FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

In auto nella terra di re Artù. Tour di fine estate in Cornovaglia

(di Ida Bini)

Per apprezzare la bellezza della Cornovaglia, che nasconde i paesaggi più incredibili e inaspettati del Regno Unito, c’è un unico inconveniente da affrontare: la guida a sinistra. L’automobile - o la moto - è l’unico mezzo che consente di godere appieno del fascino di questa terra misteriosa e seducente, caratterizzata da lunghissime spiagge frequentate da surfisti che l’hanno trasformata nella California inglese. A sud-ovest dell’Inghilterra la Cornovaglia è una terra, piena di storia e di leggende, amata da aristocratici, sportivi, intellettuali, celebrities e da chi è in cerca di tradizioni inglesi e di una campagna romantica ma anche di villaggi di pescatori, porticcioli e giardini fioriti. In auto si supera il tunnel della Manica o si vola fino a Londra dove si noleggia un mezzo e si viaggia per 300 chilome tri sulla A34 fino ad Avebury, storica città della contea dello Wiltshire, porta della Cornovaglia, che introduce in una terra ricca di sorprese.
Nei dintorni del villaggio, infatti, sorgono dei cerchi di pietra – il sito archeologico Avebury Stone Circle - di più di 5mila anni fa, uno dei monumenti neolitici europei meglio conservati, più antico ancora del celeberrimo Stonehenge, situato a soli 30 chilometri a sud e che merita sicuramente una deviazione. Dopo una sosta allo storico Red Lion Pub di Avebury, si riparte per Exter via Bristol e da qui fino a Looe, primo vero villaggio della Cornovaglia. E’ una rinomata località balneare dove dalle 6 e 30 del mattino si svolge uno dei più grandi mercati del pesce della contea. Si prosegue per qualche chilometro fino a Polperro, borgo di pescatori e, una volta, di contrabbandieri dove si passeggia tra i cottage fino al porto, non prima di aver fatto una sosta al museo locale di pesca e contrabbando con interessanti documenti storici. Ci si imbarca, quindi, su un battello e si arriva nella vivace e bella cittadina portuale di Foewy.
Riprendendo la strada A39 ci si allontana momentaneamente dalla costa frastagliata per poi tornarvi, seguendo le indicazioni per Falmouth, piacevole cittadina dove fare una sosta in uno dei suoi tanti ristorantini per mangiare piatti a base di granchio. Il borgo sorge nella profonda insenatura di Carrick Roads, che regala spiagge sabbiose riparate dalle rocce, interrotte da bellissimi giardini tropicali e dal Pendennis Castle, fortezza voluta da Enrico VIII nel 1543. Superate le spiagge rocciose e il faro della penisola di Lizard, il punto più meridionale dell’Inghilterra, si arriva nella cittadina di Penzance, da dove si vede St. Michel’s Mount, la copia inglese di Mont Saint Michel, in Francia. Sull’isola, raggiungibile in barca solo quando c’è l’alta marea, si può visitare un monastero il cui progetto, secondo la leggenda, fu ispirato in sogno dall’arcangelo Michele. Prima di riprendere la strada verso Land’s End, l’estrema punta occidentale della Cornovaglia, è bene fare una sosta a Kynance Cove, insenatura che regala un panorama suggestivo. Ancora qualche chilometro di curve e scorci mozzafiato e si arriva a Land’s End, con i suoi paesaggi incantevoli, i pub e i cottage nascosti: è un luogo magico, dove si ha la sensazione di essere alla fine del Paese.
Risalendo la regione verso est si viaggia verso St. Ives, romantica cittadina famosa per le botteghe degli artisti nascoste nei vicoli intorno al porto e per una delle tre sedi della Tate Gallery di Londra, la Tate St. Ives. E’ consigliabile fare una sosta in uno dei suoi tanti ristorantini sul mare per l’ottimo pesce fresco ma anche per avvistare le foche. In questa zona, da Porthminster a Godrevy, si trovano le spiagge più belle d’Inghilterra: si alternano lidi ampi e sabbiosi come Sennen Cove a scogliere di roccia a strapiombo sul mare e a piccole spiagge nascoste dentro strette insenature poco frequentate dai turisti, come Porthcurno, Porthgawarra e Nanjizel. Superati la spiaggia di Newquay, frequentata dai surfisti, e il faro di Trevose Head, si arriva nella cittadina di Padstow, detta la Saint-Tropez della Cornovaglia, per le frequentazioni di nobili inglesi, attori e cantanti e per l’alto prezzo degli alberghi e dei cottage in affitto. Qui ci si diverte di giorno cavalcando le onde su una tavola da surf e la sera nei locali del porto. Sulla strada che collega Penzance a St. Ives è interessante deviare verso Gulval dove si trova il Chysauster Prehistoric Village, che ricostruisce fedelmente un antico villaggio romano. In realtà in tutta questa zona della Cornovaglia è un susseguirsi di complessi funerari, siti archeologici, antichi ruderi e complessi megalitici. Prima di lasciare la Cornovaglia è bene visitare, a pochi chilometri da Padstow, la fortezza medievale di Tintagel, dove secondo la leggenda visse il mitico re Artù.
Nella cittadina, infatti, sono tanti i luoghi collegati al mito di Camelot. Superato il parco nazionale di Exmoor, splendida area naturale di boschi e brughiere, si viaggia fino a Dunster, dove merita una visita il castello normanno costruito su una collina che domina il villaggio. Ultima tappa del viaggio è Glastonbury, nel Somerset, dove si trova la celebre abbazia che, sempre secondo la leggenda, custodisce le salme di re Artù e di Ginevra. Qui vale la pena addentrarsi nel giardino Chalice Well con vialetti e sentieri per romantiche e rilassanti passeggiate. Per informazioni: www.visitbritain.com
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA