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A Pietrelcina itinerario dell'anima. Nell'antico borgo le pietre raccontano la storia e la vita di padre Pio

di Marzia Giglioli)


Sono passati 10 anni dalla canonizzazione di Padre Pio e il 16 giugno a San Giovanni Rotondo e a Pietrelcina si ricorderà quella che è la data più importante, quella che ha coronato la sua intensa vita spirituale. Due luoghi che costituiscono il filo per conoscere più a fondo il suo misticismo, ma anche la sua umanità. A Pietrelcina uno sperone roccioso dà il benvenuto al visitatore: è la “Morgia” che Padre Pio ricordava sempre e che ritorna spesso nelle sue biografie e che sovrasta Vico Storto Valle dove nacque Francesco Forgione. Qui nasce il cammino spirituale di Padre Pio tra la gente dell’antico rione del “Castello”.

E c’è ancora Cosimo, 90 anni, che ha conosciuto Padre Pio e che parla sempre volentieri dei loro incontri, narrando episodi lontani e suggestivi. I sassi, le case, gli scalini, gli anfratti, tutto ricorda la vita di padre Pio a Pietrelcina. E intorno c’è il fascino suggestivo delle colline del beneventano. Ma sono soprattutto le pietre a raccontare la vita di padre Pio quelle delle antiche mura, tra vico Storto Valle e quelle della chiesa di Sant’Anna dove passava ore a pregare. E c’è il Convento, costruito per volontà dello stesso padre Pio, che in quel luogo sentiva un coro degli Angeli e che potè essere costruito grazie alla benefattrice americana Mary Pyle e accanto al quale sorge la Chiesa dedicata alla Sacra Famiglia.

Ma il racconto passa anche attraverso le mura delle sue case natali, i luoghi dove tutto ebbe inizio In Vico Storto Valle si trova la Torretta, la casa dove il futuro santo iniziò le sue meditazioni. Un’unica stanza fatta di poche cose come erano tutte le case di Pietrelcina. Un unico locale ma con una finestra piena di luce e un panorama sulle colline . E sempre lungo lo stesso vicolo ci sono altre due case: Casa Forgione dove nacque Padre Pio nel 1887 e la Cucina. Piccoli locali separati dove visse la quotidianità ed ebbe le sue prime esperienze soprannaturali. Poi, oltrepassato il borgo medievale si scende alla Contrada Pontaniello per iniziare un altro itinerario fuori del borgo antico.

Il pozzo indica l’inizio della piccola strada di campagna che porta a Piana Romana dove la famiglia di padre Pio possedeva una masseria e un appezzamento di terreno Si percorre la suggestiva Via del Rosario, in questi giorni di inizio estate molto suggestiva, e che congiunge l’abitato antico del Castello con la zona rurale di piana Romana. Il sentiero Padre Pio lo percorreva anche due volte al giorno, un po’ per raggiungere i suoi che vi lavoravano, ma anche perché il medico di famiglia, gli consigliava di respirare aria buona in quel piccolo podere, lassù in collina . E in questa piana è cresciuto l’olmo della stigmate, ora custodito in una piccola cappella all’ombra di un bosco. Nei giorni di gran caldo, Padre Pio si rifugiava su questa piana in una piccola capanna appoggiata all’olmo e proprio quella capanna alla fine degli anni ’60 si trasformò nella piccola chiesa che si vede oggi. Tra il 1910 e il 1911 – padre Pio raccolto in preghiera presso il podere di Piana Romana, ricevette le prime stimmate.

L’episodio lo turba profondamente e confida tutto al proprio direttore spirituale in una lettera dell'8 settembre del 1911. Concluso il periodo di convalescenza trascorso a Pietrelcina, Padre Pio fa ritorno al convento di Foggia nel febbraio del 1916. Passa qualche mese ed il 4 settembre dello stesso anno fu trasferito al convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Doveva essere un trasferimento provvisorio, invece Padre Pio non si allontanerà mai più dal piccolo centro del Gargano. Poco lontano dalla cappella che ospita l’olmo, ci sono le due pietre dove Padre Pio si sedeva a guardare il cielo e i tramonti. E sono ancora le pietre a raccontare una storia di infanzia e di cammino spirituale. Alla Cappella si accede da un piccolo viale e tutto intorno un bosco che copre d’ombra questo terreno, una volta di proprietà della famiglia di padre Pio.

