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Vacanze senza allergie in masi di montagna

In Alto Adige esistono tre masi da anni specializzati in vacanze per persone che soffrono di allergie. La purezza dell'aria e dell'acqua, la genuinità dei prodotti alimentari e gastronomici, insieme all'assenza di pollini, garantiscono un periodo di riposo e relax alle persone con una predisposizione alle allergie o una particolare sensibilità alle fioriture. In questi masi associati al marchio di agriturismo Gallo Rosso, due in val Venosta e una in valle Aurina, la fioritura è più breve a causa del clima alpino e i materiali utilizzati nei locali di queste case sono pensati per agevolare il soggiorno e il riposo di chi soffre di disturbi allergici. (ANSA).

Tolosa, la città dei mille ristoranti

(di Stefania Passarella)

Il colore dei suoi eleganti palazzi le conferisce l'appellativo di "città rosa", ma pochi sanno che Tolosa è anche la città dei mille ristoranti, ben sei fregiati di stelle Michelin. Tra cucina stellata e brasserie quasi sconosciute, un viaggio in chiave enogastronomica è un'idea invitante per le buone forchette. Ma non solo. Il 2014 per Tolosa è l'anno dell'astronomia e la sua Città dello Spazio ha in serbo tante attrazioni per stupire grandi e piccoli.

Sul fronte gourmet le novità mettono alla prova i palati più fini e quelli che hanno voglia di sperimentare. Qualche mese fa lo chef originario di Aveyron Michel Bras, tre stelle Michelin, si è lanciato in una nuova avventura: ha inaugurato un 'fast food' di livello. Al 6 di Rue du Rempart-Villeneuve, vicino al mercato Victor Hugo, propone "Capucins" dove si preparano dei sandwich di nuova concezione che assomigliano a dei coni gelato riempiti con ingredienti rigorosamente locali. Se la pasticceria è la vostra debolezza è consigliato un salto a Le Sandyan (54 bis di Rue Alsace-Lorraine). Una 'sala da te' a mo' di boutique dello chef Yannick Delpech, de L'Amphitryon, 2 stelle Michelin. Inaugurata a settembre scorso, propone golosità-gioiello custodite nel locale sotto teche proprio come fossero diamanti. Tutti i dolci e i pasticcini sono realizzati in loco da Delpech e dal suo assistente Nicolas Buche. Golosità per le quali vale la pena una tantum spendere qualche euro in più.

Chi ha voglia di una brasserie italiana può provare quella aperta a novembre da La Compagnie Française (in rue Alsace Lorraine), oppure può assaggiare i piatti francesi di Le Solilesse (40 di Rue Peyrolières) della cucina di Yohan Travostino (ex-chef di Le Bacchus). Il ristorante è anche molto bello perché combina architettura industriale e un'atmosfera molto intima. Stile decisamente vintage a L'Oncle Pom (32 di Rue Gabriel Péri). Il N°5 Wine Bar (5 di Rue de la Bourse) è il posto ideale per trascorrere anche il dopocena con vino a stuzzichini.

A parte lunghe passeggiate nel centro storico patrimonio dell'Unesco, Tolosa sa stupire grandi e piccoli con attrazioni uniche. Il 2014 per la città è l'anno dell'astronomia e non si può prescindere da una visita alla Città dello Spazio, il parco francese più visitato dopo Disneyland Paris. Per l'occasione il complesso museale ha creato una cupola nella quale osservare pianeti e sole in tempo reale, mentre lo spazio espositivo di oltre duemila metri quadri racconta la storia dell'avventura dell'uomo fra gli astri. Si può perfino provare l'emozione di camminare "sulla Luna" in assenza di gravità. C'è anche una navicella spaziale a grandezza naturale ricreata nel parco. Se il genere vi appassiona e viaggiate con bambini le novità non finiscono qui. Quest'estate a Tolosa aprirà un nuovo parco "Aéroscopia", un luogo di scoperta scientifica, tecnica sul futuro dell'areonautica. È più che un museo: punta a diventare un punto di riferimento per divertire e insegnare. Inoltre si potrà visitare anche combinando un tour guidato nella parte aperta al pubblico della fabbrica di Airbus di Tolosa, offerto da Manatour.

