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Genova, 'non te l'aspetti cosi' bella!' E' campagna promozionale per la citta' per attirare visitatori


La rinascita del Porto Antico e di Palazzo Ducale, il restauro dei Palazzi dei Rolli patrimonio dell'umanita' Unesco, il recupero del centro storico, la vitalita' di musei e teatri, la bellezza delle chiese, hanno alimentato il boom turistico di Genova negli ultimi vent'anni. ''Genova. Non te l'aspettavi cosi' bella!'', e' diventata la promessa della nuova campagna promozionale di una Genova che sta scalando la classifica delle 10 citta' italiane piu' visitate ogni anno da viaggiatori nazionali e internazionali, anche grazie alla vicinanza di mete come Portofino e le Cinque Terre. Sbarcati dalla navi da crociera, atterrati all'aeroporto, arrivati in pullman, auto o treno, i turisti a passeggio lungo il centro storico piu' grande d'Europa, durante tutto l'anno, sono diventati una costante. Tornata a essere una meta ambita come al tempo dei Grand Tour culturali o turistico-economici dal Nord Europa, quando lungo gli stretti vicoli del centro storico (caruggi) capitava di parlare con Cechov, Nietzsche, Stendhal, Twain, Freud, Wilde, Flaubert, Byron e tanti altri. Genova e' una citta' ricca d'arte e storia, accanto a scorci che sembrano conservati intatti dal Medioevo sorgono gli splendidi Palazzi dei Rolli, edificati tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, restaurati negli anni '90, e inseriti dal 2006 nel Patrimonio dell'Umanita' Unesco. Un ritorno al passato ma con importanti novita': come l'arte di Miro' e la fotografia di McCurry protagoniste di due mostre nella stagione 2012/2013 di Palazzo Ducale, uno dei piu' maestosi e affascinanti edifici storici della citta' affermatosi come polo museale-culturale del capoluogo ligure. Il rinnovamento del Porto Antico, ridisegnato da Renzo Piano nel '92, e' il simbolo della rinascita turistica della citta' della Lanterna, ospita strutture come l'Acquario, il Museo del Mare, la Citta' dei bambini, il Galeone dei Pirati, il Museo Luzzati, il Bigo, il sommergibile Nazario Sauro, il Museo dell'Antartide. Appuntamento del periodo natalizio la visita ai caratteristici presepi storici, mercatini e animazioni.
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Come si scelgono le vacanze?