C’è silenzio e suggestione. Si torna a Pietrelcina, fatta di roccia e di storia antica, e di nuovo si ammira l’antico borgo teatro di antiche battaglie normanne e che conserva intatto il fascino di un tempo. Le sue stradine strette salgono e scendono in modo tortuoso, le piccole case arricchite da scale esterne (jafii), le piccole corti, ne fanno un monumento dal fascino straordinario. http://www.comune.pietrelcina.bn.it Tra queste case nacque Padre Pio e il pensiero porta a San Giovanni Rotondo l’altro luogo di Padre Pio dove il 16 giugno si ricordano i 10 anni dalla sua canonizzazione. Mentre a Pietrelcina il 16 giugno ci sarà una messa alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli e un concerto ( parrocchia di Santa Maria degli Angeli). In questa Chiesa Padre Pio iniziò il suo apostolato e nel 1909 diede il battesimo ad un bimbo che sarebbe diventato poi sacerdote (http://www.cappuccinipietrelcina.com) Per visite guidate lungo i luoghi di Padre Pio a Pietrelcina si può telefonare alla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli 0824 991304 Per consultare eventi e altri luoghi di Padre Pio consultare www.conventosantuariopadrepio.it/it/gli-altri-luoghi/pietrelcina

Non solo calcio. Kiev in dieci mosse. Breve guida per il fine settimana calcistico tra monasteri coloratissimi, musei, labirinti sotterranei e tanta cucina ucraina