Informazioni sui portali del turismo di Tolosa e della Francia.
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Apre ad Atene primo caffè dove si legge il futuro

La necessità aguzza l'ingegno, dice il vecchio proverbio, ed è proprio quanto avviene sempre più spesso in Grecia dove la grave crisi economica scoppiata quasi sei anni fa ha contribuito a far nascere fra la gente molte idee innovative per sbarcare il lunario. Tra queste nuove ispirazioni, una delle più originali è senza dubbio quella avuta dalla giornalista Mairi Kontolouri che ha di recente aperto nel quartiere ateniese di Peristeri la prima caffetteria dove si pratica la tasseografia (o tasseomanzia, dal francese 'tasse', tazza) ovvero quella antichissima pratica divinatoria basata sulla consultazione dei residui di caffè o di tè sul fondo di una tazza.

La tasseografia è una tradizione molto popolare in Grecia e Turchia come pure in tutto il Medio Oriente e si fa risalire addirittura al 16.mo secolo. Il tutto si basa sulla credenza che le sagome create dal caffè macinato o dalle foglie di tè rimaste sul fondo della tazzina possano aiutare l'indovino a predire il futuro. E con tutte le persone che di questi tempi sono disposte a spendere soldi pur di trovare soluzioni ai loro problemi, il business della lettura dei fondi di caffè è fiorente. Sino a poco tempo fa la tasseografia era riservata ai "dilettanti" e veniva praticata per lo più in casa e fra amici, più che altro per divertimento.

L'intuizione vincente di Kontolouri è stata proprio quella di trasformare questo passatempo in una "attività legale che si svolge in un locale dove i clienti possono senza alcuna preoccupazione conoscere il proprio futuro".

"Ho aperto 'To Flitzani' (in greco, 'la tazza') come luogo di ritrovo per leggere i fondi del caffè e predire il futuro, attività che viene praticata qui da indovini professionisti", ha detto la giornalista in un'intervista. "Ritengo di aver ridato vita alla tradizione del vecchio gruppo di amiche che si incontravano per scambiarsi pettegolezzi, ma qui vengono anche molti uomini". "Il locale e le attività culturali che organizziamo sono sempre al completo - dice ancora la giornalista - e ci sono anche persone disposte a seguirci per un giorno in una gita in campagna pur di avere la possibilità di conoscere il loro futuro. Ritengo che 'To Flitzani' e la tasseografia siano una sorta di centro benessere dove la gente viene per diventare allegra e scordarsi delle preoccupazioni. E, in più, tutti i nostri clienti sono molto soddisfatti degli indovini e dei loro presagi per il futuro", conclude Kontolouri RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

VINITALY WINE CLUB E ILSOLE24ORE.COM PRESENTANO www.vini24.com

Ad un anno esatto dalla messa online di Vinitaly Wine Club, l’innovativo servizio di e-commerce nato come estensione web dell’attività di promozione e sostegno al comparto vitivinicolo del “sistema Vinitaly”, Vinitaly Wine Club e IlSole24Ore.com annunciano l’apertura di Vini24.com: il nuovo wine club che offre agli utenti di Food24, il canale de IlSole24Ore.com dedicato alle eccellenze e tendenze del made in Italy agroalimentare, un accesso diretto alla possibilità di accrescere la propria cultura e conoscenza del vino italiano guidandoli nella scoperta e nell’assaggio di etichette di qualità, per tutte le esigenze e per tutte le tasche.

Vini24.com proporrà una vasta selezione iniziale di circa 250 vini di 150 cantine, provenienti da 20 regioni italiane. Tra queste anche la prestigiosa rosa dei 100 migliori vini di Opera Wine selezionati da Wine Spectator, che saranno affiancati da un’ampia scelta di ottimi vini sotto i 10€ per una degustazione quotidiana.

Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, ha dichiarato: “Siamo onorati di poter condividere con IlSole24Ore.com e i suoi lettori la positiva e sempre più intensa esperienza di questo primo anno di attività del nostro canale di promozione online. Crediamo che Vini24.com possa diventare un interessante e immediato punto di incontro per gli amanti del vino italiano, esperti o semplici appassionati che siano”.

Molto più che una semplice piattaforma di e-commerce, Vini24.com propone un’esperienza di avvicinamento e acquisto delle migliori etichette italiane provenienti dai diversi distretti produttivi, dai più noti ai meno conosciuti, con una formula particolarmente coinvolgente ed esclusiva. Attraverso abbonamenti da 39 Euro al mese, il Club Vini24 permetterà di scoprire, conoscere e acquistare vini online con una formula semplice, interattiva e flessibile. Un viaggio alla scoperta delle regioni italiane attraverso il vino, 3 bottiglie ogni mese per iniziare a conoscere il vino e i vitigni che contraddistinguono la migliore produzione italiana. Una formula di abbonamento flessibile e senza vincolo, con un servizio al cliente in guanti bianchi, di qualità e puntuale.

Per garantire un’esperienza a elevato valore aggiunto, ogni singola etichetta inclusa nell’offerta di Vini24 è valutata dal comitato di selezione di Vinitaly Wine Club, per proporre al pubblico una gamma di vini equilibrata e di altissima qualità, capace di rappresentare l’eccellenza di ciascun territorio italiano e un range di prodotti e prezzi in grado di rispondere alle richieste dei mercati chiave.


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Senza solfiti aggiunti, e con l'alta cucina apre Vinitaly

(dell'inviato Alessandra Moneti) (ANSA) - VERONA, 6 APR - Meno solfiti aggiunti in bottiglia, e più spazio alle produzioni biologiche e all'alta cucina. Si apre nel segno della qualità della vita, con tante contaminazioni col mondo dell'arte e della fotografia, l'edizione numero 48 del Vinitaly, il salone dei vini e dei distillati in programma alla Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile.

La cena di inaugurazione del Salone, a Palazzo del Gran Guardia nel cuore di Verona, sarà firmata dal ristorante di Milano 'Il Luogo di Aimo e Nadia' con gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani che proporranno tipicità nostrane come il cedro di Calabria, le Cicerchie delle Murge, lo zafferano sardo, e per dessert il Tirami-sud, con tanto di capperi di Pantelleria canditi al miele.

Contemporaneamente la cucina creativa dello chef di Senigallia Moreno Cedroni aprirà l'incontro tra gli enoappassionati e i tesori delle Marche, tra cui il Verdicchio che risulta il vino bianco più premiato nelle guide di settore.

Nei giorni del salone anche le grandi cantine della Valpolicella propongono di abbinare i loro pregiati Amarone con i piatti dello chef Nino Di Costanzo del ristorante stellato "Il Mosaico" dell'Hotel Terme Manzi di Ischia nelle cene di Marco Polo promosse da Masi, mentre la cucina di Giancarlo Perbellini celebra i 50 anni dell'Amarone della Valpolicella Santa Sofia, e il maestro di cucina Gabriele Ferron si esibisce alla Pila Vecia, la più antica riseria d'Italia (data 1650). Speri ospita nel primo giorno di Vinitaly Federico Ferrero, il vincitore di Masterchef. Nella kermesse scaligera, inoltre, il sigaro toscano accompagnerà la degustazione dei grandi vini da meditazione.

