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Fto: protocollo d’intesa con Etoa

 

E’ stato siglato un protocollo di intesa tra Fto (Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio) ed Etoa (Associazione europea del turismo). L’obiettivo è quello di sviluppare congiuntamente attività a favore del turismo organizzato.

I contenuti

Tra i principali contenuti del documento la possibilità di avviare azioni congiunte a livello istituzionale e di creare occasioni di networking tra i propri associati.
Franco Gattinoni, presidente di Fto, dichiara: “Negli ultimi due anni la nostra federazione ha fatto un progresso straordinario a livello di rappresentanza territoriale e internazionale. Queste due aree di sviluppo, che viaggiano in parallelo, ci consentono di accrescere il valore offerto ai nostri soci e di comunicare in modo più efficace il valore aggiunto del turismo organizzato. Grazie a un contatto diretto e costante con le associazioni e gli operatori di tutto il mondo e al nostro ruolo attivo in Ectaa, possiamo favorire occasioni di networking, condividere le informazioni e best practice e presidiare le attività istituzionali a livello europeo”. In questa direzione va proprio la nuova collaborazione con Etoa, “che ci permetterà di accrescere ulteriormente il nostro ruolo e il contribuito nel dialogo con le destinazioni italiane, nella definizione della governance e delle regole che tengano in debito conto il ruolo e l’importanza che agenzie di viaggi e dei  tour operator”.

La soluzione per destagionalizzare

Tim Fairhurst, direttore generale Etoa, aggiunge: “Il turismo organizzato dovrebbe essere parte della soluzione per i destination manager che cercano di destagionalizzare i flussi e diversificare l’offerta turistica sui territori. I buyer internazionali di Etoa portano in Italia il turismo culturale durante tutto l’anno. Affrontano crescenti sfide operative, dalla biglietteria agli accessi alle città. Una economia sostenibile del turismo è importante per l’Italia e diventa quindi essenziale che sia meglio integrata nella pianificazione strategica. Siamo lieti di collaborare con Fto per mantenere gli interessi del settore in cima all’agenda delle priorità del turismo, fornire opportunità commerciali e lavorare con gli stakeholder locali per massimizzare il vantaggio reciproco”.
guidaviaggi.it

Debutto per Sun Princess

 

Debutto per Sun Princess. E’ la prima delle navi da crociera di nuova generazione – costruita da Fincantieri – di Princess Cruises, le Love Boat dei mari con una flotta di unità ultramoderne e all’avanguardia. Gioco Viaggi è agente per l’Italia delle Love Boat Princess Cruises.

Ha una stazza di 175.500 tonnellate e 4.300 ospiti, è la nave Princess più grande mai costruita in grado di stupire per gli intrattenimenti innovativi, le sale da pranzo su più ponti e le cabine di livello superiore. Il tutto abbinato ad un servizio personalizzato. Prevede una serie di nuove offerte a tema ristorazione, intrattenimento e attività. La nave sarà arricchita da spazi mai visti prima, come la Piazza o il ristorante su tre piani Horizons.

E’ una delle nuove navi da crociera che erano più attese per il 2024, considerando quelli che sono i suoi numeri. Disporrà di 29 ristoranti, un casinò e un totale di 2.157 cabine, di cui 50 suite e 100 camere comunicanti, i balconi di Sun Princess saranno più spaziosi e ogni cabina disporrà di un sofà.

Una nuova categoria di suite

Sun Princess lancia una nuova ed esclusiva categoria di suite, la Signature Collection, oltre ai servizi premium delle cabine, le suite Signature Collection includono l’accesso al Signature Restaurant, al Signature Lounge e al Signature Sun Deck, un’area privata all’interno del Santuary.

Sun Princess sarà una delle 11 navi del Gruppo Carnival Corporation alimentate con la tecnologia a gas naturale liquefatto (Gnl) e presenterà l’esclusivo Princess Medallion, per esperienze personalizzate ai propri ospiti.

L’intrattenimento

Per quanto riguarda l’intrattenimento, la compagnia ha previsto bar, lounge e ristoranti, una piscina all’ultimo piano, vari club per bambini, negozi che vendono oltre 200 marchi e spettacoli come “Vallora, A Pirate Quest” che presenta una colonna sonora a tema anni ’80 come “Sweet” degli Eurythmics. Dreams’ e ‘L’occhio della tigre’ di Survivor.

Spellbound ospiterà maghi, illusionisti, sorprese a tema e cocktail, mentre The Dome sarà uno spazio di intrattenimento hi-tech ispirato a Santorini con una cascata alta 36 piedi. Per chi ama il brivido, c’è l’adrenalinico Sea Breeze Rollglider, così come altre attrazioni tra cui Infinite Horizon tra pareti di vetro e percorsi in corde di rete.

La stagione inaugurale di Sun Princess propone da febbraio itinerari nel Mediterraneo, per spostarsi poi in autunno nei Caraibi Occidentali e Orientali, con partenze da Port Everglades, in Florida.

guidaviaggi.it

Msc-Gip, via libera Ue al controllo congiunto di Italo

 

Arriva l’ok della Commissione europea all’acquisizione del controllo congiunto di Italo da parte di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Gip.

L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggi e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.

Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’Antitrust Ue ha stabilito che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di controllo delle concentrazioni.

Il 2 ottobre 2023, il Gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte aveva firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip).

L’altra quota di circa il 50% in Italo resta di proprietà di Gip, in governance congiunta con Msc, Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners, oltre ad altri investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che resta presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.

lagenziadiviaggimag.it

La Pasqua in Sicilia con Sicani Villages

 

Con l'avvicinarsi delle vacanze pasquali i Borghi Sicani29 comuni tra le province di Agrigento e Palermo, si preparano a celebrare le tradizioni siciliane, facendo vivere ai visitatori esperienze legate alla storia, al folklore e all’enogastronomia del territorio firmate Sicani Villages. Da San Biagio Platani ad Aragona, da Prizzi a Giuliana, i Borghi Sicani si animano con festività e celebrazioni che riflettono secoli di tradizione e devozione

guidaviaggi.it

La mostra a New York. Bisanzio e l’Africa, una storia mai raccontata

 
Frammento tessile con Artemide e Atteone, Egitto, V-VII secolo - Metropolitan Museum, New York