chiesa cattedrale Kiev

Cosa c'e' di meglio di una visita da turista a Kiev se si arriva con largo anticipo, per esempio nel weekend 22-24 giugno, rispetto al fischio d'inizio dei quarti di finale degli Europei 2012 tra Italia e Inghilterra?. Kiev è una bella metropoli (2,8 milioni di abitanti) sul fiume Dnepr. I suoi monumenti testimoniano lo splendore di una città che, fondata tra il V e il VI secolo, fu la prima capitale della Russia e ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella storia e nella cultura russa e ucraina. È tutt'oggi uno dei centri spirituali più importanti della Chiesa ortodossa. Il palazzo imperiale, la Cattedrale bizantina di Santa Sofia, la Chiesa di Sant'Andrea in stile barocco, i resti della porta d'Oro dell'XI secolo sono alcune delle tappe obbligate nel tour che parte dalla Città Vecchia e si snoda attraverso la via Andriyivsky fino a Podil, il quartiere dei mercanti.
Tutto merita di essere osservato con attenzione, fermandosi nei tanti localini, nelle caffetterie, nei negozi e case d'epoca ben conservate. Cuore di Podil è Kontraktova ploshcha, la piazza famosa per l'enorme Kontraktova Dim (Casa dei Contratti), caratterizzata da bianche arcate, che occupa il centro della piazza. L'edificio, che risale al 1817, ospita oggi ristoranti, gallerie e uffici.
Ecco un breve campionario per conoscere la capitale ucraina. 1) Monastero di S. Antonio. A sud della Città Vecchia sorge questo complesso religioso fondato nel 1051 che comprende una rete di catacombe che gli hanno valso il nome di S. Antonio delle Grotte. È possibile visitare per intero il monastero prenotando per tempo; la visita alle catacombe necessita di una guida esperta.Tra le numerose chiese con cupole dorate si dipanano labirinti sotterranei che custodiscono le spoglie mummificate dei monaci. 2) Cattedrale di Santa Sofia. Questo edificio di grande valore artistico espone al suo interno splendide icone e affreschi ben conservati. La chiesa, iniziata nel 1037, riflette la percezione della cristianità dell'Impero Bizantino. Il tempio, fino al 1240, era per dimensioni il secondo dell'intera Cristianità. Anche se è dedicato alla Santa Sapienza, come la grande cattedrale di Hagia Sophia a Costantinopoli, l'edificio ha una forma nettamente differente: invece di una singola cupola semisferica che si innalza dal corpo dell'edificio, la cattedrale di Santa Sofia a Kiev ha 13 cupole a cipolla montate su tamburi. 3) Cattedrale della Dormizione (1078). Risale al periodo in cui la città fu capoluogo del principato di Kiev, come altre chiese in pietra e mattoni di tipo bizantino (la Cattedrale di San Michele e la Chiesa di San Cirillo, entrambe con affreschi molto interessanti), e fa parte del complesso del Monastero.
È stata parzialmente distrutta dall'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale, ma è ancora oggi uno dei migliori edifici religiosi barocchi del paese. 4) A nord di questa cattedrale sorge il Museo Storico dei Tesori, che conserva soprattutto oggetti artigianali, pietre e metalli preziosi. La sezione di maggior pregio del museo è senza dubbio quella che ospita l'oro degli sciti del IV secolo a.C. Vi è custodito anche un plastico di Kiev del XII secolo, oltre a coppe riccamente decorate, croci, calici e icone di artisti ucraini, russi, polacchi e lituani. 5) Museo di Architettura Popolare. Si trova a 12 km a sud del centro, ma ha il fascino delle colline panoramiche costellate di cottage, chiese, fattorie e mulini a vento di legno dei secoli compresi tra il XVII e il XX.
Molti di essi presentano bellissimi giardini e, all'interno, mobili molto ben conservati. Il museo è diviso in sette piccoli villaggi che rappresentano le tradizioni delle diverse regioni; inoltre, ci sono alcuni buoni ristoranti e un negozio di articoli da regalo. Il museo è collegato al centro della città tramite un servizio di autobus urbani. 6) Fortezza di Kiev. Risale al 19° secolo, si trova a sud della città, nella zona di Pechersk ed ha una macabra storia. Kosy Kaponir, attualmente un museo, all'inizio del 20° secolo era una prigione politica, e Lysa Hora (Montagna Calva) era il luogo delle esecuzioni. 7) Museo di Chernobyl. Nell'antico quartiere commerciale di Podil sorge questo commovente memoriale del disastro nucleare avvenuto nell'aprile del 1986, con settemila reperti fra documenti e fotografie, animali mutanti imbalsamati, i documenti di identificazione e le storie di diverse vittime. 8) Rodina Mat - Memoriale alla Patria. Affacciata sul fiume Dnper, nella zona centrale di Pechersk, la statua Rodina Mat (Madrepatria) rende onore ai 7,5 milioni di vittime della Seconda Guerra Mondiale. Un ascensore conduce sino alla sommità, da dove si possono ammirare vedute spettacolari della città. Da visitare anche il museo sulle attrezzature militari 9) La Casa delle Chimere (Casa di Horodetsky). Architettura surreale in stile moderno nell’elegante quartiere di Lypky.
Costruita nel 1904 da un architetto determinato a dimostrare le potenzialità del calcestruzzo è oggi residenza privata del Presidente. 10) Parco e Monumento a Taras Shevchenko. Disegnato nel 1890 comprende la statua al lo scrittore eretta nel 1939. La statua di Taras è stata posta in sostituzione di quella dello zar Nicola I, che lo aveva perseguitato. Al centro una fontana a forma di Mar Nero, una scacchiera per giocare. Nel Parco, secondo alcuni forum web, si trova uno dei migliori ristoranti della città, il Taras appunto, con genuina cucina ucraina, come i ravioli dolci ripieni di amarena serviti con panna acida, il piatto del cosacco (maiale cotto in forno con funghi e piccole verdure con la croccante crosticina di formaggio) o il fantasioso piatto Kurenevska zabava, fatto di fegato di pollo cotto con mele e cognac.
Tra le più gettonate sono il ristorante “Za dvumia zaitsami“, specializzato in selvaggina; “Peshera” (La Grotta), che propone tra l’altro il fegato di pollo in salsa di lamponi o il tipico borscht a base di barbabietole servito con dei pasticcini salati; “Luchshie vremena” (I tempi migliori), “Cosacco Mamai” e, se si vuole restare sui piatti italiani, si può andare a seconda dei gusti e delle tasche all’osteria Pantagruel o al Da Vinci Fish Club. La maggior parte dei ristoranti è aperta dalle 12.00 alle 24.00, ma in città si possono trovare locali aperti 24 ore su 24.
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Gli italiani riscoprono le bellezze di casa. Veneto e Lazio le regioni più gettonate grazie al traino di Venezia e Roma

Il patrimonio culturale del Belpaese esercita da sempre una forte attrazione per i turisti stranieri, ma negli ultimi anni anche gli italiani stanno riscoprendo il le bellezze artistiche di casa, tanto che il turismo culturale interno ha registrato una crescita del 20% in soli due anni. Il dato proviene dall'Osservatorio CartOrange, che traccia una mappa delle regioni più amate dai turisti esteri e nostrani.



