FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Speciale Pasqua: viaggio nelle tradizioni, nei riti e nelle sagre. Gli eventi in Italia

PASQUA IN ITALIA


(di Ida Bini)

L’8 e il 9 aprile in tutto il mondo cristiano si celebra la Pasqua, festa religiosa che ricorda la crocefissione e la resurrezione di Gesù Cristo. I festeggiamenti cominciano in realtà la domenica precedente, che quest’anno cade il primo aprile e che ricorda l’entrata trionfante di Gesù a Gerusalemme, accolto con lo sventolio delle foglie di palma da parte della gente - da qui il nome di domenica delle Palme.

Proseguono poi il venerdì che, secondo la tradizione cristiana e le sacre Scritture, è il giorno della crocefissione di Gesù, tra commemorazioni luttuose e processioni di espiazione – la via crucis - e la domenica con la resurrezione e l’esultanza dei fedeli. Terminano, infine, il lunedì dell’Angelo, giorno che ricorda l’incontro del messaggero con le donne giunte al sepolcro dove scoprono la resurrezione di Gesù.

In realtà il lunedì o Pasquetta è una ricorrenza aggiunta nel dopoguerra per allungare la festa pasquale che, tradizionalmente, si passa in compagnia della famiglia o degli amici fuori città. In questo periodo, infatti, fioccano le offerte e le occasioni per trascorrere il weekend di Pasqua nelle località di mare e montagna, in campagna, al lago o nelle città d’arte e, per chi può spendere un po’ di più, fuori Italia per un piccola vacanza anticipata.

Chi, invece, vuole scoprire le tradizioni pasquali in Italia ha solo l’imbarazzo della scelta: oltre tremila sono le rappresentazioni in costume della morte e della rinascita di Cristo, sparse per tutta la penisola, da Nord a Sud. Ogni regione, ogni città, ogni borgo, persino ogni quartiere d’Italia celebra la Pasqua seguendo le proprie tradizioni popolari con riti esclusivi, accomunati dalla rappresentazione della morte e della resurrezione di Cristo, dalle scene di dolore collettivo e dal loro superamento catartico.

Citarli tutti è davvero impensabile ma è possibile scoprire almeno i riti più suggestivi, quelli che meritano di essere conosciuti per la partecipazione popolare, la spettacolarità dei costumi, l’originalità e la teatralità della festa. Nel Sud del Paese, in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Campania, è davvero un’esperienza indimenticabile ammirare le processioni di uomini incappucciati con croci insanguinate, immagini sacre di cartapesta, stendardi e ritratti dei Santi protettori, che camminano lungo le strade e nelle piazze dei centri urbani incatenati e scalzi mentre la gente, stretta ai lati, urla e piange. Qui le celebrazioni, che risalgono a epoche antiche e hanno assimilato riti e tradizioni popolari, sono vere e proprie rievocazioni storiche della passione di Gesù, dove il copione prevede l’eterna lotta del bene che sconfigge il male, della vita che vince sulla morte. Con la partecipazione commossa della gente si mettono in scena l’ultima cena, il trasferimento simbolico all’orto dei Getsemani, il tradimento di Giuda con la cattura di Gesù, il processo, il calvario, la deposizione, la sepoltura e la resurrezione. La processione pasquale di Trapani (I Misteri) è senz’altro la più conosciuta: i fedeli, incappucciati e con lunghe tuniche sfilano a piedi nudi seguendo un cerimoniale rigoroso che risale al 1765 e alle confraternite - corporazioni di arti e mestieri - d’origine spagnola. Ognuna porta in processione fino alla cattedrale la propria statua in rappresentanza di un mestiere (mistere) assieme all’urna del Cristo morto e dell’Addolorata per la benedizione. E se nei cortei pasquali di Palermo compaiono le maschere della morte e dei demoni, in quelle di Caltanissetta spuntano gigantesche statue di cartapesta che rappresentano gli apostoli mentre a Enna insieme alle croci sfilano i 24 simboli del martirio di Cristo tra cui la croce, la borsa con i trenta denari, la corona, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione. Altrettanto affascinante è la Pasqua di Sassari, in Sardegna, dove la statua della Vergine, la Madonna dei Sette Dolori addobbata con oro e gioielli, viene portata in processione da tutte le confraternite alla ricerca del figlio morto e si conclude la domenica di Pasqua in piazza Colonna Mariana con il loro suggestivo incontro. Ad Alghero la tradizione ha forti radici spagnole e coinvolge tutta la popolazione: i fedeli pregano davanti a una statua lignea del Cristo e le donne vestite a lutto vi si affollano per chiedergli la grazia. Il venerdì santo si assiste al rito della schiodatura del Cristo dalla croce e alla sua deposizione nella culla, momento in cui parte dalla chiesa della Misericordia la processione al lume di candele ricoperte da cartoncini rossi. I fedeli avanzano con un antico passo di danza che mima l’atto del cullare, mentre le confraternite sfilano indossando cappucci a punta. La domenica di Pasqua il Cristo risorto incontra la Madonna e la gente festeggia con fuochi d’artificio e voli di colombe. Una grande partecipazione popolare caratterizza anche la Settimana Santa di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, quando la domenica di Pasqua si celebra la Confrontata che rappresenta l’incontro del Cristo risorto e della Madonna svelata.

In Puglia i fedeli incappucciati (i perduni) di Taranto sfilano scalzi per la città a chiedere perdono, mentre in provincia di Bari, a Ruvo, durante il corteo si assiste allo scoppio della Quarantana, un fantoccio che ha le sembianze di una vecchia signora vestita di nero, la cui esplosione segna la vittoria della vita sulla morte. Stessa fine la fa la quaremma a Galatina, dove il fantoccio di una vecchia sfila per le strade della cittadina in provincia di Lecce. Curiosa, infine, è la Pasqua a Maglie, non lontano da Galatina, dove i fedeli cantano e indossano smoking e guanti bianchi.

La Settimana Santa di Procida è dal XVI secolo una delle più suggestive della Campania: il giovedì santo, al tramonto, si svolge la processione dei dodici apostoli, incappucciati e con una croce e una corona di spine in spalla, organizzata dall’antica confraternita dei Bianchi. Procedono per le strade dell’isola passando per le tredici chiese fino al luogo dove si svolge l’ultima cena e dove si consuma un pasto a base di legumi, pesce arrostito, agnello, pane azzimo e vino. Infine il venerdì santo alle prime luci dell’alba inizia la processione dei misteri, statue portate a braccia rappresentanti scene della vita e della morte di Gesù, organizzata dalla confraternita dei Turchini fondata nel 1629 dai Padri Gesuiti.

