Tis Grias, che in greco significa “il salto della vecchia”, dove la sabbia è finissima e l’acqua cristallina invita al tuffo. La spiaggia è caratterizzata dall’enorme roccia che spunta davanti al mare e che ricorda la storia di una vecchia che tradì la popolazione locale facendo entrare nel castello i Turchi e che per il forte rimorso si gettò in mare dall’alta roccia e si tramutò in pietra.

13. Kolona a Kìthnos
A tre chilometri da Chora, la bella spiaggia di Kolona è una striscia di sabbia fine e dorata che collega l’isola di Kìthnos alla piccola Agios Loukas. Circondata da dolci pendii brulli, il lido è lambito da entrambi i lati da un mare cristallino: lo si raggiunge in barca da Merihas, il porto principale dell’isola, o a piedi con una lunga escursione. Kolona non ha strutture turistiche ma due grandi alberi garantiscono l’ombra e una piacevole taverna dell’ottimo cibo e vino greco.

14. Agrari a Mìkonos
Sulla costa meridionale di Mìkonos, non lontano dalla famosa e affollata spiaggia di Elia, si trova la spettacolare e tranquilla baia di Agrari, ancora poco frequentata dai turisti. La spiaggia incontaminata è di sabbia e ciottoli chiari, attrezzata con ombrelloni e lettini, e con una parte frequentata dai nudisti. Ospita anche un bar e una taverna, dove rilassarsi. Agrari si raggiunge in automobile e poi a piedi su una strada poco agevole o in barca dal porto di Platìs Ghialos.

15. Kokino Kastro ad Alonissos
E’ un paradiso la spiaggia di Kokino Kastro, sull’isola di Alonissos, nelle Sporadi: una pineta e un costone di roccia rossa a picco su una lingua di sabbia bianca, quasi accecante, si spingono fino a un mare turchese, i cui fondali nascondono resti di città scomparse. Il mare tutt’attorno all’isola è tutelato da un parco marino: la spiaggia, infatti, è frequentata dagli amanti delle immersioni, ma anche da chi è in cerca di relax davanti a uno spettacolo che lascia senza fiato.
ansa