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SIENA. La Brambilla e il Palio, la guerra continua

Duro attacco del ministro del Turismo a pochi giorni dalla corsa dell’Assunta
«Il mondo non ruota intorno a Siena e alla sua criticata manifestazione. Nè tanto meno l’agenda del governo ». Così il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha riacceso la sua vecchia battaglia contro il Palio di Siena. Una polemica che va avanti da oltre un anno. Fin da quanto il ministro, nell’agosto 2010, paragonò il Palio alla corrida e propose di cancellarlo.
Ora, a pochi giorni dal Palio dell'Assunta, il 16 agosto, e alla vigilia della presentazione del drappellone (che avviene oggi alle 19) la Brambilla, da sempre ostile al Palio, ha scritto una lettera aperta ai toscani in risposta «alla strumentale ossessione con la quale certi amministratori ed esponenti politici locali riempiono la stampa toscana cercando di inscenare una inesistente polemica con il ministro» che denota, secondo lei, «una disperata ricerca di visibilità per sè e per i propri palii». Un attacco duro nei confronti del Palio, escluso pochi giorni fa anche dal riconoscimento "Patrimonio d'Italia per la tradizione", «perché non vi può essere nulla di culturale e condiviso a livello nazionale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte».
Nessun commento è venuto da parte del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, ma Armando Cirillo, responsabile del Turismo del Pd, parlando di “toni sempre più grotteschi” ha dichiarato anche che: «Il palio di Siena è divenuto una vera ossessione  per il ministro Brambilla alla quale continua a sfuggire la funzione sociale, culturale ed economica della manifestazione». A difendere il Palio è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi:  «Queste manifestazioni - ha detto -  non solo non devono essere messe in discussione, ma rappresentano un grande patrimonio di identità che appartiene a tutti gli italiani».
D'accordo con il ministro sono invece Enpa e Lav che hanno commentato: «Dal 1970 sono morti nelle prove e nello svolgimento delle gare del palio più di 50 cavalli. Gli organizzatori del Palio di Siena non hanno mai voluto instaurare alcun dialogo e confronto costruttivo per tener conto delle ragioni di chi non vuole più veder morire cavalli a causa di questa "festa"».
vita.it

Il turismo portuale fa il salto di qualità. Da quest’anno approdano a Bari le meganavi americane della Royal Caribbean

2 ago 2011

Anche a Bari le meganavi americane della Royal Caribbean
BARI – Il turismo portuale fa il salto di qualità. Da quest’anno approdano a Bari le meganavi americane della Royal Caribbean, per un totale di 22 tappe nel capoluogo pugliese e 80mila turisti in più (700mila i passeggeri in generale del 2011).
A loro sarà offerto un pacchetto fuori dal comune: percorso in treno fino a Conversano, attraverso vetture nuove di zecca delle Ferrovie Sud Est, da 150 posti, e accoglienza alla stazione da parte di figuranti in festa. La Puglia così non sarà più solo sinonimo di Grotte di Castellana o trulli di Alberobello, ma all’estero potrà arrivare anche un’immagine diversa, e più completa. “Abbiamo previsto un impatto emozionale per i turisti della Royal Caribbean – spiega l’ assessore al Turismo di Conversano, Pasquale Sibilia – con uno spettacolo in abiti d’epoca e il visita del castello normanno, poi anche delle quattro mostre allestite all’interno”. Gli americani che arriveranno a Bari avranno anche modo di imparare l’arte dei latticini, con una lezione dei maestri caseari, come previsto dal progetto conversanese, presentato stamattina nella sede dell’Autorità portuale di Bari, dall’assessore ai Trasporti, Gugliemo Minervini, il presidente dell’Autorità, Franco Mariani, e il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio.
“Il nostro territorio offre moltissime potenzialità per il mercato turistico, e stiamo vedendo come arricchire l’offerta turistica – commenta Minervini – per rendere sempre più attraente la tappa di Bari. Questa iniziativa è la dimostrazione di come ci stiamo riuscendo, perchè il nostro futuro può cambiare davvero”.
In questo modo il porto barese amplia il target di riferimento, visto che le navi della Royal Caribbean sono da molti anni le più grandi sulla piazza crocieristica, e attraggono clienti d’oltreoceano, magari anche più esigenti nei gusti.
“E’ una grande opportunità per noi – conferma Mariani – vogliamo presentare il nostro territorio nel miglior modo possibile, in tutta la sua ricchezza artistica, culturale ed enogastronomica”.
Infatti agli americani sarà offerto un rinfresco in stile casereccio, oltre a un percorso artistico museale all’interno del castello normanno, e uno spettacolo organizzato nella piazza centrale.
Ida Galise
barisera.net

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la redazione

Palermo via dell'Olimpo da 18 Dicembre al 30 Gennaio 2011. Nuovo fantastico spettacolo: il circo ORFEI più il circo brasiliano!

Quest'anno il noto complesso Orfei prodotto dal Moira Orfei e Walter Nones in coproduzione con la famiglia Martini ha preparato uno spettacolo da grandi intenditori. Si tratta di due spettacoli in uno ovvero ORFEI più il Circo Brasiliano.

Dopo "Fantasia Equestre" e "Mamma Mia" ecco un nuovo ambizioso progetto che prevede in pista l'esibizione di due scuole a confronto quella italiana e quella brasiliana sfidandosi a suon di numeri mozzafiato. E sentite qui. Quest'anno Orfei ha l'onore di ospitare in compagnia in esclusiva europea i più giovani trapezisti al mondo si tratta dei fling "Rodocchelles". Maicol a soli 10 anni è l'unico al modo ad eseguire il doppio salto mortale ed Angela 12 anni è una vera stella del trapezio.

Un circo classico, riadattato al moderno sfruttando tutte quelle tecnologie che lo show business di oggi offre ripercorrendo ritmi suoni e colori quello carioca che tanto piacciono al pubblico. Anche in questo show sotto il tendone giallo blù, tanti animali (dai cavalli agli elefanti, dalle tigri e leoni alle zebre, e poi lama, cammelli, watussi, ippopotamo, giraffa e ancora struzzi, serpenti e coccodrilli) ma anche giovani acrobati agli anelli, virtuose atlete, saltatori alle bascule, un ventriloco le prove di forza e tanto altro ancora, non dimenticando le risate.

Per ogni genere di informazione, curiosità, prenotazione e quant'altro, chiamaci!

Informazioni

Tel. 389/839.29.98
Tel. 329/666.22.37
email: orfeicircus@gmail.com

Ufficio Stampa

Tel. 393/80.56.996
email: circuspress@gmail.com

Ferrara nel Circuito Città d’Arte della Pianura Padana


L'adesione arrivata assieme a quella di dodici capoluoghi di Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte
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Si propone di promuovere, in ambito nazionale ed estero, l’offerta turistica di un territorio dalle caratteristiche culturali, storiche e geografiche simili. E’ il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, a cui anche Ferrara ha deciso di aderire, assieme ad altri dodici capoluoghi dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Piemonte.
In base alla convenzione che sarà sottoscritta con l’associazione, il Comune si impegnerà a diffondere i materiali promozionali del circuito e a creare collegamenti con il sito internet www.circuitocittadarte.it, mentre l’associazione inserirà le iniziative culturali ferraresi tra quelle oggetto della sua attività di divulgazione turistica.

estense.com

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“Svizzera in treno. Viaggio slow lungo le ferrovie panoramiche di montagna”


La “Svizzera in treno” è una bellissima intuizione di Paolo Gianfelici e Elvira D'Ippoliti, un libro edito da Tid Press nella collana “Terre d'Europa”. Un libro di viaggio che ho presentato il 15 dicembre scorso nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini (Camera dei Deputati) assieme all'ambasciatore di Svizzera in Italia, Bernardino Regazzoni, al prof. Angelo Luongo, a Tiziano Pelli, direttore di Svizzera Turismo in Italia e a Matteo Spiller di Swiss Travel System. Un racconto di viaggio che contribuisce ad avvicinare le culture dei due Paesi, attraverso la sintesi tra paesaggio e vita vissuta, favorendo il processo di reciproca conoscenza.
In Svizzera chi viaggia in treno ha la possibilità di ammirare un paesaggio unico, quasi esclusivo, che colpisce lo sguardo e aiuta a capire un contesto socio-culturale caratterizzato dalle sue tante particolarità. I binari scorrono attraverso i centri abitati lasciando intravedere scorci di vita quotidiana, e non appena si esce dal perimetro dei paesi si offre un paesaggio di boschi verdi e campagne geometriche e coltivate con grande cura. Ma questi stessi treni percorrono anche tunnel lunghissimi, destinati a superare ogni record allorché sarà completata la nuova trasversale alpina del San Gottardo di cui abbiamo ampiamente parlato nel convegno sui collegamenti ferrovieri Italia-Svizzera svoltosi a Roma nel settembre scorso. Nei tunnel, a volte, si entra con il sole e si esce trovando la neve, situazioni che evocano sensazioni particolari, impressioni da favola come nella novella di Dürrenmatt. Il treno attraversa valli dove si parlano lingue diverse, tra montagne incantate, e ti porta a scoprire ogni angolo di questo Paese così affascinante quanto piccolo e complesso. Collega i paesi vicini e ti porta al confine dove alla stazione di Chiasso puoi ammirare la statua di due donne a seno nudo, la Svizzera e l'Italia, e dove hai contezza di quante centinaia di migliaia hanno attraversato questo valico in treno per emigrare a Nord in cerca di un po' di pane oltre le Alpi.
Il libro di Gianfelici ed Ippoliti racconta quattro viaggi slow lungo le più belle ferrovie  di montagna: il Bernina Express che collega Tirano in Valtellina con St. Moritz e Coira; il Glacier Express, da Zermatt a St. Moritz;  la Jungfraubahn, un sogno realizzato dal suo ideatore Alfred Guyer- Zeller nel 19° secolo per raggiungere i 4.158 metri in vetta alla Jungfrau; il GoldenPass Panoramic che comincia la sua corsa a Ginevra, attraversa il Cantone di Vaud e sale tra laghi e paesaggi di montagna fino a Zurigo.
Come si intuisce, sono percorsi affascinanti, quasi avvincenti, che scorrono come un fluido dalle parole degli autori lasciandoci già immergerci in un paesaggio meraviglioso.
Personalmente ho contribuito al libro con una testimonianza che prende spunto dall'esperienza quotidiana che ho vissuto sui treni Svizzeri. Infatti «Fin da giovane ho viaggiato molto e, da quando la Svizzera è diventata per me un punto fermo, ho sempre ammirato – con un po' d'invidia essendo rimasto profondamente italiano – questa rete di collegamenti che s'intrecciano con precisione quasi matematica, ma anche i servizi di biglietteria e le informazioni connesse. Le colossali e innovative opere di ammodernamento della stazione centrale di Zurigo dovrebbero far parte del manuale di buona amministrazione che i responsabili istituzionali di molte città dovrebbero studiare accuratamente. Non è semplice capire come una nazione di soli sette milioni di abitanti, immersa nel cuore dell'Europa, possa reggere le sfide e funzionare così bene. Le lancette del mio orologio seguono lo stesso andamento del famoso e inconfondibile simbolo delle Ferrovie Svizzere: i minuti scorrono accompagnando la disciplina e l'affidabilità di una nazione che non si ferma ad ammirarsi». 
 
politicamentecorretto.com