Meritano una citazione anche la Pasqua di Sulmona in Abruzzo con la celebrazione della Madonna che scappa e che si svolge nella scenografica piazza Garibaldi e quella di Firenze con il carro che brucia. La statua, accolta da una folla esultante, viene portata fuori dalla chiesa seicentesca di san Filippo Neri e condotta prima lentamente e poi sempre più rapidamente verso il centro della cittadina dove incontrerà Gesù. Durante la corsa la Madonna perde il manto nero che la avvolge e che libera il prezioso vestito mentre tra le sue mani le spunta una rosa rossa, simbolo di prosperità. A Firenze, invece, la domenica di Pasqua si fa scoppiare il carro, che, trainato da buoi inghirlandati e scortato dagli sbandieratori, procede per le vie della città fino al Duomo, tra musica e grida. Il rito rappresenta la benedizione del fuoco e racconta una storia che risale alla prima crociata.

ansa

8 Aprile 2012 ore 05:39

Il lato dolce e saporito della Pasqua

(Rubrica enogastronomica di Alessandra Moneti)

Il Centro Studi Federalimentare stima che per la Pasqua gli italiani spenderanno circa 3 miliardi di euro per i prodotti alimentari da portare in tavola. Una cifra che, depurata dall'inflazione, corrisponde a un calo reale di oltre due punti percentuale in quantita. Pasqua piu' povera dunque, ma non meno golosa a giudicare dalle proposte lungo la penisola per chi abbandona per qualche ora le mura domestiche.

E' tutto un gioco di lieviti la Pasqua di Massimiliano Alajmo (www.alajmo.it), il patron de Il Calandro e Il Calandrino. Lo chef di Sarmeola di Rubano (Padova), con lo chef patissier Ascanio Brozzetti, hanno lavorato questa settimana giorno e notte per chiudere in dolcezza la quaresima e portare in tavola la classica colomba con le scorze d'arancia candita. Ma anche novita' come la focaccia con la scorza di limone di Sorrento candito, quella con il cioccolato e amarene e per finire quella integrale all'albicocca, ispirata a una delle brioche più apprezzate a colazione al Calandrino. ''Tutti i nostri lievitati sono realizzati con olio extravergine di oliva, che oltre a conferire leggerezza all'impasto, amplifica i profumi degli agrumi e della frutta'' sottolinea Alajmo. La collezione 2012 di uova di cioccolato, in vetrina al Calandrino e al Caffe Quadri di Venezia, è decorata con frutta secca, scaglie di cioccolato e piccoli macaron colorati, che trasmettono allegria e buonumore.

Sulla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forli' e Cesena (www.stradavinisaporifc.it), nella terra che ispiro' Pellegrino Artusi a 'L'arte di mangiare bene', le festivita' pasquali sono tutte da gustare nelle cene contadine con tagliere di affettati e formaggi e piadina proposte in occasione della mostra "Wildt. l'anima e le forme da Michelangelo a Klimt" a Forli' - Musei San Domenico (fino al 26 giugno 2012), oppure nelle tappe a Predappio, Bertinoro, Portico di Romagna, Dovadola e Modigliana.

Per chi rimane e per chi arriva a Roma durante il lungo weekend pasquale, la capitale offre tantissime alternative per tutti. Gli amanti della cultura e dell'arte potranno scegliere tra i vari itinerari che la capitale offre: tra mostre e monumenti, c'è solo l'imbarazzo della scelta. E per coloro che impegnati in una passeggiata in Via dei Condotti o in una visita al Pantheon non volessero rinunciare ai piacere della buona cucina, il Grand Hotel de Minerve (www.grandhoteldelaminerve.com) propone un menu a firma Antonio Falco nell'esclusivo roof garden. Una terrazza meravigliosa, scelta per le vacanze romane da Stendhal e George Sand a Pio IX, da Renato Dulbecco ai tre tenori Placido Domingo, Luciano Pavarotti e Josè Carreras. Qui a Pasqua si potra' degustare tartare di bufala e tartufo, nero di Norcia ai gamberi rossi su tegolino di pane mimosa, dai panzotti di pasta fresca con ragout di gallinella allo stinchetto d'agnello affumicato con salsa di mirto, per concludere con un semifreddo di ricotta e pere.
Chi fa rotta verso Sud, puo' fermarsi ad Atina, nel cuore della Ciociaria (basso Lazio). Per il pranzo di Pasqua l'associazione 'Le cannardizie' (www.lecannardizie.it) propone, alla storica e panoramica Cantina Visocchi, un menu tradizionale con il gustoso capretto cacioeova, la Ciammella di Sora e gli spaghettini con asparagi selvatici, tris di formaggi tipici della Valcomino, insalata con puntarelle e alici. Per il pranzo di Pasquetta, non un picnic sul prato, ma molti piatti per ricordare la scampagnata di rito: dalle frittate alla carne alla brace, dai Canescioni al pecorino di Picinisco, dai cannellini di Atina ai vini locali Cabernet Doc.

In occasione del Lunedì dell'Angelo, la Pasquetta unisce cultura, natura e buona tavola col Fai (www.fondoambiente.it) che propone tante iniziative per la tradizionale "Festa di Pasquetta", che andranno in scena al Monastero di Torba a Gornate Olona (VA), a Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA), al Giardino della Kolymbetra nella Valle dei Templi di Agrigento, al Castello della Manta a Manta (CN) , al Castello di Masino a Caravino (TO), a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), al Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM) e al Bosco di San Francesco ad Assisi (PG).

ansa
8 Aprile 2012 ore 05:35

Andy Warhol: THE LAST SUPPER / L’ultima Cena - Da sabato 31 marzo e fino al 15 aprile 2012, Palazzo Magnani di Reggio Emilia

Andy Warhol, L'Ultima Cena The Last Supper, acrilico su tela, 100 x 100 cm, Gruppo Credito Valtellinese, a Reggio Emilia, Palazzo Magnani, dal 31 marzo 2012
(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci)
Andy Warhol: THE LAST SUPPER / L’ultima Cena - Da sabato 31 marzo  e fino al 15 aprile 2012, Palazzo Magnani di Reggio Emilia ospita The Last Supper, una delle opere più significative nella produzione di Andy WarholThe Last Supper è una interpretazione straordinaria del Cenacolo di Leonardo da Vinci, realizzata da Andy Warhol nel 1986. L’evento, che cade nel 25° anniversario della morte di Warhol, è parte del progetto Arte in Agenda. A tu per tu con… ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani.