Per gli amanti della fotografia, il fuorisalone alla Gran Guardia con la mostra ''VITE. Il Mondo del vino in scena'' promossa dalla produttrice Nadia Zenato che in fiera ha uno stand di grande impatto emotivo e plurisensoriale. Il Movimento turismo del vino con Vinitaly da Verona lancerà la colonna sonora di Cantine Aperte. Una serigrafia asportabile del maestro Ugo Nespolo campeggia invece sulle casse da collezione presentate nel padiglione del Piemonte da una delle cantine che ha fatto grande la Barbera, la Michele Chiarlo. L'azienda del Monferrato-Langhe è anche una delle pioniere della vinificazione senza solfiti aggiunti, di gran moda quest'anno in fiera. Per la prima volta Bisol presenta noSO2, uno spumante senza solforosa aggiunta che avvicinerà altri wine lovers al Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Una scelta enologica condivisa dal Soavefreewine di Fattori e nel Cartizze de La Rivetta che fa parte del Wine Research Team, gruppo di 23 cantine coordinate dall'enologo Riccardo Cotarella, per la produzione di vini senza solfiti aggiunti. Dalla Toscana Fattoria Lavacchio presenta il Puro, primo Chianti senza solfiti grazie ad un fermentino studiato appositamente. E in un salone che quest'anno dedica uno spazio ad hoc per le produzioni biologiche, emergono anche tante storie di viticoltura etica. Come il "Progetto Blu" della cantina ''Cielo e Terra'', in collaborazione con la onlus Engim, che ha la finalità di costruire pozzi d'acqua in Sierra Leone, mentre i vini biosolidali della cantina vicentina puntano a creare occupazione. E il lavoro è uno dei temi portanti del salone che lunedì 7 ospiterà un confronto sul tema con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e Andrea Olivero, viceministro alle Politiche agricole, e un focus della Coldiretti sulle vigne che creano occupazione.(ANSA).

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Olio: Sol&Agrifood; Igp Sicilia in dirittura arrivo

(ANSA) - PALERMO, 6 APR - La Sicilia si presenta al Sol&Agrifood 2014, la rassegna internazionale dell'agroalimentare di qualità che si svolge a Verona dal 6 al 9 aprile, con una novità di rilievo oramai in dirittura d'arrivo: il riconoscimento dell'Igp "Olio extravergine di oliva di Sicilia".

Ancora una volta, così come avvenuto con la costituzione della Doc Sicilia per i vini, l'isola punta sul proprio brand e sul proprio nome per promuovere un prodotto di alta qualità.

"Abbiamo ricevuto un mese fa il parere favorevole dell'assessorato regionale all'Agricoltura - spiega Maurizio Lunetta, presidente del comitato promotore dell'Igp Olio extravergine di oliva di Sicilia - così adesso toccherà al Ministero delle Politiche agricole e forestali dare il via libera. L'iter si concluderà poi con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La mia speranza è di ottenere il riconoscimento entro la fine dell'anno". Il disciplinare Igp Sicilia si fonda su due capisaldi: possono essere certificate solo varietà autoctone e tutte le fasi di produzione, trasformazione e imbottigliamento devono avvenire in Sicilia.

Ci sono più di 50 varietà, accanto alle più diffuse come Nocellara del Belìce, Biancolilla, Tonda Iblea, Nocellara Etnea, Ogliarola e Cerasuola, ne esistono moltissime altre che pongono la Sicilia ai vertici mondiali per diversità varietale.

La Sicilia con le sue 50 tonnellate di olio extravergine di oliva, pari a circa il 10% della produzione nazionale, è la terza produttrice tra le regioni italiane, ma l'olio viene venduto per lo più sfuso. Sono comunque attive sei Dop e nel territorio operano aziende che producono e imbottigliano l'olio: di queste 33 saranno presenti al Sol. Il totale delle superfici coltivate è di circa 160 mila ettari su un milione e mezzo di ettari destinati alla coltivazione agricola. Il fatturato del comparto, secondo dati Istat, si aggira intorno ai 180 milioni di euro.

"L'Igp è la strada per qualificare l'olio extravergine di oliva siciliano - afferma Lucio Monte, direttore dell'Irvos, Istituto regionale vino e olio - Un prodotto dalle proprietà organolettiche di rilievo e che grazie all'Igp potrà avere un giusto riconoscimento sia in termini di immagine che di valore economico, anche in ottica di una difesa del mondo produttivo.

La produzione in Sicilia finora è stata frammentata e priva di una rete organizzativa, l'Igp potrà dare il giusto input alle aziende per organizzarsi".