La circospezione con cui ci muoviamo nell’analisi della storia dell’arte, ma anche della storia stessa, ha spiccatamente un carattere temporale, rigidamente progressivo, marcatamente occidentale. Procedendo verticalmente nel passato, raccogliamo qua e là ciò che ci pare utile a tracciare un sentiero evolutivo, o quantomeno causale. Maggiori resistenze, scaturite da un’indagine più ampia e complessa, subentrano se la stessa operazione dobbiamo condurla sulla direttrice spaziale. Che sia una forma di narcisismo eurocentrico o la cronica mancanza dell’esercizio della geografia e della storia nelle nostre esistenze, resta il fatto che spostarsi anche solo di qualche meridiano o parallelo sembra uno sforzo inconcepibile. A smarcarsi, efficacemente, ha provato il Metropolitan Museum di New York con la mostra “Africa & Byzantium” (sino a domenica, poi traslocherà al Cleveland Museum of Art dal 14 aprile). Il cuore del progetto risiede proprio in quello scarto spaziale: la storia dell’arte ha a lungo enfatizzato l’importanza dell’Impero Bizantino (circa 330-1453), nelle canoniche giurisdizioni europee e asiatiche (da Ravenna a Salonicco, fino a Damasco, passando per l’epicentro Costantinopoli, ora Istanbul) ma si è poco dedicata ai profondi contributi artistici che l’Africa – le odierne Egitto, Algeria, Tunisia, Libia, Sudan, Etiopia – ha dato alla cultura mediterranea.

Su questo valore gravita l’intera impresa espositiva, coordinata dalla Associate curator of byzantine art di casa, Andrea Achie. Da questo spessore la curatrice ha fissato tre macro obiettivi, ambiziosi e non perfettamente risolti. Il primo, doveroso, sfida la comprensione convenzionale della separazione di Bisanzio dall’Africa, accendendo un faro sull’osmosi reciproca tra l’arte delle due sponde opposte del Mediterraneo. Il secondo si chiede dove e quando Bisanzio finisca. Dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, le maestranze etiopi e copte dell’Africa orientale proseguirono sul solco dell’arte romana e bizantina fino al Ventesimo secolo, contribuendo alla costruzione dell’immaginario estetico occidentale. Una tesi non del tutto convincente, che fa il paio con il terzo intento, traballante: rappresentare l’unicità della “nuova” fattura. Se l’esposizione ha infatti il pregio di illustrare il sincretismo e l’emanazione culturale dei continenti in gioco, non circoscrive le specificità peculiari della produzione africana in questione, significativa ma ancillare. Parlano le opere esposte. Centottanta manufatti, soprattutto d’epoca medievale (con una breve appendice legata alle creazioni contemporanee, interessante ma ininfluente ai fini della mostra), provenienti da trenta Paesi nel mondo, perlopiù mai esposti, che mostrano l’importanza dell’Africa nello sviluppo intellettuale del tempo. Dall’Egitto, e ai centri di potere e sapere come Alessandria e il monastero di Santa Caterina nel Sinai, a Tunisi, capitale nella produzione dei mosaici, o la Valle del Nilo con il suo fertile fermento culturale. Storie di regni che si perdono sulla via dell’acqua verso il Sahara, solcando la Nubia, anello di congiunzione tra le genti del bacino Mediterraneo e quelle dell’Africa nera. Il limite, però, è non riuscire a dimostrare come queste regioni divengano un nuovo cuore propulsore, una nuova officina delle arti che influenzerà a sua volta il Vecchio Continente, come predisposto dalla mostra.

Ma a dire il vero, tutto ciò, poco importa. Ciò che importa, ed è sublime, è questo insieme di preziosi oggetti – mosaici, sculture, ceramiche, tessuti, dipinti, monili, manoscritti – che raramente si assimilano in unico corpo organico. Testimonianze di un pezzo di storia che si è “perso”, l’Impero romano che trapassa in quello bizantino condividendo le coste meridionali del Mare Nostrum, che si bagna nell’Oasi del Fayyum e percorre il regno di Kush, Axum, Makuria, passando per la cattedrale di Faras, ora sommersa dalle acque del Lago di Nasser. Una regione estremamente cosmopolita, costellata di società multietniche ed eterogenee.

Ne sono limpide sentinelle due opere chiave, entrambe eseguite durante il periodo tardo antico (dal 284 al 641 circa), la prima delle tre parabole temporali in cui si sviluppa l’esposizione. Una si impone al visitatore appena varcato l’ingresso alle sale, la Gallery 199. Monumentale e magnetica, si propaga in una riproduzione illustrativa anche sulla facciata del museo. Si tratta del frammento di un mosaico a pavimento risalente alla fine del II secolo, parte di una grande sala da pranzo di una villa tunisina. Dal carattere dinamico e realistico, l’opera mostra quattro uomini (e il braccio di un quinto), finemente drappeggiati e seguiti dalle loro stesse ombre, intenti a portare il necessario per allestire un banchetto: vino, pane, carne, pietanze varie. Ognuno di loro ha un colore della pelle differente, una pettinatura e un abbigliamento diverso, proviene da zone disparate dell’Impero. Ma tutti sono romani, e tutti saranno da lì a poco bizantini, fanno parte di un unico e sfaccettato mondo. «Chi sa ora – chiese sant’Agostino nel 416 alla sua comunità di Cartagine – quali popoli dell’Impero Romano fossero cosa, dal momento che tutti sono diventati romani e tutti si chiamano romani?»

L’altra testimonianza tangibile risiede in un frammento tessile decorato, ritrovato in Egitto, che mostra la dea greca della caccia Artemide e il cacciatore Atteone raffigurati con la pelle nera, sintomo di un’integrazione trasversale e senza confini, che coinvolge figure classiche senza frapporre intermediazioni. Siamo tra il V e il VII secolo nella città di Akhmim, sulla riva orientale del Nilo. Sempre di area egiziana è un dipinto di una Vergine col Bambino, Santi, Angeli e la Mano di Dio, un’opera emblematica che racconta come queste regioni siano state tra le prime a convertirsi al cristianesimo. Tanto che questa è una delle icone più antiche del mondo, probabilmente donata al monastero di Santa Caterina da Giustiniano tra il 548 e il 565, quando l’imperatore bizantino ordinò che il sito fosse fortificato e dotato di una chiesa. L’importanza dell’immagine, e del luogo come culla paleocristiana, è certificata dal fatto che un numero indefinito di artisti la usarono come modello dopo averla osservata. Manifesto, ad esempio, il debito figurativo di una Vergine sul Trono finemente intessuta nella lana risalente al VI secolo.

Ancora più interessante è il rapportoiconografico che la mostra allaccia prendendo in considerazione opere realizzate nella stessa area ma con matrice pagana. Oggetti cristiani e pagani non solo coesistono durante la tarda antichità, ma interagiscono tanto da destabilizzare il nostro consolidato pensiero sull’arte religiosa. Per esempio, non è da escludere che il culto egizio di Iside sia nei secoli confluito nella devozione cristiana verso la Vergine Maria. Del resto, un dipinto su tavola egiziano di Iside del II secolo assomiglia curiosamente a un’icona della Vergine del VI secolo, forse dipinta a Costantinopoli. I lineamenti allungati, la posizione degli occhi e la resa della figura in uno spazio poco profondo suggeriscono non solo affinità artistiche ma una memoria culturale profonda e persistente delle tradizioni precristiane.

Poi fu Islam, ma solo a Nord. Alla fine del VII secolo, gli eserciti arabi musulmani sottrassero l’Africa settentrionale al controllo bizantino e stabilirono la nuova capitale a Kairouan, in Tunisia. Nel frattempo, in Egitto, i monasteri cristiani copti persistevano anche sotto il nuovo dominio religioso. La seconda fase della rassegna traccia l’ascesa del cristianesimo in Africa tra l’VIII e il XVI secolo, epoca in cui fiorirono peculiari comunità artistiche lungo la valle del Nilo, interconnesse con Roma e Bisanzio. Tra i punti salienti di questa sezione troviamo una serie di croci etiopi, realizzate dal XII al XVII secolo. Pezzi che rivelano una stupefacente gamma di forme e motivi geometrici, a dimostrazione del virtuosismo progettuale degli artisti del tempo. Realizzati per condensare i molteplici significati simbolici della croce, le opere si traducono in una sorta di reticolato mistico, quasi astratto. A queste si accompagnano altre glorie del periodo: i monumentali dipinti nubiani. Lasciti murali mossi dall’estremo sincretismo linguistico e sociale, una miscela di mondi (arabo, greco, bizantino, copto e nubiano stesso) che si riverbera in documenti come il Salterio poliglotta (XII-XIV secolo), composto da cinque colonne di testo e alfabeti diversi – etiopico, siriaco, copto, arabo, armeno – e nellerappresentazioni di vescovi e dignitari della Nubia provenienti da Faras. Concepita cronologicamente, la terza e ultima parte della mostra affronta l’eredità di Bisanzio in Africa ed esplora i modi in cui gli artisti africani continuino a trovarvi ispirazione.

Su un arco temporale di quasi due millenni, “Africa & Byzantium”, oltre a restituire il corretto ruolo del continente africano nel Medioevo globale, semina il campo critico di una miriade di evidenze visive per le analisi a venire. Suggestioni e contaminazioni che aprono a future indagini iconografiche e a una più complessiva ricalibrazione delle coordinate spazio-temporali, andando oltre le latitudini convenzionali del terreno bizantino. Come ha fatto eloquentemente il Met. Perché rispetto, conoscenza e consapevolezza si coltivano guardando e muovendosi verso qualche parallelo o meridiano differente. Attraversando il Mediterraneo o, in questo caso, l’Oceano Atlantico.

avvenire.it

Viaggi e benessere: le migliori destinazioni wellness in Italia

 

Sebbene esistano numerose mete turistiche italiane adatte a chi è in cerca di avventura, molti italiani preferiscono andare in vacanza per regalarsi una pausa rigenerante all’insegna del relax e del benessere.

Grazie ai suoi paesaggi, alle numerose mete termali e ai centri benessere all’avanguardia, il Bel Paese possiede un ampio catalogo di opzioni per soddisfare gli amanti del turismo wellness. A tal proposito, nel corso di questo articolo ci occuperemo di elencare alcune delle migliori mete italiane per un viaggio ricco di relax.

Le terme di Abano: l’oasi del Veneto

Tra le più antiche e rinomate mete wellness d’Europa troviamo Abano Terme, situata ai piedi dei Colli Euganei. Si tratta del luogo ideale per chi desidera rigenerarsi grazie alle proprietà curative delle sue acque termali ricche di minerali.

Le acque di Abano emergono direttamente dal sottosuolo vulcanico, offrendo benefici unici per la salute e il benessere, rendendola una meta imperdibile per gli amanti del turismo wellness. Oltre ai trattamenti termali, ad Abano Terme è possibile trovare numerosi percorsi benessere, spa e hotel dotati di ogni comfort.

Il benessere ad alta quota delle Dolomiti

Le Dolomiti, con i loro paesaggi da cartolina e l’aria pura e cristallina, sono il contesto perfetto per una vacanza all’insegna del benessere fisico e mentale. Località come San Martino in Badia offrono scenari naturali di incomparabile bellezza, ideali per gli amanti della fotografia che voglio conservare un ricordo indelebile di questa esperienza, magari anche ricorrendo alla stampa foto online per poter incorniciare gli scatti nella propria abitazione.

Inoltre, la località è ricca di centri benessere dove potersi coccolare con trattamenti all’avanguardia e acque termali note per le loro proprietà salutari, di certo il luogo ideale per chi cerca sollievo da reumatismi e dolori articolari.

La Sicilia e i suoi minerali vulcanici

Ricca di storia e tradizioni millenarie, la Sicilia non è da intendersi esclusivamente come meta culturale. Località come Sciacca, con le sue stufe di San Calogero, sono solo un esempio degli antichi siti termali che permettono ai turisti di godersi un’esperienza unica.

Inoltre, grazie all’attività dell’Etna, le acque termali siciliane sono spesso arricchite da minerali vulcanici, noti per le numerose proprietà terapeutiche. Visitarle permette di unire il piacere di una vacanza in una delle regioni più belle d’Italia al beneficio dei trattamenti termali di alta qualità.

Le piscine calcaree della Toscana

La Toscana è un’altra di quelle mete particolarmente apprezzate per il panorama, costituendo da sempre sinonimo di bellezza e armonia. Per chi è in cerca di una vacanza wellness all’interno della regione, le piscine calcaree di Saturnia, completamente libere e accessibili a tutti, sono tra i principali punti di interesse da tenere in considerazione.

Con la loro acqua calda e ricca di minerali, le piscine di Saturnia sono in grado di migliorare la circolazione sanguigna e donare alla pelle un aspetto più sano e luminoso. Inoltre, Saturnia è la dimostrazione di come il benessere possa essere un’esperienza naturale e autentica, lontana dai circuiti commerciali tradizionali.