The Last supper racchiude in sé l’essenza della poetica warholiana tesa a demistificare l’opera d’arte e la sua originalità di “pezzo unico”, per dimostrare che, anche l’Ultima cena di Leonardo, al pari di altri soggetti come la Campbell’s Soup, il fustino Brillo, la Coca Cola, altro non è che “un prodotto”.
Su invito di Alexandre Jolas, la cui galleria sorgeva proprio davanti al Refettorio di Santa Maria delle Grazie di Milano che conserva il capolavoro leonardesco, Warhol realizza tra il 1985 e ’87 un ciclo di opere dedicato al Cenacolo – oltre cento tra dipinti e serigrafie – che si riallacciano a un percorso di reinterpretazione dei classici dell’arte italiana, già sperimentato con la sua Mona Lisa del 1963, rilettura della Gioconda.
Il critico Robert Rosenblum affermava a proposito di questo aspetto della poetica di Warhol: “Le sue gallerie di miti e superstar sembrano un repertorio di Santi venuti dopo la cristianità, tanto che le immagini isolate delle labbra di Marilyn o i singoli barattoli di zuppa possono diventare le icone di una nuova religione, simili a quelle delle reliquie sacre chiuse in uno spazio astratto. Le opere compiute a partire dall’Ultima cena di Leonardo, le ultime di Warhol, appaiono in modo improvviso, impetuoso e incomparabile: sono una strana manifestazione, straordinariamente forte, di un sentimento religioso che alla fine riesce a esprimersi, qui, quasi senza maschera. Liberamente, con un vigore che stupisce e impressiona, Warhol non ha mai come in questa occasione, glorificato  così tanto il culto delle immagini, sua grande, unica e originaria passione“.

Grazie all’opera The Last Supper sarà possibile approfondire un aspetto della personalità e della vita di Warhol poco conosciuto e messo in ombra dagli eccessi del suo modo di essere. Dopo la sua morte, avvenuta nel febbraio del 1987, vennero a galla molti lati nascosti della sua esistenza, tra questi la sua sorprendente fede cattolica.
The Last Supper sarà affiancata da un raro disegno dell’Ultima cena leonardesca eseguito da Francesco Hayez (protagonista, fino al 1 maggio, a Palazzo Magnani della grande mostra INCANTI DI TERRE LONTANE. HAYEZ, FONTANESI E LA PITTURA ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO) che consentirà di sviluppare un confronto tra le modalità di rilettura dei modelli classici operata da due autori così distanti, ma uniti dall’esigenza che hanno avvertito di confrontarsi con il genio del Rinascimento italiano.
L’esposizione è realizzata grazie alla gentile collaborazione del Credito Valtellinese e dei privati, che hanno concesso in prestito le opere, e alla partecipazione della Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia, con il contributo di Landi Renzo spa, CCPL, Check-up Service, Neacar Mercedes-Benz.
La Fondazione Palazzo Magnani, nell’ottica di un ampio approfondimento dei linguaggi artistici, si fa promotrice di appuntamenti che nel corso dell’anno coglieranno l’occasione di ricorrenze, eventi e date speciali, per presentare la grande Arte. Accanto alle prestigiose mostre, la Fondazione propone un avvincente viaggio nella storia dell’arte attraverso singole opere e personalità tra le più significative di sempre.
In quest’ottica, s’inserisce l’iniziativa Arte in agenda. A tu per tu con… che propone, attraverso un intenso percorso dall’arte antica a quella contemporanea, un’opera di straordinario valore, proveniente da prestigiosi Musei e Collezioni Private nazionali e internazionali.
Arte in agenda, attraverso la lettura e la comprensione dell’opera che di volta in volta verrà presentata, condurrà il visitatore a ripercorrere le poetiche degli artisti, l’anima di certe elaborazioni creative e brani di storia dell’arte che possono costituire utili strumenti di riflessione sull’oggi.
Le opere d’arte – antiche, moderne o contemporanee -, infatti, non hanno mai guardato l’uomo dall’alto dei loro processi creativi, bensì hanno sempre svolto il ruolo di fedele specchio della vita e della storia in cui sono nate, all’interno di processi evolutivi costanti, a volte lineari, ma più spesso intrecciati, complessi o addirittura ciclici.
Per questo ogni creazione non è mai figlia unicamente del proprio tempo ma possiede una valenza più ampia; può infatti contenere riferimenti, elementi di contatto o di rottura con quanto elaborato in precedenza e al contempo può offrire importanti spunti che saranno oggetto d’indagine per  i linguaggi futuri.

Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) è stato pittore, scultore, fotografo, regista, attore, produttore di musica. Ha avuto un ruolo da protagonista in tutto quello che di più innovativo e radicale si è sperimentato negli anni ’60, al tempo della Pop Art e del cinema underground, e anche negli anni ’70 e ’80.
Nella Factory – che riuniva a New York, nel segno della condivisione e del business, geni emergenti, fotomodelle, rock star – dove presero forma la sua pittura e i suoi film, era una fucina di sogni, un luogo straordinario di incontro tra mascalzoni, prostitute, artisti e importanti galleristi.
Artista sempre in bilico tra candore ed esibizionismo, provocazione e reticenza, Warhol fu geniale al tempo dei barattoli di zuppa Campbell, dei ritratti di Marilyn Monroe e Che Guevara, delle Electric Chairs, del disco The Velvet Undergorund & Nico, di pellicole quali The Chelsea Girls e Lonesome Cowboys, ma anche alla fine della sua vita quando dipinse gli straordinari Camouflages e soprattutto le vertiginose variazioni dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci, tra le sue opere più vitali.
-
Le opere in mostra
L’ULTIMA CENA/THE LAST SUPPER di Andy Warhol
acrilico su tela, 100 x 100 cm
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
L’ULTIMA CENA / disegno di FRANCESCO HAYEZ
Matita su carta, 43 x 75 cm
COLLEZIONE PRIVATA