( di Marzia Giglioli)
Come si scelgono le vacanze?Perchè si preferisce una meta ad un’altra e come scatta la voglia di intraprendere un viaggio? Ci sono dinamiche personali, ma sicuramente ci sono anche regole generali e c’è anche uno stile di scelta. Basta andare a vedere i dati sulle prenotazioni e le mete più frequenti, si scopre così che gli italiani sono sempre più green, sanno sempre più viaggiare informati e vogliono scoprire i luoghi e non solo visitarli.
Gli inglesi sono quelli che seguono di più il ‘viaggio ideale’, e non si fanno influenzare. I tedeschi sono i più bravi a risparmiare, mentre i francesi sono i meno attenti ai listini. Il passa parola è passato di moda, si sceglie in modo più consapevole e il web sta contribuendo sempre di più al viaggio fai da te. Opodo ha chiesto a un panel di viaggiatori italiani, francesi, tedeschi ed inglesi come pianificano una vacanza e quale sia il viaggio perfetto. Il 50% ha risposto che la scelta nasce da motivi profondamente personali.
Ognuno ha in serbo una lista di destinazioni ideali che determina – quando è possibile e quando lo consente il budget - la scelta del viaggio. In ogni viaggio c’è come ‘un motivo di fondo’ che orienta le scelte. Gli inglesi sono quelli più fedeli a questo principio (70%) e non cambiano facilmente itinerario, magari rinunciando quando non è possibile. Come seconda motivazione, dopo quella del proprio immaginario, ci sono le riviste, i libri e i film, ai quali seguono le raccomandazioni di amici, che però non sono prese in particolare considerazione da francesi e inglesi. A sfatare che sia il passaparola uno dei motivi trainanti di una scelta, c’è anche un altro dato che emerge dal sondaggio: le foto vacanziere di spiagge caricate dagli amici su Facebook, non paiono avere un’influenza decisiva per decidere un viaggio. E’ comunque il mare a far sognare di più: l’idea di una lunga spiaggia bagnata da acque turchesi fa venire voglia di partire verso mete esotiche alla metà dei francesi e tedeschi e al 60% degli italiani.
Gli inglesi sono quelli che tra gli europei sono invece più attratti da parchi naturali e paesaggi incontaminati e selvaggi. Secondo il sondaggio di Opodo,le metropoli con grattacieli scintillanti sono invece destinazioni poco popolari per francesi, italiani e tedeschi. Per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio vince ormai il ‘fai da te’ che è ormai un must, soprattutto per gli inglesi (73%), seguiti dagli italiani (62%) e dai tedeschi (58%) che preferiscono di gran lunga arrangiarsi da soli nell’organizzazione del proprio viaggio. Solo i francesi si distaccano un po', con una percentuale del 44%. A causa della crisi o per una maggiore conoscenza delle dinamiche, i turisti ormai sono sempre più attenti alle spese e sanno bene anche come muoversi nella giungla delle offerte. E sanno anche aspettare per trovare quello che è più conveniente.I più bravi comunque sono i tedeschi i meno attenti sono invece francesi. Il 70% dei tedeschi e il 60% circa di inglesi e italiani aspettano di trovare le migliori offerte per partire, mentre Solo il 40% dei francesi aspetta le offerte per pianificare la propria vacanza. Il sondaggio esplora anche le aspettative e sono gli italiani a sembrare i più curiosi, comunque quello che emerge è che per l’86% degli intervistati, la priorità è quella di esplorare la cultura del paese che si sceglie. Non si viaggia solo per guardare i luoghi ma per conoscerne anche ciò che c’è dietro. Comunque quello che si afferma è un turismo sempre più green, il viaggio è visto dalla maggior parte di persone come scoperta della natura, al secondo posto c’è il desiderio di relax e al terzo posto il desiderio di fuggire dalla routine.
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New York torna alla normalita' dopo Sandy

New York cerca lentamente di tornare alla normalità, anche se la città è ancora spaccata in due con la parte sud di Manhattan in gran parte senza luce e senza acqua corrente. La ConEdison, società che gestisce l'elettricità, ha comunque annunciato di aver riattivato la la corrente elettrica a circa 30.000 persone, ma in 227.000 restano ancora al buio. Decisamente migliorata la situazione del traffico, dopo la giornata caotica di ieri: questo grazie alle drastiche misure prese dal sindaco Michael Bloomberg (l'accesso a Manhattan è consentito solo alle auto con almeno tre passeggeri a bordo) e grazie al fatto che parte del trasporto pubblico è ripartito, con biglietti gratis sia oggi che domani. Prevista in giornata anche la riapertura di una parte della linea della metropolitana. Nella parte alta di Manhattan (Midtown ed Uptown), quella meno colpita dalla furia di Sandy e dove i danni sono limitati, i negozi e i ristoranti stanno riaprendo, mentre a Downtown la situazione è ancora d'emergenza in molte aree. Ci vorranno settimane per riparare i danni. Intanto nei tunnel che collegano Manhattan alla terraferma si continua a pompare l'acqua. E in alcune strade di Dowtown ieri sera l'unica luce era quella delle auto della polizia, che vigilano sulle abitazione evacuate contro eventuali atti di sciacallaggio.

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Streghe e maghi pronti , arriva Halloween. Dall'Italia alla Romania tutti pronti a' dolcetto scherzetto'


Immaginate di camminare all'ora del tramonto nella vostra cittadina e di imbattervi in torme di fantasmi, diavoli, streghe ed altre poco accomodanti creature. I casi sono due: o avete le allucinazioni, oppure il calendario segna il 31 di ottobre e anche in Italia si festeggia la notte di Halloween. Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l'Italia ha accolto - a modo suo - questa preziosa occasione per dar libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l'aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività.

Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows' Day. A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto.
Ma vediamo come dall’Italia alla Romania, passando per il Regno Unito agli Stati Uniti, fino alla Spagna, si preparano alla notte delle streghe . A Bevilacqua, in provincia di Verona, si narra che nel castello, costruito nel XIV secolo dal commerciante Guglielmo Bevilacqua per difendere i propri terreni dalle invasioni delle signorie confinanti, lo spirito del padrone vaghi per le mura della fortezza per difenderla da qualsiasi minaccia e che la sua voce si senta tra gli alberi del giardino pensile. Altro luogo che non può mancare nell’elenco delle destinazioni suggestive di Halloween è la Transilvania, dove nacque il celebre Conte Dracula, il vampiro che per sopravvivere si nutriva di sangue e che attaccava le sue vittime al collo con i suoi denti aguzzi. Lo stesso vale per Whitby, cittadina inglese in cui Bram Stoker, influenzato dalla sua atmosfera gotica, ha deciso di ambientare tre capitoli del romanzo “Dracula”: proprio mentre stava leggendo nella biblioteca della città gli venne l’idea di chiamare il protagonista della sua opera “Conte Dracula”.

Per gli amanti dei romanzi di Stephen King, è Estes Park, negli Sati Uniti, a soli dieci chilometri dal Rocky Mountain National Park in Colorado, il luogo ideale dove trascorrere la prossima notte di Halloween: qui lo scrittore americano ha trovato l’ispirazione per il libro “Shining” da cui è tratto il celebre film di Stanley Kubrick. In un castello del IX secolo a Cordona, in Spagna, si dice aleggi ancora il fantasma di Adales, giovane donna figlia del visconte Raimon Folch, costretta dal padre a vivere da reclusa perché innamorata di un musulmano: anche qui l’atmosfera è molto suggestiva.

Torniamo infine in Italia. La leggenda delle “Streghe di Benevento” risale al XII secolo, quando la cittadina campana dovette accettare la difficile convivenza con gli invasori longobardi e i loro rituali pagani. Un soggiorno nei dintorni può essere davvero emozionante: si racconta, infatti, che fino a qualche secolo fa le streghe fossero solite danzare e cantare prima di prendere il volo nelle notti nebbiose d'inverno.



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Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

L'ondata di maltempo che ha investito l'Italia non ha portato solo pioggia: in diverse località di montagna dello Stivale, anche a basse quote, è arrivata la neve. Mentre su alcune vette è prematuro pensare all'apertura degli impianti sciistici ci sono comunque comprensori dove il ponte di Ognissanti può essere trascorso in pista: dalla Valle d'Aosta al Trentino Alto Adige.


Sul Cervino, e in particolare sul versante svizzero del ghiacciaio Zermatt, la stagione sciistica è cominciata già negli scorsi due fine settimana. Inoltre dal 27 ottobre gli impianti sono aperti tutti i giorni fino al 5 maggio 2013, mentre l'apertura di Valtournenche è in programma il primo dicembre. Il comprensorio di Breuil-Cervinia Valtournenche Zermatt è fra i più estesi delle Alpi e consente di districarsi su impianti e piste lungo tre vallate fra Italia e Svizzera. Quest'anno la stagione sciistica si è aperta con un l'inaugurazione di due nuovi tracciati nella zona del Pancheron e del Cretaz (www.cervinia.it).

Si scia in Val di Sole grazie alle nevicate dei giorni scorsi che hanno portato circa un metro di neve sulla conca glaciale: aprono il primo novembre gli impianti del comprensorio sciistico Adamello Ski sul ghiacciaio Presena (dalle 8 alle 16), a cavallo tra Trentino e Lombardia. Nel frattempo ha avuto inizio anche la produzione di neve programmata sulla pista Valbiolo, sul versante trentino del valico. Novità di questa stagione è al Passo Tonale con il nuovo impianto di risalita: le sciovie Vittoria e Presanella sono state sostituite da una nuova seggiovia a 6 posti, la prima di questo tipo nella ski area Adamello Ski Passo Tonale-Pontedilegno-Temù. L'impianto è dotato di due stazioni coperte, con una portata oraria di 2.400 persone (www.valdisole.net, www.adamelloski.com).