Il benessere nelle terme Euganee

Le terme Euganee, situate nella provincia di Padova, sono un altro esempio eccellente di come l’Italia sia una destinazione di primo piano per il turismo wellness. Note per le loro vaste dimensioni e per le acque ricche di minerali, le terme Euganee offrono trattamenti specifici per chi soffre di dolori reumatici, articolari e muscolari. La combinazione unica di calcio, bromo, sodio, magnesio e silicio rende queste acque particolarmente benefiche, offrendo un’esperienza di relax profonda e duratura.

Dalle acque termali benefiche alle spa di lusso, passando per le esperienze di benessere immerse nella natura, il Bel Paese si conferma una meta ideale per chi vuole godersi una vacanza rigenerante e benefica.

travelnostop.com

Marcia indietro di Trenitalia su nuove regole bagagli e bici

 

Per ora resta tutto come è. Trenitalia sospende le nuove regole che dovevano entrare in vigore dal 1 marzo per il trasporto di bagagli, bici e monopattini, sulle Frecce. La decisione aveva suscitato forti perplessità da parte delle associazioni dei consumatori che avevano anche evidenziato la contraddizione con la spinta già avviata verso un trasporto sempre più sostenibile e integrato tra l’uso delle due ruote ed il treno. La società ha così deciso per la sospensione della stretta, “alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori”.

Il nuovo regolamento prevedeva per chi viaggiava Frecciabianca, Frecciargento e Frecciarossa che ogni passeggero potesse portare gratis 2 bagagli, con dimensioni diverse a seconda della classe. In Standard e Premium ad esempio con una misura massima inferiore a quella di Executive e Business. Inoltre il trasporto di carrozzine, passeggini, strumenti musicali, biciclette (ma smontate o pieghevoli) e monopattini dovevano essere concesso ma con dei limiti massimi di ingombro e bici e monopattini dovevano essere obbligatoriamente trasportati in una sacca di dimensioni massime di 80x110x45 centimetri. Multe e discesa alla prima fermata per chi avesse contravvenuto alle nuove regole.

“Un’ottima notizia, una vittoria dei consumatori”, commenta Massimiliano Dona dell’Unione consumatori che rinuncia all’annunciata segnalazione in merito ad Antitrust e all’Autorità dei Trasporti. “Tutti possono sbagliare, l’importante è che se ne prenda atto”.

“Giusta la scelta di Trenitalia di confrontarsi con i consumatori prima di introdurre regole così stringenti, alcune delle quali poco comprensibili – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Il trasporto ferroviario non può essere equiparato a quello aereo, e alcuni limiti adottati dalle compagnie aeree low cost sono incompatibili col servizio offerto da Trenitalia”.

Anche l’Udicon sottolinea la vittoria evidenziando come “la mancanza di trasparenza e di una comunicazione chiara e adeguata sulle nuove regole, avrebbe causato ingiustamente gravi danni a tutti i passeggeri”. Le nuove norme, ricordano Federconsumatori e Adoc saranno oggetto di un incontro tra tutte le associazioni e l’azienda il 6 marzo.

“Apprezziamo la scelta dell’azienda di rimandare l’avvio delle nuove misure in attesa del confronto con le associazioni dei consumatori”, dice il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso: “Ora lavoreremo assieme alla società per migliorare le regole nell’interesse di passeggeri e pendolari”.

travelnostop.com

Swan Hellenic ha annunciato quattro viaggi di spedizione culturale nel cuore del Mediterraneo per il 2024

 
Ad ospitarli sarà la lussuosa nave boutique  SH Diana, dopo la crociera di 10 notti Mysteries of Carthage and the Moors (10-20 agosto 2024), che la vedrà navigare da Lisbona a Palermo, attraverso lo Stretto di Gibilterra – le a Colonne d’Ercole del mondo antico – e la costa nordafricana di Annibale.

“Secrets of Sicily”

“Secrets of Sicily” dal 20 al 28 agosto 2024Partenza da Palermo per una circumnavigazione di otto notti dell’isola. Gli scali previsti sono Trapani – vicino alle rovine di Selinunte del VII secolo a.C.; Mazara del Vallo – uno straordinario mix di tutte le culture che hanno lasciato traccia in Sicilia; Porto Empedocle con il sito di Agrigento, patrimonio dell’Unesco, e successivo excursus internazionale nella magnifica città fortificata di La Valletta a Malta. La nave SH Diana salperà da lì per Siracusa – una delle città più grandi e potenti del mondo antico, Giardini Naxos vicino alla pittoresca Taormina e infine Lipari, la più grande isola delle Eolie, prima di completare questa rara circumnavigazione a Palermo.

Questa crociera fa parte del programma Swan Hellenic’s Maris Culinary Discovery at Sea Series in collaborazione con JRE-Jeunes Restaurateurs, l’organizzazione gastronomica che raggruppa gli chef under 40 che hanno già ottenuto riconoscimenti internazionali, come le stelle Michelin. Lo chef Nikita Sergeev, proprietario dell’acclamato ristorante Arcade, premiato con una stella Michelin, accompagnerà questa spedizione servendo un piatto d’autore diverso ogni sera del viaggio, fino a una straordinaria cena di gala creata per mostrare della propria creatività e abilità.

From Magna Graecia to Greece”

From Magna Graecia to Greece” dal 28 agosto al 5 settembre. La spedizione parte da Palermo per un viaggio di otto notti nel cuore del Mediterraneo. Si naviga verso le isole vulcaniche di Lipari e Stromboli, per fare successivamente rotta verso Giardini Naxos e Crotone con il suo castello del XVI secolo e il parco archeologico di Capo Colonna. A Seguire Otranto, famosa per il castello aragonese del XV secolo, la bella cattedrale e le ricche rovine bizantine, e Sarandë, in Albania, amata per le spiagge, la vita notturna e per i numerosi siti antichi Unesco che si trovano nelle vicinanze. SH Diana condurrà poi i suoi ospiti nell’affascinante città di Preveza, in Grecia, all’imbocco del Golfo di Azio, vicino alla città imperiale di Nikopolis, che Ottaviano fondò nel 31 a.C. per celebrare la sua vittoria su Antonio e Cleopatra. Itea è il penultimo porto di scalo, a pochi passi dall’antica Delfi, nota per il suo oracolo, prima di concludere il viaggio presso il Pireo, porto di Atene.

Questa spedizione è inserita nel programma Explore Space at Sea Series in collaborazione con il SETI Institute e ospiterà il Dr. Mark Showalter, famoso astronomo planetario, che accompagnerà gli ospiti durante il viaggio, sia a bordo che a terra e terrà tre conferenze dai titoli: “The New Horizons Mission to Pluto and Beyond: An Insider’s View”;“The Chaotic Worlds of the Outer Solar System”; “The Antikythera Mechanism”.

 Inoltre, questa crociera fa parte Chopra Explore & Restore Series in collaborazione con l’azienda attiva nel settore della salute integrativa fondata dal Dr. Deepak Chopra. Viene così offerta a uno, più o tutti gli ospiti la possibilità di trasformare la propria vacanza in un viaggio all’insegna del benessere, appositamente studiato per favorire la scoperta di sé e l’immersione culturale. Superando i confini tradizionali del turismo del benessere, Explore & Restore abbina viaggi interiori a esplorazioni esterne, dando vita a un’esperienza di profondo arricchimento e guarigione con effetti che durano a lungo dopo la conclusione del viaggio.

Colors of the Eastern Mediterranean”

Colors of the Eastern Mediterranean” dal 5 al 16 settembre 2024. Si salpa per un’odissea di 11 notti dal Pireo, facendo scalo a Monemvasia, una delle città medievali meglio conservate d’Europa, ad Adama sull’isola vulcanica di Milos -nota per le sue catacombe paleocristiane e per il suo teatro antico, e a Rethymnon a Creta, con vestigia storiche risalenti alle dominazioni di Veneziani e Ottomani fino alla civiltà Minoica. Seguono Mandraki, sulla suggestiva isola di Nisyros, la piccola Symi, con una storia sorprendente per le sue dimensioni, e Rodi, rinomata per il suo Colosso perduto, una delle sette meraviglie del mondo antico, e per la sua Città Vecchia, tutelata dall’Unesco, costruita dai Cavalieri di San Giovanni nel XIV secolo. A seguire, l’affascinante isola di Patmos, la cui storia religiosa è legata al Libro delle Rivelazioni, seguita da Kusadasi, sulla terraferma turca, che confina con i magnifici resti della città romana di Efeso. Tornando all’isola, la SH Diana farà scalo a Chios, città natale del poeta Omero, e a Mitilene, capoluogo di Lesbo, prima di raggiungere Canakkale, porta dei Dardanelli e nei pressi della antica città di Troia, cantata e resa nell’Iliade di Omero. L’ultimo giorno intero sarà dedicato alla navigazione nei Dardanelli prima dell’approdo nella vibrante Istanbul, ultima tappa di questa spedizione eccezionale.

“Cultures of the East Mediterranean” 

“Cultures of the East Mediterranean”  dal 16 al 24 settembre 2024SH Diana parte da Istanbul per trascorrere 8 notti lungo le coste della Grecia e della Turchia verso Cipro.  Ci sarà modo di esplorare i segreti di Kavála, nota nell’antichità come Neopolis, la cui cittadella bizantina è oggi circondata dai tortuosi vicoli di un’incantevole “città vecchia” ottomana. I porti di scalo successivi saranno Salonicco, la seconda città della Grecia moderna, con un’imponente presenza di gloriosi monumenti di tutte le epoche; Volos, patria del mitico Centauro e luogo di nascita di Giasone e dei suoi Argonauti; Chios, che deve la propria fama ad Omero; Kusadasi, con Efeso fondata nell’XI secolo a.C. e l’anfiteatro dove predicò San Paolo. A seguire, Heraklion, attuale capoluogo di Creta e nell’antichità importante centro della civiltà minoica, nota per il Palazzo di Cnosso che fu sede, secondo il mito, del labirinto e del Minotauro. Infine Rodi e Limassol, la seconda città per importanza di Cipro, situata tra gli antichi siti di Amathous e Kourion.

Tutti e quattro questi itinerari e la crociera precedente, “I misteri di Cartagine e dei Mori” (anch’esso un viaggio Maris), possono essere concatenati a piacere per creare viaggi personalizzati e prolungati alla scoperta del Mediterraneo.

SH Diana

SH Diana è la nave più grande della flotta Swan Hellenic. È in grado di accogliere 192 ospiti in 96 cabine e suite, con un comfort e uno stile unici. Pur condividendo le caratteristiche di design uniche delle sue navi gemelle, vanta anche miglioramenti chiave, tra cui i tender di bordo per portare gli ospiti a terra che si aggiungono ai consueti Zodiac da spedizione, ma con maggiore comfort. Gli ospiti potranno scegliere tra tre punti di ristoro e diverse strutture per il tempo libero, tra cui una palestra all’avanguardia, una spa, una sauna panoramica, una sala club e una piscina con grill a bordo.

guidaviaggi.it

Spiagge bianche e acque cristalline, meraviglia a Onslow County

 

ONSLOW COUNTY - Spiagge bianche, acque cristalline, paesini usciti da una cartolina.

E' lo spettacolo naturale e paesaggistico che offre la contea di Onslow, gemma lungo le coste della Carolina del Nord.