ARTE IN AGENDA
A tu per tu con Andy Warhol: The Last Supper
e con Francesco Hayez: L’Ultima cena
Palazzo  Magnani – Reggio Emilia
31 marzo – 15 aprile 2012
Promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani
Orari: dal martedì al venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 – 19.00
Sabato, Domenica e Festivi 10.00 – 19.00
Chiuso lunedì
Ingresso: 5 €
Ingresso ridotto: 3 €
(solo per i possessori del biglietto della mostra “INCANTI DI TERRE LONTANE. HAYEZ, FONTANESI E LA PITTURA ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO” Reggio Emilia, Palazzo Magnani)
Modalità di visita
è necessaria la prenotazione nelle fasce orarie fino ad esaurimento posti
ogni 30 minuti negli orari di apertura della mostra
(la visita comprende un momento di introduzione alle opere e all’autore)
Per informazioni e prenotazioni:
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29
Biglietteria Tel. 0522 454437
Email. info@palazzomagnani.it
www.palazzomagnani.it
 -
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
tel. 02 36 755 700 – fax 02 36 755 701 - press@clponline.it

Fondazione Palazzo Magnani
tel. 0522 444408 – fax 0522 444436
f.franceschini@palazzomagnani.it
www.palazzomagnani.it

La montagna punta sul turismo sportivo

Dopo un inverno negativo, gli amministratori della montagna sperano nei tornei di primavera ed estate per riempire alberghi, ristoranti e strutture ricettive.
Lo sport come mezzo per risvegliare il turismo sul nostro appennino. Dopo i magri risultati dell’inverno, con un calo del 20 per cento di presenze rispetto alla stagione delle nevi 2010, la montagna punta su primavera ed estate. Nel corso dei prossimi mesi saranno numerose le manifestazioni sportive organizzate a Castelnovo Monti, Carpineti, Casina. Si parte già questa settimana, con il torneo giovanile di pallavolo che classicamente arriva con la Pasqua: 300 persone tra atleti e accompagnatori soggiorneranno negli alberghi della montagna e utilizzeranno gli impianti.
A giugno partirà il classico torneo della Montagna, che creerà parecchio movimento. Insomma, il tutto sta nel trovare il modo per affascinare atleti e accompagnatori tanto da farli soggiornare e magari tornare.

viaemilia.net

per soggiornare

Albergo Ristorante Aquila Nera
Via Fratelli Kennedy, 32/A
Felina Castelnovo Ne' Monti (RE)

Tel. 0522-619353
www.aquilanerafelina.com - info@aquilanerafelina.com
 ------------------------


Residence Hotel Matilde
Piazza del Tricolore, 2
42033 Carpineti (Reggio Emilia)

Caffè letterari – Libri in giardino a Verbania

Il programma dei caffè letterari di aprile ha in calendario tre serate dedicate a fiori e frutti rari.

Mercoledì 4 aprile Riccardo Milan, esperto di cultura materiale, presenterà il suo libro Le erbe e i frutti: le ricette. In primo luogo un ricettario: circa 50 ricette accomunate dal fatto di avere come ingrediente principale un frutto raro o una verdura insolita, spontanea, non più usata. È un modo di riscoprire e riutilizzare profumi e sapori del passato, coltivando anche la passione per la biodiversità. Le ricette sono di facile realizzazione e rielaborate dall'autore.

Mercoledì 11 aprile vedrà la presentazione del libro L'orto della Bibbia. Anche in questo caso si tratta di un percorso di riscoperta di frutti e ortaggi antichi, tutti con un richiamo al testo sacro. Circa 130 piante citate nella Bibbia e che sono coltivate attualmente nell'Orto di Esaù di Miasino, sul lago d'Orta, grazie ad un progetto sostenuto dalla Comuità Europea. Il libro sarà presentato con proiezione di immagini dagli autori Fabrizio Morea e Marilena Roversi Flury.

Mercoledì 18 aprile la serata sarà dedicata invece a uno dei fiori simbolo del Lago Maggiore, la camelia, con il libro Antiche Camelie, presentato dall'autore Gianbattista Bertolazzi e pubblicato da Alberti Libraio Editore. Anche questo volume, come i due precedenti, segue il fil rouge della riscoperta e conservazione di numerosissime specie e varietà antiche.
Le serate si svolgono in Biblioteca a Verbania, con inizio alle ore 21 e ad ingresso gratuito.