Nel primo semestre del 2011, dei 15,6 milioni di italiani in viaggio il 38,6% ha scelto località di interesse storico-artistico, sia interne che estere, mentre nelle città d'arte italiane il 60,2% delle presenze nel periodo più caldo, ossia tra luglio e settembre, è italiano, e il 39,8% straniero. 

I "turisti culturali" italiani preferiscono il Veneto (16,5% delle presenze nel 2010), seguito a poca distanza da Lazio (15,8%) e Toscana (15,2). Degli stranieri, invece, uno su tre sceglie il Lazio, uno su quattro il Veneto e il 17% punta sulla Toscana. Molto amata, soprattutto dagli italiani, anche l'Emilia Romagna, che prima del terremoto si collocava al quarto posto con il 14% per gli italiani e al quinto (4,3%) per gli stranieri.

Le destinazioni più gettonate sono quelle "classiche", con Roma e Venezia in testa, spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange. "Quello che sta cambiando nel settore è proprio il modo di viaggiare: il turista culturale non vuole più visitare tutto quello che c'è da vedere – dice Romano - ma è più selettivo e preferisce un approccio più slow. Si focalizza solo su quello che gli interessa davvero, magari anche in una destinazione già nota, ma intende capirla e contestualizzarla".

Nel complesso, osserva ancora Romano, il turismo culturale negli ultimi 10 anni è quello che è cresciuto più di tutte le altre tipologie. Nelle località di interesse storico e artistico, infatti, le presenze italiane sono aumentate del 17% e quelle straniere del 54%.

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A Roma Dali' vince anche sul caldo. Ultimi dieci giorni al Vittoriano


Il gran caldo non si addice alle mostre, che vedono, a parte la rassegna umbra dedicata a Luca Signorelli, calare il numero dei visitatori. Ma in questo esordio di estate e di grande afa e' ancora Dali' ad avere la meglio. Nella settimana dal 14 al 20 giugno, la bella rassegna allestita al Vittoriano si tiene ben stretta la prima posizione nella classifica ANSA delle mostre piu' viste preparandosi all'assalto del pubblico negli ultimi dieci giorni di apertura. A tallonare Dali' e' ancora una volta, senza piu' rivali, l'esposizione che ha portato al Chiostro del Bramante i capolavori del colore di Joan Miro', un po' in calo, molto probabilmente per le temperature torride della capitale.

Minor affluenza, infine, a Urbino, dove la Citta' Ideale scivola in quarta e ultima posizione, mentre nelle citta' d'arte dell'Umbria si registra una ripresa di interesse per le meraviglie di Luca Signorelli, vigoroso maestro della Rinascenza. 1)'Dali'. Un artista, un genio', Roma, Complesso del Vittoriano (fino all'1 luglio): 7.426 visitatori (media giornaliera 1.731) 2)'Miro'! Poesia e luce', Roma, Chiostro del Bramante (fino al 10 giugno): 6.523 visitatori (media giornaliera 1.292) 3)'Luca Signorelli ''de ingegno et spirto pelegrino''', Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria (fino al 26 agosto): 1.755 visitatori (media giornaliera 419) 4)'La Citta' Ideale', Urbino, Galleria Nazionale delle Marche di Palazzo Ducale (fino all'8 luglio): 1.513 visitatori (media giornaliera 370). (ANSA)

Per ombrelloni gratis a Lido di Camaiore basta donare il sangue. Da sabato 30 giugno

I balneari di Lido di Camaiore in collaborazione con Fratres, Avis, Usl 12 Versilia, Associazione In gioco per la solidarieta' e Tepee Onlus, in vista dell'evento in programma sabato 30 giugno presso il Pontile di Lido di Camaiore 'Un giorno al Mare Donando il Sangue', hanno organizzato questa iniziativa di sensibilizzazione offrendo un ombrellone gratis a tutti coloro che doneranno sangue.