Trattandosi di una località costiera nel sud degli Stati Uniti, Onslow non conosce inverni rigidi, il clima è quindi ideale anche per gite al mare fuori stagione.
    Le attività sono innumerevoli, tra queste ci si può improvvisare pescatori uscendo in barca con Reel Livin Fishing Charters a Sneads Ferry e sotto la guida dal capitano Tommie Jarman e del suo equipaggio si può tornare a casa con un ricco bottino di gamberi. In attesa che le reti si riempiano di crostacei, il mio miglior relax a bordo della barca ribattezzata, 'Hope & Faith', può essere semplicemente quello di osservare il gioco di luci e colori creato dal sole mentre bacia l'acqua.
    In aggiunta o in alternativa alla pesca dei gamberi, un'altra esperienza da non perdere è quella della fattoria delle ostriche. 'Carolina Beach Oyster Co.' a Stump Sound. Si tratta di un'azienda al femminile e la proprietaria, Mandy Uticone, ha anche l'obiettivo di educate i visitatori ad una raccolta sostenibile e all'importanza delle ostriche nell'ecosistema della Carolina del Nord. Quando si parla di ostriche, Onslow County è considerata come la Napa Valley dei vini, in particolare è nota per una varietà prelibata nota come 'Stump Sound'.
    L'esplorazione della costa lungo Onslow County prosegue con un'escursione con Marsh Cruises per esplorare Swansboro e Emarald Island con il capitano Darryl Marsh. Lungo la traghettata è quasi garantito un incontro ravvicinato con i delfini. Da Swansboro, sempre tramite un traghetto, si può arrivare anche a Hammocks Beach State Park e da qui fino a Bear Island, un'isola dalle spiagge incontaminate e acque cristalline. Un'attività popolare è quella della ricerca delle conchiglie, solitamente di grandi dimensioni e dai colori più svariati.
    Oltre alla zona costiera, Onslow County offre diverse alternative anche nella parte più strettamente interna. Chi è appassionato dalle storie di fantasmi, al motto di 'lasciatevi guidare dagli spiriti', Crystal Coast Ghost guiderà i visitatori in un ghost tour lungo alcuni quartieri di Swansboro raccontando aneddoti paranormali che riguardano persone e attività del ricco passato della cittadina. A Surf City c'è un centro di salvataggio e recupero delle tartarughe, il 'Karen Beasley Sea Turtle Rescue and Rehabilitation Center'. E' una sorta di ospedale dove vengono portate le tartarughe ferite, malate e spesso in pericolo di vita. Vengono curate e ospitate finché non sono in grado di tornare in acqua oppure vi rimangono a vita se non sono più capaci di sopravvivere indipendentemente.
    Onslow County è anche sinonimo di Marine Corps Base Camp Lejeune, la base dei Marines a Jacksonville. Circondata da oltre 20 km di spiagge, Camp Lejeune è un importante centro per l'addestramento anfibio. Per ricordare e onorare tutti I militari americani e I loro sacrifici, a downtown Jacksonville è stato realizzato Lejeune Memorial Gardens. All'interno si trovano anche Beirut Memorial, per commemorare Ie 241 vittime dell'attacco alla caserma dei Marines nella capitale libanese nel 1983, l'Onslow Vietnam Veterans Memorial, il Montford Point Marine Memorial, e il 9/11 Memorial Beam dal World Trade Center.
    Un'altra attrazione da non perdere è una sorta di Disneyland del mondo agricolo, 'Mike's Farm', con animali e prodotti della terra che variano a seconda della stagione. Basta saltare a bordo di un carro e lanciarsi nella raccolta di gigantesche zucche, fragole o altra frutta e verdura. Un'esperienza a se' è inoltre il ristorante in stile 'all you can eat buffet'. Il personale serve piatti della tradizione culinaria di campagna finché lo stomaco non ne può più. 

ansa.it

Brasile, Nepal e Seoul tra i 10 viaggi da fare in primavera

 

Il mondo è pieno di luoghi da scoprire in questa stagione. Civitatis propone alcuni suggerimenti per un soggiorno alla scoperta di 10 viaggi da fare in primavera.

Assisi, Italia
Situata nel cuore dell’Umbria, questa antica città è una destinazione ideale per una scappata primaverile, tanto per il suo clima mite quanto per l’esuberante natura che la circonda. Quando è primavera i dintorni di Assisi si tingono di tanti colori diversi per via della fioritura.
La cittadina offre molteplici opportunità per trascorrere qualche giorno in relax, magari iniziando proprio da un tour privato di Assisi. A seguire non potrete rinunciare a un’immersione nella gustosa cucina umbra, provando piatti deliziosi in qualche ristorantino locale, oppure partecipando a una degustazione di olio biologico accompagnato da salumi.

Tirana, Albania
La capitale dell’Albania, con la sua architettura unica, le piazze piene di vita e i colorati mercati all’aperto, è uno dei viaggi ideali da fare in primavera. Se avete una predilezione per la storia, potrete dedicare i primi giorni ad immergervi nel passato locale, magari con un tour della Tirana comunista. Potrete poi proseguire la vacanza con un’escursione a Berat, una delle città più antiche dell’Albania. Inoltre, se avete la fortuna di avere più giorni a disposizione, potreste approfittarne per intraprendere un tour dell’Albania di 8 giorni e conoscere meglio questo Paese.

Swakopmund, Namibia
Swakopmund, situata sulla costa della Namibia, è l’ideale per visita guidata della città o per cavalcare le dune del deserto del Namib. E se la vostra passione sono gli animali, non lasciatevi scappare l’occasione di conoscere i simpatici leoni marini dell’area protetta di i Cape Cross.

Praia, Capo Verde
Tra i viaggi più esotici da fare in primavera troviamo ancora una volta l’Africa, per la precisione Capo Verde e in particolare nella sua capitale. Situata sull’isola di Santiago, Praia è una città versatile che farà la gioia di chi cerca un tour culturale, alla scoperta dei monumenti locali, ma anche di chi adora la natura selvaggia.
Paradiso di surfisti e sportivi in generale, Praia è infatti un ottimo punto di partenza per attività all’aria aperta. Dalle gite in barca per visitare le vicine isole che compongono l’arcipelago di Capo Verde, come l’escursione all’isola di Maio, ai percorsi escursionistici come l’intrepido trekking sul Monte Tchota e sul Pico da Antónia.

Belo Horizonte, Brasile
Belo Horizonte, la città più grande dello stato di Minas Gerais, è una splendida alternativa ai classici luoghi turistici brasiliani, soprattutto in questa epoca dell’anno quando le temperature diventano più fresche e passeggiare in città è un vero piacere.
Lo potrete constatare voi stessi in un appassionante tour guidato di Belo Horizonte, ma anche perdendovi tra le bancarelle della cosiddetta Feira Hippie, uno dei mercatini delle pulci più grandi di tutto il Brasile. Tra tutti i viaggi che avrete fatto, Belo Horizonte in primavera vi resterà nel cuore.m Da qui partono anche numerose escursioni verso altrettante località di Minas Gerais dal grandioso patrimonio storico e artistico. Le opzioni sono tante, ma vi consigliamo soprattutto di fare una scappata a Mariana e Ouro Preto.

Washington D.C., Stati Uniti
Washington DC ospita il National Cherry Blossom Festival, un evento che celebra non solo l’inizio della primavera, ma anchel’amicizia tra il popolo giapponese e quello statunitense. Un viaggio culturale in una stagione, la primavera, che vanta anche una minore affluenza turistica.
Oltre alle tante attività organizzate in concomitanza con questa celebrazione, potrete sfruttare il vostro soggiorno per visitare la capitale degli States in bicicletta o concedervi un tour serale in autobus decappottabile.