Per informazioni visita il sito www.bibliotecheVCO.it

letteraltura.it

Con la BMT Napoli capitale del turismo internazionale

(informazione.it - comunicati stampa) «Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Esplorate. Sognate. Scoprite», così Mark Twain.
E proprio con gli occhi incantati dei viaggiatori virtuali che siamo usciti dalla kermesse della BMT dopo aver visitato tanti stand che ci ha consentito di conoscere le offerte turistiche dei vari operatori. Le più affascinanti restano sempre quelle dei paesi esteri, nei quali noi tutti desideriamo recarci per una esperienza in più.
Si è conclusa domenica alla Mostra d’Oltremare la sedicesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo ed è stato un successo con i ventunomila ospiti che hanno visitato la fiera. Alla manifestazione, prima in Italia per il B2B e punto di riferimento internazionale per il mercato del Mediterraneo, hanno aderito molti dei nomi più prestigiosi del settore dei trasporti marittimi e soprattutto tanti Enti del Turismo internazionali e nazionali che, nel corso dei tre giorni hanno proposto per la prossima stagione estiva la loro migliore offerta turistica. Ecco alcune proposte di viaggio, vicine e lontane.
Una meta interessante è la Tunisia per la vicinanza al nostro Meridione d’Italia. A proporre questo tuffo nel vicino Nord Africa, è l’Ente del Turismo Tunisino che vede quale direttore generale per l’Italia Neji Ben Othmane (www.tunisietourisme.com.tn), rappresentato per il Centro Sud Italia da Abdel Malek Behiri. È quanto mai interessante visitare le tre grandi medine dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La più vasta, quella di Tunisi, offre grandi souk coperti, moschee decorate con tegole verdi e marmo rosa, hammam antichi, per non parlare di quella di Kairouan che custodisce i suoi antichi monumenti in un intreccio di stradine bianche e la medina di Sousse che si espande ai piedi della sua casbah.
La Tunisia che grazie al “nuovo corso”, che si è avuto dopo la primavera araba, è tra le mete preferite dai napoletani (in città un punto di riferimento è il Console Tunisino Brahim Aouam), che sono invogliati a raggiungere questo incantevole paese grazie ai voli diretti della Tunisair Express che da Capodichino raggiungono Tunisi il lunedì ed il venerdì e da giugno anche il mercoledì. Il Paese è da vivere con tutta la famiglia e allora val la pena di concedersi tutto il tempo necessario per scoprire antiche pasticcerie, caffè locali, ristoranti e tanto altro ancora che fanno parte della vita quotidiana dei tunisini nelle città piccole e grandi dove passeggiare è un piacere e dove la vita moderna ben si coniuga con la tradizione. Un esempio è andare alla scoperta di Tunisi e dei suoi dintorni (museo del Bardo, Grande Moschea, vestigia di Cartagine e Sidi Bou Said), girovagando anche tra negozi e mercati che attirano ogni giorno tanta gente da tutto il mondo. In Tunisia l’ospitalità è di casa e quale simbolo di benvenuto si offre ai turisti un piccolo e profumatissimo bouquet di fiori di gelsomino.
Tra le mete turistiche greche più interessanti e nuove abbiamo potuto scoprire l’ Epiro, una regione storico-geografica con capoluogo Giannina, romanticamente adagiato sulle sponde del lago Pamvotis, sede di un antico oracolo dedicato alla dea Dione. Oggi la località è famosa per il suo antico teatro. Ioannina costituisce la base per escursioni al Parco Nazionale Vikos-Aoos e al monte Smolikas. Il Parco Nazionale, che si trova lungo la strada da Giannina a Konitsa, comprende la valle del fiume Aoos e le gole del fiume Vikos. Nella zona si scoprono i cosiddetti "villaggi di Zagorià", minuscoli paesi dalle caratteristiche case in pietra tra i quali i più famosi sono quelli di Papingo, Vitsa e Monodendri. La regione dell’Epiro è divisa in quattro province : Ioannina, Preveza, Arta e Tesprozia o Tesprotide in italiano con la città di Igoumenitsa che costituisce la porta d'ingresso dell'Epiro e dei Balcani sud-occidentali. Il suo porto infatti è collegato tutto l'anno ai porti italiani dell'Adriatico. Da Igoumenitsa ha inizio la via Egnatia, una moderna autostrada che penetra all'interno dell'Epiro e continua poi per la Macedonia e la Tracia. L'Epiro ha un lungo litorale sul Mar Ionio che va dai confini albanesi al golfo di Ambracia. Uscendo da Igoumenitsa e puntando a sud si incontrano i centri di Syvota, Parga, il più importante centro balneare dell'Epiro, adatto alle famiglie. E poi Prevesa, capoluogo di provincia all'ingresso del golfo Ambracico, Arta, cittadina situata lungo la strada Ioannina-Patrasso ove sono le Gole del fiume Louros, Kakkavia è il valico di frontiera con l'Albania. L’ Epiro, posizionato nella Grecia Nord Occidentale, ha partecipato con un suo ampio stand alla BMT con il vicepresidente della regione, Ioannou Stratos e la p.r. del Presidente, Signora Eleni Virou ( mail e.virou@php.gov.gr) . La vicinanza dell’Epiro con l’ Italia la rende una destinazione appetibile in particolare per quella nicchia di mercato che ama la natura ed i viaggi avventurosi. Nuove iniziative imprenditoriali e la creazione di moderne infrastrutture caratterizzano la regione, integrandosi nella ricchezza storica e culturale.
L’Ente del Turismo della Slovenia (www.slovenia.info) dal canto suo garantisce inesauribili fonti di sorprese. Tutte le bellezze d’Europa sono riunite in questo Paese situato tra le Alpi e l’Adriatico, dove dalle splendide cime innevate delle Alpi Giulie si giunge in poco tempo sulla costa attraverso vallate, foreste secolari, vigneti e le affascinanti grotte del Carso. La Slovenia è uno stato giovane che ha una grande vocazione al turismo con un flusso di arrivi in costante crescita. Le destinazioni di località di mare e montagna sono innumerevoli. La sua storia millenaria è testimoniata da numerosi monumenti, città d’arte e castelli ed in più tra le sue peculiarità c’è il rigenerarsi grazie a moderni centri termali insieme al divertimento garantito da un territorio che permette di praticare numerosi sport all’aria aperta di giorno e casinò di notte. « La presidenza slovena dell’UE è stata un’opportunità unica - dice Gorazd Skrt, Direttore per l’Italia dell’Ente del Turismo Sloveno di Milano, che ha dato una forte spinta al turismo e una buona visibilità sui media internazionali, grazie anche agli sforzi fatti in termini di comunicazione. Spero che tutto questo contribuirà a fare scegliere il nostro Paese, come meta d’interesse turistico».