Tutti coloro che doneranno il sangue nei giorni da lunedi' 25 a venerdi' 29 giugno in tutte le sale trasfusionali della Regione Toscana avranno la possibilita' di passare un giorno gratuito al mare. Bastera' infatti telefonare all'Associazione Balneari Lido di Camaiore, via Pistelli 41, telefono 0584 66708 e presentare il tesserino del Donatore per avere un ombrellone gratuito.

La donazione rimane per ora l'unico sistema per continuare ad offrire il necessario apporto di sangue al sistema sanitario. Si possono raggiungere punte di 160-170 sacche di globuli rossi, 290-300 di plasma e 140 di piastrine per interventi particolarmente impegnativi. Obbiettivo degli stabilimenti balneari di Lido di Camaiore, dell'amministrazione comunale e dei Consorzi Promozione Turistica e' promuovere e sensibilizzare l'importanza della donazione del sangue in particolare tra i giovani. (ANSA).

Le 10 isole da vedere almeno una volta nella vita

Ci sono posti nel mondo che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita. Gli utenti di Tripadvisor hanno conferito il premio Traveller's Choice Award alle dieci imperdibili isole della Terra che meritano una visita e dove godere di incantevoli e unici paesaggi e di un mare da sogno. Prima in classifica la famosa Ko Phi Phi Don, in Thailandia, seguita da Bali, in Indonesia, e dalle Isole Galapagos, in Ecuador. In quarta posizione l'Isola di Pasqua, in Cile, quinta Ischia e sesto lo Sri Lanka, in Asia. Nella top ten delle isole mozzafiato da non perdere c'è anche Santorini, in Grecia, il Madagascar, in Africa e Anguilla nei Caraibi. Non poteva certo mancare Maui, isola delle Hawaii. Insomma, di isole spettacolari è pieno il mondo, ma queste, per i loro paesaggi, il loro clima e la loro conformazione geografica vale proprio la pena di vederle.
viaggi.virgilio.it
22 Giugno 2012


Pista ciclabile Parigi-Londra 'Avenue verde' da Notre-Dame a Westminster Bridge

(ANSA) - PARIGI - Parigi e Londra sempre piu' unite: dopo l'Eurostar, domenica sara' inaugurata l''Avenue verde', una pista ciclabile tra la cattedrale di Notre-Dame e Westminster Bridge. Il percorso e' di 408 chilometri, piu' 4 ore di traghetto sulla Manica. I ciclisti piu' allenati potranno arrivare a destinazione in tre giorni. La pista in Francia si serve di strade di campagna e ferrovie abbandonate. In Inghilterra utilizza la rete gia' esistente del National Cycle Network.
ansa 21 Giugno 2012 07:05

Meeting Luxury 2012 a Lugano, date e programma

Lugano torna a essere la capitale del turismo di lusso con la nuova edizione di Meeting Luxury 2012, la manifestazione dedicata interamente all’industria del turismo di lusso. Giunta al suo terzo anno, Meeting Luxury si è confermato come un appuntamento molto importante per le aziende del settore che hanno puntato sull’esclusività della ricezione e sulla cultura dell’ospitalità. A differenza degli altri anni, la sede della manifestazione, che si terrà dal 18 al 21 giugno, sarà il Palazzo dei Congressi di Lugano, a pochi passi dal cuore finanziario e turistico della città. Cambio di location a parte, il programma prevede appuntamenti per tutti i tre giorni, visite guidate e conferenze sul mondo del turismo di lusso.

Come già per le scorse edizioni, Meeting Luxury nasce come punto di incontro per i professionisti del settore del turismo di lusso, sempre alla costante ricerca di nuove proposte con cui coccolare gli ospiti in tutto il mondo.

Particolare di questa edizione è la Gourmet Experience proposta dallo Chef Bernard Fournier del Ristorante “da Candida” di Campione d’Italia che propone un viaggio alla scoperta di sapori e piatti esclusivi.

In particolare si terrà il Festival del Foie gras d’anatra, passando poi a scoprire le eccellenze del territorio dal mare, ai formaggi francesi, fino al cioccolato.