Confermata la preapertura stagionale nella località lombarda di Aprica grazie alla fitta nevicata dello scorso fine settimana. Sarà possibile sciare nella parte alta del comprensorio il 2 novembre, mentre gli impianti Magnolta resteranno aperti per tutto il fine settimana del ponte di Ognissanti. Skipass a 10 euro (www.apricaonline.com). Preapertura dal primo novembre sulle Alpi Bergamasche anche per Foppolo-Brembo Ski (www.bremboski.it). In Val Venosta la stagione di sci inizia a Solda dal primo novembre: oltre 40 chilometri di pista e 10 impianti di risalita e un'altezza da 1900 a 3250 metri (www.valvenosta-altoadige.info). In Alto Adige aperti dal 18 ottobre gli impianti della Val Senales (www.valsenales.com/it/).
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Parigi golosa, Salone Cioccolato last minute. Nella città del romanticismo dal 31 ottobre al 4 novembre, tappa perfetta per il Ponte di Ognissanti

(di Stefania Passarella - ansa)


Parigi romantica? Non solo, per tutti i golosi che ancora non hanno idee su come trascorrere il ponte di Ognissanti ecco un'occasione da non perdere: dal 31 ottobre al 4 novembre la capitale del romanticismo diventa anche la città del "Salon du Chocolat". Attese per l'occasione circa 130 mila persone, ma non è mai troppo tardi per tentare un last minute.

La kermesse riunisce oltre 200 "maitres-chocolatiers" europei e internazionali e dà l'occasione ai visitatori di scoprire le nuove tendenze in fatto di cioccolato e di acquistare i prodotti più raffinati. Il Salone è ospitato dall'exhibition centre a Porte de Versailles e propone un'edizione dedicata ai "nuovi mondi" del cioccolato: dai Maya a quelli odierni, non senza qualche ironia sulla presunta "fine del mondo" indicata dal calendario della civiltà precolombiana. Tra gli eventi più attesi anche una sfilata di moda.

E se è vero che ci sono più negozi di cioccolata a Parigi (oltre 300) che in nessun'altra città del mondo, allora fuori dal Salone perché non approfittare del lungo fine settimana per un itinerario "goloso". Il sito web Chocoparis oltre a proporre diverse sezioni a tema (le migliori pasticcerie, tea room, negozi di gelato e corsi per neofiti) offre anche spunti per percorsi mirati nella Ville Lumière. E diverse sono le agenzie, come Esprit Chocolat, che propongono tour con degustazioni personalizzate. A spasso a Saint-Germain des Prés, nel quartiere di Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, si fa un tuffo goloso fra tradizione (è anche l'area storica del cioccolato) e nuove tendenze, alla scoperta di giovani cioccolatai in ascesa. Insieme a una guida si entra nei piccoli negozi storici con gli scaffali pieni di miniature e sculture di cioccolato, imparando a degustare praline, truffles e cioccolatini ripieni. Oppure si può andare alla scoperta di una delle zone più alla moda di Parigi, quella vicino all'Opera, inseguendo il profumo dei maestri cioccolatai stranieri: belgi, russi e non solo.
Ecco qualche indirizzo da appuntarsi fra quelli consigliati da siti specializzati: Michel Cluizel (201, rue Saint-Honoré); Jean-Paul Hévin (231, rue Saint-Honoré) per una delle migliori cioccolate calde di Parigi; Pierre Hermé (4, rue Cambon) conosciuto come il "Picasso" dei dolci; Ladurée (25, rue Royale); Patrick Roger (199, rue du Faubourg Saint-Honoré); la prima vera Maison du Chocolat (225, rue du Faubourg Saint-Honoré). E ancora Gerard Mulot (76, rue de Seine), Pierre Marcolini (89 rue de Seine), Chocolat de Neuville (29, rue de Buci).

Informazioni: www.salonduchocolat.fr, www.chocoparis.com e www.espritchocolat.com.