La Germania è quanto mai vicina a Napoli grazie ai voli proposti dal vettore tedesco low cost Germanwings che dallo scorso 25 marzo ha lanciato il volo diretto per Colonia/Bonn che si va ad aggiungere al collegamento esistente con Hannover, mentre la compagnia aerea Air Berlin rilancia per il periodo estivo i collegamenti di linea diretti per Berlino, Colonia, Dusseldorf e Monaco che si aggiungono a quello già operativo per Stoccarda. Il nuovo Delegato per l’Italia dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (www.germany.travel), Rijkert Kettelhake, è stato presente in fiera con la responsabile del marketing della città di Monaco, Heidy Bocker. Le città della Repubblica Federale di Germania, solo per citarne alcune: Berlino, Dresda, Dusseldorf, Potsdam, Stoccarda, Friburgo, Colonia, Lipsia e Monaco l’affascinante capitale della birra, racchiudono in sé cultura, arte e stile di vita. Ben 33 sono i siti tedeschi inseriti nell’elenco dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’Unesco che si possono dividere in sei tematiche differenti: dai castelli e rocche, alla natura, ai paesaggi e ai giardini; dalla cultura industriale, che ha lasciato un segno profondo nella storia tedesca, alle chiese e monasteri; dagli antichi nuclei cittadini agli ulteriori patrimoni dell’umanità come gli insediamenti del Modernismo a Berlino. I rappresentanti dell’Ente del Turismo Egiziano (www.egypt.travel) hanno posto particolare attenzione a Napoli ai tour operator ed agli agenti di viaggio del Centro-Sud Italia, per rinnovare il loro supporto in vista della stagione estiva che già si prospetta in piena ripresa. L’Ente ha già partecipato attivamente ai roadshow “Travel Open Day” a Bologna, Milano, Torino, Napoli ed alla BIT di Milano dove è intervenuto il Ministro del Turismo Egiziano S.E. Mounir Fakhri Abdel Nour ed il Direttore dell’Ente del Turismo, Mohamed Abd El Gabbar. Si punta alla crescita di arrivi e nuovi investimenti stranieri con un obiettivo ambizioso per il 2017: 30 milioni di turisti ed un progetto già avviato per la conversione di Sharm El Sheikh in una “green town”. Già da gennaio 2012 gli operatori hanno registrato la ripresa delle prenotazioni per l’Egitto e iniziative di marketing, come l’advance booking, stanno riscuotendo molto successo. Si continua quindi ad investire per il rilancio del Mar Rosso.
Tour guidati gratuiti li propone l’Ente del Turismo di Cipro (www.visitcyprus.com). Il Direttore Christos Tsiakas ci ha riferito che «per accogliere ed assistere al meglio i visitatori si sono unite due grandi realtà cipriote: la Cyprus Tourism Organisation (Ente Nazionale per il Turismo di Cipro) e la Cyprus Tourist Guides Association. Insieme hanno realizzato tour guidati da esperti del settore alla scoperta delle maggiori comunità urbane dell’isola, dal resort a Protaras o ad Agia Napa nel sud est dell’isola, alle cittadine di Larnaka, Lemesos e Pafos, dalla capitale Lefkosia ai Monti Troodos o la penisola naturale di Akamas». Ci sono dunque una miriade di luoghi interessanti da visitare in tutta l’isola di Afrodite! Cipro è in grado di offrire bellezza paesaggistica naturale accanto al prezioso patrimonio culturale. Una passeggiata a Neapolis, Nemesos, Lemesos sarà possibile ogni lunedì come anche si può scegliere un tour della durata di 2 ore di Kaimakli, Lefkosia (in pullman e a piedi) oppure ci si può recare ad Agia Napa; nel villaggio di Germasogeia sarà possibile effettuare un tour a piedi ogni mercoledì sino ad aprile, si potrà vedere la moderna città di Larnaka, costruita sulle rovine dell’antica città-stato di Kition; ogni giovedì si potrà passeggiare nel centro di Pafos (Ktima), la municipalità invita i visitatori a conoscere questa parte urbana che fornisce un quadro completo di come il centro si sia evoluto e sviluppato dall’epoca tardo bizantina e medioevale ai tempi recenti, oppure scegliere di andare alla scoperta della vecchia Lefkosia per scoprire la capitale all’interno delle mura e di come si sia sviluppata nel corso dei secoli, ponendo particolare attenzione all’architettura della città, dal Medioevo ai giorni nostri.
La Spagna con l’Ufficio Spagnolo del turismo di Roma (www.spain.info) ha presentato dei dati molto positivi alla Borsa. Nel 2011 gli Italiani che hanno visitato la Spagna sono stati più di 3,7 milioni con un aumento del 7,9% rispetto al 2010. Il mercato italiano del centro-sud e isole è molto importante per la Spagna. Le compagnie aeree low cost, insieme alle compagnie tradizionali, hanno fatto sì che gli italiani possano raggiungere la Spagna in volo diretto da molte città del centro-sud come Napoli collegata con Madrid dalla easyJet e Iberia e con Barcellona con la Weling. Per completare le azioni di promozione la Spagna nel 2012 continuerà a sviluppare la sua strategia di comunicazione on line.
La Borsa Mediterranea del Turismo è stata per la Turchia l’occasione ideale per incontrare gli operatori del settore, in particolare quelli del Centro e Sud Italia, e per proporre interessanti offerte turistiche sempre più rivolte alla soddisfazione di un mercato esigente come quello italiano. La Turchia, negli ultimi anni, ha fatto del turismo una priorità assoluta trasformandolo in uno dei settori trainanti dell’economia nazionale. Dal 2001 al 2011 le entrate nel settore del turismo sono più che raddoppiate. Per il 2012 sono stati stanziati per la promozione turistica 45milioni di dollari e verrà dato ancora più peso alla promozione. Secondo i dati del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia (www.turchia.it), i turisti internazionali, arrivati in questo paese nel 2011, sono stati oltre 31milioni di cui 752mila italiani. Alla BMT la Turchia ha presentato le sue numerose potenzialità turistiche: culturale, balneare, sportiva, termale, religiosa e anche gastronomica, con un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. In questi anni sono stati realizzati progetti per rinnovare l’industria turistica, puntando a raggiungere un alto livello di competitività internazionale. «Istanbul mantiene il suo straordinario fascino di catalizzatore -afferma Enis Ugur, Direttore dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia in Italia. Fino al 30 aprile si svolgerà l’Istanbul Tulip Festival. Un’occasione da non perdere e un ottimo suggerimento per il ponte di Pasqua, poiché la città si trasformerà per quasi un mese in un meraviglioso giardino fiorito, celebrando così il simbolo stesso della Turchia, il tulipano». Interessanti i collegamenti aerei da Napoli per Istanbul con la compagnia Turkish Airlines che trasporta i passeggeri con cinque voli settimanali (martedì, mercoledì,venerdì,sabato e domenica).
Harry di Prisco