Questo conferma, ancora una volta, come l’aspetto eno-gastronomico sia fondamentale per un’offerta turistica di alto livello, attenta al design, al comfort, all’esclusività e alla gola degli ospiti.

Tutti i maggiori alberghi al mondo possono vantare cucine stellate che sono in grado di deliziare con piatti creativi e di alto profilo.

Nel corso della manifestazione si potrà partecipare alle serate di gala e alle visite guidate alla città di Lugano o alle coste del lago di Como, con un giro in motoscafo privato, con sosta a Villa Erba di Cernobbio e le visite di ville storiche, oltre al Museo Le Stanze di Luchino Visconti.

Tra i partecipanti ci saranno strutture ricettive di lusso con hotel 5 e più stelle, catene alberghiere di lusso, resorts e lodge di lusso, boutique e design hotel, ville e castelli, compagnie aeree, servizi limousine, yachts charter, luxury cruises, jet privati e treni di lusso, oltre a settori di nicchia come golf resort e club, senza dimenticare il settore spa.

Un appuntamento importante che si conferma centrale per il turismo di lusso, con rappresentanti di oltre 60 differenti Paesi, che porteranno a Lugano le novità e le proposte più esclusive per viaggi e vacanze da sogno, in tutto il mondo.

Meeting Luxury 2012
Palazzo dei Congressi di Lugano
18-21 giugno

myluxury.it - 19 Giugno 2012

Vacanze accessibili per le persone disabili

Il sito ww.disabili.com ha stilato un vero e proprio vademecum sulla sostenibilità vacanziera per chi si trova in una condizione di svantaggio psicofisico. Sono state raccolte informazioni pratiche sui mezzi di trasporto, le associazioni e i tour operator, accessibili. Inoltre sono state elencate le mete che garantiscono l’accessibilità ai propri ospiti, soprattutto a chi è in una condizione di disabilità.
Vengono inoltre citate le strutture turistiche che aderiscono al marchio «VILLAGE FOR ALL», ovvero il segno di qualità che ha come obiettivo l’inclusione turistica e la pratica sportiva per tutti.
Con questa rete di villaggi, si è voluta dare una mappa che possa rispondere alla sempre maggiore domanda di turismo e di sport accessibile. “Diamo certezze al cliente che va in vacanza, garantendo per tutte le strutture affiliate al nostro network informazioni verificate direttamente da noi”, sottolineano i referenti di Village for all, “garantendo una comunicazione attenta, affidabile, precisa che mette le persone con disabilità o con bisogni speciali, in grado di scegliere la propria vacanza nel villaggio che saprà soddisfare meglio le loro esigenze, rispettando prima di tutto i gusti e le aspirazioni personali».
Villagge for all inoltre promuove una cultura innovativa del turismo, attenta ai bisogni, anche a quelli spesso non ben evidenti, o che si danno per scontati.
Sono tredici le regioni italiane che ospitano villaggi accessibili a tutti, ed il record del numero delle strutture lo detiene il Veneto, con sette siti turistici “for all”.
Sul sito www.disabili.com è inoltre possibile consultare informazioni relative a criteri di accessibilità e scelta negli alberghi, le proposte accessibili a tutti per ogni regione, una guida alle spiagge accessibili e sulle vacanze in montagna. Non solo, è anche presente un vademecum per il viaggiatore che vuole tenersi informato sui consigli e sulle tutele sanitarie in base alla località in cui si vuole andare in vacanza. 
caffenews
19 Giugno 2012

La Grecia taglia i prezzi, e recupera

Gli agenti di viaggi in Gran Bretagna e Germania scontano la Grecia, per recuperare il calo di booking che prima delle elezioni era in caduta a due cifre.


I viaggiatori tedeschi, che nel 2011 hanno visitato la Grecia in oltre 2 milioni, sembra siano in buona parte diretti verso mete alternative, soprattutto Turchia e Spagna. Mentre in Gran Bretagna lo specialista Olympic Holidays, ad esempio, ha tagliato i prezzo del 25% sull’alta stagione.

trivago fa sapere che le tariffe degli hotel in Grecia, media online, sono inferiori dell’8% a quelle di giugno 2011, con un picco del 22% in meno ad Atene dove una doppia si paga intorno a 100 euro per notte, molto al di sotto della media europea. «I prezzi sono scesi ovunque – ha detto ai media Emmanuel Christodoulakis dell’Ente Nazionale del Turismo – ovunque si trovano offerte speciali. La Grecia non è mai stata tanto a buon mercato».