Katmandu, Nepal
Il nostro viaggio prosegue dal continente americano a quello asiatico, concretamente in Nepal. La sua capitale, Katmandu, è una meta perfetta fino ad aprile, per evitare i monsoni, sia per gli amanti dell’avventura che per chi cerca un’esperienza più mistica. Se ciò che vi preme è nutrire la vostra anima, troverete ispirazione in un tour spirituale di Katmandu in cui conoscerete non solo i luoghi sacri più importanti della città, ma anche incontrare monaci buddisti. Invece, se a muovervi è il desiderio di adrenalina e paesaggi mozzafiato, che ne dite di un giro in aeroplano sull’Himalaya o di un esaltante salto in bungee jumping?

Seul, Corea del Sud
Seul, moderna e tradizionale allo stesso tempo, è una destinazione perfetta per un viaggio primaverile che vi apra nuovi orizzonti culturali. Grazie all’ampia varietà di proposte che offre la capitale, conoscere la cultura della Corea del Sud sarà un gioco da ragazzi. Questa è poi la stagione in cui le piogge sono molto contenute e le temperature molto piacevoli. La primavera è infatti la stagione ideale per organizzare un viaggio in Corea, anche perché offre prezzi più vantaggiosi. Se la tradizione e il folklore vi affascinano, potrete optare per una visita al Palazzo Gyeongbokgung. Oppure potreste partecipare al tour dei locali notturni di Seul, per godervi al meglio la movida. Insomma, a Seul ce n’è per tutti i gusti!

Bora Bora, Polinesia Francese
Bora Bora è di per sé un paradiso sulla terra, ma in primavera lo è ancor di più. Il suo mare cristallino, in cui nuotano miriadi di pesci colorati, è un irresistibile richiamo per chi ama esplorare il mondo marino. Dalle esperienze di snorkeling con squali e mante giganti ai tour in barca con fondo trasparente, le opzioni sull’isola sono una più invitante dell’altra.
Non volete rinunciare al brivido della velocità? Su quest’isola della Polinesia Francese troverete pane per i vostri denti. Potrete infatti scorrazzare sulle acque del Pacifico con un tour in moto d’acqua, durante il quale visiterete anche un’isoletta privata. Più esclusivo di così non si può!

Hobar, Tasmania
Per concludere, vi proponiamo una destinazione recondita e selvaggiamente bella, il cui clima è raddolcito dall’influenza delle correnti oceaniche. Se siete pronti a volare dall’altra parte del mondo, Hobart vi aspetta con i suoi paesaggi mozzafiato e la natura selvaggia della Tasmania! Non perdetevi il tour dell’isola di Hobart per conoscere i famigerati diavoli della Tasmania, la specie più rappresentativa della fauna locale. Poi lasciatevi sorprendere dall’escursione alla valle di Huon e alle grotte di Hastings, in cui potrete camminare sulle cime degli alberi della foresta di Tahune.

travelnostop.com


Catalogna: nel 2023 a quota 25,7 milioni i visitatori stranieri

 

Se nel 2023 la Spagna ha accolto 85,1 milioni di turisti stranieri (+18,7% rispetto allo scorso anno), la Catalogna ha contribuito per ben il 21,2% del totale, ricevendo 25,7 milioni di visitatori dagli altri Paesi (+15,5% rispetto al 2022).

Con 1.283.254 viaggiatori, l’Italia occupa il 5° posto, l’equivalente del 7,1% del totale degli arrivi internazionali, con una spesa media a persona di 688,3 euro (per un volume totale di 883,3 milioni di euro). Fa eccezione il mese di dicembre 2023, quando il turismo italiano in Catalogna è balzato al 2° posto, dietro soltanto alla Francia, con 91.414 turisti (il 9% del totale).

Nella classifica statale della spesa turistica estera totale, infine, la Catalogna è terza dopo la capitale spagnola Madrid e le isole Canarie.

Il 2024

Forte del successo ottenuto nel 2023, la Catalogna punta a migliorare la propria performance con strategie di appeal turistico che si basano sulla destagionalizzazione e diversificazione dell’offerta, grazie alla partecipazione alle principali fiere, eventi, workshop e manifestazioni di settore e Mice, e al rafforzamento dei punti d’attrattiva chiave della destinazione: cultura, enogastronomia, eventi, sport, attività all’aria aperta e gli itinerari del Grand Tour della Catalogna.

Le attività outdoor, dal cicloturismo all’escursionismo e il turismo nautico, saranno protagoniste con un’ospitalità dedicata (camping, glamping e bike hotel) e il link agli eventi iconici in programma nel 2024 come l’America’s Cup, la 103ª Volta Ciclista a Catalunya, il Monster Energy MotoGP Grand Prix Barcelona e la Formula 1 Aws Gp Catalunya Barcelona.

Quest’anno anche la cultura sarà in pole position, con le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Antoni Tàpies, il grande artista catalano omaggiato con una serie di appuntamenti, mostre ed esposizioni che avranno come fulcro la Fondazione Antoni Tàpies a Barcellona, e l’avvicinarsi degli eventi per il millenario di Montserrat, che cadrà nel 2025 per ricordare i mille anni dalla fondazione dell’importante Monastero benedettino di Santa Maria.

Infine, in attesa della nomina della Catalogna a Regione Mondiale della Gastronomia nel 2025, non potrà mancare il focus sull’enogastronomia. È il primo territorio europeo a ricevere questo ambito riconoscimento grazie ai suoi rinomati chef, al mix della sua cucina tradizionale e innovativa e alle materie prime di altissima qualità.

guidaviaggi.it

Nel 2023 i viaggi outbound crescono a doppia cifra. Spagna la più visitata

 

Crescita a doppia cifra per i viaggi outbound nel 2023. Un altro grande passo avanti verso il ritorno ai livelli del 2019. E’ quanto emerge dal World Travel Monitor® di Ipk, per Itb Berlin. Numeri alla mano, rispetto al 2022, si è trattato di un aumento del 33% e di un -12% rispetto al 2019.

Il motore della crescita

Secondo il report il motore della crescita nel 2023 è stato il ritorno dei viaggi outbound in Asia, con un aumento di oltre il 140% su base annua. Anche se ancora al di sotto dei livelli del 2019 del 37%, ciò ha segnato una significativa tendenza al rialzo.