Corso di mandarino per accogliere i turisti

Trecento mila euro per promuovere le bellezze del Lario attraverso un lavoro di sinergia con Lecco, Monza e Milano.
Tra le iniziative messe in campo per rafforzare l'offerta della provincia di Como, un corso di accoglienza e cultura mandarina che prenderà il via in autunno con l'obiettivo di preparare gli operatori del territorio a interfacciarsi in maniera efficace con i turisti cinesi. Obiettivo dichiarato, portare a Como sempre più viaggiatori provenienti dall'ex Celeste Impero, tenuto conto che, rispetto al 2010, il turismo cinese è cresciuto del 28,09% ma oggi il peso della Cina sul nostro indotto turistico non supera lo 0,51%.
Cina a parte, ampia la sfida che lancia la Camera di commercio che, ieri, insieme all'Amministrazione provinciale a all'Associazione albergatori, ha presentato i risultati del 2011 e le iniziative per il 2012. Un comparto, il turismo, che resta in salute, basti pensare che il 2011 si è chiuso con un incremento del 6,11% di presenze nelle 562 le strutture ricettive in provincia. Circa 15mila addetti.

laprovinciadicomo.it

Ambiente e sostenibilita: Nasce italygreenhotels.it, il portale per le vacanze 'verdi'

(Adnkronos) - Nasce un portale per scegliere la propria vacanza 'verde'. E' 'italygreenhotels.it' presentato oggi a Rimini che propone le strutture dell'ospitalità che applicano gli impegni per la difesa dell'ambiente previsti nel decalogo di Legambiente Turismo che nel 1997 proprio dalla Riviera Romagnola ha lanciato l'etichetta ecologica (ecolabel) 'Consigliato per l'impegno in difesa dell'ambiente'. Il portale è promosso dalla Provincia di Rimini e dalle Associazioni Albergatori di Riccione, Rimini e il Circolo Legambiente di Bellaria - Igea Marina, a partire dal 1997, firmatarie dei protocolli d'intesa con Legambiente che hanno dato vita a questa importante iniziativa.
Lo strumento coglie le indicazioni emerse nell'Eurobarometro 2012 (che ha testato 30.000 persone di 27 paesi europei) e rileva come accanto ad un 52% di turisti che si affidano al passaparola di colleghi, amici e parenti anche un 40% degli intervistati che ha dichiarato di consultare il web come strumento di prima informazione.
Italygreenhotel.it al momento segnala gli hotel ecologici in Romagna, in particolare a Rimini, Riccione e Bellaria, ma si pone da subito come riferimento di valore nazionale

Pasqua: caro benzina, meglio il treno Operatori turistici, decreto salva-italia ammazza le imprese

Roma - stazione Termini
(di Valentina Roncati)

Parcheggiate le auto sotto casa, gli italiani, per le prossime vacanze pasquali, si accingono a salire sul treno. La corsa del prezzo della benzina e la crisi generale inducono infatti i vacanzieri a ridurre il numero di giorni che trascorreranno fuori casa e a dimezzare i chilometri percorsi in auto, o addirittura a sostituire l'auto con il treno. ''Le nostre strutture ricevono sempre piu' spesso richieste di persone che chiedono di essere prese alle stazioni ferroviarie, come avveniva un tempo'', spiega il presidente di Federterme (aderente a Confindustria), Costanzo Iannotti Pecci.

''Questo, ovviamente - aggiunge - comporta dei problemi. Inoltre registriamo una forte contrazione della domanda nelle localita' in cui si deve arrivare in auto. Questo anche perche' il nostro tipo di utenza appartiene ad un segmento medio e medio-basso a cui pesa molto l'aumento senza ormai limiti del costo della benzina''. Pecci aggiunge che l'incremento dei costi dei carburanti comporta per le aziende termali anche costi altissimi di gestione: ''tutte le aziende che non hanno acque termali calde, e sono tantissime - spiega - hanno avuto un'impennata dei costi di riscaldamento delle acque. La situazione e' insostenibile e bisognera' affrontarla, serve una sterilizzazione delle accise''.

Il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio, aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni, osserva: ''le famiglie che si spostano in auto hanno ridotto il numero dei chilometri che percorreranno e questo non solo per motivazioni di spesa, ma anche psicologiche. Anche nella scelta degli alberghi, si prediligono le offerte. In generale i budget sono piu' contenuti e costi' anche il giro d'affari. Diversa e' la situazione del target alto, che continua a viaggiare senza problemi''. La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, stima che a Pasqua la flessione delle presenze turistiche sara' tra il 3 e il 5%, con calo prevalentemente del turismo interno (tiene ma non aumenta quello straniero) e con una conseguente diminuzione dei fatturati. ''Non e' solo un problema di benzina - spiega il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - la crisi attanaglia e non si vedono spiragli.

Tra Imu, addizionali e disoccupazione crescente, la Pasqua non potra' che essere piu' castigata''. ''E' iniziato un trend di cui non si intravede la fine - lamenta il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti - con la benzina al costo attuale, aumenta il prezzo delle derrate e lievitano i costi generali delle strutture ricettive. Intanto il costo dell'energia e' lievitato del 30% e l'Iva sul ricettivo e' al 10% con la minaccia di arrivare al 12% mentre la media europea si aggira al 7%. La verita' e' che questo decreto 'Salva Italia' sta ammazzando le imprese e mi chiedo, in questo modo, come l'economia italiana possa riprendersi''.

''Finora abbiamo molte richieste di preventivi, ma pochissime prenotazioni - ammette il presidente dell'associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis - e la Pasqua, che quest'anno e' bassa, ha indotto numerosi alberghi a non aprire affatto in questo periodo''. ''Le persone si muoveranno se avranno la certezza che c'e' bel tempo - dice Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato italiano balneari altrimenti preferiscono rinviare. Noi balneari siamo pronti a reggere la mini invasione pasquale, quella in arrivo potrebbe essere una prima prova in vista dell'estate, visto che ormai si decide sempre piu' spesso cosa fare solo all'ultimo momento''.
ansa

Viaggio nell'Italia dei riti e delle sagre pasquali

Pasqua: Madonna vasa vasa, momento clou della Pasqua a Modica, in Sicilia 
(di Ida Bini)


L’8 e il 9 aprile in tutto il mondo cristiano si celebra la Pasqua, festa religiosa che ricorda la crocefissione e la resurrezione di Gesù Cristo. I festeggiamenti cominciano in realtà la domenica precedente, che quest’anno cade il primo aprile e che ricorda l’entrata trionfante di Gesù a Gerusalemme, accolto con lo sventolio delle foglie di palma da parte della gente - da qui il nome di domenica delle Palme.

Proseguono poi il venerdì che, secondo la tradizione cristiana e le sacre Scritture, è il giorno della crocefissione di Gesù, tra commemorazioni luttuose e processioni di espiazione – la via crucis - e la domenica con la resurrezione e l’esultanza dei fedeli. Terminano, infine, il lunedì dell’Angelo, giorno che ricorda l’incontro del messaggero con le donne giunte al sepolcro dove scoprono la resurrezione di Gesù.