Segnali di ripresa, anche prima delle elezioni
Così il booking dalla Germania ora sembra dare segni di ripresa, anche se, hanno avvertito gli albergatori greci impegnati nel Workshop fvw di Atene, i prezzi non possono scendere oltre: « Abbiamo toccato il minimo – ha detto Giannis Retsos, presidente dell’associazione albergatori – di qui in poi scenderebbe la qualità».

«Ora ci serve l’aiuto degli operatori, anche con pagamenti anticipati», ha raccomandato Antonis Kabourakis, associazione albergatori di Rodi. E dello sforzo senza precedenti degli albergatori greci hanno testimoniato ad Atene tutti i buyer dei grandi t.o. europei, presenti in forze, da Nikos Moutsis di Rewe a Markus Bruchmüller di TUI, a Katja Kalle di FTI. «E insieme agli albergatori per tagliare i prezzi hanno investito i tour operator greci», ha sottolineato Bruchmüller. Tutti parlano di buone vendite last minute, pur se nessuno si aspetta di tornare ai risultati brillanti del 2011.

Ora comunque operatori e istituzioni elleniche sperano di colmare il vuoto lasciato dai tedeschi con gli arrivi da Russia, Ucraina e Israele, dopo che – protestano in molti – i media hanno stravolto l’immagine della Grecia, soprattutto sul mercato occidentale: «La campagna mediatica ha avuto un impatto forte, sul turismo come sulla nostra economia», ha protestato Giorgos Telonis, presidente dell’Associazione Ellenica delle Agenzie di Viaggi.

E non è bastato che testimonial come Rick Steves, noto autore di guide di viaggio, riferissero (nel caso sull’Huffington Post) dei loro viaggi assolutamente sereni in una Grecia bella come sempre e quanto mai accogliente, pur nel pieno della crisi. Insistendo che ora andare in Grecia è più importante che mai, per non causare ancora più danno al popolo greco. Sembra tuttavia che i ricchi compratori russi stiano approfittando della crisi ellenica anche per acquistare immobili, deprezzati di circa il 30%.

Calo a due cifre, sul record del 2011
Andreas Andreadis, il presidente di SETE, l’associazione ellenica delle imprese del turismo, ha stimato in un’intervista a Reuters un calo di ricavi tra il 10 e il 15% in alta stagione, rispetto all’anno scorso. Più o meno come nel primo trimestre 2012: meno 15,1%, ha annunciato la Banca di Grecia, contro un calo di arrivi di circa il 5% negli aeroporti nei primi cinque mesi dell’anno.

I dati si confrontano tuttavia con il risultato brillante del 2011, quando la Grecia – per molti alternativa al Nord Africa in tumulto – aveva totalizzato un record di 16,5 milioni di arrivi, e ricavi in aumento del 10% fino a 10,5 miliardi di euro. Risultato significativo per un segmento che vale il 20% dei posti di lavoro e il 15% del Pil.

Dopo TrueGrece arriva Marketing Greece
Così, oltre al social media TrueGreece.org appena lanciato dall’ente del turismo per rassicurare i visitatori sullo stato delle cose in Grecia, dal Workshop fvw di Atene arriva la notizia che per settembre si prepara la nuova piattaforma web intitolata Marketing Greece, operazione dotata di 10 milioni di euro: quattro forniti dalle imprese e sei dal nuovo governo ellenico, per dare maggiore efficienza alla promozione turistica. Decollo in Germania, Gran Bretagna, Francia, Usa e Russia, poi in altri mercati.

Di concerto con il nuovo governo in formazione, dopo che i greci – in queste ultime elezioni – hanno esplicitamente scelto di rimanere nell’euro, un risultato nel quale molti vedono anche il desiderio diffuso di salvare davvero la preziosa alta stagione del turismo ellenico.
laganziadiviaggi.it
19 Giugno 2012