Rispetto al 2022, i viaggi in uscita in Europa sono aumentati del 18%, in Nord America del 31% e in America Latina del 27%. Nel 2023, il volume dei viaggi in uscita è stato maggiore negli Stati Uniti, seguiti da Germania e Regno Unito. Insieme, i tre principali mercati di origine hanno costituito un terzo del volume globale dei viaggi in uscita lo scorso anno.

La Spagna la più visitata e Dubai la più quotata

Con quasi il 10%, la Spagna è la destinazione più visitata a livello mondiale, seguita dagli Stati Uniti. Il Destination Performance Index (Dpi) di Ipk ha rilevato che Dubai è la destinazione con la valutazione più alta nel 2023. Nel compilare il Dpi, il World Travel Monitor® ha preso in considerazione tutti i viaggi outbound globali dal punto di vista della soddisfazione del viaggio, delle mete consigliabili e del desiderio di tornare. Tra le cinque destinazioni con il punteggio più alto dietro Dubai figurano Maldive, Sudafrica e Abu Dhabi. Austria e Svizzera sono state le destinazioni più votate in Europa.

Sole e spiaggia sono in cima alla lista

Rispetto al 2022, le vacanze come motivo del viaggio hanno ulteriormente migliorato la propria quota di mercato. Nel 2023, tre quarti dei viaggi outbound globali erano per vacanze. All’interno di questo segmento dominano le vacanze al sole e al mare e i soggiorni in città, ciascuno dei quali occupa circa un terzo del mercato. Al terzo posto si sono classificati i viaggi di andata e ritorno. Nel 2023 i fattori principali per una vacanza all’estero sono stati il ​​relax, le visite turistiche, la buona cucina e lo shopping.

Il viaggio aereo principale forma di trasporto

Quanto al mezzo di trasporto, lo scorso anno oltre il 60% dei viaggi in uscita è avvenuto in aereo. A causa dell’aumento dei costi di viaggio, soprattutto in aereo, nel 2023 le spese sono aumentate al di sopra della media, mentre il numero medio di pernottamenti è rimasto stabile attorno a nove.

Alla domanda sugli aspetti migliori e peggiori di un viaggio, i viaggiatori hanno risposto per lo più “rapporto qualità-prezzo”. Altri fattori importanti sono l’alloggio, la ristorazione e l’ambiente naturale locale.

Piena ripresa entro il 2024

Alcune destinazioni e mercati sono già tornati ai livelli del 2019, mentre altri sono nettamente in ritardo. Nel 2023 alcune destinazioni hanno nuovamente sofferto di overtourism. Un terzo degli intervistati ha affermato di ritenere che la propria destinazione fosse sovraffollata. Tuttavia, gli ultimi risultati del World Travel Monitor® – che prevedono le tendenze globali dei viaggi in uscita nei prossimi 12 mesi –  sono positivi e gettano le basi per una piena ripresa in quasi tutti i mercati e segmenti entro la fine del 2024.

guidaviaggi.it

A Marsiglia spunta una spiaggia urbana nell’estate delle Olimpiadi francesi

 

Arriva una nuova spiaggia a Marsiglia. La città francese affacciata sul Mediterraneo sta lavorando all’apertura di un arenile ad accesso pubblico.

La nuova spiaggia andrà ad arricchire i soggiorni estivi nella destinazione, che secondo i programmi dovrebbe ospitare tra luglio e agosto anche alcuni eventi delle Olimpiadi di Parigi 2024, come la vela nella Marina e alcune partite di calcio nello Stade Velodrome.

La nuova spiaggia urbana di Marsiglia dovrebbe essere inaugurata nel mese di giugno, ai piedi del Mucem, il Musée des civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, e nelle vicinanze del Vieux-Port. Accessibile gratuitamente, avrà un’estensione di circa 3mila mq.

Verranno installati dei pontili in legno durante la stagione estiva, che consentiranno la creazione di questa zona balneabile compresa tra il Forte Saint-Jean, il Mucem e la replica della grotta Cosquer.

Se approvato definitivamente in consiglio comunale, al progetto verrà destinato un budget è di 6,5 milioni di euro per tre stagioni. Ed è prevista anche una piscina galleggiante per imparare a nuotare.

Nelle intenzioni, una volta entrata a regime la spiaggia con i suoi servizi sarà resterà aperta nelle estati successive dall’inizio di giugno alla fine di agosto. Marsiglia conta già altre spiagge, come Des Catalans e Du Prophete, ma nessuna in questa zona della città.

lagenziadiviaggimag.it

Eurostat: Italia solo sesta nel ranking dei viaggiatori Ue

 

Non è un Paese per viaggiatori giovani. Lontana dalla Francia capofila, l’Italia è sesta nella graduatoria degli Stati Ue che nel 2022 hanno “esportato” più turisti, in base alla foto scattata da Eurostat e ripresa dal Sole 24 Ore. Su 47 milioni, però, sono appena 6,3 milioni quelli dai 25 ai 35 anni: i tedeschi coetanei sono 7 volte di più, 44,3 milioni. Il grosso degli italiani che ha viaggiato, 10,6 milioni, va dai 45 ai 55 anni.

In totale, invece, sono stati oltre 1 miliardo i viaggi degli europei nel 2022, cifra che ingloba gli spostamenti per lavoro, svago e motivi personali. Siamo ancora a livelli inferiori rispetto all’epoca pre Covid, quando erano 100 milioni in più a trascorrere almeno una notte fuori casa.

La Francia, dunque, celebra il primato con quasi 230 milioni di viaggi effettuati: 61,3 milioni, quindi un quarto del totale, riguardano gli over 65. Staccata di un’incollatura ecco la Germania, con 220 milioni di viaggi, ma la matrice è diversa: infatti 44,3 milioni di spostamenti hanno visto protagonisti turisti fra i 25 e 35 anni. La Spagna occupa la terza posizione, ma lontana dalle battistrada, con 138 milioni di viaggi

Con Francia e Germania nettamente in fuga, il panorama globale non offre un quadro positivoconsiderando che il 38% dei residenti nell’Ue di età pari o superiore a 15 anni non ha contribuito al turismo. Nel 55% dei casi si tratta di persone con più di 65 anni, mentre il 29% ha un’età compresa tra i 25 e i 34.

Eurostat, però, rileva anche un fattore incoraggiante: gli over 65, cioè, favoriscono la destagionalizzazione, tanto invocata dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Trascorrono, infatti, il 58% dei pernottamenti in bassa stagione, da marzo a giugno e da settembre a novembre, mentre i turisti tra i 15 e i 64 anni sono più orientati a viaggiare a luglio e agosto.

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