In realtà il lunedì o Pasquetta è una ricorrenza aggiunta nel dopoguerra per allungare la festa pasquale che, tradizionalmente, si passa in compagnia della famiglia o degli amici fuori città. In questo periodo, infatti, fioccano le offerte e le occasioni per trascorrere il weekend di Pasqua nelle località di mare e montagna, in campagna, al lago o nelle città d’arte e, per chi può spendere un po’ di più, fuori Italia per un piccola vacanza anticipata.

Chi, invece, vuole scoprire le tradizioni pasquali in Italia ha solo l’imbarazzo della scelta: oltre tremila sono le rappresentazioni in costume della morte e della rinascita di Cristo, sparse per tutta la penisola, da Nord a Sud. Ogni regione, ogni città, ogni borgo, persino ogni quartiere d’Italia celebra la Pasqua seguendo le proprie tradizioni popolari con riti esclusivi, accomunati dalla rappresentazione della morte e della resurrezione di Cristo, dalle scene di dolore collettivo e dal loro superamento catartico.

Citarli tutti è davvero impensabile ma è possibile scoprire almeno i riti più suggestivi, quelli che meritano di essere conosciuti per la partecipazione popolare, la spettacolarità dei costumi, l’originalità e la teatralità della festa. Nel Sud del Paese, in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Campania, è davvero un’esperienza indimenticabile ammirare le processioni di uomini incappucciati con croci insanguinate, immagini sacre di cartapesta, stendardi e ritratti dei Santi protettori, che camminano lungo le strade e nelle piazze dei centri urbani incatenati e scalzi mentre la gente, stretta ai lati, urla e piange. Qui le celebrazioni, che risalgono a epoche antiche e hanno assimilato riti e tradizioni popolari, sono vere e proprie rievocazioni storiche della passione di Gesù, dove il copione prevede l’eterna lotta del bene che sconfigge il male, della vita che vince sulla morte. Con la partecipazione commossa della gente si mettono in scena l’ultima cena, il trasferimento simbolico all’orto dei Getsemani, il tradimento di Giuda con la cattura di Gesù, il processo, il calvario, la deposizione, la sepoltura e la resurrezione. La processione pasquale di Trapani (I Misteri) è senz’altro la più conosciuta: i fedeli, incappucciati e con lunghe tuniche sfilano a piedi nudi seguendo un cerimoniale rigoroso che risale al 1765 e alle confraternite - corporazioni di arti e mestieri - d’origine spagnola. Ognuna porta in processione fino alla cattedrale la propria statua in rappresentanza di un mestiere (mistere) assieme all’urna del Cristo morto e dell’Addolorata per la benedizione. E se nei cortei pasquali di Palermo compaiono le maschere della morte e dei demoni, in quelle di Caltanissetta spuntano gigantesche statue di cartapesta che rappresentano gli apostoli mentre a Enna insieme alle croci sfilano i 24 simboli del martirio di Cristo tra cui la croce, la borsa con i trenta denari, la corona, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione. Altrettanto affascinante è la Pasqua di Sassari, in Sardegna, dove la statua della Vergine, la Madonna dei Sette Dolori addobbata con oro e gioielli, viene portata in processione da tutte le confraternite alla ricerca del figlio morto e si conclude la domenica di Pasqua in piazza Colonna Mariana con il loro suggestivo incontro. Ad Alghero la tradizione ha forti radici spagnole e coinvolge tutta la popolazione: i fedeli pregano davanti a una statua lignea del Cristo e le donne vestite a lutto vi si affollano per chiedergli la grazia. Il venerdì santo si assiste al rito della schiodatura del Cristo dalla croce e alla sua deposizione nella culla, momento in cui parte dalla chiesa della Misericordia la processione al lume di candele ricoperte da cartoncini rossi. I fedeli avanzano con un antico passo di danza che mima l’atto del cullare, mentre le confraternite sfilano indossando cappucci a punta. La domenica di Pasqua il Cristo risorto incontra la Madonna e la gente festeggia con fuochi d’artificio e voli di colombe. Una grande partecipazione popolare caratterizza anche la Settimana Santa di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, quando la domenica di Pasqua si celebra la Confrontata che rappresenta l’incontro del Cristo risorto e della Madonna svelata.

In Puglia i fedeli incappucciati (i perduni) di Taranto sfilano scalzi per la città a chiedere perdono, mentre in provincia di Bari, a Ruvo, durante il corteo si assiste allo scoppio della Quarantana, un fantoccio che ha le sembianze di una vecchia signora vestita di nero, la cui esplosione segna la vittoria della vita sulla morte. Stessa fine la fa la quaremma a Galatina, dove il fantoccio di una vecchia sfila per le strade della cittadina in provincia di Lecce. Curiosa, infine, è la Pasqua a Maglie, non lontano da Galatina, dove i fedeli cantano e indossano smoking e guanti bianchi.

La Settimana Santa di Procida è dal XVI secolo una delle più suggestive della Campania: il giovedì santo, al tramonto, si svolge la processione dei dodici apostoli, incappucciati e con una croce e una corona di spine in spalla, organizzata dall’antica confraternita dei Bianchi. Procedono per le strade dell’isola passando per le tredici chiese fino al luogo dove si svolge l’ultima cena e dove si consuma un pasto a base di legumi, pesce arrostito, agnello, pane azzimo e vino. Infine il venerdì santo alle prime luci dell’alba inizia la processione dei misteri, statue portate a braccia rappresentanti scene della vita e della morte di Gesù, organizzata dalla confraternita dei Turchini fondata nel 1629 dai Padri Gesuiti.

Meritano una citazione anche la Pasqua di Sulmona in Abruzzo con la celebrazione della Madonna che scappa e che si svolge nella scenografica piazza Garibaldi e quella di Firenze con il carro che brucia. La statua, accolta da una folla esultante, viene portata fuori dalla chiesa seicentesca di san Filippo Neri e condotta prima lentamente e poi sempre più rapidamente verso il centro della cittadina dove incontrerà Gesù. Durante la corsa la Madonna perde il manto nero che la avvolge e che libera il prezioso vestito mentre tra le sue mani le spunta una rosa rossa, simbolo di prosperità. A Firenze, invece, la domenica di Pasqua si fa scoppiare il carro, che, trainato da buoi inghirlandati e scortato dagli sbandieratori, procede per le vie della città fino al Duomo, tra musica e grida. Il rito rappresenta la benedizione del fuoco e racconta una storia che risale alla prima crociata.
ansa